Welfen: differenze tra le versioni

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{{C|La voce tratta disinvoltamente, tra storia e leggenda di una famiglia originatasi nel secolo VIII (così sembra dalla voce) da cui discenderebbero o sarebbero legate tutte le più prestigiose e potenti casate reali europee: Hohenzollern, Hohenstaufen, Wettin, Ascanidi, Oldenburg, Asburgo, Romanov, Capetingi, Carolingi, Ottoniani, Wittelsbach, Savoia. La narrazione zoppicante della storia della famiglia, con qualche "escamotage" per garantirle un prosieguo storico in realtà si ferma al 1070 senza spiegare e documentare con certezza dove effettivamente ci furono effettivi legami con le famiglie prima citate.|storia|gennaio 2018}}
 
{{Casata
|cognome = Casato didei Welfen
|stemma = CoatArms of ArmsWelf ofancient.png Brunswick-Lüneburg.svg
|mottostato =
|casataderivazione = [[Vecchi Welfen]]
|blasonatura =
|casataprincipale = [[Este|Casa d'Este]]<ref name="ReferenceA"/>
|stato = [[Germania]],
|titoli = {{sp}}
|casataderivazione =
:<small>dagli [[Este]]<ref name="ReferenceA"/></small>
|casataprincipale =
* [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore del Sacro Romano Impero]]
|titoli = [[Ducato di Baviera|Duca di Baviera]]<br />[[Ducato di Sassonia|Duca di Sassonia]]
* [[Sovrani di Russia|Imperatore e Autocrate di Tutte le Russie]]
|fondatore = [[Guelfo IV d'Este|Guelfo I di Baviera]]
* [[Re dei Romani]]
|ultimosovrano = *ramo principale: [[Guelfo III di Carinzia]]
* [[Sovrani britannici|Re di Gran Bretagna e d'Irlanda]]
*ramo di Hannover: [[Ernesto Augusto di Hanover (1887-1953)|Ernesto Augusto di Hanover]]
* [[Sovrani britannici|Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]]
|attualecapo = [[Ernesto Augusto di Hannover (1954)|Ernesto Augusto di Hannover]]
* [[Regno d'Irlanda|Re d'Irlanda]]
|datafondazione = XI secolo
* [[Regno di Hannover#Re di Hannover|Re di Hanover]]
|dataestinzione =
* [[Elettorato di Hannover|Elettore di Hannover]]
|datadeposizione =
* [[Principato di Calenberg|Principi di Calenberg]]
|etnia =
* [[Luneburgo|Principe di Lüneburg]]
|ramicadetti =
* [[Brunswick-Wolfenbüttel|Principe di Brunswick-Wolfenbüttel]]
* [[Ducato di Baviera|Duca di Baviera]]
* [[Ducato di Sassonia|Duca di Sassonia]]
* [[Ducato di Brunswick-Lüneburg|Duca di Brunswick-Lüneburg]]
* [[Lüneburg-Celle|Duca di Lüneburg]]
* [[Ducato di Brunswick|Duca di Brunswick]]
* [[Contea di Brunswick (Sassonia)|Conte di Brunswick]]
* [[Elettori del Palatinato|Conte Palatino]]
* [[Sovrani di Toscana#Margravi di nomina imperiale|Margravio di Toscana]]
* [[Isola di Mann|Signore di Mann]]
|fondatore = {{sp}}
:[[Guelfo I|Guelfo di Baviera]]
|ultimosovrano = {{sp}}
:[[Guelfo IV di Carinzia|Guelfo di Carinzia]]<br /><small>([[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Linea antica|Linea antica]])</small>
:[[Ernesto Augusto di Hannover (1887-1953)|Ernesto Augusto III]]<br /><small>([[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Hannover|Hannover]])</small>
|attualecapo = {{sp}}
:Ernesto Augusto<br /><small>([[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Hannover|Hannover]])</small>
|datafondazione = [[XI secolo]]
|dataestinzione = [[1070]]
|datadeposizione = [[1918]]
|etnia = [[franchi|franca]]
}}
[[File:Wappen der Welfen aus Steingaden.jpg|thumb|Stemma del Casato dei Welfen nella chiesa di San Giovanni Battista a [[Steingaden]]]]
Il '''Casato dei Welfen''', conosciuti in [[Lingua italiana|italiano]] come Guelfi<ref>{{Treccani|guelfi|Guelfi|accesso=8 settembre 2019}}</ref>, è una dinastia europea di probabile origine franca.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|titolo=Dictionary of World Biography|p=356|cognome=Jones|nome=B.|città=Canberra, Australia|editore=Australian National University|anno=2013|isbn=9781922144492}}</ref>
 
'''Welfen'''Il èprimo ilmembro nomefu tedescoWelf diI, unaduca delle più antiche ed illustri famigliedi europeeBaviera, conosciutinoto in italianoanche come [[Guelfi]]Welf IV.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|titolo=Dictionary of World Biography|ppp=356|cognome=Jones|nome=B.|città=Canberra, Australia|editore=Australian National University|anno=2013|isbn=978-1-922144-49-29781922144492}}</ref>
Ereditò la proprietà del Casato anziano Welf quando suo zio materno Welf III, Duca di Carinzia e Verona, l'ultimo Welf maschio dei vecchi Welf, morì nel 1055.<ref name="ReferenceA"/>
La casata si estinse per mancanza di eredi nel 1070 alla morte di [[Guelfo III di Carinzia|Guelfo III]].
Welf IV era figlio della sorella di Welf III, [[Cunegonda di Altdorf|Kunigunde di Altdorf]], e di suo marito [[Alberto Azzo II| Alberto Azzo II d'Este]], [[margravio]] di Milano.<ref name="ReferenceA"/> Nel 1070, Welf IV divenne duca di Baviera.<ref name="ReferenceA"/> Suo figlio [[Guelfo V|Welf V]] sposò nel 1089 la Contessa [[Matilde di Canossa]] a 17 anni, per un matrimonio di interesse.
 
