Control (album Janet Jackson): differenze tra le versioni
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|titolo = Control
|artista = Janet Jackson
|tipo
|giornomese = 4 marzo
|anno = 1986
|durata = 41:41
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 9
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|nota genere = <ref name="ALR"/><ref name="nytimes"/>
|nota genere2 = <ref name="ALR"/><ref name="nytimes"/>
|nota genere3 = <ref>{{cita web|url=https://www.billboard.com/articles/columns/hip-hop/8462009/new-jack-swing-summer-1988-new-edition-bobby-brown|titolo=New Jack Summer: In June '88, Bobby Brown, Teddy Riley & New Edition
|etichetta = [[A&M Records]]
|produttore = [[Jimmy Jam & Terry Lewis]], Monte Moir
|registrato = agosto-ottobre 1985
|formati = Vinile, MC, CD, download digitale
|note = {{simbolo|Grammy Award icon.svg|17}} <small>[[Grammy Awards 1987|Producer of the Year, Non-Classical 1987]]</small>
|numero dischi d'oro = {{certificazione disco|NZL
|numero dischi di platino = {{certificazione disco|CAN
|precedente = [[Dream Street (Janet Jackson)|Dream Street]]
|anno precedente = 1984
|successivo = [[Control: The Remixes]]
|anno successivo = 1987
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|logo = Janet Jackson- Control.png
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'''''Control''''' è il terzo album della
Terzo album da solista della cantante, ''Control'' rappresentò l'indipendenza artistica della Jackson e fu il suo primo grande successo, raggiungendo la posizione numero 1 della classifica statunitense [[Billboard 200]] mentre 5 dei 7 singoli estratti raggiunsero le prime 5 posizioni della [[Billboard Hot 100]] tra cui la ballad ''[[When I Think of You]]'' che divenne la prima numero 1 della sua carriera.<ref name="A" /> L'album ricevette varie nomination e premi tra cui cinque nomination ai [[Grammy Award]]s tra cui una come "[[Grammy Award all'album dell'anno|Album dell'anno]]" e valse un Grammy ai produttori dell'album, Jimmy Jam & Terry Lewis come "Produttore dell'anno, musica non classica".<ref>{{Cita web|url=https://www.grammy.com/grammys/artists/janet-jackson|titolo=Janet Jackson|sito=GRAMMY.com|data=2019-11-19|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.grammy.com/grammys/awards/29th-annual-grammy-awards-1986|titolo=29th Annual GRAMMY Awards|sito=GRAMMY.com|data=28 novembre 2017|lingua=en}}</ref>
== Descrizione ==
=== Antefatti ===
I due album precedenti di Janet, ''[[Janet Jackson (album)|Janet Jackson]]'' e ''[[Dream Street (Janet Jackson)|Dream Street]]'', non erano stati dei grandi successi né di pubblico né di critica, in parte a causa dello stretto controllo creativo esercitato dal padre/manager [[Joe Jackson (manager)|Joseph]] e dell'inesperienza della cantante, sedicenne ai tempi della pubblicazione del suo primo lavoro. Il padre non le permise di partecipare al processo creativo e il contenuto risultò essere solo un riflesso di ciò che probabilmente avrebbe fatto sentire
{{Citazione|Janet è un tipo tranquillo e timido e la compagnia non sapeva quanto fosse dinamica. Allo stesso tempo sapevo che [[Michael Jackson|Michael]] e i suoi fratelli sono molto silenziosi, ma quando in studio si accende la luce rossa o quando si accendono i riflettori, si trasformano in persone diverse. Fondamentalmente avevo un'idea di cosa avesse Janet dentro di sè.|John McClain a ''[[Rolling Stone]]'', 1990}}
McClain le fece conoscere due musicisti che, secondo lui, facevano al caso suo: Jam e Lewis della band [[The Original 7ven|The Time]], che l'artista aveva già visto esibirsi e, inoltre, Jesse Johnson, il chitarrista del gruppo, aveva prodotto due brani su ''Dream Street''. Con l'approvazione di suo padre, Janet si recò a [[Minneapolis]] per l'inizio delle registrazioni del nuovo album.<ref name=":2" />
=== Panoramica ===
[[File:Janet Jackson 1986 (A&M Publicity photo).jpg|miniatura|209x209px|Janet Jackson durante la promozione dell'album nel 1986|sinistra]]
L'album rappresentò l'inizio dell'indipendenza artistica della popstar,
Jam e Lewis incoraggiarono la Jackson a contribuire con le sue idee, a suonare le [[Tastiera (musica)|tastiere]] e in generale a divertirsi, dichiarando: «nel corso della realizzazione dell'album la sua fiducia è cresciuta sempre di più. Si è resa conto che era l'unica a trattenere il suo potenziale». Jam, Lewis e Jackson si chiusero in studio, rivelando il meno possibile alla A&M su quello che stavano facendo, lasciando McClain a comunicare con la compagnia a [[Los Angeles]]. L'album venne completato in circa sei settimane.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/janet-jackson-free-at-last-241107/4/|titolo=Janet Jackson: Free At Last|sito=Rolling Stone|data=22 febbraio 1990|lingua=en-US|p=4|accesso=2024-05-21}}</ref>
Il disco rappresentò dunque un momento cruciale per la carriera dell'artista e ne segnò la svolta decisiva.
