Musica del XX secolo: differenze tra le versioni

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{{Storia della musica}}
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==Contesto e storia==
Durante il '''[[XX secolo]]''' ci fu un enorme aumento della varietà di musica a cui le persone avevano accesso. Prima dell'invenzione dei dischi di [[Grammofono|grammofono]] per il mercato di massa (sviluppati nel 1892) e della [[Trasmissione radiofonica|radiodiffusione]] (realizzata commercialmente per la prima volta intorno al 1919-20), la gente ascoltava principalmente musica o nei concerti di musica classica dal vivo o negli spettacoli teatrali musicali, che erano troppo costosi per molte persone con poche possibilità, o sui primi [[fonografo|fonografi]] (una tecnologia inventata nel 1877 che non fu commercializzata in serie fino alla metà del 1890), oppure dal vivo, a casa, grazie a persone che eseguivano musica o cantavano canzoni su base amatoriale, usando [[spartiti]], cosa che ovviamente richiede la capacità di cantare, suonare e leggere musica. Si trattava di competenze che tendevano ad essere limitate alle persone del [[ceto medio]] e delle [[Jet set|classi agiate]]. Con la disponibilità sul mercato di massa di dischi e trasmissioni radiofoniche, gli ascoltatori potevano acquistare registrazioni o ascoltare alla radio registrazioni o trasmissioni in diretta di un'enorme varietà di canzoni e brani musicali da tutto il mondo. Ciò permise a una gamma molto più ampia di persone di ascoltare le esecuzioni di sinfonie e opere di musica classica che non avrebbero potuto ascoltare dal vivo, sia perché non potevano permettersi i biglietti per i concerti dal vivo o perché tale musica non veniva eseguita nelnella loro regione.
 
La [[registrazione sonora]] esercitò anche una grande influenza sullo sviluppo dei generi [[musica popolare|musicali popolari]], perché permise di registrare canzoni e gruppi musicali a basso costo e largamente distribuiti a livello nazionale o addirittura, per alcuni artisti, in tutto il mondo. Lo sviluppo di una riproduzione di musica, relativamente economica, attraverso una successione di formati, tra cui [[long playing]], [[Musicassetta|musicassette]], [[compact disc]] (introdotti nel 1983) e, a metà degli anni '90, le registrazioni [[audio digitale|audio digitali]] e la trasmissione di registrazioni audio di spettacoli musicali tramite la radio, o di videoregistrazioni o esibizioni dal vivo in televisione e, negli anni '90, di registrazioni audio e video via [[Internet]], utilizzando la [[condivisione di file]] di registrazioni audio digitali, ha consentito a persone appartenenti a una vasta gamma di classi socioeconomiche di accedere a una selezione diversificata di spettacoli musicali di qualità di artisti di tutto il mondo.<ref>{{citeCita journalpubblicazione|last1cognome1=Arditi|first1nome1=David|titletitolo=iTunes: Breaking Barriers and Building Walls|journalurl=https://archive.org/details/sim_popular-music-and-society_2014-10_37_4/page/408|rivista=Popular Music and Society|volume=37|issuenumero=4|pagespp=408–424408-424|doi=10.1080/03007766.2013.810849|yearanno=2014|hdl=10106/27052}}</ref> L'introduzione della [[registrazione multitraccia]] nel 1955 e l'uso del [[missaggio|mixaggio]] hanno avuto una grande influenza sulla musica [[pop music|pop]] e [[musica rock|rock]], perché ha permesso ai [[Produttore discografico|produttori musicali]] di mixare e sovraincidere molti livelli di tracce strumentali e voci, creando nuovi suoni che non sarebbero possibili in una esecuzione dal vivo.<ref>Watson, Allan. ''Cultural Production in and Beyond the Recording Studio''. Routledge, 2014. (La registrazione e il missaggio multitraccia hanno reso la registrazione "... in studio uno strumento di composizione musicale" in cui i produttori potevano "... creare una realtà che non poteva esistere" in un'esibizione dal vivo. p. 25)</ref> Lo sviluppo delle tecnologie di registrazione del suono, e della dell'[[ingegneria del suono]] e in più la possibilità di modificare queste registrazioni hanno dato origine a nuovi sottogeneri delladi musica classica, tra cui le scuole di composizione elettronica [[musica concreta]] (1949) e [[Acusmatico|acustiche]] (1955).<ref>Schaeffer, P. (1966), Traité des objets musicaux, Le Seuil, Paris.</ref> Negli [[anni 1970|anni '70]] i musicisti [[Afroamericano|afroamericani]] [[hip hop]] iniziarono ad usare i giradischi come uno strumento musicale, creando effetti "[[scratching|graffianti]]" ritmici e percussivi manipolando un disco in vinile sul giradischi.
 