== Le ramificazioni ==
{{F|storia|novembre 2017|assenti e dato le asserzioni servono fonti rilevanti}}
 
Dai Welfen, attraverso gli [[Este]] discende il [[casato di Hannover]], che furono prima [[Ducato di Brunswick-Lüneburg|duchi di Brunswick-Lüneburg]] e poi di [[Ducato di Brunswick|Brunswick]], [[Regno di Hannover|re di Hannover]], [[Regno di Gran Bretagna|re di Gran Bretagna]] e [[Regno d'Irlanda|d'Irlanda]] prima, e re del [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]] dopo.
Si distinguono due rami differenti della famiglia Welfen, discendenti di Re [[Desiderio (re)|Desiderio]]. Quello vecchio è a sua volta formato da un ramo [[burgundi|burgundo]] (detto anche dei [[Rudolfingi]]) e da un ramo svevo. Il ramo nuovo è nato da l'estinzione della linea di sangue principale avvenuta nel 1055; da esso discesero le casate tedesche di Brunswick e Luneburg e di Hannover. Inoltre, se consideriamo anche le discendenze in linea femminile, tutte le più prestigiose e potenti casate reali europee discendono o sono legate ai Welfen: [[Hohenzollern]], [[Hohenstaufen]], [[Wettin]], [[Ascanidi]], [[Casato degli Oldenburg|Oldenburg]], [[Asburgo]], [[Romanov]], [[Capetingi]], [[Carolingi]], [[Dinastia ottoniana|Ottoniani]], [[Wittelsbach]], [[Casa Savoia|Savoia]].
 
Altre case reali d'Europa, sempre attraverso gli [[Este]], sono coinvolte nelle vicende dinastico-storiche dei Welfen.
== Storia e leggenda ==
{{TOClimit|3}}
== Storia ==
=== Radici fino dall'inizio del Medioevo ===
{{Per approfondire|Vecchi Welfen}}
I Welfen derivano dalla nobiltà franca e frammenti d'informazione li fanno risalire al [[secolo VIII]] da [[Ruthard]] e [[Guerino di Turgovia|Guerino]],<ref name="LexMA">Su [[Lexikon des Mittelalters]] Warin (LexMA). Band 8, LexMA-Verlag, München 1997, ISBN 3-89659-908-9, Sp. 2049.</ref> fondatori della famiglia. Dal 746 essi furono nominati dal sovrano [[carolingi]]o ''administratores Alamanniae''.<ref>Ekkehard IV. 12, 16 und 21</ref><ref>Josef Fleckenstein, Michael Borgolte</ref> A partire dalla metà dello stesso secolo i Welfen si espansero anche nella Svevia superiore (''Oberschwaben'').[[File:Burg Meersburg April 2010 1010819.jpg|thumb|left|Immagine raffigurante i governatori di Rordorf nel castello di Meersburg, i [[Carolingi]] e i Welfen]] La leggenda vuole che le radici dei Welfen portino fino a [[Edicone]], principe [[Unni|unno]] dell'epoca di [[Attila]] e padre del futuro re degli Eruli [[Odoacre]], colui che nel [[476]] depose l'imperatore romano [[Romolo Augusto]], mettendo di fatto fine all'impero d'Occidente. A questa data si fa risalire convenzionalmente l'inizio del Medioevo.<ref name=RutGue>Wolfgang Hartung: ''Die Herkunft der Welfen aus Alamannien.'' P. 23–55 ([http://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a121411.pdf Digitalisat, PDF] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201129195959/https://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a121411.pdf |date=29 novembre 2020 }})</ref>
 
=== Il rapporto con i Carolingi ===
I Welfen derivano dalla nobiltà franca e frammenti d'informazione li fanno risalire al [[secolo VIII]] da [[Ruthard]] e [[Guerino di Turgovia|Guerino]],<ref name="LexMA">Su [[Lexikon des Mittelalters]] Warin (LexMA). Band 8, LexMA-Verlag, München 1997, ISBN 3-89659-908-9, Sp. 2049.</ref> fondatori della famiglia. Dal 746 essi furono nominati dal sovrano [[carolingi]]o ''administratores Alamanniae''.<ref>Ekkehard IV. 12, 16 und 21</ref><ref>Josef Fleckenstein, Michael Borgolte</ref> A partire dalla metà dello stesso secolo i Welfen si espansero anche nella Svevia superiore (''Oberschwaben'') e da quel momento il luogo di riferimento della famiglia fu [[Weingarten]] (Aldorf), nella regione tedesca dello [[Schussental]].[[File:Burg Meersburg April 2010 1010819.jpg|thumb|left|Immagine raffigurante i governatori di Rordorf nel castello di Meersburg, i [[Carolingi]] e i Welfen]] La leggenda vuole che le radici dei Welfen portino fino a [[Edicone]], principe [[Unni|Unno]] dell'epoca di [[Attila]] e padre del futuro re degli Eruli [[Odoacre]], colui che nel [[476]] sconfisse l'imperatore romano [[Romolo Augusto]], mettendo di fatto fine all'impero d'Occidente. In questa data si fa coincidere convenzionalmente l'inizio del Medioevo.<ref name=RutGue>Wolfgang Hartung: ''Die Herkunft der Welfen aus Alamannien.'' P. 23–55 ([http://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a121411.pdf Digitalisat, PDF])</ref>
Le prime tracce dei Welfen sono fatte risalire al [[IX secolo]] e portano alla nobiltà franca: i Welfen sarebbero stati legati alla [[dinastia carolingia]]. Come noto, l'epoca del Regno carolingio ebbe inizio con le congiure di palazzo intese ad usurpare il trono dei [[Merovingi]]. La strisciante presa di potere fu opera del [[Maggiordomo di Palazzo|maggiordomo di palazzo]] [[Carlo Martello]].
 
