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L''''omicidio di Carla Gruber''' è un caso di [[omicidio]] commesso all'inizio del gennaio [[1970]] a [[Roma]] dal criminale [[Luciano Luberti]] a danno della sua amante Carla Gruber nella sua casa in via Francesco Pallavicini, 52 nel quartiere [[Portuense]]. Il cadavere dell'amante venne scoperto circa tre mesi dopo la morte il 3 aprile.
{{Auto
== Storia ==
|nome=SS-100-X
===Antefatti===
|immagine=Kennedy Car 1961 Lincoln Continental (30946517793).jpg
{{vedi anche|Luciano Luberti}}
|didascalia=L'auto esposta all'[[Henry Ford Museum]]
Luciano Luberti era nato a [[Roma]] il 25 aprile [[1921]], nel [[1943]] venne arruolato nella [[Feldgendarmerie]] di [[Albenga]] (SV) come traduttore per l'ottima conoscenza del tedesco. Ad [[Albenga]] divenne noto come "boia" per i numerosi crimini commessi. Al termine della guerra venne condannato inizialmente alla condanna a morte poi la pena venne commutata con l'ergastolo e quindi con l'amnistia a 7 anni di carcere militare di [[Gaeta]] e venne scarcerato nel [[1953]].
|bandiera =USA
|costruttore= Lincoln (azienda){{!}}Lincoln
|tipo=[[Vettura full-size]] lusso 6 posti
|inizio_produzione=1961
|antenata=
|fine_produzione=1961
|erede=
|stelleEU=
|stelleEUanno=
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=6500
|larghezza=2000
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|peso=3500
<!-- Sezione altro -->
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|assemblaggio=[[Wixom]], [[Michigan]]
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|esemplari=1
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}}
 
Carla Gruber era nata a [[Zara (Croazia)|Zara]] nel [[1938]], in seguito all'occupazione jugoslava della città la sua famiglia seguì [[esodo giuliano-dalmata|tantissimi giuliano-dalmati]] e si rifugò in un campo profughi della provincia di [[Roma]] poi a [[Roma]] nel quartiere [[Giuliano-Dalmata]]<ref>''[[La Stampa]]'', 4 aprile [[1970]] pag.11</ref>.
==Caratteristiche==
La SS-100-X era originariamente un convertibile a quattro porte [[Lincoln Continental]] IV serie standard IV del [[1961]] (modello 74A) costruito dalla [[Ford Motor Company]] e assemblato nello stabilimento di [[Wixom]], nel [[Michigan]]. Aveva un prezzo al dettaglio di 7.347 dollari (equivalente a 61.599 dollari del [[2018]]).
 
Prima di quattro sorelle, la Gruber nell'ottobre [[1959]] sposò Mario Bazzarini, un funzionario delle imposte originario di [[Pola]] undici anni più anziano di lei da cui ebbe tre figli: Marina, Giancarlo e Francesca che finirono in collegio quando si separarono<ref>''[[La Stampa]]'', 4 aprile [[1970]] pag.11</ref>.
L'auto è stata trasferita al Garage sperimentale presso il Ford Proving Grounds, dove sono stati aggiunti altri 41 pollici tra le porte anteriori e posteriori e appena oltre le porte posteriori. Il telaio dell'auto è stato rinforzato per adattarsi alla lunghezza e al peso aggiuntivi. Era dipinto di un colore [[blu navy]] speciale e portato all'Hess & Eisenhardt di [[Cincinnati]], per essere rifoderata e ulteriori modifiche alle specifiche richieste dai serivizi segreti. Durante gli adattamenti all'auto non venne aggiunte a prova di proiettile o antiproiettile. Il [[parabrezza]] rimase il vetro di sicurezza standard a due strati che potrebbe essere facilmente sostituito in qualsiasi concessionaria.
 
Luberti dopo essersi trasferito a [[Roma]] fondò la sua casa editrice di [[estrema destra]], ''Organizzatrice Editoriale Luberti'' che aveva sede in via Colle di Mezzo non lontano dal quartiere [[Giuliano-Dalmata]]. La Gruber si presentò al Luberti per essere assunta come sua segretaria.
Venne consegnata per la prima volta alla [[Casa Bianca]] il 15 giugno 1961 e misurava 6,5 m di lunghezza, aveva un passo di 4 m, era 2 m di larghezza e 1,4 m di altezza. Pesava 3.500 kg, 719 kg del peso della Lincoln di serie, ed era alimentato da un motore Ford MEL da 350 cavalli (7.000 cm³) da 350 cavalli.
 