Ai tempi di Beethoven e di [[Felix Mendelssohn]] nel [[XIX secolo]], l'orchestra era composta da un nucleo di strumenti abbastanza standard, che molto raramente veniva modificato. Col passare del tempo e con il periodo romantico che vide dei cambiamenti nelle modifiche accettate da compositori come [[Berlioz]] e [[Mahler]], il [[XX secolo]] vide che la strumentazione poteva essere praticamente scelta personalmente dal compositore. I [[Sassofono|sassofoni]] furono utilizzati in alcune partiture orchestrali del XX secolo come le Sinfonie n. 6 e 9 di [[Vaughan Williams]] e la ''Belshazzar's Feast'' di [[William Walton]], e molte altre opere come strumento del complesso orchestrale. Le orchestre del Novecento includono generalmente una sezione di archi, [[legni]], [[Ottoni (musica)|ottoni]], [[Strumento a percussione|percussioni]], [[Pianoforte|piano]], [[celesta]], [[arpa]],<ref name="classical-orchestra-description-page">{{citeCita web|titletitolo=The Classical Orchestra Description Page|url=http://www.classiccat.net/iv/orchestra.info.php|accessdateaccesso=12 Junegiugno 2016}}</ref> con altri strumenti inseriti occasionalmente, come [[chitarra elettrica]]<ref>Lagnella, David. ''The Composer's Guide to the Electric Guitar''. Mel Bay Publications, 2003. (Gli ex compositori Tim Brady, Steve Mackey, Rhys Chatham, René Lussie, Glenn Branca, Scott Johnson ed Eliot Sharp hanno usato la chitarra elettrica nelle loro opere da camera e orchestrali, p. 5)</ref> e [[basso elettrico]].<ref>Walker-Hall, Helen. ''Music by Black Women Composers: A Bibliography of Available Scores''. Center for Black Music Research, 1995. (La ex compositrice Margaret Harris-Schofield scrisse il "Concerto per pianoforte n. 2" nel 1971, musicato per il pianoforte solista, orchestra, basso elettrico e batteria. p. 35)</ref>
 
Il XX secolo ha visto innovazioni straordinarie nelle forme e negli stili musicali. Compositori e cantautori esplorarono nuove forme e suoni che sfidarono le regole della musica precedentemente accettate dei periodi precedenti, come l'uso di accordi alterati e accordi estesi nel [[Bebop|Bebop jazz]] degli [[anni 1940|anni '40]]. Lo sviluppo di potenti amplificatori per chitarra e sistemi di amplificazione sonora negli anni '60 e '70 permise alle band di tenere grandi concerti dove anche quelli con i biglietti meno costosi potevano ascoltare lo spettacolo. I compositori e i cantautori sperimentarono nuovi stili musicali, come fusioni di genere (ad esempio, la fusione tra fine del 1960 di [[jazz|musica jazz]] e [[rock]] per creare la [[jazz fusion]]). Inoltre compositori e musicisti utilizzarono nuovi strumenti elettrici, elettronici e digitali e dispositivi musicali. Negli [[anni 1980|anni '80]] alcuni generi musicali, come i generi di [[electronic dance music|musica dance elettronica]] come la [[house music]], venivano creati in gran parte con [[sintetizzatori]] e [[drum machine]]. Modi di trasporto più veloci come il volo aereo hanno permesso a musicisti e fan di viaggiare di più per esibirsi o ascoltare gli spettacoli, aumentando la diffusione degli stili musicali.
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==Musica classica==
{{Vedi anche|Musica classica del XX secolo}}
 
La '''musica classica del XX secolo''' descrive la [[musica colta]] scritta teoricamente dal 1901 al 2000. Questo secolo non aveva uno stile dominante e i compositori hanno creato [[genere musicale|generi musicali]] molto diversi. [[musica moderna|Modernismo]], [[Impressionismo musicale|impressionismo]] e [[Neoromanticismo (musica)|post-romanticismo]] possono essere fatti risalire a decenni prima dell'inizio del secolo, ma possono essere inclusi perché si sono evoluti oltre i confini musicali degli stili ottocenteschi che facevano parte del precedente periodo di pratica comune. Il [[Neoclassicismo (musica)|neoclassicismo]] e l'[[Espressionismo#Musica|espressionismo]] arrivarono per lo più dopo il 1900. Il [[Minimalismo musicale|minimalismo]] iniziò molto più tardi nel secolo e può essere visto come un cambiamento dall'era moderna a quella postmoderna, anche se alcuni datano il postmodernismo a partire dal 1930 circa. [[Atonalità]], [[serialismo]], ''[[musica concreta]]'' e [[musica elettronica]] sono stati tutti sviluppati durante questo secolo. Il [[jazz]] e la [[musica folk]] hanno influenzato in modo importante molti compositori in questo periodo.
 
===Modernismo===
{{Vedi anche|Musica moderna}}
 
All'inizio del XX secolo molti compositori, tra cui [[Sergej Vasil'evič Rachmaninov|Rachmaninov]], [[Richard Strauss]], [[Giacomo Puccini]] ed [[Edward Elgar]], continuarono a lavorare nelle forme e nel linguaggio musicale derivato dal XIX secolo. Tuttavia, il modernismo nella musica divenne sempre più prominente ed importante; tra i modernisti più importanti c'erano [[Alexander Scriabin]], [[Claude Debussy]] e i compositori post [[Richard Wagner|wagneriani]] come [[Gustav Mahler]] e [[Richard Strauss]], che sperimentarono forme, tonalità e orchestrazione.<ref name="Botstein 2001.">Botstein 2001.</ref> [[Ferruccio Busoni|Busoni]], [[Igor Stravinsky|Stravinsky]], [[Arnold SchoenbergSchönberg|Schoenberg]] e [[Franz Schreker|Schreker]] erano già stati riconosciuti prima del 1914 come modernisti e anche [[Charles Ives|Ives]] fu retrospettivamente incluso in questa categoria per le sue sfide agli usi della tonalità.<ref name="Botstein 2001."/> Compositori come [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Darius Milhaud|Milhaud]] e [[George Gershwin|Gershwin]] combinarono espressioni classiche e jazz.<ref>{{citeCita web|last1cognome1=Wooten|first1nome1=Roy|titletitolo=Classical Music Meets American Jazz|url=http://nmaam.org/2016/04/20/classical-music-meets-american-jazz/|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807163225/http://nmaam.org/2016/04/20/classical-music-meets-american-jazz/|dead-urlurlmorto=yes|archive-datedataarchivio=7 Augustagosto 2016|websitesito=National Museum of African American Music|publishereditore=National Museum of African American Music|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
 
