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{{W|storia contemporanea|agosto 2018}}{{torna a|Guerra civile spagnola}}
[[File:37fjil madrid.jpeg|thumb|Poster di propaganda della [[Federazione anarchica iberica]] durante la guerra civile]]
La '''rivoluzione anarchica spagnola''' del 1936 fu una [[rivoluzione sociale]] di ispirazione [[anarchica]] e [[libertaria]] che cominciò durante le prime fasi della [[guerra civile spagnola]], seguita al colpo di Stato militare di [[Francisco Franco]] del luglio 1936 contro il governo repubblicano che porrà fine alla [[Seconda repubblica spagnola]], per poi spegnersi, a partire dal [[1937]], incompiuta, infranta e tradita dallo stesso governo del [[Fronte Popolare (Spagna)|Fronte Popolare]].<ref> Cf. Una [http://www.socialismolibertario.it/venza.htm '''cronologia essenziale'''] di guerra civile e rivoluzione sociale spagnola (1936-1939), tratta da [[Carlos Semprun Maura]], ''Libertad! Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna'', Elèuthera, Milano, 1996 (1974), è consultabile in rete.</ref> Le sue caratteristiche furono, tra altre: [[anticlericalismo]] nell'ambito religioso, [[orizzontalismo]] nell'ambito amministrativo, [[razionalismo]] nell'ambito educativo e [[collettivismo]] autogestito nell'ambito economico.
 
La '''musicoterapia''' è una modalità di approccio alla persona che utilizza la [[musica]] o il [[suono]] come strumento di [[comunicazione non verbale]], per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche.
== Una rivoluzione sociale libertaria ==
 
== Definizione ==
Si tratta probabilmente della più importante esperienza libertaria di massa nella storia, dato che un ruolo politico e militare preponderante rispetto alle altre forze antifasciste (socialiste riformiste e rivoluzionarie, repubblicane, comuniste e autonomiste) fu inizialmente ricoperto dall'[[anarchismo]], sia spontaneo che organizzato. Ad essere determinanti furono, da un lato, l'influsso e il peso di quel complesso di idee e di pratiche istintivamente o coscientemente anarchiche adottate dal proletariato spagnolo e, dall'altro, la forza agente delle sue espressioni più strutturate, ossia: l'organizzazione politica specifica [[Federazione anarchica iberica]] ('''F.A.I.'''), con la sua Federación Ibérica de Juventudes Libertarias ('''F.I.J.L.''') e l'organizzazione sindacale [[Confederación Nacional del Trabajo]] ('''C.N.T.'''), che arriverà ad avere un milione e mezzo di lavoratori iscritti.
{{citazione necessaria|La [[World Federation of Music Therapy]] (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel [[1996]] la seguente definizione}}:
Secondo [[Guy Debord]], che pure non ha lesinato critiche verso gli anarchici spagnoli, «Nel 1936 l'anarchismo ha realmente condotto una rivoluzione sociale e l'abbozzo, il più avanzato che mai si sia visto, di un potere proletario.».<ref> Cf. [[Guy Debord]], ''La Société du spectacle'', cap. IV, disponibile in italiano [[s:La società dello spettacolo/Capitolo IV]]</ref>
"''La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un [[musicoterapeuta]] qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico''." La definizione è stata modificata a seguito dei lavori del 13º congresso mondiale tenutosi a Seul nel 2011 "La Musicoterapia è l'uso professionale della musica e dei suoi elementi come intervento in ambienti medici, educativi e sociali con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la loro qualità di vita e migliorare la salute e il benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo, intellettuale e spirituale. Ricerca, pratica, educazione e formazione clinica in musicoterapia sono basati su standard professionali in relazione ai contesti culturali, sociali e politici."<ref>{{Cita web|url=https://www.wfmt.info/wfmt-new-home/about-wfmt/|titolo=About WFMT|autore=admin|sito=World Federation of Music Therapy|lingua=en|accesso=8 giugno 2020|dataarchivio=10 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200610152849/https://www.wfmt.info/wfmt-new-home/about-wfmt/|urlmorto=sì}}</ref>
 
La WFMT nel 1999 (nel congresso mondiale di [[Washington]]) ha validato la documentata scientificità di cinque modelli clinici:
Effettivamente in questo tentativo storicamente rilevante di emancipazione dei lavoratori spagnoli ad opera di essi stessi, e non di uno stato o di un partito operaio agenti in loro nome, nonostante le gravi urgenze del contesto bellico si avviarono una serie di pratiche rivoluzionarie e si attuarono azioni dirette di massa, spesso spontanee e diffuse in diversi ambiti della vita sociale.
# Il ''modello BENENZON'', che propone una concezione della musicoterapia come “''disciplina che utilizza il suono e il movimento per provocare effetti regressivi'' ”. Questa premessa rivela che alla base della concezione della musicoterapia di [[Rolando Omar Benenzon]] (musicista e psicologo argentino) vi sono presupposti teorici di tipo psicoanalitico. Benenzon considera la musicoterapia una disciplina paramedica, che trova le sue basi scientifiche nell'ambito clinico e terapeutico. Il suo metodo è incentrato sul concetto di ISO (Identità Sonora), il quale racchiude tutte le conoscenze, le competenze e le origini sonore che caratterizzano ogni singolo individuo, differenziandolo da tutti gli altri sin dalla nascita, per via delle diverse informazioni acquisite attraverso l'ascolto di melodie e suoni durante i mesi di gravidanza. Basandosi sulla teoria topografica di Freud, Benenzon distingue diverse tipologie di ISO e teorizza che nell'inconscio dell'essere umano sono presenti un insieme di energie che successivamente tendono a scaricarsi in ogni parte del cervello. Nella parte inconscia, secondo tale modello, le energie costituiscono due tipologie di ISO: universale e gestaltico. Di seguito, tutte le energie si diffondono nella parte preconscia andando a caratterizzarne delle altre: quella culturale, gruppale e complementare. Secondo Benenzon l'ISO si colloca principalmente nell'inconscio e si incrementa continuamente attraverso i vissuti, poiché ogni stimolo sonoro provoca delle sensazioni che ognuno di noi nel tempo va a depositare nel proprio bagaglio personale ossia l'inconscio stesso.<ref>{{Cita libro|autore=Rolando Benenzon|titolo=Manuale di musicoterapia|data=1998|editore=Borla|città=Roma}}</ref> Il principio sostanziale del metodo (ISO) consiste nel rispecchiamento del paziente da parte dell’operatore e nella apertura di un canale di comunicazione di livello regressivo e di natura squisitamente sonora. Il musicoterapeuta dovrà sfruttare i canali di comunicazione aperti precedentemente, dovrà elaborare un’ipotesi sull’ISO del paziente e tentare una integrazione con la produzione sonora proposta dallo stesso.
#La ''Musicoterapia creativa'' di Paul Nordoff e Clive Robbins, un musicista ed uno psicopedagogista inglesi, che hanno imposto un loro metodo rivolto a bambini affetti da disturbi lievi e gravi di apprendimento (inclusa la sindrome di Down), a pazienti affetti da autismo, a pazienti affetti da disabilità psico-fisiche, a pazienti affetti da disturbi dell’udito. Questo metodo, di marcata matrice educativo-pedagogica, prevede una seduta di gruppo in cui si imparano diversi ritmi per aiutare i movimenti del corpo e la coordinazione. La musica “suonata”è collocata al centro dell’esperienza e le risposte musicali costituiscono il materiale principale per l’analisi e per l’interpretazione.
# La ''Musicoterapia Analiticamente Orientata'', che consiste in uno sviluppo di quella che inizialmente era chiamata "Musicoterapia Analitica". Il modello, elaborato dalla violinista Mary Priestley negli anni '70, pone le proprie basi nella psicoterapia analitica di stampo junghiano. Il metodo è da lei definito come segue: “Musicoterapia analitica è il nome che è prevalso dall'uso simbolico, orientato analiticamente, di musica improvvisata dal musicoterapeuta e dal paziente”. È utilizzata come mezzo creativo per esplorare la vita interiore del paziente in modo da disporre di una via verso la crescita ed una maggiore auto-conoscenza.
# La BMT detta anche ''Musicoterapia Comportamentale'', teorizzata da Clifford Madsen, si è sviluppata particolarmente negli USA ed ancora costituisce negli Stati Uniti il modello principale di intervento musicoterapico. È un metodo che predilige l’uso della musica come rinforzo contingente o come stimolo per aumentare o modificare comportamenti adattivi o eliminare comportamenti distorti. Il Musicoterapeuta Comportamentista utilizza tecniche di sensibilizzazione, desensibilizzazione, condizionamento, rilassamento.
# Il ''metodo GIM'', che è stato elaborato da Helen Bonny agli inizi degli anni settanta. Esso utilizza la potenzialità della musica come evocatrice d’immagini e come strumento di esplorazione all'interno della coscienza. Bonny ritiene che la musica possegga la capacità di entrare a fondo nella coscienza per modificare la condizione fisica, emozionale, intellettuale e spirituale. I trattamenti consistono in un'esplorazione di sé centrata sulla musica ed utilizza specifici programmi musicali per stimolare e sostenere l’apertura dinamica di esperienze interiori, offrendo alle persone la possibilità di integrarle.
Oltre ai cinque modelli validati dalla World Federation of Music Therapy, nel corso degli anni ne sono stati sviluppati degli altri che, seppur non siano stati riconosciuti da questa associazione, hanno acquisito un'elevata importanza in ambito musico terapeutico come ad esempio: il modello di Juliette Alvin.
 
