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{{Area protetta
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La '''Baraggia di Bellinzago''' è un'[[area naturale protetta]] della regione [[Piemonte]]. È un'oasi WWF inserita nel progetto ''Life Natura'' della [[Comunità economica europea|Comunità Europea]] per la presenza del [[Pelobates fuscus|pelobate fosco italiano]] (''Pelobates fuscus insubricus''), un rospo endemico raro<ref>{{cita web|url=https://www.turismonovara.it/it/NaturaScheda?Id=3|titolo=Oasi Faunistica WWF|accesso=12 giugno 2020}}</ref>
<ref name="Oasi wwf">{{cita web|url=https://www.comune.bellinzago.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/oasi-wwf-baraggia-di-bellinzago-21122-1-af896bfcc9ae416b650302aabbe20345|titolo=Oasi WWF "Baraggia di Bellinzago"|accesso=12 giugno 2020}}</ref>.
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La Baraggia di Bellinzago è un [[Sito di interesse comunitario|Sito di Importanza Comunitario]] (SIC IT115008<ref name="Baraggia">{{cita web|url=https://www.wwf.it/oasi/piemonte/baraggia_di_bellinzago/|titolo=Baraggia di Bellinzago|accesso=12 giugno 2020}}</ref>) ed è stato inserito nell'elenco dei siti appartenenti alla Regione Biogeografica Continentale, per decreto della Decisione della Commissione 2004/69/CE del 22 dicembre 2003, poi sostituita dalla Decisione della Commissione 2016/2334/UE del 9 dicembre 2016.
Alla fine dell'iter istitutivo e per l'approvazione della Giunta Regionale delle Misure sito specifiche tramite la delibera della giunta regionale n. 31-3388 del 30/5/2016, la Baraggia è stata istituita come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) con decreto del 3 febbraio 2017 del [[Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare]]<ref name="Parco Ticino">{{cita web|url=https://www.parcoticinolagomaggiore.com/filedownload?T=1&I=790|titolo=IT1150008_PdG Baraggia di Bellinzago RELAZIONE_BRUNO|accesso=12 giugno 2020|dataarchivio=13 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200613100225/https://www.parcoticinolagomaggiore.com/filedownload?T=1&I=790|urlmorto=sì}}</ref>.
Con la delibera della giunta regionale n. 10-2501 del 3/8/2011, con data di attivazione del 16/10/12, l'oasi della Baraggia è passata sotto la gestione dell'[[Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore]].
È uno dei siti [[Natura 2000]].
==Territorio==
L'oasi della baraggia si trova nel comune di [[Bellinzago Novarese]] in provincia di [[Novara]] e occupa quasi 120 [[ettaro|ettari]]. Confina a nord con il comune di [[Oleggio]], a sud ed est con il comune bellinzaghese e ad ovest con [[Momo (Italia)|Momo]] tramite il [[torrente]] [[Terdoppio]].
Occupa la parte marginale di un terrazzo alluvionale di epoca pleistocenica, nell’alta pianura novarese. È caratterizzata da paleoterrazzi con dislivelli modesti e pendenze lievi.
Il paesaggio è dominato da una vegetazione forestale. Sono presenti piccoli [[Stagno (idrografia)|stagni]], incolti periodicamente allagati e piccole [[brughiera|brughiere]]. Parte della riserva è occupata da [[risaia|risaie]]<ref name="Parco Ticino"/>.
==Flora==
L'Oasi della baraggia di Bellinzago è caratterizzata da diversi habitat formati da ambienti naturali e coltivati.
Le foreste presenti si possono classificare di due tipi: i querco-carpineti e i robinieti. Nella prima tipologia ci sono farnie (''[[Quercus robur]]''), carpini bianchi (''[[Carpinus betulus]]'') e l'infestante [[robinia]], nella seconda invece, dominata dalla specie aliena [[Robinia pseudoacacia|robinia]], si trovano anche ontano nero (''[[Alnus glutinosa]]'') e frassino (''[[Fraxinus excelsior]]'').
Altre piante che popolano l'oasi sono il castagno (''[[Castanea sativa]]''), la betulla bianca (''[[Betula pendula]]'') e sporadicamente il pino silvestre (''[[Pinus sylvestris]]''), il ciliegio selvatico (''[[Prunus avium]]''), il nocciolo (''[[Corylus avellana]]'') e l'acero campestre (''[[Acer campestre]]'')<ref name="Parco Ticino"/>.
Le brughiere sono caratterizzati da suoli poveri di nutrienti, acidi e soggetti a periodici disseccamenti. La vegetazione è data da [[erica]], in special modo il brugo (''[[Calluna vulgaris]]''), [[Betula|betulla]] e pioppo tremulo (''[[Populus tremula]]'')<ref>{{cita web|url=https://luoghi.italianbotanicalheritage.com/oasi-wwf-baraggia-di-bellinzago/|titolo=Oasi WWF Baraggia di Bellinzago|accesso=15 giugno 2020}}</ref>. Sono presenti anche la frangola (''[[Rhamnus frangula]]''), il sanguinello (''[[Cornus sanguinea]]''), il rovo (''[[Rubus ulmifolius]]'') e il biancospino (''[[Crataegus monogyna]]'').
