Lazare Carnot: differenze tra le versioni

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{{tmp|infobox militare}}
{{Carica pubblica
|nome = Lazare Carnot
|immagine = Portrait Lazare Carnot.jpg
|didascalia = Lazare Carnot.
|carica = [[Presidente]] del [[Direttorio]] della [[Prima Repubblica francese]]
|mandatoinizio = 2 novembre [[1795]]
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|partito = [[Club dei Giacobini]]<br/>[[Termidoriani]]<br/>[[Club di Clichy]]
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|coalizione = [[Montagnardi]]<br/>[[Marais (Rivoluzione francese)|Marais]]
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|alma_mater =
|firma = Signature de Lazare Nicolas Marguerite Carnot .svg
}}
{{militare
|Data_di_nascita = 13 maggio [[1753]]
|Data_di_morte = 2 agosto [[1823]]
|Nato_a = [[Nolay (Côte-d'Or)|Nolay]]
|Morto_a = [[Magdeburgo]]
|Immagine = Lazare Carnot par François Bouchot.jpg
|Nazione_servita = [[File:Royal Standard of the King of France.svg|21px]] [[Regno di Francia]] <br/> [[File:Flag of France (1790–1794).svg|21px]] [[Regno di Francia (1791-1792)|Monarchia costituzionale]] <br/> [[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1974).svg|21px]] [[Prima Repubblica francese]] <br/> [[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1974).svg|21px]] [[Primo Impero francese]]
|Forza_armata = [[File:Pavillon royal de France.svg|21px]] [[Armée royale française|Reale esercito francese]] <br/> [[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1974).svg|21px]] [[Esercito rivoluzionario francese]] <br/> [[File:Emblem of Napoleon Bonaparte.svg|21px]] [[Grande Armata]]
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|Anni_di_servizio = 1771 - 1815
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{{Bio
|Nome = Lazare Nicolas MarguériteMarguerite
|Cognome = Carnot
|ForzaOrdinamento = Carnot ,Lazare
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|GiornoMeseMorte = 2 agosto
|AnnoMorte = 1823
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = generale
|Attività2 = matematico
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|Nazionalità = francese
}}
Membro della [[Convenzione Nazionale]] e del [[Direttorio]] durante la [[Rivoluzione francese]]. Svolse un ruolo politico di grande rilievo prima nel [[Comitato di salute pubblica]] e poi nel Direttorio soprattutto nell'ambito degli affari militari della [[Prima repubblica francese|Repubblica]] e venne soprannominato l'"Organizzatore della vittoria" per il suo ruolo decisivo nella costituzione delle armate rivoluzionarie e nella direzione delle operazioni belliche durante le [[guerre rivoluzionarie francesi]]. Durante la crisi del 9 Termidoro anno II si oppose a [[Maximilien Robespierre]] e fu il principale animatore all'interno del Comitato di salute pubblica della resistenza contro il capo giacobino.
 
Membro della [[Convenzione Nazionale]] e del [[Direttorio]] durante la [[Rivoluzione francese]], svolse un ruolo politico di grande rilievo prima nel [[Comitato di salute pubblica]] e poi nel Direttorio soprattutto nell'ambito degli affari militari della [[Prima Repubblica francese|Prima Repubblica]] e venne soprannominato l'"Organizzatore della vittoria" per il suo ruolo decisivo nella costituzione delle armate rivoluzionarie e nella direzione delle operazioni belliche durante le [[guerre rivoluzionarie francesi]]. Inizialmente [[Giacobinismo|giacobino]], alla [[Colpo di Stato del 9 termidoro|crisi del 9 Termidoro anno II]] si oppose a [[Maximilien Robespierre]] e fu il principale animatore all'interno del Comitato di salute pubblica della resistenza contro il suo capo.
Pur assumendo posizioni politiche più moderate nel periodo termidoriano e durante il Direttorio, rimase sempre fedele all'ideale repubblicano e rimase in disparte durante il [[Consolato (Francia)|Consolato]] e l'[[Primo impero francese|Impero]] di [[Napoleone Bonaparte]]. È conosciuto anche come "il grande Carnot".
 
