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'''Pilo
Più volte citata nei poemi omerici quale patria di [[Neleo]] e del figlio [[Nestore (mitologia)|Nestore]], rimasta per lungo tempo non identificata e riconosciuta con molta probabilità solo in alcuni scavi del 1955-1958 ad [[Epanò Englianos]], località della [[Messenia]] occidentale, a 18 km dalla città odierna di [[Navarino (Grecia)|Navarino]].
== Mitologia ==
Pilo fu fondata da [[Neleo]], figlio di [[Poseidone]] e [[Tiro (mitologia)|Tiro]] (a sua volta discendente diretta di [[Elleno]], figlio di [[Deucalione e Pirra]] e nipote di [[Prometeo]] ed [[Epimeteo (mitologia)|Epimeteo]]), il quale era originario di [[Iolco]] ma dovette rifugiarsi in [[Messenia]] alla corte del re [[Afareo (figlio di Periere)|Afareo]], lì fondò Pilo e ne divenne re.<ref>Diodoro Siculo, ''[[Bibliotheca historica|Bibliotheca Historica]].''</ref>
Il figlio più importante di Neleo, che ereditò il trono dopo il suo asassinio, fu [[Nestore (mitologia)|Nestore]], un [[Argonauti|Argonauta]] e il più anziano greco a partecipare nella [[guerra di Troia]] insieme ad alcuni figli. Tornò sano e salvo a casa e ospitò [[Telemaco]], figlio di [[Ulisse|Odisseo]].<ref>Strabone, ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]].''</ref>
Non si conoscono altre tradizioni mitologiche su Pilo, se non che [[Codro]], ultimo re di [[Atene (città antica)|Atene]], era un discendente di Neleo.
== Storia ==
=== Origini ===
{{Vedi anche|Civiltà micenea|Palazzo di Nestore}}
La regione di Pilo risulta continuamente abitata da [[popoli indoeuropei]] sin dal tardo [[Neolitico]], come attestato dalla spiaggia di Voidokilia, chiamata anche ''spiaggia di Nestore'', che presenta tombe risalenti al 4000 a.C.<ref>George S. Korres, Adamantios Sampson e Stella Katsarou (2010), ''Nestor's Cave in Voïdokiliá, Pylos. Research and preliminary examination of ancient and recent discoveries'', ''Proceedings of the fourth local conference of Messenian Studies''. </ref>
Fu capitale della Messenia in [[Civiltà micenea|epoca micenea]], tra le città più importanti della civiltà, per poi fiorire come centro palaziale (il [[palazzo di Nestore]] è la principale evidenza che ha aiutato a localizzare la città, essendo il palazzo miceneo meglio conservato nella sua storia). Presenta la modalità di costruzione comune ai palazzi micenei quale il [[mégaron]] con focolare, il piccolo megaron associato, vani per l'immagazzinamento (nel caso di Pilo abbiamo anfore per oli profumati e vino), ampi cortili e muri affrescati. Particolarità di Pilo è la presenza di uno dei pochissimi archivi di tavolette in [[lineare B]] del regno miceneo, i primi a essere decifrati da [[Michael Ventris|Ventris]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.cam.ac.uk/research/news/cracking-the-code-the-decipherment-of-linear-b-60-years-on|titolo=Cracking the code: the decipherment of Linear B 60 years on {{!}} University of Cambridge|sito=www.cam.ac.uk|data=2012-10-13|accesso=2025-04-14}}</ref>
La città era sicuramente ricca ed aveva contatti con [[Creta (Grecia)|Creta]], come testimoniato dal ritrovamento di numerose [[Glittica minoica|glittiche minoiche]] inclusa l'[[agata del guerriero di Pilo]], una gemma raffigurante un guerriero, ritrovata nella tomba di un probabile [[Anax|wanax]]. Tra gli altri artefatti si trovano anche armi in bronzo del [[periodo elladico]] e un pendente dorato raffigurante il dio [[Antico Egitto|egizio]] [[Hathor]], confermando i contatti commerciali tra Grecia ed Egitto.<ref>{{Cita web|url=https://www.heritagedaily.com/2019/12/archaeologists-find-bronze-age-tombs-lined-with-gold/124977|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201001011207/https://www.heritagedaily.com/2019/12/archaeologists-find-bronze-age-tombs-lined-with-gold/124977|urlmorto=sì|titolo=Archaeologists find Bronze Age tombs lined with gold - HeritageDaily - Archaeology News|data=|accesso=2025-04-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://edition.cnn.com/2019/12/18/world/archaeologists-royal-tombs-greece-scli-intl-scn/index.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200428002832/https://edition.cnn.com/2019/12/18/world/archaeologists-royal-tombs-greece-scli-intl-scn/index.html|urlmorto=sì|titolo=Archaeologists uncover treasure-filled Bronze Age tombs in Greece - CNN|data=|accesso=2025-04-14}}</ref> Il potere di Pilo si estendeva su gran parte della penisola di Messenia e fino all'isola di [[Sfacteria]].
