Raymond Aron: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Raymond Claude Ferdinand
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|Attività2 = sociologo
|Attività3 = storico
|AttivitàAltre = e [[Scienza politica|politologo]]<ref>{{cita web|url=https://www.lindau.it/Autori/Raymond-Aron |titolo=Raymond Aron|sito=Edizioni Lindau}}</ref>
|Nazionalità = francese
|
|Didascalia = Raymond Aron nel [[1966]]
}}
== Biografia ==
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=== Percorso professionale ===
Tornato in
Nel [[1939]] decide di cambiare università: è professore incaricato di filosofia sociale presso la Facoltà di lettere di [[Tolosa]]. Dal 1939 al [[1940]] partecipa al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] nell'esercito francese. Dopo la presa nazista di Parigi (23 giugno 1940) si trasferisce
Nel 1945 ritorna a Parigi, dove si stabilisce definitivamente. Il suo primo incarico accademico è svolto alla [[École nationale d'administration|Scuola nazionale d'amministrazione]] di Parigi (1945-47). Dal 1948 al 1954 insegna all'Istituto di studi politici della capitale.
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Prosegue l'insegnamento come professore incaricato; dal 1958 insegna presso la Facoltà di lettere e scienze umane della [[Sorbona]]. Tra i suoi assistenti spicca [[Pierre Bourdieu]] (1930-2002). Aron tiene principalmente corsi su [[Karl Marx]], ciò che ne fa un marxologo giudicato "neutrale" (poiché non-marxista). Dal 1970 alla morte è professore di sociologia della cultura moderna al [[Collège de France]].
;Carriera giornalistica
La carriera giornalistica di Aron inizia
=== L'impegno politico ===
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Nel resto degli anni Trenta si dedica quasi totalmente all'attività accademica. Nel [[1939]] scoppia la [[seconda guerra mondiale]]; nel maggio 1940 i nazisti avviano la [[Campagna di Francia]]. Dopo nemmeno due mesi, il 24 giugno [[1940]] la Francia viene sconfitta. Aron sceglie di non compromettersi col regime di [[Philippe Pétain]] e parte per Londra seguendo [[Charles de Gaulle]]. In Inghilterra si impegna nelle [[Forces Françaises Libres]].
Dopo la Liberazione, lavora per un certo periodo al ministero dell'Informazione, diretto dall'amico [[André Malraux]]. In più, s'impegna al fianco del [[Raggruppamento del Popolo Francese]] (RPF), il primo partito fondato da de Gaulle, nel [[1947]].
Militante negli anni cinquanta per l'indipendenza dell'[[Algeria]], col suo opuscolo ''La tragedia algerina'', Aron colpisce l'opinione pubblica francese, che si divide tra lui e [[Jean-Paul Sartre]], l'intellettuale vedette della
=== Gli allievi di Raymond Aron ===
La maggior parte di essi collabora, o ha collaborato, alla rivista ''[[Commentaire]]'', fondata insieme a [[Raymond Barre]] ed altri allievi.
''Commentaire'' può essere considerata una "rivista aronniana". La rivista è anche il punto d'incontro della scuola di pensiero aronniana<ref>Pierre Manent, ''Raymond Aron éducateur'', Commentaire 1985/1 (numero 28-29).</ref>, fondata su un [[liberalismo]] moderato, venato di conservatorismo, con un occhio verso la cultura anglo-sassone. È attivo un centro di studi di filosofia politica, il ''Centre Raymond Aron'', presso la [[École des
== L'intellettuale scomodo ==
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Nati nello stesso anno, i due effettuarono un percorso culturale comune. I differenti stili intellettuali emersero presto e le loro vicende si separarono nel 1940, quando Parigi fu occupata dai nazisti. Aron seguì [[Charles de Gaulle]] a Londra, mentre Sartre rimase nella capitale occupata dai nazisti.