Alla morte del re merovingio [[Teodorico IV]] (737), Carlo, forte del suo enorme potere, decise di non scegliergli un successore, tanto insignificante era diventato il ruolo assolto dai monarchi merovingi, già noti da tempo come [[re fannulloni]]. Assunse quindi direttamente il potere ''ad interim'' e regnò con l'appoggio della chiesa di Roma.
=== Un doppio intreccio con i Carolingi, usurpatori del regno dei Merovingi ===
 
{{Citazione necessaria|Le prime tracce sicure sul conto dei Welfen risalgono al [[IX secolo]] e portano alle altissime sfere della nobiltà franca, perché legata fortemente con la dinastia dei [[Carolingi]].}}
Come noto, l'epoca del Regno carolingio ebbe inizio con le congiure di palazzo intese ad usurpare il trono dei [[Merovingi]]. La strisciante presa di potere fu opera del Maggiordomo di Palazzo, [[Carlo Martello]]. Alla morte del Re merovingio [[Teodorico IV]] (737), Carlo, forte del suo enorme potere, decise di non scegliergli un successore, tanto insignificante era diventato il ruolo assolto dai monarchi merovingi, già noti da tempo come [[Re fannulloni]]. Assunse quindi direttamente il potere ''ad interim'' e regnò con l'appoggio della Chiesa di Roma. Lo stretto rapporto tra Carolingi e Chiesa fu ancora più evidente con l'incoronazione, avvenuta la notte di Natale dell'anno 800 da parte di papa [[papa Leone III|Leone III]], di [[Carlo Magno]] alla carica d'Imperatore. Con queste premesse, il legame di sangue con la dinastia carolingia portò i Welfen indissolubilmente a ruotare nell'orbita della [[Santa Sede]].
 
=== La formazione di due partiti ===
Le vicende del [[XII secolo]] che videro le {{CitazioneSenza necessariafonte|casate bavaresi e sassoni dei Welfen}} scontrarsi con quella sveva degli Staufer (il nome deriva da [[BurgCastello di Hohenstaufen|burg (castello) Staufer]], ma sono noti anche come [[Hohenstaufen]] perché un ramo della famiglia viveva in una regione montagnosa), Signorisignori del castello di [[Waiblingen]] (da cui deriva il termine italiano [[Ghibellinoghibellino]]), in lotta per la corona imperiale dopo la morte dell'imperatore Enrico V, privo di eredi diretti, avvenuta nel 1125, furono il fattore scatenante che vide opposti due schieramenti, quello dei Guelfi, appoggiati dalla Chiesa, contro i [[Ghibellinighibellini]] vicini al potere temporale dell'Imperatore. Questi due partiti influenzarono pesantemente la storia continentale fino alla nascita delle [[signorie]], vale a dire dal [[XIV secolo]] in poi.
 
== I personaggi ==
[[File:Stammbaum-Welfen.JPG|thumb|upright=1.42|[[Albero genealogico]] della casata Welfen,; in alto a destra si nota la[[Giuditta di Baviera, duchessa di Svevia|Giuditta]], madre di [[Federico Barbarossa]],. L'immagine risalenterisale al [[XII secolo,]] (Biblioteca di Stato di [[Fulda]]).]]
 
=== Hardrad ===
{{Chiarire|.|chi sarebbefonti per esseretestimoniare citatoil nellalegame voceparentale? Nella relativa pagina di Hardrad non risulta ciò}}Il rapporto di parentela con i successori qui sotto indicati sono solo supposte, ma il suo nome viene associato a quello di Reuthard e l'ipotesi più accreditata lo ritiene essere suo padre. Non sono note né la sua data di nascita, né quella del suo decesso. {{CitazioneSenza necessariafonte|Su [[Hardrad]] si conoscono le sue origini franche e la sua carica di conte}}. Egli avrebbe fatto parte della corte di [[Carlomagno]] e nel [[786]] sarebbe entrato in rotta di collisione con il futuro imperatore, rifiutando di cedere in moglie una delle sue figlie ad un nobile di corte non gradito. Hardarad sarebbeavrebbe cadutopartecipato inad battagliauna solocongiura, qualchefallendo, tempovenendo dopopoi probabilmente esiliato dall'impero.
 
