Impulsività: differenze tra le versioni

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[[file:MRI of orbitofrontal cortex.jpg|thumb|[[Corteccia orbitofrontale]], parte della corteccia prefrontale che modella il [[processo decisionale]] e l'impulsività.]]
Il termine '''impulsività''' deriva dall'[[aggettivo]] impulsivo, che, a sua volta, viene dal [[lingua latina medievale|latino medievale]] ''impulsivus'', derivato dal [[verbo]] latino ''impellere'', il quale significa “spingere innanzi”. Tale aggettivo, riferito ad una persona, assume il [[significato]] di "che tende ad agire di impulso, in modo precipitoso e, talvolta, anche violento, senza valutare le conseguenze delle proprie azioni"<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/vocabolario/impulsivo/|impulsivo in Vocabolario-Treccani}}</ref>
L{{'}}'''impulsività''' è un [[Temperamento (psicologia)|temperamento]] definito come la tendenza ad agire esclusivamente per [[Desiderio (filosofia)|desiderio]] o per [[capriccio (psicologia)|capriccio]], un [[comportamento]] caratterizzato da poca o nessuna [[pianificazione]], [[Riflessione (filosofia)|riflessione]] o considerazione delle conseguenze.<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/impulsivita/|titolo=impulsività in Vocabolario|sito=[[Vocabolario Treccani|Treccani]]|accesso=8 giugno 2023|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://it.wiktionary.org/wiki/impulsivit%C3%A0|titolo=impulsività|sito=[[Wikizionario]]|accesso=8 giugno 2023|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Comportamento_impulsivo#:~:text=di%20comportamento%20impulsivo-,Definizione,se%20stessi%20o%20gli%20altri.|titolo=Comportamento impulsivo - Cause e Sintomi|sito=My-personaltrainer.it|accesso=8 giugno 2023|lingua=ita}}</ref>
 
L'impulsività è dominata da una bassa [[tolleranza]] allo [[stress]] e alla [[frustrazione]], [[Disturbo del controllo degli impulsi|mancanza di controllo degli impulsi]] e comportamenti [[aggressività|aggressivi]], che possono mettere a rischio l'individuo e possono essere associati ad atti criminali. Le azioni impulsive sono spesso "mal concepite, espresse prematuramente, troppo rischiose o inadeguate alla situazione che spesso si traducono in conseguenze indesiderabili", che mettono a rischio gli [[obiettivo (idea)|obiettivi]] a lungo termine e le strategie per il successo.<ref>Madden, Gregory J.; Johnson, Patrick S. (2010). "A Delay-Discounting Primer". In Madden, Gregory Jude; Bickel, Warren K. (eds.). Impulsivity: The Behavioral and Neurological Science of Discounting. Washington, DC: American Psychological Association. pp. 11–37. ISBN 978-1-4338-0477-9.</ref> È un elemento presente nel [[carattere (psicologia)|carattere]] di ogni persona e si manifesta quando un individuo reagisce a un bisogno interno oppure a una situazione in modo esagerato, cioè con una risposta troppo intensa rispetto allo [[stimolo]] che l'ha causata<ref name="Dizionario di psicoanalisi">{{cita libro | autore=Piero Petrini | autore2=Alessio Renzi | autore3=Anita Casadei | autore4=Annamaria Mandese | titolo=Dizionario di psicoanalisi. Con elementi di psichiatria psicodinamica e Psicologia Dinamica | anno=2013 | editore=Franco Angeli editore | città=Milano}}</ref>.
L'impulsività fa parte del [[carattere]] di ogni persona, ma in alcuni casi può manifestarsi in maniera più o meno prevalente, fino a diventare un vero e proprio [[disturbo di personalità]]<ref>{{cita|P.Pietrini, A.Renzi, A.Casadei, A.Mandese|p.184|Pietrini2014}}, 2014.</ref>. Un individuo è definito impulsivo, quando compie azioni o scelte sotto la spinta di un’impellente [[pulsione]]. Tale atteggiamento è caratterizzato dalla momentanea o permanente assenza di un controllo inibitorio appropriato. Il termine controllo inibitorio si riferisce alla capacità di trattenersi nell'eseguire azioni o scelte, cosicché sia disponibile il tempo necessario per valutare i costi, i benefici e le possibili conseguenze che quelle scelte determinerebbero<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>. La persona impulsiva, dunque, si troverà a compiere un’[[azione]] o una [[scelta]] in maniera del tutto irrazionale e inconsapevole<ref>{{cita web|https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/impulsivita.html|Impulsività in Le parole della Psicologia}}</ref>.
 
