M.12 (dirigibile): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: numeri di pagina nei template citazione e modifiche minori
 
(17 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile = dirigibile
|Nome = M.12
Riga 30:
|Tavole_prospettiche =
|Struttura = Dirigibile semirigido
|Lunghezza = {{M|81,25||ul=m}}
|Diametro = 17,00 m
|Altezza =
|Volume = {{M|12500||ul=m3}}
|Gas = [[idrogeno]]
|Rivestimento = [[tela]]
Riga 41:
|Passeggeri =
|Cabine =
|Capacità = Carico utile: {{M|4,950||ul=t}}
|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = 2 motori [[Maybach-Motorenbau|Maybach]]-[[Itala (azienda)|Itala]] D.2
|Potenza =2x220 220&nbsp;[[cavallo vapore|CV]] ciascuno
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = {{M|65||ul=kmh}}
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
Riga 67:
|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''I dirigibili italiani''<ref name=P2p138>{{Cita|Pesce 1982|p. 138}}.</ref>
}}
[[File:La tomba al cimitero del Verano di Roma dove riposa Remo La Valle.jpg|alt=la tomba al cimitero del Verano di Roma dove riposa Remo La Valle|miniatura|la tomba al cimitero del Verano di Roma dove riposa Remo La Valle]]
Il dirigibile '''M.12''' era un [[Dirigibile#Dirigibile rigido|dirigibile di tipo semirigido]] costruito in [[Italia]] dallo [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]] di [[Roma]] nella seconda metà degli [[anni 1910|anni dieci]] del [[XX secolo]] per scopi militari. L<nowiki>{{'</nowiki>}}''M.112'' apparteneva alla "Classe M", sottotipo da "Alta Quota", progettata dall'ingegnere [[Gaetano Arturo Crocco]]. L'aeronave effettuò un totale di 12 ascensioni, di cui una in missionimissione di [[guerra]], per complessive 22 ore e 45 minuti di volo.
 
== Storia del progetto ==
Dopo aver prodotto i primi dirigibili della Classe M, fu sviluppato una specifica versione da "Alta Quota", dotata di motori Maybach-Itala D.2 da 220 &nbsp;CV, capace di arrivare ad una quota di 4.&nbsp;500&nbsp;m con punte fino ai 5.&nbsp;000&nbsp;m.<ref name=C6p2>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 2}}.</ref> Lo studio dei nuovi criteri di impiego portò, nel [[1917]], alla costituzione di un Comando Cantieri Dirigibili retto dal [[maggiore]] [[Giuseppe Valle]].<ref name=C6p2/> Questo comando ebbe, da subito, il compito di stabilire i criteri del loro utilizzo, privilegiando l'azione offensiva contro le basi logistiche del nemico.<ref name=C6p2/> Il dirigibile ''M.12'', appartenente al "tipo M Alta Quota"<ref name=P2p58>{{Cita|Pesce 1982|p. 58}}.</ref>, dotato di involucro pesante, fu realizzato dalle [[Officine Savigliano]] tra la fine del [[1916]] e l'inizio del [[1917]].<ref name=C6p2/> Lo scheletro [[Metallo|metallico]] fu successivamente inviato presso l'aeroscalo di [[Campi Bisenzio]] dove fu assemblato e rivestito con l'involucro prodotto presso lo Stabilimento CostruzioneCostruzioni Aeronautiche di [[Roma]].<ref name=C6p2/> La prima ascensione avvenne a [[Firenze]] il 27 aprile 1917, al comando del capitano Tullio Biffi,<ref group=N>Insieme a lui si trovavano sulla navicella il vicecomandante, capitano Massari, il capitano Forges Davanzati posizionato nella postazione del mitragliere sopra l'involucro, il sottotenente Dal Pozzo, i motoristi operaio Cencioni, soldato Massero, soldato Benedetto. Inoltre si trovavano a bordo come passeggeri il capitano Munari e il sergente Fornaciari.</ref> con a bordo il progettista [[tenente colonnello]] [[Gaetano Arturo Crocco]].<ref name=C6p2/> Durante l'ascensione dell'8 maggio venne provato l'armamento di bordo ed eseguito un bombardamento simulato.<ref name=C6p3>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 3}}.</ref> I collaudi si svolsero a ritmo accelerato: il 12 maggio l'aeronave raggiunse una quota di 3&nbsp;750&nbsp;m; il 15 fu eseguito un bombardamento simulato davanti alla costa di [[Livorno]] sganciando da una quota compresa tra i 1&nbsp;500 e i 2&nbsp;000&nbsp;m.<ref name=C6p3/>
 
