Locomotiva FS E.424: differenze tra le versioni

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{{Box treno/Elettrico
|Nome= Locomotiva FS E.424
|Immagine= LocomotivaPaola E424- deposito locomotive - locomotiva E.075424.143 - 14-07-1986.jpg
|Didascalia= La locomotivaLocomotiva E.424.075143, in consegnalivrea all'associazionecastano-Isabella, FerAlpa Team,[[Stazione nell'exdi depositoPaola|Paola]] locomotivenel di Bussoleno.1986
}}
{{Box treno/Dati costruzione
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{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento=
|Lunghezza={{M|15500|m|mul=mm}}
|Capacità=
|Piano_del_Ferro=
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|Passo_dei_carrelli=3 150 mm
|Peso_In_Servizio=
|Peso_Aderente={{M|72000|k|gul=kg}}
|Peso_Vuoto=
}}
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|Rapporto_di_trasmissione=19/65
|Potenza_Massima=
|Potenza_Continuativa={{M|1500|k|Wul=kW}}
|Sforzo_Trazione_Massimo=
|Sforzo_Avviamento=
|Velocità_Massima={{M|120||ul=kmh}} dopo la modifica
|Alimentazione= {{M|3000||ul=V}} [[corrente continua|CC]]
|Autonomia=
}}
{{Box treno/Chiusura}}
[[File:Cabina di Guida 424.075.jpg|thumb|Il banco di guida della locomotiva.]]
La '''locomotiva E.424''' è una locomotiva elettrica a [[corrente continua]], a {{M|3|k|Vul=kV}}, delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]]. Nacque successivamente al gruppo [[Locomotiva FS E.636|E.636]] di cui riprese l'aspetto di massima.
 
==Storia==
Già negli anni trenta l'ingegner [[Giuseppe Bianchi (ingegnere)|Bianchi]], padre della [[trazione ferroviaria|trazione elettrica]] in [[Corrente continua|continua]] in Italia, aveva progettato diversi tipi di locomotive tra cui una piccola macchina a 4 assi motori universale per servizi merci e viaggiatori a velocità fino a 90 km/h.
 
Lo sviluppo della [[Locomotiva FS E.326|E.326]] e della [[Locomotiva FS E.428|E.428]] aveva poi fatto passare in secondo piano il progetto di questa macchina a [[rodiggio]] Bo' Bo'.
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Tra il [[1943]] e il [[1944]] alla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] vennero costruite le unità prototipo 001-003. Ma solo con la fine della [[seconda guerra mondiale]] poté iniziare la produzione vera e propria di E.424.
Dopo i primi tre [[prototipo|prototipi]] motorizzati con motori della E.636, tra cui l'unità 003, danneggiata dai bombardamenti, l'inizio della produzione in serie venne reso possibile grazie agli stanziamenti del piano ''[[United Nations Relief and Rehabilitation Administration|U.N.R.R.A]]. (United Nation Relief and Rehabilitation Administration)''. La costruzione delle locomotive fu ripartita tra [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]], [[Officine Meccaniche Reggiane|Officine Reggiane]]/[[Ercole Marelli (azienda)|Ercole Marelli]], [[Società Nazionale Officine di Savigliano|Officine di Savigliano]], [[Tecnomasio Italiano Brown Boveri|Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri]], [[Officine Meccaniche (azienda)|OM]]/[[Compagnia Generale di Elettricità|CGE]] e [[Ansaldo]].
A partire dal [[1987]] un certo numero di unità è stato trasformato per l'uso con treni reversibili (navetta), attuando in fondo la vocazione originaria del gruppo, ricevendo in tale occasione la [[livrea]] MDVE e successivamente quella [[Livrea XMPR|XMPR]].
 
Nel [[2001]] sono cessati definitivamente i servizi delle macchine non trasformate, tutte concentrate presso il deposito di [[Alessandria]]. Le unità navetta sopravvissero ancora alcuni anni, ma vennero infine ritirate dal servizio regolare nelnei gennaioprimi mesi del [[20072008]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Notizia flash|rivista=[[I Treni]]|numero=290|mese=febbraio|anno=2007|p=4}}</ref>, a causa dei costi di manutenzione divenuti eccessivi, dell'antieconomica installazione delle nuove apparecchiature di sicurezza (come l'[[Sistema Controllo Marcia Treno|SCMT]]) ma soprattutto per via della progressiva immissione in servizio delle moderne [[Locomotiva FS E.464|E.464]].
 
