Ordine dello Speron d'oro: differenze tra le versioni

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|motto =
|status = quiescente
|capo = [[PapaLeone FrancescoXIV]]
|data istituzione = data non nota
|luogo istituzione = [[Roma]]
|data cessazione =
|luogo cessazione =
|gradi = Cavaliere (classe unica)
|precedenza = [[Onorificenze pontificie|Precedenza]]
|ordinepiùbasso = [[Ordine Pianodi Pio IX]]
|ordinepiùalto = [[Ordine Supremo del Cristo]]
|immaginenastro = D-HES-Order Iron Helmet.png
|legendanastro = Nastro dell'ordine
}}
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''Ordine della Milizia Aurata''', meglio conosciuto con il nome di '''Ordine dello Speron d'oro''', è un [[ordine cavalleresco]] pontificio conferito a coloro che si siano prodigati per diffondere il messaggio della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], o a coloro che abbiano contribuito alla gloria della Chiesa con le armi, gli scritti, o con altri atti illustri.
 
L'ordine è quiescente dal [[2019]], anno della morte dell'ultimo insignito, il granduca [[Giovanni di Lussemburgo]], anche se ancora esistente nelle famiglie che ottennero la nobiltà ereditaria entrando nella Milizia Aurata.{{Chiarire|2=Da verificare}}<ref name="ref_A">Cesare Brancaleone, ''Legislazione Nobiliare Pontificia'', Rivista Araldica</ref>
 
== Storia ==
 
=== Le origini ===
[[File:Martini bologna mozart 1777.jpg|miniatura|sinistra|[[Wolfgang Amadeus Mozart]] con la medaglia dell'Ordine dello Speron d'oro. Egli fu uno dei più famosi decorati dell'Ordine.]]
L'origine è incerta,<ref>[https://books.google.it/books?id=rBoLxNXB8i0C&pg=PA60&dq=ordine+dello+speron+d%27oro&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjesrHHwejmAhVHUlAKHWu3CmUQ6AEIODAC#v=onepage&q=ordine%20dello%20speron%20d'oro&f=false Dizionario generale di scienze, lettere, arti, storia, geografia.]</ref><ref>[http://presidenza.governo.it/ufficio_cerimoniale/pubblicazioni/OrdiniCavallereschiSantaSede_20150331.pdf Cavalieri della Santa Sede.]</ref> ma anteriore al [[XVI secolo]].<ref>[https://books.google.it/books?id=cLMNAAAAQAAJ&pg=PA306&dq=ordine+dello+speron+d%27oro&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiCr6DXvOjmAhWPGewKHWBdBZUQ6AEIPjAD#v=onepage&q=ordine%20dello%20speron%20d'oro&f=false Descrizione storica degli ordini cavallereschi, Volume 1.]</ref>
Precedentemente alle riforme di [[Gregorio XVI]] e [[Pio X]], la Milizia Aurata non era un Ordine Cavalleresco, bensì un titolo nobiliare, più precisamente di dignità gentilizia e di pertinenza pontificia, concesso per collazione diretta o subcollazione, grazie al quale si accedeva alla nobiltà ereditaria derivante da tale conferimento pontificio.<ref>Cesare Brancaleone, ''Legislazione Nobiliare Pontificia'', Rivista Araldica</ref> Il titolo era conferito previo "esame" del candidato e del suo ''genus'' (vi è un documento che lo comprova presso l'archivio Sforza-Cesarini di [[Milano]]), in quanto era conferito a nobili (diversamente dal Palatinato, privo di tale condizione iniziale), preferibilmente di nobiltà generosa, eventualmente per riconoscimento di maturata condizione gentilizia (''more nobilium''). Nei rari casi in cui fu concessa a geni di tutti i tempi, nell'ambito delle arti, soprattutto, era necessario riconoscerne prima, per sovrane prerogative pontificie, la maturata condizione di nobiltà gentilizia della famiglia, altrimenti il titolo, essendo di rango, non poteva essere conferito. La Milizia Aurata concedeva, per tradizione, anche il privilegio del titolo di Conte Palatino, mentre il palatinato (Conte Palatino) riceveva il privilegio della Milizia, ovviamente (in tal caso, senza presupposti né effetti del titolo equestre aurato realmente conferito). Come ogni titolo di rango, risultava essere "certificazione" dello status gentilizio della famiglia, quale presupposto, e concedere la nobiltà ereditaria, quale effetto (analogamente al Cavalierato di Gran Croce dell'Ordine Piano fino alla de-nobilitazione avvenuta nel 1939 per volere di Pio XII).
 
