Giovanni Battista Pittoni: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1700
|Attività = pittore
|Attività2 = docente
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , cittadino della [[Repubblica di Venezia]]
|Immagine = Giambattista_Pittoni,Portret van portraitschilder fromGiovanni LonghiBattista 1762Pittoni, croppedRP-P-1907-251.jpg
|Didascalia = ''Giambattista Pittoni'', incisione di [[AlessandroPietro LonghiMonaco (incisore)|Pietro Monaco]], 17621763 ca.
}} È considerato tra i più rilevanti esponenti del [[Rococò]] veneziano.
}}
Con [[Giambattista Tiepolo]] è il maggior pittore del [[XVIII secolo|Settecento]].
 
== Biografia ==
Proveniente da una famiglia di pittori, imparò l'arte dallo zio [[Francesco Pittoni]]<ref>{{cita web|autore= Alice Binion (n.d.).|url= [http://www.oxfordartonline.com/subscriber/article/grove/art/T067983 |titolo= Pittoni, Giambattista]. ''|sito= Grove Art Online'' / ''Oxford Art Online''. Oxford:|editore= Oxford University Press.}} (iscrizione richiesta)</ref>, con il quale eseguì nel 1716 il dipinto ''Sansone e Dalila'' ([[Pordenone]], Collezione Querini)<ref>{{cita testo|autore= Dwight C. Miller (|anno= 1982). [|url= http://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/00043079.1982.10788037 |titolo= Review of: Franca Zava Boccazzi, ''Pittoni: L'opera completa'']. ''|rivista= Art Bulletin'' '''|numero=64''' (4): |pp= 672-73.673 {{|doi|= 10.1080/00043079.1982.10788037}} (iscrizione richiesta)</ref>.
Una più chiara indicazione sugli orientamenti del pittore all'inizio della sua attività, ancora legata ai modi del [[Barocco]], è suggerita da ben individuati riferimenti stilistici con la pittura di [[Antonio Balestra]], operante a Venezia nel primo ventennio del Settecento. Attraverso alcune opere compiute dall'artista subito dopo quest'epoca, come il ''Martirio[[Il supplizio di San Tommaso|Martirio di san Tommaso]]'' ([[Venezia]], [[Chiesachiesa di San Stae]]) e ''Diana e Atteone'' ([[Vicenza]], Museo civico [[Palazzo Chiericati]]) si precisarono già i caratteri essenziali della sua pittura: ricchezza del colore, in particolare il prezioso blu, sciolto dispiegarsi delle forme, un estremo nonché manierato rigore nel definire i particolari e un soffuso senso di languore che aggiunge alle composizioni una nota di raffinata e leziosa preziosità, propria del rococò europeo.
 
Al gusto di [[Sebastiano Ricci]] e del [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]], per [[Plasticità (arte)|plasticità]] formale e freschezza del colore, appartengono la pala con i ''Santi Pietro e Paolo e Pio V che adorano la Vergine'' ([[Vicenza]], [[Chiesachiesa di Santa Corona]]) e il ''Giuramento di Annibale'' ([[Milano]], [[Pinacoteca di Brera]])<br />
Intorno agli anni venti del ‘700 la sua personalità si delineò con più precisione, rivelando un carattere vigoroso e monumentale negli affreschi. Nel 1720 dipinse ''Il Martiriomartirio di Sansan Tommaso'' per la [[Chiesachiesa di San Stae]] e tra il 1722 e il 1730 lavorò a quattro tele di un ciclo molto più ampio (in tutto erano ventiquattro) dei ''[[Tombeaux des Princes]]'' ideato da Owen McSwiney, in cui erano rappresentati alcuni dei più celebri uomini della storia britannica. Alla stessa realizzazione furono chiamati anche [[Canaletto]], [[Marco Ricci]] e [[Sebastiano Ricci]], [[Giovanni Battista Cimaroli]] ed altri artisti veneziani e bolognesi.
[[File:The Vision of Saint Anthony of Padua painting by Giovanni Battista Pittoni, San Diego Museum of Art.JPG|thumb|''La[[Visione visionedi sant'Antonio da Padova (Pittoni)|Visione di S.sant'Antonio da Padova]]'', 1730 circa, [[San Diego Museum of Art]], California, Stati Uniti|alt=]]
Negli stessi anni la composizione delle figure diventò più matura, il lavoro sulla resa del chiaroscuro si può dire ultimato, lo studio sui colori rivela la capacità di usarli in modo contrapposto e vivace, la resa dei particolari divenne molto più precisa; di questo sono testimonianza opere come ''Santi Pietro e Paolo e Pio V che adorano la Vergine'' ([[Vicenza]], [[Chiesachiesa di Santa Corona]]). Per tutta la vita alterna il filone devozionale a quello storico e mitologico.
Seguirono, nel decennio 1730-1740, alcuni capolavori come ''La Natività'' ([[Rovigo]], [[Accademia dei Concordi]]), la ''[[Continenza di Scipione (Pittoni)|Continenza di Scipione]]'' ([[Parigi]], [[Museo del Louvre]]) e le allegorie del soffitto di [[Ca' Pesaro]] a [[Venezia]].
 
