Proemio dell'Iliade: differenze tra le versioni

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{{F|letteratura greca|aprile 2015}}
Il '''proemio dell'Iliade''' è l'[[Proemio|introduzione]] dell'[[Iliade]] di [[Omero]], ed è costituito dai [[Iliade#Il proemio|primi sette versi del primo libro]]. Esso, come anche il resto dell'opera, è scritto nella cosiddetta [[lingua omerica]], una complessa e variegata lingua derivata dall'insieme di caratteristiche presenti in molti dialetti greci.
{{citazione|Cantami, o Diva, del [[Achille|pelide Achille]]<br/>l'ira funesta degli arabi che infiniti addusse <br/>lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco<br/>generose travolse alme d'eroi,<br/>e di cani e d'augelli orrido pasto<br/>lor salme abbandonò (così di Giove<br/>l'alto consiglio s'adempìa), da quando<br/>primamente disgiunse aspra contesa<br/>il re de' prodi Atride e il divo Pietro.|Proemio dell'Iliade nella traduzione di [[Vincenzo Monti]]}}
[[File:Beginning Iliad.svg|centro|350x350px]]
== Testo ==
Qui il testo in lingua originale, le due più celebri traduzioni conosciute in lingua italiana e la parafrasi del testo stesso:
{| class="wikitable" style="text-align:center"
| bgcolor="#b3b3b3" |<div style="color:black;text-align:center">'''Originale in Greco antico'''</div>
| bgcolor="#b3b3b3" |<div style="color:black;text-align:center">'''Traduzione italiana'''
'''di [[Vincenzo Monti]]'''
</div>
| bgcolor="#b3b3b3" |<div style="color:black;text-align:center">'''Traduzione italiana'''
'''di [[Rosa Calzecchi Onesti]]'''
</div>
|-
|<poem lang="grc">Μῆνιν ἄειδε, θεὰ, Πηληϊάδεω Ἀχιλῆος
οὐλομένην, ἣ μυρί’ Ἀχαιοῖς ἄλγε’ ἔθηκε,
πολλὰς δ’ ἰφθίμους ψυχὰς Ἄϊδι προΐαψεν
ἡρώων, αὐτοὺς δὲ ἐλώρια τεῦχε κύνεσσιν
οἰωνοῖσί τε πᾶσι, Διὸς δ’ἐτελείετο βουλή·
ἐξ οὗ δὴ τὰ πρῶτα διαστήτην ἐρίσαντε
Ἀτρεΐδης τε ἄναξ ἀνδρῶν καὶ δῖος Ἀχιλλεύς.</poem>
|<poem lang="it">Cantami, o Diva, del [[Achille|pelide Achille]]
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.</poem>
|<poem lang="it">Canta, o dea, l'ira d'Achille Pelide,
rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
gettò in preda all'Ade molte vite gagliarde
d'eroi, ne fece il bottino dei cani,
di tutti gli uccelli - consiglio di Zeus si compiva -
da quando prima si divisero contendendo
l'Atride signore d'eroi e Achille glorioso.</poem>
|-
| colspan=3 bgcolor="#b3b3b3" |<div style="color:black;text-align:center">'''Parafrasi'''</div>
|-
|colspan=3|O musa, canta l'ira rovinosa di Achille, figlio di Peleo, che diede molti dolori agli Achei, gettò nell'Ade molte vite valorose di eroi, li rese preda di cani e di tutti gli uccelli - così si compiva il volere di Zeus -, da quando si divisero litigando l'Atride signore di eroi (Agamennone) e il divino Achille.
|}
 
