[[File:Agostino Carracci 01.jpg|miniatura| in un dipinto di [[Agostino Carracci]]]]
'''Plutone''' ([[terza declinazione latina|''Pluto, -onis'']], forma latinizzata del greco Πλούτων ''Ploutōn'') è una delle principali divinità della [[mitologia romana]], signore dell'[[Ade (regno)|Averno]] ([[ade (regno)|Ade]]) sul quale regna assieme alla consorte, la dea [[Proserpina]] (corrispondente alla greca [[Persefone]]).
Il termine ''Ploutōn'' ({{polytoniclang|grc|Πλούτων}}) deriva da ''Ploutos'' ({{polytoniclang|grc|Πλούτος}}) che significa ''ricco'', mentre nella [[mitologia greca]] si identifica sia con [[Ade (divinità)|Ade]] che, con minore frequenza, con [[Pluto (mitologia)|Pluto]]. Quale Diodio dei morti è riconducibile ad [[Ade]], il cui nome ''HádësHàdēs'' ({{polytoniclang|grc|Άιδης}}), significa ''colui che si nasconde'', sebbene differisca nel carattere. Quale Diodio della prosperità è riconducibile a [[Pluto (mitologia)|Pluto]] causa i tesori celati nelle viscere della terra (inoltre durante [[Età dell'oro|l'età aurea]], custodiva il sottosuolo, dalla quale i semi traggono il necessario per un buon raccolto)<ref>{{cita libro |url= http://books.google.it/books?id=a-NmaO-kM2UC&printsec=frontcover&dq=Classical+Mythology:+A+Guide+to+the+Mythical+World+of+the+Greeks+and+Romans&hl=en&sa=X&ei=6kmoUqmhGsWLyQPPl4D4Dw&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q=Classical%20Mythology%3A%20A%20Guide%20to%20the%20Mythical%20World%20of%20the%20Greeks%20and%20Romans&f=false |titolo= Classical Mythology: A Guide to the Mythical World of the Greeks and Romans |editore=Oxford University Press |autore=William Hansen |pagina=182 |data=2005 |isbn=0-19-530035-1 |lingua=inglese }}</ref>. Il nome ''Ploutōn'' conobbe un ampio uso con i [[Misteri eleusini]]<ref>{{cita testo |url=http://books.google.it/books?id=wwyysmmnAUkC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo=The Cults Of The Greek States |volume=3 |editore=Kessinger Publishing |autore=Lewis Richard Farnell |data=2010 |isbn=978-1-108-01545-5 |pagina=134 |lingua=inglese |citazione=''Plouton is clearly recognized in the public ordinances that have come down to us concerning Eleusinian sacrifice''}}</ref>, nei quali è venerato come un sovrano severo ma amorevole marito di Proserpina. La coppia riceve le anime nell'oltretomba e sono invocati assieme nelle iscrizioni religiose.
Il nome ''Ploutōn'' conobbe un ampio uso con i [[Misteri eleusini]]<ref>{{cita testo |url=http://books.google.it/books?id=wwyysmmnAUkC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo=The Cults Of The Greek States |volume=3 |editore=Kessinger Publishing |autore=Lewis Richard Farnell |data=2010 |isbn=978-1-108-01545-5 |pagina=134 |lingua=inglese |citazione=''Plouton is clearly recognized in the public ordinances that have come down to us concerning Eleusinian sacrifice''}}</ref>, nei quali è venerato come un sovrano severo ma amorevole marito di [[Persefone]]. La coppia riceve le anime nell'oltretomba e sono invocati assieme nelle iscrizioni religiose. Viceversa, Ade aveva templi e pratiche religiose connesse solo a lui ed è rappresentato come oscuro e violento rapitore di Persefone.
== Teogonia di Esiodo ==
Il nome ''Ploutōn'' non appare nella [[letteratura greca]] nel periodo arcaico. Nella [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]] di [[Esiodo]], Ade era uno dei sei figli di [[Crono]] e [[Rea (mitologia)|Rea]], assieme a [[Poseidone]], [[Zeus]], [[Demetra]], [[Era (mitologia)|Era]] ed [[Estia]]. Sconfitto Crono, i tre fratelli maschi si divisero il mondo in tre reami e Ade ebbe per sorte l'oltretomba. [[Pluto (mitologia)|Pluto]], Dio dell'abbondanza, appare nella teogonia, come figlio di Demetra e [[Iasione]],<ref>{{cita testo |url=http://www.readme.it/EnglishNew/libri/Classici%20Greci/Teogonia.shtml |titolo=Teogonia |editore= |autore=Esiodo |wkautore=Esiodo |data= |id=ISBN |citazione=''Dèmetra, generò, somma Dea, con l'eroe Gïasone, nel pingue suol di Creta, nel solco tre volte scassato, il buon Pluto, che sopra la Terra ed il Pelago immenso, va dappertutto; e chi trova, chi può su lui metter le mani, súbito fa che ricco divenga, e gli accorda fortuna.'' |accesso=11 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924085152/http://www.readme.it/EnglishNew/libri/Classici%20Greci/Teogonia.shtml |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref> riprendendo il mito dell'isola di [[Samotracia]]. L'unione di Demetra e Iasione è descritta anche nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Odissea]]''<ref>{{cita testo |url=https://it.wikisource.org/wiki/Odissea/Libro_V |titolo=Odissea |volume=Libro V | autore=Omero |wkautore=Omero| citazione=versi 125–128: ''Così, quando con Iasione Demetra dalla bella chioma, cedendo al suo animo, si unì in amore e nel letto''}}</ref>.
