Locomotiva FS E.424: differenze tra le versioni
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[[File:Cabina di Guida 424.075.jpg|thumb|Il banco di guida della locomotiva.]]
La '''locomotiva E.424''' è una locomotiva elettrica a [[corrente continua]], a {{M|3|
==Storia==
Già negli anni trenta l'ingegner [[Giuseppe Bianchi (ingegnere)|Bianchi]], padre della [[trazione ferroviaria|trazione elettrica]] in [[Corrente continua|continua]] in Italia, aveva progettato diversi tipi di locomotive tra cui una piccola macchina a 4 assi motori universale per servizi merci e viaggiatori a velocità fino a 90 km/h.
Lo sviluppo della [[Locomotiva FS E.326|E.326]] e della [[Locomotiva FS E.428|E.428]] aveva poi fatto passare in secondo piano il progetto di questa macchina a [[rodiggio]] Bo' Bo'.
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Tra il [[1943]] e il [[1944]] alla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] vennero costruite le unità prototipo 001-003. Ma solo con la fine della [[seconda guerra mondiale]] poté iniziare la produzione vera e propria di E.424.
Dopo i primi tre [[prototipo|prototipi]] motorizzati con motori della E.636, tra cui l'unità 003, danneggiata dai bombardamenti, l'inizio della produzione in serie venne reso possibile grazie agli stanziamenti del piano ''[[United Nations Relief and Rehabilitation Administration|U.N.R.R.A]]. (United Nation Relief and Rehabilitation Administration)''. La costruzione delle locomotive fu ripartita tra [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]], [[Officine Meccaniche Reggiane|Officine Reggiane]]/[[Ercole Marelli (azienda)|Ercole Marelli]], [[Società Nazionale Officine di Savigliano|Officine di Savigliano]], [[Tecnomasio Italiano Brown Boveri|Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri]], [[Officine Meccaniche (azienda)|OM]]/[[Compagnia Generale di Elettricità|CGE]] e [[Ansaldo]].
A partire dal [[1987]] un certo numero di unità è stato trasformato per l'uso con treni reversibili (navetta), attuando in fondo la vocazione originaria del gruppo, ricevendo in tale occasione la [[livrea]] MDVE e successivamente quella [[Livrea XMPR|XMPR]].
Nel [[2001]] sono cessati definitivamente i servizi delle macchine non trasformate, tutte concentrate presso il deposito di [[Alessandria]]. Le unità navetta sopravvissero ancora alcuni anni, ma vennero infine ritirate dal servizio regolare
Alcune unità del gruppo sono state preservate a fini storico-museali, nella fattispecie:
*la E.424.005, accantonata a [[Pistoia]] nel [[1990]] e ripristinata in occasione del 140º anniversario della [[ferrovia Porrettana]] attingendo pezzi dalle demolende 003 e 004. Attualmente è l'unica unità
*la E.424.049, già trasformata per il servizio navetta con numerazione E.424.249, riportata dai membri dell'Associazione Treni Storici Puglia (ATSP) di [[Taranto]] all'aspetto estetico di origine, con ripristino delle due saracinesche del bagagliaio nonché della livrea bitonale Castano-Isabella.
*la E.424.075, unità non trasformata ex Alessandria. Nel 2001, a fine carriera, è passata sotto la custodia del FERALP di [[Bussoleno]].
Altre due macchine, la 243 e la 302, sono giunte a fine carriera in livrea MDVE, la prima riverniciata sempre dall'ATSP di Taranto, sarà poi
==Caratteristiche==
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sulle macchine con motori 32-R200 inizialmente 21/65 con velocità massima 95 km/h e innalzamento a 100 km/h dal [[1948]];
sulle macchine con motori 92-250, rapporto 16/65 e velocità massima 100 km/h.
L'impianto pneumatico è lo stesso delle E.636, con l'aggiunta del comando dell'avviatore automatico e del combinatore per l'indebolimento di campo.
