Blues: differenze tra le versioni
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{{Genere musicale
|nome = Blues
|origini_s = [[
|origini_c = [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], fine del [[XIX secolo]]-inizio del [[XX secolo]]
|strumenti = [[Canto|voce]], [[chitarra elettrica]], [[chitarra acustica]], [[pianoforte]], [[armonica a bocca]], [[basso elettrico|basso]], [[contrabbasso]], [[tromba]], [[trombone]], [[sassofono]], [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[kazoo]], [[washboard]]
|popolarità = anni
|sottogeneri = [[Acid Blues]] - [[Blues Drama]] - [[Blues rock]] - [[Blues shouter]] - [[Classic female blues]] - [[Country blues]] - [[Early American Blues]] - [[Electric blues]] - [[Folk blues]] - [[Gospel blues]] - [[Harmonica Blues]] - [[Jazz blues]] - [[Jump blues]] - [[Piano blues]] - [[Soul blues]] - [[Bluegrass]] - [[Slide Guitar Blues]] - [[Blues metal]] - [[Punk blues]] - [[Swamp blues]] - [[Talking blues]] - [[Boogie-woogie]] - [[Blues Revival]]
|generi_d = [[
|generi_c =
|scene = [[African blues]] - [[British blues]] - [[Canadian blues]] - [[Chicago blues]] - [[Delta blues]] - [[Detroit blues]] - [[Kansas City blues]] - [[Louisiana blues]] - [[Memphis blues]] - [[New Orleans Blues]] - [[North Mississippi blues]] - [[St. Louis blues]] - [[Texas blues]] - [[Piedmont blues]]
}}
[[File:Taj Mahal Trio MQ2007-a.jpg|min|Taj Mahal Blues Trio]]
Il genere musicale detto '''blues''' è una forma di musica vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici [[Misura (musica)|battute]] e in particolare, nella melodia, dell'uso delle cosiddette ''[[blue note]]''. Viene talvolta identificato come un genere musicale a sé stante.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/genres|titolo=AllMusic Genres|accesso=4 giugno 2016|lingua=en}}</ref>▼
Sebbene [[ragtime]], [[jazz]] e [[spiritual]] non abbiano la stessa origine né la stessa storia del blues, questi tre stili musicali afroamericani si sono fortemente influenzati tra loro.▼
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Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli [[Stati Uniti d'America]] (la cosiddetta ''[[Cintura del cotone|Cotton Belt]]''). La struttura [[antifona]]le (di chiamata e risposta) e l'uso delle ''[[blue note]]'' (un intervallo di [[quinta diminuita]] che l'armonia classica considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di ''musica stonata'') apparentano il blues alle forme musicali dell'[[Africa occidentale]].▼
▲Sebbene [[ragtime
Jazz e blues condividono l'origine geografica (Nord America) e si sono sviluppati in contemporanea.<ref>{{Cita web|url=http://www.gregtivis.com/articles/Jazz-and-Blues.php|titolo=Jazz and Blues—Who Knew!|accesso=19 agosto 2018}}</ref>
A partire da queste umili origini, il blues crebbe fino a diventare la forma di musica popolare più registrata al mondo, finendo per influenzare fortemente, o addirittura a far nascere, molti degli stili della musica popolare moderna e diventando, a partire dagli anni 1960, uno dei fattori d'influenza dominanti nella [[musica pop]].<ref name="NG1">''[[Grove Dictionary of Music and Musicians#The New Grove.2C seconda edizione|The New Grove Dictionary of Music and Musicians]], 2nd edition'', alla voce ''Blues''</ref> Tra i generi che furono più direttamente influenzati dal blues, ricordiamo: [[bluegrass]], [[rhythm and blues]], [[talking blues]], [[rock and roll]], [[hard rock]], [[hip-hop]].▼
▲Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli [[Stati Uniti d'America]] (la cosiddetta ''[[Cintura del cotone|Cotton Belt]]'', da qui la canzone ''[[Pick a Bale of Cotton|Pick a bale of cotton]]''). La struttura [[antifona]]le (di chiamata e risposta) e l'uso delle ''[[blue note]]'' (un intervallo di [[quinta diminuita]] che l'armonia classica considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di ''musica stonata'') apparentano il blues alle forme musicali dell'[[Africa occidentale]].