=== Ruthard e Guerino ===
La discendenza nobile della casata viene fatta risalire a [[Ruthard]] († prima del 31 agosto 790), nominato dal sovrano carolingio, assieme al pari dignitario conte [[Guerino di Turgovia]] in qualità di ''administratores Alamanniae''.<ref>Designazione di [[Valafrido Strabone]], s. Borgolte</ref> A quell'epoca ill'[[impero Sacro Romanocarolingio]] Impero era organizzato in circa 200duecento province ed ognuna di essa era governata da un conte, vero e proprio funzionario pubblico dell'Imperatore. Alla stregua della loro carica, Reuthard e Guerino godevano quindi di una notevole influenza perché a loro erano sottoposte numerose contee.<ref>Lexikon des Mittelalters, Josef Fleckenstein</ref>

A posteriori, nell'[[833]], il poeta di [[Isola di Reichenau|Reichenau]], [[Valafrido Strabone]], li descrisse quali signori esercitanti l'autorità su tutta l'[[Alemannia]].<ref name=Guer>Alois Niederstätter, P. 97; Michael Borgolte</ref> In effetti essi assoggettarono al potere di [[Pipino il Breve]] il territorio compreso tra il lago di Zurigo e il fiume [[Neckar]]. Il loro successo non fu dovuto tanto all'esercizio del loro potere comitale - per Ruthard nell'Argengau (a nord del [[lago di Costanza]], nel [[769]]) - ma piuttosto attraverso una completa riorganizzazione amministrativa del territorio. Tra i laghi di [[Lago di Zurigo|Zurigo]] e Costanza istituirono, accanto alla contea (''comitatus'') di [[Canton Turgovia|Turgovia]], il patrimonio regio (''fiscus'') di [[Zurigo]] e un distretto tra Costanza e [[San Gallo]] sottoposto al vescovo. Anche in [[Brisgovia]] i beni regi vennero scorporati dalla contea, mentre in [[Svevia]] le contee furono fondate su giurisdizioni fiscali.

Per realizzare i loro progetti, Ruthard e Guerino confiscarono beni conventuali, soprattutto a danno dell'[[abbazia di San Gallo]], della quale destituirono l'abate [[Otmar]], morto in esilio nel 759.<ref name="Guer" /><ref>Michael Borgolte, vedere inoltre [[Udo di Neustria]] per collegare i Guelfi</ref> Parallelamente, allo scopo di favorire l'integrazione della regione, Ruthard attribuì beni ad abbazie esterne ([[Abbazia di Saint-Denis|Saint-Denis]], forse anche [[Abbazia di Fulda|Fulda]] con possedimenti a [[Eschenz]]); nell'[[Ortenau]] ([[Baden-Württemberg|Baden]]) egli fondò almeno una comunità monastica (Arnulfsau, forse anche [[Schwarzach (Baden-Württemberg)|Schwarzach]], [[Gengenbach]], Schuttern ed Ettenheimmünster) e con la colonizzazione avviata da Gorze instaurò relazioni con la rete conventuale della Lorena. Malgrado la loro origine sia controversa, Ruthard e Guerino facevano senza dubbio parte dell'aristocrazia imperiale franca. Ruthard godeva a tal punto della fiducia di Pipino, che nel 753/754 venne incaricato di condurre papa [[papa Stefano II|Stefano II]] alla ''curtis regia'' di [[Ponthion]] ([[Champagne-Ardenne|Champagne]]). Alla morte di Pipino (768), l'influenza dei due magnati declinò. [[Corrado I di Franconia|Corrado I]], re di Germania dal 911 al 918, si proclamò discendente di Ruthard e Guerino, così come il guelfo [[Rodolfo I di Borgogna|Rodolfo]], re di Borgogna dall'888 al 912.<ref name="RutGue" />
 
=== Welf-Guelfo ===
==== La nascita del nome di famiglia ====
Colui che diede il nome alla famiglia fu [[Guelfo I di Baviera|Guelfo (Welf) I]], nato nel [[776]] presso la località di Altdorf (ora [[Weingarten]], nel ''Land'' del Baden-Württemberg). Il significato in tedesco arcaico di Welf è quella di "giovane lupo". Esistono almeno altre due varianti conosciute del suo nome: ''Hwelf'' o ''Guelph''. Non è nota la sua data esatta di morte, a parte che questa avvenne il 3 di settembre. Il titolo di conte di Altdorf e Schussen gli fu attribuito nell'[[819]]. Nell'[[826]] sposò [[Hedwig di Baviera|Edvige di Sassonia]], nota in seguito come la badessa Helwig di [[Abbazia di Chelles|Chelles]] perché dopo la dipartita del marito si ritirò nel convento omonimo prendendone la direzione.
 
L'ascesa verso il [[Almanacco di Gotha|Gotha]] della nobiltà europea da parte dei Welfen avvenne grazie alle unioni intrecciate delle loro figlie con dei componenti delle famiglie dei [[Carolingi]]. [[Giuditta di Baviera|Giuditta]], la maggiore, sposò l'Imperatore [[Ludovico il Pio|Ludovico]], mentre la minore Emma si unì con il figlio dello stesso, [[Ludovico il Germanico]].
L'ascesa verso il [[Almanacco di Gotha|Gotha]] della nobiltà europea da parte dei Welfen avvenne grazie alle unioni intrecciate delle loro figlie con dei componenti delle famiglie dei [[Carolingi]]. [[Giuditta di Baviera|Giuditta]], la maggiore, sposò l'Imperatore [[Ludovico il Pio]], mentre la minore Emma si unì con il figlio dello stesso, [[Ludovico il Germanico]].
 
==== Discendenza ====
Welf e Helwig ebbero almeno quattro figli.
* [[Giuditta di Baviera|Giuditta]], † 9 aprile 843; sposata del febbraio dell'819 con l'Imperatore [[Ludovico il Pio|Ludovico]] (''Ludwig der Fromme''), † 20 giugno 840 ([[Carolingiocarolingio]]).;
* [[Corrado I di Borgogna|Corrado I]].;
* [[Emma di Baviera|Emma]] (* 808; † 13 gennaio 876), sposata nell'[[827]] con [[Ludovico II il Germanico|Ludovico il Germanico]] (''Ludwig der Deutsche''), dall'[[843]] Rere dei Franchi orientali (''Ostfranken'').;
* [[Rodolfo di Sens|Rodolfo]] († 6 gennaio 866), dall'849 abate di Jumièges, 856 abate di Saint-Riquier, 866 [[conte di Ponthieu]], sepolto a Saint-Riquier, sposato con Hruodun (Roduna), † dopo l'867.
 
