Giacomo Boni: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Giacomo Boni
|immagine =
|carica = [[Senato del Regno
|mandatoinizio =
|mandatofine =
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|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Senatori Regno}}
|partito =
|titolo di studio = Diploma in architettura, Laurea "ad honorem" ([[Università di Oxford]]), Laurea "ad honorem" ([[Università di Cambridge]])
|alma mater =
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|Nazionalità = italiano
}}
[[File:Villa Blanc ristrutturata.jpg|thumb|[[Villa Blanc]], capolavoro architettonico di Boni, nel 1996 divenuta di proprietà
Fu [[Senato del Regno
== Biografia ==
[[File:M03 Mausoleo cilindrico a via Nomentana 1150050.JPG|thumb|Il mausoleo cilindrico all'esterno del parco di [[Villa Blanc]] a Roma.]]
Il padre, capitano di marina [[Irredentismo|irrendentista]], rifiutò di giurare fedeltà all'[[Sovrani d'Austria|Imperatore austriaco]] perdendo per questo l'incarico, con pesanti conseguenze sull'economia familiare. Il Boni crebbe dunque in un ambiente fortemente patriottico, che ne segnò fortemente il pensiero.<ref name=vincenti> {{cita libro|titolo=Il Palatino e il segreto del potere|autore=Umberto Vincenti|capitolo=Giacomo Boni e il Mundus Palatino|editore=Rogas edizioni|pp=28-32|url=https://www.rogasedizioni.net/product-page/il-palatino-e-il-segreto-del-potere-umberto-vincenti}} </ref>
Dopo gli studi tecnici partecipò ai restauri che si eseguivano sul [[Palazzo Ducale di Venezia]] e studiò [[architettura]] all'[[Accademia di belle arti di Venezia|Accademia delle Belle Arti]].▼
▲Dopo gli studi tecnici partecipò come manovale ai restauri che si eseguivano sul [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale di Venezia]];
Nel [[1888]] è nominato segretario della [[Istituto nazionale per la grafica|Regia Calcografia]], nel [[1890]] ispettore dei monumenti della [[Ministero della Pubblica Istruzione|Direzione generale delle Antichità e Belle Arti]]: nel [[1895]]-[[1896]] è direttore dell'Ufficio Regionale dei Monumenti di Roma e a partire dal [[1898]] dirige gli scavi del [[Foro Romano]], a cui a partire dal [[1907]] si aggiungono quelli del [[Colle Palatino|Palatino]].
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Si interessa di tutela e valorizzazione dei monumenti, promuove la creazione nel [[1907]] del [[Gabinetto Fotografico Nazionale]] e auspica l'istituzione di un catalogo nazionale e lo stabilimento di norme aggiornate per i restauri, privilegiando le ragioni della conservazione rispetto a quelle della ricostruzione. Si occupa inoltre dell'utilizzo delle piante in relazione ai resti antichi, sia come protezione delle muratura dal disgregamento, sia come loro presentazione al pubblico.
Nell'ambito dello scavo
Della sua attività di studio e ricerca restano numerosi documenti di archivio presso la [[Soprintendenza Archeologica di Roma]]. Alle sue ricerche nel [[Foro Romano]] si devono la scoperta del ''[[Lapis niger]]'', della [[Regia (Roma)|Regia]], del [[Lacus Curtius]], dei cunicoli cesariani nel sottosuolo della piazza, della [[Necropoli del tempio di Antonino Pio e Faustina|necropoli arcaica]] presso il [[tempio di Antonino e Faustina]] e della chiesa di [[Santa Maria Antiqua]]. Sul [[Palatino]] portò alla luce una cisterna arcaica a [[Pseudocupola|thòlos]], che erroneamente identificò con il [[Mundus Cereris]],<ref name=vincenti /> i ricchi ambienti della ''"[[Casa dei Grifi]]"'' e della cosiddetta ''"[[Aula isiaca]]"'' al di sotto del palazzo imperiale di [[Dinastia Flavia|età flavia]].▼
Come architetto si occupò nel [[1896]]-[[1897|97]] della ristrutturazione di [[Villa Blanc]] a Roma (proprietà di [[Alberto Blanc]], ministro degli esteri del re [[Umberto I di Savoia|Umberto I]]): nei giardini della villa fu inserito un mausoleo romano rinvenuto nel 1896<ref>http://web.tiscali.it/michele.lisena/12mausolo.html</ref> dallo stesso Boni in uno scavo sulla [[Via Flaminia]] presso Tor di Quinto (ora direttamente sulla [[via Nomentana]]) in seguito all'ampliamento della strada).▼
▲Della sua attività di studio e ricerca restano numerosi documenti di archivio presso la [[Soprintendenza Archeologica di Roma]]. Alle sue ricerche nel [[Foro Romano]] si devono la scoperta del ''[[Lapis niger]]'', della [[Regia (Roma)|Regia]], del [[Lacus Curtius]], dei cunicoli cesariani nel sottosuolo della piazza, della necropoli arcaica presso il [[tempio di Antonino e Faustina]] e della chiesa di [[Santa Maria Antiqua]]. Sul [[Palatino]] portò alla luce una cisterna arcaica a [[thòlos]], i ricchi ambienti della ''"[[Casa dei Grifi]]"'' e della cosiddetta ''"[[Aula isiaca]]"'' al di sotto del palazzo imperiale di [[Dinastia Flavia|età flavia]].
