Afragola: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Afragola
|Panorama = Municipio_Afragola.jpg
|Didascalia = Palazzo di Città
|Bandiera = Afragola-
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Napoli
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 17.9
|Note superficie =
|Sottodivisioni = Capo Mazzo, Saggese
|Divisioni confinanti = [[Acerra]], [[Caivano]], [[Cardito]], [[Casalnuovo di Napoli]], [[Casoria]]
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|Nome abitanti = afragolesi
|Patrono = [[san Gennaro]]<br/>[[sant'Antonio di Padova]]
|Festivo = 19 settembre, 13 giugno
|Mappa = Map of comune of Afragola (Metropolitan City of Naples, region Campania, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Afragola nella [[città metropolitana di Napoli]]
}}
'''Afragola''' (
== Geografia fisica ==
Afragola è situato nella [[Zona Nord C.M. di Napoli|Zona Nord]] della città metropolitana di Napoli, si trova nel cuore dell'antica
=== Territorio ===
Storicamente rappresenta uno dei maggiori centri dell'entroterra napoletano, con una forte vocazione rurale ma anche con un centro fortemente urbanizzato sin dal [[XVI secolo]], quando divenne la città più popolosa della
== Origini del nome ==
La prima menzione del nome (''Afraore'') risale all'anno [[1131]].<ref>{{Cita libro|titolo=Regii Neapolitani Archivi Monumenta (RNAM) |volume=VI}}</ref> Altre varianti in carte successive sono "Afragone", "Afraolla", "Fraolla", "Afrangola". Il nome [[medievale|Medioevo]] del casale è registrato nei documenti di età [[Angiò|angioina]] e [[Corona d'Aragona|aragonese]] come "''Villa Fragorum''".
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Afragola}}
=== Età antica ===
Tra il [[Neolitico|Neolitico avanzato finale]]/[[Età del rame|Eneolitico non avanzato]] e l'[[età del bronzo]], l'area su cui oggi sorge Afragola era occupata da popolazioni non meglio identificate (forse provenienti dall'interno) che si erano insediate nel territorio con piccoli villaggi, ad esempio il [[villaggio del bronzo antico di Afragola]].<ref name="IIPP">{{cita|Laforgia ''et al''|pp. 1-12}}.</ref><ref name="Nava"/> L'eruzione [[Vesuvio|vesuviana]], conosciuta come "[[Eruzione delle Pomici di Avellino|Pomici di Avellino]]", spazzò via queste comunità e ricoprì la zona di cenere e piroclasti, provocando l'insabbiamento dei villaggi e il sollevamento del suolo di oltre un metro.<ref name="Nava">{{Cita|Nava ''et al''|pp. 101-126}}.</ref>
Dal [[IV secolo a.C.]] il territorio fu nuovamente interessato da fenomeni di insediamento demico, di provenienza [[Sanniti|sannita]], seppur di scarsa dimensione: a questo periodo risalgono diverse tombe risalenti al [[III secolo a.C.]];<ref name="CA">{{Cita|RRSC, 2001|pp. 49-58}}.</ref> una di queste è esposta, completamente restaurata, nella sala LXVII del [[Museo archeologico nazionale di Napoli]].<ref name="CA"/>
Dell'età classica non è emerso quasi nulla. Fino al 1949 era presente presso la Tenenza dei Carabinieri una colonna con incise iscrizioni di dedica all'[[Imperatore romano|imperatore]] [[Augusto]], distrutta ignominiosamente; oltre a un'[[altare|ara]] augustea (distrutta per ricavarne brecciame per la ricostruzione delle strade) e altri oggetti di uso quotidiano come un torchio per il vino.<ref name="CA"/>
Negli scavi degli anni Sessanta del Novecento presso la località Badagnano fu rinvenuta, inoltre, una moneta [[Adriano|adrianea]] del [[II secolo d.C.]] che, se non denuncia la persistenza sicura di un abitato nell'area, segnala che essa rimase tuttavia di passaggio fra la costa e l'interno.<ref name="CA"/>
=== Età medievale ===
Con la caduta della rete sociale e politica dell'[[Impero romano d'Occidente]] e l'impaludamento del fiume [[Clanio]] vi fu un silenzio delle fonti archeologiche e documentarie fino al [[X secolo]].<ref name="CA"/>
Da questa data iniziò a manifestarsi un ripopolamento di tutta la [[Pianura Campana]]. Il sito della futura Afragola era occupato da diversi [[Pagus|pagi]], villaggi rurali di piccola dimensione, occupati dai coloni delle vastissime terre: Arcopinto (a ovest dell'attuale centro storico cittadino, verso [[Frattamaggiore]]), Arcora (a sud-est), Salice (a sud), San Salvatore delle Monache (sito non ben definito ma a nord dell'attuale centro, presso il Clanio), Cantarello (a sud).<ref name="CA"/>