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==== ''Dux nobilissimus'' ====
[[Corrado I di Borgogna]], detto ''il Vecchio''. Nato intorno all'[[800]], morto il 21 settembre dopo l'anno 862. In qualità di primo figlio maschio riprese le cariche e titoli del padre. Oltre a questi aggiunse quelli di:
* 830 ''[[Dux nobilissimus]]'',;
* 839 – dopo l'849 conte d'[[Argengau]],;
* 839 conte d'[[Alpgau]],;
* 844 conte di [[Linzgau]],;
* 849 [[Conte di Parigi]],;
* dopo l'860 [[conte d'Auxerre]].
 
Nel [[Trattatotrattato di Verdun]] dell'[[843]] i tre figli sopravvissuti di [[Ludovico il Pio]] divisero il suo territorio, l'[[Imperoimpero Carolingio]], in tre regni. Il figlio maggiore, [[Lotario I]], dichiarò guerra ai fratelli fin dalla morte del padre nell'[[840]], ma venne sconfitto nella [[battaglia di Fontenay]] ([[841]]). Corrado I fu a quel punto incaricato da [[Carlo il Calvo]] e [[Ludovico il Germanico]], i fratelli coalizzati, di recarsi presso Lotario I e convincerlo a negoziare. Altri due ambasciatori lo accompagnarono nell'impresa: [[Adalardo il Siniscalco]] ed il conte [[Cobbo il Vecchio]]. Infine il 10 agosto Lotario I cedette e acconsentì alla spartizione del regno.
 
Fu sposato con [[Adelaide d'Alsazia|Adelaide]] (841-866, figlia di [[Ugo di Tours|Ugo conte di Tours]] (discendente degli [[Eticonidi]]) e Bava) che, in seconde nozze, all'inizio dell'864, si sposò con [[Roberto il Forte]] († 15 settembre 866, [[Robertingi]]o-[[Capetingi]]o), [[marchese di [[Neustria]], dall'[[861]], [[conte d'Angiò]], dall'[[862]]/[[863|3]] e di [[Auxerre]] e di [[Nevers]]
 
==== Discendenza ====
Corrado e Adelaide ebbero 4 figli e una figlia:
* Guelfo II († [[828]]), abate laico.;
* [[Ugo l'abate|Ugo l'Abate]] (ca. [[830]]- † [[886]]), duca dei Franchi.;
* [[Corrado II di Borgogna]] (ca. [[835]] † [[876]]), conte di Auxerre e di Borgogna.;
* Rodolfo (?-?), laico.;
* Emma (?-?), molto probabilmente moglie di [[Roberto il Forte]] (ca. [[820]]-[[866]]).
 
=== Guelfo IIIII ===
==== I fasti ====
[[Guelfo IIIII di Altdorf|Guelfo II]] era figlio minore del Conte [[Rodolfo II di Altdorf]] (oggi [[Weingarten]]),{{CitazioneSenza necessariafonte| della casata dei Welfen}}, e di Ita di Slesia, figlia del Ducaduca [[Corrado I di Svevia|Corrado I]].
Egli nacque nel 960 o nel 970 e morì il 10 marzo 1030 a Weingarten, dove fece erigere il locale castello in cui in seguito fu sepolto. Le sue cariche nobiliari erano quella di Conteconte di Altdorf, Conteconte di Lechrain, Inn- e Norital.
Egli sposò [[Imiza di Lussemburgo|Imiza da Lussemburgo]] (conosciuta anche come Irmetrude o Irmegarda da Gleiberg; † 1055), figlia del Conteconte [[Federico di Lussemburgo]] e nipote dell'Imperatriceimperatrice [[Cunegonda (imperatrice)|Cunegonda]]. Imiza era sorella del Ducaduca [[Enrico II di Lussemburgo|Enrico di Bavaria]], di [[Federico di Lussemburgo|Federico di Bassa Lorena]] e del Vescovovescovo [[Adalberto II di Metz]].
 
==== Discendenza ====
* [[Guelfo IIIIV di Carinzia|Guelfo IIIdi Carinzia]] (vedi sotto)
* [[Cunegonda di Altdorf|Cunegonda]] o Chuniza (vedi sotto)
 
==== La parabola discendente ====
La sua alleanza con il Ducaduca [[Ernesto II di Svevia]] contro l'Imperatoreimperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]] durante un'assenza in Italia di quest'ultimo portò Welf II a cadere in disgrazia. Fu infatti sconfitto in battaglia nel 1027 perdendo con ciò parte delle sue cariche e dei suoi beni. Finì i suoi giorni nel convento di Weingarten.
 