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==Le varie modifiche==
[[File:E.424.
===Le E.424
Una decina di locomotive sono uscite di fabbrica con i nuovi motori 92, con applicata l'eccitazione
L'eccitazione composta dei motori elettrici era ottenuta con due avvolgimenti, uno in serie all'indotto del motore, uno a una sorgente esterna regolata da un reostato.
La condotta della locomotiva risultava più regolabile dopo l'avviamento reostatico. Il controllo di velocità mediante la regolazione della corrente di eccitazione risultava più efficace ed era possibile la frenatura "elettrica", passando in fase di recupero di energia nella quale si crea una forza controelettromotrice che aumenta fino all'inversione della corrente dai motori che, quindi, diventano generatori. Tale azione doveva essere limitata al valore limite di tensione in linea di {{M|3800|
===La E.434.068 sperimentale===
Nel novembre del [[1954]] la locomotiva E.424.068 fu modificata e divenne l'unico esemplare della serie E 434.
Fu dotata di carrelli Im 1250 equipaggiati col motore di nuova progettazione, 82-333 a 6 poli e doppio avvolgimento indotto connesso in serie; i motori grazie alla classe di isolamento superiore erano in grado di assorbire una corrente fino a {{M|333|
Fu adottata la nuova [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] ad "anello danzante" che in seguito sarebbe divenuta l'asso nella manica del progetto 646. Con un rapporto di trasmissione 20/69 raggiungeva una velocità di 110 km/h
===L'uso per treni navetta===
[[File:
Già nell'anteguerra vennero istituiti i servizi navetta con treni a composizione bloccata con una locomotiva ed una vettura pilota alle due estremità. All'inizio erano dotati di impianto [[citofono|citofonico]], con cui il macchinista di testa impartiva gli ordini all'agente sulla macchina di spinta in coda.
In tempi
Venne soppressa la saracinesca laterale e cambiata la livrea da castano-isabella a tipo MDVE.
Il numero progressivo venne modificato sommando 200 al numero originario della locomotiva.
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== Bibliografia ==
* ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 1946.
* ''
* ''Pronta la prima E 424 navetta'', in ''I treni'', 7 (1986), n. 86, pp. 13-15.
* {{Cita libro|autore = Giovanni Cornolò|titolo = Locomotive elettriche FS|editore = Ermanno Albertelli Editore|città = Parma|anno = 1983|pp = 190-194 e 198-200}}
*
* Tiziano Croce, ''E 424: le "piccole" locomotive'', fascicolo fuori testo ''Locomotive elettriche'' in ''Tutto treno'', 5 (1992), n. 48, pp. 33-40 e 6 (1993), n. 50, pp. 41-48.
* {{Cita libro |autore = Roberto Rolle |titolo = Locomotive elettriche E.424
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▲* {{Cita libro |titolo = Locomotive elettriche E.424 |autore = Roberto Rolle |editore = Elledi |città = Torino |anno = 1984 |volume = n. 17 |opera = Monografie ferroviarie |ISBN = 88-7649-020-5 }}
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▲*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''E 424. Tre prototipi poi le serie'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 18-23}}
▲*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''Le livree delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 24-27}}
▲*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''La tecnica delle E 424'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, p. 28-45}}
▲*{{bibliografia|tT199|Luigi Voltan, ''E 424. Esperimenti, varianti e modifiche'', in ''Tutto treno'', 17 (2006), n. 199, pp. 46-53}}
▲*{{bibliografia|Cornolò2008A|Giovanni Cornolò, ''Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS'', Parma, Ermanno Albertelli, 2008, ISBN 88-87372-63-2}} pp. 205–224, 225-227
==Voci correlate==
*[[
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2012/08/04/e-424/|foto e dettagli delle E.424, ed E.424 nel modellismo}}
* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2012/02/11/fs-e-434/|E.434 nel modellismo}}
{{Locomotive elettriche FS}}
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