Celano: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Celano
|Panorama = Celano0001.jpg
|Didascalia = Celano e il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]]
|Bandiera = Celano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Celano-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Abruzzo L'Aquila
|Amministratore locale = Settimio Santilli
|Divisione amm grado 2=L'Aquila
|Partito = [[Lista civica|liste civiche]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Amministratore locale=Settimio Santilli
|Data elezione = 1-6-2015
|Partito=[[Nuovo Centrodestra|NCD]]
|Data elezionerielezione =1 22-69-20152020
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Borgo Ottomila, Borgo Strada 14
|Abitanti=10862
|Divisioni confinanti = [[Aielli]], [[Avezzano]], [[Castelvecchio Subequo]], [[Cerchio (Italia)|Cerchio]], [[Collarmele]], [[Gagliano Aterno]], [[Luco dei Marsi]], [[Ovindoli]], [[Pescina]], [[San Benedetto dei Marsi]], [[Secinaro]], [[Trasacco]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] Bilancio demografico anno 2018 (dati provvisori) - Celano
|Zona sismica = 1
|Aggiornamento abitanti=30-11-2018
|Gradi giorno = 2720
|Sottodivisioni=Borgo Ottomila, Borgo Strada 14
|Nome abitanti = celanesi
|Divisioni confinanti=[[Aielli]], [[Avezzano]], [[Castelvecchio Subequo]], [[Cerchio (Italia)|Cerchio]], [[Collarmele]], [[Gagliano Aterno]], [[Luco dei Marsi]], [[Ovindoli]], [[Pescina]], [[San Benedetto dei Marsi]], [[Secinaro]], [[Trasacco]]
|Patrono = [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano|santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]
|Zona sismica=1
|Festivo = 26 agosto
|Gradi giorno=2720
|PIL =
|Nome abitanti=celanesi
|PIL procapite =
|Patrono=[[Simplicio, Costanzo e Vittoriano|SS. Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]
|Mappa = Map of comune of Celano (province of L'Aquila, region Abruzzo, Italy).svg
|Festivo=24-25-26 agosto
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Celano all'interno della provincia dell'Aquila
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Celano (province of L'Aquila, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Celano all'interno della provincia dell'Aquila
|Diffusività=
}}
'''Celano''' (''Celane'' in [[Dialetti della Marsica|dialetto marsicano]]: {{IPA|/ceˈlanə/}}<ref>{{cita web|url=http://fucinolands.com/index.php?option=com_content&view=article&id=500:celane&catid=6:celanese&Itemid=965|titolo=Celane|editore=Fucino Lands|accesso=17 agosto 2022}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10862Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia dell'Aquila]], in [[Abruzzo]]. È insignito del [[Titolo di città in Italia|titolo di città]] con [[decreto del presidente della Repubblica]]<ref name="Città">D.P.R. del 25 marzo 1998.</ref name="ACS"/>.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Celano, secondo comune della [[Marsica]] per numero di abitanti, è situato in posizione dominante sulla piana del [[Fucino]]. La città è adagiata alle pendici del [[monte Tino]], detto anche Serra di Celano, a quota {{formatnum:M|860}}|ul=m {{mslmslm}} Parte del suo territorio è inclusa nel [[parco naturale regionale Sirente-Velino]]. La montagna, che sovrasta la cittadinasovrasta con i suoi {{formatnum:M|1923}}|ul=m {{mslmslm}}, è compresa nellanel catenagruppo montuosamontuoso del [[Sirente-Velino]]. Nel territorio comunale si trovano le [[gole di Celano]], [[Gola (geografia)|forra]] che conducediscende alladalla valle[[val d'Arano]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/228/le-gole-di-celano.html|titolo=Le gole di Celano|editore=Comune di Celano|accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716210750/http://www.comune.celano.aq.it/articoli/228/le-gole-di-celano.html|dataarchivio=16 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italia.it/it/in-primo-piano/itinerari-aquilani/escursione-alle-gole-di-celano.html|titolo=Escursione alle gole di Celano|editoresito=Italia.it|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151008014459/http://www.italia.it/it/in-primo-piano/itinerari-aquilani/escursione-alle-gole-di-celano.html|dataarchivio=8 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref>. La [[strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino]] collega la città con [[Ovindoli]] e l'[[altopiano delle Rocche]].
 
Celano confina con i comuni di [[Aielli]], [[Avezzano]], [[Castelvecchio Subequo]], [[Cerchio (Italia)|Cerchio]], [[Collarmele]], [[Gagliano Aterno]], [[Luco dei Marsi]], [[Ovindoli]], [[Pescina]], [[San Benedetto dei Marsi]], [[Secinaro]] e [[Trasacco]].
 
Dista circa 115 chilometri da [[Roma]]<ref name="googlemaps">Distanza fornita da [[Google Maps]]: Percorso più veloce</ref>, 100 da [[Pescara]]<ref name="googlemaps"/>, 67 dal[[l'Aquila]]<ref name="googlemaps"/> e 13 da Avezzano<ref name="googlemaps"/>.
 
=== Clima ===
Celano è caratterizzata da un [[Clima mediterraneo|clima montano mediterraneo]]<ref>{{cita web|url=http://www.montagneabruzzo.it/abruzzo/clima.php|titolo=Clima in Abruzzo|editore=Montagneabruzzo.it|accesso=}}</ref>. Di seguito sono riportati i dati dell'ARSSA (Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo), registrati nel periodo 1951-2000, relativi alla stazione meteorologica situata nella frazione celanese di Borgo Ottomila<ref>{{cita web|url=http://www.arssa.abruzzo.gov.it/attachments/article/269/REGIONE%20ABRUZZO%20ultima%20versione%206%20x%20WEB.pdf|titolo=Dati ARSSA|editore=Regione Abruzzo|accesso=17 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309103300/http://www.arssa.abruzzo.gov.it/attachments/article/269/REGIONE%20ABRUZZO%20ultima%20versione%206%20x%20WEB.pdf|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = Borgo Ottomila (1951-2000)
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| tempmax11 = 12.2
| tempmax12 = 7.3
<!-- Temperature minime mensili -->
| tempmin01 = -3.5
| tempmin02 = -2.5
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| giornipioggia12 = 9
}}
Nella tabella climatica relativa alla località di Borgo Ottomila compare anche un estremo assoluto di −32&nbsp;°C<ref>{{cita web|url=http://cetemps.aquila.infn.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=119|titolo=Archivio storico dati ARSSA|editore= Cetemps|accesso=}}</ref> non pubblicato però sugli annali idrologici dell'ARSSA.
 
== Origini del nome ==
Il nome[[toponimo]] Celano, perin anni,passato è stato erroneamente associato a ''Cliternum'', che in realtà era un [[Cliternia Equicola|villaggio]] degli [[equiEqui]] situato con ogni probabilità in una zona della contemporanea [[provincia di Rieti]]. Al nome di Celano, invece, sono legate diverse altre ipotesi [[Etimologia|etimologiche]]: secondo alcuni studiosi deriverebbe da ''Vicus Caelanum''; secondo altri da '' Caela'', ''Cele'' o ''Coele'', danomi cuitrasformatisi in ''Celanum'', ''Coelanum'' quindi ''Caelum'' o ''Caelanum''<ref>{{cita|Grossi, 2002|pp. 80-81.}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/753|titolo=Celano|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309120430/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/753|dataarchivio=9 marzo 2016}}</ref>.
 
== Storia ==
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Come nel caso di altri centri [[marsica]]ni anche a Celano la presenza continuativa dell'uomo risale a circa 18.000 anni fa, al [[Paleolitico Superiore]]. Le necropoli di località Paludi risalgono invece all'[[Eneolitico]] e all'[[età del Bronzo]].
 
Paludi, abitata fin dall'epoca preromana, venne abbandonata in seguito alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero romano]] che, per via della mancata manutenzione, causò l'ostruzione dell'emissario e dei [[cunicoli di Claudio]] con il conseguente innalzamento del livello lacustre<ref name="Storia di Celano">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/394/il-territorio/storia-della-citta.html|titolo=Storia della città|curatore=Fabiana Rosati|editore=Comune di Celano|accesso=30 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160801070905/http://comune.celano.aq.it/dinamico/394/il-territorio/storia-della-citta.html|dataarchivio=1 agosto 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
Fu così che ai primi [[Vicus|ocres]], situati sul monte Secine (''Cele di [[Aielli]]''), seguirono quelli del monte San Vittorino e le fortificazioni vere e proprie del monte Tino (''Serra'') e del colle Oretino, nei pressi della contemporanea località di Casalmartino di [[San Potito (Ovindoli)|San Potito]]<ref name="Sociali 24">{{cita web|url=https://ilfaro24.it/celano-cele-san-vittorino-passando-la-domus-romana-castrum-oretino-al-castrum-monte-tino-finalmente-arrivare-al-colle-san-flaviano/|titolo=Celano, Cele San Vittorino..|autore=Giancarlo Sociali|editore=Il Faro 24|data=20 gennaio 2018|accesso=2017 marzodicembre 20192024}}</ref>.
 
Buona parte del territorio fucense in [[Storia romana|epoca romana]] fece parte dell'[[Ager publicus|ager]] di [[Alba Fucens]]<ref name="Storia di Celano"/>.
 
=== Medioevo ===
[[File:Italy from the Alps to Mount Etna (1877) (14753961916).jpg|thumb|[[Litografia]] di Celano e del lago [[Fucino]] del 1877 (''Italy from the Alps to Mount Etna'')]]
{{vedi anche|Contea di Celano}}
[[File:Italy from the Alps to Mount Etna (1877) (14753961916).jpg|thumb|[[Litografia]] di Celano del 1877 (''Italy from the Alps to Mount Etna'')]]
 
La [[Gastaldato|gastaldia]] dei [[Marsi]], inserita nel [[ducato di Spoleto]], fu elevata a [[contea dei Marsi|contea]], dotata di autonomia amministrativa dall'imperatore [[Lotario I]] e dadal suo successore, il figlio [[LotarioLudovico II diil LotaringiaGiovane|LotarioLudovico II]], versointorno laalla metà del IX secolo<ref>{{cita|Santellocco, 2004|p. 52.}}.</ref>.
 
LaIl conteadominio marsicanafeudale passò sotto il controllo di [[Berardo Berardi (nobile)|Berardo "il Francisco"]], concapostipite adei capo[[Berardi Celano(famiglia)|conti dei Marsi]], e si sviluppò ulteriormente nel X secolo grazie all'unione del già ampio contado marsicano con altri paesiterritori circostanti, diventando di fatto uno Stato indipendente già a partire dal 960-970<ref>[[Niccola Palma]], ''Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium oggi città di Teramo e diocesi aprutina'', vol. I, p. 931, Teramo, U.Ubaldo Angeletti Editore, 1832, p. 93.</ref>.
 