▲A partire da queste umili origini, il blues crebbe fino a diventare la forma di [[musica popolare]] più registrata al mondo, finendo per influenzare fortemente, o addirittura a far nascere, molti degli stili della musica popolare moderna e diventando, a partire dagli anni 1960, uno dei fattori d'influenza dominanti nella [[musica pop]].<ref name="NG1">''[[Grove Dictionary of Music and Musicians#The New Grove.2C seconda edizione|The New Grove Dictionary of Music and Musicians]], 2nd edition'', alla voce ''Blues''</ref> Tra i generi che furono più direttamente influenzati dal blues, ricordiamo
== Il significato del nome ==
Blues
== Storia ==
=== Le origini del blues ===
[[File:W. C. Handy - The "St. Louis Blues" - First page.jpg|
Come avviene per altre forme di musica popolare, le origini del blues, in quanto poco documentate e oscure, sono oggetto di tante discussioni.
In particolare
Uno dei più importanti antenati del blues è senz'altro lo [[spiritual]], una forma di canto devozionale nato dalle riunioni di devoti durante il ''Grande risveglio''<ref>I ''[[Great awakening]]s'' sono detti alcuni periodi della storia angloamericana caratterizzati da grandi fermenti religiosi e spirituali. Si ebbero ''grandi risvegli'' negli anni 1730-1740, 1820-1830, 1880-1900, 1960-1970.</ref> dei primi anni del [[XIX secolo]]. Di argomento malinconico e appassionato, rispetto al blues gli spiritual avevano accenti meno personali e rivolti alla persona del cantante, riferendosi spesso alla condizione dell'umanità in generale e al suo rapporto con Dio, e i testi erano corrispondentemente meno profani.
Altri antenati del blues vanno cercati fra le ''work song'' (canzone di lavoro) degli schiavi di colore (''field hollers'') e di altra provenienza (canti dei portuali o ''stevedore''; canti dei manovali o ''roustabout''), che risuonavano in America all'epoca della [[Guerra di secessione]] (e anche negli anni successivi, in cui la condizione di soggezione e povertà degli afroamericani persistette nonostante l'abolizione della schiavitù). Da questi il blues ereditò probabilmente la sua struttura di ''call and response'' ("chiamata e risposta"), di origine africana, mutuando invece la sua struttura armonica e strumentale dalla tradizione europea.<ref>Morales (p. 276) attribuisce questa dichiarazione a John Storm Roberts in ''Black Music of Two Worlds'', che inizia con la seguente citazione di Roberts: "Non sembra che il blues abbia le stesse caratteristiche africane che si possono individuare nella musica caraibica".</ref>
[[File:Bo Diddley Prag 2005 04.jpg|
Molte delle caratteristiche del blues, a cominciare dalla struttura antifonale e dall'uso delle ''blue notes'', possono essere fatte risalire alla [[musica africana]]. Sylviane Diouf ha individuato molti tratti, tra cui l'uso di [[melisma|melismi]] e la pesante intonazione nasale, che fanno pensare a parentele con la musica dell'Africa centrale e occidentale.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Jonathan Curiel, SFGate||Curiel_SFGate}}</ref> L'[[etnomusicologia|etnomusicologo]] [[Gerhard Kubik]], professore all'[[Università Johannes Gutenberg di Magonza|Università di Magonza]], in [[Germania]], e autore di uno dei più completi trattati sulle origini africane del blues (''Africa and the Blues''), è stato forse il primo ad attribuire certi elementi del blues alla musica [[islam]]ica dell'Africa Centrale e Occidentale:
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Kubik fa inoltre notare che la tecnica, tipica del Mississippi e ricordata dal ''bluesman'' [[W. C. Handy]] nella sua autobiografia, di suonare la chitarra usando la lama di un coltello, ha corrispettivi in Africa. Anche il [[diddley bow]], uno strumento casalingo fatto da una singola corda tesa su un'asse di legno, che viene pizzicata modulando il suono tramite uno ''slide'' fatto di vetro e che si incontrava spesso nell'America meridionale agli inizi del Novecento, era di derivazione africana.