==Descrizione==
L'impulsività fa parte del [[carattere]] di ogni persona, ma in alcuni casi può manifestarsi in maniera più o meno prevalente, fino a diventare un vero e proprio [[disturbo di personalità]]<ref>{{cita|P.Pietrini, A.Renzi, A.Casadei, A.Mandese|p.184|Pietrini2014}}, 2014.</ref>. Un individuo è definito impulsivo, quando compie azioni o scelte sotto la spinta di un’impellenteun'impellente [[pulsione]]. Tale atteggiamento è caratterizzato dalla momentanea o permanente assenza di un controllo inibitorio appropriato. Il termine controllo inibitorio si riferisce alla capacità di trattenersi nell'eseguire azioni o scelte, cosicché sia disponibile il tempo necessario per valutare i costi, i benefici e le possibili conseguenze che quelle scelte determinerebbero<ref name="Impulsività in Treccani">{{cita web |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/ | titolo=impulsività in "Dizionario Treccani" | accesso=10 luglio 2020}}</ref>. La persona impulsiva, dunque, sicompie troverà a compiere un’un'[[azione (filosofia)|azione]] o una [[scelta]] in maniera del tutto irrazionale e inconsapevole<ref name="Parole psicologia">{{cita web | url=https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/impulsivita.html | titolo=Impulsività in Le parole della Psicologia | accesso=10 luglio 2020}}</ref>, agisce di impulso, in modo precipitoso e, talvolta, anche violento, senza valutare le conseguenze delle proprie azioni"<ref name="Impulsivo in Treccani">{{cita web| url=http://www.treccani.it/vocabolario/impulsivo | titolo=impulsivo in Vocabolario-Treccani | accesso=10 luglio 2020}}</ref>.
 
==Caratteristiche generali==
Le caratteristiche più comuni che si presentano in una persona impulsiva sono:
* L’incapacitàIl soggetto è incapace di resistere a qualsiasiun [[pulsione|impulso]], anche se questo potrebbe comportare conseguenze pericolose
* Il soggetto, prima di compiere l’azionel'azione, avverte dentro di sé una crescente tensione, dopodiché, nel momento in cui esegue l’azionel'azione, prova un senso di piacere e di sollievo
*Infine, è possibile che si presentino nel soggetto sentimenti di rimorso e di [[senso di colpa]], a causa dell’azionedell'azione che è stata appena eseguita<ref>{{cita web|https://www.psicologi-italiani.it/dizionario-di-name="Parole psicologia/i/significato-psicologico-del-termine-impulsivita.html|Impulsività" in Dizionario di Psicologia}}</ref>.
 
In alcuni casi l'impulsività può manifestarsi in maniera più o meno prevalente, fino a diventare un vero e proprio [[disturbo di personalità]]. Quest'ultimo caso si verifica quando l'istinto prende il sopravvento sulla volontà, causando comportamenti violenti, che possono mettere a rischio non solo la vita dell'individuo in questione, ma anche l'incolumità delle persone che gli stanno vicino<ref name="Dizionario di psicoanalisi" />.
Si distinguono due tipi di impulsività: l’impulsività cognitiva o attenzionale e l’impulsività motoria comportamentale<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
Si distinguono due tipi di impulsività: l’impulsività cognitiva o attenzionale e l’impulsività motoria comportamentale<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in Treccani"Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
===Impulsività motoria comportamentale===
L’impulsivitàL'impulsività motoria comportamentale si presenta con il susseguirsi di azioni compiute in maniera del tutto impulsiva. L’individuoL'individuo, quindi, esegue tali azioni, soccombendo a impulsi o tentazioni per lui irrefrenabili<ref>{{cita. Questo modo web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività inagire è anche definito "Dizionarioazione Treccanid'impulso"}}</ref name="Impulsività in Treccani" />.
 