Nel 1057 il [[Diocesi di Avezzano|vescovo dei Marsi]] Pandolfo fece realizzare l'[[Exsultet]] per la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Celano)|chiesa di San Giovanni CaputacquaeCapodacqua]] (intitolata nel XV secolo alla Madonna delle Grazie) a testimonianza dell'importanza ecclesiastica di Celano. Il rotolo di pergamena fu decorato presso l'[[abbazia di Montecassino]]<ref name="Sociali">{{cita web|url=http://www.giancarlosociali.it/2018/11/13/celano-da-scoprire-2/|titolo=Celano da scoprire|autore=Giancarlo Sociali|editore=Giancarlosociali.it|data=13 novembre 2018|accesso=30 aprile 2019}}</ref>. Nel corso del XII secolo, in seguito all'avvento dei [[Normanni]] e alla nascita del [[Regno di Sicilia]], la contea marsicana fu divisa nei tre comitati di [[Contea di Albe|Albe]], [[Contea di Carsoli|Carsoli]] e [[Contea di Celano|Celano]]<ref>{{cita web|url=https://comune.avezzano.aq.it/longobardi-franchi-e-conti-dei-marsi/|titolo=Longobardi, Franchi e Conti dei Marsi|autore=Giuseppe Grossi|sito=Comune di Avezzano|accesso=17 gennaio 2021}}</ref>.
 
Nella Marsica [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] diffuse il suo ordine[[Ordine dei minorifrancescano|ordine]]. La sua prima presenza nel territorio risulterebbe nell'inverno tra il 1215 e il 1216, quando soggiornò nei pressi della contemporanea [[San Benedetto dei Marsi]] dove dormiva, insieme con i poveri, in una località chiamata "Luogo" (in [[Dialetti marsicanidella Marsica|dialetto locale]] "i loche"), vicino all'anfiteatro romano di [[Marruvio|Marruvium]]. Un successivo viaggio nella Marsica, a [[Pescina]], Celano e San Benedetto dei Marsi, ci sarebbe stato con ogni probabilità tra il 1219 ed il 1222. Secondo quanto avrebbe riportato il suo primo biografo [[Tommaso da Celano]] e, in seguito, [[Bonaventura di Bagnoregio]] che riscrisse la biografia, San Francesco avrebbe guarito, attraverso un miracolo, un cavaliere che lo ospitò nel palazzo celanese di sua proprietà<ref>{{cita web | url=http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=articolo&servizio=xList&stileDiv=mono&msv=articolo18173&tom=8173 | titolo=Progetto San Francesco | editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref><ref>{{cita web | url=https://www.academia.edu/3384236/Iconografia_francescana_nella_chiesa_di_Santa_Maria_delle_Grazie_a_Pietrasecca_di_Carsoli._Dipinti_di_seguaci_dei_Carracci_Giuseppe_Guadagnoli_seguace_di_Francesco_Solimena_e_Paolo_de_Matteis_bottega_di_Francesco_Trevisani_Seguace_dei_Sarnelli_e_di_Caspar_David_Friedrich | titolo=Iconografia francescana | autore=Michela Ramadori |editore sito=Academia.edu|accesso=}}</ref>.
 
Nel 1223 [[Federico II di Svevia]] sottrasse la contea aal conte [[Tommaso da Celano (conte)|Tommaso da Celano]] per concederla ai [[conti di Segni]] non prima di aver distrutto l'abitato originario didel montecolle San Vittorino, a mezza costa sul [[monte Tino]], e di aver costretto alla deportazione i suoi abitanti in [[Italia meridionale]], [[Sicilia]] e [[Malta]].
 
Quattro anni dopo, forse per [[intercessione]] di [[Papa Onorio III]], i celanesi poterono tornare nella Marsica e ricostruire una città nuova più in basso sul colle San Flaviano che, fino alla morte dell'imperatore [[Hohenstaufen|svevo]] avvenuta nel 1250, fu chiamata "Cesarea"<ref>{{cita|Santellocco, 2004|pp. 62-63.}}.</ref><ref>{{cita|Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977|p. 224.}}.</ref>. Nel 1268 con la sconfitta della [[battaglia di Tagliacozzo]] terminò il dominio svevo in favore degli [[Angioini]] che entrarono in possesso delle centeecontee di Celano ed [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]]<ref name="Santellocco">{{cita|Santellocco, 2004|p. 64.}}.</ref>.
 
AllaNella fineseconda metà del XIVXIII secolo i [[Berardi (famiglia)|conti dei Marsi]], rientrati in possesso del contado con Ruggero Berardi, figlio di Tommaso, iniziarono con Pietro II l'edificazione del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello medievale]] sulla base di una preesistente fortificazione situata alla sommità del colle San Flaviano<ref name="Storia di Celano"/><ref name="Santellocco"/>.
 
Sotto il dominio di [[Lionello Accrocciamuro]] fu "regolarizzato" daglidegli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] fu regolamentato il regio [[tratturo Celano-Foggia]] e venne potenziata una delle più frequentate vie pastorali della [[transumanza]] tanto da farla divenire nel XIV secolo un cardine dell'economia locale<ref>{{cita|Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977|p. 239.}}.</ref>. L'Il conte [[Lionello Accrocciamuro]] e sua moglie, la contessa [[Jacovella da Celano|Jacovella]], ultima erede dei [[ContiBerardi dei Marsi(famiglia)|conti marsicaniBerardi]], portarono a compimento importanti opere come il completamento del secondo piano del mastio e dei tre torrioni del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]] e la costruzione del forte corrispondente alla contemporanea chiesa di San Francesco oltre a numerosi altri interventi artistici in [[Arte del Rinascimento|stile rinascimentale]] nelle chiese celanesi<ref name="Storia di Celano"/>.
 
Nel 1463 [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando d'Aragona]] concesse la contea celanese ad [[Antonio [[Piccolomini Todeschinid'Aragona|Antonio Todeschini Piccolomini]], nipote del Papadi [[Papa Pio II|Pio II]].
 
=== Età moderna ===
Costanza [[Piccolomini]] decise nel 1591 di vendere la contea a Camilla Peretti, sorella di [[Papa Sisto V]], la cui [[Peretti (famiglia)|famiglia]] governò per circa un secolo. Nel corso del Seicento povertà e diffusione delle malattie causarono proteste e sommosse soprattutto nel Sud Italia. A Celano la rivolta popolare condotta dell'[[L'Aquila|aquilano]] Antonio Quinzi seguì la scia di quella [[Napoli|napoletana]] di [[Masaniello]] finalizzata a indebolire il dominio spagnolo<ref name="Storia di Celano"/>.
Stando ad una supposizione nel secondo decennio del XVI secolo, durante il periodo [[roma]]no, [[Leonardo da Vinci]] avrebbe visitato l'[[Abruzzo]]. In questa occasione avrebbe deciso di utilizzare la carta prodotta con la rinomata [[gualchiera]] di Celano per realizzare alcuni suoi disegni e forse per uno dei suoi [[Codici di Leonardo da Vinci|codici]], il manoscritto apografo ''Codice Lauri'', in cui sarebbe riportata l'opera ''[[Trattato della pittura]]''<ref>{{cita web|url=https://www.rai.it/ufficiostampa/articoli/2019/04/La-programmazione-per-i-500-Anni-dalla-morte-di-Leonardo-Da-Vinci-0869fc91-951d-4660-a2f6-c667c854784b.html|titolo=La programmazione per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci|editore=[[Rai]]|accesso=5 maggio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.abruzzolive.it/il-viaggio-di-leonardo-in-abruzzo-le-coperte-di-taranta-peligna-la-cartiera-di-celano-e-il-mistero-del-codice-lauri/|titolo=Il viaggio di Leonardo in Abruzzo, le coperte di Taranta Peligna, la cartiera di Celano e il mistero del Codice Lauri|autore=Francesco Proia|editore=Abruzzo Live|data=9 gennaio 2019|accesso=5 maggio 2019}}</ref>.
 
Nel 1591 Costanza [[Piccolomini]] decise di vendere la contea a Camilla Peretti, sorella di [[Papa Sisto V]], la cui [[Peretti (famiglia)|famiglia]] governò per circa un secolo. Nel corso del Seicento povertà e diffusione delle malattie causarono proteste e sommosse soprattutto nel Sud Italia. A Celano la rivolta popolare condotta dell'[[L'Aquila|aquilano]] Antonio Quinzi seguì la scia di quella [[Napoli|napoletana]] di [[Masaniello]] finalizzata a indebolire il dominio spagnolo<ref name="Storia di Celano"/>.
La contea passò in successione sotto il controllo dei [[Savelli]], dei duchi [[Cesarini-Sforza]] e dei successori, gli Sforza-Cabrerà-Bovadilla fino al 1806, anno dell'[[Leggi eversive della feudalità|abolizione]] del [[feudalesimo]]<ref name="Storia di Celano"/>.
 
Il 10 giugno 1695 la cittadina subì gravissimi danni in seguito al [[Terremoti in Italia nell'età moderna|terremoto di Bolsena]]<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/celano-in-un-saggio-racconto-di-cinque-secoli-1.1986519|titolo=Celano in un saggio, racconto di cinque secoli|autore=Nino Motta|editore=Il Centro|data=3 agosto 2018|accesso=27 marzo 2020}}</ref>.
 
La contea passò in successione sotto il controllo dei [[Savelli (famiglia)|Savelli]], dei duchi [[Cesarini-Sforza]] e dei successori, gli Sforza Cabrera Bovadilla fino al 1806, anno dell'[[Leggi eversive della feudalità|abolizione]] del [[feudalesimo]]<ref name="Storia di Celano"/>.
 
=== Età contemporanea ===
[[File:Fuciner-lake nasa.jpg|thumb|Piana del [[Fucino]] in una foto [[NASA Earth Observatory|Earth observatory]] della [[NASA]]]]
 
Il [[brigantaggio]] fu al centro delle vicende storiche del territorio così come avvenne in gran parte della [[Marsica]] prima e dopo l'[[Proclamazione del Regno d'Italia|unità d'Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/storia/altre/ABRUZZO/0003_Abruzzo_Marsica.PDF|titolo=Il brigantaggio nella Marsica|autore=Diocleziano Giardini|editore=Brigantaggio - Fioravante Bosco|accesso=1°º maggio 2019}}</ref><ref>{{cita|Santellocco, 2004|pp. 97-125.}}.</ref>.
 