Precedentemente alle riforme di [[Gregorio XVI]] e [[Pio X]], la Milizia Aurata non era un Ordine Cavalleresco, bensì un titolo nobiliare, più precisamente di dignità gentilizia e di pertinenza pontificia, concesso per collazione diretta o subcollazione, grazie al quale si accedeva alla nobiltà ereditaria derivante da tale conferimento pontificio.<ref>Cesare Brancaleone,name="ref_A" ''Legislazione Nobiliare Pontificia'', Rivista Araldica</ref> Il titolo era conferito previo "esame" del candidato e del suo ''genus'' (vi è un documento che lo comprova presso l'archivio Sforza-Cesarini di [[Milano]]), in quanto era conferito a nobili (diversamente dal Palatinato, privo di tale condizione iniziale), preferibilmente di nobiltà generosa, eventualmente per riconoscimento di maturata condizione gentilizia (''more nobilium''). Nei rari casi in cui fu concessa a geni di tutti i tempi, nell'ambito delle arti, soprattutto, era necessario riconoscerne prima, per sovrane prerogative pontificie, la maturata condizione di nobiltà gentilizia della famiglia, altrimenti il titolo, essendo di rango, non poteva essere conferito. La Milizia Aurata concedeva, per tradizione, anche il privilegio del titolo di Conte Palatino, mentre il palatinato (Conte Palatino) riceveva il privilegio della Milizia, ovviamente (in tal caso, senza presupposti né effetti del titolo equestre aurato realmente conferito). Come ogni titolo di rango, risultava essere "certificazione" dello status gentilizio della famiglia, quale presupposto, e concedere la nobiltà ereditaria, quale effetto (analogamente al Cavalierato di Gran Croce dell'Ordine Piano fino alla de-nobilitazione avvenuta nel 1939 per volere di Pio XII).
 
Il titolo non era ereditario, ma conferiva la nobiltà generica ereditaria, almeno da [[Paolo III]] alle riforme ottocentesche. Di primaria importanza storica le subcollazioni di [[Paolo III]] e [[Sisto V]] alle [[università di Macerata]] e [[Fermo (Italia)|Fermo]] (si vedano le cronache del conferimento al Dominus Angelo [[Palombi]]), affinché potessero concedere a nome del pontefice Milizia Aurata e Palatinato. Il Sovrano Ordine di Malta, considera il Palatinato di nobiltà generosa solo se in presenza della Milizia Aurata.
 
Tra 1803 e 1815, [[Pio VII]] ricondusse il titolo nell'ambito di un ordine statutario, ma nel mantenimento delle prerogative di nobilitazione legate al rango; diversamente, con [[Gregorio XVI]] e [[Pio X]], verrà a perdere valore nobiliare sia nei presupposti pretesi che negli effetti, divenendo un titolo onorifico e mantenendo l'assetto di ordine equestre.
 
=== Assorbimento e scorporamento dall'[[Ordine di San Silvestro]]; l'ordine oggi ===
[[File:Keten van de Sylvesterorde en de Militia Aurata van voor 1905.jpg|miniatura|Il collare dell'[[Ordine di San Silvestro papa|Ordine di San Silvestro]] e della Milizia Aurata prima delle riforme del 1905: si notino le insegne dell'Ordine di San Silvestro con l'aggiunta dello sperone sotto la croce derivato appunto dall'unificazione con l'ordine dello Speron d'oro]]
Nel [[1841]], papa Gregorio XVI, decise di assorbire l'Ordine dello Speron d'oro in quello di [[Ordine di San Silvestro]] da poco creato con la dicitura ''Ordine di San Silvestro e della Milizia Aurata''. Papa Pio X, però, decise di restaurarlo nel proprio status separato con decreto del 7 febbraio [[1905]], in commemorazione del giubileo d'oro della definizione dogmatica dell'[[Immacolata Concezione]], ponendolo sotto il patronato della [[Beata Vergine Maria]].
 
