Molini di Triora: differenze tra le versioni
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|Panorama=MoliniDiTriora panorama.jpg
|Didascalia=Il paese visto da [[Triora]]
|Voce bandiera=
|Voce stemma=
|Stato=ITA
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|Divisione amm grado 2=Imperia
|Amministratore locale=Manuela Sasso
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=27
|Data rielezione= 10-6-2024
|Mandato=2
|Data istituzione=1903
|Sottodivisioni=Agaggio Inferiore, Agaggio Superiore, Aigovo, Andagna, Corte, Gavano, Glori, Grattino, Perallo
|Divisioni confinanti=[[Badalucco]], [[Bajardo]], [[Castel Vittorio]], [[Montalto Carpasio]], [[Montegrosso Pian Latte]], [[Rezzo]], [[Triora]]
|Zona sismica =
|Gradi giorno=2242
|Nome abitanti=molinesi
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|Mappa= Map of comune of Molini di Triora (province of Imperia, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Molini di Triora nella provincia di Imperia
}}
'''Molini di Triora''' (''Moin de Triêua'' in [[Lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:18010 Molini di Triora, Province of Imperia, Italy - panoramio (2).jpg|sinistra|miniatura|Panorama montano del territorio molinese]]
Il territorio molinese sorge alla confluenza del [[Argentina (torrente)|torrente Argentina]] con il Capriolo, ai piedi della ripida dorsale, tra boscosi contrafforti in parte terrazzati, che discende da [[Triora]]. Sul territorio abbondante è la presenza di acqua che nei secoli fecero la fortuna di Molini, e dalla quale deriverebbe il toponimo.
Il paese di Molini si estende lungo il un'ansa del torrente, all'incrocio di importanti vie di comunicazioni dell'[[Valle Argentina|alta valle Argentina]] con le valli circostanti.
Tra le vette del territorio molinese il [[monte Monega]] (1887 m), il Poggio Fearia (1846 m), la Cima dell'Ortica (1840 m), il Poggio d'Alpette (1729 m), la Rocca dell'Agnello (1729 m), il monte Bussana (1701 m), il Poggio Buoi di Raxin (1700 m), la Cima di Dorzella (1636 m), il [[Carmo di Brocchi]] (1610 m), il monte Arborea (1549 m), il Carmo dell'Omo (1520 m), il Carmo delle Verme (1502 m), il monte Fenaira (1459 m), la Cima Bareghi (1390 m), la Rocca Mea (1307 m), la Cima Ubago di Medan (1300 m), il Carmo San Vincenzo (1274 m), il Carmo del Faè (1033 m), la Testa di Carvo (1032 m), il Carmo del Pulo (986 m), il Carmo Albarozza (979 m), la Croce della Crocetta (909 m) e il Poggio della Croce (894 m). Tra i valichi alpini si possono ricordare il passo di Monega (1650 m), il passo della Lecca (1510 m), il [[passo della Mezzaluna]] (1454 m) e il passo di Parma (992 m).
=== Clima ===
Il paese, posto in un fondovalle a 460 metri s.l.m. e distante 25 km dalla costa, non risente molto delle brezze marine e mentre l'estate è generalmente temperata e mai troppo calda l'inverno può essere abbastanza freddo e umido con frequenti gelate notturne e nevicate: ha un clima a metà
Secondo le medie climatiche
== Storia ==
[[File:Molini di Triora-IMG 0215.JPG|sinistra|miniatura|Uno scorcio del centro storico molinese]]
Le prime notizie storiche sul villaggio di Molini risalgono al periodo intorno al Mille<ref name="Villaggi di Pietra">Fonte dal libro di {{cita libro|Enzo|Bernardini|Villaggi di Pietra. Viaggio nell'entroterra della Riviera dei Fiori|2002|Tipografia Stige|San Mauro (TO)}}</ref>
In [[Medioevo|epoca medievale]] rientrò tra i possedimenti dei [[Lascaris di Ventimiglia|conti di Ventimiglia]]<ref name="Siusa">{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=27474&RicFrmRicSemplice=molini%20di%20triora&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice|titolo=Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche|accesso=12 luglio 2017}}</ref> che assoggettarono questa porzione della valle nel territorio di [[Triora]]<ref name="Siusa" />. Dalla seconda metà del XIII secolo entrò a far parte dei domini della [[Repubblica di Genova]]<ref name="Siusa" /> che sottopose la valle nell'istituita podesteria triorese. In questo secolo divenne un
Proprio gli interessi di Triora sul commercio del [[Triticum|grano]] causò una sorta di malcontenti tra le diverse ville di Molini, Andagna e Corte arrivando - il 2 maggio del 1654<ref name="Siusa"/> - alla dichiarazione di indipendenza locale da Triora. Su concessione del Senato della Repubblica ogni villa ottenne di beneficiare di propria autonomia amministrativa e fiscale, pur sempre sotto il controllo territoriale della podesteria triorese<ref name="Siusa"/>.
