Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis: differenze tra le versioni

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[[File:Pisa FestaMatricole1921.jpg|thumb|Copertina di una rivista di goliardia dell'Università di Pisa]]
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Il '''Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis''' (detto anche '''SaVOT''' o più semplicemente '''Torrione''') è l'ordine [[goliardia|goliardico]] sovrano dell'[[Università di Pisa]].
 
==Origini della goliardia pisana==
==Breve storia==
Il SaVOT è stato fondato a Pisa da Guizzo I et Ultimo (al secolo Mauro Giovannelli), che ne fu il primo Gran Torrione, nel marzo del [[1967]], nel contesto di un acceso conflitto per la supremazia goliardica su Pisa che vide avvicendarsi il Magnifico Verre (l'ordine precedentemente imperante), l'Ordine del Campano (la cui riapertura, dalle ceneri di un ordine omonimo risalente al decennio precedente, ebbe breve durata) ed infine il neonato SOT (Sacer Ordo Torrionis) che ne uscì vincitore e fu rinominato con l'attuale acronimo. De facto, gli ordini che in quei mesi si contesero la sovranità sull'ateneo pisano annoverarono tra i propri ranghi le stesse persone in tempi differenti; ad esempio l'ultimo Magnifico Verre, Formiconi I (Silvano Gremigni), fu in seguito Gran Campanaro ed infine il secondo Gran Torrione, segno, questo, del legame di amicizia che univa gli attori di questo gioco al di là dei conflitti goliardici.
 
La Goliardia pisana può vantare il più antico episodio goliardico italiano documentato, descritto da [[Ersilio Michel]] in “''Maestri e scolari dell'Università di Pisa nel Risorgimento nazionale''” (Sansoni, [[Firenze]], [[1949]]) e relativo all'anno [[1820]]: “''In Pisa li Scolari clamorosi, e amanti del disordine composero una Satira contro quei compagni loro, che sdegnando di seguirli nelle sregolatezze cercavano di vivere modestamente [...]. Era questa Satira in Sestine [...]. L'Autore figurava, che questi Scolari divisi dal resto dei sussuratori si adunassero in Casa di uno di loro, per formare una specie di Governo Monarchico fra questo ceto; da essi caratterizzato col soprannome di Beccaccini, perché amanti di portare al collo de' fazzoletti sopraffini colle becche del solino pinzute, e fuori della Corvetta, perché ricusavano mostrarsi al pubblico in Cacciatora verde, che è il distintivo Carbonico [...]. Fanno poi che [il Re dia] delle Cariche di Corte, e istituisca un Ordine Cavalleresco detto dei Somari, satarizzando per nome tutti coloro a cui si distribuiscono l'impieghi. Un certo Ricci Studente Livornese in pubblico [[Caffè dell'Ussero (Pisa)|Caffè dell'Ussero]] salì sopra un tavolino, e lesse questa Satira. Il giorno dopo ebbe due ore di tempo a partire.'' ”
Il SaVOT è stato ufficialmente in attività dal 1967 al 1974, dal 1982 ad oggi, trovandosi ''in sonno'' nei restanti periodi, subendo gli effetti di più o meno generalizzate crisi di attività della Goliardia italiana.
[[File:Pisa Krotokron 1929.jpg|left|thumb|Rimpatriata di ex studenti a 40 anni dalla prima di ''Krotokron'']]
Nel [[1889]] cominciò la tradizione, destinata a durare più di 80 anni, di organizzare spettacoli goliardici nei teatri cittadini e toscani in occasione delle ''festissime delle matricole''. Molti degli spettacoli rimasero nella [[memoria collettiva]] dei pisani, a partire dal capostipite ''Krotokron'' (1889), passando per i vari ''Vedova allegra'' ([[1911]], ''Addio giovinezza'' [[1918]], ''La duchessa del Bar Tabarin'' ([[1921]]), ''Acqua cheta'' ([[1922]]), fino alla notissima ''Francesca da Rimini'' ([[1926]]), replica di uno spettacolo goliardico di fine Ottocento e, a sua volta, replicata centinaia di volte nei decenni successivi, non solo in occasione delle feste delle matricole. L'edizione del [[1931]], intitolata ''Rompicollo'', venne messa in scena al [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Verdi di Pisa]] e vide la partecipazione straordinaria, accanto agli studenti, di attori e cantanti di teatro.
 
Nel [[1927]] gli studenti pisani ebbero il merito di aver dato vita alla prima rievocazione storica del [[Gioco del Ponte]] dopo quasi un secolo di "oblio", organizzando una elaborata sfilata dopo aver studiato accuratamente i costumi del tempo: per l'occasione alcuni giovani si travestirono addirittura da [[saraceni]] e sfilarono per la città in sella a [[dromedari]] presi in prestito dalla vicina Tenuta di [[San Rossore]].
 
