Utente:Egimar/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{Sito archeologico
{{Composizione musicale
|Nome = Mastaba di Ptahhotep
|titolo= Deux Poèmes de Paul Verlaine op. 9
|Nome_altro =
|compositore= [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]]
|formaImmagine =
|Civiltà = [[Antico Egitto]]
|duratamedia= 3'40'' e 1'40''
|Utilizzo =
|epocacomposizione= 1910
|Epoca = [[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]]
|primaesecuzione= 13 gennaio 1911
|Stato = EGY
|dedica= al fratello Gurij
|Suddivisione1 =
|organico= vedi sezione
|Suddivisione2 =
}}
|Suddivisione3 =
'''''Deux Poèmes de Paul Verlaine''''' sono due composizioni di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] per baritono e pianoforte scritte nel 1910, trascritte poi nel 1951 nella versione per baritono e orchestra.
|Altitudine =
<!-- Dimensioni -->
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<!-- Scavi -->
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<!-- Amministrazione -->
|Parte di = [[Menfi (Egitto)|Menfi e la sua necropoli]]
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}}La '''Mastaba di Ptahhotep''' è il monumento funerario di [[Ptahhotep]], [[visir (antico Egitto)|visir]] che operò durante il regno di [[Djedkara Isesi]] appartenente alla [[V dinastia egizia|V dinastia]].
 
La mastaba è situata a [[Saqqara]] Nord ed è costituita da un complesso funerario dedicato anche al figlio Akhtihotep e al figlio di quest’ultimo Ptahhotep II.
== Storia ==
[[File:Ptahhotep and Akhethetep mastaba tombs.jpg|thumb|Parte frontale della Mastaba di Ptahhotep]]
All'inizio dell'estate del 1910, terminate le rappresentazioni de [[L'uccello di fuoco]] a Parigi, Stravinskij decise di prendersi una breve vacanza al mare e si recò con la famiglia sulle rive dell'Atlantico a [[La Baule]]<ref>{{cita libro | nome=Igor | cognome=Stravinskij | titolo=Chroniques de ma vie | anno=1935 | editore=Editions Danoel | città=Parigi }}</ref>; qui, nel mese di luglio, compose due canti su poesie di [[Paul Verlaine]], ''Un grand sommeil noir'' tratto dalla raccolta [[Sagesse]] e ''La lune blanche'' tratto da [[La Bonne Chanson]]. L'opera, l'ultima di Stravinskij recante il numero d'opus, il nove, fu dedicata dal compositore al fratello Gurij, valente baritono; un grande rammarico del musicista fu il fatto che il fratello non poté mai eseguire in pubblico questa composizione poiché morì di tifo nel 1917 a soli 33 anni. La prima esecuzione dell'opera in versione per voce e pianoforte avvenne il 13 gennaio 1911 a [[San Pietroburgo]]. Già nel mese di luglio del 1910 il musicista iniziò a realizzare una trascrizione dei due brani per baritono e orchestra, lavoro che riprese nel 1914 e terminò a [[Hollywood]] solo nel 1952.
Il monumento funerario, catalogato precisamente come D62 (Ptahhotep) e D64 (Akhtihotep), presenta due sezioni di decorazioni a colori, uno relativo a Akhtihotep e uno a nome di Ptahhotep. I rilievi sono estremamente vivi, infatti hanno mantenuto quasi ovunque i colori accesi e brillanti originari; come altri presenti in altre tombe, illustrano scene di portatori di offerte, spesso di animali, momenti della mietitura, e ancora scene di caccia con la rete, di costruzione di barche realizzate con papiro. Sono anche presenti aspetti di vita dei defunti, raffigurati seduti davanti al tavolo delle offerte oppure mentre assistono a esibizioni musicali, durante banchetti o intenti a sacrifici.
 
== Fonte ==
I testi dei due poemi sono tratti da raccolte del poeta francese ''Paul Verlaine'', autore molto amato dai musicisti, in particolare da [[Claude Debussy]], per la dolcezza e la cantabilità dei suoi versi. [[Gabriel Fauré]] nel 1892 aveva già musicato la lirica ''La lune blanche'' nel suo ciclo di melodie ''La Bonne chanson''. La prima poesia musicata da Stravinskij è ''Un grand sommeil noir'' tratto dalla raccolta ''Sagesse'' del 1880, scritta in gran parte da Verlaine durante un periodo buio della sua vita, mentre era recluso e riflette la perdita della speranza e dell'interesse alla vita. L'altro brano, ''La lune blanche'', precedente come datazione, il 1870, fa parte de ''La Bonne chanson'' e ci racconta di un poeta ancora pervaso da sentimenti ed emozioni che, con la musicalità dei suoi versi, descrive la natura in modo semplice e lirico.
 
== Testi ==
* '''Un grand sommeil noir''' (Largo assai)
<poem> Un grand sommeil noir
Tombe sur ma vie:
Dormez, tout espoir,
Dormez tout envie!
Je ne vois plus rien,
Je perds la mémoire,
Du mal et du bien...
O la triste histoire!
Je suis un berceau...
Qu'une main balance
Au creux d'un caveau...
Silence, silence.</poem>
* '''La lune blanche''' (Tranquillo assai)
<poem> La lune blanche
Luit dans le bois;
De chaque branche
Part une voix
Sous la ramée...
O bien aimée.
L'étang reflète
Profond miroir
La silhouette
De saule noir,
Où le vent pleure.
Rêvons: c'est l'heure.
Un vaste et tendre
Apaisement
Semble descendre
Du firmament,
Que l'astre irise.
C'est l'heure exquise.</poem>
 
== Analisi ==
Questi due brani sono i primi testi in francese musicati da Stravinskij. Riflettono per molti aspetti, nella cantabilità della melodia, lenta e fluente, la musica francese dell'epoca, in particolare Debussy; al compositore francese Stravinskij doveva molto, come egli stesso confessò più volte<ref>{{cita libro | nome=Igor Stravinskij - | cognome=Robert Craft | titolo=Converations with Igor Stravinsky | anno=1959 | editore=Doubleday & Co.Inc. | città=Garden City N.Y. | }}</ref>. L'avvicinamento al mondo francese, poetico e musicale, segna anche, nel contempo, l'ultimo lavoro in cui il compositore si rifà ad un ambito stilistico senza riuscire a modellarlo secondo la propria spiccata personalità come avverrà molte volte in futuro
<ref>{{cita libro | nome=Roman | cognome=Vlad | titolo=Strawinsky | anno=1958 | editore=Einaudi | città=Torino | p= 39 }}</ref>