Si ritiene che il bluesman più anziano per nascita di cui abbiamo una registrazione discografica sia [[Daddy Stovepipe]], nato nel 1867, "one man band" chitarrista, cantante, armonicista e suonatore di "[[Kazoo]]" e altri strumenti autocostruiti, di cui ci rimane la canzone "Sundown Blues" incisa nel 1924, ma le cui prime esibizioni con prodromi blues risalgono attorno al 1890<ref>{{Cita web|url=http://www.thebluestrail.com/artists/dstove.htm|titolo=Daddy Stovepipe
Nel corso della sua evoluzione, il blues acquisì alcune delle sue caratteristiche dalle "arie etiopi", gli spettacoli ''[[Minstrel show|minstrel]]'' e dal [[ragtime]]. In questo periodo il blues, come testimoniato ad esempio dalle registrazioni di [[Leadbelly]] e di [[Henry Thomas]], ha molte forme diverse, le più frequenti essendo le forme in dodici, otto o sedici battute basate sul giro [[tonica (musica)|tonica]] - [[sottodominante]] - [[Dominante (musica)|dominante]] descritto nel seguito. La forma del blues ''standard'' in dodici battute fa la sua apparizione documentata nelle comunità afroamericane nel tratto meridionale del Mississippi, sulla [[Beale Street]] di [[Memphis]], e nelle orchestre bianche di [[New Orleans]].
== Caratteristiche ==
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{{vedi anche|Blues in 12 misure}}
Poiché i musicisti che crearono il blues solo di rado avevano ricevuto un'educazione formale o erano in grado di leggere e scrivere gli spartiti, l'improvvisazione, orale e scritta, giocava una parte importante in questa forma musicale. Questa venne agevolata dall'esistenza di un certo numero di forme (''pattern'') fisse, tra le quali la più universale e riconosciuta è certamente quella in 12 battute, suddivise in 3 frasi (musicali e testuali): 4 battute sull'accordo di [[tonica (musica)|tonica]] (a volte con la settima minore aggiunta nella quarta battuta), due sull'accordo della [[sottodominante]] e ancora due sulla tonica, e infine due accordi di settima di [[Dominante (musica)|dominante]] seguiti da due di tonica. Questa forma si presta ad essere eseguita in ogni tonalità: particolarmente frequentate sono la tonalità di [[Mi (nota)|Mi]] (quando lo strumento principale è la [[chitarra]]) e quelle di [[Fa (nota)|Fa]] e [[Si (nota)|Si]] [[bemolle]] (particolarmente comode per [[strumenti traspositori]] quali il [[saxofono]]).
Esistono anche schemi su 16 o 24 misure, ottenuti generalmente introducendo, nello schema base in 12, segmenti addizionali di 4 misure con varie funzioni e strutture tematiche. Con l'affermarsi dell'industria musicale all'inizio del 1900 vennero chiamati "blues" composizioni che ne utilizzavano la struttura pur essendo dotate di uno spartito che ne fissava l'esecuzione (ad esempio ''[[Nigger Blues]]'' di Le Roy "Lasses" White, 1912 e ''[[St. Louis Blues (brano musicale)|St. Louis Blues]]
La melodia o il canto blues hanno un impianto antifonale di chiamata-risposta, che divenne quasi fissa a partire dagli anni 1920. La forma standard è divisa in tre parti: chiamata nelle prime 4 misure, risposta nelle successive 4 (spesso consistente nella ripetizione della prima frase) e conclusione nelle ultime, ad esempio:
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The blues ain’t nothin’ but a good man feelin’ bad.