1. Juliette Alvin, violoncellista diplomata al conservatorio di Parigi, che negli anni '50-'60 decise di abbandonare la propria professione per dedicarsi a numerosi studi e ricerche riguardanti la sofferenza fisica e psichica dei bambini ricoverati negli ospedali della Gran Bretagna, diventando così una pioniera della musicoterapia. Il modello terapeutico di Juliette Alvin è stato teorizzato sulla base di attente osservazioni comportamentali dei pazienti, con l'utilizzo di un metodo misto poiché basato sull'impiego di tecniche di tipo attivo e recettivo, applicabili soprattutto ai bambini con handicap e alle volte anche ad adulti con difficoltà, per i quali la musica diviene uno degli elementi fondamentali per riuscire a migliorare le proprie condizioni di vita. Questo modello attribuisce alla musica un potere catartico, cioè purificativo, capace di far diminuire la tensione corporea e rilassare il sistema nervoso, portando benefici notevoli nei pazienti. Inoltre, la terapia produce numerosi effetti benefici nello sviluppo dell'individuo, agendo: sulla sfera emotiva, garantendogli un'immediata condizione di gratificazione rispetto al suo stato attuale; sull'intelletto, andando a rafforzare la memoria, l'attenzione e incrementando il controllo della propria personalità; nella sfera sociale, andando a migliorare l'interazione e la comunicazione con altri individui e con il gruppo.<ref>{{Cita libro|autore=Antonietti Alessandro|autore2=Colombo Barbara|titolo=Musica che educa, musica che cura|anno=2010|editore=Aracne|città=Roma}}</ref>
Per documentare precisamente la consapevolezza di chi all'epoca s'impegnò in questo senso si possono leggere diverse testimonianze di questo tenore:
«Noi anarchici non abbiamo fatto la guerra per il piacere di difendere la repubblica borghese ( [...] ) No, se abbiamo preso le armi, è stato per attuare la rivoluzione sociale».<ref> Sono le parole di un ex-miliziano del[[la Columna de Hierro]]. Cf. [[Fréderic Goldbronn]] e [[Frank Mintz]], ''Un'utopia realizzata. Quando la Spagna rivoluzionaria viveva in anarchia'', ''Spagna 1936: gli anarchici, la guerra, la rivoluzione'', Le Monde Diplomatique, dicembre 2000. {{cita web |url=http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=34 |titolo=Copia archiviata |accesso=5 aprile 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921055230/http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=34 |dataarchivio=21 settembre 2013 }}</ref>
 
La Alvin, concentrandosi maggiormente su soggetti con ritardo mentale, osserva come la musica interviene attivamente su di essi, riuscendo a stimolare nella persona processi di apprendimento, di memorizzazione, di movimento corporeo e soprattutto relazionali. Questo tipo di approccio è orientato verso applicazioni con il singolo ma anche con il gruppo, nella quale si va ad utilizzare una tecnica che prevede tre fasi centrali. Relazione sé/oggetto: fase in cui il paziente sceglie gli strumenti a lui grati nella massima libertà, utilizzandoli a proprio piacimento. Questo approccio tende a sviluppare la consapevolezza senso-motoria, la percezione e la sensibilità musicale.
L'aspetto militare nel quadro internazionale della guerra al fascismo è stato sempre quello maggiormente messo in evidenza, ma se si parla di [[rivoluzione sociale]], e non solo di [[guerra civile spagnola]], è soprattutto perché la maggior parte dell'economia spagnola fu messa sotto il controllo dei lavoratori in autonomia da uno stato allo sbando; nelle "roccaforti" anarchiche, come la [[Catalogna]], la percentuale raggiungeva il 75%, ma era più bassa in aree con forte influenza comunista. Le fabbriche erano gestite tramite comitati di lavoratori, le aree agricole furono collettivizzate in parte e gestite come comunità libere.
 