=== [[Guelfo III di Carinzia|Guelfo III]] ===
==== I fasti ====
Nacque intorno al [[1007]] e morì il 13 novembre [[1055]] nel castello di Bodman sul [[Lago di Costanza|Lagolago Bodanico]].
Egli ereditò ampi possedimenti in Svevia, Baviera, Rezia e Carinzia non solo dal padre Guelfo IIIII ma anche dalla sorella dello stesso, [[Richlind di Altdorf|Richlinda d'Ebersberg]], dopo che suo marito, il conte Adalberto, morì il 17 marzo 1045. Nel maggio dello stesso anno la zia volle cedergli parte delle terre e dei castelli con l'auspicio dell'Imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]]. Durante la cerimonia, tenutasi presso il Castellocastello di Petersberg sul Danubio, avvenne una tragedia. Sotto il peso del gran numero d'invitati il pavimento della sala del castello cedette e vi persero la vita la stessa Richlinda assieme all'abate HermannErmanno d'Ebersberg ed al Vescovo,vescovo [[Bruno di Würzburg|Bruno da Würzburg]]. Divenne con ciò protettore di [[Augusta (Germania)|Augusta]] (la carica tedesca di ''Schirmvogt'' è difficilmente traducibile), Balivobalivo di Altomünster, Ochsenhausen, Kempten, Füssen e Weingarten, dove completò la residenza di famiglia.
 
Il 7 giugno 1047 a [[Spira (Germania)|Spira]] l'imperatore Enrico III attribuì a Welf III la carica di Duca di Carinzia e [[Margravio]] o Marchese di Verona. Queste cariche furono in seguito confermate da [[Papa Leone IX]]. A Verona divenne nel 1050 Pretore in virtù del potere datogli dal titolo di Marchese. Non ancora appagato, s'ingaggiò a favore di Enrico III nella spedizione contro gli Ungheresi del 1051/1052. Insieme al Vescovo Gebhard di Regensburg ed al Duca Vratislav II di Boemia fu alla testa di un contingente di uomini, che devastò le regioni settentrionali del Danubio.
Il 7 giugno 1047 a [[Spira (Germania)|Spira]] l'imperatore Enrico III attribuì a Welf III la carica di duca di Carinzia e [[Marca di Verona|margravio (o marchese) di Verona]]. Queste cariche furono in seguito confermate da papa [[Papa Leone IX|Leone IX]]. A Verona divenne nel 1050 Pretore in virtù del potere datogli dal titolo di marchese. Non ancora appagato, s'ingaggiò a favore di Enrico III nella spedizione contro gli Ungheresi del 1051/1052. Insieme al vescovo Gebhard di Regensburg ed al duca Vratislav II di Boemia fu alla testa di un contingente di uomini, che devastò le regioni settentrionali del Danubio.
I cugini Markward II e Adalberto di Eppenstein, più tardi divenuto Vescovo di Bamberg, erano allora le personalità più influenti in Carinzia mentre il suo futuro cognato, marchese Alberto Azzo II d'Este era in senso geografico suo vicino.
I cugini Markward II e Adalberto di Eppenstein, più tardi divenuto vescovo di Bamberg, erano allora le personalità più influenti in Carinzia mentre il suo futuro cognato, marchese Alberto Azzo II d'Este era in senso geografico suo vicino.
 
==== La parabola discendente ====
Nel 1054 fu coinvolto assieme a [[Corrado I di Baviera]] della stirpe degli Ezzoni[[Azzoni]], al Vescovovescovo Gebhard di Regensburg, al Conteconte [[Aribo II]] ed a suo fratello Boto nonché ad altri Principiprincipi, in una rivolta contro l'Imperatoreimperatore Enrico III, impegnato nella campagna militare di Roma. Nel 1055 l'Imperatore fece ritorno e Guelfo IIIdi Carinzia fece perdere le sue tracce, ma già poco dopo cadde gravemente malato. Sul letto di morte chiese perdono al reggente.
Forse a causa della sua movimentata vita non si sposò mai e dunque non ebbe figli.
I suoi possedimenti passarono al convento di Weingarten. Dal momento che era l'unico erede maschio della dinastia dei Welfen, questa rischiò d'estinguersi.
Fu solo indirettamente grazie a sua sorella [[Cunegonda di Altdorf|Cunegonda]] che la stirpe poté essere continuata. Guelfo di Cariniza era celibe e senza figli quando morì nel suo castello di Bodman sulle rive del [[lago di Costanza]] nel [[1055]].<ref>{{de}}Steindorff, ''Jahrbücher'', II, p.319.</ref> Donò i suoi feudi al monastero di [[Weingarten|Altdorf]], dove sua madre si era ritirata come badessa.<ref>{{de}}Schneidmüller, ''Die Welfen'', p. 127</ref> Fu lei che tramandò i suoi domini a suo nipote [[Guelfo I di Baviera|Guelfo d'Este]], il figlio di [[Cunegonda di Altdorf|Cunegonda]], sorella di Guelfo, e di [[Alberto Azzo II d'Este]].<ref>{{de}}Störmer, ''Die Welfen in der Reichspolitik'', p. 261.</ref> La morte di Guelfo di Carinzia determinò l'estinzione del ramo dei [[Vecchi Welfen]].
Fu solo indirettamente grazie a sua sorella Cunegonda che la stirpe poté essere continuata. {{Citazione necessaria|Prima di morire infatti adottò il di lei figlio Guelfo d'Este attribuendo con ciò al nipote il proprio cognome.}}
 
=== [[Cunegonda di Altdorf|Cunegonda]] ===
Nacque nel 1020 e morì il 31 marzo del 1054 con il titolo di Marchesa.
Con la scomparsa del fratello Guelfo III nel 1055 la stirpe si sarebbe estinta, non fosse che Cunegonda, grazie all'unione nel 1035 con il ricco Marchese [[Alberto Azzo II d'Este|Alberto Azzo II]], diede inconsapevolmente vita ad un altro ramo della famiglia.
Il Marchese Alberto Azzo II fu fondatore della famiglia dell'omonima città d'[[Este (Italia)|Este]] e ricevette l'investitura dall'imperatore. Egli discendeva dall'antica casata longobarda degli [[Obertenghi]], signori di Milano e della Liguria occidentale alla fine del X secolo.
Egli si sposò due volte ed ebbe in totale tre figli. Il primogenito e unico avuto da Cunegoda prese il nome di [[Guelfo IV d'Este|Guelfo IV]] che, come accennato sopra, alla morte della madre ed a causa del successivo matrimonio del padre venne adottato dallo zio materno Guelfo III prendendone il cognome.
 