[[File:Molini di Triora-IMG 0213.JPG|sinistra|miniatura|Uno scorcio del centro storico molinese]]
Caduta la Repubblica di Genova nel 1797, e annessa alla [[Repubblica Ligure]]<ref name="Siusa"/>, la municipalità di Mulini fu assoggettata al IV cantone di Triora nella Giurisdizione delle Palme; nel 1803 andò a costituire l'XI cantone dell'Argentina nella Giurisdizione degli Ulivi<ref name="Siusa" />. Annesso al [[Primo Impero francese]]<ref name="Siusa" />, dal 13 giugno 1805 al 1814 il territorio di Molini perse lo status di comune e nuovamente aggregato alla municipalità di Triora e quindi inserito nel [[Alpi Marittime (dipartimento)|Dipartimento delle Alpi Marittime]] nel circondario di [[Sanremo]]. Caduto [[Napoleone Bonaparte]], e dopo il [[Congresso di Vienna]] del 1814, dal 1815 fu parte integrante del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name="Siusa" /> e in seguito del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861<ref name="Siusa" />. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VII mandamento di Triora del [[circondario di Sanremo]] facente parte della [[Provincia di Imperia|provincia di Porto Maurizio]] e, con la sua costituzione, della successiva [[provincia di Imperia]]<ref name="Siusa" />.
Nel 1903<ref name="Siusa"/> le frazioni e località di Agaggio Inferiore, Agaggio Superiore, Algovo, Andagna, Corte, Gavano, Glori, Molini e Perallo tramite regio decreto furono distaccate dal territorio di Triora per confluire nel costituito comune di Molini di Triora<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1903|mese = 12|giorno = 27|numero = 515}}</ref>.
Durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref name="Villaggi di Pietra"/> subì gravi perdite di abitanti a causa delle numerose rappresaglie dei [[Nazionalsocialismo|nazisti]] contro i [[Partigiano|partigiani]], numerosi nella zona e atti alla [[Resistenza italiana|liberazione]] della valle. Oltre alla fucilazione di numerosi civili risultò gravemente danneggiata dalle bombe che rasero quasi al suolo il paese.
=== L'occupazione ===
Il comando [[Nazifascismo|nazifascista]] considera Molini di Triora come un centro ostile dove le [[Brigata partigiana|formazioni partigiane]] ottengono rifornimenti; in questa zona è stata costituita da poco la V Brigata "L. Nuvoloni" appartenente alla II Divisione Felice Cascione, che sotto la guida di Vittorio Guglielmo, nome di battaglia "Vittò" è molto attiva contro le forze armate tedesche. Molini di Triora viene inserito nell'elenco dei paesi da punire e terrorizzare nella provincia di Imperia già dal luglio del 1944, quando il 3 di questo mese due colonne convergenti da Pizzo e da Carmo Langan puntano a Molini, la popolazione viene avvisata e fugge nei boschi vicini, anche se ci sono le prime vittime.
Il parroco don Ferdinando Novella e il commissario prefettizio Carlo Viale cercano, a loro rischio, di trattare con il comandante tedesco, dicendo che nei borghi non ci sono formazioni partigiane, ma solo degli umili contadini; l'ufficiale li tranquillizza, mentendo poiché la sparatoria non cessa; con l'avvenuta occupazione iniziano i saccheggi, i furti e le distruzioni. Solo il parroco, don Novella, ottiene il permesso dai nazifascisti di poter uscire dall'abitato per dare conforto agli abitanti, anche se viene fermato ugualmente dalle sentinelle, ma tuttavia vede il modus operandi, fatto di saccheggi e distruzioni di numerose case, motivate da parte dei tedeschi nell'aver rinvenuto armi.
