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{{coord|41|56|04.80|N|12|30|30.30|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
{{
| Nome = Raggruppamento
| Immagine
| Didascalia =
| Categoria = gendarmeria
| Abbreviazione = ROS
| Attiva = 3 dicembre [[1990]] - in attività
| Nazione = {{ITA}}
| Servizio = [[Arma dei Carabinieri]]
| Ruolo = Contrasto alla [[criminalità organizzata]], <br /> [[antiterrorismo]], Polizia Giudiziaria, <br /> Indagini tecniche e telematiche
| Descrizione_ruolo =
| Dimensione = 10 reparti, 16 sezioni e 3 nuclei
| Struttura_di_comando = [[Comando delle unità mobili e specializzate carabinieri "Palidoro"]]
| Reparti_dipendenti = * Reparto antiterrorismo
* Reparto crimini violenti
* Reparto indagini tecniche
* Reparto indagini telematiche
*Servizio polizia giudiziaria
| Guarnigione = Caserma Talamo<br/>via di Ponte Salario, 25, [[Roma]]
| Descrizione_guarnigione = Sede
| Soprannome =
| Motto =
| Anniversari =
| Decorazioni =
| Comandante_corrente = [[Generale di brigata]] [[Vincenzo Molinese]]
| Comandanti_degni_di_nota =
| Simbolo =
| Descrizione_simbolo =
| Descrizione_comandante_corrente =
| Ref =
}}
Il '''
== Storia ==
Nacque dalle ceneri del [[Nucleo speciale antiterrorismo]] creato
Venne istituito formalmente il 3 dicembre [[1990]] con il [[decreto legge]] 13 novembre 1990 n. 324<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario;jsessionid=3E3FBBF3164A50F3EDAEFB1B332ABE57.ntc-as2-guri2a?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-13&atto.codiceRedazionale=090G0379 Decreto entrato in vigore il 13/11/1990, ma
Nel 2001 venne potenziato con 200 effettivi il reparto [[antiterrorismo]], e così il ROS nel 2002 raggiunse i {{formatnum:1214}} componenti. Nel 2012 nasce il reparto Crimini violenti e nel 2015 quello Indagini Telematiche.
== Organizzazione ==
Il ROS è suddiviso in due strutture: una centrale e una periferica.<ref>{{Cita web|url=http://www.carabinieri.it/chi-siamo/oggi/organizzazione/mobile-e-speciale/raggruppamento-operativo-speciale|titolo=Raggruppamento Operativo Speciale|lingua=it|accesso=2021-12-12}}</ref>
===
La sede centrale è articolata in quattro reparti alle dirette dipendenze del comandante del ROS:
* ''Reparto Antiterrorismo'': deputato al contrasto dell'attività terroristica ed eversiva interna ed internazionale
* ''Reparto Crimini Violenti'': nato il 15 novembre 2011 con scopi puramente investigativi, è articolato in due sezioni, ognuna delle quali composta da 16 effettivi, e sono deputate alle indagini: sui più efferati delitti che destano particolare allarme sociale<ref>{{Cita web|url=http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1FUAIN|titolo=Rassegna stampa della camera}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.effettotre.com/archivio_effettotre/n_51.pdf|titolo=effettotre.it - pagina 40|accesso=7 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121203020345/http://www.effettotre.com/archivio_effettotre/n_51.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Reparto Indagini Tecniche''
* ''Reparto Indagini Telematiche'': staccatosi nel 2015 dal ''Reparto Indagini Tecniche'' e costituitosi come reparto a sé stante
==== Servizio Centrale di Polizia Giudiziaria ====
Parte anch'esso della struttura centrale è posto alle dirette dipendenze del vicecomandante del ROS e composto da tre reparti:
* ''I Reparto Investigativo'': che si occupa di [[criminalità organizzata]] di tipo mafioso e ricerca di grandi latitanti
* ''II Reparto Investigativo'': deputato al [[traffico di armi]], al [[narcotraffico]], ai [[Sequestro di persona|sequestri di persona]] e varie altre materie
* ''III Reparto Analisi'': che si occupa di analisi e ricerca operativa
===
Territorialmente il ROS è strutturato in:
*''Reparti Anticrimine'': formati da 8 unità situate a Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catanzaro e Palermo. I reparti anticrimine sono organizzati su un numero indefinito di sezioni, di cui una catturandi. L'esempio più noto è il [[CrimOr]], ufficialmente I sezione, nel reparto anticrimine di Palermo;
*''Sezioni Anticrimine'': formate da 18 unità collocate nelle altre sedi delle [[Direzione distrettuale antimafia|Procure Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo]] (Ancona, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Firenze, Genova, L'Aquila, Lecce, Messina, Perugia, Potenza, Salerno, Trento, Trieste, Venezia). Le sezioni anticrimine sono direttamente dipendenti dal comandante del raggruppamento e si avvalgono, in termini di supporto specialistico, dei reparti centrali in tutti i settori, dal terrorismo alla criminalità organizzata, ai crimini violenti e alle altre forme di criminalità organizzata<ref>{{cita web|url=http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/24/audiz2/audizione/2015/07/02/indice_stenografico.0102.html|titolo=Resoconti stenografici Camera dei deputati}}</ref>;
*''Nuclei Anticrimine'': formati da tre unità situate a Livorno, Foggia e Nuoro.