===Impulsività cognitiva===
L’impulsivitàL'impulsività cognitiva si manifesta quando l’individuol'individuo prende decisioni senza riflettere né sulle possibili alternative né sulle future conseguenze. Proprio per questo motivo, tali scelte vengono definite "impulsive"<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in "Dizionario Treccani"}}< /ref>.
 
==Misure dei livelli di impulsività==
L’[[ipotesi]], ormai più accettata, si basa sul fatto che gliGli individui impulsivi spesso si mostrinomostrano più intolleranti nelle situazioni in cui una certa gratificazione viene posticipata nel tempo<ref name="Impulsività in Treccani" />. PerLa questomaggior motivo,parte moltidei test psicometrici hanno come obiettivo, proprio quello di osservare l’individuo propriol'individuo in tali circostanze, cioèin quandocui è presente un ritardo temporale nell'ottenimento di una certa ricompensa. I [[test]] si dividono in due categorie: una misura la componente motoria comportamentale dell’impulsivitàdell'impulsività, mentre l’altral'altra valuta la componente cognitiva.
* Per calcolare la componente motoria dell’impulsivitàdell'impulsività si utilizzano [[paradigma|paradigmi]] del tipo "go-no go", in cui viene richiesto al soggetto di posporre un’azioneun'azione
* Per stimare la componente cognitiva dell’impulsivitàdell'impulsività, invece, vengono utilizzati [[paradigma|paradigmi]] del tipo "multi-choice reaction time", dove il soggetto si trova a dover decidere tra due o più opzioni<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in Treccani"Dizionario Treccani"}}</ref>
 
==Impulsività e percezione del tempo==
È possibile che i diversi livelli di impulsività dipendano dal fatto che ogni individuo abbia una differente percezione del tempo. Per questo motivo una persona impulsiva potrebbepuò giudicare un intervallo di tempo, molto più lungo rispetto a quello che è in realtà, e di conseguenza quella persona tenderàtende a evitare il ritardo di una certa gratificazione, compiendo azioni d’impulso o scelte impulsive<ref>{{cita web|https://www.psiconline.it/le-parole-della-name="Parole psicologia/impulsivita.html|Impulsività" in Le parole della Psicologia}}</ref>.
 
Questa ipotesi è compatibile con due diversi modelli: quello dei sistemi multipli e quello moltiplicativo iperbolico<ref name="Impulsività in Treccani" />.
 