Pur assumendo posizioni politiche più moderate nel [[Convenzione termidoriana|periodo termidoriano]] e durante il Direttorio, eletto in quota centrista ([[termidoriani]]) rimase sempre fedele all'ideale repubblicano (sebbene costretto alle dimissioni da [[Paul Barras|Barras]], troppo "reazionario" per Carnot, nel [[1797]] con l'accusa di essere "[[Legittimismo|realista]]", a causa dell'adesione al [[Club di Clichy]]) e rimase in disparte durante il [[Consolato (Francia)|Consolato]] e l'[[Primo impero francese|Impero]] di [[Napoleone Bonaparte]]. È conosciuto anche come "il grande Carnot". Durante la [[Restaurazione francese]] subì l'esilio dal 1816 per aver votato la condanna a morte di [[Luigi XVI]]. Morì in esilio nel 1823.
Padre del fisico [[Nicolas Léonard Sadi Carnot]] e del politico [[Lazare Hippolyte Carnot]]. Nonno del futuro [[Presidente francese|Presidente]] [[Marie François Sadi Carnot]] e del chimico [[Marie Adolphe Carnot]]. Autore del [[Teorema del coseno]].
 
Padre del fisico [[Nicolas Léonard Sadi Carnot]] e del politico [[Lazare Hippolyte Carnot]], nonché nonno del futuro [[Presidente francese|Presidente]] [[Marie François Sadi Carnot]] e del chimico [[Marie Adolphe Carnot]], è principalmente ricordato per aver formulato e dimostrato il cosiddetto [[Teorema del coseno]] della [[trigonometria]].
== Cronologia e note biografiche ==
[[1753]]: Lazare Carnot nasce a Nolay, ([[Côte-d'Or]]) in [[Borgogna]] (13 maggio) da una famiglia nella borghesia (il padre è avvocato).
 
È sepolto al [[Pantheon (Parigi)|Panthéon di Parigi]] dopo che il corpo vi fu solennemente traslato nel 1889 sotto la [[Terza Repubblica francese]].
[[1773]]: Carnot studia sotto [[Gaspard Monge]] e si laurea all'Accademia Militare di Mézières, dove incontra [[Benjamin Franklin]].
 
==Biografia==
[[1778]]: scrive per un concorso un ''Essai sur les machines en général'', che dopo una ristesura nel 1781 dà alle stampe nell'estate del [[1783]]. Il testo tratta tematiche quali la meccanica e alcuni settori dell'ingegneria.
Lazare Carnot nacque il 13 maggio 1753 a [[Nolay (Côte-d'Or)|Nolay]], nella regione della [[Borgogna]] ([[Côte-d'Or]]), in una famiglia appartenente alla borghesia. Suo padre, Claude Carnot, era avvocato, e sua madre, Marguerite Pothier, contribuì a formare un ambiente familiare stimolante. Lazare aveva due fratelli, Joseph, il maggiore, e Claude-Marie, il minore, entrambi destinati a intraprendere la carriera politica.
 
Nel 1773, Carnot completò i suoi studi presso l'[[Accademia Militare]] di [[Mézières]], dove ebbe il privilegio di essere allievo di [[Gaspard Monge]], figura di spicco della matematica. Durante questo periodo incontrò anche [[Benjamin Franklin]], lasciandosi ispirare dalle sue idee innovative. Solo cinque anni più tardi, nel 1778, Carnot partecipò a un concorso scrivendo l<nowiki>'</nowiki>''Essai sur les machines en général'', un'opera che rielaborò nel 1781 e pubblicò nel 1783, trattando temi di meccanica e ingegneria. Nello stesso anno, ottenne la promozione a capitano e, nel 1784, quella a generale.
[[1783]]: viene promosso capitano.
 
Nel 1787 Carnot fu accolto come membro dell'Accademia di [[Digione]], un riconoscimento delle sue capacità intellettuali. Successivamente, nel 1791, entrò nella Nuova Assemblea Legislativa, occupandosi principalmente della sezione sull'istruzione pubblica, dove iniziò a proporre riforme per l'esercito. L'anno successivo, nel 1792, fu eletto alla [[Convenzione Nazionale]] e inviato sui [[Pirenei]] per organizzare la difesa contro la [[Spagna]]. Durante questo periodo, Carnot sottolineò l'urgenza di un esercito addestrato e di una ristrutturazione economica per garantire la vittoria militare.
[[1784]]: passa al rango di generale.
 
Nel 1793, Carnot propose una nuova Costituzione che poneva l'accento sull'educazione militare e sui diritti e doveri del cittadino. Alcuni articoli della proposta chiarivano il suo pensiero: "Ogni cittadino nasce soldato" (Art. VII) e "La società ha il diritto di esigere che ogni cittadino apprenda una professione utile" (Art. VIII). In quello stesso anno, fu nominato membro del [[Comitato di salute pubblica]], dove riformò profondamente l'esercito, innalzandone la forza a un milione di soldati. La sua strategia, basata su logistica, mobilità e colpire il nemico dai fianchi, portò a vittorie decisive, tra cui la battaglia di Wattignies (15-16 ottobre 1793).
[[1787]]: diventa membro dell'Accademia di [[Digione]].
 