A [[Brescia]] sono presenti nella [[Chiesa di San Gaetano (Brescia)|Chiesachiesa di San Gaetano]] la splendida "estasi"''Estasi di [[SantAndrea Avellino|sant'Andrea Avellino]]'' del 1742, la ''Madonna col Bambino adorata da San Carlo Borromeo '' del 1745 nella [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Brescia)| Chiesa di Santa Maria della Pace]] e un'altra tela nella chiesa[[Chiesa di S.Sant'Orsola (Brescia)|chiesa di Sant'Orsola]].
In provincia sue opere nella [[Chiesa di San Lorenzo Martire (Manerbio)|Parrocchiale di [[Manerbio]] con una bellissima ''Deposizione'' e nella cappella deldi [[Palazzo Lechi]] a [[Montirone]] ''la ''Contemplazione della Vergine''.
 
Un certo ripiegamento sui valori sicuri del passato denunciano le opere più mature, quali il ''Martirio di Santasanta Esteria'' ([[Bergamo]], Duomo), l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Allegoria delle Scienze e delle Arti'' ([[Valdagno]], [[Collezione Marzotto]]), ''La famiglia'' (Collezionecollezione privata), e l’l{{'}}''Annunciazione'' del 1757 delle [[Gallerie dell'Accademia|Gallerie veneziane]]; in esse troviamo anche un ritorno ai colori più bui e caldi, spesso con la presenza del prezioso blu.
 
Tra i suoi discepoli va ricordato il valtellinese [[Cesare Ligari]] il cui capolavoro spiccatamente venezianeggiante e pittoniano è conservato a Palazzo Malacrida a [[Morbegno]], antico borgo porta della [[Valtellina]], fu grazie all'intermediazione del Ligari che giunse nella Collegiata morbegnese la pala del Pittoni raffigurante La Vergine col Bambino e San Filippo Neri.
 
Insieme a [[Giambattista Tiepolo]] e a [[Giovanni Maria Morlaiter]] fondò l'[[Accademia di belle arti di Venezia]] di cui fu presidente per numerosi anni insegnando come professore fino alla sua morte<ref>{{cita libro|autore= Elisa Viola (|anno= 2005). [|url= https://books.google.com/books?ei=cofZUe3TGIeK7AbZ94GYAw&id=4UtNAAAAYAAJ ''|titolo= L'Accademia di Venezia: i maestri, le collezioni, le sedi''] |città= Venezia: |editore= Marsilio. |ISBN= 978-88-317-8655-3 }}</ref>.
[[File:Giovanni(Venice) BattistaAnnunciation Pittoniby -Giambattista AnnunciationPittoni - WGA17968Gallerie Accademia.jpg|thumb|''[[Annunciazione (Pittoni)|Annunciazione]]'', [[1757]], [[Gallerie dell'Accademia]], Venezia]]
[[File:Pittoni Bacchus and Ariadne.jpg|alt=|miniatura|''Bacco e AriadneArianna'', 1720…17301720-1730, olio su tela, 171 x 130 cm, [[Museo nazionale di Varsavia]]]]
Pittoni morì a Venezia il 6 novembre del 1767. La sua tomba èsi trova nella chiesa di [[Chiesachiesa di San Giacomo dall'Orio]]<ref>{{cita libro|autore= Eliot Wooldridge Rowlands (|anno= 1996). [|url= https://books.google.it/books?id=y6bqAAAAMAAJ ''|titolo= The collections of The Nelson-Atkins Museum of Art: Italian paintings, 1300-1800]. |città= Kansas City, MO: |editore= Nelson-Atkins Museum of Art }}</ref>.
 
