Musica secolare ebraica: differenze tra le versioni
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Sin dai tempi biblici, la musica ha avuto un ruolo importante nella vita di molti ebrei. La musica ebraica è stata influenzata dalle tradizioni
== Musica israeliana ==
<!-- {{Vedi anche|Music of Israel}} -->
La musica [[Israele|israeliana]] moderna è fortemente influenzata dai suoi appartenenti, che comprendono immigrati [[ebrei]] provenienti da oltre 120 paesi in tutto il mondo, che hanno portato le loro tradizioni musicali, facendo di Israele un [[melting pot|crogiolo globale]]. La musica israeliana è molto versatile e combina elementi della musica occidentale e orientale. Tende ad essere molto eclettica e contiene una grande varietà di influenze della [[Diaspora]] e importazioni culturali più moderne. Canzoni [[Chassidismo|hassidiche]], pop asiatico e arabo, in particolare cantanti [[yemen]]iti, [[hip hop]] o [[heavy metal]] (compreso un sottogenere generalmente [[folk metal]] chiamato [[oriental metal]]).
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I movimenti di giovani, lavoratori e kibbutz hanno giocato un ruolo importante nello sviluppo musicale prima e dopo l'istituzione dello stato israeliano nel 1948 e nella divulgazione di molte di queste canzoni. L'establishment sionista vedeva la musica come un modo per stabilire una nuova identità nazionale e, a livello puramente pragmatico, di insegnare l'ebraico ai nuovi immigrati. L'organizzazione nazionale del lavoro, la Histadrut, organizzò una casa editrice musicale che diffuse libri di canzoni e incoraggiò cantanti pubblici (שירה בציבור). Questa tradizione di cantate pubbliche continua fino ai giorni nostri ed è una caratteristica della moderna cultura israeliana.
== Musica folk israeliana ==
<!-- {{Vedi anche|Music of Israel}} -->
Definite in ebraico שירי ארץ ישראל ("canzoni della [[terra di Israele]]"), le canzoni popolari sono pensate principalmente per essere cantate in pubblico dal pubblico o in eventi sociali. Alcune sono canzoni per bambini; alcune combinano brani folk europei con testi ebraici; alcune provengono da bande militari e altre sono state scritte da poeti come [[Naomi Shemer]] e Chaim Nachman Bialik.
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Le canzoni popolari patriottiche sono comuni, per lo più scritte durante le guerre di [[Israele]]. Di solito si riferiscono alle amicizie dei soldati ed alla tristezza della morte durante la guerra. Alcune sono ora interpretate nei memoriali o nelle festività dedicate ai morti israeliani.
== Klezmer ==
{{Vedi anche|Klezmer}}
Intorno al XV secolo, una tradizione di musica ebraica laica (non liturgica) fu sviluppata da musicisti chiamati ''kleyzmorim'' o ''kleyzmerim'' dagli ebrei [[Aschenaziti|ashkenaziti]] nell'Europa orientale. Essi attingono alle tradizioni devozionali che risalgono ai tempi biblici e la loro eredità musicale di klezmer continua ad evolversi oggi. Il repertorio è in gran parte costituito da canzoni da ballo per matrimoni e altre celebrazioni. Sono tipicamente in [[lingua yiddish|yiddish]]. Il termine "klezmer" era un termine dispregiativo riferito ai musicisti di strada di basso rango. Spesso il klezmer veniva eseguito con musicisti non ebrei e risuonava per funzioni non ebraiche. Come risultato di questo "mixaggio" la musica si è evoluta costantemente attraverso la fusione di stili. Questa pratica gioca ancora un ruolo importante nello sviluppo dello stile musicale, includendo il Jazz, come evidente nella musica di [[Benny Goodman]] e persino nella musica del Texas, come evidente nella musica dei moderni Austin Klezmorim.<ref>{{cita web|url=https://www.discogs.com/artist/1706678-The-Austin-Klezmorim|titolo=The Austin Klezmorim|editore=Discogs|data=2018|accesso=8 gennaio 2018}}</ref>
== Sefardita/Ladina ==
<!-- {{Vedi anche|Sephardic music}} -->
{{vedi anche|Sefarditi}}
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Queste tradizioni musicali si sono diffuse dalla Spagna al Marocco (la ''Tradizione occidentale'') e varie parti dell'[[Impero ottomano]] (la ''Tradizione orientale'') tra cui la Grecia, [[Gerusalemme]], i [[penisola balcanica|Balcani]] e l'[[Egitto]]. La musica sefardita si è adattata a ciascuno di questi popoli, assimilandosi agli ululati acuti ed estesi del Nord Africa; ai ritmi balcanici, ad esempio in tempo di 9/8, ed alla modalità del ''[[Maqam]]'' [[Turchia|turco]].