Tra i tanti fatti quello che è successo in Casa Campoverde sita nell'allora via San Bernardo, oggi via Nuova: i nazifascisti avevano rastrellato 13 persone, quasi tutti padri di famiglia, e anche una ragazza di 16 anni mentre portava le mucche al pascolo, Moraldo Maria Caterina. Vengono rinchiusi in uno scantinati e vessati e torturati per farli parlare; quindi inzuppati di liquidi infiammabile e bruciati vivi; per occultare il terribile delitto, viene fatta crollare la casa con l'uso del tritolo. Solo dopo 15 giorni gli abitanti riuscirono a trovare i corpi sotto le macerie e tumulate nel camposanto del paese. Solo il 6 luglio cessa la furia: 104 case su 150 sono sinistrate con interi gruppi di case crollate, come il municipio; la canonica è data alle fiamme; vengono distrutti l'ufficio postale, l'oleificio, i due alberghi, l'autorimessa, il mulino. Si conteranno 29 vittime.<ref>{{cita web|url=https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1154|titolo=Molini di Triora 01/05 luglio 1944|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>.
Il 13 gennaio 1945, un reparto della [[Repubblica Sociale Italiana|Divisione Repubblicana]] "Cacciatori degli Appennini", nonostante la presenza del locale presidio di granatieri, nella borgata di Agaggio rastrellano sette giovani portandoli a Molini per sottoporli a processo. Tra i sette rastrellati se ne scelgono tre che vengono condotti davanti al tribunale composto dal capitano Cristian e a due ufficiali dei cacciatori: la sentenza arriva presto e sono condannati a morte Antonio Alberti, Domenico Quinto Verrando e Giovanni Bova. Il parroco don Ferdinando Novella si presenta da Cristian per chiedere la commutazione della pena, essendo i tre a lui noti come persone per bene; ma la sentenza è data e il capitano consiglia al parroco che l'unica cosa che può fare è dare lui la notizia ai tre sventurati, il reverendo insiste ancora ma non riesce a far cambiare idea.
I giovani accolgono la sentenza con pianti, si abbracciano tra di loro, protestano la loro innocenza, esibiscono la loro giovane età. Grazie al prete i tre si calmano, vengono confessati, ricevono il [[viatico]], scrivono alle famiglie annunciando anche qua la loro innocenza. Il parroco prova l'ultima supplica dal capitano Cristian, facendogli vedere che i tre nelle loro lettere hanno scritto la stessa frase ''vado alla morte innocente'', ma nessun dubbio viene al capitano, che gli dice di portare le lettere ai familiari e gli concede di accompagnare i tre giovani al patibolo. Il 16 gennaio verso le 15.00 vengono legate le mani con del fil di ferro sul dorso, e scortati tra due file di cacciatori (gli stessi che avevano fatto il rastrellamento) passano per il paese in via Grance, arrivando vicino al cimitero su una fascia di proprietà di Adelina Sasso. Vengono rivolti con la faccia verso il muro, salutano ancora il parroco che è vicino a loro, ma un soldato interviene allontanando il prete e distanziando i tre. Quindi, dato da un sottotenente dei cacciatori l'ordine dell'esecuzione, una raffica di mitraglia li abbatte tutti e tre; sono le 15.30. Gli spari echeggiano giù fino al paese e si propagano lugubremente per tutta la valle. In ogni casa la gente, che era in attesa degli spari, rompe in singhiozzi. Le salme raccolte, dietro istanza del parroco, sono collocate in apposite casse e, poiché i caduti avevano espresso il desiderio di essere tumulati nel camposanto del proprio paese, ciò viene eseguito.<ref>{{cita web|url=https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1157|titolo=Strage di Molini di Triora|accesso=18 gennaio 2023}}</ref>
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della [[Comunità montana Argentina Armea]].
=== Simboli ===
[[File:Molini di Triora-Stemma.
; Stemma
{{Citazione|D'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] torricellato di uno, d'argento, murato di nero, aperto e finestrato del campo, fondato su un monte di verde, addestrato da una [[Ruota (araldica)|ruota]] d'oro, e accompagnato in capo da un sole raggiante d'oro, [[Orizzontale destro|uscente dal canton sinistro]]. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Araldica">{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/molini-di-triora/ |titolo= Molini di Triora |accesso=30 novembre 2013}}</ref>}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo partito di azzurro e di bianco…<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?364 |titolo= Molini di Triora |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 28 agosto 2023 }}</ref><ref name="Araldica"/>}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 12 settembre 1953.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/adcce3e6-f619-44db-a0ee-2b4b39b7d2d3/1048-molini-di-triora|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Molini di Triora|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref><ref name="ACS"/><ref name="Araldica"/>{{Clear|left}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Molini di Triora-IMG 0209.JPG|thumb|Il campanile della [[Chiesa di San Lorenzo (Molini di Triora)|chiesa parrocchiale di San Lorenzo]]]]
[[File:San Giovanni dei Prati on Monte Ceppo - panoramio.jpg|thumb|La chiesa di San Giovanni dei Prati presso il monte Ceppo]]
=== Architetture religiose ===
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* Oratorio di San Carlo Borromeo nella frazione di Agaggio Superiore, edificato di fronte all'omonima parrocchiale.
