Haydar al-'Abadi: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|carica = [[Primi ministri dell'Iraq|Primo Ministroministro dell'Iraq]]
|immagine = Haider al-Abadi January 2015.jpg
|mandatoinizio = 11 agosto [[2014]]
|mandatofine = 25 ottobre [[2018]]
|presidente = [[Fu'ad Ma'sum]]<br>[[Barham Salih]]
|titolo di studio = [[Università di Baghdad]]<br />[[Università di Manchester]]
|predecessore = [[Nuri al-Maliki]]
|successore = [[Adil Abd al-Mahdi]]
|carica2= Ministro delle Comunicazioni dell'[[Iraq]]
|nome = Ḥaydar Jawwād al-ʿAbādī<br /><small>حيدر ﺟﻮﺍﺩ العبادي</small>
|partito = [[Partito Islamico Da'wa]]
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|predecessore2 = [[Mohammed Saeed al-Sahhaf]]
|successore2 = [[Mohammed Ali Hakim]]
|carica3 = Leader dell'Alleanza della Vittoria
|mandatoinizio3 = 14 dicembre [[2017]]
|predecessore3 = carica istituita
|carica4 = Vice-Leader del [[Partito Islamico Da'wa]]
|mandatoinizio4 = 15 gennaio [[2007]]
|mandatofine4 = 8 settembre [[2014]]
|predecessore4 = [[Nuri al-Maliki]]
|successore4 = [[Baha Araji]]
}}
{{Bio
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|Nazionalità = iracheno
}}
È stato il [[Primo ministro]] dell'[[Iraq]] dall'11 agosto 2014, quando vienevenne nominato dal nuovo presidente [[Fu'ad Ma'sum|Fuʾād Maʿṣūm]] in sostituzione dell'ex premier [[Nuri al-Maliki]], al 25 ottobre 2018.
 
== Biografia ==
Musulmano [[sciismo|sciita]] come il suo predecessore, ha conseguito il dottorato di ingegneria elettronica all'[[Università di Manchester]]. Entrò nel partito Daʿwa mentre si trovava nel [[Regno Unito]] e i suoi tre fratelli furono arrestati nel 1980, 1981 e 1982 per il fatto di militare in quello stesso partito.<ref>[httphttps://arabic.cnn.com/middleeast/2014/08/11/haider-al-abadi-bio Biografia di al-ʿAbādī su CNN in arabo (articolo in arabo)]</ref>
 
Tornato in patria nel [[2003]], a seguito dell'intervento militare anglo-statunitense in Iraq e al rovesciamento del regime dittatoriale di [[Saddam Hussein]], entrò tuttavia presto in polemica con le linee di condotta volute da [[Paul Bremer]], il governatore civile imposto all'Iraq dal Presidente [[George W. Bush]] Jr., che intendeva smantellare l'apparato industriale di Stato per privatizzarlo.
 
È stato ministro delle Comunicazioni in [[Iraq]], riuscendo in questa posizione a resistere alle pressioni di privatizzazione avanzate dall'occupante, riuscendo anche a svelare le trame di alcune manovre illecite, dietro le quali si celava l'opera del vice sottosegretario statunitense alla Difesa [[John A. Shaw]], poi costretto a rassegnare le proprie dimissioni il 10 dicembre del 2004.<ref>T. Christian Miller, ''Pentagon Ousts Official Under FBI Investigation'', [[Los Angeles Times]], [http://articles.latimes.com/print/2004/dec/11/nation/na-fired11 , December 11, 2004]</ref><ref>[httphttps://www.washingtontimes.com/functions/print.php?StoryID=20041229-113041-1647r WashingtonTimes.com]</ref><ref>[httphttps://www.ft.com/cms/s/a4bc50c6-2870-11d9-9308-00000e2511c8.html FT.com]</ref>.
 
Fu eletto al Parlamento iracheno nel dicembre del 2005 e presiedette la commissione parlamentare per l'Economia, Investimenti e Ricostruzione. Fu rieletto nel 2010 come rappresentante della capitale [[Baghdad]].<br />
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|Politica}}
 
[[Categoria:Primi ministri dell'Iraq]]