Tra il [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]] questi villaggi cominciarono ad essere assorbiti da insediamenti demici più grandi, riuniti ciascuno intorno ad una chiesa: Santa Maria d'Ajello, San Giorgio e [[Chiesa di San Marco in Sylvis|San Marco]].<ref name="CA"/>
Afragola si formò nel XIII secolo dal progressivo ampliamento e dal conseguente saldamento di queste tre entità demiche principali; diverso fu, tuttavia, il caso di Arcora, mai incorporato nel tessuto urbano primigenio per la sua lontananza e che nella seconda metà del XIII secolo risultava addirittura spopolato.<ref name="CA"/>
Risulta quindi senza fondamento la tradizione che vuole che la città sia stata fondata nel [[1140]] dal re [[Ruggero II di Sicilia]], detto Ruggero il Normanno, il quale avrebbe distribuito terre incolte ai suoi veterani;<ref name="CA"/> episodio raffigurato nell'affresco della sede municipale, eseguito dal pittore Augusto Moriani nel [[1886]].<ref name="CA"/> Tale tradizione, malgrado tutto, è stata già da tempo riconosciuta come falsa dallo storico ottocentesco [[Bartolommeo Capasso]].<ref name="CA"/>
Parte del suo territorio fu feudo dell'[[Arcidiocesi di Napoli|arcivescovo di Napoli]] e uno dei "casali" considerati parte integrante di Napoli.<ref name="CA"/> Alcune terre furono possesso feudale di vari personaggi, mentre altre appartenevano al demanio regale; la collettività locale si era organizzata in una [[universitas]] guidata da un ''syndicus''.<ref name="CA"/>
=== Età moderna ===
Nel [[1576]] essa acquistò i diritti della parte feudale (posseduta per ultimo dal barone Paolo Capece-Bozzuto) e della parte demaniale del suo territorio, mentre il re si riservava il diritto di nominare un governatore per l'amministrazione del "casale".<ref name="CA"/>
Nel [[1639]] [[Ramiro Felipe Núñez de Guzmán]], duca di [[Medina de las Torres|Medina]], [[viceré di Napoli]], decise di vendere i "casali" per finanziare la [[guerra dei Trent'anni]] e gli abitanti di Afragola furono costretti a versare {{formatnum:18000}} [[Ducato (moneta)|ducati]] per essere mantenuto in demanio.<ref>{{Cita libro|titolo=[[Archivio di Stato di Napoli|A.S.N.]], ''Notai del XVII secolo'', notaio Massimino Passero, 121/20, f. 159}}</ref>
=== Età contemporanea ===
[[File:Italy - NARA - 68155265.jpg|miniatura|Veduta aerea storica]]
==== Il periodo fascista ====
Sotto il regime [[Fascismo|fascista]] Afragola, come tutti i comuni italiani, fu amministrata da un [[podestà (fascismo)|podestà]] (dal [[1927]] al [[1943]] Luigi Ciaramella).<ref name="SA"/> L'area urbana si ampliò, e molte strade furono dotate di rete fognaria e pavimentazione regolare.<ref name="SA">{{Cita news|autore=Domenico Corcione|url=https://www.ilgiornaledicasoria.it/storia-di-afragola-iii-dallunita-a-un-futuro-incerto/|titolo=Storia di Afragola III - dall'Unità a un futuro incerto|giornale=Il Giornale di Casoria|data=5 agosto 2014|accesso=7 febbraio 2020|dataarchivio=2 gennaio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240102124844/https://www.ilgiornaledicasoria.it/storia-di-afragola-iii-dallunita-a-un-futuro-incerto/|urlmorto=sì}}</ref>
Il 5 ottobre [[1935]] il re [[Vittorio Emanuele III]], su proposta del podestà, conferì al Comune il titolo di "città", come commemorato da una targa marmorea affissa nell'atrio di Palazzo Civico il successivo 28 ottobre.<ref name="ACSFascCom"/>
Con l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre 1943]], la città fu occupata dai tedeschi, che posero un [[Campo di concentramento di Afragola|campo di prigionia]] all'interno del Casone Spena, nell'area dell'Arcopinto e il 2 ottobre dello stesso anno compirono due stragi, la cosiddetta [[Strage di Afragola]], durante le quali furono assassinate 11 persone,<ref name="SF1">{{Cita web|url=http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/via%20Circonvallazione%20Afragola%202-10-1943.pdf|titolo=Episodio di via Circonvallazione Afragola 2-10-1943|editore=[[Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia]]|accesso=25 luglio 2019}}</ref><ref name="SF2">{{Cita web|url=http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/masseria%20D_Ambra%20Afragola%202-10-1943.pdf|titolo=Episodio della masseria D’Ambra Afragola 