== Ploutōn e Ploutos ==
''Ploutōn'', identificato come Ade, è descritto nell'[[Iliade]] come il Dio più odiato dai mortali.<ref>{{cita testo |url=http://books.google.it/books?id=a-NmaO-kM2UC&printsec=frontcover&dq=Classical+Mythology:+A+Guide+to+the+Mythical+World+of+the+Greeks+and+Romans&hl=en&sa=X&ei=6kmoUqmhGsWLyQPPl4D4Dw&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q=Classical%20Mythology%3A%20A%20Guide%20to%20the%20Mythical%20World%20of%20the%20Greeks%20and%20Romans&f=false |titolo= Classical Mythology: A Guide to the Mythical World of the Greeks and Romans |editore=Oxford University Press |autore=William Hansen |pp=158–159158-159 |data=2005 |isbn=0-19-530035-1 |lingua=inglese |citazione= ''l'eufenismo è un modo caratteristico per riferirsi a figure associate ai morto e all'oltretomba''}}</ref> [[Platone]] afferma che la gente preferisce il termine ''Ploutōn'', "dispensatore di ricchezze," in quanto il termine Ade suscita timore.<ref>{{cita libro |url=http://books.google.it/books?id=_cAuwB_2RbcC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo=Plato's Cretan City: A Historical Interpretation of the Laws |editore=Princeton University Press |capitolo=The Propitiation of Zeuz |autore=Glenn R. Morrow |pp=452–453452-453 |data=1993 |lingua=inglese}}</ref> Il termine ''Ploutōn'' è connesso alla ricchezza della terra, sia nei raccolti sulla superficie (era inizialmente Dio della terra), che nelle miniere nel sottosuolo.<ref>{{cita libro |titolo=Corpus Tibullianum III. 1-6: Lygdami elegiarum liber |anno=1995 |url=https://archive.org/details/lygdamuscorpusti0000nava |editore=Brill Academic Publishers |collana=Mnemosyne, Supplements |autore=Fernando Navarro Antolin |pp=[https://archive.org/details/lygdamuscorpusti0000nava/page/145 145]–146 |data=1996 |isbn=90-04-10210-8 |lingua=inglese}}</ref> Quello che adesso appare una confusione tra i due dei, tra Ploutōn-Ade e Ploutōn-[[Pluto (mitologia)|Pluto]] ("ricco"), acquistava un significato nella teologia greca. Come signore dell'abbondanza e della ricchezza, Plutone esprimeva l'aspetto quale divinità sotterranea positiva, simbolizzata dalla cornucopia,<ref>Charlotte R. Long, ''The Twelve Gods of Greece and Rome'' (Brill, 1987), p. 179; Phyllis Fray Bober, “Cernunnos: Origin and Transformation of a Celtic Divinity,” ''American Journal of Archaeology'' 55 (1951), p. 28, examples in Greek and Roman art in note 98; Hewitt, "The Propitiation of Zeus," p. 65,</ref> mentre come Ade, dio degli Inferi, ne esprime l'aspetto tetro, simbolizzato dal serpente e dal cane tricefalo [[Cerbero]].<ref>Tsagalis, ''Inscribing Sorrow'', pp. 101–102; Morrow, ''Plato's Cretan City'', pp. 452–453; John J. Hermann, Jr., "Demeter-Isis or the Egyptian Demeter? A Graeco-Roman Sculpture from an Egyptian Workshop in Boston" in ''Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts'' 114 (1999), p. 88.</ref>
Il termine ''Ploutōn'' è connesso alla ricchezza della terra, sia nei raccolti sulla superficie (era inizialmente Dio della terra), che nelle miniere nel sottosuolo<ref>{{cita libro |titolo=Corpus Tibullianum III. 1-6: Lygdami elegiarum liber |editore=Brill Academic Publishers |collana=Mnemosyne, Supplements |autore=Fernando Navarro Antolin |pp=145–146 |data=1996 |isbn=90-04-10210-8 |lingua=inglese}}</ref> Quello che adesso appare una confusione tra i due Dei, tra Ploutōn-Ade e Ploutōn-[[Pluto (mitologia)|Pluto]] ("ricco") acquistava un significato nella teologia greca. Come signore dell'abbondanza e della ricchezza, Plutone esprimeva l'aspetto quale divinità sotterranea positiva, simbolizzata dalla cornucopia,<ref>Charlotte R. Long, ''The Twelve Gods of Greece and Rome'' (Brill, 1987), p. 179; Phyllis Fray Bober, “Cernunnos: Origin and Transformation of a Celtic Divinity,” ''American Journal of Archaeology'' 55 (1951), p. 28, examples in Greek and Roman art in note 98; Hewitt, "The Propitiation of Zeus," p. 65,</ref> mentre come Ade, Dio degli Inferi, ne esprime l'aspetto tetro, simbolizzato dal serpente e dal cane tricefalo [[Cerbero]].<ref>Tsagalis, ''Inscribing Sorrow'', pp. 101–102; Morrow, ''Plato's Cretan City'', pp. 452–453; John J. Hermann, Jr., "Demeter-Isis or the Egyptian Demeter? A Graeco-Roman Sculpture from an Egyptian Workshop in Boston" in ''Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts'' 114 (1999), p. 88.</ref>