===Nazionalismo===
{{Vedi anche|RockNazionalismo alternativomusicale}}
 
Il nazionalismo tardo-romantico e modernista è stato trovato anche nella musica britannica, americana e latino-americana degli inizi del XX secolo. Compositori come [[Ralph Vaughan Williams]], [[Aaron Copland]], [[Alberto Ginastera]], [[Carlos Chávez]], [[Silvestre Revueltas]] e [[Heitor Villa-Lobos]] hanno usato temi popolari raccolti da loro stessi o da altri in molte delle loro principali composizioni.
 
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{{Vedi anche|Musica neoclassica}}
 
Una tendenza dominante nella musica composta dal 1923 al 1950 fu il neoclassicismo, una reazione contro i gesti esagerati e l'assenza di forma del tardo Romanticismo che rianimò le forme equilibrate e i processi tematici chiaramente percepibili degli stili precedenti. C'erano tre "scuole" distinte di neoclassicismo associabili a [[Igor' StravinskyStravinskij]], [[Paul Hindemith]] e [[Arnold SchoenbergSchönberg]]. Simili simpatie nella seconda metà del secolo sono generalmente elencate sotto il titolo [[postmodernismo]]<ref>Whittall 2001.</ref>
 
===Musica sperimentale===
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===Minimalismo===
{{Vedi anche|Musica minimalista}}
La musica minimalista, che comporta una semplificazione dei materiali e un'intensa ripetizione di motivi, iniziò alla fine degli anni '50 con i compositori [[Terry Riley]], [[Steve Reich]] e [[Philip Glass]]. Successivamente il minimalismo fu adattato a un ambiente sinfonico più tradizionale da compositori come Reich, Glass e [[John Coolidge Adams|John Adams]]. Il minimalismo fu molto praticato durante la seconda metà del secolo ede passò anche nel [[XXI secolo]], così come compositori come [[Arvo Pärt]], [[Henryk Górecki]] e [[John Tavener]] che lavorano nelle varianti del sacro minimalismo.
 
=== Musica classica contemporanea ===
{{Vedi anche|Musica classica contemporanea}}
 
La musica classica contemporanea può essere intesa come appartenente al periodo iniziato a metà degli anni '70 e all'inizio degli anni '90, che comprende la musica aporetica, [[Musica moderna|modernista]], [[Musica postmoderna|postmoderna]], [[Neoromanticismo (musica)|neoromantica]] e [[Pluralismo (filosofia)|pluralista]].<ref>Patron A., "[https://www.lafeltrinelli.it/dalla-filosofia-aporetica-alla-musica-libro-alberto-patron/e/9791259848413?gad_source=1&gad_campaignid=17339121055&gclid=EAIaIQobChMIgsfi94OUjQMVSob9BR0SChqxEAQYAiABEgKLmPD_BwE Dalla filosofia aporetica alla musica aporetica]", Armando editore, Roma, 2025, ISBN 9791259848413; Botstein "[http://www.grovemusic.com Modernism] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080516041031/http://www.grovemusic.com/|date=16 maggio 2008}}" §9: The Late 20th Century (subscription access).</ref> Tuttavia il termine può anche essere impiegato in un senso più ampio per riferirsi a tutte le forme musicali successive al 1945.<ref>"Contemporary" in Du Noyer 2003, 272.</ref>
 
Molti compositori che lavoravano all'inizio del XXI secolo erano figure di spicco nel XX secolo. Alcuni compositori più giovani come [[Oliver Knussen]], [[Wolfgang Rihm]], [[Georg Friedrich Haas]], [[Judith Weir]], [[George Benson]], [[Richard Barrett (musicista)|Richard Barrett]], [[Simon Bainbridge]], [[John Luther Adams]], [[Toshio Hosokawa]], [[Bright Sheng]], [[Kaija Saariaho]], [[Tan Dun]], [[Magnus Lindberg]], [[Philippe Manoury]], [[David Lang]], [[Hanspeter Kyburz]], [[James MacMillan]], [[Mark-Anthony Turnage]], [[Thomas Adès]], [[Marc-André Dalbavie]], [[Unsuk Chin]], [[Claus-Steffen Mahnkopf]] e [[Michael Daugherty]] non diventarono importanti che alla fine del XX secolo.
 