Il banchiere romano, [[Alessandro Raffaele Torlonia|Alessandro Torlonia]], dopo aver ripreso ed ampliato il progetto dell'imperatore [[Claudio]], sfruttando il passaggio dell'emissario e i [[Cunicoli di Claudio|cunicoli]] di epoca romana, prosciugò il Fucino diventando proprietario di gran parte delle terre coltivabili (16.507{{formatnum:16507}} ettari) per 99 anni. SoloAppena 2.500{{formatnum:2500}} ettari furono lasciati ai comuni circumlacuali. I lavori ebbero inizio nel 1855 e furono dichiarati ufficialmente conclusi nel 1878. La fertile conca sarà destinata alle coltivazioni agricole, le sue terre furono ben presto rese lavorabili ed abitabili attraverso una serie di opere pubbliche, come la costruzione di case, fattorie e strade<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/asp/loadDoc.asp?pdfDoc=xBeniCulturali/docs/viaggiatori/Steinitzer1.pdf|titolo=Viaggiatori stranieri in terra d'Abruzzo. Alfred Steinitzer (Il lago Fucino, anno 1907)|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref>. A Celano e nei comuni ripuari seguirono, tuttavia, anni di forti tensioni sociali legate soprattutto al diritto al lavoro e alle difficili condizioni lavorative.
[[File:Celano San Giovanni Battista facciata(Celano).jpg|thumb|Facciata della chiesa di San Giovanni Battista]]
 
Celano fu segnata dai terremoti in [[Epoca moderna|età moderna]] subendo danni gravissimi al patrimonio architettonico, in particolare nel 1706 con il [[Terremoto della Maiella del 1706|terremoto della Maiella]]. Fu però il [[terremoto della Marsica del 1915]] a causare a Celano la più grave distruzione per cause naturali e un alto numero di vittime<ref name="Storia di Celano"/>. Furono 1.118{{formatnum:1118}}<ref>{{cita web|url=http://www.caicelano.it/celano/la-storia/|titolo=La storia|editore=CAI Celano|accesso=1°º maggio 2019}}</ref> i celanesi che persero la vita a causa del sisma che fece registrare una scossa di [[scala Richter|magnitudo 7.0]] (equivalente all'11º grado della [[scala Mercalli]]) che si verificò alle ore 7.52.48 (dato dell'[[Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia|INGV]]). Il terremoto causò 30.519{{formatnum:30519}} morti concentrati soprattutto nell'area marsicana, del [[Cicolano]] e del [[Lazio meridionale]]<ref>{{cita web | url=http://www.lastampa.it/2015/01/13/italia/cronache/terremoto-della-marsica-un-secolo-fa-oltre-mila-morti-9vPlRrYUKyW1uih4vu1uEO/pagina.html | titolo=Terremoto della Marsica, un secolo fa | editore=La Stampa|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/cronache/2015/01/13/cent-anni-di-terremoto-1.1367326|titolo=Cent'anni di terremoto|editore=[[Il Tempo]]|accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402092606/http://www.iltempo.it/cronache/2015/01/13/cent-anni-di-terremoto-1.1367326|dataarchivio=2 aprile 2015|urlmorto=}}</ref>. Il quotidiano [[La Tribuna]] avviò una raccolta di fondi per la realizzazione di un primo baraccamento nel quartiere che prese il nome di "Tribuna"<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/terremoto-della-marsica-celano-a-100-anni-ricorda-il-baraccamento-della-tribuna/|titolo=Terremoto della Marsica: Celano a 100 anni ricorda il Baraccamento della Tribuna|editore=Terre Marsicane|accesso=14 gennaio 2016}}</ref>.
 
Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 1923 la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Celano)|chiesa di San Giovanni Battista]] fu teatro di un furto sacrilego: le urne di bronzo contenenti le supposte reliquie dei santi [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=138|titolo=SS. Martiri la storia, religiosità popolare|autore=Diego Pestilli|editore=Terre Marsicane|accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20140429213127/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=138|dataarchivio=29 aprile 2014|urlmorto=}}</ref> furono rubate e il contenuto versato sul pavimento della chiesa. Le forze dell'ordine trovarono l'autore del furto, Francesco Tomei, in un fienile con le urne rubate. L'uomo fu tenuto in custodia. Le autorità religiose organizzarono un rito riparatorio al termine del quale però alcuni partecipanti assaltarono la caserma ove era custodito il Tomei, lo prelevarono e gli diedero fuoco<ref>{{cita web|url=http://www.fazieditore.it/Recensioni.aspx?libro=46|titolo=Recensioni libro Ultimi dispacci della notte di Renzo Paris|editore=Fazi editore|accesso=19 aprile 2021|urlarchivio=https://archive.is/20150727100635/http://www.fazieditore.it/Recensioni.aspx?libro=46|dataarchivio=27 luglio 2015}}</ref><ref>{{cita webpubblicazione|url=https://www.academia.edu/6502464/La_folla_criminale._Celano_1923|titolo=La folla criminale: Celano 1923|editoreautore=Francesco Della Costa, in|rivista= Clio. Rivista trimestrale di studi storici, |volume= 49, |numero= 1-2, |anno= 2013, |pp.= 115-136|accesso=}}</ref>.
[[File:Celano 3 maggio 1950 - Veduta della piazza dal palco dove si tenne il comizio.jpg|thumb|Il comizio del 3 maggio 1950 in piazza IV Novembre]]
 
La sera del 30 aprile 1950 la centrale piazza IV Novembre fu teatro dell'[[eccidio di Celano]] a causa del quale vennero assassinati, durante le manifestazioni e le proteste per il diritto al lavoro e la dignità dei lavoratori, due [[braccianti]]: Agostino Paris ed Antonio Berardicurti<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1950_05/19500503_0001_04.pdf&query=m.v.|titolo=L'Italia protesta contro l'orrendo eccidio di Celano|editore=[[L'Unità]]|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304120434/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1950_05%2F19500503_0001_04.pdf&query=m.v.|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>. Quella repressione, perpetrata contro il movimento popolare che reclamava i propri diritti, non fermò le rivendicazioni contadine. Il 3 maggio 1950 si celebrarono solennemente i funerali dei due braccianti e si tenne un comizio incentrato sullasulle condizionecondizioni lavorativalavorative in [[Italia]], la pace e l'unità di tutti i lavoratori. Da quel tragico evento il governo iniziò a muovere concretamente i primi passi per quella che fu la [[riforma agraria (o fondiaria)]] del 1950, da cui nacque il 28 febbraio 1951, l'ente della [[Maremma]] [[Toscana|Tosco]]-[[Lazio|Laziale]] e del territorio del Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.anbi.it/public/eventi/140506113409.pdf|titolo=Ente per la Colonizzazione della Maremma Tosco-Laziale e del Territorio del Fucino|editore=Anbi|accesso=}}</ref>,. conSeguì l'espropriazione terriera avvenuta in anticipoanticipata ai danni dei [[Torlonia]]. Nele 1954l'assegnazione vennedi costituitooltre un{{formatnum:14000}} distintoettari ''entedi Fucino''terreni checoltivabili potéagli riorganizzareagricoltori diretti. La riorganizzazione del Fucino in appezzamenti più grandi l'areafece fucense, facendo segnareregistrare un piccoimportante incremento delle produzioni agricole e il miglioramento delle condizioni socio-economiche del territorio<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/riforma-agraria_res-306ff135-87e7-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=Agraria, riforma|autore=Emilio Romagnoli|editore=Enciclopedia Italiana - III Appendice|data=1961|accesso=16 ottobre 2021}}</ref>.
 
Celano è stata toccata come gran parte dei centri abruzzesi e del sud Italia dal fenomeno dell'[[emigrazione]] in particolare nel [[Dopoguerra|primo]] e nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. Molto numerosa è, infatti, la comunità celanese residente in [[Canada]], in particolare nelle città di [[Mississauga]] ([[Ontario]]), [[Toronto]] e [[Vancouver]], ma anche in [[Australia]] ede in [[Argentina]]<ref>{{cita web|url=http://www.toronto.com/others/celano-canadian-club/|titolo=Celano Canadian Club|editore=Toronto.com|accesso= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101754/http://www.toronto.com/others/celano-canadian-club/|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>.
 
=== Simboli ===
; Stemma
'''Stemma''': lo stemma rappresentato dall'emblema raffigurativo è stato riconosciuto con [[Regio decreto-legge]] in data 13 novembre 1934.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|capo del governo]] in data 10 novembre 1934.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1397|titolo=Celano|sito=Archivio Centrale dello Stato|data=2023-07-18}}</ref>
Lo stemma risulta diviso in due parti da una fascia contenente il motto "Vitrea te Fucinus unda", citazione contenuta nell'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]. Il quadrante superiore è sormontato da una [[Corona (araldica)|corona]] contenente al centro tre foglie di [[Palma (araldica)|palma]] e lateralmente l'[[Agnello pasquale (araldica)|Agus Dei]] e l'[[Simbolo dell'Evangelista Giovanni|aquila]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni Evangelista]]. Il quadrante inferiore include lo specchio d'acqua raffigurante il lago [[Fucino]] e i monti circostanti. È sormontato da tre [[Stella (araldica)|stelle]] a sei punte. La scritta "UNIVERSITAS CELANI CAPUT MARSORUM" circonda il sigillo<ref name="simboli">D.C.G. del 13 novembre 1934.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-celano_066-032|titolo=Comune di Celano|editore=Italiapedia|accesso=2 maggio 2019}}</ref>.
Lo scudo è [[troncato]] da una fascia d'agento caricata del motto ''{{maiuscoletto|Vitrea te Fucinus unda}}'', citazione tratta dall{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]. Nella partizione superiore è rappresentata una [[Corona (araldica)|corona]] contenente tre rami di [[Palma (araldica)|palma]], accompagnata dall'[[Agnello pasquale (araldica)|Agnus Dei]] e dall'[[Aquila (araldica)|aquila]] simbolo di [[Giovanni (evangelista)|san Giovanni evangelista]]. La parte inferiore include lo specchio d'acqua raffigurante il lago [[Fucino]] e i monti circostanti sormontati da tre [[Stella (araldica)|stelle]] a sei punte. La scritta "UNIVERSITAS CELANI CAPUT MARSORUM" circonda il sigillo<ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-celano_066-032|titolo=Comune di Celano|editore=Italiapedia|accesso=2 maggio 2019}}</ref>.
 