Secondo il modello dei sistemi multipli, la decisione finale è, in realtà, il risultato della relazione presente tra due componenti della [[personalità]]: la componente affettiva e la componente razionale. La prima è la risultante di più fattori, tra cui il fastidio e la tentazione, e dà luogo al “valore affettivo”; mentre la seconda ha come scopo quello di elaborare una soluzione ottimale per un certo problema. Quando una componente prevale sull'altra, si verifica un conflitto interiore: l’individuol'individuo dovràdeve decidere a quale delle due componenti soccombere. In questo caso, alcuni soggetti potrebbero preferire il “valore affettivo”, cosa che per loro non risulterebbe del tutto ottimale, ma che comunque sarebbe giustificata dal punto di vista emotivo<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in Treccani"Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
Per quanto riguarda ilIl modello moltiplicativo iperbolico, esso è un modello matematico attraversodel ilprocesso qualedecisionale, potrebbein essere descritto il processo decisionale:cui il valore di una ricompensa aumenterebbeaumenta come funzione iperbolica della sua dimensione; mentre diminuirebbediminuisce come funzione iperbolica del suo ritardo. Queste funzioni, in seguito, si combinerebberocombinano in modo moltiplicativo per determinare il valore soggettivo complessivo della ricompensa. Questo modello, dunque, si basa unicamente sul valore affettivo legato alla ricompensa: talee valoremette cresce in relazione alla dimensione di essa, mentre diminuisce in relazione al ritardo con cui essa si presenta. Lele decisioni, quindi, sarebbero interamente a carico della componetecomponente emotiva della personalità di ogni individuo<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in Treccani"Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
L’ipotesi sul fattoL'ipotesi che la persona impulsiva abbia un’alterataun'alterata percezione del tempo, si dimostra d’accordod'accordo con il modello dei sistemi multipli, perché il processo cognitivo di valutazione delle gratificazioni ottenibili per unità di tempo viene alterato: dunque, il “valore affettivo”, risultante della tentazione di svolgere nell'immediato l’azione, sarà maggiore rispetto alla componente razionale. L’ipotesiL'ipotesi, inoltre, è appoggiata anche dal modello moltiplicativo iperbolico, poiché un’alterataun'alterata percezione degli intervalli di tempo avrà un diretto impatto sulla svalutazione soggettiva del “valore affettivo” assegnato alla ricompensa: cioè dal momento che l’individuol'individuo stimeràstima l’intervallol'intervallo di tempo, più lungo del previsto, il valore della ricompensa, che egli sta attendendo, diminuiràdiminuisce velocemente<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsivitàname="Impulsività in Treccani"Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
==Strutture cerebrali coinvolte==
Il sistema della [[dopamina]] (o [[sistema dopaminergico|dopaminergico]]) risulta avere una notevole importanza per un'efficiente elaborazione delle informazioni che fanno riferimento alla ricompensa<ref name="variazione dopamina">{{cita pubblicazione |autore=Jean-Claude Dreher | autore2=Philip Kohn | autore3=Bhaskar Kolachana | autore4=Daniel R.Weinberger | autore5=Karen Faith Berman |titolo=Variation in dopamine genes influences responsivity of the human reward system |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America |editore=Jean-Pierre Changeux, Institut Pasteur |città=Paris, France |volume=106 | |anno=2009 |mese=gennaio |pp=617-622 | | |url=https://www.researchgate.net/publication/23685656_Dreher_JC_Kohn_P_Kolachana_B_Weinberger_DR_Berman_KF_Variation_in_dopamine_genes_influences_responsivity_of_the_human_reward_system_Proc_Natl_Acad_Sci_USA_106_617-622
|lingua=en|accesso=10 luglio 2020 | }}</ref>. La dopamina, un neurotrasmettitore che fa parte della famiglia delle [[catecolamina|catecolamine]], presente nel [[sistema nervoso centrale]], viene rilasciata quando un individuo prova una sensazione di gratificazione che, per esempio, può essere causata da un buon pasto oppure anche dall'assunzione di uno stupefacente<ref name="dopamina">{{cita news |autore=Raffaele Avico |url=https://www.lastampa.it/salute/2018/11/15/news/dopamina-ecco-come-funziona-il-meccanismo-della-ricompensa-alla-base-delle-dipendenze-1.34060495
|titolo=Dopamina: ecco come funziona il meccanismo della “ricompensa” alla base delle dipendenze |pubblicazione=La Stampa |data=15 Novembre 2018 |accesso=10 luglio 2020 | | }}</ref>. La dopamina gioca un ruolo fondamentale anche nella modulazione del [[motivazione (psicologia)|comportamento motivato]], nell'espressione delle [[emozione|emozioni]] e nell'attivazione delle funzioni cognitive relative all'elaborazione delle informazioni riguardanti la ricompensa. Alcune di queste funzioni sono: il modo in cui l'individuo si approccia alla ricompensa; il consumo che fa di essa; la sua capacità di predire i risultati delle situazioni potenzialmente gratificanti<ref name="variazione dopamina" />. Dunque, maggiore sarà il rilascio di dopamina, maggiore sarà la sensazione di gratificazione dell'individuo e, di conseguenza, anche il suo desiderio di consumare nuovamente la ricompensa che gli ha suscitato tale sensazione<ref name="dopamina" />.
 