2-10-1943|editore=[[Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia]]|accesso=25 luglio 2019}}</ref> in onore delle quali, l'11 ottobre dell'anno seguente, il politico [[Adolfo Omodeo]] dettò i versi di un'epigrafe commemorativa recante il testo: {{Citazione|{{maiuscoletto|Alla memoria delle XI vittime della ferocia nazista e dei XXX che furon travolti nella battaglia innocenti espianti gli uni e gli altri la comune colpa della mal custodita libertà civile a monito perenne per i presenti e per i posteri i cittadini d'Afragola pongono questo marmo il primo giorno della Liberazione ad opera delle mani alleate addì 11 ottobre MCMXLIV}}|Epigrafe<ref>{{Cita|Omodeo|p. 530}}.</ref>}}
Tuttavia, il 2 ottobre le truppe corazzate alleate, tra le quali il ''1st Royal Tank Regiment'' (con le sue [[fanteria motorizzata|compagnie motorizzate]] ''C Coy'' e ''1 R.B.''), il ''5th Regiment Royal Artillery'' (in particolare l{{'}}''H Trp'' e il ''Bty H.Q.'' della ''CC Battery'', comandata dal maggiore Francis Brian Wyldbore-Smith) e il ''17th Royal Regiment of Canadian Artillery'',<ref>{{Cita web|url=http://www.desertrats.org.uk/WarDiaries/CC_Battery/CCBattery1943.htm|titolo=War Diaries of CC Battery, Royal Horse Artillery 1943|editore=Desert Rats|accesso=4 agosto 2019|lingua=en}}</ref><ref name="Forty">{{Cita|Forty|pp. 165-167}}.</ref> provenienti da [[Somma Vesuviana]], insieme ad alcune [[autoblindo]] venute da [[Casalnuovo di Napoli]], si diressero verso Afragola, dove si trovava il quartier generale della brigata, il ''Brigade Tactical H.Q.'', con l'intenzione di spingersi fino ad [[Acerra]], assediata dalle truppe naziste.<ref name="Forty"/><ref name="Libertini">{{Cita|Libertini|pp. 270-271}}.</ref>
Il 3 ottobre dello stesso anno, dopo scontri a fuoco con i tedeschi, provenienti da [[Cardito]] e da [[Caivano]], a San Michele e nei pressi del lazzaretto, questi ultimi furono messi in fuga dai contingenti alleati.<ref name="Libertini"/> Nel mentre, le truppe naziste occuparono la [[strada statale 87 Sannitica]].<ref name="Libertini"/>
Fino al 4 ottobre, le truppe tedesche, per far fronte agli scontri alleati, formarono una linea di difesa con cannoni semoventi al bivio Cardito-Afragola-Casoria, nei pressi della Masseria Lombardi, due a [[Cardito]] ed altri quattro a sud della città, oltre a batterie di artiglieri, mitragliatrici, trincee e unità di fanteria alla masseria della principessa Caracciolo e nella Porchiera.<ref name="Libertini"/>
In seguito alla fuga dei tedeschi, gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] allestirono un campo di prigionia, il cosiddetto [[Campo di internamento di Afragola|campo 209]], sotto il comando dei militari inglesi.<ref name="Di Fiore">{{Cita|Di Fiore|2012}}.</ref>
=== Simboli ===
{{Stemma
|immagine = Afragola-Stemma.svg
|nome = Stemma comunale di Afragola
|testo =
|blasonatura = {{Citazione|1. Il Comune ha, come suo simbolo distintivo, lo stemma d'oro alla mano di carnagione impugnante
quattro fragole fruttate di rosso fogliate di verde, riconosciuto con Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri del 29 marzo 1945.<br/>2. Il Comune fa uso, nelle cerimonie ufficiali, del Gonfalone autorizzato dal Presidente della
Repubblica in data 31 marzo 1999.<br/> 3. Il Comune di Afragola si fregia del titolo di "Città", concesso con Regio Decreto del 6 settembre
1935.|Statuto del comune di Afragola<ref name="Statuto">{{cita web|url=http://www.comune.afragola.na.it/documents/statuto.pdf|titolo=Statuto del Comune di Afragola|editore=Comune di Afragola|accesso=19 dicembre 2019|dataarchivio=19 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191219190923/http://www.comune.afragola.na.it/documents/statuto.pdf|urlmorto=sì}}</ref>}}
[[File:Afragola-Gonfalone.png|130px|Il gonfalone di Afragola costituito da un ''drappo partito di giallo e di rosso, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dallo stemma civico con l’iscrizione centrata d’oro, recante la denominazione della Città''<ref>{{Cita web|url=https://www.araldicacivica.it/stemmi/comune/afragola/|titolo=Città di Afragola|editore=Araldica Civica|accesso=19 dicembre 2019|dataarchivio=21 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191021231551/http://www.araldicacivica.it/stemmi/comune/afragola/|urlmorto=sì}}</ref>.]]