== Mizrahi ==
{{Vedi anche|Musica mizrahì}}
La musica Mizrahi di solito si riferisce alla nuova ondata di musica in [[Israele]] che combina la musica israeliana con il sapore della musica [[penisola araba|araba]] e [[musica mediterranea|mediterranea]] (in particolare [[grecia|greca]]). Le tipiche canzoni di Mizrahi hanno un [[violino]] dominante o un suono di [[strumenti ad arco|archi]], nonché elementi di [[strumento a percussione|percussioni]] mediorientali. La musica Mizrahi di solito è acuta. Nella scena musicale israeliana di oggi, la musica Mizrahi è molto popolare.
== Danza ==
<!-- {{Vedi anche|Jewish dance}} -->
Derivante dalle tradizioni bibliche, la danza ebraica è stata a lungo usata dagli ebrei come mezzo per esprimere la gioia e altre emozioni comuni. Ogni comunità [[diaspora ebraica|ebraica diasporica]] ha sviluppato le proprie tradizioni di danza per le celebrazioni ed altri eventi importanti. Per gli ebrei [[aschenaziti]] nell'Europa orientale, ad esempio, le danze, i cui nomi corrispondevano alle diverse forme di musica [[klezmer]] che venivano suonate, erano un ovvio punto di riferimento per la cerimonia nuziale dello [[shtetl]]. Le danze ebraiche erano entrambe influenzate dalle tradizioni [[gentili]] circostanti e dalle fonti ebraiche preservate nel tempo. "Tuttavia gli ebrei praticavano un linguaggio espressivo corporeo che era altamente differente da quello dei popoli non ebrei del loro vicinato, principalmente attraverso movimenti delle mani e delle braccia, con un intreccio di gambe più intricato nei più giovani."<ref>[http://borzykowski.users.ch/EnglYidDance.htm Yiddish, Klezmer, Ashkenazic or 'shtetl' dances], Le site genevois de la musique klezmer. Accessed 12 February 2006.</ref> In generale, tuttavia, nella maggior parte delle comunità religiosamente tradizionali, membri di sesso opposto che ballavano insieme o ballavano in momenti diversi da questi eventi erano disapprovati.
== Non ebraico nella forma ==
Le due sezioni sottostanti trattano i casi in cui gli ebrei hanno contribuito musicalmente usando forme originariamente non ebraiche o le forme usate dalla cultura dominante.
=== Gli Ebrei nella musica tradizionale e nel jazz ===
Gli ebrei hanno anche contribuito alla musica popolare, principalmente negli Stati Uniti e in Israele, e in alcune forme specifiche di musica popolare sono diventati o sono dominanti. Ciò è vero in misura minore in Europa, ma alcuni dei primi influenti musicisti ebrei negli Stati Uniti erano in realtà nativi dell'Europa, come [[Irving Berlin]], [[Kurt Weill]] e [[Sigmund Romberg]]. Le prime forme più visibili della musica popolare americana in cui gli ebrei hanno contribuito sono la canzone popolare e il teatro musicale. Circa la metà dei membri della [[Songwriters Hall of Fame]] sono ebrei.<ref name="jinfo">[http://www.jinfo.org/Music.html Jews in Music] on jinfo.org. Accessed 12 February 2006.</ref> Tuttavia, quest'ultimo in particolare è stato dominato da compositori e parolieri ebrei nel corso della sua storia e fino a un certo punto ancora oggi.
