Mason Vicentino: differenze tra le versioni
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|Altitudine=
|Abitanti=3498
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/
|Aggiornamento abitanti=30-9-2017
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=
|Zona sismica =
|Gradi giorno=2407
|Nome abitanti=masonensi
|Patrono=[[sant'Andrea]]
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== Geografia fisica ==
Il territorio collinare di Mason è formato da
II terreno
Sia nella zona collinare che in quella pianeggiante vi sono molte sorgenti di acqua, che traggono origine dal fatto che il basalto si trasforma in terreno argilloso impermeabile, che impedisce il deflusso dell'acqua nel sottosuolo e quindi viene in superficie formando una polla.
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Anche se negli ultimi decenni molti corsi d'acqua e canali sono stati in parte interrati per esigenze urbanistiche, l'idrografia di Mason resta ricca, varia e articolata. Numerosi pozzi fornivano acqua potabile alle contrade del paese e costituirono una risorsa importante fino alla costruzione dell'acquedotto comunale<ref name = TMason />.
==
{{vedi anche|Storia del territorio vicentino}}▼
=== Toponimi ===▼
Diverse sono le interpretazioni sull'origine del toponimo Mason:
* potrebbe derivare dall'usanza romana di denominare torri, castelli e colonie con il nome di un'antica famiglia; in effetti un certo Papirio Masone fu console nell'anno 522 di Roma e di un altro si fa menzione nel 652
* secondo l'opinione della maggioranza degli studiosi, il nome fa riferimento a una delle "mansiones", stazioni stradali dell'epoca romana, in questo caso situata lungo la "pista dei Veneti"
* un'ulteriore ipotesi meno quotata è la derivazione da "mansione", nel significato medioevale di podere<ref name = CMason >[http://www.comune.mason.vi.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20015/idtesto/103 Sito del Comune - Storia]</ref>.
== Storia ==
▲{{vedi anche|Storia del territorio vicentino}}
=== Epoca antica ===
La
Quando nel 148 a.C. il console romano [[Spurio Postumio Albino Magno|Spurio Postumio]] fece costruire la grande [[Via Postumia]], che da Genova conduceva ad Aquileia, la Pista dei Veneti diminuì d'importanza. Intorno all'antica
=== Medioevo ===
La storia civile del paese, dopo la donazione del Pedemonte e dell'[[Altopiano
Nel X secolo Mason era un feudo dei benedettini padovani. Nel 970 il vescovo Gauslino, dopo aver fatto ricostruire il [[monastero di Santa Giustina]] a Padova
Dell'esistenza di un antico castello a Mason esistono due testimonianze. La prima è contenuta in una cronaca del [[Gerardo Maurisio|Maurisio]] che ricorda un castello ''juxta villani Mansionis'' assediato nel 1227 da Alberico da Romano, allora podestà di Vicenza, al quale il paese si era ribellato. La seconda. è rappresentata dal toponimo "castello" che sopravvive in una delle contrade più antiche del paese. In un documento relativo al priorato benedettino di San Biagio, inoltre, si fa cenno ad un non meglio precisato ''castrum Galli''. I documenti e le cronache successivi del sec. XIII non fanno píú alcun cenno al castello di Mason; è pertanto probabile che nell'assedio del 1227 esso sia stato distrutto e successivamente non sia più stato ricostruito<ref name = CMMason >Antonio Canova e Giovanni Mantese, ''I castelli medievali del vicentino'', Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, pp. 124-125.</ref>.
Nel ''Regestum possessionum'', l'inventario dei beni del Comune di Vicenza del 1262, viene nominata ''una mota in Costavernese cum turri et casa turrita, cum cesis, fossatis, spaldis, domibus, edificiis, viridariis''. In località Costa Vernese
Una conferma di questo fatto viene fornita dal [[Gaetano Maccà|Maccà]]<ref>Gaetano Maccà, ''Storia del territorio vicentino'', II, p. 232.</ref>, il quale afferma che sulla fine del Settecento, mentre visitava questi luoghi, venne informato che ''supra un colle giravi una torre antica'' demolita da poco tempo ma ancora chiamata "torre di Costa Vernese»". Il Maccà dichiara di aver subito visitato il luogo indicato "'e di aver constatato che i resti si riferivano effettivamente ad una grande torre anticamente recintata da robuste mura".
Di questa torre si ha documentato ricordo sin dal XII secolo, ma successivamente non se ne sa più nulla e anch'essa può essere stata distrutta durante le lotte tra scaligeri e padovani nella prima metà del XIV secolo<ref name = CMMason />.