Il numero di ritornelli non è fisso, e l'argomento trattato è sempre intensamente personale, e normalmente malinconico. Vi erano anche molti testi di argomento velatamente o esplicitamente sessuale (''dirty blues''), che contribuirono a dare al blues, e ai suoi interpreti, una pessima fama.
Le scale utilizzate dal cantante (o dagli strumenti solisti, se il pezzo è strumentale) sono prevalentemente la scala [[scala pentatonica|pentatonica minore]] (in Do: Do, Mib, Fa, Sol, Sib, Do) e la [[scala blues]] (in Do: Do, Mib, Fa, Solb, Sol, Sib, Do).
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L'uso di scale pentatoniche e del loro adattamento alle varie scale europee produce un senso di indefinitezza tonale, comunicato dal caratteristico abbassamento del terzo e settimo grado della scala diatonica (blue notes). Si noti che questo comporta una dissonanza caratteristica tra l'armonizzazione (che nel blues maggiore, usa terze maggiori) e la melodia (le cui scale tipiche usano terze minori): questo modo di ''cantare in minore su maggiore'' rappresenta una delle ambiguità tipiche del blues.
Quantunque il blues abbia struttura, schemi musicali e sonorità affini al [[gospel]] si oppone a quest'ultimo proprio per la caratteristica di empietà dissacratoria che spesso lo accompagna, e che mal si adatta ai temi sacri trattati dai gospel cantati dai predicatori nelle comunità cristiane
Lo strumento che fu più utilizzato dai primi musicisti neri liberati dalla schiavitù (a parte l'elastico inchiodato alla tavola) fu la cosiddetta cigar box, una specie di chitarra a due, tre o quattro corde che come corpo recava spesso una scatola di sigari, ma andavano bene anche altri contenitori in legno o metallo. Le corde abbastanza alte ne permettevano un uso agevole con lo slide (cilindro di vetro ricavato dal collo di una bottiglia), ma precludevano l'uso delle dita della mano sinistra sulla tastiera, anche per il fatto che la tastiera non recava tasti di riferimento e tutto era lasciato all'orecchio del musicista. L'uso della chitarra fu la naturale conseguenza; l'esigenza di esibirsi in locali sempre più importanti con altri musicisti ne impose l'uso. L'armonica è l'altro strumento più usato nel blues. In definitiva si può dire che quasi tutti gli strumenti esistenti sono stati usati per fare blues e che i neri d'America hanno inizialmente impiegato quelli più economici e di facile reperibilità.
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=== Scale e accordi ===
{{vedi anche|Blue note}}
[[File:A minor pentatonic scale.svg|
Queste "stonature",
==== III grado (intervallo di terza) ====
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* alla fine di ogni strofa si assiste al cosiddetto [[turnaround (musica)|turnaround]], tradotto spesso in italiano come [[giro di boa]], concluso quasi sempre con il V grado.
Di importanza particolare è poi il V grado diminuito (detto [[tritono]], 6 semitoni), utilizzato come nota di passaggio e capace da solo di portare una scala verso sonorità decisamente ''bluesy''.
== Sottogeneri e generi derivati ==
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== Diffusione ==
{{vedi anche|Blues in Italia}}▼
In Finlandia è attivo dal 1968 il magazine [[Blues News]], interamente dedicato al blues.