* Cappella di San Faustino nella frazione di Aigovo. L'edificio si presenta ad unica aula e la sua fondazione, come da tracce romaniche sul fianco meridionale, assegnerebbero il luogo di culto all'XI secolo<ref name="Villaggi di Pietra"/>. L'acquasantiera in pietra scolpita conservata è datata al 1493<ref name="Villaggi di Pietra"/>.
* [[Chiesa della Natività di Maria Vergine (Molini di Triora)|Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine]] nella frazione di Andagna. Conserva al suo interno un polittico, raffigurante l
* Oratorio di San Martino di Tours nella frazione di Andagna. Già antica sede parrocchiale
* Oratorio di San Bernardo nella frazione di Andagna. Preceduto da un portico a una campata con tre archi laterali, la struttura si presenta ad aula rettangolare con un sedile in ardesia che corre lungo le pareti. Queste ultime sono affrescate con ''Storie della Passione di Gesù'' e la ''Cavalcata dei vizi e delle virtù'', cicli datati al 1436<ref name="Villaggi di Pietra"/> e di ignoti pittori piemontesi.
* Oratorio di San Rocco nella frazione di Andagna. La struttura, preceduta da un portico, conserva cicli di affreschi datati al XV secolo<ref name="Villaggi di Pietra"/>.
* Chiesetta-santuario di Santa Brigida d'Irlanda, sulla strada da Andagna al passo della Teglia.
* Chiesa parrocchiale di San Giacomo il Maggiore nella frazione di Corte. In stile barocco, conserva al suo interno un quadro raffigurante la ''Sacra Famiglia'' del XVII secolo<ref name="Villaggi di Pietra"/> di pittore ignoto.
* [[Santuario della Madonna del Ciastreo|Santuario della Madonna del Ciastreo o della Madonna della Consolazione]] nella frazione di Corte. Principale luoghi di culto degli abitanti di Corte, secondo la leggenda locale<ref name="Villaggi di Pietra"/>, tramandata per via orale, qui apparve la Vergine Maria ad una pastorella muta dalla nascita che "miracolosamente" riacquistò l'uso della parola.
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* Chiesa di San Vincenzo nella frazione di Corte. Il portale dell'edificio è del 1497<ref name="Villaggi di Pietra"/>. Attualmente si trova in stato di rovina sommersa dalla vegetazione.
* Oratorio di San Tommaso nella frazione di Corte. Conserva una pala ritraente la ''Vergine Maria con il Bambino Gesù sovrastanti san Bernardo, san Bartolomeo apostolo e il diavolo incatenato''.
[[File:Monte Monega Ligurian Alps from South.png|thumb|La vetta del [[monte Monega]]]]
* Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Ferreri nella frazione di Gavano, eretta nel Settecento<ref name="Villaggi di Pietra"/>.
* Chiesa parrocchiale della Natività di Maria nella frazione di Glori.
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* Chiesa di San Giuseppe di Stornina nella frazione di Perallo. L'edificio, corredato dal campanile triangolare con due campane, è menzionato in antichi documenti del XVII secolo<ref name="Villaggi di Pietra"/>. La volta del tempio religioso, dipinto da Francesco Maiano, un pittore locale della frazione, raffigura la ''Sacra Famiglia''.
* Chiesa di San Giovanni della Valle nella località di Carpenosa. Detta anche della Madonna della Salute è, secondo la tradizione popolare, il tempio religioso più antico del comune e della località di Carpenosa. La chiesa subì notevoli danni strutturali, ad eccezione dell'abside, durante il [[Terremoto di Diano Marina del 1887|terremoto del 23 febbraio del 1887]]<ref name="Villaggi di Pietra"/>. Nel 1891 fu sottoposto a restauro e riportata allo splendore originario nel corso del 1898<ref name="Villaggi di Pietra"/>.