Tra il 1793 e il 1794, Carnot implementò alcune riforme cruciali: creò un esercito di massa, riorganizzò le forze armate per una guerra totale e adottò una strategia politica per isolare l'Austria e l'Inghilterra, mantenendo la Prussia neutrale. Tuttavia, il contrasto geopolitico tra l'antiprussiano Robespierre e l'antibritannico Carnot culminò nel colpo di Stato del 9 Termidoro (1794). Pur avendo sostenuto il colpo, Carnot non approvò le tendenze reazionarie dei termidoriani. In quell'anno fondò il Politecnico, inizialmente chiamato "''École Centrale des Travaux Publiques''".
[[1791]]: viene eletto alla Nuova Assemblea Legislativa (1º ottobre), sezione istruzione pubblica. Mostra i suoi primi intenti a riformare l'esercito.
 
Nel 1795, Carnot abbandonò il [[Comitato di Salute Pubblica]] in opposizione alla politica reazionaria di [[Paul Barras|Barras]], ma tornò al potere l'11 aprile, diventando membro del [[Direttorio]]. Nel 1796 fu eletto Presidente del Direttorio (30 aprile), anno in cui nacque suo figlio, Nicolas Léonard Sadi Carnot (1º giugno). Tuttavia, nel 1797, il [[colpo di Stato del 18 fruttidoro]] lo costrinse a lasciare il Direttorio e a rifugiarsi prima in Svizzera e poi in Germania, a [[Norimberga]], dove pubblicò ''Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal''.
[[1792]]: lentamente inizia a imporre le sue idee. Viene eletto alla [[Convenzione Nazionale]] (settembre). Va sui [[Pirenei]] per organizzare la difesa contro un possibile attacco della [[Spagna]]. Scrive che senza un esercito addestrato (criticava infatti la forte demoralizzazione degli ufficiali e l'inettitudine dei volontari anarchici) e una generale riorganizzazione economica non può esserci speranza di vittoria.
 
Nel 1799, Carnot tornò in Francia come [[Ministero delle forze armate|Ministro della Guerra]], ma si dimise dopo cinque mesi, in disaccordo con [[Napoleone Bonaparte]]. Nel 1801 pubblicò ''De la corrélation des figures de géométrie'', dove cercò di ricondurre molti teoremi di Euclide a un unico principio, noto come [[Teorema del coseno|Teorema di Carnot]]. Due anni più tardi, continuò i suoi studi con ''Géométrie de position''. Nel 1807 si ritirò a vita privata, ma nel 1809 pubblicò il suo capolavoro, ''De la défense des places fortes'.
[[1793]]: propone una nuova [[Costituzione]] basata sull'educazione militare di tutti i maschi tra i 20 e i 25 anni di età, e sul concetto di cittadino, che la precedente costituzione dell'89 non aveva ben chiarito, limitandosi a compiere un giro di parole sul tema di libertà. Ecco alcuni articoli tratti dalla proposta, che chiariscono bene gli intenti del matematico:
* Art. VII - “Ogni cittadino nasce soldato…”
* Art. VIII - “La società ha il diritto di esigere che ogni cittadino apprenda una professione utile…”
* Art. IX - “Ogni cittadino ha il reciproco diritto di aspettarsi dalla società i mezzi per acquisire una conoscenza e un'istruzione che possano contribuire alla sua felicità nel lavoro e nella pubblica utilità, nella quale i suoi concittadini augurano che si applichi.”
 
Nel 1814, Carnot fu nominato governatore di [[Anversa]] e, l'anno seguente, Ministro degli Interni durante i [[Cento giorni di Napoleone]]. Dopo la caduta di Napoleone, nel luglio del 1815, fu esiliato, stabilendosi prima a [[Varsavia]] e poi a [[Magdeburgo]]. Durante il suo esilio, si dedicò agli studi sulle [[motore a vapore|macchine a vapore]] (1818). Nel 1821 ricevette la visita di suo figlio Sadi, la cui formazione e ispirazione portarono, tre anni dopo, alla formulazione della seconda legge della termodinamica.
Nel frattempo il fronte settentrionale sta collassando e Carnot viene messo a capo della sua gestione; scrive un famoso saggio in cui spiega l'importanza di colpire il nemico dai fianchi. Rovescia la situazione militare e riesce a vincere alcune battaglie. Capisce l'importanza della logistica e della mobilità. Riforma l'esercito ed eleva la sua forza ad un milione di soldati (4% della popolazione). Viene nominato membro del Comitato di Salute Pubblica (agosto). Organizza e prende sotto il suo controllo tutte le operazioni militari, formando contro il volere di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]] uno staff militare composto da ufficiali provenienti dalla scuola prerevoluzionaria. La sua strategia generale è di difesa per tutte le regioni della Francia al confine, tranne al nord, dove pianifica un'offensiva contro il [[Regno Unito]]. La situazione incomincia a cambiare in settembre con le vittorie francesi di [[Honschoote]], [[Lione]], [[Tolone]], [[Dunkerque]]. Partecipa e vince alla battaglia di [[Wattignies]] (15-16 ottobre), in cui le truppe austroungariche vengono messe in fuga dall'[[assedio di Maubeuge]]. Si rende conto che non è sufficiente battere il nemico in ritirata: deve essere annientato.
 
