Charlie Chaplin: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Chaplin (disambigua)|Chaplin}}
{{Bio
|Titolo = [[Sir]]
|Nome = Charles Spencer "Charlie"
|Cognome = Chaplin
|Soprannome = Charlie
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento = Chaplin, Charles
|Sesso = M
|LuogoNascita = Londra
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|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , autore di oltre novanta [[film]] e tra i più importanti e influenti [[cineasta|cineasti]] del [[XX secolo]]
|Immagine = Charlie Chaplin portraitCharlie_Chaplin.jpg
|Didascalia = Charlie Chaplin nelnei panni 1920di circa''[[Charlot]]''
|Didascalia2 = {{Premio | Oscar | onorario | 1929}}<br>
{{Premio | Oscar | onorario | 1972}}<br>{{Premio | Oscar | alla migliore colonna sonora | 1973}}
}}
[[File:Firma de Charles Chaplin.svg|thumbmin|Firma di Charlie Chaplin]]
 
Il personaggio attorno al quale costruì larga parte delle sue sceneggiature, e che gli diede fama universale, fu quello del "[[vagabondo]]" [[Charlot]] (''The Tramp'' in inglese).<ref>{{cita libro|cognome=Autelitano-Cavazza|titolo=Charlie Chaplin-Le comiche mutual|anno=2013|editore=Edizioni cineteca di Bologna|città=Bologna}}</ref> L'emotività sentimentale e il malinconico disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna fecero di Charlot l'emblema dell'[[alienazione]] umana (in particolare delle classi sociali più emarginate) nell'era del progresso economico e industriale.
Il personaggio attorno al quale Chaplin costruì larga parte delle sue sceneggiature - e che gli diede fama universale - fu quello del "[[vagabondo]]", noto al pubblico italiano come [[Charlot]] (in realtà il personaggio non ha nome, e in inglese è chiamato semplicemente ''The Tramp'').<ref>{{Cita libro |cognome=Autelitano-Cavazza |titolo=Charlie Chaplin-Le comiche mutual |anno=2013 |editore=Edizioni cineteca di Bologna |città=Bologna}}</ref> La rivolta umanistica, talora nostalgica e sentimentale, talora comica e beffarda, contro le ingiustizie della società capitalistica moderna fece della maschera di Charlot l'emblema dell'[[alienazione]] umana (in particolare delle classi sociali più emarginate) nell'era del progresso economico e industriale.
[[File:Hat, cane and shoes.jpg|thumb|Bombetta, bastoncino e scarpe di Charlot, esposte dalla Fondation de Musèe Chaplin, presso Chaplin's World, [[Corsier-sur-Vevey]], [[Vaud]], [[Svizzera]]]]
[[File:Hat, cane and shoes.jpg|min|Bombetta, bastoncino e scarpe di Charlot, esposte dalla Fondation de Musée Chaplin, presso Chaplin's World, [[Corsier-sur-Vevey]], nel [[Canton Vaud]] in [[Svizzera]]]]
Chaplin fu una delle personalità più creative e influenti del [[cinema muto]]. La sua vita lavorativa nel campo dello spettacolo ha attraversato oltre 76 anni. Fu influenzato dal comico francese [[Max Linder]], a cui dedicò uno dei suoi film. Star mondiale del cinema, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni cinquanta, durante le persecuzioni del cosiddetto [[Maccartismo]], le sue idee di forte stampo [[progressista]] furono infatti avversate dalla maggior parte della stampa; fu inviso anche al governo federale statunitense.
InChaplin fu una delle personalità più creative e influenti del [[cinema muto]]. La sua vita lavorativa nel campo dello spettacolo ha attraversato oltre 76 anni. Fu influenzato dal comico francese [[Max Linder]], a cui dedicò uno dei suoi film. Star mondiale del cinema, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni cinquanta, durante le persecuzioni del cosiddetto [[Maccartismo]], le sue idee di forte stampo [[progressista]] furono infatti avversate dalla maggior parte della stampa: fu inviso anche al governo federale statunitense. Nel settembre 1952, mentre si trovava in viaggio con la famiglia verso Londra (settembre 1952), dove si sarebbe tenuta la prima mondiale dedi ''[[Luci della ribalta]]'' e successivamente per trascorrere un periodo di vacanza, fu raggiunto dalla notifica del procuratore generale degli Stati Uniti in base alla quale gli veniva annullato il permesso di rientro negli USAStates: visse il resto della sua esistenza in Svizzera, nella tenuta de "Manoir de Ban",<ref>{{Cita nel comune di Corsier-sur-Veveyweb|url=http://www.manoirdeban.com/|titolo=Bienvenue Riabilitatoau dall'opinioneManoir pubblicade americanaBan|lingua=FR|accesso=28 solodicembre all'inizio2024|urlarchivio= deglihttps://web.archive.org/web/20140904020913/http://www.manoirdeban.com/|dataarchivio=4 annisettembre settanta,2014|urlmorto=sì}}</ref> quandonel tornò nella sua patriacomune di adozione per ritirare l'Oscar alla carriera. Tra gli attori più famosi dalla nascita dell'industria [[hollywoodCorsier-sur-Vevey]]iana, l'nel [[AmericanCanton Film InstituteVaud]], lo ha inserito al decimo posto tra lefra [[AFI'sLosanna]] 100e Years... 100 Stars|più grandi star della storia del cinema[[Montreux]].<ref>{{cita, web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/stars.aspx|titolo=AFI'ssul 50 Greatest American Screen Legends|editore=[[Americanlago Filmdi InstituteGinevra]]|accesso=16 novembre 2014}}</ref>.
 
[[File:Honorary Academy Award.JPG|thumb|Il Premio Oscar alla carriera.]]
Fu riabilitato dall'opinione pubblica americana solo all'inizio degli anni settanta. Nel 1972 tornò nella sua patria di adozione per ritirare [[Premi Oscar 1972|il secondo Oscar onorario]]. L'anno successivo entrò nuovamente nella storia dell'Academy, vincendo l'[[Oscar alla migliore colonna sonora|Oscar alla migliore colonna sonora (drammatica)]] per ''[[Luci della ribalta]]'', realizzato vent'anni prima ma rimasto di fatto inedito sul suolo americano a causa del boicottaggio politico: fu il primo caso (e tuttora unico) di Oscar retroattivo. Chaplin, che pure non si presentò alla cerimonia, era l'unico ancora in vita dei tre premiati (le statuette di [[Raymond Rasch]] e [[Larry Russell]] furono ritirate dai figli).
 
Tra gli attori più famosi dalla nascita dell'industria [[hollywood]]iana, l'[[American Film Institute]] lo ha inserito al decimo posto tra le [[AFI's 100 Years... 100 Stars|più grandi star della storia del cinema]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/stars.aspx|titolo=AFI's 50 Greatest American Screen Legends|editore=[[American Film Institute]]|accesso=16 novembre 2014}}</ref>
[[File:Honorary Academy Award.JPG|min|verticale=.8|Il premio Oscar onorario]]
 
== Biografia ==
=== L'infanzia e gli inizi ===
[[File:Casa natale di Charlie Chaplin.jpg|thumbmin|leftsinistra|Casa natale di Charlie Chaplin a [[Londra]]]]
Charles Spencer Chaplin nacque il 16 aprile [[1889]] a East Street, nel sobborgo [[Londra|londinese]] di Walworth. Nei registri del Comunecomune di Londra non c'è traccia della sua nascita, ma solo la notifica della sua presenza nel [[1891]], due anni dopo la nascita.<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.com/2012/02/17/charlie-chaplin-birthplace_n_1285659.html?|titolo=Charlie Chaplin's Birthplace Stumped British Spies, Say Released M15 Files|editore=huffingtonpost.com|data=16 febbraio 2012|accesso=1º giugno 2014|lingua=en|7=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140602200801/http://www.huffingtonpost.com/2012/02/17/charlie-chaplin-birthplace_n_1285659.html|dataarchivio=2 giugno 2014}}</ref>. Nel [[2011]] venne ritrovata una lettera a lui indirizzata, datata [[1970]], che ipotizza la sua venuta al mondo in un carro di zingari[[Rom (popolo)|rom]] accampato nei pressi di [[Birmingham]].<ref>{{cita web| url=http://www.expressandstar.com/news/2011/02/18/charlie-chaplin-was-born-into-midland-gipsy-family/| titolo=Charlie Chaplin was 'born into Midland gipsy family'|editore=expressandstar.com|data=18 febbraio 2011|accesso=1º giugno 2014|lingua=en|}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-02-20/sono-nato-carrozzone-gitanocharlie-192922.shtml?uuid=Aa7fZ59C|titolo=«Sono nato su un carrozzone gitano».Charlie Chaplin allunga l'elenco degli zingari famosi|editore=ilsole24ore.com|data=20 febbraio 2011|accesso=1º giugno 2014}}</ref>. I suoi genitori erano [[Charles Chaplin Senior]], un attore di varietà di discreto talento e successo, ma compromesso daldalla [[Alcolismo|viziodipendenza delldall'alcol]], e [[Hannah Chaplin|Hannah Harriette Hill]], un'attrice conosciuta come Lily Harley, di altrettanto talento, ma minor fortuna. La coppiadonna aveva già un figlio, [[Sydney Chaplin (attore)|Sydney]], nato quattro anni prima dalla relazione con un uomo molto più anziano di lei, con cui era fuggita in [[Africa]].<ref>{{cita|Autobiografia|p. 31}}.</ref>
[[File:Chaplin at Hanwell.jpg|thumbmin|verticale| Chaplin, 7 anni, (al centro) al [[Central London District School]] per bambini indigenti, (1897)]]
Col piccolo Charlie in fasce ede il di luisuo padre in tournée in America, Hannah allacciò una relazione con un cantante all’epoca piuttosto in voga, [[Leo Dryden]], dal quale ebbe un figlio:, [[Wheeler Dryden]], (dell'esistenza di questo fratellastro, Chaplin verrà a conoscenza molto più tardi). Il matrimonio già in crisi subì un colpo definitivo dal tradimento.: Lala separazione avvenne l'anno successivo laalla nascita di Charles. Il padre cercò di tenere con sé (per la verità senza troppa convinzione) e con la sua nuova compagna, sia il piccolo Charles sia suo fratello Sydney, ma il tentativo fallì e i due bambini andarono a vivere con la madre, cui furono concessi dieci [[sterlina inglese|scellini]] la settimana per il mantenimento di entrambi.
 
Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e il fratello Sydney trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a [[Lambeth]]. Il talento innato e la frequentazione dei teatri al seguito della madre forgiarono il piccolo Chaplin, sedimentando i primi rudimenti artistici appresi proprio dalla madre nel [[canto]] e nella [[recitazione]]. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei a sette anni. Nel [[1896]] durante una recita in un teatro di varietà, Hannah, a causa di un improvviso abbassamento di voce, fu fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; l'impresario mandò a sostituirla in scena proprio il piccolo Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell'epoca, ''<nowiki>'</nowiki>E Dunno Where 'E Are''.
 
Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e suo fratello trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a [[Lambeth]]. Il talento innato e la frequentazione dei teatri al seguito della madre forgiarono il piccolo Chaplin, sedimentando i primi rudimenti artistici appresi proprio dalla madre nel [[canto]] e nella [[recitazione]]. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei a sette anni. Nel 1896, durante una recita in un teatro di varietà, Hannah, a causa di un improvviso abbassamento di voce, fu fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; l'impresario mandò a sostituirla in scena proprio il piccolo Charlie, che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell'epoca, ''<nowiki>'</nowiki>E Dunno Where 'E Are''.<ref>{{cita|Autobiografia|p. 32}}.</ref>
La famigliola si trasferì nel [[1898]] a [[Manchester]], nei pressi di Belle Vue. Qui Charlie frequentò la scuola per tre anni. Grazie ad alcuni conoscenti del padre, entrò a far parte di una vera compagnia, gli ''Eight Lancashire Lads'' formata tutta da ''enfants prodige'', sotto la guida di [[William Jackson]]. Gli otto bambini si esibivano in un ballo con gli zoccoli<ref>È la ''clog dance'', una veloce danza di origine irlandese, affine alla [[giga (forma musicale)|giga]], che si balla calzando zoccoli di legno.</ref>. Nel [[1900]] l'undicenne Charlie, grazie al fratello Sydney, ottenne un ruolo comico nella parte di un gatto nella pantomima ''Cinderella'' (Cenerentola), rappresentata all'''Hyppodrome'' di Londra, nella quale recitava anche il famoso clown [[Marceline]]. Nello stesso anno Sydney si imbarcò su una nave come trombettista: Charlie rimase solo a sostenere la madre, la cui salute sia fisica che mentale cominciava a manifestare segni di cedimento. L'anno successivo vide la perdita del padre.
[[File:Chaplin in Sherlock Holmes.jpg|thumb|left|Un adolescente Chaplin in ''[[Sherlock Holmes (play)|Sherlock Holmes]]'', in scena tra il 1903 e il 1906]]
 
La famigliola si trasferì nel 1898 a [[Manchester]], nei pressi di Belle Vue. Qui Charlie frequentò la scuola per tre anni. Grazie ad alcuni conoscenti del padre, entrò a far parte di una vera compagnia, gli ''Eight Lancashire Lads'', formata tutta da ''enfants prodige'', sotto la guida di William Jackson. Gli otto bambini si esibivano in un ballo con gli zoccoli.<ref>È la ''clog dance'', una veloce danza di origine irlandese, affine alla [[giga (forma musicale)|giga]], che si balla calzando zoccoli di legno.</ref> Nel 1900, quando Charlie aveva undici anni, suo fratello Sydney riuscì a fargli ottenere il ruolo comico di un gatto nella pantomima ''Cinderella'' (Cenerentola), rappresentata all'Hyppodrome di Londra, nella quale recitava anche il famoso clown Marceline. Nello stesso anno Sydney si imbarcò su una nave come trombettista: Charlie rimase solo a sostenere la madre, la cui salute, sia fisica che mentale, cominciava a manifestare segni di cedimento. L'anno successivo vide la perdita del padre.
Le faticose vicissitudini quotidiane segnarono Hannah, obbligandola ad un primo ricovero ospedaliero a seguito di una importante [[disturbo depressivo|forma depressiva]] a cui non era probabilmente estranea una condizione di denutrizione. Nel [[1903]] Charles ottenne una piccola parte in ''Jim, the Romance of a Cockney'' e la sua prima personale recensione favorevole sulla stampa; di lì a poco ebbe il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in ''[[Sherlock Holmes]]'' (per la regia di Quentin McPherson), portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall'ospedale prendendosene cura, ma per poco tempo: una ricaduta ne determinò un nuovo internamento. La madre trascorrerà i propri ultimi sette anni di vita in [[California]], nella villa donatale dai figli, ivi morì nel [[1928]].
[[File:Chaplin in Sherlock Holmes.jpg|min|verticale|sinistra|Un adolescente Chaplin in ''Sherlock Holmes'', in scena tra il 1903 e il 1906]]
Le faticose vicissitudini quotidiane segnarono Hannah, obbligandola ad un primo ricovero ospedaliero a seguito di una importante [[disturbo depressivo|forma depressiva]] a cui non era probabilmente estranea una condizione di denutrizione. Nel 1903 Charles ottenne una piccola parte in ''Jim, the Romance of a Cockney'' e la sua prima personale recensione favorevole sulla stampa; di lì a poco ebbe il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in ''Sherlock Holmes'' (per la regia di Quentin McPherson), portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall'ospedale, prendendosene cura, ma per poco tempo: una ricaduta ne determinò un nuovo internamento. La madre trascorrerà poi gli ultimi sette anni di vita in [[California]], nella villa donatale dai figli, dove morirà nel 1928.
 
=== Il varietà con Fred Karno ===
[[File:Chaplin Karno advert.jpg|min|Manifesto pubblicitario per il tour americano della compagnia di [[Fred Karno]] (1913)]]
Fra il 1906 e il 1907 Chaplin lavorò ne ''Il Circo di Casey'', misto di [[varietà (spettacolo)|varietà]] e numeri circensi. L'esperienza gli permise di familiarizzare con il mondo del [[Circo equestre|circo]] e di entrare nella compagnia di [[Fred Karno]], anche grazie al fratello Sydney che già vi lavorava. La paga era di 3 [[sterline]] a settimana e il debutto avvenne nel 1906 con ''L'incontro di calcio'', in cui Charles interpretava la parte di un individuo senza scrupoli che tenta di drogare il portiere avversario prima dell'incontro. Il fratello maggiore ideava le pantomime e Charlie le doveva interpretare: così Chaplin imparò l'arte di esprimersi senza parole.
 
Ben presto il giovane Chaplin divenne, insieme a Stanley Jefferson (meglio conosciuto come [[Stan Laurel]]) uno degli attori più apprezzati della compagnia. Oltre al teatro Chaplin si dedicava al [[podismo]]: era iscritto al club podistico di [[Kennington]] e si allenava sulle distanze lunghe; nel 1908 prese anche in considerazione l'idea di iscriversi alla [[maratona (atletica leggera)|maratona]] delle [[Giochi della IV Olimpiade|Olimpiadi di Londra]], ma proprio in quel periodo si ammalò.<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 103.</ref> Nel 1909 la compagnia di Karno iniziò le tournée all'estero: dapprima a [[Parigi]] e, due anni dopo, negli [[Stati Uniti]]. Chaplin era il capocomico in ''A Night in an English Music Hall'', atto unico di pantomima.
Fra il [[1906]] e il [[1907]] Chaplin lavorò ne ''Il Circo di Casey'', misto di [[varietà (spettacolo)|varietà]] e numeri circensi. L'esperienza gli permise di familiarizzare con il mondo del [[Circo equestre|circo]] e di entrare nella compagnia di [[Fred Karno]], anche grazie al fratello Sydney che già vi lavorava. La paga era di 3 [[sterlina inglese|sterline]] a settimana e il debutto avvenne nel [[1906]] con ''L'incontro di calcio'', in cui Charles interpretava la parte di un individuo senza scrupoli che tenta di drogare il portiere avversario prima dell'incontro. Il fratello maggiore ideava le pantomime e Charlie le doveva interpretare: così Chaplin imparò l'arte di esprimersi senza parole.
 
L'esperienza americana non fu particolarmente felice; ciononostante la compagnia ritornò oltreoceano anche l'anno successivo e questa volta le cose andarono diversamente: il successo fu grande grazie anche al giovane Charles, entrato da poco ma già elemento di punta della compagnia. Chaplin fu notato dal produttore [[Mack Sennett]], che nel novembre 1913 lo mise sotto contratto per la casa cinematografica [[Keystone]]. Era il primo contratto di Chaplin per una casa cinematografica. Il compenso fu di 175 dollari la settimana.<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 53.</ref>
Ben presto il giovane Chaplin divenne, insieme a Stanley Jefferson (meglio conosciuto come [[Stan Laurel]]) uno degli attori più apprezzati della compagnia. Oltre al teatro Chaplin si dedicava al [[podismo]]: era iscritto al club podistico di Kennington e si allenava sulle distanze lunghe; nel [[1908]] prese anche in considerazione l'idea di iscriversi alla maratona delle [[Giochi della IV Olimpiade|Olimpiadi di Londra]], ma proprio in quel periodo si ammalò<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 103.</ref>. Nel [[1909]] la compagnia di Karno iniziò le ''tournée'' all'estero: dapprima a [[Parigi]] e, due anni dopo, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Chaplin era il primo comico in ''A Night in an English Music Hall'', atto unico di pantomima.
[[File:Chaplin Karno advert.jpg|thumb|left|Manifesto pubblicitario per il tour americano con la compagnia di [[Fred Karno]], 1913]]
 
=== Da capocomico a celebrità del cinema muto (1914-1919) ===
L'esperienza americana non fu particolarmente felice, ciononostante la compagnia ritornò oltreoceano anche l'anno successivo e questa volta le cose andarono diversamente: il successo fu grande grazie anche al giovane Charles, entrato da poco ma già elemento di punta della compagnia. Chaplin fu notato dal produttore [[Mack Sennett]], che nel novembre [[1913]] lo mise sotto contratto per la casa cinematografica [[Keystone]]. Era il primo contratto di Chaplin per una casa cinematografica. Il compenso fu di 175 dollari la settimana<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 53.</ref>.
[[File:ChaplinMakinALiving.jpg|min|''[[Charlot giornalista]]'' (1914), il debutto di Chaplin sullo schermo]]
[[File:Chaplin - Kid Auto Races in Venice.png|min|''[[Charlot ingombrante]]'' (1914), secondo cortometraggio di Chaplin e primo in cui compare il personaggio di Charlot]]
[[File:Chaplin and Purviance in Work.jpg|min|Chaplin e [[Edna Purviance]], la sua prima attrice, in ''[[Charlot apprendista]]'' (1915)]]
Nel 1914 Chaplin esordì nell'ancora acerbo mondo del cinema con il [[cortometraggio]] ''[[Charlot giornalista]]'', prodotto dalla Keystone. In questo film, uscito il 2 febbraio di quell’anno, non indossava ancora i panni del personaggio che lo avrebbe in seguito reso universalmente celebre ed immortale. Saranno i due cortometraggi usciti quasi contemporaneamente, ''[[Charlot ingombrante]]'' (uscito il 7 febbraio) e ''[[Charlot all'hotel]]'' (9 febbraio), a far conoscere al pubblico la maschera di Charlot quale anche noi la conosciamo: bombetta, baffetti e bastone da passeggio, pantaloni e scarpe sformati e consunti, benché interpretando il ruolo di un comune ubriaco.
 
Prima delle riprese del film ''[[Charlot all'hotel]]'', il produttore [[Mack Sennett]] incaricò Chaplin di inventarsi una gag tramite una truccatura comica qualsiasi.<ref name = "Chaplin">{{Cita libro|titolo = La mia autobiografia|autore = Charlie Chaplin|traduttore = Vincenzo Mantovani|editore = Arnoldo Mondadori Editore|città = Milano|anno = 1964|pp = 169-170|ISBN = 9788862617161}}</ref>
=== Da primo comico a celebrità: 1914-1919 ===
{{citazione|Mentre puntavo al guardaroba, pensai di mettermi un paio di calzoni sformati, due scarpe troppo grandi, senza dimenticare il bastone e la bombetta. Volevo che fosse tutto in contrasto: i pantaloni larghi e cascanti, la giacca attillata, il cappello troppo piccolo e le scarpe troppo grandi. Ero incerto se truccarmi da vecchio o da giovane, poi ricordai che Sennett mi aveva creduto un uomo assai più maturo e così aggiunsi i baffetti che, argomentai, mi avrebbero invecchiato senza nascondere la mia espressione. Non avevo la minima idea del personaggio. Ma come fui vestito, il costume e la truccatura mi fecero capire che tipo era. Cominciai a conoscerlo, e quando m'incamminai verso l'enorme pedana di legno era già venuto al mondo.|Charlie Chaplin, ''La mia autobiografia''<ref name = "Chaplin" />|On the way to the wardrobe I thought I would dress in baggy pants, big shoes, a cane and a derby hat. I wanted everything to be a contradiction: the pants baggy, the coat tight, the hat small and the shoes large. I was undecided whether to look old or young, but remembering Sennett had expected me to be a much older man, I added a small mustache, which I reasoned, would add age without hiding my expression. I had no idea of the character. But the moment I was dressed, the clothes and the makeup made me feel the person he was. I began to know him, and by the time I walked on stage he was fully born.|lingua=en}}
 