Alcune unità del gruppo sono state preservate a fini storico-museali, nella fattispecie:
*la E.424.005, accantonata a [[Pistoia]] nel [[1990]] e ripristinata in occasione del 140º anniversario della [[ferrovia Porrettana]] attingendo pezzi dalle demolende 003 e 004. Attualmente è l'unica unità compounda eccitazione composta attiva del gruppo e l'unica locomotiva elettrica che ha mantenuto in opera il "separatore D'Arbela". È affidata all'associazione Italvapore, che ha sede proprio nell'ex deposito di appartenenza della macchina.
*la E.424.049, già trasformata per il servizio navetta con numerazione E.424.249, riportata dai membri dell'Associazione Treni Storici Puglia (ATSP) di [[Taranto]] all'aspetto estetico di origine, con ripristino delle due saracinesche del bagagliaio nonché della livrea bitonale Castano-Isabella.
*la E.424.075, unità non trasformata ex Alessandria. Nel 2001, a fine carriera, è passata sotto la custodia del FERALP di [[Bussoleno]].
 
Altre due macchine, la 243 e la 302, sono giunte a fine carriera in livrea MDVE, la prima riverniciata sempre dall'ATSP di Taranto, sarà poi succesisvamentesuccessivamente demolita! , mentre la seconda non ha mai ricevuto l'XMPR in fase di revisione e nemmeno i nuovi loghi aziendali adottati a partire dal [[1994]], ma poi nonostante ciò è stata demolita.
 
==Caratteristiche==
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sulle macchine con motori 32-R200 inizialmente 21/65 con velocità massima 95&nbsp;km/h e innalzamento a 100&nbsp;km/h dal [[1948]];
sulle macchine con motori 92-250, rapporto 16/65 e velocità massima 100&nbsp;km/h.
LaIl prototipo E.424.003 dal 1946 al 1948 fu dotatadotato del rapporto 20/65 con velocità massima di 120&nbsp;km/h; in seguito altre unità ebbero il rapporto 19/65.
 
L'impianto pneumatico è lo stesso delle E.636, con l'aggiunta del comando dell'avviatore automatico e del combinatore per l'indebolimento di campo.
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==Le varie modifiche==
[[File:E.424.310344 a Milano Greco Pirelli.jpg|thumb|E.424.310344 in [[livrea XMPR]] alalla [[Deposito locomotivestazione di CataniaMilano Greco Pirelli]].]]
 
===Le E.424 compounda eccitazione composta===
 
Una decina di locomotive sono uscite di fabbrica con i nuovi motori 92, con applicata l'eccitazione compoundcomposta e un utilizzo a recupero di energia e [[freno elettrico|frenatura elettrica]], ma la soluzione pur soddisfacente è stata abbandonata.
L'eccitazione composta dei motori elettrici era ottenuta con due avvolgimenti, uno in serie all'indotto del motore, uno a una sorgente esterna regolata da un reostato.
La condotta della locomotiva risultava più regolabile dopo l'avviamento reostatico. Il controllo di velocità mediante la regolazione della corrente di eccitazione risultava più efficace ed era possibile la frenatura "elettrica", passando in fase di recupero di energia nella quale si crea una forza controelettromotrice che aumenta fino all'inversione della corrente dai motori che, quindi, diventano generatori. Tale azione doveva essere limitata al valore limite di tensione in linea di {{M|3800||ul=V}}, oltre il quale il [[Macchinista ferroviario|macchinista]] doveva diminuire la corrente di eccitazione per evitare l'intervento della protezione tarata a 4&nbsp;200&nbsp;V.
 
===La E.434.068 sperimentale===
 
Nel novembre del [[1954]] la locomotiva E.424.068 fu modificata e divenne l'unico esemplare della serie E 434.
Fu dotata di carrelli Im 1250 equipaggiati col motore di nuova progettazione, 82-333 a 6 poli e doppio avvolgimento indotto connesso in serie; i motori grazie alla classe di isolamento superiore erano in grado di assorbire una corrente fino a {{M|333||ul=A}} ed erano alimentabili a {{M|750||ul=V}}.
Fu adottata la nuova [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] ad "anello danzante" che in seguito sarebbe divenuta l'asso nella manica del progetto 646. Con un rapporto di trasmissione 20/69 raggiungeva una velocità di 110&nbsp;km/h econ avevaun unaguadagno di potenza maggioresuperiore dellaal 30% rispetto a una normale E.424 (2000 Kw contro 1500). La E.434 non ebbe seguito anche se servì da banco di prova per molte soluzioni adottate poi nelle [[Locomotiva FS E.646|E.646]]. Nel maggio del [[1974]], finito il ciclo delle prove, la motrice fu riconvertita in E.424.068.
 