I siti del sistema nervoso centrale, in cui la dopamina va a concentrarsi, sono lo [[striato]] e la [[corteccia prefrontale]] (PFC)<ref name="variazione dopamina" />.
Più nello specifico, la neurotrasmissione di dopamina è influenzata da due [[proteina|proteine]]:
*la [[catecolo O-metiltransferasi]] (COMT) che degrada la dopamina rilasciata, influendo soprattutto sul livello di dopamina presente nella corteccia prefrontale, ovvero il luogo in cui avviene la degradazione della dopamina
*il trasportatore attivo di dopamina (DAT1) che determina la durata e l'ampiezza dell'azione della dopamina. Questa proteina, infatti, va a recuperare la dopamina dopo che essa è stata rilasciata. Il trasportatore attivo di dopamina agisce soprattutto a livello dello striato<ref name="variazione dopamina" />
 
Sia il [[gene]] che codifica per la proteina catecolo O-metiltransferasi sia quello che, invece, codifica per la proteina trasportatrice di dopamina presentano [[polimorfismo (biologia)|polimorfismi]] funzionali:
*Il gene COMT presenta il polimorfismo COMTval158met, cioè: esso può codificare per la sostituzione, sul [[codone]] numero 158, della [[valina]] (val) alla [[metionina]] (met). Questo significa che la proteina catecolo O-metiltransferasi può presentarsi in tre modi: [[omozigote]] per l'[[allele]] val (COMTval/val), omozigote per l'allele met (COMTmet/met) ed [[eterozigote]] (COMTmet/val). Poiché la proteina COMT contenente la metionina è relativamente [[termolabilità|termolabile]], a causa della temperatura corporea, la sua attività risulta essere più bassa rispetto alla proteina COMT contenente la valina, la quale invece è pienamente attiva anche alle temperature del corpo. Pertanto la concentrazione di dopamina, risultante in seguito all'azione della proteina COMT val/val, sarà minore rispetto a quella determinata dall'azione della COMT met/met. Per quanto riguarda, invece, l'allele met/val, esso risulta avere un'attività intermedia
*A sua volta, il gene che codifica per la proteina che trasporta la dopamina può determinare un numero variabile di [[ripetizione in tandem|ripetizioni in tandem]] di una certa [[sequenza nucleotidica]] (generalmente 9 o 10 ripetizioni). L'espressione del gene DAT1 che codifica per l'allele 9 ripetizioni risulta essere più bassa rispetto a quella del DAT1 che, invece, codifica per l'allele a 10 ripetizioni. Dal momento che l'espressione genica si riflette sulla [[sintesi proteica|sintesi della proteina]] codificata da quello stesso gene, maggiore è l'espressione del gene, maggiore è la sintesi della proteina da esso codificata. Dunque, l'omozigosi dell'allele a 10 ripetizioni è stata associata ad una maggiore attività, e di conseguenza ad una minor concentrazione di dopamina<ref name="variazione dopamina" />.
 
Di conseguenza a quanto detto, gli individui che presentano la proteina COMT omozigote met/met e la proteina DAT1 con l'allele a 9 ripetizioni, al momento della consegna della ricompensa, mostreranno un più alto livello di concentrazione di dopamina rispetto a tutti gli altri<ref name="variazione dopamina" />. In altre parole, essi proveranno un maggior senso di sollievo e, per questo motivo, vorranno ottenere più velocemente ricompense di quello stesso genere, tali da suscitare in loro la medesima sensazione<ref name="dopamina" />.
 