Il personaggio universalmente conosciuto come "Il vagabondo" si definirà pienamente soltanto nell'aprile del 1915, quando Chaplin interpretò il cortometraggio ''[[Il vagabondo (film 1916)|Il vagabondo]]''. Iniziò in quel febbraio 1914 la rapida e travolgente ascesa di Chaplin: nell'arco di cinque anni conquistò un posto d'onore nella storia del cinema. Prima di Chaplin, un altro comico aveva creato il personaggio del "vagabondo": [[Lew Bloom]] (1859-1929); a lui si ispirarono decine di altri comici, e Chaplin tra loro. Ma, fra tutti i "vagabondi" proposti in quel periodo, ad emergere fu soltanto "Charlot".
[[File:ChaplinMakinALiving.jpg|thumb|''[[Charlot giornalista]]'' (1914), il debutto di Chaplin sullo schermo]]
Nel [[1914]] Chaplin esordì nell'ancora acerbo mondo del cinema con il [[cortometraggio]] ''[[Charlot giornalista]]'', prodotto dalla Keystone. In questo film, uscito il 2 febbraio di quell'anno, però non indossava ancora i panni del personaggio che lo avrebbe in seguito reso universalmente celebre ed immortale. Saranno i due [[cortometraggio|cortometraggi]] usciti quasi contemporaneamente: ''[[Charlot ingombrante]]'' (uscito il 7 febbraio) e ''[[Charlot all'hotel]]'' (9 febbraio) a far conoscere al pubblico la maschera di Charlot quale anche noi conosciamo: (bombetta, baffetti e bastone da passeggio, pantaloni e scarpe sformati e consunti), benché interpretando il ruolo di un comune ubriaco. Il personaggio universalmente conosciuto come "Il vagabondo" si definirà pienamente soltanto nell'aprile del [[1915]], quando Chaplin interpretò il cortometraggio ''[[Il vagabondo (film 1916)|Il vagabondo]]''. Iniziò in quel febbraio 1914 la rapida e travolgente ascesa di Chaplin, nell'arco di cinque anni conquistò un posto d'onore nella storia della [[Cinema|settima arte]]. Prima di Chaplin, un altro comico aveva creato il personaggio del "vagabondo": [[Lew Bloom]] (1859-1929); a lui si ispirarono decine di altri comici (e Chaplin tra di loro). Ma fra tutti i "vagabondi" proposti in quel periodo, ad emergere fu "Charlot" e sarà per l'eternità.
 
==== Il periodo Keystone ====
Per la californiana [[Keystone]], nel solo 1914 Chaplin recitò in trentacinque cortometraggi. Da virtuoso della [[pantomima]], comunicava al pubblico una vasta gamma di emozioni, in particolare col volto, dei cui muscoli facciali padroneggiava appieno il controllo. Il suo personaggio era anticonvenzionale e a tratti sprezzante.
 
==== Il periodo Essanay ====
Per la californiana [[Keystone Pictures Studio|Keystone]], nel solo [[1914]] Chaplin recitò in trentacinque [[cortometraggio|cortometraggi]]. Da virtuoso della pantomima, comunicava al pubblico una vasta gamma di emozioni in particolare col volto, dei cui muscoli facciali, padroneggiava appieno il controllo. Il suo personaggio era anticonvenzionale e a tratti sprezzante. Nel dicembre [[1915]] si trasferì a [[Chicago]], dove lavorò per la [[Essanay]] in altre quattordici produzioni. La Essanay se lo aggiudicò offrendogli uno stipendio settimanale di 1.250 dollari.
Nel dicembre 1915 si trasferì a [[Chicago]], dove lavorò per la [[Essanay]] in altre quattordici produzioni. La Essanay se lo aggiudicò offrendogli uno stipendio settimanale di 1.250 dollari.
 
[[File:Chaplin - Kid Auto Races in Venice.png|thumb|''[[Charlot ingombrante]]'' (1914), secondo cortometraggio di Chaplin e primo in cui compare il personaggio di Charlot]]
 
==== Il periodo Mutual ====
[[File:Charlie Chaplin circa 1916.jpg|min|verticale|sinistra|Chaplin nel 1916 circa]]
Con cachet adeguati a una popolarità sempre più grande, Chaplin approdò alla [[Mutual Film]], firmando altri dodici corti: Charlot fu di volta in volta cameriere, milionario, muratore e sfaccendato. Il pubblico lo stimava per la grossa carica di umanità che emanava attraverso le sue storie, disseminate di amore e di insidie. Nel 1916 Charlie Chaplin era già un attore da oltre 600.000 dollari l'anno, una cifra mai vista per un artista fino ad allora,<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes con pietro sacco, minimum fax, 2007, pag. 44.</ref> quando scritturò la diciannovenne [[Edna Purviance]], facendone la sua [[primadonna]] in ben 35 film fra il 1916 e il 1923. Dal momento della firma del suo nuovo contratto, Chaplin disponeva anche di uno studio personale con relativo staff, una sala per le proiezioni, uffici ed alloggi per gli attori.
 
I due vissero anche un intenso e travagliato legame affettivo, che si mantenne in amicizia anche dopo la fine della passione (1918) e della carriera artistica di lei (accelerata dagli eccessi dell'alcol): Chaplin continuerà a corrispondere con Edna fino alla sua morte, oltre a passarle una paga salariale da attrice. Con la Mutual Film realizzò dodici film nel periodo 1916-1917 (uno dei più felici della sua carriera). Chaplin, non ancora trentenne, recitò e diresse quasi cento corti nell'arco di cinque anni.
Con cachet adeguati a una popolarità sempre più grande, Chaplin approdò alla [[Mutual Film]], firmando altri dodici corti: Charlot fu di volta in volta cameriere, milionario, muratore e sfaccendato. Il pubblico lo stimava per la grossa carica di umanità che emanava attraverso le sue storie, disseminate di amore e di insidie. Nel [[1916]] Charlie Chaplin era già un attore da oltre 600.000 dollari l'anno, una cifra mai vista per un artista fino ad allora<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes con pietro sacco, minimum fax, 2007, pag. 44.</ref> quando scritturò la diciannovenne [[Edna Purviance]], facendone la sua [[primadonna]] in ben 35 film fra il [[1916]] e il [[1923]]. Dal momento della firma del suo nuovo contratto, Chaplin disponeva anche di uno studio personale con relativo staff, una sala per le proiezioni, uffici ed alloggi per gli attori.
[[File:Chaplin and Purviance in Work.jpg|thumb|Chaplin e [[Edna Purviance]], la sua prima attrice, in ''[[Charlot apprendista]]'' (1915)]]
I due vissero anche un intenso e travagliato legame affettivo, che si mantenne in amicizia anche dopo la fine della passione ([[1918]]) e della carriera artistica di lei (accelerata dagli eccessi dell'alcol): Chaplin continuerà a corrispondere con Edna fino alla sua morte, oltre a passarle una paga salariale da attrice. Con la Mutual Film realizzò dodici film nel periodo [[1916]]-[[1917]] (uno dei più felici della sua carriera). Chaplin, non ancora trentenne, recitò e diresse quasi cento corti nell'arco di cinque anni.
 
Chaplin non progettava mai su carta nessuna delle sue gag, né tanto meno "sceneggiava" l'intreccio delle sue comiche. Riusciva a tenere a mente un intero film per poi spiegarlo agli attori sul set man mano che lo girava.<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 79.</ref>. Nel [[1918]] decise di mettersi in proprio e passò alla First National, con cui fece dieci film, fino al [[1923]]. Fu proprio la First National&nbsp;– grazie anche all'interessamento del fratello Sydney, ormai suo procuratore — a corrispondergli il favoloso ingaggio di un milione di dollari, ''cachet'' mai guadagnato prima da un attore.
 
==== La United Artists ====
[[File:Chaplin Studios postcard.jpg|thumbmin|leftsinistra|Nella cartolina del 1922, gli studios di Chaplin, dove egli produsse tutti i film girati tra il 1918 e il 1952.]]
Nel [[1919]] Charlie Chaplin, insieme ad alcuni colleghi (fra cui [[Mary Pickford]], [[Douglas Fairbanks Sr.|Douglas Fairbanks]] e [[David Wark Griffith]]), Chaplin fondò la [[United Artists|United Artists Corporation]]. Da allora in poi curerà da solo ogni fase della sua produzione cinematografica, attorniato da un gruppo di fedelissimi quanto preziosi e competenti collaboratori, tra cui spicca [[Alfred Reeves]], inglese come lui, già manager della compagnia di Karno, che all'UAC assunse il ruolo di direttore di produzione.
 
A un periodo professionalmente felice non corrispose, però, una vita privata altrettanto serena. Nel [[1918]] aveva infatti sposato la giovane [[Mildred Harris]], incinta di lui (la gravidanza si rivelò però falsa). Harris rimase incinta poco dopo il matrimonio e diede alla luce un bambino gravemente malformato, Norman Spencer, che sopravvisse solo tre giorni. I due divorziarono nel [[1920]].
 
A un periodo professionalmente felice non corrispose, però, una vita privata altrettanto serena. Nel 1918 aveva infatti sposato la giovane [[Mildred Harris]], che credeva incinta di lui (la gravidanza si rivelò però falsa). Harris rimase incinta poco dopo il matrimonio e diede alla luce un bambino gravemente malformato, Norman Spencer, che sopravvisse solo tre giorni. I due divorziarono nel 1920.
=== I grandi successi ===
 
=== I grandi successi (1920-1946) ===
==== Il monello ====
{{vedi anche|Il monello}}
[[File:Chaplin The Kid 2 crop.jpg|thumbmin|upright|140pxverticale|''[[Il monello]]'' (1921), con [[Jackie Coogan]], farsa e dramma.]]
Nel [[1921]] Chaplin lavorò ad una pellicola che lo consacrò definitivamente come ''star'' affermata. Dopo diversi travagli che funestarono le riprese e la fase di post-produzione, nel gennaio del 1921 ebbe luogo la prima proiezione ufficiale de ''[[Il monello]]'', che Chaplin diresse e interpretò, e nel quale fece debuttare il ''piccolo-grande'' attore [[Jackie Coogan]].<ref>Jackie Coogan diverrà noto al pubblico televisivo degli anni sessanta nella parte di "Zio Fester" delnel telefilm ''[[La famiglia Addams (serie televisiva)|La famiglia Addams]]''.</ref>.
 
Nello stesso anno Chaplin si imbarcò sull'''a [[New York]] sul [[transatlantico]] [[RMS Olympic|Olympic]]'' (il gemello del tristemente famoso [[RMS Titanic]]) della compagnia marittima [[White Star Line]] e tornò nella madrepatria dopo undici anni di assenza. A Londra fece una visita nei quartieri di [[Lambeth]], [[Kennington]] ed Elephant and Castle per rivedere i luoghi che gli furono familiari da bambino.
 
Dal [[1923]] al [[1952]] Chaplin lavorò costantemente per la [[United Artists]], e girò otto film, tra i più importanti della sua carriera. Il primo lavoro fu ''[[La donna di Parigi]]'', nel [[1923]], primo film nel quale non figurò come interprete (si ritagliò una piccola comparsa nel ruolo di facchino). Il film, pur ampiamente apprezzato dalla critica, non ebbe l'atteso successo di pubblico, ma i capolavori successivi lo proiettarono nel firmamento della cinematografia.
Il film, pur ampiamente apprezzato dalla critica, non ebbe l'atteso successo di pubblico, ma i capolavori successivi lo proiettarono nel firmamento della cinematografia.
 
==== La febbre dell'oro ====
{{vedi anche|La febbre dell'oro}}
[[File:Chaplin the gold rush boot.jpg|thumbmin|leftsinistra|Il pranzo del vagabondo: scarponi bolliti, ne ''[[La febbre dell'oro]]'' (1925).]]
''[[La febbre dell'oro]]'' del [[1925]] è considerato da molti una delle sue opere meglio riuscite. La produzione del film successivo, ''[[Il circo (film 1928)|Il Circocirco]]'' ([[1928]]), fu però travagliata a causa dei problemi sorti nella vita privata: in quel periodo divorziò dalla seconda moglie, l'attrice [[Lita Grey]], che aveva sposato nel [[1924]]. La coppia aveva avuto due figli: [[CharlieCharles Chaplin junior]]Jr.|Charles ([[1925Jr.]]) e [[Sydney Earle Chaplin|Sydney]] ([[1926]]).
 