Sebbene il Jazz sia principalmente considerato una forma d'arte con autori afroamericani, molti musicisti ebrei hanno contribuito ad esso, inclusi i clarinettisti [[Mezz Mezzrow]], [[Benny Goodman]] e [[Artie Shaw]] (gli ultimi due [[swing]] [[bandleader]] hanno dato un contributo significativo nell'[[Integrazione (scienze sociali)|integrazione razziale]] nell'[[industria musicale]] americana)<ref>[http://www.austinlindy.com/benny_goodman.htm Benny Goodman] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070406214509/http://www.austinlindy.com/benny_goodman.htm |data=6 aprile 2007 }}, on the Austin Lindy Hop site. Credited as PBS biography. Accessed 12 February 2006.</ref><ref>Amy Henning, [http://www.touchoftonga.com/DavidMulliss/artie-shaw.html Artie Shaw: King of the Clarinet].</ref>, i sassofonisti [[Michael Brecker]], [[Kenny G]], [[Stan Getz]], [[Benny Green]], [[Lee Konitz]], [[Ronnie Scott]] e [[Joshua Redman]], i trombettisti e cornettisti [[Randy Brecker]], [[Ruby Braff]], [[Red Rodney]] e [[Shorty Rogers]], il vibrafonista [[Terry Gibbs]], i batteristi [[Buddy Rich]], [[Mel Lewis]], e [[Victor Feldman]], ed i cantanti e pianisti [[Billy Joel]], [[Al Jolson]], [[Ben Sidran]] e [[Mel Tormé]]. Alcuni artisti come [[Harry Kandel]] erano famosi per aver mixato il Jazz col klezmer, come lo è il moderno klezmer del Texas Bill Averbach. Poiché una grande quantità di musica jazz consisteva nella cooperazione musicale di musicisti ebrei e afro-americani o musicisti neri finanziati da produttori ebrei, la forma d'arte divenne "il peggior incubo del razzista".<ref>[http://www.bje.org.au/adults/templateBase.php?id=159&gid=2 Jews & Jazz] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927230010/http://www.bje.org.au/adults/templateBase.php?id=159&gid=2 |data=27 settembre 2007 }}. Academy BJE, NSW Board of Jewish Education. Accessed 12 February 2006.</ref>
Sebbene i primi interpreti del [[rock and roll]] fossero principalmente afroamericani o bianchi del sud, i cantautori ebrei giocavano un ruolo chiave: [[Jerry Leiber]] e [[Mike Stoller]], [[Carole King]] e [[Gerry Goffin]], [[Neil Diamond]], [[Neil Sedaka]] e quasi tutti gli altri autori di Brill Buildind. Erano ebrei, come lo era [[Phil Spector]]. Con l'ascesa del cantautore, dalla metà degli anni '60, alcuni (King, Diamond, Sedaka) divennero esecutori; altri (come [[Burt Bacharach]]) riuscirono a continuare a lavorare principalmente come cantautori. Nell'era rock, i musicisti ebrei erano estremamente dominanti, infatti ogni singola band americana nell'era rock degli anni '60 era ebrea. Per ogni artista gentile americano c'erano dieci ebrei. Molti hanno lavorato con un mix di forme folk e rock, tra cui [[Bob Dylan]], [[Lou Reed]], [[David Bromberg]], [[David Grisman]], [[Kinky Friedman]], [[Jorma Kaukonen]], [[Leonard Cohen]], [[Simon & Garfunkel]]; più semplicemente sul versante rock ci sono [[David Lee Roth]], [[Lenny Kravitz]], gruppi pop come [[Army of Lovers]] e tutti e tre i [[Beastie Boys]] ([[Adam Horovitz]] è in realtà mezzo ebreo dal lato di suo padre). Molte band rock e metal americane hanno almeno un musicista ebreo, in particolare entrambi i principali membri dei [[Kiss (gruppo musicale)|Kiss]] ([[Gene Simmons]] e [[Paul Stanley]]), [[Geddy Lee]] di Rush, il batterista degli [[Aerosmith]] [[Joey Kramer]], il percussionista [[Mickey Hart]] dei [[Grateful Dead]], [[Bon Jovi]] (il tastierista [[David Bryan]]) , il chitarrista dei [[The Doors]], [[Robby Krieger]], il chitarrista degli [[Anthrax]] [[Scott Ian]], [[Joey Ramone]] e [[Tommy Ramone]] di [[Ramones]], il batterista dei [[Guns N' Roses]] [[Steven Adler]] e il cantante dei [[Disturbed]] [[David Draiman]]; alcuni esempi di spicco del Regno Unito sono [[Peter Green]] dei [[Fleetwood Mac]] e forse il più celebre [[Marc Bolan]] di [[T. Rex]], aggiunto a tutti i moltissimi musicisti ebrei che facevano e fanno parte del movimento rock/metal progressivo tra cui: [[King Crimson]] bassista [[Tony Levin]] (anche della band di [[Peter Gabriel]]), [[Rod Morgenstein]] (batterista dei [[Dixie Dregs]]), [[Jordan Rudess]] (tastierista dei [[Dream Theater]]), [[Mike Portnoy]] (batterista dei [[Dream Theater]] e [[Transatlantic (gruppo musicale)|Transatlantic]]). Oggi alcuni ebrei hanno iniziato a sperimentare forme come il [[reggae]] e il [[rap]], e artisti come [[Matisyahu]] hanno usato forme di cultura laica per esprimere idee religiose.