; Gonfalone
'''Gonfalone''': drappo partito di rosso e di azzurro, ornato di ricami d'oro. Include centralmente lo stemma e gli ornamenti da città sormontati dalla scritta "CITTÀ DI CELANO"<ref name="simboli"/>. Nell'uso del gonfalone si osservano le norme del D.P.C.M. 3 giugno 1986, sostituito dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22<ref name="statuto">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/media/File/regolamenti/statuto.pdf|titolo=Statuto comunale di Celano|editore=Comune di Celano|accesso=}}</ref>.
Drappo partito di rosso e di azzurro, ornato di ricami d'oro. Include centralmente lo stemma e gli ornamenti da città sormontati dalla scritta "CITTÀ DI CELANO". Nell'uso del gonfalone si osservano le norme del D.P.C.M. 3 giugno 1986, sostituito dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22<ref name="statuto">{{cita testo|url=http://www.comune.celano.aq.it/media/File/regolamenti/statuto.pdf|titolo=Statuto comunale|autore=Comune di Celano|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151030165351/http://www.comune.celano.aq.it/media/File/regolamenti/statuto.pdf|dataarchivio=30 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di cittàCittà Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città
|data= 25 marzo 1998<ref name="ACS"/><ref name="statuto"/><ref>{{cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|titolo=Ufficio araldico -Fascicoli comunali|editore=ACS Beni Culturali|dataarchivio=19 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160419233606/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|urlmorto=sì}}</ref>}}
}}
Il comune di Celano si fregia del titolo di città<ref name="Città"/><ref name="statuto"/><ref>{{cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|titolo=Ufficio araldico -Fascicoli comunali|editore=ACS Beni Culturali|accesso=}}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Citazione|Ricorderò la mattina nei freschi prati ai piedi della città, girando tra gli alti pioppi avvolti dalle viti...viti… le calme sere, così piene di piacevoli avvenimenti...avvenimenti… Durante la notte, calma e lucente era la distesa del lago, che sembrava d'argento, sotto la finestra del palazzo al chiarore della luna piena; l'antico castello proiettava le sue lunghe ombre sulla città addormentata|[[Edward Lear]] ''Viaggio attraverso l'Abruzzo pittoresco'', 1846<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/asp/loadDoc.asp?pdfDoc=xBeniCulturali/docs/viaggiatori/Lear1.pdf|titolo=Viaggiatori stranieri in terra d'Abruzzo|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Renzo Paris, ''|titolo= Ultimi dispacci della notte'', |editore= Fazi Editore, |anno= 1999, [|url= http://books.google.it/books?id=DZ01dDDdN54C&pg=PA110 |p.= 110.], |ISBN= 9788881121137. }}</ref>}}
=== Architetture religiose ===
{{vedi[[File:Celano anche|Chiesa(AQ) - chiesa di SantaSan MariaGiovanni Battista - Valleverdeinterno.jpg|Chiesathumb|Interno della chiesa di San Giovanni Battista (Celano)}} ]]
[[File:Celano SGBattista interno.jpg|thumb|Interno della chiesa di San Giovanni Battista]]
[[File:Celano SMariaGrazie.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
[[File:Chiesa Sant'Angelo vista dal castello.jpg|thumb|Chiesa di Sant'Angelo vista dal castello]]
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[[File:Celano Madonnina.jpg|thumb|La Madonnina (Chiesa di Santa Maria in Fonte Coeli)]]
 
;[[Chiesa parrocchialedi San Giovanni Battista (Celano)|Chiesa di San Giovanni Battista]]: RicostruitaCostruita ex novo nel XIII secolo dopo le distruzioni di [[Federico II di Svevia|Federico II]]. Fu completata nel XV secolo. Nel 1406 il conte Nicola che la elesse a propria sepoltura, vi fece traslare dalla vecchia chiesa feudale di SanSancti GiovanniJoannis Caput CaputacquaeAquae (successivamente dedicata alla Madonna delle Grazie) i corpi dei martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]], che erano stati a loro volta rinvenuti nell'XI secolo dal [[Diocesi di Avezzano|Vescovo dei Marsi]] Pandolfo, che li aveva appunto collocati nella chiesa altomedievale<ref>{{Cita libro|autore=[[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=[[Annali degli Abruzzi]]|annooriginale=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub voce "Pescina"|volume=VI}}</ref>. All'interno presenta numerosi stemmi dei [[conti di Celano]] e della [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]]. Il pregevole portale è decorato da una lunetta che presenta l'affresco della Madonna con il Bambino posta tra San Giovanni Evangelista e [[Papa Bonifacio IV]]. Il rosone presenta al centro la testa del Battista. Le tre navate interne sono divise da pilastri ottagonali. Di particolare interesse sono gli affreschi quattrocenteschi della navata laterale destra<ref>Gaetano Curzi, ''Il cantiere pittorico della chiesa dei Ss. Giovanni Battista e Evangelista a Celano: convergenze e tangenze'', in Universitates e Baronie. Arte e architettura in Abruzzo e nel regno al tempo dei Durazzo, a cura di P.F. Pistilli, F. Manzari, G. Curzi, Pescara 2008, I, pp. 19-34.</ref><ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=chiesaRomAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=chiesero2252&tom=252|titolo=Chiesa di San Giovanni Battista|editore=Regione Abruzzo|accesso= }}</ref>.
;[[Chiesa di Santa Maria Valleverde]]: Edificata nel 1508, fu voluta nella prima metametà del XV secolo da [[Lionello Accrocciamuro]] e [[Jacovella da Celano|Jacovella]], [[conti di Celano]]. Rappresenta lo stile rinascimentale francescano nella [[Marsica]]. All'interno si possono ammirare in una delle tre cappelle laterali i dipinti della Vergine didel pittore [[brescia]]no [[Paolo ZoppareZoppo]] datati 1558. Esposte pregevoli pale d'altare e il coro ligneo risalenti allo stesso periodo. La cripta del Paradiso di forma poligonale presenta luminosi affreschi della metà del cinquecento. Si tratta di sette scene della Passione (attribuite a Paolo ZoppareZoppo) che coronano la tavola che raffigura il Cristo che si avvia al calvario, opera attribuita a [[Giovanni Antonio Bazzi]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=41|titolo=Cappella del Paradiso|editore=Terre Marsicane |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180811032148/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=41|dataarchivio=11 agosto 2018|accessourlmorto=}}</ref>. Molto interessanti anche l'araldica della chiesa e il chiostro che presenta pilastri in pietra ed un elegante loggiato ad archi. Pitture a lunetta impreziosiscono le pareti. Nel giardino sono poste una fontana e la statua di San Francesco. È presente al piano superiore del convento una fornita [[Museo e biblioteca di Santa Maria Valleverde|biblioteca]] con la collezione "[[Pietro Antonio Corsignani]]" e il connesso museo ricco di operearte sacresacra<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97541|titolo=Chiesa di Santa Maria in Valleverde|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso= }}</ref>.
;[[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Celano)|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]: Risalente all'XI secolo era nota nel medioevo con il nome di ''Sancti Joannis Caputaquae''Caput Aquae (San Giovanni Capodacqua). In origine però fu fondata comecon il titolo di chiesa di San Giovanni Evangelista. Sotto il pavimento è stata attestata l'esistenza di un antico cimitero urbano. L'ossario è visibile nella cappella delle Anima Sante. Pregevoli i due portali e il rosone. L'interno presenta tre navate e l'altare cinquecentesco ligneo. Nel corso del XV secolo fu attestata alla Madonna delle Grazie<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97540|titolo=Chiesa di Santa Maria delle Grazie|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso= }}</ref>.
;[[Chiesa di San Francesco (Celano)|Chiesa di San Francesco]]: Datata 1345, venne edificatacompletata successivamente per volontà di [[Jacovella da Celano]] e per omaggiare [[San Francesco d'Assisi]] che visitò nel XIII secolo la cittadina castellana. DiIl particolareportale bellezzaromanico ildel portaleXV esecolo laè sovrastato dalla lunetta cheil cui affresco raffigura la Madonna con ilcol bambinoBambino fra San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova. L'aspetto interno è tardo barocco conferitogli dopo la ristrutturazione del XVIII secolo<ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=chiesafraaq&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuChie223&tom=23|titolo=Chiesa di San Francesco|editore=Regione Abruzzo|accesso= }}</ref>.
;Chiesa di Santa Maria in Fonte Coeli: Denominata anche "La Madonnina", in origine era nota anche con il nome di ''Foragini''. Risale al XVII secolo. È situata in località Costa Madonnina non distante dal centro cittadino.
;Chiesa di Sant'Angelo: Nota in passato anche con il nome di chiesa di San Michele Arcangelo, la sua edificazione risale al XIV secolo. LaAlla fine del Trecento i conti di Celano donarono la chiesa vennealla congregazione dei [[Congregazione dei celestini|monaci celestini]], discepoli di [[Papa Celestino V|Pietro da Morrone]], precedentemente custodi del monastero di San Marco alle [[Gole di Celano|gole]]<ref>{{cita web|url=https://www.caicelano.it/celano/parchi-e-riserve/|titolo=Parchi e riserve|editore=Club Alpino Italiano - Celano|accesso=2 settembre 2021}}</ref>. La chiesa, completata nel secolo successivo., Èè situata ai piedi del castello Piccolomini nel centro storico di Celano ed è sede della più antica confraternita cittadina, l'arciconfraternita del Sacro monte di Pietà istituita nel 1581. L'interno barocco presenta cinque altari in marmi policromi ede un antico [[organo a canne]] del XVIII secolo<ref>{{cita web|url=http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=97539|titolo=Chiesa di Sant'Angelo|editore=ItaliaVirtualTour.it|accesso= }}</ref>;.
;Chiesa della Madonna del Carmine: Edificata nel 1573 per volontà di Costanza Piccolomini. Di stile tardo-barocco presenta un'ampia navata e sei altari. Nella seconda metà del XIX secolo nellafu paretecollocato lateraleesternamente esternaalla fuparete collocatolaterale il portale della chiesa di San Salvatore di [[Paterno (Avezzano)|Paterno]] (XIII secolo) che successivamente al sisma del 1915 fu spostato nel cortile del [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=36&phpMyAdmin=253a5892176f40771ad1b46998e39ee1|titolo=Chiesa della Madonna del Carmine|editore=ItaliaVirtualTour.it |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308183618/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=36&phpMyAdmin=253a5892176f40771ad1b46998e39ee1|dataarchivio=8 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>. L'organo Emilio Mampieri è datato 1839<ref>{{cita web|url=https://www.terremarsicane.it/oggi-dopo-60-anni-tornera-a-suonare-lorgano-emilio-mampieri-del-1839-presso-la-chiesa-della-madonna-del-carmine-di-celano/|titolo=L'organo Emilio Mampieri del 1839 presso la chiesa della Madonna del Carmine di Celano|autore=Maria Tortora|editore=Terre Marsicane|data=23 dicembre 2023|accesso=23 dicembre 2023}}</ref>.
* Chiesa di San Rocco situata in piazza Aia (l'anticaanticamente detta "piazza Lefraini"), fu edificata anch'essa per volontà di Costanza Piccolomini.
* Chiesa del Sacro Cuore, aperta al culto nel 1962 è situata nel rione Vaschette<ref>{{cita web|url=http://www.youcango.it/index.jsp?id=555&dettaglio=393|titolo=Chiesa del Sacro Cuore|editore=youcango.it|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.
* Chiesetta di San Leonardo, edificata dagli alpini celanesi nel 1976 ai piedi del monte San Vittorino.
* Chiesa Regina della Pace a Borgo Strada 14.
* Chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Borgo 8000Ottomila<ref>{{cita web|url=http://www.beweb.chiesacattolica.it/UI/page.jsp?action=CERCA&view=elenco&ambito=CEIA&diocesi=AVEZZANO|titolo=Edifici di culto della Diocesi di Avezzano|editore=BeWeB|accesso= }}</ref>.
 