=== Abbandono e spopolamento ===
{{Vedi anche|Medioevo ellenico|Dori}}
Pilo non era munita di mura o difese esterne, cosa alquanto peculiare che potrebbe indicare la potenza della città, per questo motivo con l'inizio del [[Medioevo ellenico]] fu devastata dai [[Dori]] che la incendiarono, come si deduce dalla cottura osservata nelle tavolette d'argilla conservate negli archivi.<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Charles|cognome=Freeman|titolo=Egypt, Greece, and Rome: Civilizations of the Ancient Mediterranean|url=https://books.google.com/books?id=UtMVAwAAQBAJ|accesso=2025-04-14|data=2014-03|editore=OUP Oxford|ISBN=978-0-19-965192-4}}</ref> La città non fu ricostruita e la regione, come quella della vicina [[Messene]], finirono sotto il controllo di [[Sparta]], che fece emigrare maggior parte degli abitanti verso il [[monte Cillene]].
Fu conquistata dagli [[Atene (città antica)|Ateniesi]] nel [[425 a.C.]] sotto la guida di [[Cleone]]. Dopo la fine della civiltà micenea fu un centro di poca importanza fino all'epoca romana quando il palazzo venne restaurato e la città venne ampliata.
=== La nascita di Navarino ===
{{Vedi anche|Navarino (Grecia)|Guerre turco-veneziane|Guerra di Candia|Campagna di Morea}}
Passato un relativo periodo di stabilità sotto Roma (pur sempre come città ininfluente), cade completamente nell'oscurità in età bizantina, subendo continui attacchi dall'[[emirato di Creta]] che ne causarono lo spopolamento totale.
Bisogna aspettare la [[Quarta crociata|Quarta Crociata]] per assistere alla rinascita della città: entrata a far parte del [[principato d'Acaia]], la regione antica di Pilo fu donata come feudo a [[Niccolò II di Saint-Omer]], che costruirà il palazzo vecchio di [[Navarino (Grecia)|Navarino]], in un piccolo luogo situato poco più a Sud che fu abitato dagli [[Avari]], e che rapidamente crebbe a cittadina e si sostituì alla ormai dimenticata Pilo<ref>{{Cita web|url=https://cefael.efa.gr/detail.php?site_id=1&actionID=page&serie_id=BefarA&volume_number=213&issue_number=1|titolo=Cefael {{!}} La Morée franque. Recherches historiques, topographiques et archéologiques sur la principauté d’Achaïe.|sito=cefael.efa.gr|accesso=2025-04-14}}</ref>, la città fu poi causa di contesa tra [[Repubblica di Venezia|Venezia]], [[Repubblica di Genova|Genova]] e la [[Compagnia Catalana|compagnia catalana]], per conto della [[corona d'Aragona]]; per poi cadere nelle mani dell'[[impero ottomano]] che la utilizzò come base navale. Nel 1572 gli ottomani fondarono un nuovo castello a Navarino che fu un punto strategico durante le [[guerre turco-veneziane]] e la [[guerra di Candia]].<ref>{{Cita web|url=http://odysseus.culture.gr/h/3/gh352.jsp?obj_id=19782|titolo=Υπουργείο Πολιτισμού και Αθλητισμού {{!}} Κάστρο Πύλου (Νιόκαστρο)|sito=odysseus.culture.gr|accesso=2025-04-14}}</ref>
La città fu presa durante la [[rivolta Orlov]] dall'[[impero russo]] che era venuto in aiuto dei ribelli greci, ma fu poi riconquistata dagli ottomani che la bruciarono. Durante la [[guerra d'indipendenza greca]] la città fu rapidamente presa dalle forze rivoluzionarie, fu però recuperata dalle forze congiunte di [[Mehmet Ali]] e [[Ibrāhīm Pascià]], fu anche il teatro della [[battaglia di Navarino]], dove la coalizione di [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]], [[Impero russo|Russia]] e [[Regno di Francia (1814-1830)|Francia]] annientarono gli Ottomani.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015005292860|titolo=Naval wars in the Levant, 1559-1853|sito=HathiTrust|accesso=2025-04-14}}</ref>
Navarino e le rovine di Pilo furono definitivamente liberate con la [[campagna di Morea]], dopodiché entrarono a far parte del [[regno di Grecia]]. Nel 1829 si costituì anche una cittadina chiamata ''Pylia'', situata nei pressi di Navarino (difatti faceva parte della città) e nella sua giurisdizione aveva anche le antiche rovine, la città vide un influsso di letterati francesi, che avevano partecipato alla campagna di liberazione ed avevano deciso di rimanere. Nel 1833 le entità dell'antica Pilo, ''Pylia'' e Navarino divennero una realtà unica, il municipio di Pilo, all'interno del comune di [[Pylos-Nestoras]].<ref>{{Cita libro|lingua=IT|nome=Jean-Baptiste-Geneviève-Marcellin (1778-1846) Auteur du texte|cognome=Bory de Saint-Vincent|nome2=Émile Le Puillon de (1792-1843) Auteur du texte|cognome2=Boblaye|titolo=Expédition scientifique de Morée. Section des sciences physiques.... Tome premier. Relation...|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8626687z|accesso=2025-04-14|data=1832-1836}}</ref> Il municipio tutt'oggi è ancora chiamato Navarino, principalmente in lingua italiana, e il governo della Grecia ha riconosciuto entrambi i nomi.