Lazare Carnot morì a Magdeburgo il 2 agosto 1823, lasciando un'eredità intellettuale e politica che influenzò profondamente il pensiero scientifico e militare.
[[1793]]-[[1794|94]]: Riassunto delle riforme di Carnot:
* 1 - formazione di un esercito di massa.
* 2 - organizzazione di forze militari in grado di combattere una guerra totale.
* 3 - nuova strategia politica: ottenere la neutralità della [[Prussia]], interrompere le comunicazioni con Austria e Inghilterra.
 
== Studi==
[[1794]]: il contrasto geopolitico tra l'antiprussiano Robespierre e l'antibritannico Carnot, ora comandante in capo delle operazioni militari, porta al colpo di Stato del 9 Termidoro. L'influenza militare di Carnot viene usata per il colpo di Stato, sebbene egli non abbia mai approvato le tendenze reazionarie dei termidoriani. Fonda il Politecnico, inizialmente con il nome di “''École Centrale Des Travaux Publiques''”.
[[File:Carnot - Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal, 1797 - 72338.jpg|thumb|''Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal'', 1797]]
 
Sebbene la [[Francia nel XVII secolo]] fosse molto sviluppata, la definizione di una chiara economia politica venne soltanto grazie alla combinazione del pensiero di [[Gottfried Leibniz]] e [[Jean-Baptiste Colbert]]. La fusione delle due linee di pensiero è fondamentalmente ciò che Lazare Carnot rappresenta.
[[1795]]: abbandona il [[Comitato di Salute Pubblica]], in contrasto con la politica reazionaria di Barras. Torna al potere l'11 aprile, diventando membro del Direttorio.
 
Secondo Leibniz lo scopo dell'economia era quello di assicurare il progresso delle nazioni, attraverso l'avanzamento tecnologico e l'addestramento della forza lavoro. Colbert sviluppò il concetto di un'economia pianificata, e organizzò l'[[Accademia francese delle scienze]], dove Leibniz ebbe l'opportunità di lavorare. Per la prima volta Colbert riunì tutti i maggiori scienziati, li fornì di fondi e collegò le loro scoperte al progresso scientifico. Questo fu il modello che [[Gaspard Monge]] e l'allievo Carnot decisero di seguire nel riassestamento dell'economia francese e nella creazione della famosa ''[[École polytechnique]]''.
[[1796]]: viene eletto Presidente del Direttorio (30 aprile). Nasce suo figlio [[Nicolas Léonard Sadi Carnot]]
(1º giugno).
 
[[1797]]: [[colpo di Stato del 18 fruttidoro]] (4 settembre), operato da tre membri del [[Direttorio]], appoggiati dalle truppe guidate dal generale [[Pierre François Charles Augereau|Augereau]]. Carnot viene rimosso dal Direttorio e scappa prima in [[Svizzera]] poi in [[Germania]] a [[Norimberga]]. Pubblica ''Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitesimal''.
 
[[1799]]: torna in Francia e diventa Ministro della Guerra, ma dopo cinque mesi si dimette, in discordanza con le opinioni di Bonaparte.
 
[[1801]]: pubblica ''[https://atena.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=6528477 De la corrélation des figures de géométrie]'', ove tenta di spiegare che molti dei teoremi di [[Euclide]] possono essere ricondotti ad un unico solo teorema (il [[Legge del coseno|Teorema di Carnot]]).
 
[[1802]]: [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] viene eletto Primo Console a vita, Carnot si oppone.
 
[[1803]]: pubblica ''[https://atena.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=7197305 Géométrie de position]'', continuando il discorso da lui iniziato due anni prima.
 
[[1807]]: si ritira a vita privata.
 