L'affermazione del [[cinema sonoro|sonoro]] (a partire dal [[1927]]) colse in contropiede Chaplin, che aveva pensato e costruito [[Charlot]] solo per il cinema muto. Chaplin decise di andare avanti proponendo il suo personaggio. Nel [[1929]], l'assegnazione del suo primo [[Premiopremio Oscar]] alla carriera lo consacrò come la prima ''star'' a vincere tale premio (e a tutt'oggirimane il più giovane regista nel XX secolo ad averlo vinto).
 
==== Luci della città ====
{{vedi anche|Luci della città}}
[[File:Chaplin City Lights still.jpg|thumbmin|verticale|Scena del film ''[[Luci della città]]'' (1931)]]
Quando nel [[1929]] Charlie Chaplin cominciò a interessarsi al suo nuovo film, il [[Cinema sonoro|sonoro]] era diventato ormai pressoché irrinunciabile per qualsiasi regista dell'epoca. Sydney, fratello e manager di ''Charlot'', non esitò a proporgli l'idea di una pellicola sonorizzata, ma Charlie era molto scettico rispetto alla nuova invenzione e tentò in tutti i modi di restare alla [[pantomima]] che lo aveva reso celebre. Chaplin girò nel [[1931]] ''[[Luci della città]]'', film muto accompagnato dalla musica. Fu il primo film di Chaplin con sonoro e musiche sincronizzate.
 
All'inizio del film la voce delle persone è resa con il suono degli strumenti musicali. Questa volta la protagonista femminile sarebbe stata [[Virginia Cherrill]]: la graziosa ventiduenneventenne bionda avrebbe impersonato una fioraia cieca. Chaplin raccontò di averla conosciuta ad un incontro di [[boxepugilato]] nel [[1928]] e di averla scritturata immediatamente per il suo imminente lavoro. Varie vicissitudini coinvolsero Charlie durante la realizzazione di ''Luci della città''. Una tra le più importanti: la fioraia avrebbe dovuto scambiare il piccolo vagabondo per un milionario, ma Chaplin non sapeva come ottenere tale risultato. Prima di trovare una soluzione rifece la scena svariate volte, provando i più svariati espedienti. Tale scena alla fine è divenuta la più ripetuta nella storia del cinema, per un totale di 342 [[ciak]].<ref>{{cita libro|Patrick|Robertson|I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi|2004|Gremese Editore||p=236|capitolo=Cinema e cineasti|isbn=978-88-8440-273-8}}</ref>
 
Piccola curiosità: tra coloro che assistettero alla [[première]] del film negli [[Stati Uniti]] vi fu anche [[Albert Einstein]], invitato dallo stesso Chaplin. Non appena gli spettatori li videro si alzarono in piedi, applaudendoli calorosamente. Allora pare che Chaplin abbia mormorato ad Einstein: «Vede, applaudono me perché mi capiscono tutti, applaudono lei perché non la capisce nessuno».<ref>[[John D. Barrow]] ''Il libro degli universi'' [[Mondadori]], 2012; p. 56</ref>
Tale scena alla fine è divenuta la più ripetuta nella storia del cinema, per un totale di 342 [[ciak]]<ref>{{cita libro|Patrick|Robertson|I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi|2004|Gremese Editore||p=236|capitolo=Cinema e cineasti|isbn=978-88-8440-273-8}}</ref>.
 
[[Albert Einstein]] andò alla prima del film negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] in compagnia dello stesso Chaplin: quando gli spettatori li videro, si alzarono in piedi applaudendoli calorosamente. Allora pare che Chaplin abbia mormorato ad Einstein: "Vede, applaudono me perché mi capiscono tutti; applaudono lei perché non la capisce nessuno"<ref>[[John D. Barrow]] ''Il libro degli universi'' [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], 2012; p. 56</ref>.
 
==== Tempi moderni ====
{{vedi anche|Tempi moderni}}
Nello stesso anno l'attore/regista ricevette l'onore dell'attribuzione della [[Legione d'onore]] francese. Cinque anni dopo girò un altro capolavoro del cinema muto, ''[[Tempi moderni]]''. Ecco come Chaplin descriveva il suo personaggio nel [[1931]]:
{{citazione|All'inizio Charlot simboleggiava un gagà londinese<ref>Cioè una persona che tiene a farsi notare per come si veste</ref> finito sul lastrico [...] All'inizio lo consideravo soltanto una figura satirica. Nella mia mente, i suoi indescrivibili pantaloni rappresentavano una rivolta contro le convenzioni, i suoi [[Baffi a spazzolino|baffi]] la vanità dell'uomo, il cappello e il bastone erano tentativi di dignità, e i suoi scarponi gli impedimenti che lo intralciavano sempre.}}
[[File:Modern Times poster.jpg|min|sinistra|verticale|Locandina di ''[[Tempi moderni]]'' (1936)]]
 
Nel 1932 aveva conosciuto l'attrice [[Paulette Goddard]], che aveva già avuto qualche esperienza marginale nel cinema in parti minori. I due s'innamorarono e Paulette recitò con Charles in ''Tempi moderni'' (1936), l'ultimo film in cui compare Charlot. Si sposarono nel 1936 e divorziarono nel 1942. Tuttavia, esistono ancora dubbi se fra i due ci sia stato un effettivo matrimonio: entrambi rifiutavano di concedere dichiarazioni al riguardo e la Goddard, in lizza per ottenere il ruolo di [[Rossella O'Hara]] in ''[[Via col vento]]'', perse per un soffio contro [[Vivien Leigh]] perché non fu in grado di dimostrare ai produttori di essere realmente sposata con Chaplin. Chaplin raccontava pubblicamente che si erano sposati in [[Cina]] e che avevano divorziato in [[Messico]], ma con gli amici e la famiglia sosteneva che non erano sposati.
{{Citazione|All'inizio Charlot simboleggiava un gagà londinese<ref>Cioè una persona che tiene a farsi notare per come si veste</ref> finito sul lastrico [...] All'inizio lo consideravo soltanto una figura satirica. Nella mia mente, i suoi indescrivibili pantaloni rappresentavano una rivolta contro le convenzioni, i suoi baffi la vanità dell'uomo, il cappello e il bastone erano tentativi di dignità, e i suoi scarponi gli impedimenti che lo intralciavano sempre}}
[[File:Modern Times poster.jpg|thumb|left|upright=0.7|Locandina de ''[[Tempi moderni]]'' (1936)]]
Nel [[1932]] aveva conosciuto l'attrice [[Paulette Goddard]], che aveva già avuto qualche esperienza marginale nel cinema in parti minori. I due s'innamorarono e Paulette recitò con Charles in ''[[Tempi moderni]]'' ([[1936]]), l'ultimo film in cui compare Charlot. Si sposarono nel [[1936]] e divorziarono nel [[1942]]. Tuttavia, ancora oggi, esistono dubbi se fra i due ci sia stato un effettivo matrimonio: entrambi rifiutavano di concedere dichiarazioni al riguardo e la Goddard, in lizza per ottenere il ruolo di [[Rossella O'Hara]] in ''[[Via col vento]]'', perse per un soffio contro [[Vivien Leigh]] perché non fu in grado di dimostrare ai produttori di essere realmente sposata con Chaplin.
 
Chaplin raccontava pubblicamente che si erano sposati in [[Cina]] e che avevano divorziato in [[Messico]], ma con gli amici e la famiglia sosteneva che non erano sposati. Per realizzare i suoi successivi film Chaplin decise di abbandonare il personaggio che gli aveva donato la popolarità.
{{citazione|Non potrebbe parlare, non saprei che voce usare. Come riuscirebbe a mettere insieme una frase? Per questo motivo Charlot ha dovuto darsela a gambe<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 206.</ref>}}
 
{{Citazione|Non potrebbe parlare, non saprei che voce usare. Come riuscirebbe a mettere insieme una frase? Per questo motivo Charlot ha dovuto darsela a gambe<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 206.</ref>}}
 
==== Il grande dittatore ====
[[File:Charlie Chaplin and Paulette Goddard in The Great Dictator trailer.JPG|thumb|upright=0.8|Charlie Chaplin e [[Paulette Goddard]] ne ''[[Il grande dittatore]]'']]
{{vedi anche|Il grande dittatore}}
[[File:Charlie Chaplin and Paulette Goddard in The Great Dictator trailer.JPG|min|Charlie Chaplin e [[Paulette Goddard]] ne ''Il grande dittatore'']]
''[[Il grande dittatore]]'' (1940) fu il primo film completamente sonoro di Chaplin, girato e distribuito negli Stati Uniti poco prima dell'entrata nella [[seconda guerra mondiale]]. Nel film Chaplin interpreta due personaggi: Adenoid Hynkel, il dittatore di Tomania, esplicitamente ispirato ad [[Adolf Hitler]], e un barbiere [[ebreo]] perseguitato dai [[nazisti]]. Dopo la guerra, quando l'internamento e lo sterminio degli ebrei furono noti, Chaplin dichiarò nella sua [[autobiografia]] che non avrebbe realizzato il film se solo avesse potuto immaginare cosa accadeva nei campi di concentramento, asserendo che «non avrebbe potuto prendere in giro la follia omicida dei nazisti».<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/film/2019/oct/16/jojo-rabbit-nazi-comedies-charlie-chaplin|titolo=From Charlie Chaplin to Jojo Rabbit: an unlikely history of Nazi comedies|accesso=14 luglio 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/36/1231/tesi_dott_MORELLI_UN%20RISO%20CHE%20TURBA%20E%20DISTURBA.pdf|titolo=Un riso che turba e disturba: Der nazi & der friseur di Edgar Hilsenrath e Mein Kampf di George Tabor, pag. 9|accesso=14 luglio 2020}}</ref> Il film ebbe cinque candidature agli Oscar, come miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura, ma non vinse alcuna statuetta. Fu l'ultima apparizione del vagabondo.
 
Il film era anche una sfida coraggiosa al più potente dittatore dell'epoca, Adolf Hitler, dal quale Chaplin era diviso anagraficamente da soli quattro giorni. L'imitazione caricaturale sottolineava i toni e gli atteggiamenti del [[Führer]], come nel discorso alla folla, completamente improvvisato e girato in un'unica scena. Memorabile, oltre che fortemente rappresentativa, la scena nella quale il dittatore danza con il mappamondo sulla musica del preludio del [[Lohengrin (opera)|''Lohengrin'']] di [[Richard Wagner]].
''[[Il grande dittatore]]'' ([[1940]]) fu il primo film completamente sonoro di Chaplin, girato e distribuito negli Stati Uniti poco prima dell'entrata nella [[Seconda guerra mondiale]]. Nel film, Chaplin interpreta due personaggi: Adenoid Hynkel, il dittatore di Tomania, esplicitamente ispirato ad [[Adolf Hitler]], e un barbiere [[ebreo]] perseguitato dai [[nazismo|nazisti]]. Dopo la guerra, quando l'internamento e lo sterminio degli Ebrei furono noti, Chaplin dichiarò che non avrebbe realizzato il film se solo avesse potuto immaginare cosa fosse accaduto nei campi di concentramento. Il film ebbe due candidature agli Oscar, come miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura, ma non vinse alcuna statuetta. Fu l'ultima apparizione del vagabondo.
[[File:The Great Dictator still cropped.jpg|min|verticale|Chaplin ridicolizza [[Adolf Hitler]] ne ''[[Il grande dittatore]]'' (1940)]]
La scelta del luogo di presentazione della pellicola al pubblico fu ponderata. Si puntò su [[New York]], meno influenzata dal clima di destra col quale anche gli Stati Uniti dovevano confrontarsi. La realizzazione del film fu accompagnata dallo sfiorire del rapporto sentimentale tra Chaplin e Paulette Goddard, in procinto di chiedere il divorzio. Durante la lavorazione, nel dicembre del 1939, Chaplin fu anche raggiunto dalla comunicazione della morte improvvisa dell'amico [[Douglas Fairbanks]], che soltanto un mese prima gli aveva fatto visita sul set. Ne fu sconvolto e la perdita del «solo vero amico che abbia mai avuto», come ebbe a dire Chaplin, rimarrà una profonda ferita per l'attore. Dopo questo film, Chaplin interruppe l’attività cinematografica per circa sette anni.
[[File:Oona O'Neill - 1943.jpg|sinistra|min|verticale|[[Oona O'Neill]], quarta moglie di Chaplin dal 1943 alla morte di lui]]
Tra il 1942 e il 1943 ebbe una breve relazione con [[Joan Barry]]. Nell'ottobre del 1943 la Barry ebbe una figlia, Carol Ann, presunta figlia di Chaplin. Dopo le analisi del sangue, la Corte stabilì che la bambina non poteva essere sua figlia. Dopo due difficili processi che approdarono all'accusa di "turpitudine morale" da parte del procuratore, Chaplin fu dichiarato esserne il padre. Il giudice rifiutò di accettare le prove mediche (soprattutto il differente gruppo sanguigno) che avrebbero scagionato l'attore. Oggi è universalmente riconosciuto che fu un errore giudiziario.<ref>{{cita libro|titolo=(en) Charles J. Maland, Chaplin and American Culture, Princeton, Princeton University Press, 1989 (ISBN 0-691-02860-5)|editore=|p=}}</ref> Tuttavia, Carol Ann ricevette un assegno di mantenimento mensile dall'attore fino al compimento dei 21 anni.
 