▲{{vedi anche|Blues in Italia}}
== Note ==
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* {{Cita pubblicazione | autore = Gerhard Kubik|titolo=Africa and The Blues|editore= University Press of Mississippi|anno= 2008 | isbn=1-57806-146-6 }}
* {{Cita pubblicazione | autore = William Barlow | titolo = Cashing In | rivista = Split Image: African Americans in the Mass Media | anno = 1993}}
* {{Cita libro | autore = Clarke, Donald | titolo = The Rise and Fall of Popular Music | url = https://archive.org/details/risefallofpopula00clar | editore = St. Martin's Press | anno = 1995 | isbn = 0-312-11573-3 }}
* {{Cita libro | autore = Ewen, David | titolo = Panorama of American Popular Music | url = https://archive.org/details/panoramaofameric00ewen | editore = Prentice Hall | anno = 1957 | isbn = 0-13-648360-7 }}
* {{Cita libro | autore = Ferris, Jean | titolo = America's Musical Landscape | url = https://archive.org/details/americasmusicall0000ferr | editore = Brown & Benchmark | anno = 1993 | isbn = 0-697-12516-5 }}
* {{Cita libro | autore = Garofalo, Reebee | titolo = Rockin' Out: Popular Music in the USA | url = https://archive.org/details/rockinoutpopular00garo_0 | editore = Allyn & Bacon | anno = 1997 | isbn = 0-205-13703-2 }}
* {{Cita libro | autore = Morales, Ed | titolo = The Latin Beat | url = https://archive.org/details/latinbeatrhythms00mora | editore = Da Capo Press | anno = 2003 | isbn = 0-306-81018-2 }}
* {{Cita libro | autore = Schuller, Gunther | titolo = Early Jazz: Its Roots and Musical Development | url = https://archive.org/details/earlyjazzitsroot0000schu | editore = Oxford University Press | anno = 1968 | isbn = 0-19-504043-0 }}
* {{Cita libro | autore = Southern, Eileen | titolo = The Music of Black Americans | editore = W. W. Norton & Company, Inc. | anno = 1997 | isbn = 0-393-03843-2 }}
* {{cita web | url = http://sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2004/08/15/INGMC85SSK1.DTL | titolo = Muslim Roots of the Blues | editore = SFGate | autore = Jonathan Curiel | data = 15 agosto 2004 | accesso = 2 giugno 2010 | lingua = en | cid = Curiel_SFGate | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050905161734/http://sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=%2Fchronicle%2Farchive%2F2004%2F08%2F15%2FINGMC85SSK1.DTL | dataarchivio = 5 settembre 2005 }}
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* {{Cita libro|nome =Alan |cognome=Lomax |titolo=La terra del blues. Delta del Mississippi, viaggio all'origine della musica nera.|altri= Con CD Audio |editore= Il Saggiatore |anno= 2005 |isbn=88-428-1148-3 }}
* {{Cita libro| nome = Giles | cognome = Oakley| titolo = Blues. La musica del diavolo| editore = ShaKe Edizioni| anno = 2009| isbn = 978-88-88865-75-1}}
* {{Cita libro| nome = Paul | cognome = Oliver| titolo = The Story Of The Blues| url = https://archive.org/details/isbn_9781555533540 | edizione = new edition| editore = Northeastern University Press| anno = 1998| isbn = 1-55553-355-8}}
* {{Cita libro| nome = Robert | cognome = Palmer| titolo = Deep Blues| url = https://archive.org/details/deepblues00palme | editore = Viking| anno = 1981| isbn = 0-670-49511-5}}
* {{Cita libro| nome = Mike | cognome = Rowe| titolo = Chicago Breakdown| url = https://archive.org/details/chicagobreakdown0000rowe | editore = Eddison Press| anno = 1973| isbn = 0-85649-015-6}}
* {{Cita libro| nome = Jeff Todd | cognome = Titon| titolo = Early Downhome Blues: a Musical and Cultural Analysis| url = https://archive.org/details/earlydownhomeblu0000tito | edizione = 2| editore = University of North Carolina Press| anno = 1994| isbn = 0-8078-4482-9}}
* Luciano Federighi, ''Blues On My Mind'', L'epos, 2001, ISBN 88-8302-162-2
* {{Cita libro| nome = B.B. | cognome = King| titolo = Il blues intorno a me| edizione = 2| editore = Feltrinelli Editore Milano| anno = 2004| isbn = 88-07-81767-5}}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* *[http://www.bluesmadeinitaly.com/ Associazione culturale per la diffusione del Blues in Italia, da Bluesmadeinitaly.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150405050543/http://www.bluesmadeinitaly.com/ |data=5 aprile 2015 }}
* {{cita web |
{{blues}}
{{musica afroamericana}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musica|jazz|rock|Stati Uniti d'America}}
[[Categoria:Blues| ]]
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