}}
I simboli di Afragola sono lo stemma e il gonfalone, così come riportato nello [[Statuto comunale]].<ref name="Statuto"/>
Lo stemma di Afragola è costituito da uno [[Scudo francese moderno|scudo sannitico]] di color [[Oro (araldico)|oro]] su cui è sovrapposta una mano che impugna quattro fragole [[Rosso (araldica)|rosse]]. Il tutto è racchiuso ai lati da un ramo di [[Laurus nobilis|alloro]] e uno di [[Quercus|quercia]], legati insieme da un nastro [[Bandiera d'Italia|tricolore]]. Lo scudo, che è [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una [[Corona muraria|corona turrita]] colore oro o nero, simbolo del [[Titolo di città in Italia|titolo di città]], è in uso, nella sua forma moderna, dal 29 marzo 1945, quando fu emanato il relativo decreto di concessione da parte dello Stato.<ref name="Statuto"/>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Regio decreto-legge<ref name="ACSFascCom">{{Cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5941 |
|data = [[5 settembre]] [[1935]]
}}
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Il territorio comunale di Afragola è disseminato di chiese e cappelle, quasi tutte di rilevante interesse storico-artistico, architettonico o culturale. Ad eccezione di Santa Maria la Nova e di alcune cappelle non più esistenti in località Cantariello e in contrada Salice, gli edifici di culto sono tutti situati nell'abitato principale del Comune. Negli anni '60 il territorio risultava essere suddiviso in
Rilevante sotto il profilo storico - artistico è la chiesa di Santa Maria La Nova, detta Scafatella, intitolata alla [[Madonna di Costantinopoli]], situata nella borgata Capo Mazzo (di fronte all'ingresso dei centri commerciali della contrada omonima). Si è ritenuto che risalisse al XII secolo ma secondo altri è di epoca posteriore (XV secolo).<ref>{{Cita libro|autore=Domenico Corcione|titolo=Il caso Afragola. Per una rivalutazione della storia locale in ottica storiografica.|annooriginale=2019|pp=pp. 63-65}}</ref>
=== Architetture civili ===
[[File:Castello di Afragola 1933.jpg|miniatura|Castello di Afragola nel 1933]]
=== Altro ===
; Piazza del Municipio: In origine esisteva come piccolo slargo con il nome di "piazza dell'Arco".<ref name="SA2">{{cita web|url=http://www.comune.afragola.na.it/arte/?page_id=19|titolo=Il Municipio|editore=Comune di Afragola|accesso=18 aprile 2020|urlmorto=sì}}</ref> Vi si affacciava la piccola chiesa di San Nicola di Bari.<ref name="SA2"/> L'antica ''universitas'', organizzazione degli abitanti che rappresentava la città, che si era riunita inizialmente nella chiesa di Santa Maria della Misericordia (piazza Ciampa), prese in affitto nella prima metà del [[XVIII secolo]] alcuni ambienti di "palazzo Tuccillo" in via San Giovanni.<ref name="SA2"/> Nel [[1860]] si decise di abbattere alcuni edifici, compresa la chiesa di San Nicola, tra la via suddetta e il vicolo dell'Arco per creare una piazza antistante; fallite le trattative per l'acquisto del palazzo Tuccillo, una nuova sede municipale fu eretta nel 1870 sul fondo della piazza, ad opera degli architetti Carlo Ciaramella e Francesco Danise.<ref name="SA2"/> Sull'attuale piazza si affaccia anche il "palazzo Migliore", del [[XVII secolo]].<ref name="SA2"/>
; [[Cimitero dei colerosi di Afragola|Cimitero dei colerosi]]: Edificato probabilmente dopo il 1656, presso la chiesa della Scafatella e la strada provinciale 341 Capomazzo - Cinquevie, fu utilizzato in seguito come discarica.
; [[Centro storico di Afragola|Centro storico]]: Centro storico della città.
=== Siti archeologici ===
;[[Villaggio del bronzo antico di Afragola]]: Villaggio risalente all'[[età del bronzo]], distrutto dall'[[eruzione delle Pomici di Avellino]].<ref name="IIPP"/>
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 i cittadini stranieri residenti erano 1903, corrispondenti al 3,1% della popolazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/89-afragola/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=Cittadini stranieri Afragola 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera
e popolazione residente straniera per sesso}}</ref> La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Ucraina con il 19,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Burkina Faso e dal Ghana.