===L'uso per treni navetta===
[[File:FS_E424_259_1FS E424 259 1.jpg|thumbminiatura|E.424 .259 in livrea navetta a Viareggio.]]
Già nell'anteguerra vennero istituiti i servizi navetta con treni a composizione bloccata con una locomotiva ed una vettura pilota alle due estremità. All'inizio erano dotati di impianto [[citofono|citofonico]], con cui il macchinista di testa impartiva gli ordini all'agente sulla macchina di spinta in coda.
In tempi recentisuccessivi, a partire dal [[1986]] e fino al [[1993]], superata la diffidenza per l'uso in [[telecomando]] del mezzo di trazione, sulla scia della trasformazione operata sulle E.646 e facilitata dalla presenza dell'avviatore automatico, 105 E.424 vennero trasformate in locomotive per treni navetta telecomandabili dalla [[carrozza semipilota]]. La trasformazione portò varie modifiche: parte delle macchine aveva già l'apparecchiatura per la [[Ripetizione continua dei segnali|ripetizione segnali]] a bordo del tipo a 4 codici, l'impianto di comunicazione terra-treno e il dispositivo antislittamento; vennero aggiunti il dispositivo di controllo blocco porte, il controllo delle sospensioni pneumatiche delle rimorchiate, i gruppi ottici con fanali bianchi e rossi e l'accoppiatore a 78 poli.
Venne soppressa la saracinesca laterale e cambiata la livrea da castano-isabella a tipo MDVE.
Il numero progressivo venne modificato sommando 200 al numero originario della locomotiva.
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== Bibliografia ==
* ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 1946.
* ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 1961.
* ''Pronta la prima E 424 navetta'', in ''I treni'', 7 (1986), n. 86, pp. 13-15.
* {{Cita libro
* {{Cita libro|autore = Giovanni Cornolò|titolo = Locomotive elettriche FS|editore = Ermanno Albertelli Editore|città = Parma|anno = 1983|pp = 190-194 e 198-200}}
*{{bibliografia|Cornolò2008A| Giovanni Cornolò, ''Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS'', Parma, Ermanno Albertelli, 2008, ISBN 88-87372-63-2}}, pp.&nbsp; 205–224, 225-227.
|autore = Giovanni Cornolò
* Tiziano Croce, ''E 424: le "piccole" locomotive'', fascicolo fuori testo ''Locomotive elettriche'' in ''Tutto treno'', 5 (1992), n. 48, pp. 33-40 e 6 (1993), n. 50, pp. 41-48.
|editore = Ermanno Albertelli Editore
* {{Cita libro |autore = Roberto Rolle |titolo = Locomotive elettriche E.424 |autore = Roberto Rolle |editore = Elledi |città = Torino |anno = 1984 |volume = n. 17 |opera = Monografie ferroviarie |ISBN = 88-7649-020-5 }}
|città = Parma
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, ''E 424. TreLe prototipipiccole poi le serielocomotive'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 18-23}}13.
|anno = 1983
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, ''La tecnicalunga delle E 424progettazione'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, ppp. 2814-45}}17.
|pp = 190-194 e 198-200
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, ''E 424. Esperimenti,Tre prototipi variantipoi ele modificheserie'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, ppp. 4618-53}}23.
}}
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, ''Le livree delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 24-27}}.
* {{Cita libro |titolo = Locomotive elettriche E.424 |autore = Roberto Rolle |editore = Elledi |città = Torino |anno = 1984 |volume = n. 17 |opera = Monografie ferroviarie |ISBN = 88-7649-020-5 }}
*{{bibliografia|iT63| Luigi Voltan, ''ProntaLa latecnica primadelle E 424 navetta'', in ''ITutto trenitreno'', 717 (19862006), n. 86199, ppp. 1328-15}}45.
*{{bibliografia|tT48|Tiziano CroceLuigi Voltan, ''E 424:. le "piccole" locomotive''Esperimenti, fascicolovarianti fuori testoe modifiche''Locomotive elettriche'', in ''Tutto treno'', 517 (19922006), n. 48199, pp. 3346-40 e 6 (1993), n53. 50, pp. 41-48}}
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, ''EL'esercizio 424.delle LeE piccole locomotive424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, ppp. 13}}54-63.
*{{bibliografia|tT199| Luigi Voltan, Benedetto Sabatini, ''LaE lunga424 progettazionein scala. Avanti tutti'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, pp. 1464-17}}73.
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''E 424. Tre prototipi poi le serie'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 18-23}}
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''Le livree delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 24-27}}
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''La tecnica delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 28-45}}
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''E 424. Esperimenti, varianti e modifiche'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, pp. 46-53}}
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''L'esercizio delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, pp. 54-63}}
*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, Benedetto Sabatini, ''E 424 in scala. Avanti tutti'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, pp. 64-73}}
*{{bibliografia|Cornolò2008A|Giovanni Cornolò, ''Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS'', Parma, Ermanno Albertelli, 2008, ISBN 88-87372-63-2}} pp.&nbsp;205–224, 225-227
 
==Voci correlate==
*[[Lista dei rotabiliRotabili italiani]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Category:FS E.424sulla}}
{{VoceLibro|Sestopedia - Locomotive Breda}}
 
== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2012/08/04/e-424/|foto e dettagli delle E.424, ed E.424 nel modellismo}}
* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2012/02/11/fs-e-434/|E.434 nel modellismo}}
 
{{Locomotive elettriche FS}}
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