=== Architetture civili ===
; Palazzo Ciccotti: Edificio storico in [[Architettura rinascimentale|stile rinascimentale]] situato nel rione di Campo Ciccotti. Danneggiato da un'alluvione nel 1888 fu successivamente restaurato. Nel 2024 la dimora è stata nuovamente ristrutturata<ref>{{cita web|url=https://www.espressione24.it/inaugurazione-in-grande-stile-per-il-recuperato-palazzo-ciccotti-di-celano-con-larrivo-di-imprenditori-del-nord-europa-ospiti-di-domenico-fidanza/|titolo=Inaugurazione in grande stile per il recuperato palazzo Ciccotti di Celano con l'arrivo di imprenditori del Nord Europa ospiti di Domenico Fidanza|autore=Gianvincenzo Sforza|editore=Espressione 24|accesso=19 novembre 2024}}</ref>.
 
=== Architetture militari ===
{{vedi anche|Castello Piccolomini (Celano)}}
[[File:Celano Castello FoNo.jpg|thumb|Il castello Piccolomini]]
 
;[[Castello Piccolomini (Celano)|Castello Piccolomini]]: Il principale edificio di Celano è il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]], situato al centro del nucleo storico della cittadina, la cui prima fase di costruzione risale con molta probabilità al 1392. Il castello fu costruito su commissione di Pietro Berardi, conte di Celano. Ospita il [[museo d'Arte Sacra della Marsica]].
 
=== Monumenti ===
* Monumento ai Santi Martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]], opera dello scultore [[Antonio Berti]] inaugurata nel 1971.
* Monumento a [[San Francesco D'Assisi|San Francesco]], realizzato da Angelo Canevari nel 1982.
* Monumento a Fra' [[Tommaso da Celano]], realizzato da Pino Conte nel 1960<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=listpages&subid=2|titolo=Chiese e monumenti di Celano|editore=Terre Marsicane |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150616022714/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=listpages&subid=2|dataarchivio=16 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Siti archeologici ===
Il territorio presenta diversi siti di interesse archeologico come Celano-Paludi, necropoli risalente all'ultimo periodo dell'[[età del bronzo]]<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 139.}}.</ref> ed area palafitticola, probabilmente frequentata in modo occasionale già in epoche precedenti, situata in territorio [[Fucino|fucense]]<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 110.}}.</ref>. Il [[monte Tino]] conserva i resti del castello-recinto, risalente con ogni probabilità intorno al XXII secolo, mentre sul monte San Vittorino si trovava il monastero scomparso di San Vittorino in Telle<ref>{{cita|Grossi, 2002|p. 147}}.</ref>; nella stessa località a circa {{M|1200|ul=m slm}} è collocato l'affresco rupestre, risalente tra il XII e il XIII secolo, raffigurante [[san Giorgio]] in lotta contro il drago<ref>{{cita web|url=https://www.marsicalive.it/laffresco-di-san-giorgio-custodito-tra-le-rocce-di-colle-san-vittorino-sara-restaurato-arriva-ok-soprintendenza/|titolo=L'affresco di San Giorgio custodito tra le rocce di Colle San Vittorino sarà restaurato, arriva ok Soprintendenza|autore=Magda Tirabassi|editore=Marsica Live|data=22 maggio 2022|accesso=13 maggio 2022}}</ref>. Sulla sommità dei monti che sovrastano l'abitato contemporaneo ci sono le tracce della "turris Celani" e delle fortificazioni della Serra. In località Casalmartino di [[San Potito (Ovindoli)|San Potito]] si trovano i resti del castrum Oretino (castello di AuretinoAuritino)<ref name="Sociali 24"/>. All'ingresso delle [[gole di Celano]], in epoca antica importante via di comunicazione verso l'[[altopiano delle Rocche]], ci sono i resti dell'[[incastellamento]] medievale di Foce, chiamato in alcuni documenti settecenteschi Castelluccio. Nei pressi deldella canyongola si trovano i resti dell'eremo di San Marco ai Casaleni e, verso la valle d'Arano, del monastero di San Marco alle Foci, precedentemente dedicato a Santa Maria Intra Fucem<ref>{{cita|Campanelli, 2001|p. 284.}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=eremoAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuErem2692&tom=692|titolo=Eremo di San Marco alla Foce|editore=Regione Abruzzo|accesso= }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.terremarsicane.it/lantico-monastero-e-non-eremo-di-santa-maria-intra-fucem-poi-chiamato-di-san-marco/|titolo=L'antico Monastero di Santa Maria Intra Fucem, poi chiamato di San Marco|autore=Giancarlo Sociali|editore=Terre Marsicane|data=7 settembre 2018|accesso=18 settembre 2018}}</ref>. Posizionata più in alto si trova la necropoli di Cèla, dominata dai resti dell'[[VicusOppidum|ocresocre]] [[Marsi|marso]] di Caelum (o Caelanum) non distante da quello arcaico del monte Secine di [[Aielli]] Alto<ref name="Sociali 24"/><ref>{{cita|Grossi, 2002|pp. 77-80.}}.</ref>.
 
=== Aree naturali ===
{{vedi[[File:Le anche|Gole di Celano}} 16.jpg|thumb|Parte centrale delle gole]]
[[File:Gole di Celano (4).jpg|thumb|Ingresso delle gole]]
 
;[[Monte Tino]]: Area montuosa a ridosso dellanella quale èera situato il nucleo storicoprimordiale celanesedi Celano; è anche detta "Serra di Celano". La sua vetta raggiunge i 1923 {{mslmM|1923|ul=m slm}} sovrastando la città marsicana. Numerosi sentieri seguono la lunga cresta fino alla valle[[val d'Arano]] innei direzionepressi di [[Ovindoli]] e dell'([[altopiano delle Rocche]]) e alle [[gole di Celano]], aree inserite insieme al monte Tino tra i [[siti di interesse comunitario dell'Abruzzo]].<ref>{{cita web|url=http://www.auaa.it/articoli-escursionismo/1043-monte-tino-e-gole-di-celano-gruppo-del-monte-sirente|titolo=Monte Tino e Gole di Celano (Gruppo del monte Sirente)|editore=auaa.it|accesso=3 gennaio 2017}}</ref>.
;[[Gole di Celano]]: DetteLa anche[[Gola "gole(geografia)|forra]], oltre la [[val d'Arano]] di Aielli-Celano"[[Ovindoli]], hannosepara i rilievi del gruppo montuoso del [[Monte Sirente|Sirente]] dal monte Tino. Lo sbocco delle gole si iniziotrova in località Bocca di Castelluccio innel territorio comunale di [[Aielli]], separano il [[monte Sirente]] dal monte Tino. Sono percorse per quattro chilometri dal torrente La Foce e per questo erano note nel medioevoMedioevo con il nome di "Fauces". Le pareti rocciose, alte circa 200 metri, presentano strettoie di circa 3 metri. Un'insenatura nei pressi della pineta, quasi in fondo al percorso, porta alla "Fonte degli innamorati", una piccola cascata d'acqua<ref>{{cita web|url=http://www.parcosirentevelino.it/itinerari_dettaglio.php?id_iti=1305|titolo=Le Gole|editore=ParcoSirenteVelino.it|accesso= }}</ref>.
;Le sorgenti: Sono tre le sorgenti presenti a Celano: la storica sorgente dei Santi Martiri (Fontegrande)a eFontegrande, l'antica fonte di San Francesco, mentree la sorgente Pago che ricade in minima parte innel territorio celanese, alimentando per lo più Ovindoli e i comuni dell'altopiano delle Rocche<ref>{{cita web|url=http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=122282|titolo=Sorgenti|editore=IlCapoluogo.it|accesso= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170104000816/http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=122282|dataarchivio=4 gennaio 2017}}</ref>.
* Parco di Santa Rita<ref>{{cita web|url=https://www.terremarsicane.it/apre-a-celano-il-parco-giochi-sensoriale-santa-rita/|titolo=Apre a Celano il parco giochi sensoriale Santa Rita|autore=Maria Tortora|editore=Terre Marsicane|data=15 settembre 2020|accesso=2 ottobre 2021}}</ref>.
* [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]].
* Parco di Colle Felicetta<ref>{{cita web|url=https://www.terremarsicane.it/inaugurato-a-celano-il-parco-della-felicetta-e-stato-realizzato-in-memoria-di-una-storia-damore-di-meta-del-1800-conclusasi-dolorosamente-foto/|titolo=Inaugurato a Celano il parco Colle Felicetta…|editore=Terre Marsicane|data=30 dicembre 2023|accesso=31 dicembre 2023}}</ref>.
* Grotta di Sant'Agata<ref name="Sociali"/>.
* [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]].
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
IAl dati31 dicembre 2020 l'[[ISTATIstituto nazionale di statistica|Istat]] ha rilevato una popolazione straniera residente pari a {{formatnum:1310}} persone<ref name="IS">{{cita web|url=https://wwwdemo.tuttitaliaistat.it/abruzzo/35-celano/statistiche/cittadini-stranieri-2018str2020/|titolo=Cittadini stranieri Celano 2015|editore=Tuttitalia.itIstat|accesso=1118 agostomarzo 20182022}}</ref> al 1º gennaio 2018 rilevano una popolazione straniera residente pari a 1.370 persone, equivalente al 12,6% della popolazione residente a Celano<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/35-celano/statistiche/cittadini-stranieri-2021/|titolo=Cittadini stranieri Celano|sito=tuttitalia.it|accesso=18 marzo 2022}}</ref>. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:
 
