Susan Rice: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Susan Rice
|immagine = Susan_Rice_official_photo_Susan E. Rice, DPC Director (cropped).jpg
|carica = 22ª Consigliera per la politica domestica
|carica2= 27° [[Rappresentanti permanenti per gli Stati Uniti d'America alle Nazioni Unite|Rappresentante permanente alle Nazioni Unite]]
|mandato2mandatoinizio = 2220 gennaio [[2009]] - 1º luglio [[20132021]]
|mandatofine = 26 maggio [[2023]]
|predecessore2= [[Zalmay Khalilzad]]
|successore2presidente = [[SamanthaJoe PowerBiden]]
|predecessore = [[Joe Grogan]]
|carica3= 12° Assistente del [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] per gli Affari [[Africa]]ni
|successore = [[Neera Tanden]]
|mandato3 = 9 ottobre [[1997]] - 20 gennaio [[2001]]
|caricacarica2 = 24°ª [[Consigliere per la sicurezza nazionale|Consigliera per la sicurezza nazionale]]
|predecessore3= [[George Moose]]
|mandatoinizio2 = 1º luglio [[2013]]
|successore3= [[Walter Kansteiner]]
|mandatomandatofine2 = 1 luglio [[2013]] - 20 gennaio [[2017]]
|carica= 24° [[Consigliere per la sicurezza nazionale]]
|presidente2 = [[Barack Obama]]
|mandato = 1 luglio [[2013]] - 20 gennaio [[2017]]
|predecessorepredecessore2 = [[Thomas E. Donilon]]
|successoresuccessore2 = [[Michael T. Flynn]]
|partitocarica3 = 27ª [[PartitoRappresentanti Democraticopermanenti per gli (Stati Uniti d'America) alle Nazioni Unite|DemocraticoRappresentante permanente alle Nazioni Unite]]
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|tendenza=
|mandatofine3 = 1º luglio [[2013]]
|presidente3 = [[Barack Obama]]
|predecessore2predecessore3 = [[Zalmay Khalilzad]]
|successore3 = [[Samantha Power]]
|carica3carica4 = 12°ª Assistente del [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] per gli Affari [[Africa]]ni
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|mandato3mandatofine4 = 9 ottobre [[1997]] - 20 gennaio [[2001]]
|predecessore3predecessore4 = [[George Moose]]
|successore3successore4 = [[Walter Kansteiner]]
|partito = [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Democratico]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politica
|Attività2 = diplomatica
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , ex [[Rappresentanti permanenti per gli Stati Uniti d'America alle Nazioni Unite|Rappresentanterappresentante permanente alle Nazioni Unite]] eddal ex2009 al 2013 e [[Consigliereconsigliere per la sicurezza nazionale|consigliera per la sicurezza nazionale]] dal 2013 al 2017 nella [[presidenza di Barack Obama|presidenza Obama]]
}}
|Epoca = 1900
 
|Epoca2 = 2000
}}In precedenza è stata socia della [[Brookings Institution]] e ha ricoperto il ruolo di Sottosegretariosottosegretario di Stato agli Affariaffari Africaniafricani durante il secondo mandato del Presidente [[Bill Clinton]]. È stata confermata ambasciatrice dell'ONU dal [[Senato (degli Stati Uniti d'America)|Senato]] con unanime consenso il 22 gennaio 2009.
 
Rice è statostata citata come possibile sostituta deldi [[Hillary Clinton]] come [[Segretariosegretario di Stato degli Stati Uniti d'America]] del presidente [[HillaryBarack ClintonObama]] dopo le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012]]|elezioni presidenziali del presidente [[Barack Obama2012]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Bill Plante|url=https://www.cbsnews.com/news/susan-rice-likely-hillary-clinton-replacement/|titolo=Susan Rice likely Hillary Clinton replacement|pubblicazione=CBS News|data=13 novembre 2012|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807032740/https://www.cbsnews.com/news/susan-rice-likely-hillary-clinton-replacement/|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/world/national-security/obama-considers-john-kerry-for-job-of-defense-secretary/2012/11/12/8a0e973a-2d02-11e2-a99d-5c4203af7b7a_story.html|titolo=Obama considers John Kerry for job of defense secretary|autore=Karen DeYoung e Greg Miller|sito=The Washington Post|data=12 novembre 2012|lingua=en|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807033109/https://www.washingtonpost.com/world/national-security/obama-considers-john-kerry-for-job-of-defense-secretary/2012/11/12/8a0e973a-2d02-11e2-a99d-5c4203af7b7a_story.html|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> ma il 13 dicembre 2012, a seguito delle polemiche in corso sull'attacco contro il consolato statunitense a [[Bengasi]] del 2012, ha annunciato il ritiro del suo nome dalla valutazione, dicendo che se fosse stata scelta "il processo di conferma sarebbe stato lungo, disturbanteturbato e gravoso".<ref name=":7">{{Cita news|lingua=en|autore=Rock Center e Brian Williams|url=http://rockcenter.nbcnews.com/_news/2012/12/13/15888883-exclusive-susan-rice-drops-out-of-running-for-secretary-of-state-cites-very-politicized-confirmation-process|titolo=EXCLUSIVE: Susan Rice drops out of running for secretary of state, cites 'very politicized' confirmation process|pubblicazione=NBC News|data=13 dicembre 2012|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180126053320/http://rockcenter.nbcnews.com/_news/2012/12/13/15888883-exclusive-susan-rice-drops-out-of-running-for-secretary-of-state-cites-very-politicized-confirmation-process|dataarchivio=26 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
IlRice è lugliosubentrata 2013a TomThomas E. Donilon è subentrato a Rice come Consigliereconsigliera per la Sicurezzasicurezza Nazionale.nazionale Riceil è5 statagiugno scelta2013. perRice subentrareha aprestato Tom Donilongiuramento come 24° [[consigliere per la sicurezza nazionale]] subitoil dopo leluglio dimissioni2013 die Donilonlo ilresta 5fino giugnoal 2013gennaio 2017. RiceDal hagennaio prestato2021 giuramentoal comemaggio 24°2023 Consigliereè perstata laDirettore Sicurezzadel NazionaleDomestic ilPolicy Council lugliodella 2013[[Casa bianca]].
 
== Biografia ==
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=== Infanzia e istruzione ===
Rice è nata a Washington D.C.<ref name=":0">
{{Cita pubblicazione|autore=|data=1998-12-31 dicembre 1998|titolo=The Meteoric Rise of the State Department's Susan Rice|rivista=The Journal of Blacks in Higher Education|volume=|numero=|accesso=7 agosto 2018-08-07|url=https://www.highbeam.com/doc/1P3-494190321.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807155603/https://www.highbeam.com/doc/1P3-494190321.html|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=sì}}
</ref>, figlia di Emmett J. Rice (1919-2011), professore di economia alla [[Cornell University]] e secondo governatore nero del [[Federal Reserve System]]<ref name=":0" /> e di Lois Fitt Dickson, studiosa di politica dell'istruzione, che ha contribuito a progettare il sistema federale di sovvenzioni ''Pell Grant'' e che ha aderito alla Brookings Institution nel 1992.<ref>{{Cita web|url=https://www.brookings.edu/experts/lois-dickson-rice/|titolo=Lois Dickson Rice|editore=Brookings Institution|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180112100124/https://www.brookings.edu/experts/lois-dickson-rice/|dataarchivio=12 gennaio 2018}}</ref> I suoi nonni materni erano giamaicani.<ref>{{Cita web|url=http://m.jamaicaobserver.com/lifestyle/SO-Who-Knew----Susan-Rice_13125713|titolo=SO Who Knew? - Susan Rice|autore=Jamaica Observer Limited|sito=Jamaica Observer|data=2 dicembre 2012|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807185758/http://m.jamaicaobserver.com/lifestyle/SO-Who-Knew----Susan-Rice_13125713|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> I suoi genitori divorziarono quando Rice aveva dieci anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/lifestyle/style/susan-rice-not-your-typical-diplomat/2012/11/29/c83ac58c-3a6e-11e2-a263-f0ebffed2f15_story.html|titolo=Susan Rice: Not your typical diplomat|autore=Manuel Roig-Franzia|sito=The Washington Post|data=29 novembre 2012|lingua=en|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807185807/https://www.washingtonpost.com/lifestyle/style/susan-rice-not-your-typical-diplomat/2012/11/29/c83ac58c-3a6e-11e2-a263-f0ebffed2f15_story.html|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice era un'atleta, presidentessa del consiglio studentesco e [[valedictorian]] della National Cathedral School di Washington D.C., una scuola privata per ragazze.<ref>{{Cita web|url=https://alumni.stanford.edu/get/page/magazine/article/?article_id=40662|titolo=Into Africa|autore=Martha Brant|sito=Stanford {{!}} alumni|data=Gennaio/Febbraio 2000|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180613173020/https://alumni.stanford.edu/get/page/magazine/article/?article_id=40662|dataarchivio=13 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> Ha frequentato l'[[Università di Stanford]], dove ha ricevuto una borsa di studio ''Truman'' e si è laureata in storia nel 1986. Era membro del [[Phi Beta Kappa]].<ref>{{Cita news|autore=Miranda Green|url=https://edition.cnn.com/2017/04/04/politics/who-is-susan-rice/index.html|titolo=How Susan Rice became a perfect villain for Republicans|pubblicazione=CNN|data=5 aprile 2017|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807155808/https://edition.cnn.com/2017/04/04/politics/who-is-susan-rice/index.html|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://news.stanford.edu/news/2010/june/hennessy-commencement-remarks-061310.html|titolo=Text of President Hennessy's prepared address for Commencement 2010|pubblicazione=Stanford University|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160611033847/http://news.stanford.edu/news/2010/june/hennessy-commencement-remarks-061310.html|dataarchivio=11 giugno 2016|urlmorto=no}}</ref>
 