[[1809]]: esce il suo capolavoro, ''De la défense des places fortes''.
 
[[1814]]: viene nominato governatore di [[Anversa]].
 
[[1815]]: Ministro degli Interni, viene quindi esiliato (luglio) e si stabilisce prima a [[Varsavia]] poi a [[Magdeburgo]].
 
[[1818]]: si dedica agli studi sulla macchina a vapore.
 
[[1821]]: suo figlio Sadi lo va a visitare. La forte influenza del padre e le speranze in lui riposte lo portano tre anni più tardi a formulare la seconda legge sulla [[termodinamica]].
 
[[1823]]: muore a Magdeburgo (2 agosto).
 
== La sua vita e la sua opera ==
[[Image:Carnot - Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal, 1797 - 72338.jpg|thumb|''Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal'', 1797]]
Sebbene la [[Francia]] del [[XVII secolo]] fosse molto sviluppata, la definizione di una chiara economia politica venne soltanto grazie alla combinazione del pensiero di [[Gottfried Leibniz]] e [[Jean-Baptiste Colbert]]. La fusione delle due linee di pensiero è fondamentalmente ciò che Lazare Carnot rappresenta.
 
Secondo Leibniz lo scopo dell'economia era quello di assicurare il progresso delle nazioni, attraverso l'avanzamento tecnologico e l'addestramento della forza lavoro. Colbert sviluppò il concetto di un'economia pianificata, e organizzò l'[[Accademia francese delle scienze]], dove Leibniz ebbe l'opportunità di lavorare. Per la prima volta Colbert riunì tutti i maggiori scienziati, li fornì di fondi e collegò le loro scoperte al progresso scientifico. Questo fu il modello che [[Gaspard Monge]] e l'allievo Carnot decideranno di seguire nel riassestamento dell'economia francese e nella creazione della famosa ''[[École polytechnique]]''.
 
[[Benjamin Franklin]], noto per gli sforzi che compì per assicurarsi il sostegno della Francia nella [[Rivoluzione Americana]], è meno conosciuto per il contributo che fornì nella formazione dei leibniziani francesi, tra cui anche Carnot. Lazare studiò alla scuola dei padri Oratoriani, dove apprese l'opera di Leibniz, prima di continuare i suoi studi sotto la direzione di un altro allievo degli Oratoriani, Gaspard Monge, direttore pedagogico della scuola di ingegneria militare a Mézières. Il suo metodo influenzò un'intera generazione di scienziati europei.
 
Un fermo repubblicano, Lazare Carnot fu tra coloro che votarono per l'esecuzione di [[Luigi XVI]], e il suo unico desiderio era quello di vedere la Francia abbastanza forte da difendere sé stessa e i propri ideali dagli attacchi degli stati reazionari. Tra il 1783 e il 1784 entrò in contatto con i circoli parigini frequentati da Franklin, e nel suo ''Essai sur les machines'' si autodefinì un leibniziano: «la società può progredire soltanto attraverso lo studio scientifico dell'innovazione tecnologica». Da questo punto saldo Carnot si mise alla ricerca della migliore maniera di sfruttare un flusso di energia, stabilendo le basi della [[termodinamica]].
Tra il [[1783]] e il [[1784]] entrò in contatto con i circoli parigini frequentati da Franklin, e nel suo ''Essai sur les machines'' si autodefinì un leibniziano: «la società può progredire soltanto attraverso lo studio scientifico dell'innovazione tecnologica». Da questo punto saldo Carnot si mise alla ricerca della migliore maniera di sfruttare un flusso di energia, stabilendo le basi della [[termodinamica]].Per anni si è discusso anche della possibilità che abbia cercato nelle sue opere di introdurre un approccio non newtoniano alla fisica, basato sul discreto, ma tale tesi è stata screditata dal lavoro del fisico italiano Gambone Adamo in "Analisi critica della meccanica di Lazare Carnot mediante lo studio delle due memorie iniziali (1778, 1780)".
 
Nello stesso periodo aiutò i suoi amici, i [[fratelli Montgolfier]], negli esperimenti sui palloni aerostatici, infliggendo una dura lezione su coloro che affermavano che l'uomo non potesse imporsi sulle leggi della natura, in primo luogo la [[forza di gravità]].
 