== Musica elettronica ==
[[File:Stockhausen 1991 Studio.jpg|thumb|upright=1.30|[[Karlheinz Stockhausen]] nello studio di musica elettronica ddelladella [[Westdeutscher Rundfunk|WDR]], Colonia nel 1991]]
{{Vedi anche|Musica elettronica}}
 
Per secoli la musica strumentale era stata creata cantando o usando tecnologie musicali meccaniche, come tendere un arco attraverso una corda collegata a uno strumento cavo o pizzicare un budello o corde metalliche ([[strumenti a corda]]), o come costringere l'aria a vibrare ([[legni]] ed [[Ottoni (musica)|ottoni]]) o colpire qualcosa per creare suoni ritmici ([[Strumento a percussione|strumenti a percussione]]). All'inizio del XX secolo furono inventati dispositivi elettronici che erano in grado di generare suoni elettronicamente, senza una sorgente di vibrazione meccanica iniziale. Già negli [[anni '30]], compositori come [[Olivier Messiaen]] inserirono strumenti elettronici in esibizioni dal vivo. Mentre la tecnologia di registrazione del suono è spesso associata al ruolo chiave che ha svolto nel consentire la creazione e il marketing di massa della [[popular music|musica popolare]], fu utilizzata anche la nuova tecnologia di registrazione del suono elettrica ed elettronica per produrre musica d'arte. La ''musique concrète'' (''[[musica concreta]]''), sviluppata intorno al 1948 da [[Pierre Schaeffer]] e dai suoi associati, era una tecnica sperimentale che utilizzava suoni registrati come materia prima.<ref>{{citeCita web|titletitolo=Musique concrète – Musical composition technique|url=httphttps://www.britannica.com/art/musique-concrete|websitesito=Encyclopædia Britannica|publishereditore=Encyclopædia Britannica, Inc.|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
 
Negli anni successivi alla [[seconda guerra mondiale]], alcuni compositori furono rapidi nell'adottare la tecnologia elettronica in via di sviluppo. La musica elettronica fu abbracciata da compositori come [[Edgard Varèse]], [[Karlheinz Stockhausen]], [[Milton Babbitt]], [[Pierre Boulez]], [[Bruno Maderna]], [[Henri Pousseur]], [[Karel Goeyvaerts]], [[Ernst KrenekKřenek]], [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]], [[Luciano Berio]], [[Herbert Brün]] e [[Iannis Xenakis]]. Negli [[Anni 1950|anni '50]] l'industria cinematografica iniziò anche a fare largo uso delle [[Colonna sonora|colonne sonore]] elettroniche. Tra i principali gruppi rock che furono i primi ad adottare i [[Sintetizzatore|sintetizzatori]] figurano [[The Moody Blues]], [[The Beatles]],<ref>W. Everett, ''The Foundations of Rock: from "Blue suede shoes" to "Suite: Judy blue eyes"'' (Oxford: Oxford University Press, 2009), {{ISBN|0-19-531023-3}}, p. 81.</ref> [[The Monkees]]<ref>E. Lefcowitz, ''The Monkees Tale'' (San Francisco CA: Last Gasp, 1989), {{ISBN|0-86719-378-6}}, p. 48.</ref> e [[The Doors]].<ref>T. Pinch and F. Trocco, ''Analog Days: The Invention and Impact of the Moog Synthesizer'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 2004), {{ISBN|0-674-01617-3}}, p. 120.</ref>
 
== Musica folk ==
{{Vedi anche|Musica folk}}
La musica folk, nel senso originale del termine coniato nel XVIII secolo da [[Johann Gottfried Herder]], è una musica prodotta dalla composizione comunitaria e in possesso di una sua dignità, anche se alla fine del XIX secolo il concetto di "folk" era diventato sinonimo di "nazione" ", di solito identificati come contadini e artigiani rurali, come nel [[Merry England|movimento Merrie England]] e nei revival gaelici irlandesi e scozzesi degli anni ottanta.<ref>Pegg 2001.</ref> La musica folk era normalmente condivisa ed eseguita dall'intera comunità (non da una classe speciale di artisti esperti o professionisti, escludendo in alcun modo l'idea di dilettanti) ed era trasmessa dal passaparola ([[tradizione orale]]).<ref>{{citeCita web|last1cognome1=Nettl|first1nome1=Bruno|titletitolo=Folk Music|url=httphttps://www.britannica.com/art/folk-music|websitesito=Encyclopædia Britannica|publishereditore=Encyclopædia Britannica, Inc.|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
{{Multimedia
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|file = Barbara Allen.ogg
|titolo = [[Barbara Allen]]
|descrizione = ''Barbara Allen'' è una tradizionale ballata folk.
}}
 
La musica folk, nel senso originale del termine coniato nel XVIII secolo da [[Johann Gottfried Herder]], è una musica prodotta dalla composizione comunitaria e in possesso di una sua dignità, anche se alla fine del XIX secolo il concetto di "folk" era diventato sinonimo di "nazione" ", di solito identificati come contadini e artigiani rurali, come nel [[Merry England|movimento Merrie England]] e nei revival gaelici irlandesi e scozzesi degli anni ottanta.<ref>Pegg 2001.</ref> La musica folk era normalmente condivisa ed eseguita dall'intera comunità (non da una classe speciale di artisti esperti o professionisti, escludendo in alcun modo l'idea di dilettanti) ed era trasmessa dal passaparola ([[tradizione orale]]).<ref>{{cite web|last1=Nettl|first1=Bruno|title=Folk Music|url=http://www.britannica.com/art/folk-music|website=Encyclopædia Britannica|publisher=Encyclopædia Britannica, Inc.|accessdate=13 June 2016}}</ref>
 
Inoltre la musica folk è stata anche presa in prestito da compositori di altri generi. Alcune delle opere di [[Aaron Copland]] si ispirano chiaramente alla musica folk americana.<ref>{{citeCita web|titletitolo=Aaron Copland, 1900–1990: His Music Taught America About Itself|url=http://www.manythings.org/voa/people/Aaron_Copland.html|websitesito=ManyThings.org|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
 