Relazione sé/terapeuta: fase nella quale il paziente cerca di instaurare una relazione con il terapeuta attraverso produzioni sonore e al dialogo d'improvvisazione musicale.
=== Terra e Libertà ===
 
Relazione sé/altri: in quest'ultima fase, avviene l'apertura da un'esperienza individuale a una di gruppo, nella quale le precedenti esperienze vengono utilizzate come modello per andare a crearne delle altre. Si predilige l'utilizzo dell'improvvisazione libera, del canto, dell'ascolto e del movimento<ref>{{Cita libro|autore=Cappa Alfonso|titolo=I neuroni specchio ci sorridono. Un'esperienza di musicoterapia e narrazione nell'autismo|edizione=edizioni circolo virtuoso|anno=2012|città=Bologna}}</ref>. Tramite l'elaborazione di questo modello, Juliette Alvin va definire la musicoterapia come "l'uso controllato della musica nel trattamento, nella riabilitazione, nell'educazione e nella preparazione di bambini ed adulti che soffrono di disturbi fisici, mentali o emotivi"<ref>{{Cita web|url=http://musicoterapieinascolto.com/articoli/343-bonardi-giangiuseppe-musicoterapia-o-musicoterapie|titolo=Musicoterapia o… musicoterapie?|cognome=Bonardi|nome=Giangiuseppe|data=29 ottobre 2009|accesso=13 dicembre 2020|dataarchivio=14 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210514110855/https://musicoterapieinascolto.com/articoli/343-bonardi-giangiuseppe-musicoterapia-o-musicoterapie|urlmorto=sì}}</ref>, constatando che la musica e gli strumenti musicali riescono a facilitare il processo terapeutico, che porterà a manifestare pensieri, sentimenti ed emozioni negative del paziente, e a facilitare il transfert con il terapeuta.
I terreni espropriati e collettivizzati furono il 70% in [[Catalogna]], il 70% in [[Aragona]], il 70% nella provincia di [[Badajoz]], il 58% in [[Castiglia-La Mancia]], il 49% in [[Andalusia]] e il 13 % nella [[comunità Valenciana]].<ref>Cf. la pagina italiana del sito Anarchopedia.org sulla rivoluzione spagnola [http://ita.anarchopedia.org/rivoluzione_spagnola#cite_ref-2]</ref>
L'antica questione agraria trovò così rapida soluzione con l'azione diretta dal basso dei contadini che, dopo le deludenti e timide riforme del governo repubblicano e socialista, presero in mano il loro destino senza attendere decreti di sorta e si appropriarono delle terre, ponendo fine alla gestione feudale e latifondistica. A differenza di quanto accadde con la direzione bolscevica della [[rivoluzione russa]], non si trattò di una collettivizzazione delle terre centralizzata e statale, né tanto meno di una nazionalizzazione della produzione. L'influsso delle concezioni anarchiche fra i braccianti e i contadini insorti aveva spinto da subito i fatti verso una prospettiva totalmente diversa.
 
== Principi ==
«Senza che "nessun partito, nessuna organizzazione" avesse impartito una consegna in questo senso, si costituirono anche collettività agrarie. Furono collettivizzati soprattutto i latifondi, i cui proprietari erano fuggiti nella zona franchista, o erano stati sommariamente giustiziati. Nell'Aragona, dove fin dal luglio 1936 i miliziani della colonna Durruti avevano dato impulso al movimento, furono coinvolti quasi tutti i villaggi: la federazione delle collettività arrivò a comprendere mezzo milione circa di contadini. Sulla piazza del villaggio furono raccolti e bruciati gli atti di proprietà fondiaria. I contadini consegnavano alla collettività tutto ciò che possedevano: terre, attrezzi, animali da tiro ecc. In alcuni villaggi il denaro fu abolito e sostituito da tagliandi. Non si trattava però di una vera moneta, dato che con quei buoni non si potevano acquistare mezzi di produzione ma solo beni di consumo, peraltro in quantità limitata. Il denaro accantonato dal comitato fu utilizzato per acquistare all'estero i prodotti mancanti che non potevano essere ottenuti con gli scambi.».<ref> Cf. [[Fréderic Goldbronn]] e [[Frank Mintz]], ''Un'utopia realizzata''..., Op. cit.</ref>
I principi base della pratica musicoterapeutica sono:
# il paziente è parte attiva della terapia;
# la centralità del rapporto di fiducia e l'accettazione incondizionata rispetto al paziente;
# l'adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta;
# scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta;
# stabilimento di un legame tra il musicoterapeuta e il paziente grazie al suono;
#stimolazione allo sviluppo della [[Resilienza (psicologia)|resilienza]].
 
Il musicoterapeuta è quindi un mezzo attraverso il quale un paziente si apre e "tira fuori" le proprie emozioni.
Nel quadro di una visione antiautoritaria della rivoluzione l'esistenza della proprietà agricola individuale, così come altri importanti nodi politico-sociali, fu affrontata secondo criteri differenziati in base a decisioni prese localmente dalle collettività o regionalmente, ed essa non fu sistematicamente abolita.
Non a caso [[Isaac Puente]], uno dei principali teorici del [[comunismo libertario]] [http://greennotgreed.noblogs.org/post/2012/09/06/concezione-confederale-del-comunismo-libertario-cnt-1936/], precisava in linea di principio che «Non può essere oggetto di discussione il regime di proprietà della ricchezza e degli utili della produzione, che verranno amministrati dalla collettività e messi a disposizione di chi vorrà produrre. La soppressione della proprietà privata e dell'accaparramento della ricchezza costituiscono la garanzia imprescindibile della libertà economica. Ma questa intransigenza verso la proprietà privata non può essere estremizzata fino a negarla per le cose di uso personale, né per i prodotti dell'attività personale dell'individuo. La proprietà usufruttuaria non credo che possa essere negata per i mobili, i vestiti e le cose di dettaglio il cui possesso non implica né una spoliazione né un'ingiustizia. Rispetto alla proprietà della terra - "la terra per chi la lavora" - si deve distinguere fra la terra dedicata alla produzione del necessario da quella che serve per produrre alimenti o piante rispondenti al gusto individuale, come gli orti e i giardini, o le particelle sperimentali, su cui deve rispettarsi la proprietà usufruttuaria.».<ref>
[[Isaac Puente]], ''Il Comunismo Libertario...'', Op. cit. [http://www.fdca.it/storico/puente/4.htm]</ref>
 
La musica dà alla persona malata la possibilità di esprimere e percepire le proprie emozioni, di mostrare o comunicare i propri sentimenti o stati d'animo attraverso il linguaggio non-verbale.
Il congresso delle collettività agricole aragonesi del 1937, iniziativa federalista libertaria fortemente osteggiata dalle forze governative centrali, stabilì, fra l'altro, che chiunque non volesse partecipare al sistema agricolo collettivizzato poteva avere un terreno di proprietà individuale, a condizione che la sua dimensione non eccedesse quella che egli stesso poteva lavorare senza impiegare salariati. [http://es.wikisource.org/wiki/Reglamento_de_la_Federaci%C3%B3n_de_Colectividades_de_Arag%C3%B3n]
 