# [[Marocco]], 484 - 35,33%587
# [[Romania]], 304 - 22,19%235
# [[Kosovo]], 271 - 19,78%220
# [[Macedonia del Nord]], 94
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], 121 - 8,83%
# [[Ucraina]], 7971<ref - 5,77%name="IS"/>
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetti marsicanidella Marsica}}
{{Citazione|…póch'a póche une alla vòte, senza pòmpa màgne se sò scriàte tutte cumma fóche quji della téppa mé, vécchie cumpàgne. Addù so jite? Chi s'è mórte 'n guèrre quacchidùnàtre s'è perdut 'n fume girènne i munne, sparze pe' la tèrre…'nnanz'alla chiése n'n ge stà nisciúne!"<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=90&pageno=1|titolo=Poesia dialettale tratta dal libro "Cu stan'a dice'?" di Silvia Carusi (da un'idea di Enea Merolli)|editore=Terre Marsicane |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923201559/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=90&pageno=1|dataarchivio=23 settembre 2015|accessourlmorto=}}</ref>|Ercole Di Renzo, "Era quàtrane"}}
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|Dialetto dell'area ''Abruzzese occidentale'' nel sistema dei ''dialetti meridionali intermedi''|288x288px]]
 
Il [[dialetto]] parlato a Celano è incluso nell'area ''[[Dialetti d'Abruzzo#Gruppo italiano-meridionale|Abruzzese occidentale]]'' del sistema dei [[Dialetti italiani meridionali|dialetti meridionali intermedi]]. I dialetti del territorio marsicano, escludendo le zone di [[Tagliacozzo]] e [[Carsoli]], appartengono alla stessa area, tuttavia sono molto differenti fra loro. Anche il particolare dialetto celanese presenta, a tratti, una somiglianza con il [[Dialetto napoletano|napoletano]] per via degli scambi economici documentati durante il [[Regno di Napoli]]<ref>{{cita web|url=https://giancarlosociali.it/2018/02/14/il-celanese-dalla-lingua-osca-a-lingua-originale-dei-marsi/|titolo=Il Celanese dalla lingua Osca a lingua originale dei Marsi|sito=giancarlosociali.it|autore=Giancarlo Sociali|data=14 febbraio 2018|accesso=7 marzo 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.fucinolands.com/index.php?option=com_content&view=section&id=4&Itemid=661|titolo=Dialetto abruzzese|autore=Roberta D'Alessandro|editore=Fucino Lands|accesso= }}</ref>.
 
=== Religione ===
Dal 2009 Celano è una [[sede titolare di Celano|sede vescovile titolare]] della [[Chiesa cattolica]]<ref>{{cita web|url=http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d4c68.html|titolo=Celano (titular see) Calanensis|lingua=en|autore=David M. Cheney|editore=Catholic Hierarchy|accesso=4 maggio 2019}}</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
* 22 maggio: festa di [[Rita da Cascia|Santa Rita]]<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2013/05/16/news/celano-ecco-il-roseto-dedicato-a-santa-rita-1.7078099|titolo=Celano: ecco il roseto dedicato a Santa Rita|autore=Dante Cardamone|editore=Il Centro|data=16 maggio 2013|accesso=3 agosto 2018|dataarchivio=16 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316091610/http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2013/05/16/news/celano-ecco-il-roseto-dedicato-a-santa-rita-1.7078099|urlmorto=sì}}</ref>.
* Dal 24 al 26 agosto: festa patronale dei santi martiri [[Simplicio, Costanzo e Vittoriano]]<ref>{{cita web|url=https://www.rivieraoggi.it/2016/08/22/224908/simplicio-vittoriano-e-costanzo-il-ciclismo-celebra-i-santi-martiri-di-celano/|titolo=Simplicio, Vittoriano e Costanzo: il ciclismo celebra i Santi Martiri di Celano|editore=Riviera Oggi|data=22 agosto 2016|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
* [[Venerdì santo]]: celebrazioni religiose e processione delle sette confraternite. I personaggi come le addolorate, le veroniche, gli angeli e i santi intonano i canti polifonici<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/celano-la-processione-del-venerd%C3%AC-santo-a-la-vita-in-diretta-1.1872520|titolo=Celano, la processione del Venerdì santo a La vita in diretta|editore=Il Centro|data=30 marzo 2018|accesso=3 agosto 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.abruzzonews.eu/events/processione-cristo-morto-celano-30-marzo-2018|titolo=Processione del Cristo morto a Celano|editore=Abruzzo News - L'Opinionista|data=30 marzo 2018|accesso=3 agosto 2018}}</ref>.
 
== Cultura ==
{{vedi anche|Museo d'arte sacra della Marsica|Museo Paludi di Celano}}
[[File:Celano Paludi 2016a.jpg|thumb|Sede del museo Paludi]]
 
=== Biblioteche e Musei ===
;Biblioteca[[Museo e museobiblioteca di Santa Maria Valleverde]]: Situata al piano superiore del convento della [[chiesa di Santa Maria Valleverde]] la biblioteca presenta la collezione intitolata a [[Pietro Antonio Corsignani]] e oltremigliaia milledi titoli tra cui preziosi tomi e volumi d'epoca. Il connesso museo è ricco di opere d'arte ede opere sacre sia relative al convento celanese sia ai conventi abruzzesi chiusi appartenenti allo stesso [[Ordine dei frati minori|ordine francescano]]. Nello spazio espositivo sono ospitate, tra l'altro, una scultura di Carlo Canestrari, una Madonna lignea del 1500 e il dipinto del Quattrocento della Vergine di [[Andrea De Litio]]. Ci sono poi antichi ricami degli stemmi nobiliari, la campanella originale risalente alla fondazione del convento e opere donate da collezionisti privati e quelle di Giulio Ricci, noto ceramista del Novecento<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/inaugurazione-museo-di-santa-maria-di-valleverde-labruzzo-si-arricchisce-di-una-nuova-struttura-museale/|titolo=Inaugurazione museo di Santa Maria di Valleverde: l'Abruzzo si arricchisce di una nuova struttura museale|editore=Terre Marsicane |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150901131421/http://www.terremarsicane.it/inaugurazione-museo-di-santa-maria-di-valleverde-labruzzo-si-arricchisce-di-una-nuova-struttura-museale/|dataarchivio=1 settembre 2015|urlmorto=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=39|titolo=Santa Maria Valleverde|editore=Terre Marsicane |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923201557/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=39|dataarchivio=23 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Una sezione è dedicata al pittore celanese Italo Mascitti<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/inaugurato-il-nuovo-museo-di-santa-maria-valleverde-1.1609470|titolo=Inaugurato il nuovo museo di Santa Maria Valleverde|autore=Dante Cardamone|editore=Il Centro|data=31 agosto 2015|accesso=15 ottobre 2021}}</ref>.
;[[Museo d'arte sacra della Marsica]]: Istituito nel 1992 è ospitato all'interno del Castello Piccolomini di Celano. Presenta due sezioni, quella dedicata all'arte sacra della Marsica con affreschi, dipinti, elementi architettonici e oggetti di arte sacra che spaziano dal VI al XVIII secolo e quella archeologica che raccoglie i numerosi materiali tornati alla luce dopo il prosciugamento del lago Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.museodellamarsica.beniculturali.it/|titolo=Museo della Marsica|editore=MiBACT|accesso= }}</ref>.
[[File:Celano SMV1.jpg|thumb|Chiesa e convento di Santa Maria Valleverde]]
[[File:Celano SS Martiri 2015.jpg|thumb|Sorgente e monumento dei Santi Martiri Simplicio, Costanzo e Vittoriano a Fontegrande]]
 
;[[Museo Paludi di Celano|Museo Paludi]]: Museo archeologico e preistorico collocato in una struttura espositiva situata nella piana del [[Fucino]], il museo è stato realizzato nel luogo del ritrovamento di un insediamento lacustre palafitticolo denominato "Paludi" (XVII-X sec a. C.). Negli spazi espositivi sono conservati ed esposti i reperti di età preistorica e protostorica tornati alla luce nel territorio marsicano ed abruzzese. Reperti neolitici e di necropoli dell'[[età dei metalli]] ed altri rinvenimenti risalenti all'[[età della pietra]] sono in esposizione permanente. Il museo è dotato di una sezione multimediale che permette di ripercorrere i profondi mutamenti territoriali che si sono verificati dopo il prosciugamento del lago Fucino<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/229/museo-preistorico-di-celano.html|titolo=Museo Preistorico di Celano|editore=Comune di Celano |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20151030170251/http://www.comune.celano.aq.it/articoli/229/museo-preistorico-di-celano.html|dataarchivio=30 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
; Witcha Museums: Spazio museale inaugurato nel 2024 nel palazzo storico della famiglia nobile dei Rico. Il museo è dedicato all'[[antropologia visuale]], allo [[storytelling]], alla [[Costume (abito)|storia del costume]] e alle discipline storico artistiche e [[Scienze demo-etno-antropologiche|demo-etno-antropologiche]]<ref>{{cita web|url=https://www.espressione24.it/tutela-dei-patrimoni-immateriali-nasce-a-celano-witcha-museum-il-progetto-dellantropologa-culturale-manuela-sirikith-ciaccia/|titolo=Tutela dei Patrimoni Immateriali: nasce a Celano Witcha Museum, il progetto dell'antropologa culturale Manuela Sirikith Ciaccia|editore=Espressione 24|data=25 agosto 2024|accesso=26 agosto 2024}}</ref>.
; Collezione Torlonia: È collocata all'interno del castello Piccolomini<ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/luogo/castello-piccolomini-collezione-torlonia-e-museo-d-arte-sacra-della-marsica|titolo=Castello Piccolomini - Collezione Torlonia e Museo d'arte sacra della Marsica}}</ref>.
 
=== Arte ===
Celano appare nella ''[[Morte del cavaliere di Celano]]'', sedicesima scena del ciclo di affreschi delle [[Storie di san Francesco]], nella [[Basilica superiore di Assisi]], attribuiti a [[Giotto]]<ref>{{cita web|url=http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=24&pageno=2|titolo=L'età medievale|autore=Giuseppe Grossi|editore=Terre Marsicane |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316091315/http://www.celano.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=24&pageno=2|dataarchivio=16 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> e in due quadri del XVIII secolo raffiguranti il lago Fucino: ''Vue de la ville d'Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples'', opera di [[Jean-Joseph-Xavier Bidauld]] del 1789 ([[museo del Louvre]] di [[Parigi]]) e ''Veduta del lago di Celano, nell'[[Abruzzo|Apruzzo]]'', realizzato nel 1795 da [[Alessandro D'Anna]] ([[Museo di belle arti (Budapest)|Museo delle belle arti di Budapest]]).
 