Come Storico e Ricercatore ha redatto la carta delle tre aree di diverso sviluppo stilistico del Romanico pugliese coincidenti con le tre antiche terre pugliesi: Capitanata, Terra di Bari e Terra d'Otranto. Inoltre individuò le matrici di ispirazione dell'albertiano Tempio Malatestiano nelle chiese del Romanico della Terra di Bari. Seguì personalmente attraverso ispettori di fiducia il restauro di alcuni dei monumenti più importanti del Romanico di Terra di Bari<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. C. Galati|titolo=Restauri dei monumenti del "Romanico-normanno" pugliese tra Otto e Novecento. Il Duomo di Bitonto e il "Primo Rinascimento pugliese". Ettore Bernich...e la vicenda della decorazione policroma delle 'incavallature' del Duomo... Camillo Boito e la "Commissione ministeriale ispettiva"|rivista=Bollettino della Società di Studi Fiorentini|volume=2023|numero=2023, 32, pp. 108-151.}}</ref>.
▲Come architetto si occupò nel [[1896]]-[[1897|97]] della ristrutturazione di [[Villa Blanc]] a Roma (proprietà di [[Alberto Blanc]], ministro degli esteri del re [[Umberto I di Savoia|Umberto I]]): nei giardini della villa fu inserito un mausoleo romano rinvenuto nel 1896<ref>http://web.tiscali.it/michele.lisena/12mausolo.html</ref> dallo stesso Boni in uno scavo sulla [[Via Flaminia]] presso Tor di Quinto (ora direttamente sulla [[via Nomentana]] in seguito all'ampliamento della strada).
Nel [[1903]], in seguito al crollo l'anno prima del campanile di [[Basilica di San Marco (Venezia)|San Marco]] a [[Venezia]], poi ricostruito negli anni successivi, fu chiamato per lo scavo archeologico delle sue fondamenta, dove identificò strutture di [[epoca romana]].
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Tra i tentativi fatti per restaurare la religione romana vi furono veri e propri riti [[via romana agli Dèi|pagani]] da lui eseguiti: si ricordano la commemorazione del [[Lacus Curtius]] nel [[1903]] con l'amico [[Horatio Brown]], la purificazione del tempio di [[Giove (divinità)|Giove]] Vincitore nel [[1916]], la costruzione dell'[[altare|ara graminea]] sul Palatino nel [[1917]]. Boni approntò anche un programma di celebrazioni per il primo anniversario della [[marcia su Roma]], che prevedeva una serie di cerimonie pagane: [[Cereris Mundus]], [[Ludi|Ludus Troiae]], [[Festone (arte)|Opus Coronarium]], [[Ludi|Ludi Palatini]] e [[Lupercalia]].
Le stesse ricerche archeologiche di Boni furono influenzate dai suoi rapporti con l'ambiente esoterico del tempo (frequentò il salotto di
Nel [[1923]] Boni collaborò con [[Roggero Musmeci Ferrari Bravo|Ignis]] alla tragedia ''Rumon'', disegnando i caratteri romani arcaici per il cartellone e per il testo stesso.<ref>[http://www.artiminervali.it/art11/rumon7.html RUMON – Le immagini custodite presso l'Istituto Nazionale di Studi Romani | Arti Minervali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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* ''Il metodo nelle esplorazioni archeologiche''. Roma, E. Calzone, 1912.
* ''Flora Palatina''. Roma, Tipografia Roma, 1912.
* ''Les Nouvelles
* ''L' Arcadia sul Palatino''. Roma, E. Calzone, 1914.
* ''Vinismo''. Roma, Stab. cromo-lito tip. Armani, 1921.
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* ''Cannoni austriaci e campane venete sull'Ara Patriae''. Roma, U. Pinnaro, 1924
=== Articoli su
* ''Aedes vestae''. 1900
* ''Il metodo negli scavi archeologici''. 1901
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== Bibliografia ==
* Pietro Romanelli, s.v. "''[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL12/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_vol12_006661.xml Boni Giacomo]''", in ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' ([[Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani]]), Roma 1970, Vol XII, pp. 75–77
* {{
* Alessandra Capodiferro, Patrizia Fortini (a cura di). ''Gli scavi di Giacomo Boni al foro Romano'', ''Documenti dall'Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologica di Roma'' I.1 (Planimetrie del Foro Romano, Gallerie Cesaree, Comizio, Niger Lapis, Pozzi repubblicani e medievali), Roma 2003.