Tipico è il caso degli individui affetti da [[autismo]], cioè individui che sono in una condizione patologica, per cui tendono a rinchiudersi in sé stessi rifiutando ogni comunicazione con l'esterno. La musica dunque permette al mondo esterno di entrare in comunicazione con il malato, favorendo l'inizio di un processo di apertura.
[[Gaston Leval]] conferma che «I piccoli proprietari erano rispettati. Le tessere di consumatori fatte anche per loro, il conto corrente che era loro aperto, le risoluzioni prese a loro riguardo lo attestano. Soltanto s'impediva loro di aver più terra di quella che potessero coltivare, e d'esercitare il commercio individuale. L'adesione alle Collettività era volontaria: gli “individualisti” vi aderivano solo se e quando venivano persuasi dai migliori risultati del lavoro in comune.».<ref> Cf. [[Gaston Leval]], ''Né Franco né Stalin...'', Op. cit. {{collegamento interrotto|1=[http://anarkismo.wsm.ie/article/19554?userlanguage=ro&save_prefs=true] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Il tecnico di musicoterapia deve prestare attenzione a non sovrapporsi con il suo operato ad altre figure professionali, al fine di evitare conflittualità operative nell'équipe; in particolare il tecnico di musicoterapia non possiede gli elementi formativi per interpretare la comunicazione sonora sotto il profilo psicoterapico, ma essenzialmente sotto il profilo cognitivo-parametrico.
Ovviamente ciò non poteva dissolvere diffidenze e ostilità di quel ceto intermedio di piccoli proprietari o contadini mezzadri legato alla propria condizione e non impedì, dato che la rivoluzione sociale agraria fu lungi dall'essere indolore, il manifestarsi di una conflittualità anticollettivista che bloccava la collettivizzazione e che, in determinate situazioni locali quali il villaggio [[La Fatarella]], poteva degenerare anche in lotta armata con morti e feriti.<ref> Cf. [[Claudio Venza]], ''Anarchia e potere...'', Op. cit., p. 125.</ref>
Per quanto riguarda l'aspetto riabilitativo il tecnico di musicoterapia può operare all'interno di una équipe nella quale siano presenti le figure sanitarie responsabili.
 
== Storia ==
=== Autogestione dell'economia e forme di organizzazione sociale antiautoritaria ===
{{citazione necessaria|L'uso della musica a scopi terapeutici è documentato in numerose civiltà dal mondo antico ad oggi, prevalentemente all'interno di un modello di pensiero magico-religioso o sciamanico.
Il concetto di musicoterapia come disciplina scientifica si sviluppa solo all'inizio del secolo XVIII: il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del Settecento a cura di un medico musicista londinese, [[Richard Brocklesby]]. I primi esperimenti di musicoterapia in Italia furono attuati nel ''Morotrofio'' di Aversa a partire dal [[1843]] da parte di [[Biagio Gioacchino Miraglia]]<ref>Sadi Marhaba, ''Lineamenti della psicologia italiana, 1870-1945''; presentazione di Cesare Musatti, Firenze: Giunti-Barbera, 1981, p. 28 ([http://books.google.it/books?id=3eja56TRrl8C&pg=PA28&lpg=PA28 Google libri])</ref>.}}
 
A metà degli anni '1970, gli americani Joseph Puleo e Leonard Horowitz, studiando vari testi religiosi, in primis la Bibbia, scoprirono 6 frequenze musicali, o frequenze di solfeggio: 396 Hz, 417 Hz, 528 Hz, 639 Hz. Hz, 741 Hz e 852 Hz. Ascoltare musica con queste frequenze, secondo numerosi studi, può migliorare lo stato psicologico di una persona. Inoltre, come notato dai ricercatori, gli strumenti musicali del mondo antico erano accordati principalmente sulla frequenza di 432 Hz, che, secondo dati recenti, non è inclusa nell'elenco delle principali frequenze del solfeggio, ma ha un effetto calmante effetto <ref>[https://acusmagic.com/it/solfeggio-frequencies/ Solfeggio frequencies]</ref>.
La ricerca storica fornisce dati incompleti, parziali e non di rado discordanti sulla valutazione qualitativa e quantitativa del sistema economico e sociale durante le varie fasi nel periodo rivoluzionario.
[[File:Solfeggio 9frecuencias.png|miniatura|170px|Schema di Solfeggio frequencies]]
Una figura professionale di tipo Sanitario o sociosanitario è gestita dal Ministero della Salute ed una professione sanitaria non può essere riconosciuta da un corso privato o pubblico, nemmeno da un corso universitario, essendo sottoposta alle regole costituzionali ed ai codici penale e civile.
Attualmente la richiesta di alcune associazioni di utilizzazione della legge 4 del 2013 non è evadibile in quanto quella legge esclude categoricamente ogni ambito clinico.<ref>{{Cita web |url=http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf |titolo=Richiesta Rifiutata<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=7 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150412190027/http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf |dataarchivio=12 aprile 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Se relativamente alla professione lo Stato Italiano non si è ancora espresso, qualche cosa si muove invece dal punto di vista della formazione. Con il Decreto Ministeriale 8 ottobre 2008 n.629 è stata autorizzata l'attivazione di un corso accademico sperimentale di primo livello presso il Conservatorio di Pescara<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|titolo=Musicoterapia|autore=Adminpat|accesso=2017-10-17|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171018013044/http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|dataarchivio=18 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref> e successivamente, con il Decreto Ministeriale 23 novembre 2005 prot. n. 484/2005 il MIUR ha dato il via libera per la sperimentazione di un Diploma Biennale di Specializzazione in “Musicoterapia” presso due Conservatori: il Conservatorio di Verona<ref>[http://www.conservatorioverona.it/it/musicoterapia/ MUSICOTERAPIA]</ref> ed il Conservatorio dell'Aquila.<ref>[http://www.miur.it/stage/documento.asp?categoria=15&documento=5349 Testo DM]</ref> Successivamente, per un breve periodo, sono stati attivati anche presso i Conservatori di Matera e di Cuneo.
È stato stimato da [[Sam Dolgoff]], autore de ''I Collettivi Anarchici: autogestione dei lavoratori nella Rivoluzione Spagnola'', che più di 10 milioni di persone parteciparono direttamente, o almeno indirettamente, nella rivoluzione spagnola. Sebbene con una diversa intensità e densità geografica nel territorio spagnolo, quasi ogni sfera dell'economia fu investita dal processo rivoluzionario e autogestionario. Esso si estese e spinse più avanti in [[Catalogna]], dove il settore industriale come quelli dei trasporti, dei servizi e finanche il settore del commercio non furono affatto esclusi da queste forme di socializzazione. In alcuni casi perfino i taxi<ref> A Barcellona circolavano 700 taxi dipinti dei colori rosso e nero delle bandiere anarchiche. {{cita web |url=http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-i-taxi-di-barcellona-da-le-libertaire-del-12-luglio-1946--38384922.html |titolo=Copia archiviata |accesso=8 aprile 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100315210518/http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-i-taxi-di-barcellona-da-le-libertaire-del-12-luglio-1946--38384922.html |dataarchivio=15 marzo 2010 }}</ref>, gli alberghi, le barberie e i ristoranti furono collettivizzati e gestiti dagli stessi lavoratori. Nell'industria catalana la collettivizzazione riguardò circa 2.000 imprese di vari settori (tessile, metallurgia, chimica, edilizia, legno, servizi, spettacolo ecc.), mentre il controllo operaio vigeva in circa 4.500 imprese.<ref> Cf. [[Claudio Venza]], ''Anarchia e potere...'', Op. cit., p. 127.</ref>
Con D.M. 3 nov 2011 n. 164 è stato autorizzato il "Biennio sperimentale di specializzazione in Musicoterapia" (Diploma accademico di II livello) presso il Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi" a Ferrara. Lo studio ed il tirocinio al Biennio sono svolti con particolare riferimento alla Musicoterapia applicata alla Neuroriabilitazione. Le lezioni si svolgono presso il Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione - Settore Medicina Riabilitativa “San Giorgio” di Ferrara.<ref>[http://www.conservatorioferrara.it Biennio Ferrara]</ref>
 