La musica "popolare" in Europa all'inizio del XX secolo sarebbe stata considerata più leggera delle forme classiche come l'[[operetta]] e gli spettacoli come il [[cabaret]] e in questo il coinvolgimento degli ebrei fu molto grande, specialmente a [[Vienna]] e [[Parigi]]. Probabilmente il più notevole compositore di operette, etnicamente ebreo fu [[Jacques Offenbach]], un cattolico romano convertito; nella seconda metà del XX secolo, [[Serge Gainsbourg]] è stata una delle figure dominanti nell'evoluzione della musica di cabaret. Durante il periodo più recente con la sua diversa definizione di musica popolare, gli ebrei hanno contribuito in misura minore.
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La musica popolare in Israele è stata anche un mezzo per l'espressione musicale secolare ebraica. Molti musicisti laici israeliani esplorano argomenti come il popolo ebraico e israeliano, il [[sionismo]] e il [[nazionalismo]], l'agricoltura e la terra di Israele e il [[conflitto arabo-israeliano]]. La musica popolare israeliana utilizza prevalentemente forme americane prese in prestito come il [[Rock and roll|rock]] e il [[rock alternativo]], il [[musica pop|pop]], l'[[heavy metal]], l'[[hip hop]], il rap e la [[trance (musica)|trance]]. Oltre a questi e alla musica classica, Israele ospita una varietà di stili di '''[[musica mizrahì]]''', con influenze e contributi di ebrei arabi, yemeniti, greci ed etiopi.
Dal 1973 Israele ha partecipato all'evento [[Eurovision Song Contest]], un evento annuale di musica pop continentale, ogni anno (tranne quando collide con l'Holocaust Memorial Day, come nel 1980, 1984 e 1997). Ha vinto
=== Gli Ebrei nella musica classica ===
[[File:HalevyCartedeVisite.jpg|thumb|[[Fromental Halévy]], il compositore franco-ebraico del [[Grand opéra|Grand Opera]] ''[[La Juive]]''.]]
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D'altra parte, l'origine del [[canto gregoriano]], che fu la prima manifestazione della musica classica europea, fu la [[musica corale]] ebraica del [[tempio di Gerusalemme|tempio]] e della sinagoga, secondo un gran numero di liturgisti analitici<ref>Kevin J. Symonds, [https://web.archive.org/web/20051219034432/http://www.kevinsymonds.com/hebgreg.html On The Hebraic Roots of the Gregorian Chant]. Self-published 2005. Accessed 12 February 2006.</ref> e storici della musica.<ref>Stanley Sadie, Chant, ''The Grove Concise Dictionary of Music'' (London:Macmillan). [http://www.ced.appstate.edu/intercollege/3850/studwork/medieval/guide/exa/chant.htm The relevant passage] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050827223553/http://www.ced.appstate.edu/intercollege/3850/studwork/medieval/guide/exa/chant.htm |data=27 agosto 2005 }} is reproduced on the [[Internet Archive]], archived March 26, 2005 from the site of Reich College of Education, Appalachian State University, North Carolina.</ref>
Dopo che gli ebrei furono ammessi nella società convenzionale in [[Inghilterra]] (gradualmente dopo il loro ritorno nel [[XVII secolo]]), Francia, Austria-Ungheria, Impero tedesco e Russia (in quest'ordine), il contributo ebraico alla scena musicale europea aumentò costantemente, ma sotto forma di musica europea tradizionale, non specificamente di musica ebraica. Notevoli esempi di compositori ebrei romantici (per paese) sono [[Charles-Valentin Alkan]], [[Paul Dukas]] e [[Fromental Halévy]] dalla Francia, [[Josef Dessauer]], [[Heinrich Wilhelm Ernst]], [[Karl Goldmark]] e [[Gustav Mahler]] dalla Boemia (la maggior parte degli ebrei austriaci in quel periodo erano nativi non di quella che è oggi l'Austria, ma piuttosto delle province esterne dell'Impero), [[Felix Mendelssohn]] e [[Giacomo Meyerbeer]] dalla Germania, e [[Anton Grigorevič Rubinštejn|Anton]] e [[Nikolaj Grigor'evič Rubinštejn|Nikolai Rubinstein]] dalla Russia. I cantanti includevano [[John Braham]] e [[Giuditta Pasta]]. C'erano molti virtuosi ebrei del violino e del pianoforte, tra cui [[József Joachim]], [[Ferdinand David]], [[Carl Tausig]], [[Henri Herz]], [[Lipót Auer|Leopold Auer]], [[Jascha Heifetz]], e [[Ignaz Moscheles]]. Nel corso del [[XX secolo]] il numero di compositori ebrei e di strumentisti di rilievo aumentò, così come la loro distribuzione geografica. I compositori ebrei erano molto concentrati a [[Vienna]] e in altre città dell'Austria e della Germania pre-naziste. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, dopo che gli ebrei si erano trasferiti dalle province austro-ungariche a Vienna, "comprendevano un terzo degli studenti dei conservatori della città e più della metà del suo pubblico musicale, i ragazzi ebrei acquisivano cultura musicale in percentuali superiori a tre volte quelle della popolazione non ebrea.<ref>Libo and Skakun, [http://www.cjh.org/about/Forward/view_Forward.cfm?Forwardid=27 ''op. cit.''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050926061921/http://www.cjh.org/about/Forward/view_Forward.cfm?Forwardid=27 |
Ci sono alcuni generi e forme di musica classica che sono stati associati a compositori ebrei, in particolare durante il periodo romantico della [[Grand opéra]] francese. I compositori più prolifici di questo genere comprendevano [[Giacomo Meyerbeer]], [[Fromental Halévy]] e in seguito [[Jacques Offenbach]]; ''[[La Juive]]'' di Halévy era basata sul libretto di [[Eugène Scribe|Scribe]], molto liberamente collegato all'esperienza ebraica. Sebbene poco conosciuto oggi, questo "lavoro di un compositore ebreo in cui l'antisemitismo è una forza motivante" ha avuto un'influenza estremamente potente sui compositori tardo romantici, da [[Gustav Mahler|Mahler]] (che prese la storia dell'antisemitismo e dell'assimilazione personalmente, chiamandola anche "una delle più grandi opere mai scritte")<ref>Quoted in [http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 Using ''La Juive'' to Teach Humanities] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927023833/http://archive.operainfo.org/broadcast/operaTeaching.cgi?id=84&language=1&material_id=349 |data=27 settembre 2007 }} on the site of the Metropolitan Opera International Radio Broadcast Information Center. Accessed 12 February 2006.</ref> all'antisemita [[Richard Wagner|Wagner]].<ref>Alex Ross, "The Ray of Death", ''[[The New Yorker]]'', November 24, 2003. [http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html Reproduced online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160316134428/http://www.therestisnoise.com/2004/04/la_juive_1.html |
Mentre le opere orchestrali e operistiche di compositori ebrei sarebbero generalmente considerate laiche, molti compositori ebrei (oltre che non ebrei) hanno incorporato nella loro musica temi e motivi ebraici. A volte questo viene fatto copertamente, come la musica della band klezmer che molti critici e osservatori credono si trovi nel terzo movimento della [[Sinfonia n. 1 (Mahler)|Sinfonia n. 1 di Mahler]] (anche se apparentemente imita il suono di una banda locale della Moravia) e questo tipo di riferimento ebraico era il più comune durante il diciannovesimo secolo quando mostrare apertamente la propria ebraicità probabilmente avrebbe ostacolato le possibilità per un ebreo di assimilarsi. Durante il XX secolo, tuttavia, molti compositori ebrei hanno scritto musica con riferimenti e temi ebraici diretti, ad es. [[David Amram]] (''Symphony – "Songs of the Soul"''), [[Leonard Bernstein]] (''Kaddish Symphony'', ''Chichester Psalms''), [[Ernest Bloch]] (''Schelomo''), [[Arnold Schönberg]] ([[#Caso di studio nella cultura ebraica secolare: l'identità ebraica nell'Europa centrale del XIX secolo|vedi sotto]]), [[Mario Castelnuovo-Tedesco]] (''Concerto per violino n. 2'') [[Kurt Weill]] ( ''The Eternal Road'') e Hugo Weisgall (''Psalm of the Instant Dove''). Tuttavia, anche durante il