== Tecnica ==
Si trattava di un dirigibile di tipo semirigido con la [[gondola (aviazione)|navicella]], costruita in tubi d'[[acciaio]] rivestiti in [[tela]], capace di trasportate 20 persone, appesa al pallone a mezzo [[fune|cavi]] collegati ai nodi di una catenaria di cavo d'[[acciaio]],<ref name=P2p56/> cucita sulla gualdrappa del dirigibile e collegata alla [[trave]] rigida di [[carena]].<ref name=P2p56>{{Cita|Pesce 1982|p. 56}}.</ref> I [[Timone (aeronautica)|timoni di direzione]] erano due, posizionati sulla parte posteriore del dirigibile, ed aventi configurazione [[Biplano|biplana]].<ref name=P2p56/>
 
La propulsione era affidata a due motori [[Maybach-Motorenbau|Maybach]]-[[Itala (azienda)|Itala]] D.2 a [[motore in linea|6 cilindri in linea]] [[raffreddamento a liquido|raffreddati ad acqua]], eroganti la potenza di 220&nbsp;[[Cavallo vapore|CV]] ciascuno,<ref name=P2p59>{{Cita|Pesce 1982|p. 59}}.</ref> posizionati in coppia al centro della navicella ed azionanti [[Elica|eliche quadripala]] lignee.<ref name=C6p3/> I propulsori consentivano all'aeronave di raggiungere una velocità massima di circa 65&nbsp;km/h.<ref name=P2p56/>
 
L'armamento si componeva di un [[cannone|cannoncino]] Vicker-Terni cal.[[calibro (armi)|calibro]] 37/40&nbsp;mm, tre [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] e tre [[Pistola mitragliatrice|pistole mitragliatrici]].<ref name=C6p2/>
 