Con l'art. 236 comma 3-bis L. 77 del 17/7/2020 anche i Diplomi Biennali di Specializzazione in Musicoterapia rilasciati dai Conservatori di Verona, L'Aquila, Cuneo e Matera, acquisiscono lo stesso valore del titolo di studi rilasciato dal Conservatorio di Ferrara. La Legge appena citata sancisce infatti che "''I titoli ottenuti al termine dei corsi biennali sperimentali per il conseguimento del Diploma di Specializzazione in Musicoterapia, attivati dalle Istituzioni di cui all'art.2 della legge 21/12/1999 n. 508 e autorizzati dal Ministero dell'Università e della Ricerca sono equipollenti, anche ai fini concorsuali, ai Diplomi accademici di II livello rilasciati dalle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica".''
La rivoluzione sociale non si dimostrò invece efficace nel settore bancario che, forse per la scarsa presenza di sindacalisti radicali favorevoli alla collettivizzazione, finì per costituire uno dei suoi punti deboli cruciali, come già era stato durante l'esperienza rivoluzionaria della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]] (1871). Il sindacato maggioritario in quel settore, l'[[Unione Generale dei Lavoratori]] ('''U.G.T.'''), era infatti vicino al governo a direzione marxista, più orientato verso la nazionalizzazione, ossia la gestione statale delle banche, il quale si servì del controllo del credito e delle riserve auree per circoscrivere e strangolare la dinamica rivoluzionaria, indirizzando politicamente i fondi pubblici per le spese, militari e non, dove non erano maggioritarie le componenti rivoluzionarie anarchiche o comuniste antistaliniste (soprattutto il [[P.O.U.M.]]). Onde evitare che oltre 500 tonnellate d'oro della Repubblica spagnola, confiscate alla [[Banca di Spagna]], finissero direttamente in mano ai rivoluzionari spagnoli, il governo preferì trasferirne segretamente il valore nelle casse di [[Stalin]], con lo scopo di ottenere il contributo bellico sovietico condizionato. E così egli poté impiegare quel[[l'oro di Mosca]] a sua discrezione, con le conseguenze politiche e militari che si vedranno (controrivoluzione stalinista prima, vittoria del franchismo e fine della Repubblica poi).
 
== Modelli ==
Tuttavia una radicale trasformazione dei rapporti sociali e di produzione aveva potuto, se non altro, cominciare ad essere messa in pratica. In diverse collettività e in alcune transazioni il denaro fu abolito o parzialmente sostituito da forme non monetarie di retribuzione e buoni intransferibili, detti "''vales''".
Poiché sostanzialmente la musicoterapia è una modalità di approccio alla persona, si configureranno ambiti diversi di applicazione della metodica a seconda che l'utente sia singolo o gruppo, paziente o discente. Un'ulteriore moltiplicazione dei modelli musicoterapici si avrà poi in relazione alle finalità che si vogliono perseguire. Nella attuale fase di ricerca nella disciplina emergente si può parlare di musicoterapie più che di musicoterapia.
«Ad esempio ad Asco, in Catalogna, i membri dei collettivi ricevevano una tessera di famiglia sul cui retro figurava un calendario per segnare via via le date di acquisto dei viveri, che potevano essere ritirati solo una volta al giorno nei diversi centri di approvvigionamento. Queste tessere erano di diversi colori, per permettere anche a chi non sapeva leggere di distinguerle facilmente. La collettività provvedeva a remunerare insegnanti, ingegneri e medici, che curavano gratuitamente i pazienti.».<ref> Cf. [[Fréderic Goldbronn]] e [[Frank Mintz]], Op. cit... {{cita web |url=http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=34 |titolo=Copia archiviata |accesso=5 aprile 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921055230/http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=34 |dataarchivio=21 settembre 2013 }}</ref>
 
Storicamente possiamo distinguere la [[musicoterapia attiva]] (suonare) da quella [[musicoterapia recettiva|recettiva]] (ascoltare), ma è una discrezione limitata, poiché lo stesso metodo può cambiare a seconda dell'applicativo.
Non utilizzata ovunque, questa sorta di salario familiare, per quanto ispirato ad un principio di uguaglianza, non andava certamente in direzione di una maggiore indipendenza della donna ed era in contraddizione con un certo progresso dell'emancipazione femminile nella rivoluzione in corso, dal diritto all'aborto alla parità nelle decisioni assembleari e nelle milizie.
Accanto alla lotta contro l'oppressione di classe e lo sfruttamento, comunque, la rivoluzione spagnola avanzò contro altre forme di dominazione. Le relazioni sociali gerarchiche in genere subirono trasformazioni radicali o, quantomeno, sperimentazioni innovative in senso egualitario e libertario, come notò per esperienza diretta [[George Orwell]] nel suo [[Omaggio alla Catalogna]], a partire proprio dalla messa in discussione dell'ideologia maschilista del patriarcato e dal protagonismo attivo e organizzato delle donne in ogni aspetto della rivoluzione.<ref> Si pensi in particolare al movimento delle Mujeres Lbres (Donne Libere) [http://ita.anarchopedia.org/Mujeres_libres_%28gruppo%29]</ref>
 
Si può invece evidenziare una più precisa differenza tra le Scuole in base al ''core'' d'intervento che può essere [[Psicoanalisi|psicoanalitico]], psicosomatico, somatico.
Sempre all'insegna di una cultura antiautoritaria, in campo educativo, fu varato un vasto programma di alfabetizzazione e venne intensificata l'attività degli [[Ateneos Libertarios]]; vennero portate avanti iniziative riconducibili all'attività passata del famoso maestro e teorico di una "Scuola Moderna" [[Francesc Ferrer i Guàrdia]]; vennero fondate diverse scuole razionaliste, in un paese dove l'educazione era essenzialmente prerogativa della Chiesa cattolica, ed anche montessoriane.
# Scuole a impianto somatico<br />In questi casi l'utente è un singolo e si tratta di un [[paziente]].<br />Il fine è terapeutico.
# Scuole d'impianto psicosomatico<br />L'utenza è costituita da singoli o gruppi. Spesso, ma non solo, bambini, anziani e disabili mentali.<br />Il fine è sviluppare o mantenere le capacità cognitive, espressive e di apprendimento, orientamento e coordinamento motorio.
# Scuole a impronta psicoanalitica<br />L'utenza è costituita da singoli o gruppi.<br />Il fine è sviluppare gli aspetti sociali della persona.
# Musicoterapia umanistica.
 
