M.4 (dirigibile): differenze tra le versioni
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|Aeromobile
|Nome
|Immagine
|Didascalia
<!--
|Tipo
|Equipaggio
|Progettista
|Costruttore
|Cantieri
|Data_ordine
|Data_impostazione
|Data_varo
|Data_accettazione
|Data_primo_volo
|Matricola
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio = <!--Radiato il -->
|Voli
|Destino_finale
|Utilizzatore_principale
|Proprietario
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti
<!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche
|Struttura
|Lunghezza
|Diametro
|Altezza
|Volume
|Gas
|Rivestimento
|Peso_a_vuoto
|Peso_carico
|Peso_max_al_decollo
|Passeggeri
|Cabine
|Capacità
|Capacità_combustibile
<!--
|Motore
|Potenza
|Spinta
<!--
|Velocità_max
|Velocità_crociera
|Velocità_salita
|Autonomia
|Raggio_azione
|Quota_servizio ={{formatnum:4000}} m
|Tangenza
<!--
|Mitragliatrici
|Cannoni
|Bombe
<!--Impieghi sperimentali e di ricerca -->
<!-- Record e primati -->
▲|Impieghi_sperimentali =
|Altro =
▲|Altro_campo =
|Note =
▲|Ref = dati tratti da ''I dirigibili italiani''
}}
Il dirigibile '''M.4''' era un [[Dirigibile#Dirigibile rigido|dirigibile di tipo semirigido]] costruito in [[Italia]] dallo [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]] di [[Roma]] nella prima metà degli [[anni 1910|anni dieci]] del [[XX secolo]] per scopi militari. L{{'}}''M.4'' apparteneva alla "Classe M" progettata dall'ingegnere [[Gaetano Arturo Crocco]].
==Storia del progetto==
Nel [[1910]] la legge di potenziamento dell'aeronautica aveva previsto la costruzione di 9 [[Dirigibile|dirigibili]], di cui tre piccoli, cinque medi e uno grande.<ref name=P2p56>{{Cita|Pesce 1982|p. 56}}.</ref> I dirigibili medi (tipo M), del tipo semirigido, vennero progettati dagli ufficiali del genio militare [[Gaetano Arturo Crocco]] e [[Ottavio Ricaldoni]].<ref name=P2p56/> Dopo l{{'}}''[[M.1 (dirigibile)|M.1]]'' e l{{'}}''[[M.2 Città di Ferrara|M.2]]'', il successivo ''[[M.3 (dirigibile)|M.3]]'' venne realizzato presso lo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche di Roma, e montato sulla base di [[Vigna di Valle]] nel corso del [[1913]].<ref name=P2p57>{{Cita|Pesce 1982|p. 57}}.</ref>
Il programma di potenziamento della Legge 1910 si concluse all'inizio del [[1916]], ma erano già state messe in produzione altre due aeronavi tipo M, lo ''M.4'' e lo ''[[M.5 (dirigibile)|M.5]]'', entrambe progettate da Crocco. I due dirigibili appartenevano al modello pesante, dotato di quattro propulsori [[Wolseley]] da 125 CV azionanti eliche bipala. Costruito sul [[Aeroporto di Torino-Mirafiori|campo d'aviazione di Torino-Mirafiori]] a partire dalla fine del [[1914]],
==Tecnica==
Si trattava di un dirigibile di tipo semirigido. La struttura era costituita da una trave metallica che dava rigidità all'involucro realizzato con tessuto gommato ed alluminato.<ref name=T6p11>{{Cita|Trevisani 2016|p. 11}}.</ref> Esso era diviso al suo interno in due parti tramite un diaframma orizzontale che separava la camera superiore del [[gas]] da quella inferiore dell'[[aria]].<ref name=T6p11/> La camera del gas, a sua volta, era suddivisa da dodici [[Diaframma (ingegneria)|diaframmi]], poi ridotti a sei per il modello da alta quota.<ref name=T6p11/> I diaframmi erano regolati manualmente, e in automatico, da valvole che permettevano di mantenere una giusta pressione senza compromettere la tenuta dell'involucro, sollecitato dalle variazioni di [[temperatura]] alle diverse quote operative.<ref name=T6p11/> La [[trave]], situata nella parte inferiore del dirigibile, era un insieme di travi e [[Tubo|tubi]] [[Metallo|metallici]] irrigiditi da tiranti
I [[Timone (aeronautica)|timoni di direzione]] erano due, posizionati sulla parte posteriore del dirigibile, ed aventi configurazione [[Biplano|biplana]].<ref name=P2p56/>
La propulsione era affidata a quattro motori [[Wolseley]] a [[motore a V|8 cilindri a V]] [[raffreddamento a liquido|raffreddati ad acqua]], eroganti la potenza di 125 [[Cavallo vapore|CV]] ciascuno,<ref name=P2p57/> ed azionanti due [[Elica|eliche bipala]] lignee. I propulsori consentivano all'aeronave di raggiungere una velocità massima di circa
==Impiego operativo==
Assegnato al comando del maggiore [[Giovan Battista Pastine]], per quattro mesi svolse solo attività addestrativa.<ref name="ar"/> verso la fine di aprile decollò per la prima missione bellica, che abortì subito, e l'aeronave dovette rientrare alla base.<ref name="ar"/>
Nella notte tra il 3 e il 4 maggio 1916 l
Nel combattimento trovò la morte l'intero equipaggio dell
== Utilizzatori ==
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;Pubblicazioni
* {{cita pubblicazione
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|autore=Danilo Sergio Pirro|url=https://umbriasud.altervista.org/riziero-rapanelli-guerra-dirigibile/|titolo=Riziero Rapanelli un ternano in guerra|accesso=4 maggio 2019
*{{cita web|autore=Stefano Bizzi|url=https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/05/05/news/cento-anni-fa-abbattuto-un-dirigibile-a-merna-1.13419888|titolo=Cento anni fa abbattuto un dirigibile a Merna|data=6 maggio 2016|accesso=4 maggio 2019|editore=
{{Portale|aviazione|grande guerra|guerra}}
[[Categoria:Dirigibili del Regio Esercito]]
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