XX secolo alcuni compositori ebrei citavano spesso musica ebraica in contesti non ebraici; per esempio, [[George Gershwin|Gershwin]] usava melodie liturgiche e canzoni ebraiche per alcuni numeri in ''[[Porgy and Bess]]'' e molti credono anche che il [[clarinetto]] d'apertura [[glissando]] nella sua ''[[Rapsodia in blu]]'' sia un riferimento al klezmer. Infine, molti compositori non ebrei (per lo più, ma non tutti, russi) hanno composto musica classica con chiari temi e ispirazione ebraici, come [[Max Bruch]] (''Kol Nidre''), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Sergei Prokofiev]] (''Ouverture su temi ebraici''), [[Maurice Ravel]] (''Chanson hébraïque'' in [[Lingua yiddish|Yiddish]], ''Deux mélodies hébraïques'' - tra cui "Kaddisch" in [[Lingua aramaica|aramaico]] e "Fregt di velt di alte kashe" in yiddish),<ref>Ruben Frankenstein, Ravel's Chants hébraïques, ''Mendele: Yiddish literature and language'', [http://shakti.trincoll.edu/~mendele/vol04/vol04.131 Vol. 4.131] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080513184052/http://shakti.trincoll.edu/~mendele/vol04/vol04.131 |date=13 maggio 2008 }}, October 8, 1994. Accessed 12 February 2006.</ref> [[Dmitrij Šostakovič|Dmitri Shostakovich]] (''Trio per pianoforte n. 2'', ''From Jewish Folk Poetry'' e la ''Sinfonia n. 13 "Babi Yar"'')<ref>James Loeffler, [http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html Hidden Sympathies] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070416210642/http://www.nextbook.org/features/feature_shostakovich.html |data=16 aprile 2007 }}, nextbook.org. Accessed 12 February 2006</ref> e [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinsky]] (''Abraham and Isaac'', ha usato il [[testo masoretico]] di un passo della Genesi, ed era dedicato agli ebrei e allo Stato di Israele). Molte opere operistiche di compositori non ebrei mostrano una connessione diretta e simpatia per il popolo ebraico e la sua storia, come ''[[Samson et Dalila]]'' di [[Camille Saint-Saëns|Saint-Saëns]] e il ''[[Nabucco]]'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]].
Oltre che compositori, molti ebrei sono stati importanti [[giornalismo musicale|critici musicali]], teorici musicali e [[musicologia|musicologi]], come [[Guido Adler]], [[Leon Botstein]], [[Eduard Hanslick]], [[Abraham Zevi Idelsohn]], [[Julius Korngold]], [[Hedi Stadlen]] e [[Robert Strassburg]]. Gli artisti classici ebrei sono stati più spesso [[violino|violinisti]] (come ci si può aspettare dall'importanza del violino nel klezmer), [[pianista|pianisti]] e [[violoncello|violoncellisti]]. Esempi degni di nota sono [[Isaac Stern]], [[Vladimir Davidovič Aškenazi|Vladimir Ashkenazy]] e [[Leonard Rose]], rispettivamente. A partire da Gustav Mahler e più frequentemente oggi, anche i direttori d'orchestra ebrei hanno avuto un ruolo di rilievo, molti di loro, come Leonard Bernstein hanno raggiunto una statura internazionale. A gennaio del 2006 i principali direttori musicali della American Symphony Orchestra, della [[Orchestra sinfonica della radio bavarese|Bavarian Radio Symphony Orchestra]]/[[Orchestra reale del Concertgebouw|Royal Concertgebouw Orchestra]], [[Boston Symphony Orchestra]]/[[Metropolitan Opera House|Metropolitan Opera]], [[Chicago Symphony Orchestra]]/[[Berlin State Opera]], [[National Symphony Orchestra]], [[New York Philharmonic]], [[Orchestra Sinfonica di Pittsburgh|Pittsburgh Symphony Pops Orchestra]], [[San Francisco Symphony]] e [[Orchestra della Tonhalle di Zurigo|Tonhalle Orchestra]] (a Zurigo) sono di origine ebraica (rispettivamente [[Leon Botstein]], [[Mariss Jansons]], [[James Levine]], [[Daniel Barenboim]], [[Leonard Slatkin]], [[Lorin Maazel]], [[Marvin Hamlisch]], [[Michael Tilson Thomas]] e [[David Zinman]]). Alcuni [[chazzan|cantanti chazzan]] importanti hanno lavorato anche come cantanti d'opera, come [[Jan Peerce]] e [[Richard Tucker]].