== Campi di applicazione ==
In tutto il territorio della Catalogna il servizio sanitario fu garantito e riorganizzato sulla base di un progetto avanzato di socializzazione della medicina, si svilupparono pratiche mediche fondate sulla prevenzione e la terapia sociale. Figura chiave di questo progetto fu il dottor [[Félix Martí Ibáñez]], impegnato sia sul terreno clinico che su quello culturale, che lavorerà anche alla legislazione sull'aborto stendendo la norma, in una delibera della [[Generalitat de Catalunya]] datata 25 dicembre 1936, per la quale alla donna spettava la libera scelta di proseguire o interrompere la gravidanza entro i primi 3 mesi.<ref> Cf. [[Claudio Venza]], ''Anarchia e potere...'', Op. cit, p.146.[http://ita.anarchopedia.org/medicina_sociale#La_questione_sanitaria_nella_Spagna_libertaria]</ref>
La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli, quali l'insegnamento, la riabilitazione o la terapia.
 
Per quanto riguarda la [[terapia]] e la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la [[neurologia]] e la [[psichiatria]]:
La stessa organizzazione militare della guerra sociale antifascista fu improntata in chiave antimilitarista ed orizzontale con il rifiuto dell'esercito e la creazione di milizie e colonne, come [[la Columna de Hierro]] di [[Valencia]] o la più famosa [[Colonna Buenaventura Durruti]], e l'abolizione di gradi e uniformi militari.
* [[autismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Monika|cognome=Geretsegger|nome2=Laura|cognome2=Fusar-Poli|nome3=Cochavit|cognome3=Elefant|data=2022-05-09|titolo=Music therapy for autistic people|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|volume=5|numero=5|pp=CD004381|accesso=2024-12-10|doi=10.1002/14651858.CD004381.pub4|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35532041}}</ref> infantile
Così un delegato della formazione miliziana valenzana, che contava 3000 combattenti ed oltre 20.000 volontari, ne descriveva la struttura in un articolo dell'organo di stampa ''Linea de Fuego'' del 17 novembre 1936: «La costituzione del Comitato di Guerra è accettata da tutte le milizie confederali. Noi partiamo dall'individuo e formiamo dei gruppi di dieci, che si autogestiscono le piccole operazioni. Dieci gruppi formano una Centuria, che nomina un delegato per rappresentarla. Trenta Centurie formano una Colonna, che è diretta dal Comitato di Guerra, di cui fanno parte i delegati di Centuria.».<ref> Cf. ''Protesta davanti...'', Op. cit. [http://www.ecn.org/filiarmonici/incontrolado.columna.html]</ref>
* [[ritardo mentale]]
All'origine di questa forma di organizzazione erano quasi vent'anni di lavoro e di esperienze di vari gruppi d'azione come ''[[Los Solidarios]]'', che difendevano gli attivisti sindacalisti e anarchici dalla [[violenza]] padronale dei ''[[pistoleros]]'' tra il [[1917]] e il [[1923]], ma soprattutto dei Comitati di Difesa della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]], costituiti nel [[1934]].<ref> Cf. [[Guillamón Agustín]], ''[http://connessioni-connessioni.blogspot.it/2013/01/i-comitati-di-difesa-della-cnt.html I Comitati di Difesa della Cnt a Barcellona (1933-1938)]'', All'Insegna del Gatto Rosso, Milano, 2013. [http://www.radiocane.info/guillamon/ Audio di intervista ad Guillamón Agustín sui Comitati di Difesa]</ref>
* [[disabilità]] motorie
* morbo di [[Alzheimer]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Malak|cognome=Bleibel|nome2=Ali|cognome2=El Cheikh|nome3=Najwane Said|cognome3=Sadier|data=2023-03-27|titolo=The effect of music therapy on cognitive functions in patients with Alzheimer's disease: a systematic review of randomized controlled trials|rivista=Alzheimer's Research & Therapy|volume=15|numero=1|pp=65|accesso=2024-12-10|doi=10.1186/s13195-023-01214-9|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36973733}}</ref> e altre [[demenza|demenze]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Gómez-Romero|nome2=M.|cognome2=Jiménez-Palomares|nome3=J.|cognome3=Rodríguez-Mansilla|data=2017-05|titolo=Benefits of music therapy on behaviour disorders in subjects diagnosed with dementia: a systematic review|rivista=Neurologia (Barcelona, Spain)|volume=32|numero=4|pp=253–263|accesso=2024-12-10|doi=10.1016/j.nrl.2014.11.001|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25553932}}</ref>
* psicosi
* [[disturbi dell'umore]]
* depressione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sonja|cognome=Aalbers|nome2=Laura|cognome2=Fusar-Poli|nome3=Ruth E.|cognome3=Freeman|data=2017-11-16|titolo=Music therapy for depression|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|volume=11|numero=11|pp=CD004517|accesso=2024-12-10|doi=10.1002/14651858.CD004517.pub3|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29144545}}</ref>
* [[disturbo somatoforme|disturbi somatoformi]] (in particolare sindromi da dolore cronico)
* disturbi del comportamento alimentare ([[anoressia nervosa]])
* [[malattia di Parkinson]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Manuel Joaquín|cognome=Machado Sotomayor|nome2=Víctor|cognome2=Arufe-Giráldez|nome3=Gerardo|cognome3=Ruíz-Rico|data=2021-11-04|titolo=Music Therapy and Parkinson's Disease: A Systematic Review from 2015-2020|rivista=International Journal of Environmental Research and Public Health|volume=18|numero=21|pp=11618|accesso=2024-12-10|doi=10.3390/ijerph182111618|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34770129}}</ref>
 
In ogni caso, gli interventi di tipo clinico rimangono di esclusiva competenza degli esercenti le professioni sanitarie.
== Le cause della fine dell'esperienza rivoluzionaria ==
 
Lo studio della [[musica]] in medicina è un campo sempre più in via di sviluppo che in passato è stato largamente indirizzato all'utilizzo della musica come terapia complementare.
Ostacoli di vario genere al processo rivoluzionario, comprese contraddizioni interne e soggettive, contribuirono alla conclusione di questa esperienza storica e la storiografia sull'argomento è più vasta che quella sulle realizzazioni concrete. I fattori critici di tipo politico o militare, indiscutibilmente determinanti, hanno finito forse per oscurare altri elementi che entrarono allora in gioco e che, precisamente, qualificarono come anarchica questa rivoluzione infranta. La stessa storicità della rivoluzione sociale e libertaria qui illustrata corre il rischio di una dissolvenza, o di una vera e propria rimozione, quando ridotta esclusivamente entro altre categorie storiografiche come, ad esempio, quelle di [[guerra civile di Spagna]] o di [[frontismo]] antifascista.
Sempre più interesse si è concentrato sulla comprensione dei meccanismi fisiologici che sottostanno agli effetti della musica e sulla capacità di essa nel modulare le risposte metaboliche. La ricerca ha stabilito un ruolo della musica nella regolazione dell'[[asse ipotalamo-ipofisario]], del [[sistema nervoso autonomo]], del [[sistema immunitario]], che hanno, a loro volta, un ruolo chiave nella regolazione del [[metabolismo]] e del bilancio energetico. Scoperte più recenti hanno dimostrato un ruolo della musica nel recupero metabolico dallo stress, nella motilità gastrica ed intestinale, nella modulazione dei sintomi gastrointestinali legati al cancro, e nell'aumento del metabolismo lipidico e della clearance dell'[[acido lattico]] durante l'esercizio e il recupero dopo lo sforzo.<ref>http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007%2812%2900077-9/abstract#/article/S0899-9007(12)00077-9/fulltext?mobileUi=1&mobileUi=1&mobileUi=1</ref>
 
