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|Nome = Julius
|Cognome = Popper
|PostCognomeVirgola = conosciuto anche come '''Julio Popper''',
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bucarest
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|Attività2 = esploratore
|Attività3 = avventuriero
|AttivitàAltre = , [[urbanista]] e [[geografo]]
|Nazionalità = argentinorumeno
|PostNazionalità = , di origine [[Romania|rumena]]
|NazionalitàNaturalizzato = argentino
|Immagine = Juli0 Popper.jpg
}} Responsabile del moderno tracciato della città dell'[[L'Avana|Avana]], a [[Cuba]], è conosciuto maggiormente come moderno ''[[conquistador]]'', attivo nella [[Terra del Fuoco]], nella parte meridionale dell'[[America del Sud]]. Figura controversa, si inoltrò in un territorio ancora sconosciuto alla ricerca dell'[[oro]], descrivendone la natura; entrò in contatto con le popolazioni native, con le quali condusse diversi scontri armati, al punto da essere oggi considerato uno dei responsabili del [[genocidio]] del popolo [[Selknam]]. Con l'appoggio delle autorità di [[Buenos Aires]] riuscì ad instaurare una sorta di dittatura personale nell'[[Isola Grande della Terra del Fuoco|Isola Grande]], arrivando perfino a coniare una propria [[moneta]] e ad emettere [[francobollo|francobolli]] con il suo nome.
 
== Biografia ==
Julius Popper nacque a [[Bucarest]] nel 1857 in una famiglia [[ebrei|ebraica]]; il padre, Neftalí Popper, era professore e dirigeva una scuola ebraica. Si trasferì presto a [[Parigi]], dove completò gli studi di [[ingegneria]]; al termine intraprese una serie di viaggi che lo portarono, attraverso la [[Turchia]] e l'[[Egitto]], fino alla [[Cina]] e al [[Giappone]].<ref name=Mfm>{{cita web|autore=Armando Braun Menéndez|url=http://tierradelfuego.org.ar/museo/virtual/dictador.htm|titolo=Julio Popper, el dictador fuegino|editore=Museo del Fin del Mundo|accesso=8 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413133454/http://tierradelfuego.org.ar/museo/virtual/dictador.htm|dataarchivio=13 aprile 2014}}</ref>
 
Dopo essere tornato per un breve periodo nella sua patria, riprese presto a viaggiare per il mondo.<ref name=Toledo>{{cita|Toledo|p. 110}}.</ref> A [[New Orleans]] lavorò come ingegnere; si trasferì poi a [[Cuba]], dove partecipò alla pianificazione del tracciato urbano dell'[[L'Avana|Avana]].<ref name=Revista>{{cita web|autore=Carolina Odone e Marisol Palma|url=http://www.antropologiavisual.cl/odone_&_palma.htm|lingua=es|titolo=La Muerte Indígena (Tierra del Fuego, 1886 – 1887)|editore=Revista Chilena de Antropología Visual|accesso=14 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140417031000/http://www.antropologiavisual.cl/odone_%26_palma.htm|dataarchivio=17 aprile 2014}}</ref> Popper passò poi in [[Messico]], e di qui si trasferì in [[Brasile]], dove nel 1885 gli giunse la notizia della scoperta di giacimenti d'[[oro]] nel sud della [[Patagonia]].<ref name=Toledo />
 
La [[febbre dell'oro]] attirò in Argentina avventurieri da tutto il mondo, ma anche uomini d'affari danarosi, attratti dalle nuove opportunità che si aprivano in quei territori deserti. Popper si precipitò a Buenos Aires, dove riuscì a far valere le sue conoscenze di ingegneria mineraria: una delle più importanti società recentemente costituite per lo sfruttamento dei giacimenti auriferi lo assunse in qualità di ispettore.<ref name=Revista /> Nella zona Popper trovò il metallo prezioso, ma anche una miriade di cercatori di ogni nazionalità; convinto che non fossero possibili grossi guadagni in quel contesto, rivolse la sua attenzione alla terra a sud dello [[Stretto di Magellano]], che presentava una conformazione geologica simile.<ref name=Mfm />
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Tornato a Buenos Aires, Popper riuscì a reperire uomini, fondi e strumenti per intraprendere una spedizione nell'[[Isola Grande della Terra del Fuoco|Isola Grande]], il cui interno era allora praticamente sconosciuto. Riuscì ad ottenere dal governo [[Argentina|argentino]] anche il permesso di portare alcuni uomini armati, che trasformò in una propria guardia personale, alla quale fece adottare una singolare uniforme. Passando da [[Punta Arenas]], si inoltrò nell'isola, dove ebbe diversi scontri con gli indigeni [[Selknam]], che furono trucidati, e dove scoprì nuovi giacimenti auriferi.<ref name=Mfm />
 