Esso viene ritenuto il più antico ordine cavalleresco della [[Santa Sede]] e, al tempo presente, i suoi membri sarebbero ristretti ad una classe di Cavalieri composti da un centinaio di elementi sparsi in tutto il mondo. L'onorificenza viene conferita ''[[motu proprio]]'' dal Papa. Esso viene conferito solo per merito, non tenendo conto perciò della nobiltà di nascita, come era caratteristica del vecchio titolo. Esso viene comunemente considerato il secondo ordine della Chiesa cattolica in merito d'importanza dopo l'[[Ordine Supremo del Cristo]],. lL'ultimo insignito fu S.A.R.il granduca [[Giovanni di Lussemburgo]] (1921-2019).
 
===La Milizia Aurata e il Sacro Romano Impero===
Dal medioevo alla fine del [[Sacro Romano Impero]], imposta da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] a [[Francesco II d'Asburgo-Lorena]] (non più [[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore del S.R.I.]], ma [[Impero austriaco|Imperatore d'Austria]] - [[1806]]), fu concessione anche imperialeImperiale (latino: ''Equites Aurati Sancti Romani Imperii''). Anche in tal caso, il titolo di Cavaliere Aurato si accompagnava a quello di Conte Palatino (per lo più, ma non sempre, concesso come titolo non ereditario) e alla nobiltà semplice ereditaria.
 