Successivamente collaborò con [[Robert Fulton]] nello studio della propulsione basata sulla macchina a vapore. Grazie a questi esperimenti nacquero poi i concetti di [[idrodinamica]] e [[aerodinamica]], che si basavano su una concezione dell'uomo fondamentalmente opposta a quella di [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] e [[Voltaire]].<br />
 
Con ''Éloge de [[Sébastien Le Prestre de Vauban|Vauban]]'' e ''Mémoires sur les places fortes'' presentò alla Francia di allora le sue prime idee di stampo fortemente repubblicano, da non confondere con un semplice sentimento antimonarchico. Egli infatti non stava attaccando il Re in persona, quanto la classe parassitaria di cui egli amava circondarsi, una nobiltà che non avrebbe fatto altro che ostacolare il progresso dell'economia francese.
 
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Quando Carnot e Prieur de la Côte-d'Or misero mano il 14 agosto [[1793]] alle operazioni militari, la situazione era disperata: gli Inglesi avevano bloccato [[Dunkerque]], [[Maubeuge]] era sotto assedio, [[Valenciennes]] era appena capitolata, [[Lione]] e [[Marsiglia]] si erano ribellate, dell'insurrezione in Vandea non si vedeva fine e [[Tolone]] era ad un passo dall'essere espugnata dalla flotta britannica. All'interno invece hebertisti e dantonisti stavano provocando un'ulteriore ondata di Terrore.
 
Non appena salì al potere, Carnot si circondò dei più illustri scienziati del tempo, con lo scopo di riorganizzare il vettovagliamento e la logistica: non era un caso che provenissero tutti dalla scuola di pensiero di Mézières. Nonostante i frequenti sabotaggi dei sanculotti, in cinque mesi riuscirono a far compiere una svolta alla situazione militare. L'esercito francese diventò un modello (e un incubo) per gli eserciti avversari e per la prima volta le brillanti idee di [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] erano state realizzate su larga scala: la prima milizia di origini repubblicane era stata creata e stava trionfando gloriosamente. Nei mesi seguenti anche la situazione interna cambiò drasticamente, allorché [[Robespierre]] fu definitivamente detronizzato grazie alla rivolta termidoriana. Una scazzottata a venutaavvenuta negli anni precedenti tra il leader del partito radicale e il matematico evitò a Lazare il patibolo.
 
Per comprendere meglio il suo lavoro bisogna guardare al metodo che impiegò, piuttosto che ai semplici risultati ottenuti. Per prima cosa, come dimostrano i suoi scritti e le sue vittorie militari, Carnot combatteva seguendo anche una strategia politica. Il suo scopo era annientare l'impero Britannico, ed il più presto possibile; ecco perché concentrò le sue forze nelle battaglie di Dunkerque, Hondschoote e [[Ostenda]] (le aree settentrionali sotto il dominio inglese). In secondo luogo, più che cercare lo scontro con [[Austria]] e [[Prussia]], tentò di concludere con loro dei trattati di pace.
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# accentrò tutte le operazioni sotto la sua supervisione e quella del suo amico Prieur. Fece largo utilizzo di scienziati, e mise le menti più brillanti, come Gaspard Monge, a capo di settori chiave quali la produzione di armi e di mappe.
# riorganizzò la produzione dei cannoni e delle armi da fuoco, favorendo lo sviluppo di nuove tecnologie al riguardo, e favori la sinergia in battaglia tra artiglieria e fanteria.
# modernizzò la struttura dell'esercito, riducendo l'importanza della cavalleria, aumentando quella della fanteria e nominando ufficiali esperti al comando dei reparti di volontari, che erano sottoposti ad un duro addestramento prima di un loro utilizzo in battaglia. Diede inoltre molta importanza all'artiglieria ed ai suoi ufficiali. Questo daràdiede modo di mettersi in luce al capitano di artiglieria e futuro generale [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]].
# fece un inventario di tutte le risorse a disposizione in termini di forza lavoro e capacità produttiva.
# creò un ufficio di ingegneria militare in cui figuravano ufficiali repubblicani che condividevano le vedute di [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]], Colbert e Leibniz, che includeva anche un reparto di ''intelligence''.
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Inoltre il suo lato umano gli permise di evitare di creare pericolose ostilità con i civili. Infatti la scelta di non incendiare i villaggi invasi in territorio nemico lo favorì nei rapporti diplomatici.
 
Tra i limiti che contraddistinsero le sue riforme va specificata la mancanza di tempo per la loro attuazione, che lo portò all'impossibilita'impossibilità di trovare sempre per le sue battaglie generali che avessero compreso a fondo il suo nuovo metodo militare. Chiaramente Carnot incontrò un clima ostile per l'attuazione delle sue riforme. Hebertisti e arrabbiati assoldavano squadre di sanculotti con l'intento di uccidere gli ufficiali designati da Lazare, e mantenevano uno stato di perenne ostilità. È sorprendente notare come non solo egli sopravvisse in un tale contesto, ma addirittura ne uscì vincitore.
 