Nel 1942 conobbe la diciassettenne [[Oona O'Neill]], figlia del drammaturgo [[Eugene O'Neill]], che divenne sua moglie nel 1943, creando scandalo per la grande differenza d'età. La coppia ebbe otto figli, quattro nati negli Stati Uniti e quattro in [[Svizzera]]: [[Geraldine Chaplin|Geraldine]], Michael (7 marzo 1946), [[Josephine Chaplin|Josephine]], [[Victoria Chaplin|Victoria]], Eugene (23 agosto 1953), Jane (23 maggio 1957), Annette (3 dicembre 1959) e Christopher (8 luglio 1962). Nel 1947 uscì un nuovo film, ''[[Monsieur Verdoux]]'', ispirato alla famosa storia di [[Henri Landru]], da un'idea suggerita a Chaplin da [[Orson Welles]].
Il film era anche una sfida coraggiosa al più potente dittatore dell'epoca, Adolf Hitler, dal quale Chaplin era diviso anagraficamente da soli quattro giorni. L'imitazione caricaturale sottolineava i toni e gli atteggiamenti del [[Führer]], come nel discorso alla folla, completamente improvvisato e girato in un'unica scena. Memorabile, oltre che fortemente rappresentativa, la scena nella quale il dittatore danza con il mappamondo sulla musica del preludio del Lohengrin di [[Richard Wagner]].
[[File:The Great Dictator still cropped.jpg|thumb|upright|Chaplin ridicolizza [[Adolf Hitler]] ne ''[[Il grande dittatore]]'' (1940)]]
La scelta del luogo di presentazione della pellicola al pubblico fu ponderata. Si puntò su New York, meno influenzata dal clima di destra col quale anche gli Stati Uniti dovevano confrontarsi. La realizzazione del film fu accompagnata dallo sfiorire del rapporto sentimentale tra Chaplin e [[Paulette Goddard]], in procinto di chiedere il divorzio. Durante la lavorazione, nel dicembre del 1939, Chaplin fu anche raggiunto dalla comunicazione della morte improvvisa dell'amico [[Douglas Fairbanks]], che soltanto un mese prima gli aveva fatto visita sul set. Ne fu sconvolto e la perdita del "solo vero amico che abbia mai avuto", come ebbe a dire Chaplin, rimarrà una profonda ferita per l'attore. Dopo questo film Chaplin interruppe la sua attività cinematografica per circa sette anni.
[[File:Oona O'Neill - 1943.jpg|left|thumb|[[Oona O'Neill]], 4ª moglie di Chaplin dal 1943 alla morte di lui.]]
Tra il [[1942]] e il [[1943]] ebbe una breve relazione con [[Joan Barry]]. Nell'ottobre del [[1943]], la Barry ebbe una figlia, Carol Ann, presunta figlia di Chaplin. Dopo le analisi del sangue, la corte stabilì che la bambina non poteva essere sua figlia. Dopo due difficili processi che approdò all'accusa di "turpitudine morale" da parte del procuratore, Chaplin fu dichiarato esserne il padre. Il giudice rifiutò di accettare le prove mediche (soprattutto il differente gruppo sanguigno) che avrebbe scagionato l'attore e oggi è universalmente riconosciuto che fu un errore giudiziario<ref>{{Cita libro|titolo=(en) Charles J. Maland, Chaplin and American Culture, Princeton, Princeton University Press, 1989 (ISBN 0-691-02860-5)|editore=|p=}}</ref>. Carol Ann ricevette un assegno di mantenimento mensile dall'attore fino al compimento dei 21 anni.
 
=== Il presunto antiamericanismo e il trasferimento in Europa (1947-1977) ===
Nel [[1942]] conobbe la diciassettenne [[Oona O'Neill]], figlia del celebre drammaturgo [[Eugene Gladstone O'Neill|Eugene O'Neill]], che divenne sua moglie nel [[1943]], creando scandalo per la grande differenza d'età. La coppia ebbe otto figli, tre nati negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e cinque in [[Svizzera]]: [[Geraldine Chaplin|Geraldine]] (1º agosto [[1944]]), Michael (7 marzo [[1946]]), [[Josephine Chaplin|Josephine]] (28 marzo [[1949]]), [[Victoria Chaplin|Victoria]] (19 maggio [[1951]]), Eugene, (23 agosto [[1953]]), Jane (23 maggio [[1957]]), Annette (3 dicembre [[1959]]) e Christopher (8 luglio [[1962]]). Nel [[1947]] uscì un nuovo film, ''[[Monsieur Verdoux]]'' ispirato alla famosa storia di [[Henri Landru]], da un'idea suggerita a Chaplin da [[Orson Welles]].
Le sue simpatie politiche non furono da lui mai rivelate esplicitamente. Si ritiene fosse un [[progressismo|progressista]], ma non [[socialista]] o [[comunista]], oltre che (cosa da lui invece rivelata) un [[pacifismo|pacifista]].<ref>[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_26/sogno_chaplin_napoleone_mereghetti_c29a8be6-6220-11de-8ba1-00144f02aabc.shtml ''Il sogno proibito di Chaplin: film su Napoleone pacifista'']</ref> Di certo, in molti suoi film aveva analizzato la realtà cupa dei lavoratori, dei poveri e degli emarginati (''Tempi moderni'' del 1936, ne può essere un chiaro esempio) ed aveva messo in piena luce le contraddizioni della società statunitense. Benché vivesse negli Stati Uniti da molti anni e vi pagasse le tasse, Chaplin non aveva mai chiesto la cittadinanza statunitense.
 
Già all'uscita di ''Monsieur Verdoux'' (1947) venne pubblicamente accusato di filocomunismo e nel 1949 divenne uno dei bersagli del [[Maccartismo|movimento]] innescato dal senatore [[Joseph McCarthy]]. Chaplin negò sempre, con veemenza. Disse anche che era stanco di rispondere sempre alla stessa domanda, affermando che la propria ideologia non era altro che quella professata dal suo "omino":<ref>Corriere d'informazione, 26 settembre 1952</ref> «Avere un tetto sulla testa, lavorare liberamente e formarsi una famiglia. Questo è un ideale democratico, non già comunista». Nel 1951 iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo film d'addio: ''[[Luci della ribalta]]'', tratto da un suo romanzo, ''Footlights'', mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a [[Hollywood]] e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto, [[Buster Keaton]]. In questo film debuttò la figlia [[Geraldine Chaplin]].
=== Il presunto antiamericanismo e il trasferimento in Europa ===
[[File:ManoirdeBan.jpg|min|sinistra|[[Manoir de Ban]], la residenza di Chaplin a [[Corsier-sur-Vevey]], nel [[Canton Vaud]] in [[Svizzera]]]]
[[File:CharlieChaplinAndGandhi.jpg|thumb|upright=1.2|Chaplin fotografato con [[Gandhi]] nel [[1931]]]]
La condanna decisiva nei suoi confronti arrivò nel settembre del 1952 per «gravi motivi di sfregio della moralità pubblica e per le critiche trasparenti dai suoi film al sistema democratico del Paese che pure accogliendolo gli aveva dato celebrità e ricchezza».<ref>«[[Corriere della Sera]]», 3 ottobre 1952, pag. 3.</ref> Chaplin e la sua nuova famiglia si erano imbarcati per l'[[Europa]] per la prima mondiale, a Londra, di ''Luci della ribalta''; successivamente aveva previsto un periodo di vacanza della durata di sei mesi. Mentre si trovavano ancora in navigazione, il ministro della giustizia statunitense dispose per pubblico decreto che a Chaplin, in quanto cittadino britannico, non sarebbe stato permesso di rientrare nel Paese a meno che non avesse convinto i funzionari dell'immigrazione di essere idoneo.<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 189.</ref> Avutane notizia, Chaplin decise di stabilirsi in Europa, fissando la sua residenza in [[Svizzera]]. Nella primavera del 1953 restituì il permesso di rientro, che pure gli era stato rilasciato all'atto della sua partenza dalle stesse autorità americane. Nel luglio dello stesso anno Chaplin presenziò allo spettacolo del grande clown svizzero [[Grock]], di stanza col proprio circo nel contiguo comune di [[Vevey]]. I due si omaggiarono e si abbracciarono, riconoscendo la reciproca grandezza nell'arte mimica.
 
Nel 1957 Chaplin ritornò dietro la macchina da presa per girare di nuovo un film, ''[[Un re a New York]],'' il cui tema principale è proprio il maccartismo. Fu il suo penultimo film, tra l'altro anche l'unico in cui recitò assieme a suo figlio [[Michael Chaplin|Michael]]. Il film andò bene in Europa, mentre negli Stati Uniti la sua distribuzione fu ostacolata con ogni mezzo, pregiudicandone severamente il buon esito commerciale. Dal 1959 e per più di una decina d'anni successivi, Chaplin usava villeggiare, con la famiglia, nella cittadina irlandese di [[Waterville (Irlanda)|Waterville]], paese all'interno del [[Ring of Kerry]], nell'omonima contea. Una statua in onore del celebre attore è stata collocata sul lungomare. Nel 1964, dopo circa un anno di lavoro, scrisse un'autobiografia (nella quale non vi è menzione del film, ''[[Il circo (film 1928)|Il circo]]'' del 1928, che probabilmente preferiva non ricordare per le tristi circostanze nelle quali fu girato). Nel 1967 si calò per l'ultima volta nei panni di regista per girare ''[[La contessa di Hong Kong]]'': fu il suo ultimo film, nonché l'unico a colori; in esso lavorò assieme a due star del cinema mondiale, [[Marlon Brando]] e [[Sophia Loren]]; sfortunatamente il film non ottenne un grande successo di critica e d'incassi, ed è considerata l'opera minore del regista.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Bosley|cognome=Crowther|url=https://www.nytimes.com/1967/03/17/archives/screen-a-countess-from-hong-kongnew-movie-by-chaplin-opens-at-the.html|titolo=Screen: 'A Countess From Hong Kong':New Movie by Chaplin Opens at the Sutton Miss Loren and Brando in an Antique Farce|pubblicazione=The New York Times|data=1967-03-17|accesso=2024-04-21}}</ref>
Le sue simpatie politiche non furono da lui mai rivelate esplicitamente. Si ritiene fosse un [[progressismo|progressista]], ma non [[socialista]] o [[comunista]], oltre che (cosa da lui invece rivelata) un [[pacifista]].<ref>[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_26/sogno_chaplin_napoleone_mereghetti_c29a8be6-6220-11de-8ba1-00144f02aabc.shtml ''Il sogno proibito di Chaplin: film su Napoleone pacifista'']</ref> Di certo, in molti suoi film aveva analizzato la realtà cupa dei lavoratori, dei poveri e degli emarginati (''[[Tempi moderni]]'', del [[1936]], ne può essere un chiaro esempio), ed aveva messo in piena luce le contraddizioni della società statunitense. Benché vivesse negli Stati Uniti da molti anni e vi pagasse le tasse, Chaplin non aveva mai chiesto la cittadinanza statunitense.
[[File:Chaplin oscar.JPG|min|Chaplin riceve da [[Jack Lemmon]] l'[[Oscar onorario]] nel 1972]]
Grazie alla sua genialità di compositore, proprio in quegli anni produsse la versione sonora di alcuni suoi capolavori: ''Il circo'' (1928), nel 1969, ''[[Il monello]]'' (1921), nel 1971, e infine nel 1975 ''[[La donna di Parigi]]'' (1923). Nel 1972, riconciliatosi con l'opinione pubblica statunitense, ritornò negli Stati Uniti per ritirare il suo secondo [[premio Oscar]] alla carriera, assegnatogli «per aver fatto delle immagini in movimento una forma d'arte del [[XX secolo]]». In tale occasione fu protagonista della più lunga ovazione nella storia dell'[[Academy Awards]]. L'anno successivo vinse il [[premio Oscar]] alla migliore colonna sonora per il film ''Luci della ribalta'', che in realtà era stato realizzato vent'anni prima ma che, a causa delle idee politiche di Chaplin, era stato boicottato e di fatto non aveva mai esordito in America. La sua statuetta fu ritirata da [[Candice Bergen]].
 