Non si sa quando il paese divenne comune autonomo: già dal 1300 si parlava di "Comune et di uomini di Mason" nei volumi dei Fondi di Santa Giustina di Padova. Gli Scaligeri tra il 1312 e il 1339 controllarono il territorio di Mason e di Marostica; un capitano aveva funzioni militari e poteri giurisdizionali. Nell'anno 1314 i soldati padovani, desiderosi di riavere Vicenza e di fiaccare lo scaligero, devastarono quanto era rimasto di Mason. Il territorio però fu più volte devastato durante questo secolo dalle guerre tra gli [[Scaligeri]] e i padovani.
Verso la metà del [[Trecento]], durante la signoria [[scaligeri|scaligera]], il territorio di Mason fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al [[Storia del territorio vicentino#I Vicariati civili|Vicariato civile]] di [[Marostica]] e tale rimase, anche sotto la dominazione veneziana, sino alla fine del XVIII secolo<ref>Antonio Canova e Giovanni Mantese, ''op. cit.'', pp. 24-25.</ref>.
=== Epoca moderna e contemporanea ===
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Secondo i racconti popolari Ca' Dal Ferro-Carli a [[Molvena]], una vecchia casa nel sentiero del Buso presso via Riale a Mason e Palazzo Viero in via Pozzo a Villaraspa, divennero stazioni delle numerose truppe napoleoniche. Gli avvenimenti successivi all'ottobre 1797 rivestirono rilevanza politica, perché le città venete e i centri sedi di podesterie assistettero alla partenza dei rettori e sorsero municipalità democratiche.
Quando il 12 maggio 1797, con suicidio del governo aristocratico, la plurisecolare [[Repubblica di Venezia]] cessò
L'anno 1809 ricorda un terribile scontro a Ponteselo tra le truppe napoleoniche e i villici, stanchi delle tasse e dei dazi.
Durante la dominazione austriaca Mason fece parte del Distretto di Marostica e del [[Dipartimento del Bacchiglione]]. L'Austria si dimostrò efficiente nell'azione amministrativa, ma politicamente il regime svelò un'immagine illiberale. Anche alcuni cittadini di Mason presero parte al processo risorgimentale, sin dal 1848, arruolandosi nel Battaglione Volontari Vicentini,
Il 1915, anno in cui l'Italia entrò nel primo conflitto mondiale, rappresentò per Mason l'inizio di un nuovo periodo difficile. Il paese infatti si trovò nelle immediate vicinanze delle retrovie del fronte e fu interessato dall'arrivo di centinaia di profughi provenienti dall'[[Altopiano
Durante il secondo conflitto mondiale la popolazione si divise tra i due fronti contrapposti, i partigiani e
Il flusso migratorio riprese anche nel dopoguerra e durò fino agli anni sessanta, che videro il rifiorire economico del paese<ref name = CMason />.
Nel 1980 si svolse un referendum per unire i comuni di Mason Vicentino, Molvena e Pianezze in un'unica unità amministrativa, che doveva chiamarsi [[Colceresa]]. Il referendum fu bocciato per la contrarietà dei cittadini di uno dei comuni, ma ancora oggi il nome Colceresa è in uso in diverse associazioni e nel caratteristico Sentiero Colceresa, segnale di una forte identità comunque sentita da parte di una buona fetta di cittadinanza.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Mason Vicentino erano stati concessi con regio decreto del 29 agosto 1929.<ref>{{cita web|titolo= Mason Vicentino, decreto 1929-08-29 RD, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2030 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 31 luglio 2022 }}</ref>
{{citazione|Stemma [[troncato]] di oro e di azzurro, nel primo alle due [[Stella (araldica)|stelle]] di azzurro; nel secondo alla stella d'oro.}}
Le stelle erano l'emblema della nobile famiglia vicentina dei conti [[Angaran]], originaria di Angarano (presso Bassano), aggregata al [[Patriziato (Venezia)|patriziato veneziano]] nel 1655. Il ramo Angaran delle Stelle possedeva una villa e vaste proprietà a Mason e portava uno stemma ''d'azzurro, alla fascia d'oro, accompagnata da tre stelle d'otto raggi dello stesso, due in capo ed una in punta''.
Il gonfalone era un drappo di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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* Eremo francescano di San Pietro
:Sorto prima dell'anno Mille, in collina verso San Giorgio, è immerso nel verde degli ulivi e dei ciliegi. Nel corso dei secoli qui vissero degli eremiti, poi passò di mano in mano ai nobili della zona. Oggi è affidato ai [[francescani]], che vi accolgono chi intende vivere un'esperienza di vita spirituale e di preghiera. All'interno vi sono conservati due reliquari di [[san Pietro Apostolo]] e della Santa Croce<ref name = LMason >[http://www.comune.mason.vi.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20018/idtesto/106 Sito del Comune - Luoghi d'interesse]</ref>.