Vincitrice di una [[borsa di studio ''Rhodes'']], Rice ha frequentato il [[New College (Oxford)|New College]] ad OxfodOxford, dove ha conseguito un [[Master of Philosophy]] nel 1988 e un [[dottorato di ricerca]] nel 1990. La [[Chatham House]], il Royal Institute of International Affairs, ha premiato la sua tesi ''Iniziativa del Commonwealth in Zimbabwe, 1979-1980: conseguenze per il mantenimento della pace internazionale'' come la più illustre del Regno Unito in [[relazioni internazionali]].<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://bcsc.stanford.edu/alumni|titolo=Alumni {{!}} Black Community Services Center|sito=bcsc.stanford.edu|lingua=en|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180611012737/https://bcsc.stanford.edu/alumni|dataarchivio=11 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice è statostata una collaboratrice per la politica estera di [[Michael Dukakis]] durante le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1988|elezioni presidenziali del 1988]]. Dal 1990 all'inizio del 1992 è stata consulente di gestione presso la [[McKinsey & Company]], una società di consulenza globale in materia di gestione. Rice ha lavorato per un certo periodo nell'ufficio McKinsey di Toronto.<ref name=":8">{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.nytimes.com/1992/09/13/style/weddings-susan-e-rice-ian-cameron.html|titolo=WEDDINGS; Susan E. Rice, Ian Cameron|pubblicazione=New York Times|data=1992|accesso=7 agosto 2018-08-07|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180807161440/https://www.nytimes.com/1992/09/13/style/weddings-susan-e-rice-ian-cameron.html|dataarchivio=7 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice ha detto che i suoi genitori le hanno insegnato a "non usare mai la razza come scusa o vantaggio", e che da giovane "sognava di diventare la prima senatrice degli Stati Uniti del Distretto di Columbia".<ref name=":0" /> Ha anche avuto "paure persistenti" che i suoi successi sarebbero diminuiti da persone che li avessero attribuiti ad [[Azione positiva|azioni positive]], dal momento che lei non è bianca.<ref name=":0" />
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Rice ha ricoperto diverse cariche nell'amministrazione Clinton: presso il [[Consiglio per la Sicurezza Nazionale]] dal 1993 al 1997, come direttore per le organizzazioni internazionali e il mantenimento della pace dal 1993 al 1995 e come assistente speciale del presidente e senior director per gli affari africani dal 1995 al 1997.
 
Durante il [[genocidio del Ruanda]] del 1994, Rice disse: "Se usiamo la parola ''[[genocidio]]'' e non facciamo nulla, quale sarà l'effetto sulle elezioni di novembre?". In seguito ha riconosciuto gli errori commessi all'epoca.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Samantha|cognome=Power|url=https://www.theatlantic.com/doc/200109/power-genocide|titolo=Bystanders to Genocide|pubblicazione=The Atlantic|data=1º settembre 2001-09-01|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090302171229/http://www.theatlantic.com/doc/200109/power-genocide|dataarchivio=2 marzo 2009|urlmorto=no}}</ref> L'incapacità o il fallimento dell'amministrazione Clinton di intervenire contro il genocidio formerà le sue opinioni successive su possibili interventi militari.<ref name=":3">{{Cita news|lingua=en|autore=Helene Cooper e Steven Lee Myers|url=https://www.nytimes.com/2011/03/19/world/africa/19policy.html|titolo=Shift by Clinton Helped Push Obama to Take a Harder Line|pubblicazione=The New York Times|data=18 marzo 2011|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180815030426/https://www.nytimes.com/2011/03/19/world/africa/19policy.html|dataarchivio=15 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Ha detto dell'esperienza: "Ho giurato a me stesso che se avessi mai più affrontato una crisi del genere, sarei sceso dalla parte dell'azione drammatica, infiammandomi se fosse stato necessario".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Timothy P. Carney|url=https://www.washingtonexaminer.com/obama-aides-find-moral-clarity-in-libyas-foggy-war|titolo=Obama aides find moral clarity in Libya's foggy war|pubblicazione=Washington Examiner|data=2011-03-27 marzo 2011|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180808233757/https://www.washingtonexaminer.com/obama-aides-find-moral-clarity-in-libyas-foggy-war|dataarchivio=8 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Gli islamisti hanno assunto il controllo del [[Sudan]] con il colpo di Stato del 1989 e gli Stati Uniti hanno adottato una politica di disimpegno dal regime autoritario per tutto il corso degli anni '90. Dopo gli [[attentati dell'11 settembre 2001]], tuttavia, alcuni critici hanno accusato gli Stati Uniti di aver preventivamente moderato la loro politica nei confronti del Sudan, poiché l'influenza degli islamisti è calata nella seconda metà degli anni '90 e i funzionari sudanesi hanno cominciato a manifestare interesse ad accogliere le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo laalla mente dell'11 settembre [[Osama bin Laden]], che viveva in Sudan fino alla sua espulsione nel maggio 1996. Timothy M. Carney, ambasciatore degli Stati Uniti in Sudan tra settembre 1995 e novembre 1997, ha co-autorato un [[op-ed]] nel 2002 affermando che nel 1997 il Sudan si è offerto di trasmettere la intelligence su bin Laden ma che Rice, in qualità di specialista del National Security Council per Africa, insieme all'allora specialista del terrorismo Richard A. Clarke, ha esercitato pressioni riuscite per continuare a impedire ai funzionari statunitensi, tra cui la CIA e l'FBI, di impegnarsi con il governo di Khartoum.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Timothy|cognome=Carney|nome2=Mansoor|cognome2=Ijaz|url=https://www.washingtonpost.com/archive/opinions/2002/06/30/intelligence-failure-lets-go-back-to-sudan/1b8e47a7-a603-4657-aef9-ffb4c4b83276/|titolo=Intelligence Failure? Let's Go Back to Sudan|pubblicazione=Washington Post|data=2002-06-30 giugno 2002|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180808202843/https://www.washingtonpost.com/archive/opinions/2002/06/30/intelligence-failure-lets-go-back-to-sudan/1b8e47a7-a603-4657-aef9-ffb4c4b83276/|dataarchivio=8 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Accuse simili (secondo cui Rice si unì ad altri nel rifiutare una occasione di cooperare con il Sudan nell'antiterrorismo) sono state fatte dal direttore di ''[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]'' David Rose<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=David|cognome=Rose|url=https://www.vanityfair.com/news/2002/01/osama200201|titolo=The Osama Files|pubblicazione=The Hive|data=gennaio 2002|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170614084353/http://www.vanityfair.com/news/2002/01/osama200201|dataarchivio=14 giugno 2017|urlmorto=no}}</ref> e da Richard Miniter, autore di ''Losing Bin Laden''.<ref>{{Cita web|url=https://world.wng.org/2003/11/clinton_did_not_have_the_will_to_respond|titolo='Clinton did not have the will to respond' - WORLD|autore=Mindy Belz|sito=World Magazine|data=novembre 2003|lingua=en|accesso=8 agosto 2018-08-08|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180808202819/https://world.wng.org/2003/11/clinton_did_not_have_the_will_to_respond|dataarchivio=8 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il [[segretario di Stato degli Stati Uniti d'America]] [[Madeleine Albright]], mentore di lunga data e amica di famiglia di Rice, ha esortato Clinton a nominare Rice Segretario di Stato aggiunto per gli Affari Africani nel 1997.<ref name=":0" /> Rice non era la prima scelta dei leader del [[Congressional Black Caucus]], che la consideravano un membro della "élite assimilazionista nera di Washington".<ref name=":0" /> Nel corso di un'audizione di conferma presieduta dal senatore [[Jesse Helms]], Rice, che ha partecipato all'audizione insieme al figlio minore durante l'[[allattamento]], ha fatto una grande impressione sui senatori di entrambe le parti e "ha seguito il processo di conferma".<ref name=":0" />
 