=== Cinema ===
Celano nel 1985 fu la ___location principale in cui [[Richard Fleischer]] ambientò il film ''[[Yado]]'' con protagonisti [[Arnold Schwarzenegger]] e [[Brigitte Nielsen]]<ref>{{cita web|url=http://movieplayer.it/film/yado_2498/info/|titolo=Yado, info|editore=Movieplayer.it|accesso= }}</ref>.
Alcune scene del film ''Neve'' di [[Stefano Incerti]] sono state girate tra Celano, [[Ovindoli]], [[altopiano delle Rocche]] e [[Pescasseroli]]<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/celano-ovindoli-e-tutto-laltopiano-delle-rocche-protagonisti-del-noir-di-stefano-incerti/|titolo=Celano, Ovindoli e tutto l'altopiano delle Rocche protagonisti del Noir di Stefano Incerti|editore=Terre Marsicane |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150616145238/http://www.terremarsicane.it/celano-ovindoli-e-tutto-laltopiano-delle-rocche-protagonisti-del-noir-di-stefano-incerti/|dataarchivio=16 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel 2003 nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Celano)|chiesa di San Giovanni Battista]] l'attore e regista [[Germano Di Mattia]] ha ambientato alcune scene del mediometraggio ''La leggenda del lago''<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/930|titolo=La leggenda del lago (film)|editore=Terre Marsicane|accesso= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717021554/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/930|dataarchivio=17 luglio 2015}}</ref>.
 
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina marsicana}}
La trasformazione del lago [[Fucino]] in una pianura coltivabile ha stravolto anche le abitudini culinarie celanesi. Ai [[Pesce|pesci]] d'acqua dolce, protagonisti della cucina locale fino alla fine del XIX secolo insieme alla [[selvaggina]] e alla [[frutta]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/selvaggina-pesci-ma-anche-frutta-secca-ecco-i-cibi-del-passato-1.139280?utm_medium=migrazione|titolo=Selvaggina, pesci ma anche frutta secca. Ecco i cibi del passato|autore=Nino Motta|editore=Il Centro|data=17 marzo 2016|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>, sono subentrate le produzioni orticole fucensi come la [[patata del Fucino]] e la [[carota dell'altopiano del Fucino]], entrambe certificate [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/abruzzo/2014/01/14/patata-Fucino-ottiene-IGP_9895641.html|titolo=La patata del Fucino ottiene l'IGP|editore=ANSA|data=14 gennaio 2016|accesso=7 maggio 2016}}</ref>. Tra le ricette antiche che sono state tramandate figurano i primi piatti come i tacquelòzze (forma di pasta a rombo) con il sugo di castrato e la [[Lasagne (gastronomia)|lasagna]] con le polpettine, oltre ai classici dolci pasquali e natalizi<ref>{{cita web|url=httphttps://wwwviaggianza.camminodifrancescoetommaso.itcom/celano-nella-marsica-un-antico-borgo-allombra-del-castello/enogastronomia.php?lang=it|titolo=Enogastronomia|editoresito=viaggianza.com|accesso=Cammino20 dimarzo Francesco e Tommaso2021|accessodataarchivio=9 maggio 20192021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210509015825/https://viaggianza.com/celano-nella-marsica-un-antico-borgo-allombra-del-castello/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/ecco-le-ricette-di-una-volta-nel-libro-di-pupa-ciaccia-1.184782?utm_medium=migrazione|titolo=Ecco le ricette di una volta nel libro di Pupa Ciaccia|autore=Dante Cardamone|editore=Il Centro|data=2 agosto 2016|accesso=1°º maggio 2019}}</ref>.
 
=== Eventi ===
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[[File:Celano pan Fucino.jpg|thumb|Foto panoramica sul [[Fucino]] dal parco della Rimembranza]]
 
Anche a Celano come per la maggior parte dei comuni della Marsica, agricoltura ed allevamento sono tra le fonti principali dell'economia. Numerose le aziende agricole della piana del [[Fucino]] che si distinguono per la qualità degli ortaggi. In particolare le [[Patata del Fucino|patate]], per le quali nel 2014 si è concluso felicemente l'iter per il riconoscimento del marchio di qualità [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]] (indicazione geografica protetta), attribuito dall'[[Unione europea]]<ref>{{cita web|url=http://www.agricolturaoggi.com/site/index.php?option=com_content&id=4241%3Aigp-patata-del-fucino-approvato-disciplinare&Itemid=61|titolo=IGP Patata del Fucino - Approvato Disciplinare|editore=AgricolturaOggi.com |dataarchivio=21 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150921075249/http://www.agricolturaoggi.com/site/index.php?option=com_content&id=4241%3Aigp-patata-del-fucino-approvato-disciplinare&Itemid=61|accessourlmorto=}}</ref>.
Nelle aree montane del comune si registra la produzione delle patate di montagna e dello zafferano. Le aziende della piana fucense producono in quantità importanti insalate, [[Carota dell'altopiano del Fucino|carote]] e ogni genere di prodotto orticolo.
In [[Abruzzo]] il 25% del [[Prodotto interno lordo|PIL]] agricolo arriva dal Fucino<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2013/07/31/AQ_32_01.html|titolo=Cuore d'Abruzzo: 25% PIL agricolo dal Fucino|editore= Il Centro|accesso= }}</ref>.
 
=== Industria ===
Alle porte di Celano, nelle adiacenze della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]] e non distante dallo svincolo autostradale della [[Autostrada A25 (Italia)|A25]], è situata l'area industriale ed artigianale. Molte le aziende che operano nei più disparati settori: industrie artigianali, manifatturiere, carpenteria metallica<ref name="economia">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/media/File/varie/NTA_approvate_prg.pdf|titolo=Piano Regolatore Generale (art.20, p. 37.)|editore=Comune di Celano |accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20151030165622/http://www.comune.celano.aq.it/media/File/varie/NTA_approvate_prg.pdf|dataarchivio=30 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Un ruolo importante è stato svolto dallo zuccherificio ([[Eridania]]-Sadam, gruppo Maccaferri) che a Celano, come in gran parte dei siti italiani, ha cessato l'attività per via della riforma europea del 2005 (nota come riforma dell'OCM Zucchero). Di fatto lo storico e fiorente settore bieticolo-saccarifero marsicano ha cessato di esistere. Con la chiusura della struttura anche la produzione delle barbabietole nel [[Fucino]] è inevitabilmente crollata<ref>{{cita web|url=http://www.marsicalive.it/?p=95893|titolo=Ex Sadam: firmato l'accordo per la mobilità. Dipendenti sul piede di guerra|editore= Marsica Live|accesso= }}</ref>.
 
=== Turismo ===
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Le numerose chiese, i musei e il [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]] sono le principali attrattive turistiche di Celano, insieme alle bellezze architettoniche del centro storico.
 
La cittadina castellana è, inoltre, uno dei punti di partenza ideali per i numerosi sentieri naturalistici che la circondano e che per lo più ricadono nell'area protetta del [[parco naturale regionale Sirente-Velino]]., Dicome particolarequelli interesse,che oltreconducono lealle [[Golegole di Celano]], èe il sentiero del Grifone che collega [[Scurcola Marsicana]] a Celano, attraversando [[Magliano de' Marsi]], [[Massa d'Albe]] ede [[Ovindoli]]<ref>{{cita web|url=http://www.telesirio.it/giornaleweb/index.php?option=com_content&view=article&id=3680%3Ail-sentiero-del-grifone&catid=138&Itemid=294|titolo=Il sentiero del Grifone|editore=Telesirio|accesso= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715231314/http://www.telesirio.it/giornaleweb/index.php?option=com_content&view=article&id=3680%3Ail-sentiero-del-grifone&catid=138&Itemid=294|dataarchivio=15 luglio 2015}}</ref>.
 
=== Commercio ===
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=== Autostrade ===
Celano è interessataservita dall'[[Autostrada A25 (Italia)|autostrada A25 Torano-Pescara]] tramite il casello [[Aielli]]-Celano.
 
=== Strade Statalistatali ===
[[Strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino|La strada statale 696]] collega Celano ad [[Ovindoli]], [[altopiano delle Rocche]] e [[Tornimparte]], dove la stessa strada ha inizio presso il casello autostradale dell'[[Autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]]. La [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]] collega il comune con [[Pescara]] verso est e [[Roma]] verso ovest.
 
=== Ferrovie ===
Nel comune è sita la [[stazione di Celano-Ovindoli]], posta lungo la [[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara|ferrovia Roma-Pescara]].
{{vedi anche|Stazione di Celano-Ovindoli}}
Il comune è servito dalla [[stazione di Celano-Ovindoli]], posta sulla [[ferrovia Roma-Pescara]].
 
=== AeroportoAviosuperficie ===
Il piccolo aeroportoL'[[aviosuperficie]] di Celano, gestitogestita dall'associazione AirMarsicaAeroclub dei Marsi, è situatosituata nei pressi della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina Valeria]]<ref>{{cita web|url=httphttps://ricercaaeroclubdeimarsi.gelocalwixsite.itcom/ilcentro/archivio/ilcentro/2005/08/05/CZ2PO_CZ203.htmlaeroclubdeimarsi|titolo=L'aeroporto di CelanoHome|editore=IlAeroclub Centrodei Marsi|accesso=15 ottobre 2021}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
[[File:Celano municipio.jpg|thumb|Municipio di Celano]]
 