== Personale e attività ==
Il personale del ROS è estremamente specializzato in indagini di [[polizia giudiziaria]] specificamente per i reati di sequestro di persona, lotta alla criminalità organizzata (mafiosa, terroristica o eversiva) e traffico di armi e droga.<ref name=legislaturecamera>{{cita web|url=http:/
Al ROS è anche affidato il compito di supportare informativamente gli altri reparti speciali dell'Arma ([[Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente]], [[Comando carabinieri per la tutela della salute]], [[Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale]] e [[Comando carabinieri antifalsificazione monetaria]]).<ref name=legislaturecamera />
Allo scopo d'incoraggiare la sinergia con i reparti territoriali, il personale del ROS frequenta spesso corsi di aggiornamento professionale con altri militari oltre che conferenze di servizio insieme ai corrispondenti organi centrali della [[Polizia di Stato]] ([[
Fra gli strumenti di indagine utilizzati dal ROS vi è anche l'[[operazioni sotto copertura|infiltrazione]] nelle bande criminali attuata soprattutto nei settori dei sequestri, del riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti e nel traffico di stupefacenti, armi, munizioni ed esplosivi.
== Operazioni ==
=== Arresti latitanti eccellenti ===
* [[Salvatore Riina]], arrestato il 15 gennaio 1993 a [[Palermo]], capo di "[[Cosa Nostra]]", latitante da 24 anni.<ref name="carabinieri.it">{{Cita web|url=http://www.carabinieri.it/arma/oggi/reparti/organizzazione-mobile-e-speciale/raggruppamento-operativo-speciale/risultati-operativi/arresto-pericolosi-latitanti|titolo=Arresto di latitanti pericolosi}}</ref>
* [[Giuseppe Morabito (criminale)|Giuseppe Morabito]], detto ''"u tiradrittu''" arrestato il 18 febbraio 2004 in [[Aspromonte]] latitante da 12 anni, considerato l'esponente più importante della [['Ndrangheta]].<ref name="carabinieri.it" />
* [[Paolo Di Lauro]], arrestato il 16 settembre 2005 a [[Napoli]], latitante da 3 anni, protagonista della nota [[Prima faida di Scampia|faida di Scampia]].<ref name="carabinieri.it" />
* [[Pasquale Condello]] detto ''il supremo'', arrestato il 18 febbraio 2008 a [[Reggio Calabria]], latitante da 18 anni.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_18/ndrangheta_boss_condello_arrestato_91246ab8-de65-11dc-ab0c-0003ba99c667.shtml|titolo='ndrangheta, arrestato il boss Condello|pubblicazione=corriere.it|data=18 febbraio 2008|accesso=19 febbraio 2008}}</ref>
* [[Gerlandino Messina]], arrestato il 23 ottobre 2010 a [[Favara]] ([[Provincia di Agrigento|AG]]) latitante da 12 anni, capo di "[[Cosa Nostra]]" della [[provincia di Agrigento]].<ref name="carabinieri.it" />
* [[Matteo Messina Denaro]], arrestato il 16 gennaio 2023 a [[Palermo]] (PA) latitante da 29 anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cronaca/2023/01/16/news/arrestato_matteo_messina_denaro-12544596/|titolo=Arrestato il boss superlatitante Matteo Messina Denaro. Era ricercato da 30 anni|sito=La Stampa|data=2023-01-16|lingua=it|accesso=2023-01-16}}</ref>
=== Contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, e al narcotraffico ===
* ''Indagine
* ''Indagine "Decollo"'', conclusa nel gennaio [[2004]] con l'arresto di 112 affiliati alle cosche ''[['ndrangheta|‘ndranghetiste]]'' [['Ndrina Mancuso|Mancuso]] di [[Limbadi]] ([[Provincia di Vibo Valentia|VV]]) e [['Ndrina Pesce|Pesce]] di [[Rosarno]] ([[Provincia di Reggio Calabria|RC]]), facenti parte di un'articolata struttura criminale capace di movimentare ingentissimi quantitativi di cocaina tra il [[Sud America]] ([[Colombia]] e [[Venezuela]]), l'[[Europa]] ([[Italia]], [[Francia]], [[Spagna]], [[Paesi Bassi]] e [[Germania]]), l’[[Africa]] ([[Togo]]) e l’[[Australia]], riciclandone i proventi con le più diversificate tecniche.<ref name="carabinieri.it_A" />