Rice sostenne l'[[Prima guerra del Congo|invasione]] da parte del [[Ruanda]], dell'[[Uganda]], dell'AFDL e dell'[[Angola]] dello [[Zaire]] (più tardi conosciuta come la [[Repubblica Democratica del Congo]]) nel 1996 e la destituzione del dittatore [[Mobutu Sese Seko]], dicendo privatamente che "tutto è meglio di Mobutu ".<ref>{{Cita web|url=https://www.questia.com/magazine/1G1-21280894/losing-africa-yet-again|titolo="Losing Africa, Yet Again" by Masland, Tom - Newsweek, Vol. 132, Issue 40, October 5, 1998 {{!}} Online Research Library: Questia|sito=www.questia.com|lingua=en|accesso=12 agosto 2018-08-12|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812181658/https://www.questia.com/magazine/1G1-21280894/losing-africa-yet-again|dataarchivio=12 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://connection.ebscohost.com/c/articles/1109328/losing-africa-yet-again|titolo=Losing Africa, yet again|sito=connection.ebscohost.com|lingua=en|accesso=2018-08-12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121216015919/http://connection.ebscohost.com/c/articles/1109328/losing-africa-yet-again|dataarchivio=16 dicembre 2012|urlmorto=no}}</ref> Secondo Gérard Prunier uno dei collaboratori del Segretario aggiunto ha detto che "l'unica cosa che dobbiamo fare è guardare dall'altra parte", rispetto all'[[Seconda guerra del Congo|intervento continuo del Ruanda]].<ref>{{Cita libro|nome=Gérard|cognome=Prunier|titolo=Africa's World War: Congo, the Rwandan Genocide, and the Making of a Continental Catastrophe|anno=2009|url=https://archive.org/details/africasworldwarc0000prun|data=2009|editore=Oxford University Press|OCLC=227574034|ISBN=9780195374209978-0-19-537420-9}}</ref> Il corrispondente del New York Times, Howard W. French, ha detto che, secondo le sue fonti, la stessa Rice ha fatto l'osservazione.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Howard W.|cognome=French|autore=|url=https://www.nybooks.com/articles/2009/09/24/kagames-hidden-war-in-the-congo/|titolo=Kagame’s Hidden War in the Congo|pubblicazione=The New York Review of Books|data=24 settembre 2009|accesso=2018-08-12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180711030008/http://www.nybooks.com/articles/2009/09/24/kagames-hidden-war-in-the-congo/|dataarchivio=11 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Le guerre del Congo, guidate dal Ruanda, hanno provocato oltre cinque milioni di morti. Nel 2012, quando ricopriva il ruolo di ambasciatrice alle Nazioni Unite, Rice si è opposta agli sforzi di condannare pubblicamente il presidente ruandese [[Paul Kagame]] per aver sostenuto nuovamente un gruppo di ribelli congolesi, questa volta nel conflitto congolese del 2012, nonostante il saccheggio della capitale regionale di [[Goma]]. Il governo ruandese è stato un cliente quando Rice ha lavorato a Intellibridge nel 2001-02.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Helene|cognome=Cooper|autore=|url=https://www.nytimes.com/2012/12/10/world/un-envoy-rice-faulted-for-rwanda-tie-in-congo-conflict.html|titolo=U.N. Envoy Rice Faulted for Rwanda Tie in Congo Conflict|pubblicazione=The New York Times|data=9 dicembre 2012|accesso=2018-08-12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812181808/https://www.nytimes.com/2012/12/10/world/un-envoy-rice-faulted-for-rwanda-tie-in-congo-conflict.html|dataarchivio=12 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 7 luglio 1998, Rice era membro di una delegazione americana per visitare il presidente eletto nigeriano [[Moshood Abiola]]. Durante questo incontro, Abiola ha avuto un attacco di cuore fatale.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/128491.stm|titolo=Abiola's death - an eyewitness account|sito=BBC News|data=7 luglio 1998|accesso=2018-08-12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119143555/http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/128491.stm|dataarchivio=19 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Sebbene Rice abbia sostenuto l'Accordo di Pace di Lomé<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Bret|cognome=Stephens|url=https://www.wsj.com/articles/SB10001424127887324024004578171323304441336|titolo=The Other Susan Rice File|pubblicazione=Wall Street Journal|data=2012-12-11 dicembre 2012|accesso=2018-08-12 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812212958/https://www.wsj.com/articles/SB10001424127887324024004578171323304441336|dataarchivio=12 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>, alcuni osservatori hanno criticato l'accordo con il Sierra Leone perché troppo indulgente nei confronti del [[Fronte Unito Rivoluzionario]] e per aver posto al governo il criminale di guerra [[Foday Sankoh]], che ha condotto alla risoluzione 1313 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha incolpato il Fronte Unito Rivoluzionario per il persistere del conflitto nel paese dell'Africa occidentale.<ref>{{Cita libro|nome=Andrew M.|cognome=Dorman|titolo=Blair's Successful War: British Military Intervention in Sierra Leone|data=2009|editore=Ashgate|OCLC=609853012|ISBN=9780754691693978-0-7546-9169-3}}</ref>
 
=== Business e think-tank ===
 
Rice è stata amministratrice delegata e direttrice principale di Intellibridge dal 2001 al 2002.<ref name=":1" /><ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.unicefusa.org/about/leadership/board/susan-rice.html|titolo=Susan Rice|editore=UNICEF|data=2008-04-22 aprile 2008|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080422031323/http://www.unicefusa.org/about/leadership/board/susan-rice.html|dataarchivio=22 aprile 2008}}</ref> Nel 2002 è entrata a far parte del Brookings Institution come senior [[fellow]] nel programma di politica estera.<ref name=":2">{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.brookings.edu/experts/susan-e-rice/|titolo=Susan E. Rice|pubblicazione=Brookings|data=2015-05-15 maggio 2015|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813043505/https://www.brookings.edu/experts/susan-e-rice/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> In Brookings, si è concentrata sulla politica estera degli Stati Uniti, sugli [[Stato fallito|stati deboli e in fallimento]], sulle implicazioni della [[Povertà|povertà globale]] e sulle minacce transnazionali alla sicurezza.<ref name=":2" />
 
Durante le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni presidenziali del 2004]], Rice è stata consulente di politica estera di [[John Kerry]].<ref>{{Cita web|url=http://p2004.org/kerry/kerrorggen.html|titolo=John Kerry-Campaign Organization, General Election Mode (starting in March 2004)|autore=Eric M. Appleman|sito=p2004.org|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170612204139/http://p2004.org/kerry/kerrorggen.html|dataarchivio=12 giugno 2017|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Kate|cognome=Pickert|autore=|url=http://content.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,1863062_1863058_1863641,00.html|titolo=Obama's White House: U.N. Ambassador: Susan E. Rice|pubblicazione=Time|data=2 dicembre 2008-12-02|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171019203245/http://content.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,1863062_1863058_1863641,00.html|dataarchivio=19 ottobre 2017|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice è andata in congedo dal Brookings Institution per ricoprire il ruolo di consigliere senior per la politica estera di Barack Obama nella sua campagna presidenziale del 2008.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Charlie|cognome=Savage|autore=|url=https://www.nytimes.com/2008/11/07/us/politics/06rice.html|titolo=Susan E. Rice|pubblicazione=The New York Times|data=6 novembre 2008|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813105224/https://www.nytimes.com/2008/11/07/us/politics/06rice.html|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> È stata una delle prime personalità di alto profilo in politica estera a partecipare alla campagna di Obama, dal momento che la maggior parte dei suoi colleghi aveva sostenuto Hillary Clinton durante le primarie presidenziali.<ref name=":4">{{Cita news|lingua=en-US|autore=Julia Ioffe|url=https://newrepublic.com/article/111353/susan-rice-isnt-going-quietly|titolo=Susan Rice Isn’t Going Quietly|pubblicazione=The New Republic|data=20 dicembre 2012|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813043635/https://newrepublic.com/article/111353/susan-rice-isnt-going-quietly|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Rice ha espresso una visione denigratoria dell'avversario repubblicano di Obama, [[John McCain]], definendo le sue politiche "spericolate" e respingendo il viaggio del senatore dell'Arizona in Iraq come "passeggiata nel mercato in un giubbotto antiproiettile".<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.theguardian.com/world/2012/nov/30/susan-rice-un-ambassador-profile|titolo=Susan Rice: the sharp UN ambassador fighting for her political future|autore=Paul Harris|sito=the Guardian|data=2012-11-30 novembre 2012|lingua=en|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813080346/https://www.theguardian.com/world/2012/nov/30/susan-rice-un-ambassador-profile|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Mark|cognome=Landler|autore=|url=https://www.nytimes.com/2012/11/18/world/susan-e-rice-caught-up-in-furor-over-benghazi.html?mtrref=undefined&gwh=0A4BEC88B2D55CE65D1420B577EDFB9B&gwt=pay|titolo=Susan E. Rice Caught Up in Furor Over Benghazi|pubblicazione=The New York Times|data=17 novembre 2012|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813044018/https://www.nytimes.com/2012/11/18/world/susan-e-rice-caught-up-in-furor-over-benghazi.html?mtrref=undefined&gwh=0A4BEC88B2D55CE65D1420B577EDFB9B&gwt=pay|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 5 novembre 2008 Rice è stata nominata membro del comitato consultivo per la transizione presidenziale di Barack Obama.<ref>{{Cita web|url=https://www.usnews.com/news/campaign-2008/articles/2008/11/05/obama-names-transition-team|titolo=Obama Names Transition Team|sito=U.S. News|data=5 novembre 2008|accesso=13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813043800/https://www.usnews.com/news/campaign-2008/articles/2008/11/05/obama-names-transition-team|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://p2008.org/chrntran08/transitionorg.html|titolo=Obama Transition Leadership|sito=p2008.org|accesso=2018-08-13 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813044246/http://p2008.org/chrntran08/transitionorg.html|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Amministrazione Obama ===
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[[File:20081201_NatSec_Presser-0895.jpg|thumb|Rice con [[Barack Obama]] e [[Joe Biden]], dicembre 2008]]
 