== Descrizione ==
Sulla sommità di una collina sono
Entrambi i palazzi, che possedevano la sala del trono ed erano riccamente decorati con stucchi ed affreschi, erano circondati da appartamenti, uffici e magazzini in cui sono state rinvenute più di mille tavolette di argilla con iscrizioni di carattere amministrativo redatte nella scrittura lineare B. L'intero complesso architettonico fu distrutto da un incendio alla fine del XIII secolo, forse a causa delle invasioni che interessarono l'intera
▲Pilo, [[Tirinto]], [[Micene]] e [[Sparta|Lacedemone]], le quattro città più importanti del [[Peloponneso]] all'epoca micenea parteciparono alla [[guerra di Troia]]; Pilo era guidata dal vecchio e saggio re [[Nestore (mitologia)|Nestore]] che insieme ad [[Agamennone]] chiamarono tutti i re greci per la conquista della rocca di Troia. Nestore inviò a Troia circa 90 navi e secondo Omero Nestore fu tra gli unici a tornare in patria sano e salvo.
[[File:Pilo003.jpg|thumb|left|''Palazzo di Nestore'' - Bagno della Regina]]Alcune parti del palazzo verso sud-ovest sono visitabili; vi si trova un vestibolo che dà accesso ad una grande sala<ref>Säflund G., ''Sacrificial banquets in the 'Palace of Nestor'''. Opuscula Atheniensia, 1980, 13.</ref>. Il nucleo principale è quello centrale, dove una serie di tre atrii monumentali porta al [[mégaron]], la sala del trono si allineano ambienti destinati a magazzini, dispense, abitazioni e, nella parte anteriore, il famoso archivio composto di mille tavolette scritto in
La parte del palazzo verso nord-est appare costituita dai resti di un'officina per riparazioni e di un'armeria.
Il settore di sud-est costituisce l'''appartamento della regina'', con un
Il pavimento di stucco era composto da motivi decorativi, quali un polpo di fronte al trono nella sala omonima.
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Nel magazzino del vino sono state rinvenute giare e cretule.
Nella zona sono state portate alla luce numerose [[Thòlos (tomba)|tombe a tholos]], tra cui la ''Grave Circle'' situata a 150 metri a sud dal palazzo.
== Gli scavi ==
Nel 1939, [[Carl Blegen]], professore all’università di Cincinnati, avviò insieme allo studioso greco dott. Kourouniotis una serie di scavi presso la località messenica di Epano Englianos con lo scopo di rinvenire l’antica Pilo, la cui ubicazione era motivo di dibattito fin dall'antichità. Il primo giorno di scavo Blegen, aiutato da un solo studente, rinvenne i primi reperti, e per la fine della prima stagione di lavoro vennero riportate alla luce seicento tavolette d’argilla recanti scritte in [[Lineare B]], insieme ad altri resti archeologici. Tuttavia, con lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] gli scavi vennero interrotti, per essere ripresi solo nel 1952. Nelle nuove campagne di scavo partecipò anche [[Spyridōn Marinatos]], che vi lavorò fino al 1965. Blegen, invece, si ritirò nel 1964<ref name="Chadwick:1955">John Chadwick, ''L'Enigma della Lineare B'', Antonio Vallardi Editore, Cernusco sul Naviglio (MI) 2003</ref>.<br>Sono stati portati alla luce due palazzi che cronologicamente coincidono con le tradizioni leggendarie legate all'affermazione prima di [[Neleo]] e successivamente del figlio [[Nestore (mitologia)|Nestore]].
Sono stati ritrovati resti antichissimi, anteriori al
== Curiosità ==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Palace of Nestor}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Siti archeologici del Peloponneso}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|antica Grecia}}
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