Un'auto aperta, la Lincoln era equipaggiata con un assortimento di top, tra cui un top a cupola, una copertura nera per la bolla, un top posteriore formale e una sezione anteriore in acciaio inossidabile (nessuno dei quali era a prova di proiettile). Comprendeva anche i telefoni radio a due vie [1] e i gradini retrattili e le maniglie per gli agenti dei servizi segreti. Nessuna armatura è stata aggiunta alla carrozzeria, ma il sottocarro e tutti i componenti delle sospensioni sono stati rafforzati. È stato montato un sedile posteriore sollevato idraulicamente. Al momento dell'assassinio, la Lincoln era stata equipaggiata con un fermaglio anteriore del 1962 (parafanghi, cofano, griglia e gruppi paraurti).
===L'omicidio===
La donna prima di morire all'inizio del gennaio 1970 aveva assunto uno o due compresse del sedativo [[Fenobarbital|luminal]] che era solita assumere poi Luberti le sparò un colpo di rivoltella 7,65 che le colpì il polmone sinistro<ref>[https://www.misteriditalia.it/altri-misteri/albenga/BOIADIALBENGA(IntAmato).pdf Intervista a Niccolò Amato, pubblica accusa nel processo al boia di Albenga]</ref>. La donna morì dissanguata dopo alcune ore infatti poteva essere anche salvata se fosse stata subito ricoverata<ref>''[[L'Unità]]'', 11 luglio [[1972]] pag.5</ref>. Probabilmente le mise un [[baby-doll]] rosa quando era morente o morta da poco<ref>''[[La Stampa]]'', 5 aprile [[1970]] pag.9</ref>.
 
Dopo il delitto prese la figlia di Carla Gruber nata dalla storia con il medico di [[Montefiascone]] Maria Melissa e la figlia della Gruber visse per dodici giorni nella casa assieme al Luberti con in casa il cadavere della madre, poi il 1° febbraio la portò dalla madre della Gruber Ernesta Carducci e le disse che Carla era stata ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico infine il 20 febbraio scrisse al consiglio comunale di Montefiascone per far adottare la bambina dal medico<ref>''[[La Stampa]]'', 5 aprile [[1970]] pag.9</ref>, tutto questo venne scoperto nel diario di Luberti ritrovato nella casa<ref>''[[La Stampa]]'', 5 aprile [[1970]] pag.9</ref>.
Aveva un raggio di sterzata speciale di 61,9 piedi (18,9 m), contro i 64 piedi (20 m) del "bubbletop" del 1950 Eisenhower che era stato il suo predecessore. Il costo totale delle modifiche è stato di circa $ 200.000 (equivalenti a $ 1,31 milioni nel 2018 [3]). La limousine è stata registrata alla Ford Motor Company ed è stata affittata al servizio segreto per una tassa nominale di $ 500 all'anno (equivalente a $ 4,192 nel 2018 [2]). [4]
 
Nel diario scrisse che poteva essere condannato solo per occultamento di cadavere perché si era suicidata e di averle raccontato il film ''[[Fellini Satyricon|Satyricon]]'' di [[Fellini]] dopo averlo visto<ref>''[[La Stampa]]'', 5 aprile [[1970]] pag.9</ref>.
La limousine portava la targa GG 300 del Distretto di Columbia. Nel novembre 2015, le targhe venivano vendute all'asta per $ 100.000. [5]
 
Per tre mesi tornava spesso a casa con scatole di profumo, pacchi di [[creolina]] e deodorante che servivano per affievolire l'odore della decomposizione<ref>''[[L'Unità]]'', 11 luglio [[1972]] pag.5</ref>.
==Assassinio di John Fitzgerald Kennedy==
{{vedi anche|Assassinio di John Fitzgerald Kennedy}}
[[File:John F. Kennedy motorcade, Dallas crop.png|thumb|right|JFK, Jackie e i Connally sulla limousine presidenziale.]]
Il 21 novembre [[1963]] la SS-100-X fu caricato su un [[Fairchild C-123 Provider]] pilotato dal Capitano Thomason del 76th Airlift Squadron e volò a [[San Antonio (Texas)|San Antonio]] e poi all'[[aeroporto di Dallas-Love]] dove venne depositata in un parcheggio sotterraneo.
 
===La scoperta===
Dopo il ferimento mortale del [[John F. Kennedy]] e il ferimento del governatore [[John Connally]] alle 12:30 CST circa, la SS-100-X venne portata al [[Parkland Memorial Hospital]]. I proiettili colpirono il telo e il tettuccio apribile in [[plexiglas]]. Più tardi quel pomeriggio alle 15:30 CST, l'auto venne portata all'aeroporto di Dallas-Love e caricata su un [[Lockheed C-130 Hercules]] e portata alla [[Andrews Air Force Base|Base Aerea Andrews]] nei pressi di [[Washington DC]], atterrando alle 20:00 EST. Dopo l'arrivo alla base aerea, la limousine presidenziale venne stata consegnata al garage della [[Casa Bianca]]. I servizi segreti e in seguito l'[[FBI]] hanno scattato le foto degli interni della limousine e hanno cercato prove prima che fossero accuratamente pulite e analizzate.
A fine marzo Luberti inviò una missiva alla Questura di Roma con scritto:
{{quote|La mia adorata diletta si trova morta in via Francesco Pallavicini 52. Nell’interno troverete un’arma da guerra con la quale non me la sono sentita di vendicare e di colpire il responsabile del suicidio della mia donna. Fate attenzione e prendete le vostre precauzioni perché il corpo si trova in stato di avanzata putrefazione. Qualche ora dopo che avrete ricevuto questa lettera sarò espatriato.}}
 