Il 1º dicembre 2008, Rice è stata nominata dal presidente eletto Obama come [[Rappresentanti permanenti per gli Stati Uniti d'America alle Nazioni Unite|rappresentante permanente alle Nazioni Unite]]<ref>{{Cita web|url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=84936|titolo=Barack Obama: Press Release: Key Members of Obama-Biden National Security Team Announced|sito=www.presidency.ucsb.edu|accesso=15 agosto 2018-08-15|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025543/http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=84936|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>, carica che ha riportato a livello di [[Gabinetto degli Stati Uniti d'America|gabinetto]].<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.realclearpolitics.com/lists/cabinet/rice.html|titolo=Obama's Cabinet - Ambassador to the United Nations - Susan Rice (Announced)|sito=www.realclearpolitics.com|accesso=15 agosto 2018-08-15|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171019203511/https://www.realclearpolitics.com/lists/cabinet/rice.html|dataarchivio=19 ottobre 2017|urlmorto=no}}</ref> Rice è diventata la seconda persona più giovane<ref name=":5" /> e la prima donna afroamericana a rappresentare gli Stati Uniti alle Nazioni Unite.<ref>{{Cita web|url=http://www.startribune.com/nation/35326694.html?elr=KArks:DCiUMEaPc:UiD3aPc:_Yyc:aUU|titolo=Trusted Obama adviser Susan Rice is first African-American woman named to be US envoy to UN|autore=Edith M. Lederer|sito=Star Tribune|data=5 dicembre 2008-12-05|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081205165303/http://www.startribune.com/nation/35326694.html?elr=KArks:DCiUMEaPc:UiD3aPc:_Yyc:aUU|dataarchivio=5 dicembre 2008}}</ref> Secondo quanto riportato Rice aveva ambito il posto di consigliere di sicurezza nazionale, che invece è andato al generale in pensione James L. Jones e lei e la maggior parte della squadra originaria per la politica estera di Obama sono rimasti delusi dal fatto che non sono stati scelti per i posti di vertice nell'amministrazione di Obama.<ref name=":4" />
 
Rice aveva un pessimo rapporto con il veterano del Dipartimento di Stato [[Richard Holbrooke]], che riteneva interferisse con il suo campo e che a sua volta l'aveva considerata incompetente.<ref name=":4" />
 
Nel 2010, Rice ha definito la [[National Security Strategy]] una "drammatica iniziativa" del suo predecessore.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=David E. Sanger e Peter Baker|url=https://www.nytimes.com/2010/05/28/world/28strategy.html|titolo=New U.S. Strategy Focuses on Managing Threats|pubblicazione=The New York Times|data=27 maggio 2010|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025756/https://www.nytimes.com/2010/05/28/world/28strategy.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Barack_Obama_attends_a_briefing_on_Afghanistan_in_the_Situation_Room_of_the_White_House.jpg|alt=|miniatura|Rice partecipa a un briefing sull'[[Afghanistan]] nella [[Situation Room]] della [[Casa Bianca]], ottobre 2009]]
 
===== Guerra civile libica =====
Con il progredire della [[Prima guerra civile in Libia|guerra civile libica]], Rice ha affermato che gli Stati Uniti e la comunità internazionale intravedono una scelta chiara per Gheddafi e i suoi aiutanti: abbandonare il potere o affrontare conseguenze importanti. Rice ha pronunciato una delle più dure affermazioni nei confronti di Gheddafi, facendo passare le sue smentite delle atrocità contro i suoi stessi cittadini come "francamente, deliranti". Diversi diplomatici dell'ONU hanno detto che in una riunione a porte chiuse il 28 aprile, le affermazioni di Rice sulle atrocità di Gheddafi includevano la consegna di [[Sildenafil|Viagra]] ai lealisti al fine di terrorizzare ulteriormente la popolazione con la violenza sessuale.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Ian|cognome=Swanson|url=http://thehill.com/homenews/administration/146541-un-ambassador-gadhafi-delusional|titolo=UN ambassador: Gadhafi 'delusional'|pubblicazione=The Hill|data=28 febbraio 2011-02-28|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025558/http://thehill.com/homenews/administration/146541-un-ambassador-gadhafi-delusional|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Louis|cognome=Charbonneau|autore=|url=https://www.reuters.com/article/us-libya-troops-rape/u-s-envoy-gaddafi-troops-raping-issued-viagra-idUSTRE73S74B20110429|titolo=U.S. envoy: Gaddafi troops raping, issued Viagra|pubblicazione=Reuters|data=29 aprile 2011|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816061554/https://www.reuters.com/article/us-libya-troops-rape/u-s-envoy-gaddafi-troops-raping-issued-viagra-idUSTRE73S74B20110429|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Insieme al membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale [[Samantha Power]], che già sosteneva l'intervento militare, e al Segretario di Stato [[Hillary Rodham Clinton]], che arrivò a sostenerla, i tre superarono l'opposizione interna del Segretario della Difesa [[Robert Gates]], il consigliere per la sicurezza Thomas E. Donilon e il consigliere antiterrorismo [[John O. Brennan]], di far presentare all'amministrazione una proposta delle Nazioni Unite per imporre ununa [[Intervento militare in Libia del 2011|zona di interdizione aerea sulla Libia]] e autorizzare altre azioni militari se necessario.<ref name=":3" /><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Glenn Thrush|url=https://www.politico.com/story/2011/03/no-fly-win-for-lame-duck-clinton-051515|titolo='No-fly' win for lame-duck Clinton|pubblicazione=POLITICO|data=17 marzo 2011|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180622165319/https://www.politico.com/story/2011/03/no-fly-win-for-lame-duck-clinton-051515|dataarchivio=22 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> Il 17 marzo 2011, Regno Unito, Francia e Libano si sono uniti agli Stati Uniti per votare a favore della [[risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]], mentre Brasile, Germania e India si sono uniti ai membri permanenti del Consiglio di sicurezza Cina e Russia per astenersi. Rice e Clinton hanno svolto un ruolo importante nell'ottenere l'approvazione della risoluzione.<ref name=":3" /><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Glenn Thrush e Matt Negrin|url=https://www.politico.com/story/2011/03/behind-obamas-turnaround-on-libya-051583|titolo=Behind Obama's turnaround on Libya|pubblicazione=POLITICO|data=19 marzo 2011|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816061826/https://www.politico.com/story/2011/03/behind-obamas-turnaround-on-libya-051583|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Clinton ha detto lo stesso giorno che l'istituzione di una zona di interdizione aerea sulla Libia richiederebbe il bombardamento delle difese aeree. Rice ha detto: "Siamo interessati a una vasta gamma di azioni che proteggano efficacemente i civili e aumentino la pressione sul regime di Gheddafi per fermare le uccisioni e permettere al popolo libico di esprimersi nelle sue aspirazioni per il futuro in modo libero e pacifico".
 
Nel gennaio 2012, dopo il veto russo e cinese a un'altra risoluzione del Consiglio di Sicurezza che invitava il presidente siriano [[Bashar al-Assad]] a dimettersi, Rice ha condannato fermamente entrambi i paesi, dicendo: "Hanno compromesso il lavoro per risolvere pacificamente questo conflitto" e aggiungendo che "noi Stati Uniti siamo al fianco del popolo siriano. Russia e Cina sono ovviamente con Assad".<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Alicia|cognome=Cohn|autore=|url=http://thehill.com/video/administration/208773-susan-rice-condemns-russia-and-china-for-voting-with-syrias-assad|titolo=Amb. Rice says Russia, China will ‘come to regret’ vetoing UN Syria resolution|pubblicazione=The Hill|data=6 febbraio 2012-02-06|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025832/http://thehill.com/video/administration/208773-susan-rice-condemns-russia-and-china-for-voting-with-syrias-assad|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Secondo lei: "gli Stati Uniti sono disgustati dal fatto che un paio di membri di questo Consiglio continuino a impedirci di realizzare il nostro unico scopo".<ref>{{Cita news|url=https://edition.cnn.com/2012/02/04/world/meast/syria-un-remarks/index.html|titolo=Strong words at U.N. after Syria veto|pubblicazione=CNN|data=5 febbraio 2012|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025821/https://edition.cnn.com/2012/02/04/world/meast/syria-un-remarks/index.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Alcuni diplomatici del Consiglio di Sicurezza hanno contestato lo stile di negoziazione di Rice, definendolo "rude" ed eccessivamente schietto. Secondo David Rothkopf, Rice è nota per la sua "brutalità" ma ha il vantaggio di avere una stretta relazione con il presidente degli Stati Uniti.<ref name=":6">{{Cita news|lingua=en-US|autore=Louis Charbonneau e Susan Cornwell|url=https://www.reuters.com/article/us-usa-diplomat-rice/susan-rice-battles-critics-as-abrasive-style-takes-toll-idUSBRE8AN02620121124|titolo=Backed by Obama, sharp-tongued Susan Rice battles critics|pubblicazione=Reuters|data=24 novembre 2012|accesso=2018-08-15 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816025527/https://www.reuters.com/article/us-usa-diplomat-rice/susan-rice-battles-critics-as-abrasive-style-takes-toll-idUSBRE8AN02620121124|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Gli attivisti per i [[diritti umani]] hanno contestato Rice e la politica estera degli Stati Uniti in generale nel 2012 per aver agito contro le dichiarazioni delle Nazioni Unite che criticavano il Ruanda per aver sostenuto un gruppo ribelle in Congo noto per aver commesso atrocità.<ref name=":6" />
 