=== [[Guelfo IVII d'Este|Guelfodi IV]]Baviera ===
La sua data di nascita non è conosciuta ma dovrebbe essere avvenuta dopo il matrimonio di sua madre [[Cunegonda di Altdorf|Cunegonda]] nel 1035 con il padre [[Alberto Azzo II d'Este]], dunque tra il 1035 ed il 1040. Morì il 9 novembre 1101 sull'[[isola di Cipro]], nella località di [[Paphos]] durante la [[prima crociata]].
 
Welf IV sposò [[Etelinda di Northeim|Ethelinde di Northeim]], figlia di [[Ottone di Northeim|Ottone II di Northeim]], duca di Baviera e Svevia che nel 1070 fu deposto dall'Imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] in seguito ad una sua malsana alleanza con fazioni nemiche della corona. Alla luce di questo Welf IV ripudiò la (seconda?) moglie anche perché non gli aveva saputo dare degli eredi. Enrico IV elesse Welf IV alla carica di nuovo duca di Baviera.
La situazione familiare dei Guelfi si stava complicando. Cunegonda morì improvvisamente nel 1054. L'ultimo erede maschio Guelfo III non si sposò mai e non ebbe perciò alcun figlio maschio; in aggiunta a ciò la sua vita era in pericolo perché ricercato dai seguaci dell'imperatore Enrico III, che lo sapeva coinvolto in una sommossa al fine di detronizzarlo. Se catturato, sarebbe di certo stato giustiziato e dopo qualche mese alla macchia, si ammalò gravemente. {{Citazione necessaria|La famiglia dei Welfen era così sul punto di estinguersi ma prima che Guelfo III morisse, sua madre Imiza (sposa di Guelfo II) fece richiamare il proprio abiatico Guelfo IV (Welf IV) in Germania, lo fece adottare dallo zio Guelfo III cambiandogli con ciò il cognome da Este in Welfen. Era nato così un nuovo ceppo della famiglia.}}
 
Welf IV sposò Ethelinde di Northeim, figlia di [[Ottone di Northeim|Ottone II di Northeim]], Duca di Baviera e Svevia che nel 1070 fu deposto dall'Imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] in seguito ad una sua malsana alleanza con fazioni nemiche della corona. Alla luce di questo Welf IV ripudiò la (seconda?) moglie anche perché non gli aveva saputo dare degli eredi. Enrico IV elesse Welf IV alla carica di nuovo Duca di Baviera.
 
==== I successori ====
Nel 1071 sposò in seconde nozze<ref>Forse si trattò di terze nozze, in quanto si ha notizia di un primo matrimonio, conclusosi, verosimilmente, con la prematura morte della moglie. Dall'eventuale unione non nacquero figli.</ref> [[Giuditta di Fiandra]] († Marzo 1094), figlia del conte [[Baldovino IV delle Fiandre]] e vedova del conte [[Tostig del Wessex|Tostig Godwinson di Northumbria]] (oggi parte del Regno Unito), fratello del re d'Inghilterra [[Aroldo II d'Inghilterra|Aroldo II]], sconfitto ad [[Battaglia di Hastings|Hastings]] da [[Guglielmo il Conquistatore]]. Da questa unione nacquero tre figli:
 
* [[Guelfo II di Baviera|Guelfo II]], dal [[1101]] [[duca di Baviera]], sepolto a Weingarten, sposato intorno al 1089, divorziato nel [[1095]], con [[Matilde di Canossa]] (* nata nel 1046, † [[1115]]) signora di Canossa, grancontessa e duchessa di Toscana ecc., figlia di [[Bonifacio di Canossa]], [[conte di Spoleto]]
Nel 1071 sposò in seconde nozze<ref>Forse si trattò di terze nozze, in quanto si ha notizia di un primo matrimonio, conclusosi, verosimilmente, con la prematura morte della moglie. Dall'eventuale unione non nacquero figli.</ref> Giuditta di Fiandra († Marzo 1094), figlia del Conte [[Baldovino IV delle Fiandre]] e vedova del Conte Tostig Godwinson di Northumbria (oggi parte del Regno Unito). Da questa unione nacquero tre figli:
* [[Enrico IX di Baviera|Enrico il Nero]], 1120-1126 duca di Baviera, sposato con Wulfhild di Sassonia († 29 dicembre [[1126]] a [[Weingarten (Württemberg)|Altdorf]]), figlia di [[Magnus di Sassonia|Magnus]], [[duca di Sassonia]], sepolta a Weingarten ([[Billunger]])
* [[Guelfo V]], dal [[1101]] [[Duca di Baviera]], sepolto a Weingarten, sposato intorno al 1089, divorziato nel [[1095]], con [[Matilde di Canossa|Matilde]] (* nata nel 1046, † [[1115]]) Signora di Canossa, Grancontessa e Duchessa di Toscana ecc., figlia di Bonifacio di Canossa, [[Conte di Spoleto]]
* Kunizza († 6 marzo [[1120]]), sposata a Federico Rocho, nominato conte nel 1086, † 12 novembre di un anno sconosciuto
* [[Enrico IX di Baviera|Enrico il Nero]], 1120-1126 Duca di Baviera, sposato con Wulfhild di Sassonia († 29 dicembre [[1126]] a [[Weingarten (Württemberg)|Altdorf]]), figlia di [[Magnus (Sachsen)|Magnus]] [[Conte di Sassonia]], sepolta a Weingarten ([[Billunger]])
* ?, [[conte di Dießen]]
* Kunizza († 6 marzo [[1120]]), sposata a Federico Rocho, eletto Conte nel 1086, † 12 novembre di un anno sconosciuto
* ?, [[Conte di Dießen]]
 
