Angelo Sacchetti Sassetti: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1900
|Attività = storico
|Attività2 = filologofunzionario
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , sindaco di [[Rieti]] per tre mandati<ref name="elenco sindaci">{{Cita web|url=http://rietinvetrina.it/arte-cultura/ieri-e-oggi/i-sindaci-dal-1990/|titolo=I Sindaci dal 1900|sito=Rieti in Vetrina|accesso=14 marzo 2016|dataarchivio=17 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150317030910/http://rietinvetrina.it/arte-cultura/ieri-e-oggi/i-sindaci-dal-1990/|urlmorto=sì}}</ref>
}}
 
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Dopo la laurea iniziò l'insegnamento al ginnasio inferiore di Rieti,<ref name="percorsi" /> e avviò una prolifica attività di ricerca storica, fondando anche un periodico chiamato ''Vita sabina''.<ref name="inventario" /> Intraprese inoltre la militanza politica nel [[Partito Socialista Italiano]], in supporto ai diritti degli operai.<ref name="percorsi" />
 
Dal 1901 al 1926 fu Ispettore onorario ai monumenti di Rieti; in questa veste fu artefice del restauro di molti monumenti cittadini, come quello dell'affresco nell'[[Oratorio di San Pietro martire (Rieti)|oratorio di San Pietro martire]], della [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Rieti)|chiesa di San Pietro Apostolo]] e del [[Palazzo Vescovile (Rieti)|Palazzo Vescovile]] (restauro poi continuato dal successore [[Francesco Palmegiani]]).<ref name="percorsi" /> Organizzò inoltre le celebrazioni per il ''VII centenario francescano''.<ref name="inventario" />
 
Nel 1920 fu eletto [[Sindaci di Rieti|sindaco di Rieti]], il primo [[socialista]] nella storia della città, mantenendo l'incarico per circa cinque mesi (dal 27 novembre 1920 al 30 aprile successivo).<ref name="elenco sindaci" /> LaLe sue idee [[Antifascismo|antifasciste]] gli valsero 17 lunghi anni di [[confino]], dal 1926 al 1944, che lo costrinsero prima a [[Matera]], poi a [[Potenza (Italia)|Potenza]] e infine ad [[Alatri]].<ref name="percorsi" /> In quest'ultima città, che gli concesse la cittadinanza onoraria,<ref name="archivio">{{Cita news|url=http://www.archivi.beniculturali.it/index.php/news-home/item/2235-rieti-24-maggio-2018-%7C-angelo-sacchetti-sassetti-storico-reatino|titolo=Le "bricciche" e l'archivio di Angelo Sacchetti Sassetti|sito=Direzione Generale degli Archivi|accesso=19 maggio 2018}}</ref> Sacchetti Sassetti si dedicò allo studio e alla ricerca storica; inoltre il ministro [[Giovanni Gentile]], che lo conosceva bene, gli concesse la possibilità di proseguire l'insegnamento, che condusse per 15 anni al liceo classico Conti-Gentili.<ref name="paris">{{Cita web|url=http://www.gianfrancoparis.it/wp-content/uploads/2011/05/Introduzione.pdf|autore=Gianfranco Paris|titolo=Storia del Risorgimento a Rieti|accesso=19 maggio 2018|dataarchivio=19 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180519204906/http://www.gianfrancoparis.it/wp-content/uploads/2011/05/Introduzione.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Nonostante la distanza, mantenne sempre stretti rapporti con il mondo culturale reatino, in particolare con lo storico [[Eugenio Dupré Theseider]], il pittore [[Arduino Angelucci]], il critico d'arte [[Cesare Verani]] e il vescovo [[Massimo Rinaldi (vescovo)|Massimo Rinaldi]] che gli affidò uno spazio sulla rivista ''L'Unità sabina''.<ref name="inventario" />
 
[[File:Associazione giornalisti reatini 1948.jpg|thumb|left|Una foto di gruppo dell'associazione giornalisti reatini del 1948. Sacchetti Sassetti è il secondo seduto da destra; alla sua sinistra c'è [[Francesco Palmegiani]].]]
 
Alle [[Elezioni amministrative italianein Italia del 1946|elezioni del 1946]] fu rieletto sindaco di Rieti con 5954 voti<ref name="inventario" /> e, nonostante la sua riluttanza,<ref name="paris" /> lasciò Alatri per guidare la prima giunta comunale dopo la caduta del [[fascismo]]. Nella sua giunta, durata dal 1º aprile 1946 al 14 luglio 1952,<ref name="elenco sindaci" /> era assessore l'antropologo [[Alberto Mario Cirese]]. Come sindaco, Sacchetti Sassetti operò il trasferimento della biblioteca comunale Paroniana in un'ala del [[Palazzo Comunale (Rieti)|Palazzo Comunale]], mentre nel 1950 fondò l'[[archivio di Stato di Rieti]].<ref name="percorsi" /> A questo incarico seguì un terzo breve mandato, dal 30 luglio al 25 agosto 1952.<ref name="elenco sindaci" />
 
Sacchetti Sassetti fu insignito della medaglia d'oro come benemerito della cultura.<ref name="percorsi" /> Nel 1958 fece dono di ventinove dipinti al [[Museo civico di Rieti]], raccolti nella sala 7, che oggi gli è stata intitolata.<ref name="percorsi" /> Il suo archivio è conservato dall'archivio di stato di Rieti, e per sua volontà è rimasto secretato nei cinquant'anni successivi alla sua morte.<ref name="archivio" />
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* 1916 - Librai e Tipografi a Rieti dal XVI al XIX sec.
* 1919 - [[Giuseppe Gioacchino Belli]] a Perugia
* 1926 - AnecdotaAnedocta Franciscana Reatina
* 1927 - Tre lettere inedite di [[Niccolò Tommaseo]]
* 1931 - L'iscrizione aletrinate di [[Lucio Betilieno Varo|Lucio Batilenio Varo]]
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[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]]
[[Categoria:Insegnanti italiani del XX secolo]]