Dopo una settimana il 3 aprile la polizia forzò la porta per entrare. Gli agenti trovarono tutte le porte della casa sigillate e dopo averle aperte trovarono molto disordine e un'aria irrespirabile. Nella cucina c'erano i resti di un pranzo mangiato velocemente poi in fondo al corridoio che percorreva tutta la casa una fila di piatti ripieni di deodoranti e un grosso secchio disinfettante e nella stanza matrimoniale c'era il cadavere di Carla Gruber da tre mesi. L'arma del delitto non venne ritrovata<ref>''[[La Stampa]]'', 4 aprile [[1970]] pag.11</ref>.
== Altri progetti ==
 
{{interprogetto|commons=Category:SS-100-X (presidential automobile)}}
Sulla porta d'ingresso della stanza matrimoniale Luberti aveva scritto questo messaggio:
==Voci correlate==
 
*[[Sunshine Special]]
{{quote|Chiudo la porta il 20 gennaio alle ore 16. Che potevo fare di meglio se non amarti sino alla fine dei tuoi giorni, mia diletta Regina? Dammi il tempo di compiere tutto il resto come mi hai ordinato.}}
==Collegamenti esterni==
 
*{{en}} [http://ss100x.com/ Pagina dedicata alla limousine presidenziale]
===La fuga e il processo===
*{{en}} [https://www.thehenryford.org/collections-and-research/digital-resources/popular-topics/kennedy-limo/ Kennedy Presidential Limousine] sul sito dell'[[Henry Ford Museum]]
Dopo l’omicidio, Luciano Luberti cercò di costruirsi un alibi e di depistare le indagini. La lettera anonima inviata alla Questura di Roma alludeva a un presunto suicidio della compagna e faceva pensare a un uomo disperato pronto a espatriare. Subito dopo l’invio della missiva, Luberti abbandonò l’appartamento di via Pallavicini e si trasferì a Montefiascone, dove aveva legami personali. Qui tentò di mantenere un basso profilo, ma il contenuto del diario rinvenuto nella sua casa e le contraddizioni nelle sue versioni lo resero rapidamente sospettato principale.
 
La polizia lo arrestò poche settimane dopo. Durante gli interrogatori, Luberti negò a più riprese l'omicidio, sostenendo che Carla Gruber avesse assunto una dose eccessiva di barbiturici e poi si fosse sparata da sola. Le indagini medico-legali, tuttavia, esclusero nettamente questa ipotesi: la traiettoria del proiettile non era compatibile con un gesto autolesionistico e la quantità di luminal assunta non era sufficiente a provocare la morte.
 
Il processo si aprì a Roma nel 1971 e suscitò enorme interesse mediatico. La pubblica accusa sottolineò la freddezza e la crudeltà del comportamento dell’imputato, che non solo aveva sparato alla donna, ma aveva lasciato la figlia minore convivere con il cadavere della madre per dodici giorni, tentando poi di sbarazzarsene affidandola ai parenti. A pesare sulla giuria furono anche le pagine del suo diario, dove Luberti descriveva con toni deliranti il suo amore ossessivo per Carla, al punto da riferire di averle raccontato interi film dopo la morte e di aver curato la messa in scena macabra dell’appartamento.
 
La difesa cercò di ottenere una riduzione della pena invocando un vizio parziale di mente, sostenendo che Luberti fosse dominato da disturbi paranoici e ossessivi. L’argomento, tuttavia, non venne accolto. La corte lo riconobbe colpevole di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere e lo condannò alla pena dell’ergastolo.
 
Nonostante la condanna, Luciano Luberti non scontò l'intera pena: beneficiando di riduzioni e misure premiali legate alla buona condotta e allo stato di salute, rimase in carcere per circa vent'anni effettivi. Negli anni Novanta ottenne la liberazione condizionale e tornò a vivere a Roma, dove morì nel 1993.
 
== Influenza culturale ==
* Il delitto di Carla Gruber è nella prima stagione del programma ''[[Delitti (programma televisivo)|Delitti]]''<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=oJUU8z0BPjY Delitti History Channel Il boia di Albenga]</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Luciano Luberti]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://spazio70.com/anni-70/msi-ordine-nuovo-e-avanguardia-nazionale/luciano-luberti-il-boia-in-doppiopetto/ Luciano Luberti, il boia in doppiopetto]
 
{{Portale|biografie}}
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[[Categoria:Casi di omicidio in Italia]]
[[Categoria:Storia di Bologna]]
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