==== Epilogo ====
Nel 1077 Guelfo IVII di Baviera si schierò dalla parte della Chiesa ed assieme a suoi pari sostenne il Ducaduca di Svevia [[Rodolfo di Svevia|Rodolfo di Rheinfelden]], oppostosi ad Enrico nella corsa alla successione al trono di Rere di Germania. In seguito agli [[Grande rivolta dei Sassoni|sviluppi sfavorevoli di tale contesa]], furono privati dalle loro cariche e caddero in disgrazia. Guelfo II di Baviera poté fuggire in Ungheria ma tutti i suoi beni furono confiscati dalla monarchia.
Guelfo IV poté fuggire in Ungheria ma tutti i suoi beni furono confiscati dalla monarchia.
 
Mentre in Baviera fu insediato quale nuovo duca Enrico IV, al posto di duca di Svevia fu scelto [[Federico I di Svevia|Federico di Staufen]], insieme alla sua sposa [[Agnese vondi Waiblingen]], a sua volta imparentata con Enrico IV di Baviera. Nel giro di un anno Guelfo IVII di Baviera aveva perso con la sua carica pure tutti i suoi beni e la conseguenza di ciò fu lo scatenarsi di una guerra regionale tra vecchio e nuovo duca di Baviera. Presto gli scontri si allargarono a tutto il Regnoregno di Germania fino a coinvolgere le regioni del nord d'Italia e provocando diversi secoli di rivalità tra Guelfi e Ghibellini.
 
==Relazioni dinastiche franche==
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dod={{Box colorati|verde scuro}}[[Doda di Metz]]<ref>Doda, secondo alcune fonti, era figlia di [[Arnoaldo di Metz]], [[diocesi di Metz|vescovo di Metz]] e [[Marchese|margravio]] della [[Schelda]].</ref><br /><small>''*? †?''</small>{{Fine box colorati}}|
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</div>
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{de}} Wolfgang Hartung: ''Die Herkunft der Welfen aus Alamannien.'' P. 23–55 ([http://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a121411.pdf Digitalisat, PDF] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201129195959/https://www.mgh-bibliothek.de/dokumente/a/a121411.pdf |date=29 novembre 2020 }}).
* {{de}} M. Borgolte, ''Die Grafen Alemanniens in merowingischer und karolingischer Zeit'', 1986, 229-236, 282-287
* {{de}} E. Steindorff, ''Jahrbücher des Deutschen Reichs unter Heinrich III.'', 2 vols. (Leipzig, 1874-1881), accessible online at: [https://archive.org/stream/jahrbcherdesde12steiuoft#page/n7/mode/2up archive.org]
* {{de}} B. Schneidmüller, ''Die Welfen'', 2000
* {{de}} B. Schneidmüller, ''Die Welfen. Herrschaft und Erinnerung (819–1252).'' (Stuttgart, 2000)
* {{de}} H. Dopsch, ''Welf III und Kärnten'' in D. Bauer, et al, (a cura di), ''Welf IV. - Schlüsselfigur einer Wendezeit: Regionale und europäische Perspektiven'' (Munich, 2004), pp.&nbsp;84–128.
* {{de}} W. Störmer, ''Die Welfen in der Reichspolitik des 11. Jahrhunderts'', Mitteilungen des Instituts für Österreichische Geschichtsforschung 104 (1996), pp.&nbsp;252–265.
* ''Dizionario Storico della Svizzera'', Berna 1998-2011
* Ruthard. In: Lexikon des Mittelalters (LexMA). Band 7, LexMA-Verlag, München 1995, ISBN 3-7608-8907-7, Sp. 1125.
* {{NDB|22|303|303|Ruthard|Thomas Zotz|139552065}}
 
==Voci correlate==
*[[Regno di Borgogna]]
*[[Regno dei Franchi Orientali]]
*[[Lüneburg-Celle]]
*[[Ducato di Brunswick-Lüneburg]]
*[[Regno di Gran Bretagna]]
*[[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]]
*[[Regno di Hannover]]
*[[Casato di Hannover]]
*[[Linea di successione al trono di Hannover]]
*[[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen]]
*[[Tavole genealogiche di Casa d'Este]]
*[[Castello di Celle]]
*[[Vecchi Welfen]]
*[[Leitname]]
*[[Tesoro dei Guelfi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:House of Welf}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.welfen.de/|Website der Welfen-Familie|lingua=de}}
* [http://www.welfen.de/ Die Welfen. Official site] {{de icon}}
* [http://www.heraldica.org/topics/royalty/HGBraunschweig.htm Succession laws in the House of Welf]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Storiastoria di famiglia|europa}}
 
[[Categoria:Famiglie reali dell'Europa]]
[[Categoria:Welfen| ]]
[[Categoria:Dinastie nobili tedesche (alta nobiltà)]]