Il 4 marzo 1975, dopo molti anni di esilio volontario dal suo Paese d'origine, Chaplin fu nominato [[Ordine dell'Impero Britannico|Cavaliere di Sua Maestà]] dalla regina [[Elisabetta II]].<ref>{{cita web|url=http://www.nydailynews.com/entertainment/movies/charlie-chaplin-knighted-queens-elizabeth-1975-article-1.2548959|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303192525/http://www.nydailynews.com/entertainment/movies/charlie-chaplin-knighted-queens-elizabeth-1975-article-1.2548959|dataarchivio=3 marzo 2016|titolo=Charlie Chaplin, the king of comedy, was knighted by Queen Elizabeth in 1975|data=3 marzo 2016|accesso=3 aprile 2019|lingua=en|sito=nydailynews.com|editore=[[Daily News (New York)|Daily News]]}}</ref> L'onorificenza era già stata proposta nel 1956, ma - in piena [[guerra fredda]] - non era stata concessa per il veto imposto dal [[Foreign Office]] britannico, sempre a causa delle presunte "simpatie comuniste" di Chaplin.
Già all'uscita di ''[[Monsieur Verdoux]]'' (1947) venne pubblicamente accusato di "filocomunismo" e [[1949]] divenne uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore [[Joseph McCarthy]]. Chaplin negò sempre, con veemenza. Disse anche che era stanco di rispondere sempre alla stessa domanda, affermando che la propria ideologia non era altro che quella professata dal suo "omino"<ref>Corriere d'informazione, 26 settembre 1952</ref>:«Avere un tetto sulla testa, lavorare liberamente e formarsi una famiglia. Questo un Ideale democratico, non già comunista». Nel [[1951]] iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo film d'addio: ''[[Luci della ribalta]]'', tratto da un suo romanzo, ''[[Footlights]]'', mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a [[Hollywood]], e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto: [[Buster Keaton]]. In questo film debuttò la figlia Gerardine Chaplin.
 
=== Morte ===
[[File:ManoirdeBan.jpg|thumb|left|[[Manoir de Ban]], la residenza di Chaplin in [[Corsier-sur-Vevey]], [[Vaud]] ([[Svizzera]]).]]
[[File:Charlie Chaplin grave.jpg|min|verticale|La lapide di Chaplin in Svizzera]]
La condanna decisiva nei suoi confronti arrivò nel settembre del [[1952]] per "gravi motivi di sfregio della moralità pubblica e per le critiche trasparenti dai suoi film al sistema democratico del Paese che pure accogliendolo gli aveva dato celebrità e ricchezza"<ref>«[[Corriere della Sera]]», 3 ottobre 1952, pag. 3.</ref>. Chaplin e la sua nuova famiglia si erano imbarcati per l'Europa per la prima mondiale a Londra di ''[[Luci della ribalta]]''; successivamente aveva previsto un periodo di vacanza della durata di sei mesi. Mentre si trovavano ancora in navigazione il ministro della giustizia statunitense dispose per pubblico decreto che a Chaplin, in quanto cittadino britannico, non sarebbe stato permesso di rientrare nel paese a meno che non avesse convinto i funzionari dell'immigrazione di essere "idoneo"<ref>Charlie Chaplin, ''Opinioni di un vagabondo'', a cura di Kevin Hayes, minimum fax, 2007, pag. 189.</ref>. Avutane notizia, Chaplin decise di stabilirsi in [[Europa]] fissando la sua residenza in [[Svizzera]]. Nella primavera del 1953 restituì il permesso di rientro, che pure gli era stato rilasciato all'atto della sua partenza dalle stesse autorità americane. Nel luglio dello stesso anno Chaplin presenziò allo spettacolo del grande clown svizzero [[Grock]], di stanza col proprio circo nel contiguo comune di Vevey. I due si omaggiarono e si abbracciarono, riconoscendo la reciproca grandezza nell'arte mimica.
Charlie Chaplin morì a Corsier-sur-Vevey, nel Canton Vaud in Svizzera, la notte di [[Natale]] del 1977, all'età di 88 anni. Il pomeriggio inoltrato della vigilia, Chaplin chiese alla moglie Oona di spalancare le porte della camera affinché dalla hall sottostante potessero salire le note dei ''[[Christmas carol]]'', come da rituale che si ripeteva da oltre vent'anni il 24 dicembre nella loro residenza. Quella stessa notte, intorno alle 4, morì nel sonno. Fu sepolto nel piccolo cimitero della cittadina svizzera ed al suo fianco lo raggiungerà la moglie nel 1991. Gli sopravvissero dieci figli. Nei giorni successivi la sua scomparsa, personalità del mondo dello spettacolo rilasciarono, sulla stampa di tutto il mondo, oltre al cordoglio anche impressioni e ricordi a lui legati:<ref>Corriere della Sera, 27 dicembre 1977, pag 2</ref>
* [[Jackie Coogan]], esprimendo la propria tristezza, ricordò l'unicità, la gentilezza dell'uomo e l'influenza che ebbe sulla sua vita non solo artistica.
* [[Jacques Tati]] rimarcò l'apporto insostituibile all'arte cinematografica e l'attualità ed eternità della sua opera; «Senza Chaplin probabilmente non sarei diventato l'attore che sono».
* [[Zeppo Marx]]: «''Probabilmente il più grande mimo mai esistito''».
* [[René Clair]]: «''È stato il monumento del cinema di tutti i paesi e di tutti i tempi''».
* [[Paulette Goddard]]: «''Non solo fu il più grande creatore di film, ma anche uno degli uomini più affascinanti''».
* [[Sophia Loren]]: «''Attore e regista meraviglioso, e dietro di lui la moglie Oona''».
* [[Laurence Olivier]]: «''È stato probabilmente l'attore comico più grande di tutti i tempi e come tale spero e auspico sarà ricordato''».
* [[Radio Vaticana]]: «''È stato il più geniale e amato uomo di cinema di tutti i tempi''».
* [[Federico Fellini]]: «''È scomparso nella stessa atmosfera natalizia in cui lo vidi per la prima volta. A [[Rimini]] i suoi film erano i più importanti e venivano programmati immancabilmente nel periodo natalizio. Da bambino lo vedevamo come un omino cui dovere gratitudine e lo si accettava come un fatto naturale, come la neve d'inverno, il mare d'estate, Gesù Bambino. È una specie di "[[Adamo]]", il progenitore da cui tutti si discende''».
[[File:Charlie Chaplin-Leicester Square-London.jpg|min|verticale|Statua dedicata a Charlot situata a [[Londra]]]]
Tre mesi dopo la sua morte, la notte del 1º di marzo 1978, le sue spoglie furono trafugate a scopo di estorsione da due profughi, un operaio bulgaro e un disoccupato polacco, da tempo residenti in Svizzera dove avevano ricevuto asilo politico. Un milione di franchi svizzeri fu la richiesta di riscatto. La fermezza della moglie Oona e il suo rifiuto a voler trattare con i colpevoli fecero fallire il piano criminale; 75 giorni dopo furono catturati, la salma localizzata e recuperata nei pressi del comune di [[Noville]], sul [[lago di Ginevra]], e interrata nuovamente nel paesino svizzero.
 
Nell'annunciarne la morte, il ''[[Corriere della Sera]]'' delineò l'aspetto psicologico di Chaplin e del personaggio di Charlot:
Nel [[1957]] Chaplin ritornò dietro la macchina da presa per girare di nuovo un film: ''[[Un re a New York]]''. Fu il suo penultimo film, tra l'altro anche l'unico in cui recita assieme a suo figlio Michael. L'opera non ebbe successo e la sua vena cinematografica sembrò effettivamente appannata. Dal [[1959]] e per più di una decina d'anni successivi, Chaplin usava villeggiare, con la famiglia, nella cittadina irlandese di [[Waterville (Irlanda)|Waterville]], paese all'interno del [[Ring of Kerry]], nell'omonima contea. Una statua in onore del celebre attore è stata collocata sul lungomare. Nel [[1964]], dopo circa un anno di lavoro, scrisse un'autobiografia (nella quale non vi è menzione del film ''[[Il circo (film)|Il circo]]'', che probabilmente preferiva non ricordare per le tristi circostanze nelle quali fu girato). Nel [[1966]] si calò per l'ultima volta nei panni di regista, per girare ''[[La contessa di Hong Kong]]'': fu il suo ultimo film, nonché l'unico a colori, nel quale lavorò assieme a due star del cinema mondiale: [[Marlon Brando]] e [[Sophia Loren]].
{{citazione|Aveva nel sorriso il pianto del mondo e nelle lacrime delle cose faceva brillare la gioia della vita. Toccato dalla grazia del genio era il guanto rovesciato della nostra civiltà, il miele e lo schiaffo, lo scherno ed il singhiozzo; era il nostro rimprovero e la nostra speranza di essere uomini. Testimone universale commosse e rallegrò i cuori di tutte le razze e latitudini, ovunque si celebrasse il processo all'iniquità, alla presunzione, al cinismo dei ricchi e dei potenti, ovunque dal dolore potesse scaturire la protesta del debole sopraffatto e il riscatto dell umiliato. Uomini e donne di tutte le età e colore si riconobbero in lui, si contorcevano dalle risa e sentivano salirsi dentro pietà per se stessi. Andavano per gioire e uscivano pieni di malinconia. Così fu, così è, così sarà sempre: il debole vilipeso, lo sconfitto irriso, la dignità dell'uomo calpestata dal soperchiatore e dall'arrogante, e il candore, l'innocenza fraintesi per ingenuità, e sono invece la forza del giusto: è qui la tragedia che si colora di comico, la farsa che si tinge di dramma. Il lungo viaggio di un pessimista europeo, con sangue gitano ed ebreo, carico di antichi dolori, compiuto per convincersi che tuttavia conviene credere nell'uomo; questo il transito di Chaplin, il senso della sua opera di artista universale.|[[Giovanni Grazzini]], ''[[Corriere della Sera]]'', 27 dicembre 1977<ref>{{cita news|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view_preview.shtml#!/NzovcGFnZXMvcmNzZGF0aWRhY3MyL0A5MTcxOQ%3D%3D|titolo=L'uomo Chaplin, il profeta Charlo|autore=[[Giovanni Grazzini]]|data=27 dicembre 1977|editore=[[Corriere della Sera]]|p=3}}</ref>}}
[[File:Chaplin oscar.JPG|thumb|upright|240px|Chaplin riceve da [[Jack Lemmon]] l'[[Oscar onorario]] nel 1972.]]
Grazie alla sua genialità di compositore, proprio in quegli anni produsse la versione sonora di alcuni suoi capolavori: ''[[Il circo (film)|Il circo]]'' nel [[1969]], ''[[Il monello]]'' nel [[1971]], e infine nel [[1975]] ''[[La donna di Parigi]]''. Nel [[1972]], riconciliatosi con l'opinione pubblica statunitense, ritornò negli Stati Uniti per ritirare il suo secondo [[premio Oscar]], questa volta alla carriera, assegnatogli per ''"aver fatto delle immagini in movimento una forma d'arte del [[XX secolo|Ventesimo secolo]]"''. In tale occasione fu protagonista della più lunga ovazione nella storia dell'[[Academy Awards]].
L'anno successivo vinse il [[Premio Oscar]] alla migliore colonna sonora per il film ''[[Luci della ribalta]]''. Il 4 marzo [[1975]], dopo molti anni di esilio volontario dal suo Paese d'origine, Chaplin fu nominato [[Ordine dell'Impero Britannico|Cavaliere di Sua Maestà]] dalla regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II d'Inghilterra]].<ref>{{cita web|url=http://www.nydailynews.com/entertainment/movies/charlie-chaplin-knighted-queens-elizabeth-1975-article-1.2548959|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303192525/http://www.nydailynews.com/entertainment/movies/charlie-chaplin-knighted-queens-elizabeth-1975-article-1.2548959|dataarchivio=3 marzo 2016|titolo=Charlie Chaplin, the king of comedy, was knighted by Queen Elizabeth in 1975|data=3 marzo 2016|accesso=3 aprile 2019|lingua=en|sito=nydailynews.com|editore=[[Daily News (New York)|Daily News]]}}</ref> L'onorificenza era già stata proposta nel [[1956]], ma - in piena ''[[guerra fredda]]'' - non era stata concessa per il veto imposto dal [[Foreign Office]] britannico sempre a causa delle presunte "simpatie comuniste" di Chaplin.
 