===== Attacco a Bengasi nel 2012 =====
L'11 settembre 2012, la missione diplomatica statunitense a [[Bengasi]], in Libia, è stata attaccata, causando la morte dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Libia [[Christopher Stevens (diplomatico)|Christopher Stevens]], del funzionario statunitense per la gestione delle informazioni del servizio estero Sean Smith e di due ex Navy SEALS, Glen Doherty e Tyrone S. Woods. Il 16 settembre, Rice è comparsa sul programma televisivo politico della [[CBS]] ''[[Face the Nation]]'' e [[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]] ''[[This Week (programma televisivo)|This Week]]'' per affermare che l'attacco è stato il frutto diretto di un "video odioso e offensivo", ed è stato spontaneo, non pre-programmato.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=John D.|cognome=McKinnon|nome2=Corey|cognome2=Boles|url=https://www.wsj.com/articles/SB10000872396390443720204578000554105375718|titolo=Susan Rice: Libya Protests 'Hijacked' by Extremists|pubblicazione=Wall Street Journal|data=2012-09-16 settembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816061850/https://www.wsj.com/articles/SB10000872396390443720204578000554105375718|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Ha aggiunto (su un altro argomento): "Abbiamo decimato Al-Qaeda". Anche se Rice ha detto che l'attacco "è iniziato spontaneamente" come risultato di un video anti-islamico, Patrick F. Kennedy, sottosegretario di Stato per la gestione, aveva detto prima della sua intervista che credeva che l'attacco era stato pianificato<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|autore=Kim Sengupta|url=https://www.independent.co.uk/news/world/politics/revealed-inside-story-of-us-envoys-assassination-8135797.html|titolo=Revealed: inside story of US envoy's assassination|pubblicazione=The Independent|data=14 settembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170827050600/http://www.independent.co.uk/news/world/politics/revealed-inside-story-of-us-envoys-assassination-8135797.html|dataarchivio=27 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref>, e altre fonti, tra cui il presidente libico Mohammed Magariaf, aveva espresso il parere che l'attacco è stato pianificato e che c'era un legame con Al-Qaeda.<ref>{{Cita news|autore=Nic Robertson, Paul Cruickshank e Tim Lister|url=httphttps://www.cnn.com/2012/09/12/world/africa/libya-attack-jihadists/index.html|titolo=Pro-al Qaeda group seen behind deadly Benghazi attack|pubblicazione=CNN|data=13 settembre 2013|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816093655/https://www.cnn.com/2012/09/12/world/africa/libya-attack-jihadists/index.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice ha formulato osservazioni limitate sull'attacco, dicendo: "Vorremo vedere i risultati di un'indagine dell'FBI per trarre conclusioni definitive".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.cbsnews.com/news/face-the-nation-transcripts-september-16-2012-libyan-pres-magariaf-amb-rice-and-sen-mccain/|titolo="Face the Nation" transcripts, September 16, 2012: Libyan Pres. Magariaf, Amb. Rice and Sen. McCain|pubblicazione=CBD News|data=16 settembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813111826/https://www.cbsnews.com/news/face-the-nation-transcripts-september-16-2012-libyan-pres-magariaf-amb-rice-and-sen-mccain/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Ha fatto dichiarazioni simili su ''This Week with George Stephanopoulos''<ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/Politics/week-transcript-us-ambassador-united-nations-susan-rice/story?id=17240933|titolo='This Week' Transcript: U.S. Ambassador to the United Nations Susan Rice|sito=ABC News|data=2012-09-16 settembre 2012|lingua=en|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180805230125/https://abcnews.go.com/Politics/week-transcript-us-ambassador-united-nations-susan-rice/story?id=17240933|dataarchivio=5 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>, ''Meet the Press''<ref>{{Cita news|lingua=en|url=httphttps://www.nbcnews.com/id/49051097/ns/meet_the_press-transcripts/t/september-benjamin-netanyahu-susan-rice-keith-ellison-peter-king-bob-woodward-jeffrey-goldberg-andrea-mitchell/|titolo=September 16: Benjamin Netanyahu, Susan Rice, Keith Ellison, Peter King, Bob Woodward, Jeffrey Goldberg, Andrea Mitchell|pubblicazione=msnbc.com|data=2012-09-16 settembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180131002607/http://www.nbcnews.com/id/49051097/ns/meet_the_press-transcripts/t/september-benjamin-netanyahu-susan-rice-keith-ellison-peter-king-bob-woodward-jeffrey-goldberg-andrea-mitchell/|dataarchivio=31 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>, ''State of the Union with Candy Crowley''e ''Fox News Sunday''<ref>{{Cita web|url=http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/1209/16/sotu.01.html|titolo=Interview with Benjamin Netanyahu; Interview with Susan Rice; Interview with Nancy Pelosi; Interview with Rudy Giuliani|sito=transcripts.cnn.com|lingua=en|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180122181723/http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/1209/16/sotu.01.html|dataarchivio=22 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref> ''e Fox News Sunday''<ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/Politicsblogs/politics/2012/09/ambassador-susan-rice-libya-attack-not-premeditated/blogEntry?id=17248040|titolo=Susan Rice: Libya Attack Not Premeditated|autore=Jake Tapper|sito=ABC News|data=16 settembre 2012|lingua=en|accesso=2018-08-16|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816093546/https://abcnews.go.com/Politics/ambassador-susan-rice-libya-attack-not-premeditated/blogEntry?id=17248040|dataarchivio=1622 agostoluglio 2018|urlmorto=no}}</ref>. Il 19 novembre 97 Repubblicani della Camera hanno inviato una lettera al Presidente Obama per dire che le dichiarazioni di Rice erano "fuorvianti" e che, di conseguenza, non doveva essere considerata una candidata a succedere a [[Hillary Clinton]] nel 2013 come [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]].<ref>{{Cita news|autore=Laurie Ure|url=https://edition.cnn.com/2012/11/20/politics/benghazi-house-letter/|titolo=Republicans increase pressure on Obama over Rice|pubblicazione=CNNPolitics|data=20 novembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816062125/https://edition.cnn.com/2012/11/20/politics/benghazi-house-letter/|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice ha dichiarato che le sue affermazioni su Bengasi erano basate sulla versione non riservata delle informazioni approvate dai servizi segreti degli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/opinions/the-gops-bizarre-attack-on-susan-rice/2012/11/22/22c54a10-340a-11e2-bfd5-e202b6d7b501_story.html|titolo=The GOP’s bizarre attack on Susan Rice|sito=The Washington Post|lingua=en|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816062006/https://www.washingtonpost.com/opinions/the-gops-bizarre-attack-on-susan-rice/2012/11/22/22c54a10-340a-11e2-bfd5-e202b6d7b501_story.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=httphttps://www.cbsnews.com/8301-505263_162-57552328/sources-office-of-the-dni-cut-al-qaeda-reference-from-benghazi-talking-points-and-cia-fbi-signed-off/|titolo=Sources: Office of the DNI cut "al Qaeda" reference from Benghazi talking points, and CIA, FBI signed off|pubblicazione=CBS News|data=20 novembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025172949/http://www.cbsnews.com/8301-505263_162-57552328/sources-office-of-the-dni-cut-al-qaeda-reference-from-benghazi-talking-points-and-cia-fbi-signed-off/|dataarchivio=25 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref> Alcuni senatori repubblicani, che avrebbero dovuto votare per confermare o meno Rice, hanno anche espresso delle obiezioni e hanno detto che i loro colloqui con Rice alla fine di novembre 2012 non hanno dissipato le loro preoccupazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/blogs/2chambers/wp/2012/11/26/susan-rice-to-meet-tuesday-with-john-mccain-lindsey-graham-kelly-ayotte/|titolo=Susan Rice meets Tuesday with John McCain, Lindsey Graham, Kelly Ayotte|autore=|sito=Washington Post|lingua=en|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816125814/https://www.washingtonpost.com/blogs/2chambers/wp/2012/11/26/susan-rice-to-meet-tuesday-with-john-mccain-lindsey-graham-kelly-ayotte/|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=|url=http://www.foxnews.com/politics/2012/11/27/rice-to-meet-with-top-gop-senators-after-their-objections-to-her-replacing.html|titolo=Republican senators say Rice meeting just leaves more questions unanswered|pubblicazione=Fox News|data=2012-11-27 novembre 2012|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816062129/http://www.foxnews.com/politics/2012/11/27/rice-to-meet-with-top-gop-senators-after-their-objections-to-her-replacing.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/blogs/2chambers/wp/2012/11/28/susan-rice-meets-with-more-gop-critics/|titolo=Susan Rice meets with more GOP critics|sito=Washington Post|lingua=en|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816125848/https://www.washingtonpost.com/blogs/2chambers/wp/2012/11/28/susan-rice-meets-with-more-gop-critics/|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il Senato ha sostenuto una risoluzione che affermava: "La violenza a Bengasi ha coinciso con un attacco alla ambasciata degli Stati Uniti al Cairo, in Egitto, che è stata anche assalita da una folla di manifestanti furiosi l'11 settembre 2012", senza menzionare Al-Qaeda.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Garance|cognome=Franke-Ruta|url=https://www.theatlantic.com/politics/archive/2012/12/susan-rices-senate-opponents-voted-for-resolution-on-benghazi-protests/265890/|titolo=Susan Rice's Senate Opponents Voted for Resolution on Benghazi Protests|pubblicazione=The Atlantic|data=4 dicembre 2012-12-04|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816062006/https://www.theatlantic.com/politics/archive/2012/12/susan-rices-senate-opponents-voted-for-resolution-on-benghazi-protests/265890/|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Durante un'udienza alla Camera l'8 maggio 2013, un'e-mail, che non è mai stata riservata, inviata il 12 settembre 2012 a Susan Rice e a molti altri membri del Dipartimento di Stato, è stata letta ad alta voce dal rappresentante [[Trey Gowdy]] (R). Nell'e-mail si affermava chiaramente che gli attacchi erano stati commessi da islamisti, senza alcuna menzione di una "folla arrabbiata" o di manifestanti.<ref>{{Cita web|url=https://www.pbs.org/newshour/world/benghazi-hearing|titolo=Hearing: Jets Might Have Prevented Mortar Attack on Benghazi Compound|sito=PBS NewsHour|data=7 maggio 2013|lingua=en-US|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816093603/https://www.pbs.org/newshour/world/benghazi-hearing|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Gowdy ha detto che l'amministrazione Obama stava "cambiando i nomi" e "creando alias" dei sopravvissuti di Bengasi e "disperdendoli in tutto il paese" per tenerli fuori dalla vista.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=|url=http://ncrenegade.com/editorial/rep-trey-gowdys-explosive-claim-about-benghazi-survivors/|titolo=REP. TREY GOWDY’S EXPLOSIVE CLAIM ABOUT BENGHAZI SURVIVORS|pubblicazione=NCRenegade|data=5 novembre 2013-11-05|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180711032333/http://ncrenegade.com/editorial/rep-trey-gowdys-explosive-claim-about-benghazi-survivors/|dataarchivio=11 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Secondo il ''New York Times'', sia i manifestanti infuriati a causa di un video anti-musulmano che i militanti islamici sono stati coinvolti, ma non sono stati trovati collegamenti con Al-Qaeda o con altri gruppi terroristici ufficialmente noti. Ha detto: "La rabbia per il video ha motivato l'attacco iniziale".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=David D. Kirkpatrick|url=httphttps://www.nytimes.com/projects/2013/benghazi/index.html|titolo=A Deadly Mix in Benghazi|pubblicazione=The New York Times|data=2013-12-28 dicembre 2013|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180709010646/http://www.nytimes.com/projects/2013/benghazi/index.html|dataarchivio=9 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Khattala, un presunto terrorista che è stato catturato per il suo ruolo nella guida degli assalitori, ha detto "Da un punto di vista religioso, è difficile dire se è buono o cattivo".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=David D. Kirkpatrick|url=https://www.nytimes.com/2014/06/18/world/middleeast/apprehension-of-ahmed-abu-khattala-may-begin-to-answer-questions-on-assault.html|titolo=Brazen Figure May Hold Key to Mysteries|pubblicazione=The New York Times|data=18 giugno 2014|accesso=2018-08-16 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180816093636/https://www.nytimes.com/2014/06/18/world/middleeast/apprehension-of-ahmed-abu-khattala-may-begin-to-answer-questions-on-assault.html|dataarchivio=16 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Il 13 dicembre 2012, in una lettera al presidente Barack Obama, Rice gli ha chiesto di rimuovere il suo nome dalla candidatura alla carica di segretario di Stato.<ref name=":7" />
 