=== Tradizioni e folclore ===
* Festa di [[Sant'Antonio di Padova]]. Quella del 13 giugno è la festa principale della città, gli afragolesi, infatti, riconoscono come loro protettore Sant'Antonio.<ref name="Zeppegno">{{cita|Zeppegno|p. 130}}.</ref> Secondo la tradizione,
* Incendio del campanile. Questa [[Fuochi d'artificio|manifestazione pirotecnica]] si fa risalire ad un'antica tradizione, ripristinata nel [[1995]] in occasione degli ottocento anni dalla nascita del Santo, il giorno dell'[[Assunzione di Maria|Assunzione]], per oltre un decennio si è ripetuto lo spettacolo pirotecnico che ha come fulcro il campanile della basilica di Sant'Antonio.<ref name="Italy">{{Cita web|url=https://www.italia-italy.org/evt21922-eventi-afragola/incendio-del-campanile|titolo=Afragola - Incendio del campanile|editore=Italia-Italy.org|accesso=2 aprile 2020}}</ref> Negli ultimi anni la manifestazione è stata nuovamente abolita in seguito al restauro del campanile, oggi, nella stessa giornata, si tengono spettacoli canori o fontane d'acqua danzanti.<ref name="Italy"/>
* Festa di [[San Marco evangelista]]. Patrono del quartiere "San Marco" si tiene il 25 aprile.<ref name="Comune">{{Cita web|url=http://www.comune.afragola.na.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1510:festa-in-onore-di-san-marco-evangelista&catid=16&Itemid=117|titolo=Festa in onore di San Marco Evangelista|editore=Comune di Afragola|accesso=2 aprile 2020|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Battenti|Festa dei fujenti]]. Legata al culto della "Madonna dell'Arco", venerata nell'[[Santuario della Madonna dell'Arco|omonimo santuario]] del comune di [[Sant'Anastasia (Italia)|Sant'Anastasia]] e che fu introdotta nel [[XIX secolo]],<ref name="Zeppegno"/> benché la prima attestazione storica per tale festa in Afragola risalga al 1923.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
Ad Afragola oltre alla [[Biblioteca del Convento di Sant'Antonio]] è presente una [[Biblioteca]] comunale che si trova in via Firenze 33. Questa mette a disposizione del pubblico circa 27 000 volumi, oltre a materiale interattivo e postazioni internet.<ref>{{cita web|url=https://anagrafe.iccu.sbn.it/it/ricerca/dettaglio.html?codice_isil=it-NA0299|titolo=Biblioteca comunale Afragola|editore=[[Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche|Istituto centrale per il catalogo unico]]|accesso=28 aprile 2020}}</ref>
====
Hanno sede ad Afragola numerose scuole di ogni ordine e grado, di cui 24 [[Scuola dell'infanzia|dell'infanzia]], 20 [[Scuola primaria in Italia|primarie]] e 6 [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|secondarie di primo grado]]; le [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]] si dividono in 3 licei (1 classico, linguistico e scientifico, 1 scientifico e delle scienze umane e 1 delle scienze umane), 5 istituti tecnici (1 a indirizzo economico e tecnologico, 3 a indirizzo tecnologico e 1 a indirizzo economico), 3 istituti professionali (3 dei servizi).<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/campania/89-afragola/34-scuole/|titolo=Scuole di Afragola|editore=Tuttitalia|accesso=28 aprile 2020}}</ref>
==== Università ====
Nell'anno accademico [[2005]]-[[2006]] è stato attivato un corso di laurea ("Ingegneria gestionale delle reti di servizi") dell'[[Università degli Studi di Napoli "Parthenope"]], con sede presso il palazzo Cuccurese, appositamente restaurato.<ref>{{Cita web|url=https://www.controcampus.it/2006/03/parthenope-la-facolt-dingegneria-sbarca-ad-afragola/|titolo=Parthenope: la facoltà d’ingegneria sbarca ad Afragola|editore=Controcampus.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200303161902/https://www.controcampus.it/2006/03/parthenope-la-facolt-dingegneria-sbarca-ad-afragola/|urlmorto=no|accesso=3 marzo 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unisob.na.it/inchiostro/index.htm?idrt=624|titolo=Ad Afragola una sede distaccata di ingegneria|editore=[[Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa"]]|città =[[Napoli]]|data=27 aprile 2006|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20200330131650/https://www.unisob.na.it/inchiostro/index.htm?idrt=624|urlmorto=no|accesso=30 marzo 2020}}</ref>
=== Eventi ===
==== Premio "Città di Afragola" ====
{{chiarire|La città è sede del premio "Città di Afragola - Ruggero il Normanno", istituito nel [[1990]] da Luigi Grillo, divenuto internazionale in occasione della decima edizione. Il premio viene assegnato ogni anno a personalità di rilievo nei campi della cultura, della politica, dell'imprenditoria, delle professioni, o ad autorità religiose e militari, e consiste in una statuetta in argento raffigurante il re normanno a cavallo. Vengono inoltre conferiti premi speciali (medaglia d'oro). Presenziano i discendenti della casa d'[[Altavilla]].|Chiarire la rilevanza della manifestazione con fonti terze autorevoli.}}
=== Teatro ===
Vi sono presenti tre teatri sul territorio afragolese. Nella parte sud-ovest della città si trova il Teatro Gelsomino, adibito anche a cinema, il quale con una capienza di 582 posti è la più grande struttura teatrale sul territorio ed è quello in cui vengono presentati spettacoli di maggiore rilevanza sia regionale sia nazionale.
Nel centro storico invece è presente un piccolo teatro denominato Civico 33 - Il Teatro in Una Stanza, che si concentra sulla commedia e che offre anche corsi di recitazione comica.
Infine, nella periferia settentrionale della città, più precisamente nel rione Salicelle, è collocato il Teatro Troisi, ove vengono svolti vari eventi culturali e presentate pièces variegate, anche in anteprima oppure gratuitamente.