Jimmy Jam, che ha co-prodotto l'album con il suo partner, Terry Lewis, affermò che la cantante desiderava disperatamente creare un album che dimostrasse di essere in grado di reggersi da sola<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-lists/100-best-albums-of-the-eighties-150477/|titolo=100 Best Albums of the Eighties|autore=Jerry Portwood|sito=Rolling Stone|data=16 novembre 1989|lingua=en}}</ref>:
{{Citazione|Voleva separarsi dai suoi due album precedenti, dove era stata solo un interprete senza voce in capitolo. Stava anche uscendo da un brutto matrimonio e stava per andare a vivere da sola, lontano dalla sua famiglia. Essere una cantante e intrattenitrice era qualcosa in cui era stata spinta prima ancora di sapere davvero che era quello che voleva essere. La nostra battuta era che eravamo lì per fare in modo che Janet non fosse più percepita come "la sorellina di Michael", ma piuttosto che Michael fosse percepito come "il fratello maggiore di Janet".|Jimmy Jam}}Janet Jackson dichiarò anche che il grandioso successo che aveva avuto l'album ''[[Thriller (album Michael Jackson)|Thriller]]'' ([[1982]]) di suo fratello Michael, negli anni precedenti, la ispirò per creare ''Control''<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/janet-jackson-free-at-last-241107/6/|titolo=Janet Jackson: Free At Last|sito=Rolling Stone|data=22 febbraio 1990|lingua=en-US|p=6|accesso=2024-05-22}}</ref>:
{{Citazione|Quando è arrivato ''Thriller'', ero così invidiosa. È stato così incredibile. Mi dicevo: "Dio, vorrei essere io". Ero così felice per lui, ma pensavo "Perché non posso essere io?" Questo è quello che voglio fare. Questo è ciò che mi ha ispirato a fare ''Control''.|Janet Jackson}}
=== I brani ===
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And I've got lots of it.|lingua=en}}
L'album si apriva con l'[[omonimia|omonima]] canzone ''[[Control (singolo Janet Jackson)|Control]]'', anticipata da questo breve parlato, che descriveva la sua indipendenza dal padre/manager e dalla sua famiglia. Seguivano l'aggressiva ''[[Nasty (Janet Jackson)|Nasty]]'', che conteneva i celebri versi «No my first name ain't baby. It's Janet. Miss Jackson if you're nasty» («No, il mio nome non è baby. È Janet. Signorina Jackson, se sei sgradevole») e l'iconica ''[[What Have You Done for Me Lately]]'', entrambe estratte come singoli accompagnati da [[videoclip]]
== Accoglienza ==
{{Recensioni album
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|recensione3 = ''[[Robert Christgau|Christgau's Consumer Guide]]''<ref name="Robert Christgau">{{cita web | url = https://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=janet+jackson| lingua = en| titolo = Janet Jackson Control| autore = Robert Christgau}}</ref>
|giudizio3 = B
}}
Il disco ricevette critiche positive negli anni. Rob Hoerburger di ''[[Rolling Stone]]'' commentò che la 'tagliente' Janet Jackson è «più preoccupata dell'identità che delle playlist», in quanto in ''Control'' dichiara che lei non è più solo la sorella dei [[The Jackson 5|Jacksons]].<ref>{{Cita news|autore=Rob Hoerburger|url=https://www.rollingstone.com/music/albumreviews/control-19860424|titolo=Control|pubblicazione=Rolling Stone|data=24 aprile 1986}}</ref> Julian Kimble di ''Billboard'' dichiarò che «''Control'' riguarda la liberazione. È il momento in cui Janet Jackson ha smesso di essere la sorellina di Michael e ha iniziato il cammino verso un catalogo che rivaleggia con lui. È quando ha stabilito la propria eredità, invece di vivere alle spalle della sua famiglia».<ref name="A" /> Wesley Morris del ''[[The New York Times|New York Times]]'' sostenne che «Ha senso ammirare ''Control'' come un album sull'indipendenza. È un racconto convincente sulla libertà in cui la signora Jackson si libera dalle soffocanti richieste degli uomini per fare le proprie richieste e dove si concede il permesso di definire la propria sensualità».<ref name="nytimes">{{Cita news|lingua=en|nome=Wesley|cognome=Morris|autore=|url=https://www.nytimes.com/2016/08/09/arts/music/janet-jackson-control-anniversary.html|titolo=Sorry, Ms. Jackson: You’re Underrated. ‘Control’ at 30|pubblicazione=The New York Times|data=8 agosto 2016}}</ref>▼
Il disco ricevette critiche positive negli anni. Rob Hoerburger di ''[[Rolling Stone]]'' commentò che la 'tagliente' Janet Jackson è «più preoccupata dell'identità che delle playlist», in quanto in ''Control'' dichiara che lei non è più solo la sorella dei [[The Jackson 5|Jacksons]].<ref>{{Cita news|autore=Rob Hoerburger|url=https://www.rollingstone.com/music/albumreviews/control-19860424|titolo=Control|editore=''Rolling Stone''|data=24 aprile 1986|accesso=30 aprile 2019|dataarchivio=16 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131116053148/http://www.rollingstone.com/music/albumreviews/control-19860424|urlmorto=sì}}</ref>