==== Consigliere per la sicurezza nazionale ====
[[File:President_Barack_Obama_talks_with_Vice_President_Joe_Biden,_Secretary_of_State_John_Kerry,_Colin_Kahl,_National_Security_Advisor_to_the_Vice_President,_and_National_Security_Advisor_Susan_E._Rice_outside_the_West_Wing_.jpg|alt=|miniatura|Il presidente Barack Obama parla con il vicepresidente [[Joe Biden]], il segretario di Stato [[John Kerry]], il consigliere per la sicurezza nazionale del vicepresidente Colin Kahl e la consigliera per la sicurezza nazionale Susan Rice, fuori dall'ala occidentale della Casa Bianca, il 15 luglio 2015.]]
Rice è stata scelta per sostituire Tom Donilon come [[consigliere per la sicurezza nazionale]] subito dopo le dimissioni di Donilon il 5 giugno 2013.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Mark Memmott|url=https://www.npr.org/sections/thetwo-way/2013/06/05/188861135/shakeup-susan-rice-to-be-obamas-national-security-adviser|titolo=Shakeup: Susan Rice To Be Obama's National Security Adviser|pubblicazione=NPR.org|data=5 giugno 2013|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180817225531/https://www.npr.org/sections/thetwo-way/2013/06/05/188861135/shakeup-susan-rice-to-be-obamas-national-security-adviser|dataarchivio=17 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> La carica di consigliere per la sicurezza nazionale non richiede l'approvazione del Senato.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Daniel June|url=http://www.jdjournal.com/2013/06/05/susan-rice-to-replace-tom-donilon-as-national-security-adviser/|titolo=Susan Rice to Replace Tom Donilon as National Security Adviser|pubblicazione=JDJournal|data=5 giugno 2013|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180715045739/https://www.jdjournal.com/2013/06/05/susan-rice-to-replace-tom-donilon-as-national-security-adviser/|dataarchivio=15 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Rice ha prestato giuramento come 24° consigliere per la sicurezza nazionale il 1º luglio 2013.<ref>{{Cita web|url=http://www.rediff.com/news/report/susan-rice-joins-white-house-as-national-security-advisor/20130702.htm|titolo=Susan Rice joins White House as national security advisor|sito=Rediff News|data=2 luglio 2013|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180817193342/http://www.rediff.com/news/report/susan-rice-joins-white-house-as-national-security-advisor/20130702.htm|dataarchivio=17 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel maggio 2014, Rice si è recato a [[Israele]] per riunioni con funzionari israeliani in cui si è discusso dell'[[accordo sul nucleare iraniano]]. La visita di Rice, la prima nel suo ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale, è avvenuta in concomitanza con il fallimento dei colloqui di pace tra Israele e i palestinesi. L'amministrazione Obama ha chiarito che il viaggio di Rice faceva parte dei negoziati pianificati abitualmente e che le discussioni di pace in Medio Oriente, che si trovavano in una fase di stallo, non erano all'ordine del giorno. Tuttavia, il portavoce della Casa Bianca [[Jay Carney]] ha detto che i negoziati con l'Iran sul suo programma nucleare sarebbe stato all'ordine del giorno, tra gli altri argomenti.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Mark|cognome=Felsenthal|url=https://www.reuters.com/article/us-usa-israel-rice/iran-on-agenda-for-white-house-aide-talks-in-israel-idUSBREA450LZ20140506|titolo=Iran on agenda for White House aide talks in Israel|pubblicazione=Reuters|data=6 maggio 2014|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180821122616/https://www.reuters.com/article/us-usa-israel-rice/iran-on-agenda-for-white-house-aide-talks-in-israel-idUSBREA450LZ20140506|dataarchivio=21 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Rice è stata criticata per aver intensificato i conflitti dell'amministrazione Obama con Israele durante il suo periodo di consigliere per la sicurezza nazionale. Dennis Ross, consigliere del presidente Obama per il Medio Oriente, ha criticato la "mentalità combattiva" di Rice rispetto a quella del suo predecessore Tom Donilon, che ha avuto un ruolo più conciliante. Ross ha scritto che dopo il rimprovero pubblico del Primo Ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]] sui negoziati dell'amministrazione Obama con l'Iran, Rice si è rivolta ad Abe Foxman che, a suo parere, il leader israeliano ha fatto tutto tranne che "usare la [[Negro|parola 'N']] per descrivere il presidente".<ref>{{Cita news|autore=Eli Lake|url=https://www.nysun.com/foreign/bush-visit-may-boost-olmert/76303/|titolo=Bush Visit May Boost Olmert|pubblicazione=The New York Sun|data=13 maggio 2008|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180810011043/https://www.nysun.com/foreign/bush-visit-may-boost-olmert/76303|dataarchivio=10 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Dennis|cognome=Ross|titolo=Doomed to Succeed: The U.S.-Israel Relationship from Truman to Obama|anno=2015|url=https://archive.org/details/doomedtosucceed0000unse|data=13 ottobre 2015|editore=Farrar, Straus and Giroux|p=[https://archive.org/details/doomedtosucceed0000unse/page/n387 366]|OCLC=910964647|ISBN=9780374141462978-0-374-14146-2}}</ref>
[[File:National_Security_Advisor_Susan_E._Rice_greets_Prince_Mitib_bin_Abdallah_bin_Abd_al-Aziz_Al_Saud,_Saudi_Arabia's_Minister_of_the_National_Guard,_prior_to_a_meeting_with_President_Barack_Obama_in_the_Oval_Office.jpg|miniatura|Rice e il Presidente Obama incontrano il Ministro della [[Guardia nazionale dell'Arabia Saudita]], il Principe [[Mut'ib bin 'Abd Allah Al Sa'ud]], il 19 novembre 2014]]
Nel pubblicare la strategia di sicurezza nazionale per il 2015, Rice ha affermato che gli Stati Uniti stanno perseguendo un "programma ambizioso ma realizzabile" all'estero. Ha sostenuto che la guida degli Stati Uniti era stata essenziale per il successo sulle questioni compreso l'Ebola, il programma nucleare dell'Iran e le sanzioni alla Russia per l'Ucraina. I suoi pareri sono arrivati quando il presidente Obama ha inviato la sua strategia di sicurezza nazionale al Congresso. Il documento ha costituito un modello per la politica estera, la difesa e la sicurezza nazionale per gli ultimi due anni del mandato del presidente Obama. Precedentemente era stato aggiornato nel 2010. In una lettera che delineava la strategia, il presidente Obama ha affermato che gli Stati Uniti "difenderanno sempre i nostri interessi e manterranno i nostri impegni nei confronti degli alleati e dei partner. Ma dobbiamo fare scelte difficili tra molte priorità concorrenti e dobbiamo sempre resistere all'irraggiungibilità che si ha quando prendiamo decisioni basate sulla paura".<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|autore=|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-31173968|titolo=Susan Rice: US has achievable agenda|pubblicazione=BBC News|data=6 febbraio 2015-02-06|accesso=17 agosto 2018-08-17|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180514003204/http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-31173968|dataarchivio=14 maggio 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
In occasione di una visita in [[Pakistan]] nel 2015, Rice ha avvertito i leader politici e militari pakistani che gli attacchi in Afghanistan da parte di miliziani con base in Pakistan minacciavano la sicurezza regionale. Il presidente Obama ha inoltre invitato il primo ministro [[Nawaz Sharif]] a recarsi in visita negli Stati Uniti ad ottobre. Gli incontri si sono svolti in un momento teso per le relazioni del Pakistan con il vicino [[Afghanistan]] e il nemico [[India]], insieme all'incertezza circa il fatto che gli Stati Uniti avrebbero stanziato 300 milioni di dollari in aiuti militari al Pakistan. Secondo quanto riportato dai media, il denaro poteva essere trattenuto se gli Stati Uniti avessero determinato che il Pakistan non stava facendo abbastanza per combattere la [[rete Haqqani]], accusata di alcuni degli attentati più letali nel vicino Afghanistan.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Kay|cognome=Johnson|autore=|url=https://www.reuters.com/article/us-pakistan-us-idUSKCN0QZ0BI20150830|titolo=US national security advisor warns Pakistan on recent militant attacks|pubblicazione=Reuters|data=30 agosto 2015|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180817225455/https://www.reuters.com/article/us-pakistan-us-idUSKCN0QZ0BI20150830|dataarchivio=17 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
In un discorso del 2015 sulle relazioni USA-Cina, Rice ha segnalato i problemi dell'hacking cinese, dicendo: "Non è un problema secondario. È una preoccupazione per la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti. Mette a dura prova le nostre relazioni bilaterali ed è un fattore critico nel determinare la direzione futura dei legami USA-Cina".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://obamawhitehouse.archives.gov/the-press-office/2015/09/21/national-security-advisor-susan-e-rices-prepared-remarks-us-china|titolo=National Security Advisor Susan E. Rice's As Prepared Remarks on the U.S.-China Relationship at George Washington University|pubblicazione=whitehouse.gov|data=2015-09-21 settembre 2015|accesso=2018-08-17 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180817193352/https://obamawhitehouse.archives.gov/the-press-office/2015/09/21/national-security-advisor-susan-e-rices-prepared-remarks-us-china|dataarchivio=17 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Dopo l'amministrazione Obama ===
[[File:Obamas_at_FNB_Stadium.jpg|miniatura|Rice (vicino alla colonna dietro il presidente Obama) al funerale di [[Nelson Mandela]] in Sudafrica, dicembre 2013]]
Il 3 aprile 2017, Eli Lake ha riportato su ''[[Bloomberg News|Bloomberg]]'' che come consigliere per la sicurezza nazionale, Rice aveva richiesto che le identità di alcuni americani citati nei rapporti di intelligence relativi alla campagna e alla transizione presidenziale di [[Donald Trump]] venissero rivelate.<ref name=":10">{{Cita web|url=https://www.bloomberg.com/view/articles/2017-04-03/top-obama-adviser-sought-names-of-trump-associates-in-intel|titolo=Top Obama Adviser Sought Names of Trump Associates in Intel|autore=Eli Lake|sito=Bloomberg|data=3 aprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180804013603/https://www.bloomberg.com/view/articles/2017-04-03/top-obama-adviser-sought-names-of-trump-associates-in-intel|dataarchivio=4 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Qualsiasi richiesta di rivelare l'identità di un americano deve essere approvata dalla [[National Security Agency]]; il direttore dell'NSA Michael Rogers ha detto che l'NSA ha valutato ogni richiesta per determinare se "c'è un valido bisogno di sapere nel corso dell'esecuzione dei loro compiti ufficiali" e se "l'identificazione è necessaria per comprendere veramente il contesto del valore informativo che il rapporto è stato progettato di generare".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Ryan Lizza|url=https://www.newyorker.com/news/ryan-lizza/susan-rice-and-the-latest-bogus-attempt-to-justify-trumps-wiretapping-tweet|titolo=Susan Rice and the Latest Bogus Attempt to Justify Trump’s Wiretapping Tweet|pubblicazione=The New Yorker|data=4 aprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819051144/https://www.newyorker.com/news/ryan-lizza/susan-rice-and-the-latest-bogus-attempt-to-justify-trumps-wiretapping-tweet|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Rice ha detto che ha chiesto che le identità delle persone statunitensi siano rivelate per fornire il giusto contesto ai rapporti di intelligence, e non per scopi politici.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Rebecca Shabad|url=httphttps://www.cbsnews.com/news/susan-rice-says-unmasking-of-names-wasnt-for-political-purposes/|titolo=Susan Rice says unmasking of names wasn't for political purposes|pubblicazione=CBS News|data=4 aprielaprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819082757/https://www.cbsnews.com/news/susan-rice-says-unmasking-of-names-wasnt-for-political-purposes/|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref name=":11">{{Cita news|lingua=en|autore=Peter Baker|url=https://www.nytimes.com/2017/04/04/us/politics/susan-rice-obama-trump-leak.html|titolo=Susan Rice, Ex-Obama Adviser, Is Back in Political Cross Hairs Over Surveillance|pubblicazione=The New York Times|data=4 aprielaprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819094233/https://www.nytimes.com/2017/04/04/us/politics/susan-rice-obama-trump-leak.html|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il rapporto sulla rivelazione dei funzionari di Trump ha seguito l'annuncio del presidente del comitato di intelligenza della Camera, il repubblicano [[Devin Nunes]], che "aveva visto i rapporti che indicano che il sig. Trump o i suoi soci potrebbero essere stati accidentalmente travolti nel monitoraggio degli stranieri".<ref name=":11" /> La commissione stava indagando sia sui legami di Trump con i tentativi russi di influenzare le elezioni del 2016 sia sulle accuse infondate di Trump secondo le quali il presidente Obama avrebbe messo sotto sorveglianza la [[Trump Tower]].<ref name=":10" /> Il rapporto di Lake del 3 aprile sulla rivelazione specificava che "le richieste di Rice di rivelare i nomi dei funzionari di transizione di Trump non vendicavano i tweet di Trump del 4 marzo in cui egli accusava Obama di aver intercettato illegalmente Trump Tower".<ref name=":10" /> Tuttavia, i repubblicani hanno chiesto un'indagine sulla rivelazione, mentre i democratici hanno affermato che la vicenda della rivelazione era una diversione dall'indagine sull'influenza russa.<ref name=":11" />
 