* ''Indagine "Dionisio/Iblis"'' sviluppatasi tra il [[2002]] e [[2010]] che ha portato all'arresto, in due fasi, di 133 affiliati a "[[Cosa Nostra]]" della [[provincia di Catania]]. La complessiva manovra investigativa ha fatto emergere gli interessi mafiosi negli appalti pubblici, le infiltrazioni nella pubblica amministrazione, la capillare attività estorsiva sul territorio, le dinamiche conflittuali interne all’organizzazione con la scoperta degli autori di 5 omicidi.<ref name="carabinieri.it_A" />
* Indagine "Il Crimine", conclusa unitamente al Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria nel luglio 2010 con l'arresto di 261 affiliati alle cosche della 'ndrangheta di Reggio Calabria, che ha delineato l’evoluzione dell’organizzazione mafiosa, svelando la costituzione di un inedito organismo di vertice, denominato Provincia, cui fanno capo anche le molteplici articolazioni extraregionali, nazionali ed estere, strutturate secondo il modello della "colonizzazione".<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/10_luglio_13/blitz-ndrangheta_3e7b9102-8e3e-11df-864f-00144f02aabe.shtml|titolo=Maxi blitz contro la 'ndrangheta: 304 persone arrestate in tutta Italia - Corriere della Sera|accesso=3 luglio 2020}}</ref>
* ''Indagine "[[Mafia Capitale|Mondo di mezzo]]"'', ha portato tra il dicembre 2014 e il maggio [[2015]] all’esecuzione di 81 provvedimenti cautelari, per la collusione tra funzionari della pubblica amministrazione e diverse società e aziende riconducibili all'ex [[Nuclei Armati Rivoluzionari|N.A.R.]] [[Massimo Carminati]] e a [[Salvatore Buzzi]], nella città di [[Roma]].<ref name="carabinieri.it_A" />
* Indagine "Mandamento", conclusa nel luglio 2017 con il fermo di 116 indagati per associazione mafiosa e altri delitti, tutti ritenuti organici alle cosche della 'ndrangheta del mandamento Jonico di Reggio Calabria.<ref>{{Cita web|url=https://video.corriere.it/colpo-ndrangheta-116-arresti-calabria/f8a0a688-6084-11e7-b845-9e35989ae7e4|titolo=Colpo alla 'ndrangheta: 116 arresti in Calabria|sito=Video: ultime notizie - Corriere TV|lingua=it|accesso=3 luglio 2020}}</ref>
* Indagine "Stige", conclusa nel gennaio 2018 che ha portato all'arresto di 171 soggetti, documentando gli assetti gerarchici interni e le condotte criminali del sodalizio di [[Cirò]] nel crotonese, con le relative alleanze con le altre articolazioni di matrice, che aveva esteso i propri interessi nel Nord Italia e in Germania.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/18_gennaio_09/ndrangheta-169-arresti-manette-anche-presidente-provincia-crotone-bfa70b1e-f51d-11e7-b250-16cc66648122.shtml|titolo=‘Ndrangheta: 169 arresti, in manette anche il presidente della provincia di Crotone|autore=Carlo Macrì|sito=Corriere della Sera|data=1º settembre 2018|lingua=it|accesso=3 luglio 2020}}</ref>
* Indagine "Rinascita Scott", conclusa nel dicembre 2019 con l'arresto di 334 soggetti indagati per associazione di tipo mafioso e altri reati e che ha disarticolato gran parte della 'ndrangheta vibonese, facente capo alla cosca “Mancuso” di Limbadi (VV).<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/19/news/_ndrangheta_maxi_blitz_cc_oltre_300_arresti-243826981/|titolo='Ndrangheta, maxi blitz contro le cosche: oltre 300 arresti tra boss, politici e imprenditori . Sequestrati beni per 15 milioni|sito=la Repubblica|data=19 dicembre 2019|lingua=it|accesso=3 luglio 2020}}</ref>