Scampato anche al periodo del [[Regime del Terrore|Terrore]], egli poteva agire indisturbato, ma invece di sopprimere le fazioni rivali (fazioni che lo eliminarono nel [[1797]] dalla scena politica) si preoccupò di stabilizzare le fragili basi della repubblica.
 
Nel 1797 [[Paul Barras]] accusò Lazare di complottare con i realisti ed egli fortunosamente riuscì a sfuggire alla morte rifugiandosi in [[Svizzera]]. Con l'ascesa al potere di Napoleone nel 1799, Lazare Carnot fu nominato Ministro della Guerra; gli furono affidati il reclutamento e l'addestramento degli ufficiali e la riorganizzazione dell'esercito francese stanziato in [[Germania]]. Tuttavia, a causa dell'impossibilità di orientare Napoleone verso le idee repubblicane, decise di dimettersi nell'ottobre 1800. Dal 1800 al 1804 si dedicò alla trascrizione su carta dei suoi studi. In questo periodo uscirono ''Géometrie de position'', ''Sur la corrélation des figures géométriques'', ''Principes fondamentaux de l'équilibre de mouvement'' e altri manoscritti.
 
Nel 1814, prima del collasso dell'impero napoleonico, fu nominato governatore di [[Anversa]], città che difese così strenuamente da risultare l'unica a non cadere in mani nemiche. Cercò di distogliere Napoleone dai suoi propositi imperiali, affinché potesse concentrarsi sulla riorganizzazione dello Stato.
 
Con la resa dell'imperatore dopo Waterloo Carnot guadagnò prestigio, tanto da essere eletto Presidente dell'Assemblea e da poter varare una [[Costituzione]] simile a quella degli [[Stati Uniti d'America]], ma il suo tentativo di difendere la capitale dagli invasori britannici fu sabotato da [[Joseph Fouché]], che era in combutta con gli inglesi. All'arrivo di [[Luigi XVIII]], che entrò a [[Parigi]] occupandola con le truppe russe e britanniche, ricevette le sue congratulazioni ma il suo destino era già deciso. Nel 1816 fu tra gli espulsi della legge contro i regicidi, per aver votato la condanna a morte di [[Luigi XVI]] nel 1793.
Scampato anche al periodo del [[Regime del Terrore|Terrore]], egli poteva agire indisturbato, ma invece di sopprimere le fazioni rivali (fazioni che lo elimineranno nel [[1797]] dalla scena politica) si preoccupò di stabilizzare le fragili basi della repubblica.
Nel settembre del [[1794]] fondò il [[Politecnico]], uno dei più meravigliosi monumenti allo spirito umano che diverrà un modello per l'intero XIX secolo e nell'ottobre dello stesso anno il Conservatorio Nazionale di Arti e Mestieri, indispensabile per promuovere il progresso tecnologico di cui la Francia doveva rendersi fautrice.
 
L'esilio forzato lo portò a [[Varsavia]] e poi [[Magdeburgo]], dove i Prussiani lo accolsero calorosamente, e dove trovò un terreno di coltura propizio per le sue idee. Carnot morì a Magdeburgo nel 1823. Solo nel 1889 la salma venne rimpatriata e inumata a [[Parigi]] nel [[Pantheon (Parigi)|Panthéon]].
La situazione iniziò a scaldarsi quando nel [[1797]] [[Paul Barras]] accusò Lazare di complottare con i realisti ed egli fortunosamente riuscì a sfuggire alla morte rifugiandosi in [[Svizzera]].
Dopo l'ascesa al potere nel [[1799]], Napoleone fece richiamare in Francia Lazare Carnot, nominandolo Ministro della Guerra, affidandogli il reclutamento e l'addestramento degli ufficiali e la riorganizzazione dell'esercito francese stanziato in [[Germania]]. Ma a causa dell'impossibilità di orientare Napoleone verso le idee repubblicane, decise di dimettersi nell'ottobre [[1800]].
Dal [[1800]] al [[1804]] si dedicò alla trascrizione su carta dei suoi studi. Fu infatti questo il periodo in cui uscirono ''Géometrie de position'', ''Sur la corrélation des figures géométriques'', ''Principes fondamentaux de l'équilibre de mouvement'' e altri manoscritti.
 