Durante l'[[Impero romano|era imperiale]] il geografo greco [[Strabone]] distingue Plutone da Ade nel descrivere le risorse minerarie dell'antica [[penisola iberica|Iberia]] ([[Spagna romana]]), affermando che presso i turdetani (antica popolazione autoctona nell'odierna Andalusia), "''è Plutone, non Ade, colui che dimora nel regno sotterraneo''",<ref>{{cita libro | url=http://www.scribd.com/doc/180587878/Strabone-Geografia-Vol-2-Libri-I-IV-pdf | capitolo=libro III, capitolo 2° versi 147-148 | titolo= Geografia. Iberia e Gallia. Libri 3° e 4°. T | editore=Rizzoli | autore=Strabone | wkautore=Strabone | traduttore=Francesco Trotta | anno=2008 | isbn=978-88-17-17114-4 | accesso=11 dicembre 2013}}</ref> probabilmente nell'intento di sottolineare l'abbondanza delle ricchezze minerarie della regione.
Anche presso la [[mitologia romana]] si può riscontrare un'analoga contrapposizione tra [[Dis Pater]] (''Ricco padre''), generoso signore della terra e [[Orco (mitologia)|Orco]], signore degli Inferi, antica divinità di origine etrusca. A complicare però il mito di Orco vi è la sovrapposizione con la figura greca di [[Horkos]], indicato da Esiodo nella sua teogonia quale demone punitore dei giuramenti mancati. Tali figure poi sono tutte confluite in Plutone.
Proserpina poté ritornare in superficie ma solo per sei mesi all'anno, in quanto Plutone riuscì a farle mangiare un chicco di melograno, legandola così per sempre con gli Inferi. Quando Proserpina tornava da Plutone, Cerere in segno di protesta faceva calare il freddo ed il gelo durante i mesi in cui la figlia era assente come segno di dolore, per poi far risvegliare la natura per il ritorno di Proserpina sulla terra.
La prima versione letteraria del mito include una breve menzione nella teogonia di Esiodo ed una estesa narrativa negli Inni a Demetra di Omero; in entrambe le opere, il Signore dell'Oltretomba è detto Ade, di cui viene enfatizzata la figura tetra e insensibile, assieme alla riluttanza di Persefone.<ref>{{cita libro |url=http://books.google.it/books?id=PDtJ-2-e-esC&printsec=frontcover&hl=it&sa=X&ei=ZKCoUvT4IYvxhQeP34DQDQ&ved=0CDMQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false |titolo=The Homeric Hymns |autore=Diane Rayor |editore=University of California Press |anno=2004 |pp=107–109107-109 |isbn=0-520-93747-3 |lingua=inglese}}</ref>
L'uso sempre più frequente del termine Ploutōn riflette l'influenza dei [[Misteri eleusini]], i quali trattano Plutone e Persefone quale divina coppia che ricevono gli iniziati nella vita ultraterrena ed in quanto tale Plutone non è associato alla figura del "violento rapitore" di Persefone<ref>Christos Tsagalis, ''Inscribing Sorrow: Fourth-century Attic Funerary Epigrams'' (Berlin: Walter de Gruyter, 2008), pp. 101–102.</ref> Due testi classici che attribuiscono al Dio rapitore il nome Plutone sono due [[mitografia|mitografie]], il primo è la greca [[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|"Biblioteca" di pseudo-Apollodoro)]] (I secolo a.C.) il secondo è le latine [[Fabulae]] di Igino (circa 64 a.C.–17 – 17 d.C.).<ref>{{cita libro |url=http://books.google.it/books?id=vczTNMWLGdoC&printsec=frontcover&dq=Fabulae&hl=en&sa=X&ei=RUeoUoadIIeS0QXDmICgDg&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=Fabulae&f=false |titolo=Apollodorus'library and Hyginus'Fabulae |autore=Igino | wkautore=Igino (astronomo)|autore2=Apollodoro | wkautore2=Biblioteca (Pseudo-Apollodoro) | curatore= R. Scott Smith |curatore2=Stephen M. Trzaskoma |editore=Hackett publishing |anno=2007 |isbn=97808722082166 978-0-87220-821-6}}</ref>
