Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis: differenze tra le versioni
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[[File:Pisa FestaMatricole1921.jpg|thumb|Copertina di una rivista di goliardia dell'Università di Pisa]]
Il '''Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis''' (detto anche '''SaVOT''' o più semplicemente '''Torrione''') è l'ordine [[goliardia|goliardico]] sovrano dell'[[Università di Pisa]].
==Origini della goliardia pisana==
La Goliardia pisana può vantare il più antico episodio goliardico italiano documentato, descritto da [[Ersilio Michel]] in “''Maestri e scolari dell'Università di Pisa nel Risorgimento nazionale''” (Sansoni, [[Firenze]], [[1949]]) e relativo all'anno [[1820]]: “''In Pisa li Scolari clamorosi, e amanti del disordine composero una Satira contro quei compagni loro, che sdegnando di seguirli nelle sregolatezze cercavano di vivere modestamente [...]. Era questa Satira in Sestine [...]. L'Autore figurava, che questi Scolari divisi dal resto dei sussuratori si adunassero in Casa di uno di loro, per formare una specie di Governo Monarchico fra questo ceto; da essi caratterizzato col soprannome di Beccaccini, perché amanti di portare al collo de' fazzoletti sopraffini colle becche del solino pinzute, e fuori della Corvetta, perché ricusavano mostrarsi al pubblico in Cacciatora verde, che è il distintivo Carbonico [...]. Fanno poi che [il Re dia] delle Cariche di Corte, e istituisca un Ordine Cavalleresco detto dei Somari, satarizzando per nome tutti coloro a cui si distribuiscono l'impieghi. Un certo Ricci Studente Livornese in pubblico [[Caffè dell'Ussero (Pisa)|Caffè dell'Ussero]] salì sopra un tavolino, e lesse questa Satira. Il giorno dopo ebbe due ore di tempo a partire.'' ”
[[File:Pisa Krotokron 1929.jpg|left|thumb|Rimpatriata di ex studenti a 40 anni dalla prima di ''Krotokron'']]
Nel [[1889]] cominciò la tradizione, destinata a durare più di 80 anni, di organizzare spettacoli goliardici nei teatri cittadini e toscani in occasione delle ''festissime delle matricole''. Molti degli spettacoli rimasero nella [[memoria collettiva]] dei pisani, a partire dal capostipite ''Krotokron'' (1889), passando per i vari ''Vedova allegra'' ([[1911]], ''Addio giovinezza'' [[1918]], ''La duchessa del Bar Tabarin'' ([[1921]]), ''Acqua cheta'' ([[1922]]), fino alla notissima ''Francesca da Rimini'' ([[1926]]), replica di uno spettacolo goliardico di fine Ottocento e, a sua volta, replicata centinaia di volte nei decenni successivi, non solo in occasione delle feste delle matricole. L'edizione del [[1931]], intitolata ''Rompicollo'', venne messa in scena al [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Verdi di Pisa]] e vide la partecipazione straordinaria, accanto agli studenti, di attori e cantanti di teatro.
Nel [[1927]] gli studenti pisani ebbero il merito di aver dato vita alla prima rievocazione storica del [[Gioco del Ponte]] dopo quasi un secolo di "oblio", organizzando una elaborata sfilata dopo aver studiato accuratamente i costumi del tempo: per l'occasione alcuni giovani si travestirono addirittura da [[saraceni]] e sfilarono per la città in sella a [[dromedari]] presi in prestito dalla vicina Tenuta di [[San Rossore]].
==Gerarchia e insegne==
Il SaVOT ha a capo il ''Magnus Torrio'', o, in italiano ''Gran Torrione'',
▲Come in ogni governo, anche a Pisa è presente un ''vice-regnante'', dal titolo di Principe Reggente. Altra carica di rilievo è il Duca della Torre, formalmente il capo delle forze armate.
La forma istituzionale è una monarchia assoluta "a tempo", in quanto non esiste parlamento, e il Senato non può esprimere maggioranze e/o
Il ''SaVOT'' segue una datazione storica: la [[battaglia di Curtatone e Montanara]] dall'appassionata partecipazione dei 389 goliardi pisani alla [[Prima_guerra_d'indipendenza_italiana|prima guerra d’Indipendenza italiana]] (29 maggio [[1848]]): partirono il 22 marzo 1848 dal cortile della Sapienza di Pisa con i loro professori, avendo trovato nell'ambiente intellettuale cittadino le sollecitazioni culturali necessarie alla realizzazione dell'idea di una nuova nazione: l'Italia.
▲Altre cariche sono i Baroni, che supportano i Ministri nella loro attività; un Senato composto dai precedenti Torrioni ed eventualmente passati Ministri e Principi; i Priori dell'ordine, corrispondenti ai capi delle ''Balle'', cioè i sottogruppi goliardici in cui è suddivisa la Goliardia pisana; e cariche honoris causa per goliardi appartenenti ad Atenei diversi o persone considerate meritevoli. Tra le persone insignite nell'ordine si annovera [[Renzo Arbore]]. Allo stato attuale, e a differenza delle proprie origini, l'ordine non è matricolare, non ha cioè un popolo composto da matricole o comunque goliardi nuovi o inesperti; tale ruolo spetta alle Balle, mentre il SaVOT è un organo superiore che autorizza, coordina ed amalgama l'intera attività goliardica in Pisa e territori limitrofi. È dalle Balle che il SaVOT seleziona i propri membri.
▲La forma istituzionale è una monarchia assoluta, in quanto non esiste parlamento, e il Senato non può esprimere maggioranze e/o fiduce; è però fondamentale per un Torrione l'appoggio del suddetto onde evitare manovre politiche e detronizzazioni; va inoltre ricordato che il Senato è custode dello statuto torrionale. I Torrioni si succedono per abdicazione, il prescelto viene deciso dal Torrione imperante, unica necessità è che il futuro Magnus Torrio sia appartenente all'ateneo pisano. Dal [[27 maggio]] CLVIII p.p.C.Mq. ([[2006]]) è imperante Balù Paloma, XXX Magnus Torrio.
==Bibliografia==▼
* Giorgio Batini, ''Album di Pisa'', Firenze, La Nazione, 1972.
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* Ordine di San Salvi
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*[[Università di Pisa]]
==Altri progetti==
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▲==Bibliografia==
▲* Collino Manlio (Zeus). ''Gaudeamus Igitur. Dieci secoli di Goliardia dai Clerici medioevali ai Clerici Vagantes contemporanei''. Torino. Orient Express editrice. 1992
▲* Bergamaschi Beppe. ''Storia della goliardia, dal medioevo ad oggi''. Firenze. MIR edizioni. 2001.
▲* Collino Manlio (Zeus). ''Come stracci al vento. Poesie e canzoni della moderna Goliardia''. Torino. Orient Express editrice. 1992.
▲* Mallardi Franco (a cura di). ''Breve storia della Goliardia''. Udine, 1995.
▲* Ordine di San Salvi. ''Le palle dei medici, settantenale di San Salvi (1926-1996)''. Firenze. 1996.
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[[Categoria:Associazioni goliardiche]]
▲[[Categoria:Goliardia]]
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