=== La musica come strumento compensativo per i DSA ===
È da tenere presente che già la sezione spagnola della [[Prima Internazionale]] ([[A.I.L.]]) era schierata su posizioni bakuniniste e che questa, nelle sue evoluzioni successive alla rottura con i marxisti, aveva elaborato una propria teoria rivoluzionaria basata sulla pratica dell'azione diretta, sull'organizzazione e sul federalismo. Date queste premesse il corso del movimento rivoluzionario, che per sua natura era antistatalista e vedeva un protagonismo sociale autonomo dei lavoratori, non poteva non incontrare dinamiche politiche inerziali o contrarie, provenienti sia dal campo reazionario che dall'arco di forze antifranchiste al governo, incluso, in parte, lo stesso movimento anarchico; e se molteplici furono le cause della fine dell'esperienza rivoluzionaria, di varia origine politica furono, dunque, anche le opposizioni allo sviluppo di quel corso.
I [[Disturbi specifici di apprendimento|DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento)]] fanno parte dell'ampia area dei Disturbi Evolutivi e possono manifestarsi nel corso della crescita del bambino e interessare lo sviluppo cognitivo o l'acquisizione delle abilità di linguaggio e/o di apprendimento. Facendo riferimento alla legge 170/2010, "Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari". Tra gli strumenti compensativi utilizzati a scuola si fa riferimento anche alla musica, che viene presa in considerazione nell'elaborazione dei percorsi individualizzati e personalizzati per gli allievi con DSA nella relazione del loro [[Piano didattico personalizzato|PDP]] (Piano Didattico Personalizzato). L'ipotesi di intervenire su diverse abilità attraverso la musica è attendibile in quanto l'attività musicale utilizza le stesse funzioni e le stesse aree cerebrali che vengono utilizzate per altri compiti non musicali, tra cui linguaggio e lettura. Il potenziale compensativo e di sviluppo di questo strumento è dato dal fatto che favorisce l'adattamento e la creazione di percorsi alternativi e autonomi di apprendimento e stimola il potenziamento dei processi integrativi, sostitutivi e correttivi, inoltre la musica è in grado di stimolare diverse aree cognitive andando a coinvolgere sia il sistema cognitivo e motorio, sia il sistema delle emozioni. Molteplici ricerche hanno dimostrato anche che l'attività musicale in età scolare può potenziare diverse abilità tra cui la memoria di lavoro, la concentrazione e la capacità di astrazione verbale ed è stato dimostrato che esiste un rapporto tra abilità musicali e abilità fonologiche ed infatti i musicisti sono risultati essere in vantaggio per quanto riguarda le abilità fonologiche rispetto ai non-musicisti. Gli studi che si sono interessati della relazione tra abilità di lettura e abilità musicale, hanno dimostrato che l'esperienza musicale incrementa aspetti sia dell'elaborazione uditiva che del linguaggio e delle abilità di lettura (Anvari <nowiki>''</nowiki>et al.<nowiki>''</nowiki> 2002; Overy <nowiki>''</nowiki>et al. 2003).<nowiki>''</nowiki>
 
<ref>{{Cita libro|cognome=Rizzo, Amalia Lavinia. Lietti, Mariateresa.|titolo=Musica e DSA : la didattica inclusiva dalla scuola dell'infanzia al conservatorio|url=http://worldcat.org/oclc/1105615430|accesso=2020-05-11|data=cop. 2013|editore=Rugginenti|OCLC=1105615430|ISBN=978-88-7665-644-6}}</ref>
=== Controrivoluzione e repressione ===
 
La necessità di accelerare e completare la rivoluzione rivendicata da parte della sinistra libertaria e poumista, venne avversata dai comunisti, appoggiati dall'Unione Sovietica, e dai repubblicani democratici; i primi perché contrari all'opportunità di affrontare una rischiosa rivoluzione sociale, nella quale non avrebbero potuto assumere una posizione egemone, i secondi perché spaventati dallo sconvolgimento economico che ne sarebbe derivato. I rivoluzionari ribattevano che solo la mobilitazione rivoluzionaria delle classi subalterne avrebbe fornito lo slancio necessario in termini anche di alto morale alla popolazione per sconfiggere il fascismo.
 