* Indagine "Perfido".<ref>{{Cita web|url=https://www.trentotoday.it/cronaca/trento-operazione-perfido.html|titolo=Maxi-operazione «Perfido»: misure cautelari per 19 persone|sito=TrentoToday|lingua=it|accesso=2024-09-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2023/07/processo-perfido-attesa-per-la-sentenza-trento-tribunale-ndrangheta-421cbe59-3814-4e38-9f62-f70ba61c315e.html|titolo=Processo Perfido, tutti condannati gli 8 imputati|autore=T. G. R. Trento|sito=RaiNews|data=2023-07-27|lingua=it|accesso=2024-09-24}}</ref>Il 15 ottobre del 2020, un'operazione della Procura della Repubblica - [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di Trento in collaborazione con la DDA di Reggio Calabria, scaturita dall'indagine dei carabinieri nel ROS, ha scoperto una [[Locale ('ndrangheta)|Locale]] della [['Ndrangheta]] operativa in [[Trentino-Alto Adige|Trentino]], propalazione della cosca della [['Ndrina Serraino]] di [[Cardeto]] (Reggio Calabria). Tra gli esponenti di spicco, tratti in arresto in seguito all'ordinanza di custodia cautelare, emerge Antonio Serraino, detto “Nino”, figlio del defunto Domenico Serraino detto “Mico”<ref>{{Cita web|url=https://www.approdocalabria.it/giornale/reggio-calabria-polizia-e-ros-dei-carabinieri-nella-notte-finiscono-in-carcere-5-uomini-della-cosca-serraino/|titolo=Reggio Calabria, operazione "Perfido"e "Pedigree 2", nella notte finiscono in carcere 5 uomini della cosca Serraino. I Particolari|autore=redazione|sito=Approdo Calabria|data=2020-10-16|lingua=it-IT|accesso=2024-09-23}}</ref> nonché nipote del defunto Serraino Francesco<ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/fatti/blog-mafie-condello-supremo-cadaveri-funerali-guerra-dimenticata-ndrangheta-qnwposut|titolo=Cadaveri e funerali, la guerra dimenticata della ‘Ndrangheta|autore=Andrea Galli e Giuseppe Lumia|sito=www.editorialedomani.it|lingua=it-it|accesso=2024-09-24}}</ref> alias “il boss della montagna”. L'uomo viene arrestato come reggente dell’omonima cosca di ‘Ndrangheta. L'indagine ha coinvolto il presidente del Tribunale di Trento, Guglielmo Avolio<ref>{{Cita web|url=https://www.ildolomiti.it/cronaca/2021/csm-il-presidente-del-tribunale-di-trento-il-giudice-avolio-trasferito-dufficio-il-procedimento-nato-dallindagine-perfido-e-dal-caso-mezzacorona|titolo=Csm, il presidente del Tribunale di Trento, il giudice Avolio, trasferito d'ufficio. Il procedimento nato dall'indagine ''Perfido'' e dal caso Mezzacorona|sito=il Dolomiti|data=2021-04-07|lingua=it|accesso=2024-09-23}}</ref> trasferito d'ufficio dal [[Consiglio Superiore della Magistratura]] per incompatibilità con l'ufficio di assegnazione.
* Cattura di [[Matteo Messina Denaro]]. Il 16 gennaio 2023 il latitante di Cosa Nostra viene arrestato dai Carabinieri del ROS, con la collaborazione degli uomini del [[Gruppo intervento speciale|GIS]] mentre si trovava in una clinica privata a Palermo.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/01/16/arrestato-matteo-messina-denaro-diretta_74e6d708-8d40-4406-92bc-d9ea7caa7e27.html|titolo=Arrestato Matteo Messina Denaro|sito=[[ANSA]]|data=16 gennaio 2023|accesso=16 gennaio 2023}}</ref>
=== Contrasto al fenomeno eversivo e terroristico ===
* ''Indagine "Pontelungo"'', conclusa nel [[1996]] con
* ''Indagine "Moskea"'', conclusa nel [[1995]] e incentrata su un gruppo di algerini gravitanti in Italia e componenti di una rete internazionale di supporto alle organizzazioni terroristiche integraliste (Fronte Islamico di Salvezza F.I.S. – Gruppo Islamico Algerino G.I.A. – Esercito Islamico di Salvezza A.I.S.).