== Versione estesa del Proemio ==
Vi è una versione estesa del Proemio.
{| class="wikitable"
|+
!Versione estesa
|-
|Cantami, o Diva, del pelide Achille
l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei,
molte anzi tempo all'orco generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così
di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente
disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille.
E qual de numi inimicolli? Il figlio di Latona e di Giove. Irato al Sire destò quel Dio nel campo un feral morbo, e la gente
perìa: colpa d'Atride, che fece a Crise sacerdote, oltraggio.
|}
{| class="wikitable"
|+
!Parafrasi
|-
|Cantami, o Musa, dell'ira rovinosa di Achille,
figlio di Peleo, che causò molte morti e dolori agli Achei,
gettò nell'Ade molte vite valorose di eroi, e lasciò le loro salme
come cibo per cani e uccelli (così si compiva il volere di Zeus),
da quando si divisero litigando Agamennone, figlio di Atreo,
signore di eroi e il divino Achille. E quale degli Dei li rese nemici?
Il figlio di Latona e di Zeus (cioè Apollo). Arrabbiato con Agamennone causò una pestilenza, e la gente moriva: colpa di Agamennone che fece oltraggio al sacerdote Crise.
|}
 
==Struttura del proemio ==
''Invocatio'' = invocazione: (verso 1): Il poeta esordisce invocando la musa [[Calliope]] per ispirare il suo canto e dargli la forza per narrare i fatti raccontati nel resto del poema. Egli compie quest'azione perché deve diventare lo strumento mediante il quale la Musa canta agli uomini le gesta degli eroi e ciò che è narrato nel poema. Il poeta invoca solamente una musa poiché, ai tempi di Omero, le muse non erano ancora nove a patrocinare le varie ramificazioni dell'arte.
 
* ''Invocatio'' = invocazione: (verso 1): Il poeta esordisce invocando la musa [[Calliope]] per ispirare il suo canto e dargli la forza per narrare i fatti raccontati nel resto del poema. Egli compie quest'azione perché deve diventare lo strumento mediante il quale la Musa canta agli uomini le gesta degli eroi e ciò che è narrato nel poema. Il poeta invoca solamente una musa poiché, ai tempi di Omero, le muse non erano ancora nove a patrocinare le varie ramificazioni dell'arte.
* ''Propositio'' = [[Protasi (letteratura)|Protasi]]: (versi 1-7): La protasi ha la funzione di spiegare brevemente ciò che verrà narrato ampiamente nell'[[Iliade]]. VengonoViene espostiesposto iil motivimotivo cheprincipale comporterannodal tuttiquale glidiscende eventila narrazione degli ultimi giorni didella guerra: ovvero l'Iraira di [[Achille]], scatenatanata dall'affrontoa subitosua volta da un aspro litigio con [[Agamennone]]. Il narratore spiega anche che l'Iraira di Achille provocherà molti lutti e sofferenze agli [[Achei]], (lee animeche deglii eroiloro vannocorpi nell'Ade,saranno l'[[oltretomba]],privati mentredi idegna cadaverisepoltura, insepoltifinendo vengonopreda sbranati daidi cani e daiavvoltoi. volatili),Tutto purciò sapendoè ilfrutto del volere di [[Zeus]], il cui disegno si compie.
 
Questo proemio, come anche quello dell'[[Odissea]], altro poema epico attribuito ad Omero, costituisce il modello per i successivi poemi epici e anche della letteratura cavalleresca.
 
== Parafrasi ==
{{quote|Cantami, o dea, l'ira portatrice di morte di Achille, figlio di Peleo, che causò<br/>
moltissimi morti tra i Greci, gettò nell'Oltretomba prima del tempo le anime di molti eroi<br/>
coraggiosi e abbandonò i loro cadaveri perché fossero il pasto terrificante di cani e<br/>
uccelli (si compiva così il volere di Giove), da quando per la prima volta un violento<br/>
litigio divise il figlio di Atreo, Agamennone, re dei coraggiosi, e il divino Achille.}}
 
== Voci correlate ==
*''[[Iliade]]''
*[[Proemio dell'Odissea]]
*[[Omero]]
*[[Metrica classica]]
*[[Poema epico|Poesia epica]]
*[[Letteratura greca]]
*[[Lingua omerica]]
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Iliade| ]]
[[Categoria:Epica]]