Dopo che i membri dei comitati di intelligenza del senato e della Camera hanno potuto vedere il materiale su cui Nunes ha basato le sue dichiarazioni, un certo numero di organizzazioni giornalistiche hanno segnalato che sia i democratici che i repubblicani che conoscono il materiale hanno detto che ci era "prova che i funzionari di amministrazione di Obama hanno fatto qualche cosa di insolito o di illegale".<ref name=":12">{{Cita news|autore=Jim Sciutto, Manu Raju e Eric Bradner|url=httphttps://www.cnn.com/2017/04/11/politics/intelligence-contradicts-nunes-unmasking-claims/index.html|titolo=Classified docs contradict Nunes surveillance claims, GOP and Dem sources say|pubblicazione=CNN|data=12 marzo 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180705083707/https://www.cnn.com/2017/04/11/politics/intelligence-contradicts-nunes-unmasking-claims/index.html|dataarchivio=5 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Ken Dilanian|url=https://www.nbcnews.com/politics/congress/susan-rice-did-nothing-wrong-say-both-dems-republicans-n747406|titolo=Susan Rice did nothing wrong, say Dem and GOP congressional aides|pubblicazione=NBC News|data=17 aprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180613133700/https://www.nbcnews.com/politics/congress/susan-rice-did-nothing-wrong-say-both-dems-republicans-n747406|dataarchivio=13 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Ryan Lizza|url=https://www.newyorker.com/news/ryan-lizza/the-continuing-fallout-from-trump-and-nuness-fake-scandal|titolo=The Continuing Fallout from Trump and Nunes’s Fake Scandal|pubblicazione=The New Yorker|data=18 aprile 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180822183107/https://www.newyorker.com/news/ryan-lizza/the-continuing-fallout-from-trump-and-nuness-fake-scandal|dataarchivio=22 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Il rapporto ha anche definito le richieste di rivelazioni di Rice "normali e appropriate".<ref name=":12" /> Nell'agosto 2017, Eli Lake ha riportato su ''Bloomberg'' che il successore di Rice in qualità di consigliere per la sicurezza nazionale, H.R. McMaster, ha concluso che Rice non ha fatto nulla di sbagliato.<ref>{{Cita web|url=https://www.bloomberg.com/view/articles/2017-08-03/you-can-thank-leakers-for-new-russia-sanctions|titolo=You Can Thank Leakers for New Russia Sanctions|autore=Eli Lake|sito=Bloomberg|data=3 agosto 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612144516/https://www.bloomberg.com/view/articles/2017-08-03/you-can-thank-leakers-for-new-russia-sanctions|dataarchivio=12 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> Nel settembre 2017 Rice ha informato il comitato di intelligence che la sua richiesta di rivelazione è stata motivata da un rapporto redatto dai servizi segreti su una visita non rivelata negli Stati Uniti da parte del principe ereditario [[Mohammed bin Zayed Al Nahyan]] degli [[Emirati Arabi Uniti]] nel dicembre 2016. Durante la visita al-Nahyan ha incontrato [[Steve Bannon]], [[Michael T. Flynn]] e [[Jared Kushner]] nella [[Trump Tower]] di New York.<ref>{{Cita news|autore=Manu Raju|url=httphttps://edition.cnn.com/2017/09/13/politics/susan-rice-house-investigators-unmasked-trump-officials/index.html|titolo=Exclusive: Rice told House investigators why she unmasked senior Trump officials|pubblicazione=CNN|data=19 settembre 2017|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180802223056/https://edition.cnn.com/2017/09/13/politics/susan-rice-house-investigators-unmasked-trump-officials/index.html|dataarchivio=2 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
L'8 marzo 2017, Rice è diventata membro della [[American University]] come Illustre ricercatore in visita presso la School of International Service dell'università. Nella sua residenza ha in programma di lavorare al suo prossimo libro e di assistere i giovani studenti SIS.<ref>{{Cita web|url=https://www.american.edu/sis/news/20170308-ambassador-susan-rice-joins-american-university-school-of-international-service.cfm|titolo=Ambassador Susan Rice joins American University School of International Service|sito=American University|data=8 marzo 2017|lingua=en-US|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819051108/https://www.american.edu/sis/news/20170308-ambassador-susan-rice-joins-american-university-school-of-international-service.cfm|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> Il 28 marzo 2018 Rice è stata nominata membro del Consiglio di amministrazione di Netflix.
=== Amministrazione Biden ===
Nel gennaio 2021 il nuovo presidente USA [[Joe Biden]] la nomina Direttore del Domestic Policy Council della [[Casa bianca]].
 