* ''Indagine "Bazar"'', conclusa nel [[2005]] con
* ''Cattura di Scrocco Rose Ann'', conclusa il 16 gennaio [[2006]] con
* ''Indagine "Jweb"'', conclusa nel [[2015]] dopo 4 anni di indagine e incentrata su cittadini curdo iracheni attivi sulla piattaforma internet nello svolgimento di diffusione di materiale dal contenuto jihadista di [[Al Qaeda|Al Qaida]].
== Procedimenti giudiziari ==
Alcuni dei suoi vertici sono stati sottoposti a indagini e/o procedimenti giudiziari:
=== Processo Ganzer ===
Il 12 luglio del [[2010]] il capo del Ros, il generale [[Giampaolo Ganzer]], e altri 13 carabinieri sono stati condannati in primo grado a pene varie fino a 18 anni di reclusione. Ganzer è stato condannato a 14 anni. Le condanne si riferiscono a singoli episodi commessi nel corso di alcune importanti operazioni antidroga compiute «sotto copertura» dal Ros («Cobra» del [[1994]] e «Cedro 1» del [[1995]]).<ref>
=== Processo Subranni ===
Nel [[2013]] su richiesta della Procura di Palermo, in riferimento all'indagine sulla [[
=== Procedimenti su Mori ===
Per l'attività al ROS il generale [[Mario Mori]] subisce un processo per favoreggiamento per ritardata perquisizione del covo di [[Totò Riina]], da cui viene assolto nel [[2006]]. Viene anche assolto nel [[2013]] nel processo per l'accusa di aver favorito la latitanza di [[Bernardo Provenzano]] nel
È invece rinviato a giudizio nel [[2013]] insieme a Subranni nel [[processo sulla trattativa Stato-mafia]]. Viene condannato in primo grado nell'aprile [[2018]] a dodici anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/20/trattativa-stato-mafia-la-sentenza-mori-e-dellutri-condannati-a-12-anni/4305623/|titolo=Trattativa Stato-Mafia, sentenza storica: Mori e Dell'Utri condannati a 12 anni. Di Matteo: "Ex senatore cinghia di trasmissione tra Cosa nostra e Berlusconi"|autore=Giuseppe Pipitone|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|data=20 aprile 2018|accesso=14 marzo 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230603050313/https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/20/trattativa-stato-mafia-la-sentenza-mori-e-dellutri-condannati-a-12-anni/4305623/|dataarchivio=3 giugno 2023|urlmorto=no}}</ref>
Il 23 settembre 2021 la [[Corte d'assise d'appello]] di Palermo lo ha assolto, insieme agli ex ufficiali del Ros accusati di minaccia a Corpo politico dello Stato, [[Antonio Subranni]] e [[Giuseppe De Donno (militare)|Giuseppe De Donno]].
==
* Comandante (generale di brigata/divisione)
** Vice Comandante (colonnello)
** Ufficio comando
=== Comandanti ===
Dal 31 ottobre 2023 il comandante è il [[generale di brigata]] Vincenzo Molinese.
* [[Antonio Subranni]] (1990 - 1993)
* [[Mario Nunzella]] (1993 - 1998)
* [[Mario Mori]] (1998 - 1999)
* [[Sabato Palazzo]] (1999 - 2002)
* [[Giampaolo Ganzer]] (2002 - 2012)
* [[Mario Parente]] (2012 - 2015)
* [[Giuseppe Governale]] (2015 - 2017)
* [[Pasquale Angelosanto]] (2017 - 2023)
* [[Vincenzo Molinese]] (2023 - attuale)
== Note ==
Riga 123 ⟶ 140:
== Voci correlate ==
* [[Arma dei Carabinieri]]
* [[CRIMOR
* [[Lista dei reparti dell'Arma dei Carabinieri]]
* [[Organigramma dell'Arma dei Carabinieri]]
Riga 129 ⟶ 146:
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=
{{forze armate italiane}}
{{Arma dei Carabinieri}}
{{Forze dell'ordine in Italia}}
{{portale|guerra
[[Categoria:Reparti d'élite di polizia italiana]]
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