=== Cucina ===
La cucina afragolese si inserisce nella tradizione della Campania centro-settentrionale (
Il menù delle feste comprende le ''polpette di San Marco'' ([[Polpetta|polpettine di carne]] [[maiale|suina]] e [[Bos taurus|bovina]] con [[Brassica oleracea var. acephala|cavolo nero]]
Per [[Pasqua]] sono tipici i [[Tarallo|taralli frolli]], pressoché sconosciuti al di fuori del territorio afragolese.<ref>{{Cita web|autore=Teresa De Masi|url=https://www.gennarino.org/wordpress2/taralli-frolli-di-afragola/|titolo=Taralli frolli di Afragola|editore=Gennarino.it|data=28 aprile 2019|accesso=2 aprile 2020}}</ref>
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Via Circonvallazione Afragola 1935.jpg|miniatura|Via circonvallazione nel 1935]]
Alcune zone abitate, gravitanti verso la città di Afragola, o storicamente collegate con essa, dipendono tuttavia amministrativamente dai comuni limitrofi (quartiere Casamerola nel comune di [[Casoria]], contrada Arcopinto, in parte nei comuni di [[Casoria]] e [[Cardito]], località di Filichito, a cui si è aggiunta la località di Botteghella, nel comune di [[Casalnuovo di Napoli]]).
Rimase invece dipendente da Afragola la contrada Salice, che attualmente costituisce un'isola amministrativa.
La borgata "Saggese" è in continua espansione ed insieme alla borgata di "Capo Mazzo" ospita abitazioni e alcuni esercizi commerciali, che si affiancano a un agglomerato industriale di modeste dimensioni e a una zona commerciale in costante espansione che si va saldando all'abitato.
== Economia ==
Nelle zone periferiche del Capomazzo e del Cantariello hanno sede alcune tra le maggiori strutture commerciali del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] (tra cui [[IKEA]], [[Leroy Merlin]] e Centro Commerciale "Le porte di Napoli" .<ref>{{Cita web|url=https://www.ikea.com/it/it/stores/napoli-afragola/|titolo=Napoli-Afragola|editore=[[IKEA]]|accesso=28 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.leroymerlin.it/negozi/napoli-afragola/info-e-contatti|titolo=Napoli-Afragola|editore=[[Leroy Merlin]]|accesso=28 marzo 2020}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è servita dallo svincolo
È inoltre interessata dal percorso dell'[[Strada statale 162 NC Asse Mediano|Asse Mediano]], con due uscite: Afragola-Cardito (al confine con Cardito) e Afragola parco commerciale .
Nel giugno del 2017 è stata aperta l'uscita Afragola centro-stazione AV. In fase di realizzazione è, invece, lo svincolo Afragola sud sull'[[Autostrada A16 (Italia)|autostrada A16]], a spese dell'[[IKEA]] all'esito di un lungo contenzioso con l'amministrazione comunale.<ref>{{Cita notizia|url=https://www.ansa.it/campania/notizie/2017/01/11/ikea-dovra-costruire-svincolo-autostrada_4734c3e5-7d48-4e37-9d61-fd8f1bad0a29.html|titolo=Ikea dovrà costruire svincolo autostrada|giornale=[[ANSA]]|data=11 gennaio 2017|accesso=28 marzo 2020}}</ref> Lo svincolo Afragola-Acerra cambierà nome in Afragola nord.
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione alta velocita, Zaha Hadid, Napoli Afragola.jpg|miniatura|
La città è servita da tre stazioni ferroviarie:
* [[Stazione di Casoria-Afragola|Casoria-Afragola]]
* [[Stazione di Salice|Salice]] sulla linea [[Ferrovia Napoli-Nola-Baiano|Napoli-Baiano]] della
* [[Stazione di Napoli Afragola|Napoli Afragola]], realizzata su progetto di [[Zaha Hadid]] sulla [[Ferrovia Roma-Napoli (alta velocità)|linea Roma-Napoli AV/AC]] nonché terminale della costruenda ferrovia [[Ferrovia Napoli-Foggia|Napoli-Bari AC]].<ref>{{Cita web|url=http://www.rfi.it/rfi/LINEE-STAZIONI-TERRITORIO/Le-stazioni/Accessibilità-stazioni/Info-Accessibilità-stazioni/NAPOLI-AFRAGOLA|titolo=Napoli-Afragola|editore=[[Rete Ferroviaria Italiana]]|accesso=28 marzo 2020}}</ref>
=== Mobilità urbana ===
Afragola era servita dalle autolinee pubbliche suburbane e interurbane gestite dalla [[CTP (Napoli)|CTP]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ctp.na.it/percorsi2.asp?LINEA=A4R|titolo=Linea: A4R - Afragola-Napoli (via Tangenziale) - Andata|editore=[[CTP (Napoli)|CTP]]|accesso=28 marzo 2020|dataarchivio=24 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424140353/http://www.ctp.na.it/percorsi2.asp?LINEA=A4R|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ctp.na.it/percorsi2.asp?LINEA=A3N|titolo=Linea: A3N - Afragola-Napoli (piazza Carlo III) - Andata|editore=[[CTP (Napoli)|CTP]]|accesso=28 marzo 2020|dataarchivio=27 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201127060823/http://www.ctp.na.it/percorsi2.asp?LINEA=A3N|urlmorto=sì}}</ref> Attualmente è attiva una linea bus di EAV, sullo stesso tracciato dell'A3N Afragola-Napoli operato da CTP. La [[Stazione di Napoli Afragola|stazione AV]] è servita da autolinee urbane, suburbane ed extraurbane esercite da ex CTP, [[Autoservizi Irpini|AIR]], ex [[CLP (azienda)|CLP]] ed [[Ente Autonomo Volturno|EAV]].<ref name="EAV"/><ref>{{Cita web|url=http://www.ctp.na.it/dettaglinews.asp?ID=816|titolo=Linea AV 4 (Casoria Staz. Trenitalia-Afragola-TAV)|editore=[[CTP (Napoli)|CTP]]|accesso=28 marzo 2020|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ctp.na.it/dettaglinews.asp?ID=815|titolo=Linea AV 2 (Caserta Staz. Trenitalia-TAV)|editore=[[CTP (Napoli)|CTP]]|accesso=28 marzo 2020|dataarchivio=21 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121135727/http://www.ctp.na.it/dettaglinews.asp?ID=815|urlmorto=sì}}</ref>