== Opere ==
Nel [[1814]], prima del collasso dell'impero napoleonico, fu nominato governatore di [[Anversa]], città che difese così strenuamente da risultare l'unica a non cadere in mani nemiche. Cercò distogliere Napoleone dai suoi propositi imperiali ed a concentrarsi sulla riorganizzazione dello stato. Tuttavia il disegno espansionistico di cui Napoleone non poteva fare a meno, era però destinato a farlo cadere a [[Waterloo]] pochi mesi dopo.
=== Opere militari e scientifiche ===
*''Essai sur les machines en général'', 1783; [https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65435732?rk=579402;0 riediz. 1786].
* ''[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k73793w?rk=536483;2 Éloge de M. le Maréchal de Vauban]'', Dijon et Paris, A. Jombert Jeune, 1784.
* ''Mémoire présenté au Conseil de la Guerre au sujet des places fortes qui doivent être démolies ou abandonnées, ou Examen de cette question : Est-il avantageux au Roi de France qu'il y ait des places fortes sur les frontières de ses États ?'', Paris, Barois l'Aîné, 1789.
*{{Cita libro|editore=chez Duprat|titolo=Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal|città=Paris|data=1797|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=72338&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=}}
* ''[https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=6528477 De la corrélation des figures de géométrie]'', 1801.
*{{Cita libro|editore=de l'imprimerie de Crapelet chez Deterville, libraire, rue du Battoir, n. 16, quartier S. Andre-des-Arcs|titolo=Principes fondamentaux de l'équilibre et du mouvement|città=Paris|data=1803|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=720234&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL5&pds_handle=}}
* ''[https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=7197305 Géométrie de position]'', 1803.
* ''Essai sur la théorie des transversales'', 1806.
* ''De la défense des places fortes. Ouvrage composé pour l'instruction des élèves du Corps du Génie'', Paris, Courcier, 1810.
* ''Mémoire adressé au roi'', 1814.
 
=== Opere letterarie ===
Con la resa dell'imperatore Carnot guadagnò prestigio, tanto da essere eletto Presidente dell'Assemblea e da poter varare una [[Costituzione]] simile a quella degli [[USA|Stati Uniti d'America]], ma il suo tentativo di difendere la capitale dagli invasori britannici fu sabotato da [[Joseph Fouché]], che era in combutta con gli inglesi. All'arrivo di [[Luigi XVIII]], che entrò a [[Parigi]] occupandola con le truppe russe e britanniche, ricevette le sue congratulazioni ma il suo destino era già deciso: in cima alla lista delle persone da esiliare c'era un nome ben preciso.
* « Quelques poésies de Carnot », ''Almanach des muses'', Paris, Delalain, 1786-1791.
L'esilio forzato lo portò a [[Magdeburgo]], dove i Prussiani lo accolsero calorosamente, e dove trovò un terreno di coltura propizio per le sue idee. Nel [[1816]] infatti, in cima alla scala del sistema educativo c'era proprio la Prussia, seguita dalla Francia, dove il sistema carnotiano non era stato interamente applicato, mentre l'[[Inghilterra]] ne era molto distante.
* ''Opuscules poétiques du général L.N.M. Carnot'', Paris, Baudoin Fils, 1820.
Carnot morì a Magdeburgo nel [[1823]], lasciando nel pieno della decadenza l'amata Francia per la quale tanto si era battuto. Solo nel 1889 la salma venne rimpatriata e inumata a [[Parigi]] nel [[Pantheon (Parigi)|Panthéon]].
* ''Don Quichotte. Poème héroï-comique en 6 chants'', Paris, F.A. Brockhaus, 1821.
* ''Général Lazare Carnot. Poésies'', Paris, E. Boulanger, 1894.
* ''Le Rêve. Ode'', 1899.
* ''Choix de poésies du général L.N.M. Carnot'', Paris, Imprimerie E. Baudelet, 1933.
 
==CulturaNella cultura di massa==
Lazare Carnot è stato interpretato dall'attore [[Leonard Pietraszak]] nel film ''[[Danton (film 1983)|Danton]]'' ([[1983]]) e da [[Jean-Marie Lemaire]] nella [[miniserie televisiva]] ''[[La rivoluzione francese]]'' ([[1989]]).
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|lingua=fr
|editore=chez Duprat
|cognome=Lazare Carnot
|titolo=Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal
|città=A Paris
|accesso=1º giugno 2015
|data=1797
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*{{Cita libro|lingua=fr
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|titolo=Principes fondamentaux de l'équilibre et du mouvement
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== Voci correlate ==
* [[Carnot (famiglia)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lazare Nicolas Marguerite Carnot}}
 
== Collegamenti esterni ==
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{{Persone inumate al Panthéon di Parigi}}
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