==== Caso di studio nella cultura ebraica secolare: l'identità ebraica nell'Europa centrale del XIX secolo ====
<!-- [[File:Image-Schoenberg Jacob.jpg|thumb|A page from the score of the [[oratorio]] ''Die Jacobsleiter'' (''[[Jacob's Ladder (Bible)|Jacob's Ladder]]'') (1917-1922, unfinished) by [[Arnold Schoenberg]].]] -->
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Tuttavia, il problema in entrambi i casi non è così semplice: sebbene suo padre lo avesse spinto a rinunciare al nome "Mendelssohn" nei programmi dei concerti, per eliminare ogni riferimento al suo passato ebraico, Felix {{citazione|"mantenne il nome ... nonostante le proteste del padre e sebbene fosse indubbiamente un sincero luterano, mantenne il rispetto per la sua storia ebraica. Il suo successo professionale e sociale potrebbe averlo incoraggiato a essere più apertamente filo-ebreo di altri convertiti ".<ref>David Conway, [http://smerus.pwp.blueyonder.co.uk/mendelssohnx.htm Mendelssohn the Christian] {{webarchive|url=https://archive.is/20120714135706/http://smerus.pwp.blueyonder.co.uk/mendelssohnx.htm |data=14 luglio 2012 }}; preparatory work to his doctoral dissertation provisionally entitled ''Jewry in Music''. Notes say "from a recent article in ''European Judaism'' magazine", but give no date. Accessed 12 February 2006</ref>}} Mahler scrisse ciò che è stato percepito come riferimento ebraico nelle sue opere, inclusi passaggi di tipo klezmer nel terzo movimento della [[Sinfonia n. 1 (Mahler)|Prima Sinfonia]] e il primo movimento della [[Sinfonia n. 3 (Mahler)|Terza]]; inoltre, il quinto movimento della Seconda Sinfonia, precedentemente menzionato, include un passaggio che molti credono imitare gli squilli di tromba [[shofar]] con un testo programmatico simile alla preghiera di ''Unetanneh Tokef''.
Il motivo più convincente per cui Mendelssohn e Mahler sono comunemente considerati compositori ebrei è perché sono stati ripetutamente identificati come tali sia dagli [[antisemitismo|antisemiti]] che dagli ebrei. In entrambi i casi i contemporanei (rispettivamente [[Richard Wagner]] nel suo ''Das Judenthum in der Musik'' e la violenta stampa di Vienna e gli antisemiti austriaci come Rudolph Louis<ref>Francesca Draughon and Raymond Knapp, [http://www.humnet.ucla.edu/echo/Volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html Gustav Mahler and the Crisis of Jewish Identity] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060915224056/http://www.humnet.ucla.edu/echo/volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html |date=15 settembre 2006 }}. ''Echo'', Volume 3 Issue 2. Published by [[Università della California, Los Angeles|UCLA]]. Accessed 12 February 2006.</ref>) sostenevano che non importa quanto il compositore in questione tentasse di farsi passare come un buon Austriaco/Tedesco e un buon cristiano, lui e la sua musica rimarrebbero fondamentalmente e inalterabilmente ebraici (con una connotazione ovviamente negativa nel contesto). Pertanto, quando la [[Germania nazista]] soppresse ciò che considerava "[[musica degenerata]]", sia Mendelssohn che Mahler furono banditi come compositori ebrei; erano in contrasto con i "buoni" compositori tedeschi come [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], [[Anton Bruckner|Bruckner]] e Wagner<ref>[http://fcit.coedu.usf.edu/holocaust/arts/musReich.htm Nazi Approved Music], A Teacher's Guide to the Holocaust. Florida Center for Instructional Technology, College of Education, University of South Florida, 2005. Accessed 12 February 2006.