Fra il
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}{{ComuniAmminPrec|21 maggio 1987|10 agosto 1990|Errico Forte|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|<ref name=interno>{{cita web|url=http://amministratori.interno.it/|titolo=Anagrafe degli amministratori locali e regionali|editore=[[Ministero dell'Interno]]}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|10 agosto 1990|2 gennaio 1992|Gennaro Espero|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|28 gennaio 1992|19 marzo 1992|[[Alfonso Capone]]|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|18 maggio 1992|24 marzo 1993|Raffaele Errichiello|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|20 maggio 1993|29 marzo 1994|Augusto Iazzetta|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|28 maggio 1994|8 maggio 1995|Antonio Salzano|[[Partito Liberale Italiano]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|8 maggio 1995|24 ottobre 1996|Pasquale Caccavale|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]], [[Federazione Laburista|FL]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|24 ottobre 1996|19 dicembre 1996|Paola Basilone|5=[[Commissario prefettizio]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|19 dicembre 1996|28 aprile 1997|Paola Basilone|5=[[Commissario straordinario]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|28 aprile 1997|20 aprile 1999|Roberto Caiazzo|[[Alleanza Nazionale|AN]], [[Forza Italia (1994)|FI]], [[Centro Cristiano Democratico|CCD]], [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|20 aprile 1999|1º dicembre 1999|Arturo Caccia Perugini (commissario straordinario),<br>Mario Papa (sub commissario),<br>Giuseppe Tizzano (funzionario economico e finanziario)|5=[[Commissario straordinario|Commissione straordinaria]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|1º dicembre 1999|20 aprile 2000|Arturo Cacciaperugini (commissario straordinario),<br>Mario Papa (sub commissario),<br>Giuseppe D'Angelo (funzionario economico e finanziario)|5=[[Commissario straordinario|Commissione straordinaria]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|20 aprile 2000|4 agosto 2000|Roberto Caiazzo|[[Alleanza Nazionale|AN]], [[Forza Italia (1994)|FI]], [[Centro Cristiano Democratico|CCD]], [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|4 agosto 2000|14 settembre 2000|Arturo Cacciaperugini|5=[[Commissario prefettizio]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|14 settembre 2000|28 maggio 2001|Arturo Cacciaperugini|5=[[Commissario straordinario]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2001|16 maggio 2005|Santo Salzano|[[La Margherita|DL]], [[Democratici di Sinistra|DS]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]], [[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|16 aprile 2005|8 luglio 2005|Gaetano Piccolella|5=[[Commissario prefettizio]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|8 luglio 2005|25 ottobre 2005|Gaetano Piccolella|5=[[Commissario straordinario]]|6=<ref name=interno/>}}{{ComuniAmminPrec|25 ottobre 2005|29 aprile 2008|Raffaele Barbato (commissario straordinario),<br>Michele Mazza (sub commissario),<br>[[Alfonso Noce]] (funzionario economico e finanziario)|5=[[Commissario straordinario|Commissione straordinaria]]|6=<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|29 aprile 2008|14 giugno 2013|[[Vincenzo Nespoli]]|[[Il Popolo della Libertà|PdL]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]|Sindaco|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2013|10
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|12 febbraio 2021|18 ottobre 2021|Anna Nigro|5=[[Commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Infiltrazioni della camorra ===
Nel [[1999]] il consiglio comunale fu sciolto con [[decreto del presidente della Repubblica]], su proposta del [[Ministero dell'interno|ministro dell'
Nel 2005 l'amministrazione in carica, con decisione del Ministero dell'interno del 25 ottobre 2005, è stata sciolta perché gli accertamenti svolti dalla commissione di accesso hanno avvalorato «l'ipotesi della sussistenza di fattori di inquinamento dell'azione amministrativa dell'ente locale a causa dell'influenza della criminalità organizzata». Questa volta nessuna riabilitazione: sia il == Sport ==
'''Calcio'''
Nel comune ha sede la squadra di calcio [[Associazione Sportiva Dilettantistica Vis Afragolese 1944]] che ha disputato come massimo campionato la [[Serie C]]. Nella stagione 2024-2025 milita in Eccellenza.