Con il progredire della guerra, il governo e i comunisti furono in grado di fare leva sul loro accesso alle armi sovietiche per ripristinare il controllo politico, sia con la diplomazia che con la forza. Nelle [[Giornate di Maggio (1937)|giornate di maggio del 1937]], i contrasti all'interno del campo antifascista esplosero in conflitto aperto quando i comunisti cercano di conquistare militarmente il controllo degli edifici pubblici di Barcellona, difesi dagli anarchici, arrestandone e fucilandone i dirigenti. Già precedentemente il Partito Comunista, per sconfiggere Franco, aveva sostenuto l'opportunità di un blocco sociale il più esteso possibile rinviando quindi ogni prospettiva rivoluzionaria alla fine della guerra. Inoltre la necessità dell'Unione Sovietica di rimanere l'unico punto di riferimento politico ed ideologico per i comunisti di tutto il mondo spinse Stalin ad opporsi anche militarmente alla componente anarchica e a quella trotskista e "dissidente" (come il ''POUM'', il [[Partito Operaio di Unificazione Marxista]]), dello schieramento repubblicano. Paradossalmente quindi, furono i comunisti filosovietici a battersi contro l'abolizione della proprietà privata<ref>Antony Beevor, ''cit.'', pagg. 102-122</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
Testi sui cinque modelli di intervento riconosciuto dalla World Federation of Music Therapy:
* Benenzon R.O. Manuale di Musicoterapia. [[Edizioni Borla]], Roma, 1983.
* {{en}}Bonny H. Facilitating GIM sessions. AN ICM Publication, Salinas, 1999.
* {{en}}Nordoff P., Robbins C. Creative Music Therapy. Harper Row Publishers, New York, 1977.
* {{en}}Priestley M. Music therapy in action. Barcelona Publishers, St. Luis, 1975.
* Orff, G. (1980). ''The Orff Music Therapy.'' New York: Schott Music Corporation.
* ''Nutrendosi di suono. Otto musicoterapisti si raccontano'', Maria Broccardi (a cura di), Pacini ed.
* Laura Gamba, Musicoterapia per crescere. Percorsi riabilitativi dall'infanzia all'adolescenza, Carocci ed.
* Paolo Cattaneo, ''La Canzone come esperienza relazionale, educativa, terapeutica'', Ricordi Universal Publishing, Milano, 2009
* Mario Corradini, ''Iniziazione alla musicoterapia'', Edizioni Mediterranee, Giugno 2009, ISBN 882721284X.
* Léon Bence - [[Max Méreaux]], ''MUSICOTERAPIA - Ritmi armonie e salute'', Edizioni Xenia, Milano, 1990.
* [[Amedeo Benedetti]], ''Comunicazione e osservazione per musicoterapeuti'', Genova, AISMT, 1997.
* Ernestina Zavarella - ''Itinerari di musicoterapia, in Giochi per crescere insieme - Manuale di tecniche creative'' a cura di Sabina Manes, Franco Angeli Editore, 2007.
* Caneva Paolo Alberto - Songwriting. La composizione di canzoni come strategia di intervento musicoterapico, Armando Editore, Roma, 2007.
* Caneva P.A., Mattiello S.- [https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?Id=25334 Community Music Therapy. Itinerari, principi e pratiche per un'altra musicoterapia], FrancoAngeli, Milano, 2018
* Ezzu A., Messaglia R. Introduzione alla Musicoterapia. Musica Practica, Torino, 2006.
* Giulia Cremaschi Trovesi - Il Corpo Vibrante - Teoria, pratica ed esperienze di musicoterapia con bambini sordi - Edizioni Scientifiche Magi, Roma, 2001
*[[Mauro Scardovelli]] - Musica e trasformazione - Edizioni Borla, Roma, 1999
* Gerardo Manarolo - Manuale di musicoterapia- Edizioni Cosmopolis, Torino, 2006
* Gerardo Manarolo - Psicologia della musica e musicoterapia - Edizioni Cosmopolis, Torino, 2009
* Silvio Luigi Feliciani (a cura di) - [http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=203830 Olav Skille: il suono a bassa frequenza nella terapia musicale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150610224446/http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=203830 |date=10 giugno 2015 }} - Aracne Edizioni, Roma 2010
* Lucia Cavallari, Michele Cavallari - [http://www.bordeauxedizioni.it/suono-musica-musicoterapia/ Suono, musica, musicoterapia] - Bordeaux Edizioni, 2013
* The impact of music on metabolism, Alisa Yamasaki, B.A., Abigail Booker, B.A., Varun Kapur, M.D., Alexandra Tilt, B.A., Hanno Niess, M.D., Keith D. Lillemoe, M.D., Andrew L. Warshaw, M.D., Claudius Conrad, M.D., Ph.D. - [http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007(12)00077-9/abstract]
*Capolsini Lorenzo., Rossi Mariolina - ''Musicoterapia in onco-ematologia pediatrica. Metodologia di lavoro e valutazione dei risultati -'' Cittadella Editrice, Assisi 2013
 
== Altri progetti ==
* ''Protesta davanti ai libertari del presente e del futuro sulle capitolazioni del 1937 di un "Incontrolado" della Colonna di Ferro'', Nautilus, Torino, 1981. Testo anonimo di un ex-miliziano del[[la Columna de Hierro]] disponibile in rete [http://www.ecn.org/filiarmonici/incontrolado]
{{interprogetto|wikt=musicoterapia}}
* Aa.Vv., L'Adunata dei Refrattari, ''Barricate e Decreti. Spagna 36-37 la Rivoluzione infranta'', Gratis edizioni, Torino, 2013.
* Anthony Beevor, ''La guerra civile spagnola'', BUR, Milano, 2007.
* [[Camillo Berneri]], ''Guerra di classe in Spagna'', Pistoia, Ed. RL, 1971.
* [[Sam Dolgoff]], ''The anarchist collectives: workers' management in the Spanish revolution 1936-1939'', New York, 1974.
* Cedric Dupont, ''Ils ont osé. Espagne 1936-1939. Chroniques, témoignages, reportages... de l'époque'', Los Solidarios, éditions du Monde Libertaire, Paris, 2002.
* [[Fréderic Goldbronn]] e [[Frank Mintz]], ''Un'utopia realizzata. Quando la Spagna rivoluzionaria viveva in anarchia'', ''Spagna 1936: gli anarchici, la guerra, la rivoluzione'', Le Monde Diplomatique, dicembre 2000. [https://web.archive.org/web/20130921055230/http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=34]
* [[Agustín Guillamón]], ''[http://connessioni-connessioni.blogspot.it/2013/01/i-comitati-di-difesa-della-cnt.html I Comitati di Difesa della Cnt a Barcellona (1933-1938)]'', All'Insegna del Gatto Rosso, Milano, 2013.
* [[Gaston Leval]], ''Né Franco né Stalin: le collettività anarchiche spagnole nella lotta contro Franco e la reazione staliniana'', Istituto editoriale italiano, Milano, 1952.
* [[George Orwell]], ''[[Omaggio alla Catalogna]]''
* [[Abel Paz]] (pseudonimo di Diego Camacho), ''Durruti e la rivoluzione spagnola'', Pisa, Ragusa, Milano, Biblioteca F. Serantini, La Fiaccola, Zero In Condotta, 2 voll., 1999 e 2000.
* [[André e Dori Prudhommeaux]], ''La Catalogne libre'', Editions Le Combat Syndicaliste, Parigi, 1970.
* [[Isaac Puente]], ''Il Comunismo Libertario e altri scritti'', Quaderni di Alternativa Libertaria, Fano, 2011. II testo dell'opuscolo è tratto e tradotto da [[Isaac PUENTE]], ''El comunismo libertario y otras proclamas insurreccionales'', Edita Likiniano Elkartea, Bilbao 2003. Premessa e traduzione a cura di Pier Francesco Zarcone.
* [[Vernon Richards]], ''Insegnamenti della rivoluzione spagnola (1936-1939)'', Vallera, Pistoia, 1974.
* [[Carlos Semprun Maura]], ''Libertad! Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna'', Elèuthera, Milano, 1996 (1974).
* Claudio Venza, ''Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (1936-1939)'', Elèuthera, Milano, 2009.
 
== Filmografia ==
* ''[[Terra e libertà (film)]]''
 
== Voci correlate ==
* [[Rivoluzione sociale]]
* [[Anarchia]]
* [[Anarco-comunismo]]
* [[Socialismo libertario]]
* [[Giornate di maggio]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
* [http://www.socialismolibertario.it/venza.htm '''Cronologia essenziale'''] a cura di Claudio Venza, tratta dal libro ''Libertad! Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna'' di Carlos Semprun Maura, edizioni Elèuthera, Milano, 1996 (1974).
{{Portale|medicina}}
 
* La pagina italiana del sito Anarchopedia.org sulla rivoluzione spagnola [http://ita.anarchopedia.org/rivoluzione_spagnola#cite_ref-2]
 
* Rubrica con numerosi documenti dedicata alla rivoluzione spagnola sul sito-archivio della Fondazione [[Pierre Besnard]] [https://web.archive.org/web/20130820164740/http://www.fondation-besnard.org/rubrique.php3?id_rubrique=35]
 
* [http://www.youtube.com/watch?v=CxWUZJWOin8 '''Fury over Spain -Spagna 1936: l'utopia si fa storia'''], documentario video con commento in italiano, a cura del Centro Studi Libertari-Archivio G. Pinelli.
 
{{portale|anarchia|storia}}
 
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