Johannes Robert Becher: differenze tra le versioni
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{{F|poeti tedeschi|luglio 2013|arg2=politici tedeschi}}
{{Carica pubblica
|nome =
|immagine = Fotothek df roe-neg 0006098 021 Rede von Johannes R. Becher.jpg
|didascalia =
|carica = Ministro della cultura della [[Repubblica Democratica Tedesca]]
|mandatoinizio = 3 febbraio [[1954]]
|mandatofine = 11 ottobre [[1958]]
|mandato =
|vice di =
|cotitolare =
|capo di stato =
|presidente =
|vicepresidente =
|primoministro = [[Otto Grotewohl]]
|viceprimoministro =
|vice =
|predecessore = ''carica istituita''
|successore = [[Alexander Abusch]]
|carica2 = Presidente dell'[[Akademie der Künste|Accademia delle arti della Repubblica Democratica Tedesca]]
|mandatoinizio2 = [[1953]]
|mandatofine2 = [[1956]]
|predecessore2 = [[Arnold Zweig]]
|successore2 = [[Otto Nagel]]
|legislatura =
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[Partito Socialdemocratico Indipendente di Germania]]<small><br/>(1917-1918)</small> <br> [[Partito Comunista di Germania]]<small><br/>(1919-1920; 1923-1946)</small> <br> [[Partito Socialista Unificato di Germania]]<small><br/>(1946-1958)</small>
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione =
|firma =
}}
{{Bio
}}
== Biografia ==
Dopo la sua partecipazione alla [[prima guerra mondiale]], divenne un convinto pacifista. Nel [[1923]] si iscrisse al [[Partito Comunista di Germania|Partito Comunista Tedesco (KPD)]], divenendo redattore dell'organo ufficiale ''Rote Fahne'' (Bandiera Rossa). Durante il [[nazismo]], Becher fu privato della cittadinanza tedesca, così andò in esilio a [[Mosca (Russia)|Mosca]], soggiornando inizialmente presso l'[[Hotel Lux]], dove trovò lavoro come giornalista dal [[1935]] al [[1945]]. Nel 1945 tornò in Germania, dove partecipò alla costruzione della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]], divenendone nel [[1954]] Ministro della Cultura. Nel 1952 fu insignito del [[Premio Lenin per la pace]].
Nelle sue prime opere esalta i capi della rivoluzione; la missione renditrice del proletariato e la fratellanza universale. Nell'opera ''Ritmi meccanici'' (''Maschinenrhythmen'', [[1926]]) sottolinea la decadenza della [[Capitalismo|società capitalistica]]. Una volta in esilio adotta un metodo di scrittura più popolare per accedere più facilmente all'interesse delle masse e cercare di essere utile alla causa politica. Egli è anche l'autore di ''[[Auferstanden aus Ruinen]]'' che è poi stato adottato come inno nazionale della [[Repubblica Democratica Tedesca]] nel 1949.▼
== Opere ==
▲Nelle sue prime opere esalta i capi della rivoluzione; la missione renditrice del proletariato e la fratellanza universale. Nell'opera ''Ritmi meccanici'' (''Maschinenrhythmen'', [[1926]]) sottolinea la decadenza della [[Capitalismo|società capitalistica]]. Una volta in esilio adotta un metodo di scrittura più popolare per accedere più facilmente all'interesse delle masse e cercare di essere utile alla causa politica.
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== Onorificenze ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Letteratura tedesca}}
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{{Portale|biografie|letteratura|politica}}
[[Categoria:Emigranti dalla Germania nazista]]
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