Un lavoro importante nella registrazione dei brani tradizionali della regione balcanica fu quello di [[Béla Bartók]], poiché è probabilmente il primo compositore interessato a registrare gli audio e ad analizzarli da un punto di vista [[etnologia|etnologico]].<ref>Béla Bartók The Musical Quarterly Vol. 33, No. 2 (Apr., 1947), pp. 240–257</ref>
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{{Vedi anche|Bluegrass music}}
 
La [[Bluegrass|musica Bluegrass]] è una forma di musica americana delle radici e un genere correlato di [[musica country]]. Influenzato dalla musica degli [[Appalachi]],<ref>Robert Cantwell, ''Bluegrass Breakdown: The Making of the Old Southern Sound'' (University of Illinois Press, 2002), pgs 65–66.</ref> la bluegrass ha radici miste nella musica tradizionale irlandese, scozzese, gallese e inglese<ref>Il musicologo Cecil Sharp ha raccolto centinaia di canzoni popolari nella regione degli Appalachi e ha osservato che la tradizione musicale della gente "sembra indicare il nord dell'Inghilterra, o le Lowlands, piuttosto che le Highlands, della Scozia, come il paese da cui sono originariamente migrati, per i brani appalachiani ... hanno molta più affinità con la normale musica popolare inglese che con quella degli Highlander di lingua gaelica". Olive Dame Campbell e Cecil J. Sharp, English Folk Songs from the Southern Appalachians, comprendenti 122 canzoni e ballate e 323 brani, G. P. Putnam's Sons, 1917, pg xviii.</ref> e fu anche influenzata in seguito dalla musica degli afroamericani<ref>{{cite bookCita libro| title titolo= A Tennessee folklore sampler: selections from the Tennessee folklore society | chapter-url urlcapitolo= https://books.google.com/books?id=0Z90XdzMKE0C&pg=PA324&dq=i'm+working+on+a+building+song&hl=en&ei=flZ7TvlDiqK2B9vqse4P&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CFcQ6AEwBg#v=onepage&q=i'm%20working%20on%20a%20building%20song&f=false| chapter capitolo= Field Recordings of Southern Black Music | last cognome= Nemerov | first nome= Bruce | pages pp= 323–324323-324 | year anno= 2009 | publisher editore= Univ. of Tennessee Press | accessdate accesso= 22 Septembersettembre 2011}}</ref> attraverso l'incorporazione di elementi jazz.
 
I [[Colonia (diritto internazionale)|colonizzatori]] del Regno Unito e dell'Irlanda arrivarono negli [[Appalachi]] durante il [[XVIII secolo]] e portarono con sé le tradizioni musicali delle loro terre d'origine. Queste tradizioni consistevano principalmente in ballate inglesi e scozzesi, che erano essenzialmente narrazioni non accompagnate, e musica per ballare, come i mulinelli irlandesi, che erano accompagnati da un [[fiddle|violino folk]].<ref name=olson>Ted Olson, "Music — Introduction". ''Encyclopedia of Appalachia'' (Knoxville, Tenn.: University of Tennessee Press, 2006), pp. 1109–1120.</ref> Molte vecchie canzoni bluegrass provengono direttamente dalle isole britanniche. Diverse ballate bluegrass appalachiane, come ''Pretty Saro'', ''[[Barbara Allen]]'', ''Cuckoo Bird'' e ''House Carpenter'', vengono dall'Inghilterra e conservano la tradizione della ballata inglese sia melodicamente che liricamente.<ref name="cuckoo">{{citeCita news|titletitolo=The beauty and mystery of ballads|lastcognome=Goldsmith|pagep=G5|firstnome=Thomas|datedata=February6 6,febbraio 2005 |workopera=The Raleigh News & Observer}}</ref> Anche altri, come ''The Twa Sisters'', vengono dall'Inghilterra; tuttavia, i testi parlano dell'Irlanda.<ref>Joseph Jacobs, ''English Fairy Tales'', [[s:English Fairy Tales/Binnorie|transcript]]</ref> Alcune canzoni bluegrass col violino popolari in Appalachia, come ''Leather Britches'' e ''Pretty Polly'', hanno radici scozzesi.<ref>Cecelia Conway, "Celtic Influences". ''Encyclopedia of Appalachia'' (Knoxville, Tenn.: University of Tennessee, 2006), p. 1132.</ref> Il brano dance ''Cumberland Gap'' può essere derivato dal motivo che accompagna la ballata scozzese ''Bonnie George Campbell''.<ref>Song notes in ''Bascom Lamar Lunsford: Ballads, Banjo Tunes, and Sacred Songs of Western North Carolina'' [CD liner notes]. Smithsonian Folkways, 1996.</ref> Altre canzoni hanno nomi diversi in luoghi diversi; per esempio in Inghilterra c'è una vecchia ballata nota come ''A Brisk Young Sailor Courted Me'', ma esattamente la stessa canzone nel bluegrass nordamericano è conosciuta come ''I Wish My Baby Was Born''.<ref>La versione eseguita da Tim Eriksen, Riley Baugus e Tim O'Brien per la colonna sonora di Cold Mountain era basata su questa canzone ed è liricamente identica ad essa.</ref>
 