==Gerarchia e insegne==
Il SaVOT ha a capo il ''Magnus Torrio'', o, in italiano ''Gran Torrione'', indiscussa guida goliardica per tutti gli studenti pisani.
ComeÈ in ogni governo,presente anche a Pisa è presente un ''vice-regnante'', dal titolo di Principe Reggente. Altra carica di rilievo è il Duca della Torre, formalmente il capo delle forze armate.
 
Altre caricheCi sono ianche Baronidiversi ministri, cheresponsabili supportanodi idiversi Ministriaspetti nellagestionali lorodell'Ordine. attività;Altre uncariche sono il Senato, composto dai precedenti Torrioni ed eventualmente passati Ministri e Principi; i Priori dell'ordine, corrispondenti ai capi delle ''Balle'', cioè i sottogruppi goliardici in cui è suddivisa la Goliardia pisana; e cariche honoris causa per goliardi appartenenti ad Atenei diversi o persone considerate meritevoli. Tra le persone insignite nell'ordine si annovera [[Renzo Arbore]]. Allo stato attuale, e a differenza delle proprie origini, l'ordine non è matricolare, non ha cioè un popolo composto da matricole o comunque goliardi nuovi o inesperti; tale ruolo spetta alle Balle, mentre il SaVOT è un organoOrdine superiore che autorizza, coordina ed amalgama l'intera attività goliardica in Pisa e territori limitrofi. È dalle Balle che il SaVOT seleziona i propri membri.
Come in ogni governo, anche a Pisa è presente un ''vice-regnante'', dal titolo di Principe Reggente. Altra carica di rilievo è il Duca della Torre, formalmente il capo delle forze armate.
 
La forma istituzionale è una monarchia assoluta "a tempo", in quanto non esiste parlamento, e il Senato non può esprimere maggioranze e/o fiducefiducie; è però fondamentale per un Torrione l'appoggio del suddetto, onde evitare manovre politiche e detronizzazioni"fronde"; va inoltre ricordato che il Senato è custode dello statuto torrionale. I Torrioni si succedono per abdicazione, il prescelto viene deciso dal Torrione imperante, unica necessità è che il futuro Magnus Torrio sia appartenente all'ateneo pisano. Dale [[27abbia maggio]]il CLVIIIsostegno p.p.C.Mq.del ([[2006]])popolo è imperante Balù Paloma, XXX Magnus Torriogoliardico.
Ci sono anche diversi ''Ministri'', responsabili di diversi aspetti gestionali dell'Ordine:
* Ministro agli Interni
* Ministro agli Esteri
* Ministro al Tesoro
* Ministro Guardasigilli
 
Il ''SaVOT'' segue una datazione storica: la [[battaglia di Curtatone e Montanara]] dall'appassionata partecipazione dei 389 goliardi pisani alla [[Prima_guerra_d'indipendenza_italiana|prima guerra d’Indipendenza italiana]] (29 maggio [[1848]]): partirono il 22 marzo 1848 dal cortile della Sapienza di Pisa con i loro professori, avendo trovato nell'ambiente intellettuale cittadino le sollecitazioni culturali necessarie alla realizzazione dell'idea di una nuova nazione: l'Italia.
Altre cariche sono i Baroni, che supportano i Ministri nella loro attività; un Senato composto dai precedenti Torrioni ed eventualmente passati Ministri e Principi; i Priori dell'ordine, corrispondenti ai capi delle ''Balle'', cioè i sottogruppi goliardici in cui è suddivisa la Goliardia pisana; e cariche honoris causa per goliardi appartenenti ad Atenei diversi o persone considerate meritevoli. Tra le persone insignite nell'ordine si annovera [[Renzo Arbore]]. Allo stato attuale, e a differenza delle proprie origini, l'ordine non è matricolare, non ha cioè un popolo composto da matricole o comunque goliardi nuovi o inesperti; tale ruolo spetta alle Balle, mentre il SaVOT è un organo superiore che autorizza, coordina ed amalgama l'intera attività goliardica in Pisa e territori limitrofi. È dalle Balle che il SaVOT seleziona i propri membri.
La forma istituzionale è una monarchia assoluta, in quanto non esiste parlamento, e il Senato non può esprimere maggioranze e/o fiduce; è però fondamentale per un Torrione l'appoggio del suddetto onde evitare manovre politiche e detronizzazioni; va inoltre ricordato che il Senato è custode dello statuto torrionale. I Torrioni si succedono per abdicazione, il prescelto viene deciso dal Torrione imperante, unica necessità è che il futuro Magnus Torrio sia appartenente all'ateneo pisano. Dal [[27 maggio]] CLVIII p.p.C.Mq. ([[2006]]) è imperante Balù Paloma, XXX Magnus Torrio.
 