* [[Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Colceresa)|Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo]], a Mason
* Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi, a Villaraspa
=== Architetture civili ===
* Villa Angaran delle Stelle
:Eretta nel 1486 e situata a mezza costa in via Tarquinia, è una delle più antiche ville vicentine appartenente alle antiche casate dei Grimani e dei Da Porto.
:La facciata interna è l'unica rimasta intatta dopo l'ultimo restauro, durante il quale furono aperte finestre moderne sul fronte strada e altre nella facciata posteriore. Nel portico, sotto le travi, si sviluppa una decorazione a grifi bifronti. Il [[Renato Cevese|Cevese]] descrive all'interno un affresco cinquecentesco con la Vergine ed il Bambin Gesù, San Francesco e Lorenzo Giustiniani<ref name = LMason />.
* Villa Angaran delle Stelle Cattaneo
:Trattasi di un complesso con casa padronale, casa del custode, case dei fittavoli, parco e oratorio, all'interno di un parco in via Braglio.
:Fu costruito probabilmente su una parte più antica<ref>In un passaggio sotterraneo, che dalla casa del custode porta alla cantina, è riportata la data del 1600</ref> e progettato in stile neoclassico nel 1718, forse dall'architetto [[Francesco Muttoni]]. Nel 1969 è stato radicalmente restaurato in tutte le sue parti.
:Nella facciata il piano nobile ha un bell'ingresso - cui si accede per mezzo di una gradinata senza balaustra - ad arco a tutto sesto profilato di conci, come pure le finestre laterali. Quattro coppie di lesene, tutte con capitello ionico, creano cinque campi lisci nell'intonaco. L'architrave, spezzato al centro, sorregge un timpano con lo stemma della [[Angaran|famiglia Angaran]] Delle Stelle. Nel tetto si ergono quattro statue da ambo i lati ed una al centro, sul vertice del frontone.
:Il salone d'onore, con struttura alla veneziana, è attualmente adibito a convegni, concerti e feste. Le pareti mostrano dipinti a fresco di soggetto mitologico. Il soffitto è abbellito con stucchi in gesso e figure allegoriche delle arti.
:L'annesso oratorio della Trasfigurazione, anticamente dedicato a San Sisto, risale al XV-XVI secolo ed è caratterizzato da caratteri gotici insieme a quelli classici. Conserva un bell'altare in pietra con statue del [[Orazio Marinali|Marinali]] e tracce d'affreschi, del 1400, nell'arco trionfale<ref name = LMason />.
* Villa Monastero di San Biagio Gualtiero
:Antico complesso, composto da casa colombara, oratorio e resti di un monastero benedettino medioevale, appartenente ai monaci di Santa Giustina di Padova, che sorge su un'altura panoramica, tra Mason e Breganze.
:Fu rimaneggiato più volte, anche con l'aggiunta di un corpo di fabbrica adiacente a quello più antico. La villa attuale presenta un'architettura seicentesca; nell'arco d'ingresso del cortile, del secondo Quattrocento, appare lo stemma dei Cerato Loschi che riporta l'anno 1591. La torretta è stata aggiunta nella tarda età romantica e lega il corpo padronale a ciò che rimane dell'antico monastero. La dimora mantiene una bella scala elicoidale in pietra e alcuni fregi alle pareti.
:La famiglia Gualtiero ha valorizzato l'insieme, restaurando con cura i resti del passato. Si possono ancora visitare le celle e i locali dove i monaci cucinavano il pane, preparavano il formaggio e facevano il bucato; restano testimonianze del forno e del focolare. La corte conserva tracce dell'antico chiostro.
:L'oratorio dedicato a San Biagio, costruito nel XII secolo, fu ricostruito verso il 1456 e rinnovato nel 1488. A causa delle continue dispute con gli abitanti del luogo per í pagamenti delle rendite, i monaci vendettero la proprietà ai signori Cerato, Angaran e Borgo. I nobili vicentini Cerato Loschi ampliarono poi la cappella nel 1618 aggiungendo il presbiterio<ref name = LMason />.
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* Giordano Dellai, ''Villaraspa: storia e volti di una comunità'', Mason Vicentino, 2011
* Giuseppe Gregorio Vigolo, ''El campanile de Mason [versi dialettali] '', Bassano, Tip. A. Vincenzi, 1914
* Giovanni Battista Zanzotto, ''La Chiesa e la parrocchia di S. Andrea apostolo in Mason Vicentino: cenni storici'', Tipografia editoriale Vittore Gualandi, 1958
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
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