==Patologie legate all'impulsività==
Nei casi più gravi, per esempio in seguito a una disfunzione del [[sistema dopaminergico]]<ref name="variazione dopamina" />, l'impulsività può diventare una vera e propria [[patologia]], sviluppandosi in impulsività aggressiva, dipendenza dal [[gioco d'azzardo]], [[sindrome da acquisto compulsivo]], inclinazione alla sessualità a rischio, azioni di guida spericolata, [[tossicofilia]] e [[bulimia]]<ref name="Dizionario di psicoanalisi" />. Una malfunzione del sistema dopaminergico può anche causare malattie come la [[schizofrenia]] e la [[malattia di Parkinson]]. Studi circa le conseguenze date dai [[polimorfismo (biologia)|polimorfismi]] funzionali della proteina [[catecolo O-metiltransferasi]] (COMT) e della proteina che trasporta la dopamina (DAT1) hanno confermato i seguenti risultati:<ref name="variazione dopamina" />
 
*La proteina [[catecolo O-metiltransferasi]] contenente la [[valina]] può rivelarsi benefica o dannosa nei confronti di alcune funzioni prefrontali, a seconda della natura dell'azione compiuta dalla proteina stessa e dello stato del sistema dopaminergico. Gli individui [[omozigosi|omozigoti]] per l'allele val, spesso, si rivelano più inclini a ricercare la novità e il rischio<ref name="variazione dopamina" />
*La proteina [[catecolo O-metiltransferasi]] contenente la [[metionina]] può rivelarsi benefica per quanto riguarda le funzioni di [[memoria]] e della [[corteccia prefrontale]] (PFC), ma può anche comportare un'elevata azione delle regioni limbiche in risposta a stimoli visivi non piacevoli, scatenando risposte affettive anormali: [[disturbo ossessivo-compulsivo]] (OCD) negli uomini, elevato stato di ansia nelle donne e [[attacco di panico|attacchi di panico]]. Gli individui omozigoti per l’allele met, spesso, si sentono più preoccupati e impauriti quando si trovano in situazioni nuove e incerte<ref name="variazione dopamina" />
*L'allele a 10 ripetizioni della proteina che trasporta la dopamina è associato al [[disturbo da deficit di attenzione/iperattività]] (ADHD o ADD)<ref name="variazione dopamina" />
*L'allele a 9 ripetizioni della proteina che trasporta la dopamina è associato, invece, ad un comportamento più [[motivazione (psicologia)|motivato]]<ref name="variazione dopamina" />
 
==Impulsività come disturbo patologico==
Possiamo riconoscere due macrocategorie di impulsività come [[disturbo psicologico]], entro le quali si trovano le diverse forme e manifestazioni: l'impulsività costituzionale e l’impulsività acquisita<ref name="Dizionario di psicoanalisi" />.
 
===Impulsività costituzionale===
L'impulsività costituzionale si manifesta nella maggior parte dei casi in forma ereditaria, per quanto riguarda sia la presenza di problemi psichici o alterazioni dell'umore sia la manifestazione di alcune malattie, come l'[[epilessia]]<ref name="Dizionario di psicoanalisi" />.
 
===Impulsività acquisita===
L'impulsività acquisita è spesso causata da uno squilibrio che si è presentato nel periodo della prima [[infanzia]]. Tale instabilità può essere causata dal bambino stesso, dall'educazione ricevuta oppure dall'ambiente in cui il bambino ha trascorso i suoi primi anni di vita<ref name="Dizionario di psicoanalisi" />.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita news|autore=Raffaele Avico|titolo=ecco come funziona il meccanismo della “ricompensa” alla base delle dipendenze|pubblicazione=La Stampa|data=15 Novembre 2018| }}
*{{Cita news|autore=Jean-Claude Dreher | autore2=Philip Kohn | autore3=Bhaskar Kolachana | autore4=Daniel R.Weinberger | autore5=Karen Faith Berman |titolo=Variation in dopamine genes influences responsivity of the human reward system |pubblicazione=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America|data=13 gennaio 2009| pp=617-622}}
*{{cita libro| autore=Piero Petrini | autore2=Alessio Renzi | autore3=Anita Casadei | autore4=Annamaria Mandese | titolo=Dizionario di psicoanalisi. Con elementi di psichiatria psicodinamica e Psicologia Dinamica |città=Milano | editore=Franco Angeli editore | anno=2013 | ISBN=9788820449827 }}
 