Nel bluegrass, come in alcune forme di jazz, uno o più strumenti prendono ciascuno il loro turno suonando la melodia e improvvisando intorno ad essa, mentre gli altri eseguono l'accompagnamento; questo è particolarmente tipico nei brani chiamati ''[[Breakdown (musica)|breakdown]]''. Ciò è in contrasto con la musica dei vecchi tempi, in cui tutti gli strumenti suonano la melodia insieme o uno strumento prende il comando in tutto mentre gli altri fanno l'accompagnamento. I brani breakdown sono spesso caratterizzati da tempi rapidi e insolita destrezza strumentale e talvolta da complessi cambi di accordi.<ref>{{citeCita web|titletitolo=A short History of Bluegrass Music|url=http://renoandharrell.com/content/short-history-bluegrass-music|websitesito=Reno & Harrell|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160623190431/http://renoandharrell.com/content/short-history-bluegrass-music|dataarchivio=23 giugno 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Ci sono tre sottogeneri principali di bluegrass e un sottogenere non ufficiale. Il bluegrass tradizionale ha musicisti che suonano canzoni folk, melodie con semplici progressioni di accordi tradizionali e utilizzano solo strumenti acustici, come ad esempio [[Bill Monroe]]. I gruppi di [[Progressive bluegrass|bluegrass progressivo]] possono utilizzare strumenti elettrici e importare brani di altri generi, in particolare il rock & roll. Gli esempi sono i Cadillac Sky e Bearfoot. Il ''Bluegrass gospel'' è emerso come terzo sottogenere, che utilizza testi cristiani, canto armonico a tre o quattro parti, ed a volte il suono di strumenti. Uno sviluppo più recente nel mondo del bluegrass è il bluegrass neo-tradizionale; esemplificate da band come The Grascals e Mountain Heart, le band di questo sottogenere tipicamente hanno più di un cantante solista. La musica Bluegrass ha attirato un seguito diversificato in tutto il mondo. Il pioniere dei Bluegrass, Bill Monroe, ha caratterizzato il genere come: "[[Cornamusa scozzese|Cornamuse scozzesi]] e violini dei vecchi tempi. È [[Metodismo|metodista]], holiness e [[Battismo|battista]], è [[blues]] e jazz ed ha un suono molto solitario".<ref>[http://www.billmonroe.com/music/ "Bill Monroe: The Father of Bluegrass"], billmonroe.com, retrieved 17 February 2013</ref>
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{{Vedi anche|Opera}}
 
Nei primi anni del secolo, l'armonia cromatica wagneriana fu estesa da compositori di opere come [[Richard Strauss]] (''[[Salomè (opera)|Salome]]'', 1905; ''[[Elettra (Strauss)|Elettra]]'', 1906–1908; ''[[Der Rosenkavalier]]'', 1910; ''[[Ariadne auf Naxos]]'', 1912; ''[[Die Frau ohne Schatten]]'', 1917), [[Claude Debussy]] (''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'', 1902), [[Giacomo Puccini]] (''[[Madama Butterfly]]'', 1904; ''[[La fanciulla del West]]'', 1910; ''[[Il trittico]]'', 1918), [[Ferruccio Busoni]] (''[[Dottor Faust|Doktor Faust]]'', 1916, completato postumo dal suo studente [[Philipp Jarnach]]), [[Béla Bartók]] (''[[Il castello di Barbablù]]'', 1911–17), [[LeosLeoš Janáček]] (''[[Jenůfa]]'', 1904; ''Osud'', 1907; ''Kát´a Kabanová'', 1919-1921) e [[Hans Pfitzner]] (''[[Palestrina (opera)|Palestrina]]'', 1917).
 
Un'ulteriore estensione del linguaggio cromatico finì per rompere con la tonalità e si spostò nello stile della [[Atonalità|musica atonale]] nelle prime opere di [[Arnold Schönberg]] (''Erwartung'', 1909; ''Die glückliche Hand'', 1912) e il suo allievo [[Alban Berg]] (''[[Wozzeck]]'', 1925), entrambi i quali adottarono la [[Dodecafonia|tecnica dodecafonica]] per le loro ultime opere: ''[[Moses und Aron]]'' di Schönberg e ''[[Lulu (opera)|Lulu]]'' di Berg. Nessuna di queste opere fu completata durante la vita dei compositori, tuttavia, cosicché la prima opera completa che utilizzò la tecnica dei dodici toni fu ''Karl V'' (1938) di [[Ernst KrenekKřenek]].<ref>{{citeCita booklibro|last1cognome1=Sitsky|first1nome1=Larry|titlewkautore=Larry Sitsky|titolo=Music of the Twentieth-century Avant-garde: A Biocritical Sourcebook|datedata=2002|publishereditore=Greenwood Publishing Group|isbn=9780313296895978-0-313-29689-5|pagep=238|editionedizione=illustrated|url=https://books.google.com/?id=sgDJKVXraE0C&pg=PA238&lpg=PA238&dq=first+completed+opera+using+the+twelve-tone+technique+was+Karl+V#v=onepage&q=first%20completed%20opera%20using%20the%20twelve-tone%20technique%20was%20Karl%20V&f=false|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
 
Alcune delle opere più importanti degli anni venti e trenta furono composte dal russo [[Dmitri Shostakovich]] (''The Nose'', 1928 e ''[[Lady Macbeth del Distretto di Mcensk]]'', 1932).<ref>{{cita libro|cognome=Riding|nome=Alan|titolo=Eyewitness Companions: Opera|editore=Dorling Kindersley Limited|anno=2006}}</ref>
 