[[Robert Christgau]] lo definì un album «dai grandi beat, i suoi più profondi di sempre» aggiungendo però che la voce della cantante avrebbe dovuto maturare ulteriormente per essere presa più sul serio.<ref>{{Cita web|url=https://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=janet+jackson|titolo=Robert Christgau: CG: Janet Jackson|sito=robertchristgau.com|accesso=2021-10-08}}</ref>
[[AllMusic]] disse che l'artista, con questo album e con la sua [[title track]], «con passione e grazia, dichiara la sua indipendenza, uscendo dall'ombra gigantesca di suo fratello Michael» affermando che «la vera genialità di ''Control'' risiede nel matrimonio della sua voce estremamente sicura di sé con i ritmi enfatici dei maghi della produzione R&B Jimmy Jam e Terry Lewis».<ref>{{Cita web|url=https://www.allmusic.com/album/control-mw0000650289?1633715132070|titolo=Janet Jackson Control|sito=AllMusic|lingua=en}}</ref>
Julian Kimble di ''Billboard'' dichiarò che «''Control'' riguarda la liberazione. È il momento in cui Janet Jackson ha smesso di essere la sorellina di Michael e ha iniziato il cammino verso un catalogo che rivaleggia con lui. È quando ha stabilito la propria eredità, invece di vivere alle spalle della sua famiglia».<ref name="A" />
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=== Premi e riconoscimenti ===
A Jimmy Jam e Terry Lewis il disco fruttò un Grammy Award come "Produttore dell'anno (non classico)" nel [[1987]].<ref name="A" /> Nel [[1989]], ''Rolling Stone'' inserì l'album al numero 28 della sua classifica dei "100 migliori album degli anni Ottanta"<ref name=":0" /> mentre, nel [[2007]], la [[Rock and Roll Hall of Fame]] lo ha inserito al numero 87 nella sua lista "200 Definitive Albums of All Time".<ref>{{Cita web|url=https://eil.com/features/Definitive_200.asp|titolo=The 200 Definitive Albums Of All Time Rock & Roll Hall Of Fame 2007|sito=eil.com|accesso=2024-05-22}}</ref> Nel [[2016]] l'album è stato selezionato per essere esposto nel [[Museo nazionale di storia e cultura afroamericana]].<ref>{{Cita web|url=https://nmaahc.si.edu/object/nmaahc_2015.263.18abc|titolo=Control|sito=National Museum of African American History and Culture|lingua=en|accesso=2024-05-22}}</ref> Nel [[2018]] venne inserito da ''[[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]]'' alla posizione numero 6 nella classifica dei "200 migliori album degli anni Ottanta".<ref>{{Cita web|url=https://pitchfork.com/features/lists-and-guides/the-200-best-albums-of-the-1980s/?page=10|titolo=The 200 Best Albums of the 1980s|autore=Pitchfork|sito=Pitchfork|data=2018-09-10|lingua=en-US|accesso=2024-05-22}}</ref> Appare inoltre al numero 111 della lista de [[I 500 migliori album secondo Rolling Stone|I 500 migliori album secondo ''Rolling Stone'']].
== Tracce ==
{{Tracce
}}
== Successo commerciale ==
L'album fu il primo vero successo di Janet Jackson: vendette oltre
== Classifiche ==
{|class="wikitable sortable"
!Classifica (1986)
!Posizione<br />massima
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|[[ARIA Charts|Australia]]<ref>{{cita libro|cognome=Kent |nome=David |linkautore=David Kent (
|align="center"|25
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|[[Billboard Canadian Albums
|align="center"|11
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|[[Media Control Charts|Germania]]<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.officialcharts.de/album.asp?artist=Janet+Jackson&title=Control&country=de |titolo=Janet Jackson, 'Control' |lingua=de |editore=[[Media Control Charts|Media Control]]. charts.de |accesso=5 novembre 2011}}</ref>
|align="center"|36
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|align="center"|5
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|[[MegaCharts|Paesi Bassi]]<ref name="Ultratop">{{cita pubblicazione|url=http://www.ultratop.be/en/showitem.asp?interpret=Janet+Jackson&titel=Control&cat=a |titolo=Janet Jackson – 'Control' |editore=''[[Ultratop]]'' |accesso=16 gennaio 2011}}</ref>
|align="center"|7
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|align="center"|8
|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref name="Billboard">{{cita pubblicazione|autore=|titolo='Control' – Janet Jackson|accesso=3 luglio 2010|url=https://www.billboard.com/artist/304191/janet-jackson/chart|pubblicazione=''[[Billboard]]''|dataarchivio=27 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190427075857/https://www.billboard.com/artist/304191/janet-jackson/chart|urlmorto=sì}}</ref>
|align="center"|1
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{{Janet Jackson}}
{{Portale|musica}}
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