Nell'oasi è possibile riscontrare l'habitat delle acque correnti e ferme con risorgive, stagni, fossi e canali dove scorre l'acqua; in questa zona si possono trovare ''[[Ranunculion fluitantis]]'', ''[[Ranunculion aquatilis]]'', ''[[Magnopotamion]]'' e ''[[Hydrocharition]]'' che sono piante acquatiche<ref name="Parco Ticino"/>.
==Fauna==
Nell'oasi della baraggia si possono trovare molte specie di uccelli, tra cui le famiglie degli [[Anatidae|anatidi]] e degli [[Ardeidae|ardeidi]] negli stagni.
Nei boschi e nella brughiera sono presenti l'ortolano (''[[Emberiza hortulana]]''), lo zigolo giallo (''[[Emberiza citrinella]]'') e in minor misura l'albanella minore (''[[Circus pygargus]]'') e la cicogna bianca (''[[Ciconia ciconia]]'')<ref name="Oasi wwf"/>.
Tra i mammiferi si possono osservare diversi tipi di roditori tra cui il topo selvatico (''[[Apodemus sylvaticus]]''), il topolino delle risaie (''[[Micromys minutus]]''), l'arvicola rossastra (''[[Myodes glareolus]]''), lo scoiattolo (''[[Sciurus vulgaris]]''), il ghiro (''[[Glis glis]]'') e il moscardino (''[[Muscardinus avellanarius]]''). Daini (''[[Dama dama]]''), caprioli (''[[Capreolus capreolus]]''), cinghiali (''[[Sus scrofa]]'') e nutrie (''[[Myocastor coypus]]'') sono animali di passaggio nell'oasi o immesse abusivamente. Tra i [[Lagomorpha|lagomorfi]] si possono trovare il silvilago o minilepre (''[[Sylvilagus floridanus]]'') e il
coniglio selvatico (''[[Oryctolagus cuniculus]]'').
Importante è la presenza della volpe (''[[Vulpes vulpes]]'').
Considerando gli anfibi, sono presenti il tritone crestato italiano (''[[Triturus carnifex]]''), il tritone punteggiato italiano (''[[Lissotriton vulgaris|Lissotriton vulgaris meridionalis]]''), varie specie di [[Anura|anuri]], tra cui la rana di Lataste (''[[Rana latastei]]''), la rana agile (''[[Rana dalmatina]]''), la rana esculenta (''[[Pelophylax esculentus]]''), la rana di Lessona (''[[Pelophylax lessonae]]''), il rospo smeraldino balearico (''[[Bufotes balearicus]]''), il rospo comune (''[[Bufo bufo]]''), il pelobate fosco italiano (''[[Pelobates fuscus|Pelobates fuscus insubricus]]'') e la raganella padana (''[[Hyla perrini]]'').
Tra i rettili si segnala la presenza dell'orbettino (''[[Anguis fragilis]]''), il ramarro occidentale (''[[Lacerta bilineata]]''), la lucertola muraiola (''[[Podarcis muralis]]''), il biacco (''[[Hierophis viridiflavus]]'') e la biscia dal collare barrata (''[[Natrix helvetica]]'')<ref name="Parco Ticino"/>.
Nell'oasi della baraggia si possono oseervare anche alcuni invertebrati: il gambero di fiume (''[[Austropotamobius pallipes]]''), e i [[Lepidoptera|lepidotteri]] ''[[Coenonympha oedippus]]'' e la polissena (''[[Zerynthia polyxena]]''), una farfalla diurna.<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.novara.it/Ambiente/DifesaSuolo/PAEP/Relazione_Valutazione_incidenza.pdf|titolo=PAEP - Autorità d'Ambito 1 Piemonte|accesso=15 giugno 2020}}</ref>
===Pelobate fosco italiano===
[[File:PelobatesFuscusYoungMale.jpg|miniatura|destra|Pelobate fosco]]
Il pelobate fosco è un piccolo rospo considerato tra gli anfibi europei più minacciati di estinzione<ref name="Baraggia"/>.
Il suo territorio principale è la [[brughiera]], ma anche le [[Duna|dune sabbiose]] e le zone coltivate, dove può nutrirsi di insetti e altri piccoli [[Invertebrata|invertebrati]].
Emette un odore di [[Allium sativum|aglio]] e squittisce quando viene minacciato, inoltre si gonfia d'aria e si issa sulle quattro zampe per apparire più grande<ref>{{cita libro|autore=Autori vari|anno=2007|titolo=Grande enciclopedia per ragazzi. Animali volume 1|p=263|editore=Mondadori}}</ref>.
Il pelobate fosco italiano è chiamato anche rospo della Cornalia o rospo dell'aglio o dalla vanga, poiché scava con le zampe posteriori una cavità dove interrarsi e passare la maggior parte del suo tempo, in attesa delle piogge.
È un animale notturno. Il suo ambiente riproduttivo è la risaia novarese, ma anche stagni, piccoli canali e lanche<ref name="Oasi wwf"/>.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=
==Voci correlate==
*[[Aree naturali protette del Piemonte]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Aree naturali protette in Italia}}
{{Portale|ecologia e ambiente|Piemonte}}
[[Categoria:Aree naturali protette della provincia di Novara]]
▲==Collegamenti==
[[Categoria:Ticino]]
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