Allo stesso tempo il neoclassicismo divenuto di moda neglidegli anni Venti è rappresentato dallda composizioni di Stravinskij che, dopo l'[[opera buffa]] di Stravinsky ''[[Mavra]]'' (1922), eancora dallalegata suoal periodo russo, apertamente, con la sua opera-oratorio ''[[Oedipus Rex (Stravinskij)|Oedipus Rex]]'' (del 1927), si avvicina a canoni neoclassici. Più avanti nel secolo la sua ultima opera, ''[[The Rake's Progress]]'' (1951), segna anche la fine della fase neoclassica delle sue composizioni. Altre opere di questo periodo di compositori identificati come neoclassici comprendono ''Mathis der Maler'' di [[Paul Hindemith]] (1938), ''Voina[[Guerra ye Mirpace (opera)|Guerra e pace]]'' di [[SergeiSergej ProkofievProkof'ev]] (''Guerra e pace'', 1941-19431942), ''Julietta aneb snár'' di [[Bohuslav MartinuMartinů]] (1937) e ''[[Les mamelles de Tirésias]]'' di [[Francis Poulenc]] (1945).
 
Negli anni sessanta, dovrebbe essere notata l'opera di [[Bernd Alois Zimmermann]] ''[[Die Soldaten]]'' (1965), che ebbe un grande impatto.
 
Una delle opere più particolari degli anni settanta è stata ''[[Le Grand Macabre]]'', di [[György Ligeti]]. Tratta il tema della mortalità attraverso l'ironia e il collage.
 
Il compositore di opere più accettato a livello internazionale nel dopoguerra fu l'inglese [[Benjamin Britten]] (''[[Peter Grimes (Britten)|Peter Grimes]]'', 1945; ''[[The Rape of Lucretia]]'', 1946; ''Albert Herring'', 1947; ''[[Billy Budd (opera)|Billy Budd]]'', 1951; ''[[Gloriana (opera)|Gloriana]]'', 1953; ''[[Il giro di vite (opera)|The Turn of the Screw]]'', 1954; ''[[Sogno di una notte di mezza estate (opera)|Sogno di una notte di mezza estate]]'', 1960; ''Owen Wingrave'', 1970; ''[[Death in Venice (opera)|Death in Venice]]'', 1973)<ref>{{citeCita web|titletitolo=Twentieth-Century Opera|url=http://www.infoplease.com/encyclopedia/entertainment/opera-twentieth-century-opera.html|websitesito=Infoplease|publishereditore=Sandbox Networks, Inc.|accessdateaccesso=13 Junegiugno 2016}}</ref>
 
==Musica popolare==
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}}
 
I musicisti blues come [[Muddy Waters]] portarono il [[Delta Blues]], suonato principalmente con strumenti acustici, dal [[delta del Mississippi]] a nord fino a città come Chicago, dove usarono più strumenti elettrici creando il [[Chicago Blues]].<ref>Gilliland 1969, show 4.</ref>
 
===Musica country===
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{{Vedi anche|Disco music}}
 
La [[disco music]] è uno stile di musica dance a ritmo veloce originatosi nei primi anni '70, principalmente dal [[funk]], dalla [[Salsa (danza)|salsa]] e dalla [[musica soul]], popolare in origine tra gli [[Omosessualità|omosessuali]] e gli [[Afroamericano|afroamericani]] nelle grandi città degli Stati Uniti e deriva il suo nome dalla parola francese ''discothèque''.<ref name=Oxford>{{citeCita web|titletitolo=The birth of disco|url=httphttps://blog.oxforddictionaries.com/2012/10/the-birth-of-disco/|publishereditore=Oxford Dictionaries|date data= Octoberottobre 2012|accessdateaccesso=25 Augustagosto 2015|dataarchivio=22 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170622015108/http://blog.oxforddictionaries.com/2012/10/the-birth-of-disco/|urlmorto=sì}}</ref>
 
===Hip hop===
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===Jazz===
{{Vedi anche|Musica jazz}}
Il jazz si è evoluto in molti sottogeneri a volte contrastanti tra cui [[smooth jazz]], [[Bebop]], [[Swing (musica)|Swing]], [[Fusion (genere musicale)|Fusion]], [[Dixieland (musica)|Dixieland]] e [[free jazz]]. Il jazz nacque all'inizio del [[XX secolo]] da una combinazione di [[Blues|musica blues]], [[ragtime]], [[Banda musicale|brass band]], inni e [[spiritual]], musica per menestrelli e [[Canto di lavoro|canzoni di lavoro]].<ref>{{citeCita web|last1cognome1=Weinstock|first1nome1=Len|titletitolo=The Origins of Jazz|url=http://www.redhotjazz.com/originsarticle.html|websitesito=The Red Hot Jazz Archive|accessdateaccesso=12 Junegiugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160619000315/http://www.redhotjazz.com/originsarticle.html|dataarchivio=19 giugno 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
===Musica new-age===
{{Vedi anche|New age (musica)}}
 
Per lo più pezzi strumentali che creano suoni di una natura rilassante, romantica, che migliora l'umore o in generale rilassanti. ''Spectrum Suite di'' [[Steven Halpern]], pubblicato nel 1975, è generalmente accreditato come l'album che ha iniziato il movimento musicale new-age.<ref>{{citeCita web|last1cognome1=Wright|first1nome1=Carol|titletitolo=Spectrum Suite – Steven Halpern|url=http://www.allmusic.com/album/spectrum-suite-mw0000197106|websitesito=AllMusic|publishereditore=All Media Network, LLC|accessdateaccesso=12 Junegiugno 2016}}</ref>
 
===Polka===
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{{Vedi anche|Rock and roll|Rock}}
 
Il [[rock and roll]] fu sviluppato da precedenti forme musicali tra cui il [[rhythm and blues]], che era stato precedentemente chiamato [[race music]] e [[country music]].<ref>Gilliland 1969, show 55.</ref> Vedi anche ''rock musical'' e [[rock opera]].
 