== Opere ==
{{vedi anche|Opere di Giovanni Battista Pittoni}}
 
Le opere dell'artista non sono quasi mai firmate o datate. Molte delle opere sono andate disperse e distrutte durante le due guerre mondiali. Opere di Pittoni sono esposte in tutto il mondo in alcuni dei maggiori musei, tra cui il [[Louvre]] di [[Parigi]], l'[[Ermitage]] di [[San Pietroburgo]], la [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di Londra]], il [[Metropolitan Museum of Art]] a [[New York]], la [[Pinacoteca di Brera]].
Le opere più preziose di Pittoni sono quelle di piccole dimensioni, che curava con maggior passione, che raffigurano Madonne con Bambino o recanti il tipico colore "blu Pittoni", quale per esempio la ''[[Testa della Vergine (Pittoni)|Testa della Vergine]]''.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
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* Francesco Maccarinelli, ''Le Glorie di Brescia raccolte dalle Pitture, Che nelle sue Chiese, Oratorii, Palazzi et altri luoghi publici sono esposte'', Brescia, 1747
* [[Vittorio Sgarbi]], ''L'Italia delle meraviglie'' (Pittoni), Bompiani, Rizzoli libri, 2009, Milano ISBN 978-88-587-0695-4
* L.Laura GoggiolaCoggiola Pittoni, ''Dei'' ''Pittoni artisti veneti'', Bergamo, 1907.
* Katharine Baetjer, J.G. Links, “Canaletto”, [[Metropolitan Museum of Art]], 1989
* {{De}}Hermann Voss, ''Pittoni in'' ''Künstlerlexikon,'' Thieme Becker, Lipsia, 1933
* D. Succi and F. Pedrocco in ''La Pittura Eloquente'', exh. cat., Maison d’Art, [[Monte Carlo]], 2010, n. 23, pp.&nbsp;123 - 126, illus. p.&nbsp;125.
* {{De}}Max Goering, ''Zur Kritik und Datierung der Werke des Giovanni Battista Pittoni'', Firenze, 1934.
* Jane Turner (a cura di), ''The Dictionary of Art''. 25, pp.&nbsp;1–4. [[New York]], Grove, 1996. ISBN 1-884446-00-0
* FrancaRodolfo Zava BoccazziPallucchini, ''GiambattistaI disegni di G. B. Pittoni'', 1979Padova, 1945.
* {{cita libro|autore=Franca Zava Boccazzi|titolo=Pittoni. L'opera completa|editore=Alfieri|anno=1979|città=Venezia|isbn=9788843512201}}
* “Masterworks of European Painting” in the California Palace of the Legion of Honor, [[Museum of Modern Art (San Francisco)]], 1999
* Alice Binion: ''I disegni di Giambattista Pittoni''. Firenze, La Nuova Italia, 1983.
* Ian Chilvers, “The Oxford Dictionary of Art and Artists”, [[Oxford University Press]], Oxford, Regno Unito, 2009
* {{cita libro|autore=Pier Virgilio Begni Redona, ''|capitolo=Pitture e sculture in San Nazaro e Celso'' in AA.VV., ''|titolo=La collegiata insigne dei Santi Nazaro e Celso in Brescia'', |editore=Editrice la Scuola, |città=Brescia |anno=1992}}
* Katharine Baetjer, “European Paintings in the Metropolitan Museum of Art by Artists Born Before 1865”, [[Metropolitan Museum of Art]], 1995
* Annalisa Perissa Torrini, “Disegni''Disegni di Giovan Battista Pittoni”Pittoni'', Electa, 1998.
* “Masterworks{{cita libro|titolo= Masterworks of European Painting”Painting in the California Palace of the Legion of Honor, |editore= [[Museum of Modern Art (San Francisco)]], |anno= 1999|autore= Steven A. Nash |etal= sì }}
* Francesco Maccarinelli, ''Le Glorie di Brescia raccolte dalle Pitture, Che nelle sue Chiese, Oratorii, Palazzi et altri luoghi publici sono esposte'', Brescia 1747
* {{cita libro|autore= Ian Chilvers, “The|titolo= The Oxford Dictionary of Art and Artists”,Artists |editore= [[Oxford University Press]], |città= Oxford, Regno Unito,|anno= 2009 |isbn= 978-0884011002 }}
* Pier Virgilio Begni Redona, ''Pitture e sculture in San Nazaro e Celso'' in AA.VV., ''La collegiata insigne dei Santi Nazaro e Celso in Brescia'', Editrice la Scuola, Brescia 1992
* [[{{cita libro|autore= Vittorio Sgarbi]], ''|wkautore= Vittorio Sgarbi |titolo= L'Italia delle meraviglie'' (|url= https://archive.org/details/litaliadellemera0000sgar |capitolo= Pittoni), |editore= Bompiani, Rizzoli libri, |anno= 2009, |città= Milano |ISBN= 978-88-587-0695-4 }}
* M. Goering, ''G. B. Pittoni'', Firenze, 1934
* {{Cita testo|autore=Dario Succi e Filippo Pedrocco|curatore=Tiziana Zennaro|titolo=Giambattista Pittoni|pubblicazione=La Pittura Eloquente|editore=Maison d’Art|città=Monte Carlo|data=2010|pp=123-126}}
* L. Goggiola, ''Pittoni artisti veneti'', Bergamo 1907
* R. Pallucchini, ''I disegni di G. B. Pittoni'', Padova 1945
* Franca Zava Boccazzi: ''Pittoni: L'opera completa. Venedig 1979''
* Alice Binion: ''I disegni di Giambattista Pittoni''. Firenze, La Nuova Italia 1983
* H. Voss, ''Artikel Pittoni in Thieme'', Becker Künstlerlexikon
* [[Rudolf Wittkower]], ''Art and Architecture in Italy'', 1600-1750, 1980, Pelican History of Art (Penguin Books Ltd)
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== Voci correlate ==
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}}
* {{cita web|http://www.galleryofart.us/Giambattista_Pittoni/|Giambattista Pittoni at Gallery of Art}}
* Laura Coggiola Pittoni, [http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1344509230334_05_-_Laura_Coggiola_Pittoni_p._95.pdf ''Nuovo contributo alla ricostituzione dell'opera di Giambattista Pittoni''], Bollettino d'Arte, 3, 1913
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Pittori italiani del XVII secolo|Pittoni]]
[[Categoria:Vincitori di premi artistici]]
[[Categoria:Professori alldell'Accademia di belle arti di Venezia]]