Dopo la fine della guerra Aron denunciò i crimini del totalitarismo
Nel [[1975]] denunciò lo scandalo dei «[[boat people]]», i
== Il pensiero ==
=== Il
Definizione di ''[[totalitarismo]]'':
«Mi sembra che i 5 elementi principali siano i seguenti:
# Il fenomeno totalitario sopraggiunge in un regime che concede ad un partito il monopolio dell'attività politica.
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Raymond Aron è un teorico del [[realismo (filosofia)|realismo]], fortemente influenzato da [[Carl von Clausewitz|Clausewitz]] e [[Alexis de Tocqueville]].
Per Aron, le [[relazioni internazionali]] hanno una loro specificità, essendo ben distinte dalla [[politica]] interna degli stati. Nelle relazioni internazionali, vi è una certa «legittimità e legalità nel ricorso per primi alla forza armata»: «''[[Max Weber]] definiva lo stato come colui che detiene il monopolio della violenza legittima. Noi diciamo che la società internazionale è caratterizzata dall'assenza di un'istanza che detenga il monopolio della violenza legittima.''
Egli considera impossibile una teoria generale delle relazioni internazionali, rifiutando la concezione causale (esplicativa) in favore di una concezione comprensiva emergente dall'analisi [[Sociologia|sociologica]] degli scopi che gli stati possono perseguire. È questo indirizzo "pratico" delle relazioni internazionali che Aron tenterà di sviluppare ''Paix et guerre entre les nations'' (1962).
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* ''Mémoires'' (1983) (“Memorie”)
* ''Le Marxisme de Marx'' (2002) (“Il marxismo di Marx”).
* ''Raymond Aron spectateur engagé''. Entretiens avec Raymond Aron. Durée: 2H30 - DVD
* ''De Giscard à Mitterrand: 1977-1983'' (editoriale apparso ne ''l'Express''), prefazione di Jean-Claude Casanova. Éditions de Fallois, [[Parigi|Paris]], ottobre 2005. 895 pagine. ISBN 2-87706-570-7 (“Da Giscard a Mitterrand”).
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*Giulio De Ligio, ''Il processo, il dramma e la forma politica. Saggi su Raymond Aron'', Historica, Cesena 2018
*Massimiliano Guareschi, ''I volti di Marte. Raymond Aron sociologo e teorico della guerra'', Ombre Corte, Verona 2010
*Carla San Mauro, ''Raymond Aron e gli Stati Uniti: anni di guerra, sguardi di pace (1945-1972)'', FrancoAngeli, Milano, 2019
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|motivazione =
|data = 1937
}}{{Onorificenze
|immagine = Croix de Guerre 1939-1945 ribbon.svg
|nome_onorificenza = Croix de guerre 1939-1945 con palme (Francia)
|collegamento_onorificenza = Croix de guerre 1939-1945 (Francia)
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Commendatore.jpg
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordine delle Palme Accademiche
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = D-PRU Pour le Merite 1 BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (Germania)
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|motivazione =
}}
==Note==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.catallaxia.org/sections.php?op=viewarticle&artid=34|titolo=Riassunto de “L'oppio degli intellettuali”|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070313142518/http://www.catallaxia.org/sections.php?op=viewarticle&artid=34|dataarchivio=13 marzo 2007}}
* {{cita web|url=http://www.catallaxia.org/sections.php?op=viewarticle&artid=37|titolo=Aron di fronte al maggio ’68|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070313142536/http://www.catallaxia.org/sections.php?op=viewarticle&artid=37|dataarchivio=13 marzo 2007}}
{{Liberalismo}}
{{Premio Erasmo}}
{{Premio Goethe}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofia|politica|sociologia}}
[[Categoria:Ebrei francesi]]▼
[[Categoria:Anticomunisti francesi]]
[[Categoria:antifascisti francesi]]
[[Categoria:Collège de France]]
▲[[Categoria:Ebrei francesi]]
[[Categoria:Liberali]]
[[Categoria:Ordine delle Palme Accademiche]]
[[Categoria:Professori dell'École normale supérieure]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Montparnasse]]
[[Categoria:Studenti dell'École normale supérieure]]
[[Categoria:Ufficiali della Legion d'onore]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Erasmo]]
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