====Rock alternativo====
{{Vedi anche|Rock alternativo}}
 
====Rock progressivo====
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[[File:Yes concert.jpg|left|thumb|upright=1.30|La band di rock progressivo "Yes" mentre esibisce a [[Indianapolis]] nel 1977.]]
 
Il '''rock progressivo''' (dall'[[lingua inglese|inglese]] ''progressive rock)'', anche noto come '''prog''' o '''prog rock''', è un [[Generi musicali|genere]] della [[rock|musica rock]], evoluto dal [[rock psichedelico]] [[regno Unito|britannico]] degli [[anni 1960|anni sessanta]] e diffusosi in [[Germania]], [[Italia]] e [[Francia]] nel corso del decennio e di quello successivo<ref name=rizzi>{{cita libro|Cesare|Rizzi|Progressive & Underground '67 - '76|2003|Giunti Editore|Firenze}}</ref>. Similarmente all'[[art rock]], nacque rispondendo all'esigenza di dare alla musica rock maggiore spessore culturale e credibilità<ref>Brown, Arthur (2008), BBC Prog Rock Britannia: An Observation in Three Movements (Televised interview), BBC Four</ref>. Il nome del genere, considerato da alcuni inadeguato<ref name= ondarock>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/storiadelrock/progressive.htm|titolo=Ondarock - Storia del rock - Progressive|accesso=12 giugno 2010}}</ref>, indica la progressione del rock dalle sue radici [[blues]], di matrice [[statunitense]], a un livello maggiore di complessità e varietà [[composizione musicale|compositiva]], [[melodia|melodica]], [[armonia|armonica]] e stilistica<ref name= storia>{{cita web|url= http://www.storiadellamusica.it/capitoli/il_progressive_rock_e_canterbury/pagina-3.html|titolo= Storia della musica. Capitolo 16 - Il progressive rock|accesso=2 giugno 2014}}</ref>.
 
I fautori di questa tendenza si distaccarono dalla struttura musicale [[musica popolare|popolare]] tipica della [[Tin Pan Alley]] in favore di strumentazioni e tecniche compositive frequentemente associate alla [[musica classica]] e al [[jazz]]<ref>Cleveland, Barry (Mar 2005), "Prog Rock", Guitar Player (NewBay Media LLC)</ref> o a volte alla [[musica colta]] in genere. I brani furono così rimpiazzati da lunghe suite musicali che spesso duravano 20 o 30 minuti, includendo influenze sinfoniche, temi musicali estesi, ambientazioni e testi fantasy e complesse orchestrazioni. Una parte della critica musicale che considera il concetto alla base del prog «pretenzioso» e le sue sonorità «pompose» e «sopra le righe» tende a sminuire questo genere oppure a ignorarlo del tutto<ref>Lucky, Jerry (2000), Progressive Rock, Burlington, Ontario: Collector's Guide Publishing, Inc.</ref>.
 
Il rock progressivo conobbe il suo picco di popolarità nella prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]] con l'affermazione, anche commerciale, di gruppi britannici quali [[Genesis]], [[Yes]], [[King Crimson]], [[Emerson, Lake & Palmer]], [[Gentle Giant]], [[Van Der Graaf Generator]], [[Camel (gruppo musicale)|Camel]], [[Pink Floyd]] e [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]],<ref name="storia" />, tra i più noti e influenti del genere, e furono organizzati gli eventi più popolari di questo ambito. Vi fu poi una vasta costellazione di gruppi che pur non raggiungendo quella popolarità, furono ugualmente molto influenti. La popolarità del genere andò sempre più scemando con il finire del decennio, pur con qualche eccezione (una su tutte la band canadese dei [[Rush (gruppo musicale)|Rush]]). È opinione comune che la causa principale della fine degli anni d'oro del rock progressivo fu l'affermarsi del [[punk rock]], anche se in realtà i fattori del declino furono molteplici<ref>Hegarty, Paul; Halliwell, Martin (2011), Beyond and Before: Progressive Rock Since the 1960s, New York: The Continuum International Publishing Group, ISBN 978-0-8264-2332-0</ref>.
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* Whittall, Arnold. 2001. Neo-classicism. ''The New Grove Dictionary of Music and Musicians'', second edition, edited by [[Stanley Sadie]] and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.
* Whittall, Arnold. 2003. ''Exploring Twentieth-Century Music: Tradition and Innovation''. Cambridge and New York: Cambridge University Press. {{ISBN|0-521-81642-4}} {{ISBN|0-521-01668-1}}
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.musicoff.com/articolo/storia-della-musica-del-900|titolo=Storia della musica del '900|autore=Francesco Sicheri|data=23 dicembre 2015|editore=MusicOff}}
 
 
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