'''Basket'''
La società di basket A.S.D. Pallacanestro Afragola che ha disputato come massimo campionato la [[Serie C regionale|Serie C]] e la società di rugby U.S. Rugby Napoli Afragola che ha disputato come massimo campionato la [[Serie A (rugby a 15)|Serie A a 15]]. Inoltre il comune ospita anche l'A.S.D. Afragola Volley, società di pallavolo militante nel campionato nazionale di [[Serie B (pallavolo maschile)|Serie B]] maschile.<ref>{{Cita web|url=https://www.lnd.it/it/seried-organizzazione/la-storia|titolo=Storia della Serie D|editore=[[Lega Nazionale Dilettanti]]|accesso=28 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://m.playbasket.it/campania/club.php?obj=3161|titolo=A.S.D. Pallacanestro Afragola|editore=PlayBasket.it|accesso=28 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.federugby.it/index.php?option=com_joomleague&func=showClubInfo&p=245&cid=275&lang=it|titolo=Informazioni Club Rugby Napoli Afragola|editore=[[Federazione Italiana Rugby]]|accesso=2 aprile 2019}}</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Castaldi
* {{Cita libro|autore=[[Bartolommeo Capasso|Bartolomeo Capasso]]
* {{Cita libro|autore=Domenico Chianese
* {{Cita libro|autore=[[Adolfo Omodeo]]|url=https://books.google.it/books?id=XexHAAAAMAAJ|titolo=Libertà e storia: scritti e discorsi politici|data=1960|editore=Giulio Einaudi Editore|cid=Omodeo}}
* {{Cita libro|autore=Luciano Zeppegno|url=https://books.google.it/books?id=JLkKAQAAIAAJ|titolo=Guida ai misteri e segreti di Napoli e della Campania|editore=Sugar|data=1969|cid=Zeppegno}}
* {{Cita libro|[[Gaetano Capasso]]|titolo=Afragola. Origini, vicende e sviluppo di un “casale” napoletano|città=Cardito|editore=Athena mediterranea|data=1974}}
* {{Cita libro|autore=AA. VV.|url=https://books.google.it/books?id=-_UG9Eu9_6oC|titolo=Vol. 15 - Raccolta Rassegna Storica dei Comuni - Anno 2001|editore=Istituto di Studi Atellani|data=2001|cid=RRSC, 2001}}
* {{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=PoTw1MJEynMC|titolo=Vol. 16 - Raccolta Rassegna Storica dei Comuni - Anno 2002|editore=Istituto di Studi Atellani|data=2002|cid=RRSC, 2002}}
* {{Cita pubblicazione|autore1=Maria Luisa Nava|autore2=Daniela Giampaola|autore3=Elena Laforgia|autore4= Giuliana Boenzi|anno=2007|titolo=Tra il Clanis e il Sebeto: nuovi dati sull’occupazione della piana campana tra il Neolitico e l’età del Bronzo|rivista=Atti della XL Riunione Scientifica, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica|città=Roma|annooriginale=2005|cid=Nava ''et al''}}
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Giacco|titolo=Terra Mia, Cultura popolare del territorio afragolese|editore=ARCA|data=2006}}
* {{Cita libro|autore1=Andrea Cozzolino|autore2=Antonio Gamboni|titolo=Napoli: i tram per la Provincia|editore=Rolando Editore|data=2010|isbn=88-89132-01-9|cid=Cozzolino, Gamboni}}
* {{Cita libro|autore=[[Gigi Di Fiore]]|titolo=Controstoria della Liberazione|editore=Biblioteca Universale Rizzoli|data=2012|isbn=978-88-58-62737-2|cid=Di Fiore}}
* {{cita web|autore=Elena Laforgia|autore2=Giuliana Boenzi|autore3=Tiziana Matarazzo|autore4=Monica Stanzione|url=http://preistoriadelcibo.iipp.it/contributi/2_18.pdf|titolo=18. Ambiente e biodiversità nella piana campana. Modalità di sfruttamento delle risorse vegetali in una comunità del Bronzo Antico. Il villaggio del Bronzo Antico di Afragola|editore=[[Istituto italiano di preistoria e protostoria]]|data=6-7 ottobre 2015|cid=Laforgia ''et al''}}
* {{Cita libro|autore=George Forty|url=https://books.google.it/books?id=g0J3BwAAQBAJ|titolo=Desert Rats at War: North Africa. Italy. Northwest Europe|data=2014|editore=Air Sea Media|lingua=en|cid=Forty}}
* {{Cita libro|autore1=Giacinto Libertini|autore2=Ludovico Migliaccio|url=https://books.google.it/books?id=KoaCDwAAQBAJ|titolo=Quarto Volume Seconda Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori 2018 a cura di Giacinto Libertini|data=2018|editore=Istituto di Studi Atellani|cid=Libertini}}
* Domenico Corcione, ''Il caso Afragola. Per una rivalutazione della storia locale in ottica storiografica'', Kindle editor, 2ª edizione, 2019.
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della città metropolitana di Napoli}}
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