=== Vita personaleprivata ===
Il 12 settembre 1992, presso la cappella della St. Albans School, Rice ha sposato il produttore di origine canadese della [[ABC News]] Ian Officer Cameron.<ref name=":8" /> Si sono conosciuti da studenti a Stanford.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Kate|cognome=Pickert|autore=|url=http://www.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,1863062_1863058_1863641,00.html|titolo=U.N. Ambassador: Susan E. Rice|pubblicazione=Time|data=2 dicembre 2008-12-02|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130826051212/http://www.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,1863062_1863058_1863641,00.html|dataarchivio=26 agosto 2013|urlmorto=no}}</ref> Hanno due figli, John David Rice-Cameron (conosciuto come Jake e presidente dei Stanford College Republicans o SCR) e Maris.<ref name=":13">{{Cita web|url=http://www.ourpublicservice.org/OPS/about/bod/rice_susan.shtml|titolo=Board of Directors - Susan E. Rice, Ph.D - The Brookings Institution|sito=Partnership for Public Service|data=2008-11-21 novembre 2008|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081121032737/http://www.ourpublicservice.org/OPS/about/bod/rice_susan.shtml|dataarchivio=21 novembre 2008}}</ref>
 
Rice è una appassionata tennista, al quale gioca spesso nei fine settimana.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Michael A.|cognome=Fletcher|url=http://theundefeated.com/features/susan-rice-talks-diversity-sports-and-night-fears/|titolo=Susan Rice talks diversity, sports and night fears|pubblicazione=The Undefeated|data=2016-06-29 giugno 2016|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180821113642/http://theundefeated.com/features/susan-rice-talks-diversity-sports-and-night-fears/|dataarchivio=21 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Affiliazioni ==
Rice fa parte dei consigli di amministrazione di diverse organizzazioni, tra cui il comitato consultivo del Freeman Spogli Institute for International Studies presso l'Università di Stanford<ref>{{Cita web|url=http://iis-db.stanford.edu/pubs/21999/FSI_AR07_FINAL.pdf|titolo=Freeman Spogli Institute for International Studies Annual Report 2007|editore=Stanford University|data=2007|p=47|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516092852/http://iis-db.stanford.edu/pubs/21999/FSI_AR07_FINAL.pdf|dataarchivio=16 maggio 2008}}</ref>, il consiglio di amministrazione del Bureau of National Affairs, Inc. (Bloomberg BNA)<ref>{{Cita web|url=https://www.sec.gov/Archives/edgar/data/15393/000001539308000018/formproxy2007.htm|titolo=Proxy Statement Pursuant to Section 14 (a) of the Securities Exchange Act of 1934|autore=Cynthia J. Bolbach|sito=The Bureau of National Affairs|data=28 marzo 2008|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171019203512/https://www.sec.gov/Archives/edgar/data/15393/000001539308000018/formproxy2007.htm|dataarchivio=19 ottobre 2017|urlmorto=no}}</ref> e il consiglio di amministrazione del Partnership for Public Service.<ref name=":13" /> È stata membro del consiglio di amministrazione del National Democratic Institute, del Fondo statunitense per l'UNICEF<ref name=":9" />, dell'[[Atlantic Council]]<ref>{{Cita web|url=The Atlantic Council of the United States – Board Members|titolo=The Atlantic Council of the United States - Board Members|editore=The Atlantic Council of the United States|data=2008-04-15 aprile 2008|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080415045006/http://www.acus.org/about-people-board.asp|dataarchivio=15 aprile 2008}}</ref> e dell'Internews Network.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20080625114206/http://www.internews.org/about/ar2003/annual_report_2003.pdf|titolo=2003 Annual Report|editore=Internews International|data=2008-06-25 giugno 2008|p=10|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080625114206/http://www.internews.org/about/ar2003/annual_report_2003.pdf|dataarchivio=25 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://www.internews.org/dirs/default.shtm|titolo=Internews - Directors and Officers|editore=Internews International|data=2008-06-12 giugno 2008|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080612100614/http://www.internews.org/dirs/default.shtm|dataarchivio=12 giugno 2008}}</ref> È anche membro del [[Council on Foreign Relations]]<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=|url=https://www.brookings.edu/news-releases/susan-rice-former-white-house-and-state-department-senior-official-joins-brookings-institution/|titolo=Susan Rice, Former White House and State Department Senior Official, Joins Brookings Institution|pubblicazione=Brookings|data=13 settembre 2002|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819011151/https://www.brookings.edu/news-releases/susan-rice-former-white-house-and-state-department-senior-official-joins-brookings-institution/|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> e del Aspen Strategy Group<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=|url=https://www.aspeninstitute.org/our-people/susan-rice/|titolo=Susan Rice|pubblicazione=The Aspen Institute|data=|accesso=2018-08-18 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819011029/https://www.aspeninstitute.org/our-people/susan-rice/|dataarchivio=19 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>.
 
== Opere ==
 
*{{Cita pubblicazione|autore=Susan Elizabeth Rice|data=1990|titolo=The Commonwealth initiative in Zimbabwe, 1979-1980: implications for international peacekeeping|editore=University of Oxford|url=https://www.researchgate.net/publication/35478777_The_Commonwealth_initiative_in_Zimbabwe_1979-1980_implications_for_international_peacekeeping|lingua=en}}
* Susan E. Rice (insieme a Corinne Graff e Carlos Pascual), ''Confronting Poverty: Weak States and U.S. National Security'', Brookings Institution Press, Washington, D.C., 2010<ref name="Rice_ConfrontingPoverty_2020">{{cita pubblicazione |titolo=Confronting Poverty |url=https://www.brookings.edu/book/confronting-poverty/ |editore=Brookings Institution Press|nome=Susan |cognome=Rice |nome2=Corinne |cognome2=Graff |nome3=Carlos |cognome3=Pascual |città=Washington, D.C. |accesso=4 giugno 2020|lingua=en}}</ref>
* Susan Rice, ''Tough Love: My Story of the Things Worth Fighting For'', Simon & Schuster, New York, 2019<ref name="Rice_ToughLove_2019">{{Cita libro|url=https://www.simonandschuster.com/books/Tough-Love/Susan-Rice/9781501189975|titolo=Tough Love: My Story of the Things Worth Fighting For|nome=Susan |cognome=Rice|data=8 ottobre 2019|editore=Simon and Schuster |città=New York|lingua=en}}</ref>
 
== Premi e riconoscimenti ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Susan Rice|wikisource=Author:Susan_Elizabeth_Rice}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20060412001950/http://www.usunnewyork.usmission.gov/ United States Mission to the United Nations]
* {{Cita web|url=http://www.usunnewyork.usmission.gov/|titolo=United States Mission to the United Nations|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060412001950/http://www.usunnewyork.usmission.gov/}}
* [https://web.archive.org/web/20061115214705/http://www.brookings.edu/scholars/srice.htm Archivio articoli] al Brookings Institution
* {{IMDb name|2876956|id=2876956}}
*[https://www.washingtonpost.com/politics/susan-e-rice/gIQAZh4M9O_print.html Susan E. Rice]: raccolte di notizie e commenti sul ''[[The Washington Post]]''
* [http{{Cita web|https://www.bbc.co.uk/programmes/b00cps57 |Profilo di Radio 4 BBC]}}
 
''';Articoli'''
* [http://www.mtholyoke.edu/acad/intrel/erieth.htm The Ethiopian-Eritrean War: U.S. Policy Options] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171019203515/https://www.mtholyoke.edu/acad/intrel/erieth.htm |data=19 ottobre 2017 }} Before the House Committee on International Relations, Africa Subcommittee, 25 maggio 1999.
* Martha Brant, [https://web.archive.org/web/20081225082224/http://www.stanfordalumni.org/news/magazine/2000/janfeb/articles/rice.html Into Africa], ''[[Università di Stanford|Stanford]] Magazine'', gennaio-Febbraio 2000
* [http://www.mynorthwest.com/?nid=75&sid=111068 Intervista con Dave Ross] su MyNorthwest.com (audio)
* [https://foreignpolicy.com/articles/2012/08/13/the_point_guard Profilo su Foreign Policy] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141021020212/http://www.foreignpolicy.com/articles/2012/08/13/the_point_guard |data=21 ottobre 2014 }}
 
''';Documenti'''
* [{{Cita web|http://purl.access.gpo.gov/GPO/LPS119787 |Nomination of Hon. Susan E. Rice to be U.N. Representative: Hearing before the Committee on Foreign Relations, United States Senate, One Hundred Eleventh Congress, First Session, January 15, 2009]}}
 
{{Box successione
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|periodo = 2013–2017
|precedente = Tom Donilon
|successivo = [[Michael T. Flynn|Mike Flynn]]
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