=== L'uscitaVita diprivata scena ===
Chaplin era [[ateo]]. La figlia [[Geraldine Chaplin|Geraldine]] rilasciò in proposito una lunga intervista a Maria Pia Fusco per il settimanale ''La Domenica di Repubblica'', pubblicata il 20 maggio 2007.<ref>{{cita web|url=http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2007/20052007.pdf|titolo=La Domenica di Repubblica|accesso=5 luglio 2016}}</ref> Nella stessa intervista disse che fece comunque studiare i figli in collegi cattolici e lui stesso dichiarò: «Vorrei tanto poter credere, sarebbe bello se qualcuno mi convertisse». Alcuni critici, come il drammaturgo [[Diego Fabbri]], però ipotizzano una religiosità più complessa.<ref>{{cita web|url=https://www.farodiroma.it/la-napoli-di-toto-lamerica-di-chaplin-e-il-nuovo-spot-del-caffe/|titolo=La Napoli di Totò, l'America di Chaplin e il nuovo spot del caffè|accesso=18 maggio 2020}}</ref>
[[File:Charlie Chaplin grave.jpg|thumb|upright|La lapide di Chaplin in Svizzera]]
 
== Filmografia ==
Il pomeriggio inoltrato della vigilia di Natale, Chaplin chiese alla moglie Oona di spalancare le porte della camera affinché dalla hall sottostante potessero salire le note delle "[[Christmas carol]]" come da rituale che si ripeteva da oltre vent'anni il 24 dicembre nella loro residenza. Quella stessa notte, intorno alle 4, se ne andava per sempre, nel sonno, uno dei più grandi attori di sempre della storia del cinema. Charles Chaplin morì a [[Corsier-sur-Vevey]] ([[Vaud]]), in [[Svizzera]], la notte di [[Natale]] del [[1977]]. Fu sepolto nel piccolo cimitero della cittadina svizzera. Al suo fianco lo raggiungerà Oona nel [[1991]]. Gli sopravvissero dieci figli, ma soprattutto gli sopravvive la sua immortale creatura [[Charlot]] e i suoi meravigliosi film.
{{vedi anche|Filmografia di Charlie Chaplin}}
Nei giorni successivi la scomparsa di Chaplin, personalità del mondo dello spettacolo rilasciarono, sulla stampa di tutto il mondo, oltre al cordoglio anche impressioni e ricordi a lui legati<ref>Corriere della Sera, 27 dicembre 1977, pag 2</ref>:
Lungometraggi diretti da Chaplin (esclusi i film co-diretti e quelli incompiuti):
*[[Jackie Coogan]] esprimendo la propria tristezza, ricordò l'unicità, la gentilezza dell'uomo e l'influenza che ebbe sulla sua vita non solo artistica.
* ''[[Il monello]]'' (1921)
*[[Jacques Tati]] rimarcò l'apporto insostituibile all'arte cinematografica e dell'attualità ed eternità della sua opera. "Senza Chaplin probabilmente non sarei diventato l'attore che sono".
* ''[[La donna di Parigi]]'' (1923)
*[[Zeppo Marx]] "Probabilmente il più grande mimo mai esistito".
* ''[[La febbre dell'oro]]'' (1925)
*[[René Clair]] "É stato il monumento del cinema di tutti i paesi e di tutti i tempi".
* ''[[Il circo (film 1928)|Il circo]]'' (1928)
*[[Paulette Goddard]] "Non solo fu il più grande creatore di film, ma anche uno degli uomini più affascinanti".
* ''[[Luci della città]]'' (1931)
*[[Sophia Loren]] "Attore e regista meraviglioso, e dietro di lui la moglie Oona".
* ''[[Tempi moderni]]'' (1936)
*[[Laurence Olivier]] "È stato probabilmente l'attore comico più grande di tutti i tempi e come tale spero ed auspico sarà ricordato".
* ''[[Il grande dittatore]]'' (1940)
*[[Radio Vaticana]] "È stato il più geniale e amato uomo di cinema di tutti i tempi".
* ''[[Monsieur Verdoux]]'' (1947)
*[[Federico Fellini]] "È scomparso nella stessa atmosfera natalizia in cui lo vidi per la prima volta. A [[Rimini]] i suoi film erano i più importanti e venivano programmati immancabilmente nel periodo natalizio. Da bambino lo vedevamo come un omino cui dovere gratitudine e lo si accettava come un fatto naturale, come la neve d'inverno, il mare d'estate, Gesù Bambino. È una specie di "[[Adamo]]", il progenitore da cui tutti si discende".
* ''[[Luci della ribalta]]'' (1952)
* ''[[Un re a New York]]'' (1957)
* ''[[La contessa di Hong Kong]]'' (1967)
 
== Riconoscimenti ==
Tre mesi dopo la sua morte, la notte del 1º di marzo [[1978]], le sue spoglie furono trafugate a scopo di estorsione da due profughi, un operaio bulgaro e un disoccupato polacco, da tempo residenti in Svizzera dove avevano ricevuto asilo politico. Un milione di franchi svizzeri fu la richiesta di riscatto. La fermezza della moglie Oona e il suo rifiuto a voler trattare con i colpevoli fece fallire il piano criminale. 75 giorni dopo furono catturati, la salma localizzata e recuperata nei pressi del comune di [[Noville]], sul [[Lago di Ginevra]], e interrata nuovamente nel paesino svizzero.
[[File:Charlie Chaplin walk of fame.jpg|min|La stella di Charlie Chaplin alla [[Hollywood Walk of Fame]] di [[Los Angeles]] è la numero 6755]]
* [[Premio Oscar]]
** [[Premi Oscar 1929|1929]] – [[Oscar onorario]]
** [[Premi Oscar 1941|1941]] – Candidature per ''[[Il grande dittatore]]'':
*** [[Oscar al miglior attore|miglior attore]]
*** [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]]
*** [[Oscar miglior colonna sonora|miglior colonna sonora]]
** [[Premi Oscar 1948|1948]] – Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per ''[[Monsieur Verdoux]]''
** [[Premi Oscar 1972|1972]] – Oscar onorario
** [[Premi Oscar 1973|1973]] – [[Oscar alla migliore colonna sonora|Migliore colonna sonora]] per ''[[Luci della ribalta]]'' (''Premio retroattivo'')
 
== Doppiatori italiani ==
Nell'annunciarne la morte, il ''[[Corriere della Sera]]'' delineò l'aspetto psicologico di Chaplin e del personaggio di Charlot:
* [[Claudio Trionfi]] in ''Il grande dittatore'' (ridoppiaggio 1988), ''Monsieur Verdoux'' (ridoppiaggio)
{{Citazione
* [[Lauro Gazzolo]] in ''Monsieur Verdoux''
|Aveva nel sorriso il pianto del mondo e nelle lacrime delle cose faceva brillare la gioia della vita. Toccato dalla grazia del genio era il guanto rovesciato della nostra civiltà, il miele e lo schiaffo, lo scherno ed il singhiozzo; era il nostro rimprovero e la nostra speranza di essere uomini. Testimone universale commosse e rallegrò i cuori di tutte le razze e latitudini, ovunque si celebrasse il processo all'iniquità, alla presunzione, al cinismo dei ricchi e dei potenti, ovunque dal dolore potesse scaturire la protesta del debole sopraffatto e il riscatto dell umiliato. Uomini e donne di tutte le età e colore si riconobbero in lui, si contorcevano dalle risa e sentivano salirsi dentro pietà per se stessi. Andavano per gioire e uscivano pieni di malinconia. Così fu, così è, così sarà sempre: il debole vilipeso, lo sconfitto irriso, la dignità dell'uomo calpestata dal soperchiatore e dall'arrogante, e il candore, l'innocenza fraintesi per ingenuità, e sono invece la forza del giusto: è qui la tragedia che si colora di comico, la farsa che si tinge di dramma. Il lungo viaggio di un pessimista europeo, con sangue gitano ed ebreo, carico di antichi dolori, compiuto per convincersi che tuttavia conviene credere nell'uomo; questo il transito di Chaplin, il senso della sua opera di artista universale.
* [[Sandro Ruffini]] in ''Luci della ribalta''
|[[Giovanni Grazzini]], ''[[Corriere della Sera]]'', 27 dicembre 1977.<ref>{{cita news|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view_preview.shtml#!/NzovcGFnZXMvcmNzZGF0aWRhY3MyL0A5MTcxOQ%3D%3D|titolo=L'uomo Chaplin, il profeta Charlo|autore=[[Giovanni Grazzini]]|data=27 dicembre 1977|editore=[[Corriere della Sera]]|p=3}}</ref>
* [[Stefano Sibaldi]] in ''La febbre dell'oro'' (versione sonorizzata)
}}
* [[Augusto Marcacci]] in ''Un re a New York''
* [[Gianfranco Bellini]] in ''Il grande dittatore'' (doppiaggio 1960)
* [[Carlo Romano]] in ''La contessa di Hong Kong''
* [[Oreste Lionello]] in ''Il grande dittatore'' (ridoppiaggio 1972)
 
== Eredità artistica ==
[[File:Charlie Chaplin-Leicester Square-London.jpg|thumb|Statua dedicata a Charlot situata a [[Londra]]]]
Un film biografico su Chaplin, intitolato ''[[Charlot (film)|Charlot]]'' in Italia, è stato girato nel 1992 dal regista [[Richard Attenborough]], interpretato da [[Robert Downey Jr.]] (nel ruolo di Chaplin), [[Dan Aykroyd]], [[Geraldine Chaplin]], [[Anthony Hopkins]], [[Milla Jovovich]], [[Moira Kelly]], [[Kevin Kline]], [[Diane Lane]], [[Penelope Ann Miller]], [[Paul Rhys]], [[Marisa Tomei]], [[Nancy Travis]] e [[James Woods]].
 
Il 16 aprile 2016, al termine di 15 anni di progettazione e lavori, è stato inaugurato, a Corsier-sur-Vevey, il Chaplin's World,<ref>{{cita news|url=https://www.chaplinsworld.com/visiter-musee-chaplin|titolo=Ma visite|lingua=FR|accesso=8 maggio 2020}}</ref> museo dedicato all'artista, nel medesimo luogo dove tutta la famiglia Chaplin visse e risiedette dal 1953 fino alla morte di [[Oona O'Neill]]. Visita alle sale della "Manoir de Ban", villa residenziale contenente gli arredi, fotografie, documenti, oggetti, appartenuti a Chaplin. In un nuovo edificio, gli Studios, adiacente alla villa, sono state allestite riproduzioni in 3D dei set, con i protagonisti dei suoi film.
 