Sul sito del [[Ministero dell'Internointerno]] sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Celano dal 1985 ad oggi<ref>{{cita web|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/|titolo=Archivio storico delle elezioni|editore=Ministero dell'Interno|accesso=interno }}</ref>.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|6 giugno 1993
|2004
|28 febbraio 1995
|2010
|Gaetano Bombacino
|[[Filippo Piccone]]
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="DPR">Dimissioni anticipate irrevocabili.{{cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=1&art.versione=1&art.codiceRedazionale=095A2816&art.dataPubblicazioneGazzetta=1995-05-20&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=1|titolo=D.P.R. 27 aprile 1995|sito=gazzettaufficiale.it|accesso=21 marzo 2020}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 aprile 1995
|18 novembre 1995
|Luciana Crisi
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|<ref name="DPR"/>
}}
{{ComuniAmminPrec
|19 novembre 1995
|2010
|25 gennaio 1999
|2014
|Ferdinando Barigazzi
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|Sindaco
|<ref>Scioglimento anticipato della giunta.{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/35-celano/storico-elezioni-comunali/|titolo=Storico elezioni comunali di Celano|sito=tuttitalia.it|accesso=21 marzo 2020}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno 1999
|13 giugno 2004
|Italo Taccone
|[[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 2004
|28 agosto 2008
|[[Filippo Piccone]]
|Centro-destra
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 agosto 2008
|29 marzo 2010
|Mauro Passerotti
|
|Comm. pref.
|<ref name="Passerotti">{{cita web|url=https://www.marsicalive.it/a-celano-torna-il-commissario-prefettizio-mauro-passerotti-era-stato-gia-in-comune-nel-2008/|titolo=A Celano torna il commissario prefettizio Mauro Passerotti, era stato già in Comune nel 2008|editore=Marsica Live|data=6 novembre 2014|accesso=11 giugno 2019}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|30 marzo 2010
|15 dicembre 2014
|Filippo Piccone
|[[Il Popolo della Libertà]]
|Sindaco
|<ref name="Passerotti"/>
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 dicembre 2014
|31 maggio 2015
|Mauro Passerotti
|
|Comm. pref.
|[[Commissario straordinario]]
|<ref name="Passerotti"/>
}}
{{ComuniAmminPrec
|1 giugno 2015
|21 settembre 2020
|Settimio Santilli
|[[Lista civica]] ''Celano Città Viva''-[[Nuovo Centrodestra]] poi [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|22 settembre 2020
|2015
|22 febbraio 2021
|''in carica''
|Settimio Santilli
|Liste civiche di Centro-destra
|Centrodestra-[[Nuovo Centrodestra|NCD]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 febbraio 2021
|5 luglio 2021
|Giuseppe Canale
|-
|Comm. pref.
|<ref>{{cita web|url=https://news-town.it/cronaca/34362-celano-il-prefetto-nomina-il-commissario-prefettizio-dopo-arresti-di-santilli-e-piccone.html|titolo=Celano: il Prefetto nomina il Commissario prefettizio dopo arresti di Santilli e Piccone|data=23 febbraio 2021|accesso=23 febbraio 2021|dataarchivio=23 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210223102038/https://news-town.it/cronaca/34362-celano-il-prefetto-nomina-il-commissario-prefettizio-dopo-arresti-di-santilli-e-piccone.html|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|6 luglio 2021
|in carica
|Settimio Santilli
|Liste civiche di Centro-destra
|Sindaco
|<ref>{{cita web|url=https://www.marsicalive.it/santilli-di-nuovo-sindaco-di-celano-revocato-incarico-al-commissario-prefettizio-canale/|titolo=Santilli di nuovo sindaco di Celano, revocato incarico al commissario prefettizio Canale|editore=Marsica Live|data=6 luglio 2021|accesso=6 luglio 2021}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Malta|ZeitunŻejtun|}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/articoli/822/delegazione-studenti-celanesi-in-visita-a-malta.html|titolo=Gemellaggi: Celano Zejtun|editore=Comune di Celano |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160315071327/http://www.comune.celano.aq.it/articoli/822/delegazione-studenti-celanesi-in-visita-a-malta.html|dataarchivio=15 marzo 2016|accessourlmorto=}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Castelpoto|2010}}<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/abruzzo/2010/08/26/visualizza_new.html_1789914931.html|titolo=Gemellaggi: Celano si unisce con Castelpoto e Foglianise|editore=Ansa|accesso= }}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Foglianise|2010}}<ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/marsica/node/11190|titolo=Gemellaggio della Città di Celano con i comuni di Castelpoto e di Foglianise|editore=Terre Marsicane|accesso= |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150416024223/http://www.terremarsicane.it/marsica/node/11190|dataarchivio=16 aprile 2015}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|San Marco in Lamis|2014}}<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/05/27/news/gemellaggio-sulla-transumanza-1.4859832|titolo=Celano e San Marco in Lamis: gemellaggio sulla transumanza|editore=Il Centro |accessodataarchivio=5 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151005041453/http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/05/27/news/gemellaggio-sulla-transumanza-1.4859832|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Greccio|2023}}<ref>{{cita web|url=https://infomedianews.com/celano-sottoscrive-gemellaggio-con-greccio/|titolo=Celano sottoscrive gemellaggio con Greccio|editore=Info Media News|data=4 aprile 2023|accesso=8 aprile 2023}}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Nel 1954 la frazione di [[Paterno (Avezzano)|Paterno]] entra a far parte del territorio comunale di [[Avezzano]]<ref>{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/ammi_aq.html|titolo=Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana|autore=Antonio Sciarretta|editore=Antonio Sciarretta's Toponymy|accesso=30 aprile 2019|dataarchivio=1 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190501065757/http://asciatopo.xoom.it/ammi_aq.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Sport ==
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=== Calcio ===
La principale squadra della città è stata il [[Celano Calcio]], non più in attività dal 2018. La A.S.D. Pro Celano 2006 milita in [[Eccellenza Abruzzo|Eccellenza]].
{{vedi anche|Celano Football Club Marsica}}
La principale squadra della città è il [[Celano Football Club Marsica|Celano Calcio]] che ha più volte cambiato denominazione dall'originaria Celano FC Olimpia. La squadra castellana vanta dieci partecipazioni ai tornei professionistici di [[Serie C2]] e [[Lega Pro Seconda Divisione]].
 
=== Ciclismo ===
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=== Subacquea ===
L'associazione Celano Diving Sub promuove da anni la disciplina subacquea nel territorio della Marsica promuovendoorganizzando corsi sub di tutti i livelli. Molte le attività svolte nelle più disparate località italiane ed anche estere. A Celano è attiva anche una scuola sub per non vedenti<ref>{{cita web|url=http://www.celanosub.it/|titolo=Sub: emozione, passione|editore=CelanoSub.it|accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150801045225/http://celanosub.it/|dataarchivio=1 agosto 2015|urlmorto=}}</ref>.
 
=== Altri sport ===
A Celano vengono praticate le principali discipline sportive: calcio a 5, taekwondo, pesca sportiva, tennis, volley. La pratica dello sci è promossa dallo Sci club Celano nei vicini impianti sciistici di Ovindoli<ref>{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/493/il-territorio/associazioni-sportive.html|titolo=Associazioni sportive|editore=Comune di Celano|accessourlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716214728/http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/493/il-territorio/associazioni-sportive.html|dataarchivio=16 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
* Lo [[stadio Fabio Piccone]] è il principale impianto calcistico del comune. Costruito nel 1987 ospita le partite casalinghe del {{Calcio Celano|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/other/reportcalcio2012/parte_7.pdf|titolo=Stadi, spettatori e sicurezza|editore=Figc|accesso=1º novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620140424/http://www.figc.it/other/reportcalcio2012/parte_7.pdf|dataarchivio=20 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
* Il palazzetto dello sport è dotato di palestra sale fitness, campo indoor per il calcio a 5, basket, piscina da 25 metri. Nella struttura si possono praticare attività sportive, tra le quali fitness in acqua e in palestra, pesistica e cardio fitness, fisioterapia e anche scuola nuoto adulti e bambini, nuoto agonistico e pallanuoto<ref name="sport">{{cita web|url=http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/492/il-territorio/impianti-sportivi.html|titolo=Impianti Sportivi in Città|editore=Comune di Celano|accesso=1º novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170228053443/http://www.comune.celano.aq.it/dinamico/492/il-territorio/impianti-sportivi.html|dataarchivio=28 febbraio 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
* Il crossodromo intitolato a Fabio Piccone è stato omologato dalla [[Federazione Motociclistica Italiana|FMI]] e dalla Uisp - lega nazionale motociclismo. Misura 1,7&nbsp;km e vi si possono praticare diverse discipline: motocross, freestyle e quod<ref name="sport"/>.
* Altri impianti sportivi comunali sono il campo di calcio intitolato a Don Luigi Di Summo di Borgo Strada 14, il campo di calcio a 5 al coperto in via La Torre, dotato di tribuna e gradoni e, infine, gli adiacenti campi da tennis all'aperto<ref name="sport"/>.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Il tesoro del lago: l'archeologia del Fucino e la Collezione Torlonia|autore=Adele Campanelli|etal=si|editore=Carsa Edizioni|città=Pescara|anno=2001|SBN=IT\ICCU\UMC\0099815UMC0099815|cid=Campanelli, 2001}}
* {{cita libro|titolo=Profilo di storia linguistica della Marsica|autore=Walter Cianciusi|editore=Banca Popolare della Marsica|città=Avezzano|anno=1988|SBN=IT\ICCU\AQ1\0054658AQ10054658}}
* {{cita libro|titolo=Reggia Marsicana ovvero memorie topografico-storiche di varie colonie…|autore=[[Pietro Antonio Corsignani]]|editore=Il Parrino|città=Napoli|anno=1738|SBN=IT\ICCU\SBLE\016226SBLE016226}}
* {{cita libro|titolo=Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi|autore=Andrea Di Pietro|editore=Tipografia marsicana|città=Avezzano|anno=1869|SBN=IT\ICCU\SBL\0110716SBL0110716}}
* {{cita libro|titolo=Historiae Marsorum (libri tres)|url=https://archive.org/details/bub_gb_3KfU0cMyd7EC|autore=[[Muzio Febonio]]|editore=Michaelem Monachum|città=Napoli|anno=1678|SBN=IT\ICCU\SBLE\003381SBLE003381}}
* {{cita libro|titolo=Marsica: guida storico-archeologica|autore=Giuseppe Grossi|editore=Aleph|città=Luco dei Marsi|anno=2002|SBN=IT\ICCU\RMS\1890083RMS1890083|cid=Grossi, 2002}}
* {{cita libro|titolo=Chronica monasterii Casinensis (Rist. Die Chronik von Montecassino)|autore=[[Leone Marsicano]]|editore=Hahnsche Buchhandlung|città=Hannover|anno=1980|SBN=IT\ICCU\NAP\0429966NAP0429966}}
* {{cita libro|titolo=Marsi: storia e leggenda|autore=Attilio Francesco Santellocco|editore=Touta Marsa|città=Luco dei Marsi|anno=2004|SBN=IT\ICCU\AQ1\0071275AQ10071275|cid=Santellocco, 2004}}
* {{cita libro|titolo=Fucino cento anni: 1877-1977|autore=A.Servidio, [[Antonio Mario Radmilli|A.M.Radmilli]], C.Letta, G.Messineo, G.Mincione, L.Gatto, [[Marcello Vittorini|M.Vittorini]], [[Guido Astuti|G.Astuti]]|editore=Roto-Litografia Abruzzo-Press|città=L'Aquila|anno=1977|SBN=IT\ICCU\IEI\0030150IEI0030150|cid=Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita testo|url=http://www.comune.celano.aq.it/|titolo=Sito istituzionale del comune di Celano|sito=comune.celano.aq.it|editore=Comune di Celano|accesso=11 agosto 2018}}
 
{{Comuni della provincia dell'Aquila}}