Un altro mito molto noto che interessa Plutone è il suo incontro con [[Orfeo]], disceso negli Inferiinferi per recuperare sua moglie [[Euridice (ninfa)|Euridice]] morta per il morso di un serpente in un prato mentre camminava o, secondo [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Ovidio]], mentre correva tentando di sottrarsi alle attenzioni di [[Aristeo]]. Orfeo, al cospetto di Ade e Persefone, intonò canzoni così cariche di disperazione che li convinsero a lasciare andare Euridice, a condizione che Orfeo camminasse davanti a lei e non si voltasse a guardarla finché non fossero usciti alla luce del sole;. quandoQuando peròi Orfeodue nonarrivarono udìquasi piùalla ifine passidel dellatunnel, mogliee la luce del sole colpì gli occhi di Orfeo, Orfeo non riuscì a trattenersi e si voltò indietro per guardareassicurarsi seche lola stessesua ancoraamata seguendofosse li, e videproprio l'animain diquel momento Euridice sprofondarefu nell'Adetrascinata di nuovo nel regno dei morti, questa volta per sempre.
{{vedi anche|Orfeo#Le imprese di Orfeo e la sua morte}}
== Iconografia ==
Plutone, veniva spesso raffigurato come un uomo maturo, dallo sguardo severo, barbuto, con folta capigliatura e con in mano il bidente, ossia lo strumento agricolo simile ad una forca, ma con due rebbi<ref>Pietro Fanfani, ''Vocabolario della lingua Italiana'', voci ''bidente'' e ''bidentato'', pagina 497·</ref>. A volte porta anche uno scettro, o delle chiavi, o della terra. Sovente è assiso su di un trono d'[[ebano]] e con ai piedi [[Cerbero]], il cane [[Tricefalia|tricefalo]], o dei serpenti. Viene talvolta rappresentato anche con una [[cornucopia]] o sopra un carro trainato da quattro cavalli neri. I suoi copricapi sono il diadema d'ebano, l'elmo (che dona l'invisibilità) forgiato per lui dai [[Ciclopi]] e il cappuccio (per celarsi). Le piante a lui sacre sono il [[cipresso]] ed il [[narcissus|narciso]].
Viene talvolta rappresentato anche con una [[cornucopia]] o sopra un carro trainato da quattro cavalli neri. I suoi copricapi sono il diadema d'ebano, l'elmo (che dona l'invisibilità) forgiato per lui dai [[Ciclopi]] e il cappuccio (per celarsi). Le piante a lui sacre sono il [[cipresso]] ed il [[narcissus|narciso]].
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File:Hesiod bb456 1 36 com 100bw.jpg|Plutone in trono con le principali divinità dell'Ade
File:Proserpina kidnapped Kircheriano Terme.jpg|Plutone ''velificans'', assieme a [[Cupido]], rapisce Proserpina (urna cineraria, II sec. d.C.)
File:Dürer - Die Entführung auf dem Einhorn - Herzog Anton Ulrich-Museum.jpgpng|Ratto di Proserpina su di un unicorno, di [[Albrecht Dürer]] (1516)
File:Luca Giordano 016.jpg| Ratto di Proserpina, di [[Luca Giordano]] (1684-1686)
File:Jean Raoux – Orpheus and Eurydice.jpg|Plutone lascia andare [[Euridice (ninfa)|Euridice]] con [[Orfeo]], di [[Jean Raoux]] (1718–1720)
== Usi scientifici del termine ==
* '''[[Plutone (astronomia)|Plutone]]''' – [[pianeta nano]] del [[sistema solare]].;
* '''[[Plutone (geologia)|Plutone]]''' – roccia magmatica intrusiva.;
* ''[[Plutonismo]]'' - [[teoria]] proposta del [[geologo]] [[Scozia|scozzese]] [[James Hutton]] nella seconda metà del [[XVIII secolo]], secondo la quale, nei processi generatori di [[roccia|rocce]], dovevano essere presi in considerazione soprattutto i fattori [[magma]]tici, attribuibili cioè al "calore sotterraneo" della [[Terra]].
== Note ==
<references />
Goodfredi Hermanni, Opuscola vol. 2, De Aeschili Glaucis;
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Pluto (mythology)|etichetta=Plutone}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|antica Roma|mitologia}}
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