== La Milizia Aurata e i Titoli di rango e nobilitazione della Santa Sede ==
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== Insigniti notabili ==
[[File:Knight of the Golden Spur by Jacob Andreas Fridrich.jpg|miniatura|Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro, incisione di Jacob Andreas Fridrich, 1756]]
* [[Lorenzo Acciaiuoli (militare)|Lorenzo Acciaiuoli]] (1329-1353), militare<ref>[https://books.google.it/books?id=vW5pAAAAcAAJ&pg=PA829&dq=lorenzo+acciaioli&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwjv8-WQ072HAxWHRfEDHRjTDY8Q6AF6BAgMEAI#v=onepage&q=lorenzo%20acciaioli&f=false Biblioteca Universale Sacro-Profana, Antico-Moderna.]</ref>
* [[Palla Strozzi]] (1372–1462) banchiere fiorentino, politico, letterato, filosofo e filologo
* [[Selvatico Boiardo]], condottiero, conferito il 16 ottobre 1367<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/salvatico-boiardo_(Dizionario-Biografico)/ Treccani.it. Selvatico Boiardo.]</ref>
* [[Heinrich von Olnhausen]], conferito nel 1388 a Gerusalemme come cavaliere crociato.
* [[Palla Strozzi]] (1372–1462), banchiere fiorentino, politico, letterato, filosofo e filologo
* [[Diego García de Paredes]] (1466–1534), soldato spagnolo
* [[Heinrich I von Olnhausen]], conferito nel 1388 a Gerusalemme come cavaliere crociato.
* [[Tommaso Soderini]] (1403-1485), conferito nel 1464 da [[papa Paolo II]]
* [[Federico I Gonzaga]] (1441-1484), terzo [[marchesato di Mantova|marchese di Mantova]]<ref>[https://books.google.it/books?id=GyCtDwAAQBAJ&pg=PT203&dq=Federico+I+Gonzaga%2Bsperon+d%27oro&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj1xa-HxOjmAhVPJ1AKHWJeC08Q6AEIKTAA#v=onepage&q=Federico%20I%20Gonzaga%2Bsperon%20d'oro&f=false I Gonzaga: Una dinastia tra Medioevo e Rinascimento.]</ref>
* [[Francesco Secco]] (1423-1496), condottiero<ref>[https://books.google.it/books?id=xN0PAQAAIAAJ&q=francesco+seccco%2Bsperon+d%27oro&dq=francesco+seccco%2Bsperon+d%27oro&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi76rOUw-jmAhWtMewKHYLfDmYQ6AEIQzAD Storia di Caravaggio e Isola Fulcheria: Narrata dai documenti dei suoi signori e condottieri.]</ref>
* [[Diego García de Paredes (militare 1468)|Diego García de Paredes]] (1466–15341468–1533), soldato spagnolo
* [[Taddeo Della Volpe]] (1474-1534), [[nobile]], [[condottiero]] e [[capitano di ventura]] italiano<ref>{{cita web|https://condottieridiventura.it/taddeo-della-volpe/|Condottieri di ventura. Taddeo Della Volpe.}}</ref>
* [[Raffaello]] (1483–1520), artista
* [[Giulio Cesare Scaligero]] (1484–1558), conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Gian Giorgio Trissino]] (1478-1550), letterato, conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]] nel 1532<ref>Bernardo Morsolin, ''Giangiorgio Trissino o Monografia di un letterato del secolo XVI'', 1877, pag 196.</ref>
* [[Tiziano]], artista, conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Baccio Bandinelli]] (1493–1560), conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]]
* [[Giorgio Vasari]], artista e biografo
* Mag.co Cav. Leonardo dei [[Signori di Comenduno]], (+ ottobre 1523). Avvocato, figlio del Nobile uomo Carlo dei Signori di Comenduno
* [[Orlando di Lasso]], compositore, conferito da [[papa Gregorio XIII]]<ref>''Catholic Encyclopedia'', 1913, ''s.v.'' "Orlandus de Lassus".</ref>
* [[Giorgio Basta]] (1544-1607), conferitogli per mano dell'imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]]<ref>Dr. Veress Endre, ''Basta György Hadvezér Levelezése és Iratai'' (I. Kötet: 1597-1607), Budapest, 1909, p. XXXIII.</ref>
* [[Pomponio Nenna]] (1556–1613), compositore, conferitogli per mano dell'imperatore [[Carlo V]] nel 1530
* [[Ventura Salimbeni]] (1568–1613), pittore manierista senese e stampatore
* [[Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini]] (1571–1627), cardinale italiano e zio di papa [[Gregorio XIV]]
* [[Krispin Zelger]] (1571-1626), politico e condottiero svizzero
* [[Nicholas Plunkett]] (1602–1680), avvocato irlandese e capo confederato
* [[Franz Haffner]] (1609-1671), notaio, storico e politico svizzero, conferito da [[Clemente VII]]<ref>{{Cita libro|titolo=Dizionario storico della Svizzera (DSS)|autore-capitolo=Karin Marti-Weissenbach|url=https://hls-dhs-dss.ch/it/|accesso=11 aprile 2022|data=12 dicembre 2013|editore=Accademia svizzera di scienze umane e sociali|capitolo=Franz Haffner|url_capitolo=https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017545/2013-12-12/|traduttore=Christina Müller
* [[Antonio Latini]] (1642–1692), steward di [[Antonio Barberini]], cardinal-nipote di [[Urbano VIII]]
|cid=Dizionario storico della Svizzera}}</ref>
* [[Andrea Malinconico]] (1635-1698), pittore napoletano
* [[Antonio Latini]] (1642–1692), stewardcuoco di [[Antonio Barberini (cardinale 1627)|Antonio Barberini]], cardinal-nipote di [[Urbano VIII]]
* [[Alessandro Scarlatti]] (1660-1725), [[compositore]] [[Siciliani|siciliano]]
* [[Giovanni Cadioli]] (1710–1767), [[pittore]] e [[architetto]] [[Italia|italiano]]
* [[Christoph Willibald Gluck]] (1714–1787), compositore classico tedesco
* [[Bartolomeo Cavaceppi]] (c. 1716–1799), scultore italiano
* [[Giovanni Battista Piranesi]] (1720- 1778), incisore, architetto e teorico dell'architettura italiano
* [[Giacomo Casanova]] (1725–1798)<ref>Casanova, ''Histoire de ma vie'', 7:ix, 8:ix.</ref>
* [[Giovanni Gallini]] (1729–1805), danzatore e impresario teatrale a Londra (1760–1800)
* [[Wolfgang Amadeus Mozart]] (1756–1791), compositore, all'età di 14 anni<ref>Wolfgang Amadeus Mozart, ''Mozart's Letters, Mozart's Life: Selected Letters'', transl. Robert Spaethling, (W. W. Norton & Company Inc., 2000), 17.</ref>
* [[Niccolò Paganini]], che ricevette l'onorificenza da [[papa Leone XII]] a Roma nel 1827.
* [[Miklós Horthy]] (1868-1957), reggente del regno d'Ungheria (1920-1944)
* [[Américo Tomás]] (1894-1987), presidente della repubblica del Portogallo
* [[Mohammad Reza Pahlavi]] (1919–1980), scià dell'Iran
* [[Giovanni di Lussemburgo]] (1921-2019), granduca di Lussemburgo
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== Note ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{Onorificenze stati preunitari Italia}}
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