</ref> (in misura minore rispetto a Wagner ma soprattutto nel caso di Beethoven, il fatto che i [[propaganda|propagandisti]] nazisti affermavano che i deceduti, e quindi incapaci di opporsi ai compositori, erano personificazioni dei loro l'ideologia non significa che avrebbero approvato tale etichetta). L'affermazione di "ebraicità fondamentale" fu ripetuta, ma con un significato completamente opposto, da ebrei del XX secolo come [[Leonard Bernstein]] (riguardo a Mahler), che osservò che la doppia caratteristica di ebraicità e successo dei compositori è qualcosa da sostenere e celebrare.<ref>Francesca Draughon and Raymond Knapp, [http://www.humnet.ucla.edu/echo/Volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html ''op. cit.''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060915224056/http://www.humnet.ucla.edu/echo/volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html |date=15 settembre 2006 }}</ref> Una argomentazione persuasiva sull'ebreità di Mahler viene da sua moglie, [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler]]:
{{Citazione|Lui [Gustav] era un uomo che non si era mai ingannato e sapeva che la gente non avrebbe dimenticato che era ebreo... Né gli avrebbe fatto piacere dimenticarlo... Non ha mai negato la sua origine ebraica. Piuttosto, l'ha enfatizzata.<ref>''Gustav Mahler: Memories and Letters'' (trans., New York 1946), pg. 90; quoted in Johnson, ''op. cit.'', pg. 409.</ref>}}
Per quanto riguarda lo stesso Wagner, spesso sembra ironico che alcuni degli interpreti più influenti e popolari del suo lavoro siano stati conduttori ebrei come il già menzionato Mahler e Bernstein, così come [[Daniel Barenboim]], [[Arthur Fiedler]], [[Asher Fisch]], [[Otto Klemperer]], [[Erich Leinsdorf]], [[James Levine]], [[Hermann Levi]] (che fu scelto da Wagner per dirigere la prima di ''[[Parsifal]]''<ref>
Molto meno complessa e controversa è l'ebraicità di [[Arnold Schönberg]]. Sebbene fosse cresciuto come cattolico e convertito al [[protestantesimo]] nel 1898, durante l'ascesa dei nazisti nel 1933 accettò apertamente il giudaismo e tornò ad esso. Il risultato fu un certo numero di opere successive riguardanti l'ebraismo e l'[[Olocausto]], come ''A Survivor from Warsaw'', ''[[Preghiera ebraica#Testo del Kol Nidre|Kol Nidre]]'' e ''[[Moses und Aron]]''. Durante questo periodo Schoenberg cominciò anche a occuparsi della situazione storica del popolo ebraico nei suoi saggi e in altri scritti.
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E inoltre, dato che questi critici intendevano il loro riconoscimento di Mahler e Schoenberg come ebrei in modo offensivo, questo contesto fornisce una ragione legittima per rivendicarli oggi come compositori ebrei, sebbene ora in un senso neutro o positivo. Nonostante i tre esempi sopra riportati, tuttavia, la maggior parte degli artisti e intellettuali ebrei in Austria, Germania e Francia durante il [[XIX secolo]] e l'inizio del [[XX secolo]] si sono assimilati culturalmente o mantenendo la religione ebraica ma vivendo uno stile di vita europeo tradizionale (come [[Moses Mendelssohn]] aveva desiderato in precedenti decenni) o rinunciando alla religione in favore del [[secolarismo]], ma mantennero almeno l'identificazione dell'ebraicità. È la duplice esistenza di persone che si dissociano dal giudaismo, ma rimangono affiliate al popolo ebraico e di coloro che desiderano mantenere la religione ebraica ma eliminano qualsiasi cultura ebraica distinta fondendosi nella società dei [[gentili]] in questa regione e periodo (in contrapposizione all'[[Europa orientale]] nello stesso tempo, dove furono preservati sia il sentimento di ebraicità, che la religione) che mostrano la complessità del giudaismo e della cultura ebraica laica.
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Cultura ebraica]]
== Collegamenti esterni ==
*[
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[[Categoria:Cultura ebraica]]
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