==Voci correlate==
*[[Bulimia]]
*[[Catecolo O-metiltransferasi]]
*[[Cervello]]
*[[Corteccia prefrontale]]
*[[Decisione]]
*[[Disturbo da deficit di attenzione/iperattività]]
*[[Disturbo di personalità]]
*[[Disturbo psicologico]]
*[[Dopamina]]
*[[Epilessia]]
*[[Gioco d'azzardo]]
*[[Malattia di Parkinson]]
*[[Motivazione]]
*[[Polimorfismo]]
*[[Schizofrenia]]
*[[Sindrome da acquisto compulsivo]]
*[[Striato]]
*[[Tossicofilia]]
 
==Altri progetti==
Questa ipotesi è compatibile sia con il modello dei sistemi multipli sia con quello moltiplicativo iperbolico<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>.
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
===Modello dei sistemi multipli===
Questa ipotesi è compatibile sia con il modello dei sistemi multipli sia con quello moltiplicativo iperbolico<ref>*{{cita web |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/ | titolo=impulsività in "Dizionario Treccani" | accesso=10 luglio 2020}}</ref>.
Secondo il modello dei sistemi multipli, la decisione finale è, in realtà, il risultato della relazione presente tra due componenti della personalità: la componente affettiva e la componente razionale. La prima è la risultante di più fattori, tra cui il fastidio e la tentazione, e dà luogo al “valore affettivo”; mentre la seconda ha come scopo quello di elaborare una soluzione ottimale per un certo problema. Quando una componente prevale sull'altra, si verifica un conflitto interiore: l’individuo dovrà decidere a quale delle due componenti soccombere. In questo caso, alcuni soggetti potrebbero preferire il “valore affettivo”, cosa che per loro non risulterebbe del tutto ottimale, ma che comunque sarebbe giustificata dal punto di vista emotivo<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>.
*{{cita web | url=https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/impulsivita.html | titolo=Impulsività in Le parole della Psicologia | accesso=10 luglio 2020}}
*{{cita web| url=http://www.treccani.it/vocabolario/impulsivo | titolo=impulsivo in Vocabolario-Treccani | accesso=10 luglio 2020}}
 
{{Portale|neuroscienze|psicologia}}
===Modello moltiplicativo iperbolico===
Per quanto riguarda il modello moltiplicativo iperbolico, esso è un modello matematico attraverso il quale potrebbe essere descritto il processo decisionale: il valore di una ricompensa aumenterebbe come funzione iperbolica della sua dimensione; mentre diminuirebbe come funzione iperbolica del suo ritardo. Queste funzioni, in seguito, si combinerebbero in modo moltiplicativo per determinare il valore soggettivo complessivo della ricompensa. Questo modello, dunque, si basa unicamente sul valore affettivo legato alla ricompensa: tale valore cresce in relazione alla dimensione di essa, mentre diminuisce in relazione al ritardo con cui essa si presenta. Le decisioni, quindi, sarebbero interamente a carico della componete emotiva della personalità di ogni individuo<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>.
 
[[Categoria:Concetti psicologici]]
L’ipotesi sul fatto che la persona impulsiva abbia un’alterata percezione del tempo, si dimostra d’accordo con il modello dei sistemi multipli, perché il processo cognitivo di valutazione delle gratificazioni ottenibili per unità di tempo viene alterato: dunque, il “valore affettivo”, risultante della tentazione di svolgere nell'immediato l’azione, sarà maggiore rispetto alla componente razionale. L’ipotesi, inoltre, è appoggiata anche dal modello moltiplicativo iperbolico, poiché un’alterata percezione degli intervalli di tempo avrà un diretto impatto sulla svalutazione soggettiva del “valore affettivo” assegnato alla ricompensa: cioè dal momento che l’individuo stimerà l’intervallo di tempo, più lungo del previsto, il valore della ricompensa, che egli sta attendendo, diminuirà velocemente<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/impulsivita_%28Dizionario-di-Medicina%29/|impulsività in "Dizionario Treccani"}}</ref>.