* Paola S. Salvatori, ''L'adozione del fascio littorio nella monetazione dell'Italia fascista'', in «Rivista italiana di numismatica e scienze affini», CIX, 2008, pp. 333–352.
* Paola S. Salvatori, '' Liturgie immaginate: Giacomo Boni e la romanità fascista'', in "Studi Storici", LIII, 2012, 2, pp. 421–438.
* Adele Simioli, ''Il sostrato archeologico della modernità – Il carteggio tra Giacomo Boni e Philip Webb'', in Maria Antonietta Crippa (a cura di) ''Luoghi e modernità - Pratiche e saperi dell'architettura'', Jaca Book, Milano 2007, pp. 119–138.
* Sandro Consolato, ''Giacomo Boni. Scavi, misteri e utopie della Terza Roma''. Roma, Altaforte Edizioni, 2022.
* [[Eva Tea]], ''Giacomo Boni nella vita del suo tempo'', 2 volumi. Milano, Casa Editrice Ceschina, 1932.
* Accademia Procesi, ''I rapporti tra Giacomo Boni e Tanaka Mazutaro''
* "''Trajan's column''". ''Proceedings of the [[British Academy]]'', London (1912), vol. 3,
* ''Santa Maria dei Miracoli in Venezia''. Venice: Stabilimento tipografico dei fratelli Vicentini, 1887.
* ''La torre de S. Marco: comunicazione''. s.l.
* ''The Roman marmorarii''. Rome: s.n., 1893.
* "''Il duomo di Parenzo ed i suoi mosaici''". ''Archivio storico dell'Arte'', 7 (1894) (unnumbered, 28 pp.)
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** Sandro Consolato.
*** ''1915-1918: una Grande Guerra Romana'', in ''Politica Romana'' n. 3, 1996.
*** ''Giacomo Boni, l'archeologo-vate della Terza Roma'', in De Turris cit. (versione ridotta di ''Giacomo Boni, il veggente del Palatino'', ''Politica Romana'', 2004, 6, pp. 33-108
** Renato Del Ponte.
*** ''Il movimento tradizionalista romano nel 900''. Scandiano, Sear, 1987.
*** ''Quando il Gruppo di Ur cercò di influenzare il Fascismo'', in De Turris cit.
** Arti Minervali
*** Le immagini del Rumon dove compare l'ara disegnata da Giacomo Boni ([http://www.artiminervali.it/?p=341] {{Collegamento interrotto}})
*** Documento dall'Archivio Centrale di Stato. Boni veglia sul Palatino per il Rumon ([http://www.artiminervali.it/?p=388] {{Collegamento interrotto}})
*** La rappresentazione del Rumon sulla stampa dell'epoca, contiene una caricatura di Roggero Musmeci, foto di alcuni attori del Rumon e un'altra foto della rappresentazione http://www.artiminervali.it/?p=451 {{Webarchive|url=https://archive.is/20121218192843/http://www.artiminervali.it/2011/06/rappresentazione-rumon-stampa-dellepoca/ |date=18 dicembre 2012 }}
***F. Canali, ''1888-1913: Giacomo Boni, Ispettore ministeriale e la Terra d'Otranto tra sopralluoghi e coinvolgimenti d'ufficio'', in ''Paesaggi città e monumenti di Salento e Terra d'Otranto'', a cura di F. Canali e V. C. Galati, Firenze, 1019, pp. 1015-1048.
* {{cita libro|autore= Elisabetta Carnabuci|titolo=Regia. Nuovi dati archeologici dagli appunti inediti di Giacomo Boni|editore= Edizioni Quasar|anno=2012|cid=Carnabuci|ISBN=9788871404998}}
==Voci correlate==
* [[Nuova Antologia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.artiminervali.it | 2 = ARTIMINERVALI | accesso = 15 dicembre 2010 | dataarchivio = 4 marzo 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304234358/http://www.artiminervali.it/ | urlmorto = sì }}
* Giacomo Boni, [http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/export/BollettinoArteIt/sito-BollettinoArteIt/Contributi/Editoria/BollettinoArte/Fascicoli/Fascicoli-Serie-I/visualizza_asset.html_366589883.html ''Zona Monumentale''], Bollettino d'Arte, 2, 1907
* Giacomo Boni, [http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1344509056478_03-Giacomo_Boni_p._43.pdf ''Il "metodo" nelle esplorazioni archeologiche''], Bollettino d'Arte, 1-2, 1913
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[[Categoria:Cavalieri della Legion d'onore]]
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