== Impiego operativo ==
L<nowiki>{{'</nowiki>}}''M.12'' venne mobilitato il 23 maggio, e il giorno successivo si trasferì sul campo d'aviazione di [[Casarsa della Delizia]] con a bordo lo stesso equipaggio del volo di collaudo.<ref name=C6p3/> Dopo aver subito l'ispezione finale l'aeronave entrò in servizio operativo il 28 maggio al comando del maggiore Agostoni.<ref name=C6p3/> Il nuovo comandante eseguì numerose ascensioni di addestramento, ma promosso tenente colonnello dovette cedere il comando al capitano [[Carlo GavottiGallotti]] il 12 luglio.<ref name=C6p3/> Pochi giorni dopo il dirigibile si trasferì a Tauriano di [[Spilimbergo]], sostituendo il similare ''[[M.9 (dirigibile)|M.9]]'' ivi dislocato.<ref name=C6p3/> Nella notte tra il 22 e il 23 luglio decollò, con a bordo 760&nbsp;kg di [[Bomba aeronautica|bombe]], per la sua prima missione bellica che aveva come obiettivo le posizioni [[Impero austro-ungarico|austro-ungariche]] sul massiccio dell'[[Hermada]], in particolare i concentramenti di truppe segnalati ad ovest di [[Duttogliano]] e [[Scoppo]].<ref name=C6p3/> Il decollo allaavvenne alle ore 24.00, e giunto su [[Palmanova]] il dirigibile scaricò la [[zavorra]] portandosi da una quota sotto i 2&nbsp;000 a 3&nbsp;200&nbsp;m, oltrepassando l'[[Isonzo]] alla confluenza col [[Torre (fiume)|Torre]]. Col favore del [[vento]] procedette ad una velocità di 90&nbsp;km/h, compiendo il tragitto di 15&nbsp;km che separavano l'Isonzo dall'Hermada con l'intenzione di passare in mezzo ai [[Proiettore di luce|proiettori posizionati]] uno sull'Hermada e uno sul Monte Terstlji.<ref name=C6p3/> Procedendo a 3&nbsp;600&nbsp;m<ref name=C6p3/> giunse in vista dell'obiettivo protetto da una [[foschia]] che impediva da terra di scorgerlo, quando i due proiettori, cui se ne aggiunse un terzo posto sempre sull'Hermada si misero alla ricerca di [[Aereo|aerei]] nemici.<ref name=C6p4>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 4}}.</ref> Alle ore 1:40 lanciò regolarmente il suo carico di bombe sulle postazioni di rovescio della posizione sull'Hermada, e con le prime esplosioni i due proiettori furono subito spenti.<ref name=C6p4/> Al termine delle esplosioni ne fu riacceso uno solo che cominciò a ricercare l'aeronave inquadrandola saltuariamente.<ref name=C6p4/> Gli austro-ungarici eseguirono un tiro di [[artiglieria]] con caratteristiche di interdizione a zona con [[Granata (arma)|granate]] regolate per esplodere ad alta quota contro il dirigibile che si era portato a 4&nbsp;320&nbsp;m.<ref name=C6p4/> A [[velocità]] ridottissima, e con un [[freddo]] molto intenso, l{{'<nowiki>}}'</nowiki>''M.12'' cercò di oltrepassare l'Isonzo, ma pochi chilometri prima dell'obiettivo a bordo dell'aeronave ci si accorse che la pressione all'interno dell'involucro stava diminuendo progressivamente in specialespecial modo nei compartimenti estremi di [[prua]] e [[poppa]].<ref name=C6p4/> Il comandante ordinoordinò subito di scendere di quota, ma poco dopo ci si accorse che i piani di coda si erano incastrati in posizione a salire, nonostante l'assiometro del fixator segnasse che erano nella massima posizione a scendere.<ref name=C6p4/> Quando anche i timoni andarono in avaria il dirigibile incominciò a girare in tondo, e allora furono spenti i propulsori lasciandosi trasportare dalla corrente aerea.<ref name=C6p5>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 5}}.</ref> Il dirigibile fu portato rapidamente sul mare, passando 4&nbsp;km ad [[est]] di di Punta Sdobba, e nonostante tutti i tentativi fatti, scendendo a 2,5&nbsp;m al [[secondo]], la navicella toccò la superficie del mare all'altezza di Bocca di Primiero, circa 4 miglia ad est della [[Laguna di Grado|laguna]] di [[Grado (Italia)|Grado]].<ref name=C6p5/> I membri dell'equipaggio riuscirono a segnalare la loro posizione tramite l'uso di una lampadina tascabile, e dopo essere stati inquadrati da un proiettore, da terra arrivò la segnalazione che i mezzi di soccorso stavano arrivando.<ref name=C6p6>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 6}}.</ref> Circa mezz'ora dopo alcuni [[Motoscafo armato silurante|MAS]] arrivarono sul posto, traendo in salvo allaalle 4:00 il comandante GavottiGallotti, e i sergenti motoristi Eugenio Costa e Silvio Alessi, mentre persero la vita il capitano Remo La Valle e il tenente del genio [[Silvio Soli]]<ref group=N>Entrambi vennero decorati con la [[Medaglia d'argento al valor militare]] alla memoria, così come GavottiGallotti, mentre Costa ed Alessi ricevettero quella di bronzo.</ref> i cui corpi vennero successivamente recuperati.<ref name=C6p7>{{Cita|Cocconcelli 2016|p. 7}}.</ref>
 
I resti del dirigibile furono successivamente recuperati da un [[rimorchiatore]] e da un [[barcone]] da carico, con la navicella che venne poi depositata sul Belvedere di Grado.<ref name=C6p7/> Durante la sua carriera l'M.12 compì in totale 12 voli, dei quali uno di [[guerra]], per un totale di 22 [[Ora|ore]] e 45 [[Minuto|minuti]] di volo.<ref name=C6p7/>
 
== Utilizzatori ==
Riga 102 ⟶ 103:
 
;Pubblicazioni
* {{cita pubblicazione |autore=Giorgio Danilo Cocconcelli|anno=2016|mese=aprile-giugno|titolo=La vita storia del dirigibile M.12|rivista=Ali antiche|editore=GAVS|città=Roma|numero=111|paginepp=2-8|cid=Cocconcelli 2016}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.quellidel72.it/storie/verona/dirigibili.htm|titolo=Dirigibili a Boscomantico - Circolo del 72|accesso=2 maggio 2019|editore=http://www.quellidel72.it|sito=Circolo del 72|cid=aw}}
 
{{Portale|aviazione|grande guerra|guerra}}
 
[[Categoria:Dirigibili del Regio Esercito]]