Nel 2019, per commemorare il 130º anno dalla nascita dell'artista, gli [[U2]] hanno dedicato a Chaplin l'[[EP (musica)|EP]] ''[[The Europa EP]]''.<ref>{{cita web|lingua=|url=https://www.rockol.it/news-701435/u2-tutto-the-europa-ep-il-record-store-day-copertina-tracklist|titolo=U2: tutto su "The Europa"|accesso=18 ottobre 2019}}</ref>
 
== Onorificenze ==
 
=== Onorificenze britanniche ===
{{Onorificenze
|immagine = Order BritEmp (civil) rib.PNG
|nome_onorificenza = Cavaliere Commendatore dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico (KBEdivisione civile, K.B.E.)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Impero Britannico
|motivazione = Per meriti artistici<ref>([[PDF]])&nbsp;{{Citacita news|lingua=en|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/46444/supplement/8|editore=thegazette.co.uk|data=31 gennaio 1974|accesso=2 giugno 2014|titolo=Conferring the Honour of Knighthood for the New Year 1975}}</ref>
|luogo = Londra, 1º gennaio [[1975]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=GrandeOlive ufficiale OMRI BARwreath.svg
|nome_onorificenza=GrandeLaurea Ufficiale''honoris Ordinecausa'' alin Merito[[Discipline della Repubblica Italianaumanistiche|Lettere]]
|collegamento onorificenza=
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Per meriti artistici
|luogo=[[Università di Oxford]], 1962
|luogo=[[Roma]], 20 dicembre [[1952]]. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=263567 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Chares Spencer Chaplin]</ref>.
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine =Legion HonneurGrande ufficiale CommandeurOMRI ribbonBAR.svg
|nome_onorificenza =Commendatore dell'Grande Ufficiale Ordine al merito della LegionRepubblica d'OnoreItaliana
|collegamento_onorificenza =Legion d'OnoreOrdine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione = Per meriti artistici
|luogo = [[Roma]], 20 dicembre 1952. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=263567 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Chares Spencer Chaplin]</ref>
|luogo= [[Francia]], 22 maggio 1971.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ina.fr/video/I10041101|titolo=Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore|editore=NOME SITO UFFICIALE|data=|accesso=23 marzo 2015}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = OliveLegion wreathHonneur Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza = LaureaCommendatore dell''honorisOrdine causa''della inLegion [[Disciplined'Onore umanistiche|Lettere]](Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Francia]], 22 maggio 1971.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ina.fr/video/I10041101|titolo=Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore|editore=NOME SITO UFFICIALE|data=|accesso=23 marzo 2015}}</ref>
|luogo = [[Università di Oxford]], [[1962]]
}}
 
== Filmografia ==
{{vedi anche|Filmografia di Charlie Chaplin}}
=== Lungometraggi ===
*''[[Il monello]]'' (1921)
*''[[La donna di Parigi]]'' (1923)
*''[[La febbre dell'oro]]'' (1925)
*''[[Il circo (film)|Il circo]]'' (1928)
*''[[Luci della città]]'' (1931)
*''[[Tempi moderni]]'' (1936)
*''[[Il grande dittatore]]'' (1940)
*''[[Monsieur Verdoux]]'' (1947)
*''[[Luci della ribalta]]'' (1952)
*''[[Un re a New York]]'' (1957)
*''[[La contessa di Hong Kong]]'' (1967)
 
== Doppiatori italiani ==
* [[Stefano Sibaldi]] ne ''La febbre dell'oro''
* [[Gianfranco Bellini]] ne ''Il grande dittatore'' (doppiaggio 1949)
* [[Oreste Lionello]] ne ''Il grande dittatore'' (doppiaggio 1972)
* [[Claudio Trionfi]] ne ''Il grande dittatore'' (doppiaggio 1988)
* [[Lauro Gazzolo]] in ''Monsieur Verdoux''
* [[Sandro Ruffini]] in ''Luci della ribalta''
* [[Augusto Marcacci]] ne ''Un re a New York''
* [[Carlo Romano]] ne ''La contessa di Hong Kong''
 
== Vita privata ==
Chaplin era [[ateo]]. La figlia [[Geraldine Chaplin|Geraldine]] rilasciò in proposito una lunga intervista a Maria Pia Fusco al settimanale ''La Domenica di Repubblica'', pubblicata il 20 maggio 2007.<ref>{{cita web|url=http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2007/20052007.pdf|titolo=La Domenica di Repubblica|accesso=5 luglio 2016}}</ref>
 
== Eredità artistica ==
Un film biografico su Chaplin, intitolato ''[[Charlot (film)|Charlot]]'', è stato girato nel [[1992]] dal regista [[Richard Attenborough]], interpretato da [[Robert Downey Jr.]] (nel ruolo di Chaplin), [[Dan Aykroyd]], [[Geraldine Chaplin]], [[Anthony Hopkins]], [[Milla Jovovich]], [[Moira Kelly]], [[Kevin Kline]], [[Diane Lane]], [[Penelope Ann Miller]], [[Paul Rhys]], [[Marisa Tomei]], [[Nancy Travis]] e [[James Woods]].
 
Il 16 aprile 2016, al termine di 15 anni di progettazione e lavori, è stato inaugurato, a Corsier-sur-Vevey, il "[[Chaplin's World]]",<ref>{{cita web| url=http://www.chaplinsworld.com/en|titolo=Chaplin's World|accesso=29 luglio 2017|lingua=en|}}</ref> museo dedicato all'immenso artista, nel medesimo luogo dove tutta la famiglia Chaplin visse e risiedette dal 1953 fino alla morte della di lui moglie [[Oona O'Neill]]. Visita alle sale della "Menoir de Ban", villa residenziale contenente gli arredi, foto, documenti, oggetti, appartenuti al geniale Charlie. In un nuovo edificio, gli Studios, adiacente la villa, allestite riproduzioni 3D dei famosi set cinematografici con i protagonisti dei suoi film immortali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Charlie Chaplin, ''My Trip Abroad'', New York 1922.
 
* Charlie Chaplin, ''MyA TripComedian AbroadSees The World'', New York 19221933.
* Eisenstein, Bleiman, Kosinzev, Iutkevič, ''La figura e l'arte di Charlie Chaplin'', Torino 1949.
* Charlie Chaplin, ''A Comedian Sees The World'', New York 1933
* Eisenstein,Georges Bleiman, Kosinzev, IutkevičSadoul, ''La figura e l'arteVita di Charlie ChaplinCharlot'', Torino 19491952.
* Georges[[Glauco SadoulViazzi]], ''VitaChaplin die Charlotla critica'', TorinoBari 19521955.
* {{cita libro|autore=Charlie Chaplin|traduttore=[[Vincenzo Mantovani (traduttore)|Vincenzo Mantovani]]|titolo=La mia autobiografia|città=Milano|anno=1964|isbn=9788862617161|cid=Autobiografia}}
* [[Glauco Viazzi]], ''Chaplin e la critica'', Bari 1955
* CharlieCharles Chaplin, ''LaMy miaLife autobiografiain Pictures'', MilanoThe 1964Bodley Head, Londra 1974.
* Giorgio Cremonini, ''Charlie Chaplin'', [[Il Castoro Cinema]] n. 47, [[Editrice Il Castoro]], 2004, ISBN 88-8033-033-0.
* Frederick Sands, ''Charlie e Oona Chaplin'', Varese 1980.
* Guido Oldrini, ''Il realismo di Chaplin'', Bari 1981.
* Carlo Tagliabue, ''Charlie Chaplin, un cinema per l'uomo'', Roma 1981.
* David Robinson, ''Chaplin la vita e l'arte'', Venezia 1987.
* Jerry Epstein, ''Charlie Chaplin, ritratto inedito di un poeta vagabondo'', Roma, 1992.
* David Robinson, ''Chaplin, un uomo chiamato Charlot'', Trieste 1995.
* Camillo Moscati, ''Charlie Chaplin, il grande dittatore'', Genova 2001.
* Michel Comte e [[Sam Stourdze]], ''Chaplin, a Photo Diary'', Steidl, 2002.
* A.Fiaccarini, P.von Bagh, C.Cenciarelli (a cura di) ''Limelight-documenti e studi'', Cineteca Bologna, 2002.
* Christian Delage-Cecilia Cenciarelli, ''Modern Times'', Bologna 2004.
* Sergej M. Ejzenstejn, ''Charlie Chaplin'', Milano 2005.
* Kevin Brownlow, ''Alla ricerca di Charlie Chaplin'', Bologna 2005.
* Kevin Hayes (a cura di), ''Opinioni di un vagabondo'', minimum fax, 2007.
* [[Sam Stourdze]], ''Chaplin e l'Immagine'', Le Mani, 2007.
* Jane Chaplin, ''17 minuti con mio padre'', Giulio Perrona Editore, 2009.
* {{cita libro|curatore=Cecilia Cenciarelli (a cura di), ''|titolo=Charlie Chaplin - Le comiche Keystone'',|editore=Cineteca LibroBologna|città=Bologna|anno=2010}} (libro + 4DVD,4 Cineteca Bologna, 2010DVD).
* [[Fabio Stassi]], ''L'ultimo ballo di Charlot'', Sellerio Editore, 2013.
* {{cita libro|curatore=Cecilia Cenciarelli (a cura di) ''|titolo=Charlie Chaplin - Le comiche Mutual'',|editore=Cineteca LibroBologna|città=Bologna|anno=2013}} (libro + 2DVD,2 Cineteca Bologna, 2013DVD)
* {{cita libro|curatore=Cecilia Cenciarelli (a cura di) ''|titolo=Charlie Chaplin - Le comiche Essaney'',Essanay|editore=Cineteca LibroBologna|città=Bologna|anno=2014}} (libro + 2DVD,2 Cineteca Bologna, 2014DVD)
* Charlie Chaplin, David Robinson, ''Footlights-Il mondo di Limelight'', Cineteca Bologna, 2014.
 
== Voci correlate ==
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* [[Jackie Coogan]]
* [[Buster Keaton]]
* [[Celebrità della Hollywood Walk of Fame]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Charlie Chaplin}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|lingua=en, it|url=http://www.ciakhollywoodcharliechaplinarchive.comorg/biografie/cchaplin| titolo= Charlie Chaplin - Biografia su CiakHollywoodArchive| accesso=12 10 gennaioluglio 20102023}}
* {{cita web|url=https://www.sapere.it/sapere/pillole-di-sapere/cultura-e-spettacolo/charlie-chaplin-biografia-del-grande-maestro-del-muto.html|titolo=Charlie Chaplin: biografia del grande maestro del cinema muto|sito=[[Sapere.it]]|data=14 aprile 2022}}
* {{cita web| url=http://www.littlefellow.it/ Littlefellow.it| titolo= Vita e arte di Charlie Chaplin| accesso= 10 gennaio 2010}}
* {{cita web| url=http://www.charliechaplinarchive.org| titolo= Charlie Chaplin Archive| accesso= 10 gennaio 2010}}
* {{cita web| url=http://www.thegoldenyears.org/chaplin.html| titolo=Classic Movies (1939 - 1969): Charles Chaplin| lingua=en| accesso=10 gennaio 2010| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100103072539/http://www.thegoldenyears.org/chaplin.html| dataarchivio=3 gennaio 2010}}
* {{cita web| url=http://www.chaplinsworld.com| titolo= Museo "Chaplin's World" in Corsier-sur-Vevey| lingua=fr| accesso= 29 luglio 2017}}
* {{cita web| url=http://www.sapere.it/sapere/pillole-di-sapere/cultura-e-spettacolo/charlie-chaplin-biografia-del-grande-maestro-del-muto.html| titolo= Charlie Chaplin - Biografia su Sapere.it|}}
* {{cita web| url=http://www.filmannex.com/webtv/CharlieChaplin| titolo=Charlie Chaplin-WebTV| 3=| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121210203318/http://www.filmannex.com/webtv/charliechaplin| dataarchivio=10 dicembre 2012}}
* {{cita web| url=https://www.frasidautore.it/autori/charlie-chaplin| titolo=Frasi di Charlie Chaplin}}
 
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