==Bibliografia==
Il SaVOT segue una datazione storica - la battaglia di Curtatone e Montanara - dall’appassionata partecipazione dei 389 goliardi pisani alla prima guerra d’Indipendenza italiana (29 maggio 1848): partirono il 22 marzo 1848 dal cortile della Sapienza di Pisa con i loro professori, avendo trovato nell’ambiente intellettuale cittadino le sollecitazioni culturali necessarie alla realizzazione dell’idea di una nuova nazione: l’Italia. Molti studenti pisani del Battaglione Universitario sono ricordati nella cronaca della battaglia con i loro goliardici soprannomi di Orombello, Montagnola, Re di Prato, Re di Picche, Limoncino, Generale, Buggerio, Sacrilegio, Morino, Cicoria, Cittone, etc. Alla battaglia di Curtatone risale anche la tradizione dei "sospesi" (come nei famosi caffè napoletani e milanesi, ovvero di caffè lasciati pagati a favore di avventori) che, all'Ussero, sono lasciati a favore degli studenti (notoriamente sempre squattrinati) che hanno il beneficio del caffè se gridano al conduttore: W l'Ussero, W l'Italia - Un sospeso.
* Giorgio Batini, ''Album di Pisa'', Firenze, La Nazione, 1972.
* Collino Manlio Collino (Zeus)., ''Come stracci al vento. Poesie e canzoni della moderna Goliardia''. Torino., Orient Express editrice., 1992.
* Collino Manlio Collino (Zeus)., ''GaudeamusGaudebamus Igitur. Dieci secoli di Goliardia dai Clerici medioevali ai [[Clerici Vagantes]] contemporanei''., Torino., Orient Express editrice., 1992.
* Mallardi Franco Mallardi (a cura di)., ''Breve storia della Goliardia''., Udine, 1995.
* Ordine di San Salvi., ''Le palle dei medici, settantenale di San Salvi (1926-1996)''., Firenze., 1996.
* Bergamaschi Beppe. Bergamaschi, ''Storia della goliardia, dal medioevo ad oggi''., Firenze., MIR edizioni., 20012005.
 
==GranVoci Torrionicorrelate==
*[[Università di Pisa]]
Come spesso accade in contesto goliardico, non è facile ricostruire l'esatta cronologia dei Gran Torrioni. Le documentazioni (nella forma di bolle o papiri), quando non sono perdute, si trovano in possesso a persone diverse e talvolta irrintracciabili, e la ricostruzione orale è soggetta a lacune di memoria dei narratori o, non di rado, a diverse interpretazioni dei fatti. L'elenco attualmente ritenuto il più attendibile è il seguente:
*[[Categoria:Goliardia]]
 
==Altri progetti==
#Guizzo I et Ultimo (Mauro Giovannelli, 1967)
{{interprogetto|commons=Category:Goliardia pisana}}
#Formiconi I (Silvano Gremigni, 1967)
#Marcellus Polacchiano Baro (1968)
#Astarotte I (Piero Finà, 1968)
#René Olé (Renato Mariani)
#Paolo Kinzico (Paolo Bellatalla)
#Duccio Magno
#Ciro Arces
#Stefano Kinzico
#Pampiro (1981)
#Pelicus Bononiensis
#Mopo d'Ivrea
#Patsy I l'Angelo (Francesco Matteucci)
#Trimalcione (1984)
#Patsy I l'Angelo (Francesco Matteucci)
#Marco Antonio
#Patsy I l'Angelo (Francesco Matteucci)
#Kyodo il Crotalo (Andrea Vanni)
#Shining Belfagor HB (Duccio Pratesi, 1992)
#Lucifero Palladio Pisorno (Stefano Luciani, 1994)
#Caligola II (Francesco Porri, 1995)
#Vallanzasca I et Ultimo (Lorenzo Gremigni, 1997)
#Diavolina Kostanza I (Alessandra Salvadorini, 1998)
#Puerco V (Giacomo Macrì, 1999)
#Cardea Caldelabbra (Francesca Bianchini, 2000)
#Sinisa (Luca Bevilacqua, 2001)
#Canadian Wolf l'Embriào (Giordano Fanton, 2002)
#Lupetto Budiulìk Tornodopo (Marco Lupetti, 2003)
#Tragicomix (Benedetto Luciano, 2004)
#Balù Paloma I detto il Lozzo (Iacopo Menconi, 2006)
 
==Bibliografia==
* Collino Manlio (Zeus). ''Gaudeamus Igitur. Dieci secoli di Goliardia dai Clerici medioevali ai Clerici Vagantes contemporanei''. Torino. Orient Express editrice. 1992
* Bergamaschi Beppe. ''Storia della goliardia, dal medioevo ad oggi''. Firenze. MIR edizioni. 2001.
* Collino Manlio (Zeus). ''Come stracci al vento. Poesie e canzoni della moderna Goliardia''. Torino. Orient Express editrice. 1992.
* Mallardi Franco (a cura di). ''Breve storia della Goliardia''. Udine, 1995.
* Ordine di San Salvi. ''Le palle dei medici, settantenale di San Salvi (1926-1996)''. Firenze. 1996.
 
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[[Categoria:Goliardia]]