Il 5 marzo 1887, invitato dall'''Instituto Geográfico Argentino'', Popper tenne una conferenza a Buenos Aires dove lesse i suoi appunti di viaggio e mostrò fotografie, mappe, utensili ed armi indigene, oltre ad esporre alcuni campioni dell'oro trovato nella Terra del Fuoco. Il discorso ebbe un enorme successo, e fece guadagnare all'ingegnere rumeno appoggi importanti; sotto l'impulso di facoltosi uomini d'affari fu creata la ''Compañía Lavaderos de oro del Sud'', per sfruttare i giacimenti auriferi appena scoperti. Popper si trasferì nel nord dell'Isola Grande, in un luogo della baia di ''San Sebastián'' che chiamò ''El Páramo'' (in [[lingua italiana|italiano]] “La Brughiera”); qui fece costruire una serie di edifici capaci di ospitare personale amministrativo, operai e soldati e installò un'industria per il lavaggio delle sabbie aurifere con macchine inventate dallo stesso ingegnere. L'impresa ebbe presto successo, arrivando a produrre mezzo chilogrammo d'oro al giorno.<ref name=Toledo2>{{cita|Toledo|p. 111}}.</ref>
 
La notizia fece arrivare nel luogo una miriade di avventurieri, che finirono per minacciare le attività economiche di Popper; questi tornò a Buenos Aires deciso a far valere i diritti derivati dalle concessioni precedentemente ottenute, ricevendo dal governo un contingente di 12 gendarmi. Al suo ritorno a ''El Páramo'' dovette affrontare, oltre alle incursioni degli indigeni volte soprattutto a reperire il bestiame della compagnia, i tentativi di furto degli stessi dipendenti e le aggressioni dei cercatori, contro i quali dovette ingaggiare vere e proprie battaglie.<ref name=Mfm /> In una di queste, nel gennaio del 1889, dovette ricorrere ad uno stratagemma per avere ragione dei minatori: montò dei fantocci sui cavalli che fece lanciare contro di loro e, mentre questi venivano crivellati di colpi, si introdusse di nascosto nell'accampamento avversario per rubarne le montature.<ref name=Toledo2 />
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Negli anni successivi al 1889 il prestigio di Popper raggiunse il suo apice; il processo di estrazione dell'oro fu migliorato e l'ingegnere cominciò a coniare proprie monete in oro puro e a stampare [[francobollo|francobolli]]. Il fatto gli procurò numerosi contrasti con i governatori della zona; i suoi forti appoggi a Buenos Aires, uniti al favore dell'opinione pubblica della capitale, gli permisero però di mantenere saldo il suo potere. Oltre a seguire la sua compagnia mineraria, continuò a dedicarsi con passione all'esplorazione della Terra del Fuoco, a progettare macchine industriali e a scrivere articoli sulla stampa di Buenos Aires.<ref name=Mfm />
 
Personaggio poliedrico, Popper ideò inoltre una serie di grandiosi progetti, la maggior parte dei quali non poté essere realizzata; tra gli altri, cercò di organizzare un'esplorazione dell'[[Antartide]], immaginò di stendere una [[telegrafo|rete telegrafica]] nella Terra del Fuoco e propose la fondazione di una città sullo stretto in grado di contrastare il potere commerciale di Punta Arenas.<ref>{{cita|Toledo|p. 113}}.</ref> Con grande acume, inoltre, riuscì a prevedere che l'[[ovinicoltura]] avrebbe presto soppiantato l'estrazione dell'oro come principale risorsa della zona.<ref>{{cita|Toledo|p. 112}}.</ref>[[File:Popper en caceria.jpg|thumb|Popper e i suoi uomini armati. Ai loro piedi il cadavere di un indigeno.]]
 
La volontà di mantenere il dominio assoluto sulle terre esplorate lo portarono a scontrarsi a più riprese con i governatori inviati da Buenos Aires. Con Félix Paz, che aveva concesso diversi permessi ai minatori provenienti da Punta Arenas, Popper iniziò un intenso scontro personale, che portò avanti anche sulle colonne del giornale ''El Diario''. Gli stessi problemi si manifestarono con il successore di Paz, Mario Cornero, che, sentendosi calunniato, lo trascinò in giudizio. Alla fine il tribunale assolse l'ingegnere e il governatore fu rimosso.<ref name=Mfm />
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<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=Toledo |nome=Nelson |titolo=Patagonia Y Antartica, Personajes Históricos |editore=Palibrio |anno=2011 |lingua=spagnolo |id=ISBN 9781617645297 |cid=Toledo }}
 
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== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
 
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{{portale|biografie}}
 
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