* Chiesa di San Giovanni dei prati, sulla dorsale del monte Ceppo, lungo la provinciale per la Colla di Langan. L'edificio ha origine antiche anche se la prima citazione del tempio religioso risale al 1487<ref name="Villaggi di Pietra"/>. In origine la struttura era formata da una lunga aula absidata e con due cappelle ai lati, poi ingrandita nel corso del 1642<ref name="Villaggi di Pietra"/> e in seguito ancora ristrutturata. In occasione della festività della
=== Architetture civili ===
[[File:18010 Molini di Triora IM, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Uno scorcio del centro storico molinese]]
Il comune prende il nome dai suoi ventitré mulini usati un tempo per macinare il grano proveniente dagli altri paesi dell'alta valle, lontani dai corsi d'acqua o dai fiumi. Sono ormai visibili solo due mulini, ai quali non è consentito l'accesso, e si trovano rispettivamente il primo nei pressi del "Laghetto dei Noci" - all'uscita del paese in direzione [[Triora]] - e l'altro alla fine di via Nuova poco dopo il bivio per il cimitero.
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=== Aree naturali ===
{{Vedi anche|Monte Carpasina}}
Monte Carpasina è un [[
Vi sono diversi parchi e giardini, attrezzati per i bambini ed i ragazzi, offrono anche spazio per riposare sotto i numerosi alberi godendo del panorama della valle.
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== Società ==
[[File:Molini di Triora-IMG 0210.JPG|miniatura|Statua di [[Giovanni da Triora|san Giovanni da Molini di Triora]]]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Molini di Triora}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre
# [[Regno Unito]], {{formatnum:34}}
== Geografia antropica ==
[[File:MoliniDiTriora Corte panora.jpg|miniatura|Panorama della frazione di Corte]]
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo comunale di Molini di Triora, dalle frazioni di Agaggio Inferiore, Agaggio Superiore, Aigovo, Andagna, Corte, Gavano, Glori, Perallo per una superficie territoriale di 58,05 km<sup>2</sup><ref name="Statuto comunale">{{cita web|url=http://www.comune.moliniditriora.im.it/Portals/1250/SiscomArchivio/Statuto/STATUTO%20(1).pdf|titolo=Fonte dallo statuto comunale di Molini di Triora|accesso=12 luglio 2017|dataarchivio=28 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211028213354/http://www.comune.moliniditriora.im.it/Portals/1250/SiscomArchivio/Statuto/STATUTO%20(1).pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Fanno altresì parte le località di Baladi, Carpenosa, Case Sant'Antonio, Casoni di Agaggio Inferiore, Casoni di Aigovo, Ciaggin, Colletta, Cornaro, Cuggi, Ferriera, Firighetti, Grattino, Moneghetti, Morghetta, Nuvoloni, Orenghi, Rattaira, Stefanin, Ugello e Vignago.
Confina a nord con il comune di [[Montegrosso Pian Latte]], a sud con [[Bajardo]], [[Badalucco]] e [[Montalto Carpasio]], ad ovest con [[Triora]] e [[Castel Vittorio]], e ad est con Montegrosso Pian Latte, [[Rezzo]] e Montalto Carpasio.
== Economia ==
Il comune basa la sua principale risorsa economica sull'attività del [[commercio]], oltre che al [[turismo]] locale o vacanziero. Nel territorio sono presenti piccole imprese legate all'[[agricoltura]] - specialmente nella coltivazione della [[Vitis vinifera|vite]], degli [[Ortaggio|ortaggi]] o degli alberi da [[frutta]] - o nella [[floricoltura]] specialmente della [[Rosa (botanica)|rosa]]. Oltre ad alcune industrie atte nell'estrazione dell'[[ardesia]], esiste a Carpenosa una cava di pietre da costruzione. Infine sono collocate alcune attività artigianali fra cui laboratori per la lavorazione del [[ferro]], segherie e falegnameria.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio di Molini di Triora è attraversato principalmente dalla [[Strada statale 548 della Valle Argentina|strada provinciale 548 della Valle Argentina]] che permette il collegamento a sud con
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1904|1906|Giò Batta Lanza||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1906|1909|Vincenzo Emanuelli||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1909|1914|Giò Batta Lanza||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1914|1919|Enrico Ferraironi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1919|1921|Ernesto Caldani||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1921|1924|Giuseppe Negro||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1924|1926|Giò Batta Stella||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1926|1929|Giuseppe Boeri|[[Partito Nazionale Fascista]]|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1929|1941|Giovanni Marenco|Partito Nazionale Fascista|Podestà|}}
{{ComuniAmminPrec|1941|1944|Giò Batta Balestra|Partito Nazionale Fascista|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1944|1944|Carlo Viale|[[Partito Fascista Repubblicano]]|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|1944|1945|Giuseppe Giauni|Partito Fascista Repubblicano|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1945|Giuseppe Stella||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1946|Alfonso Vallini||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1946|1948|Antonio Capponi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1948|1951|Domenico Fognini||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1951|1960|Luigi Emanuelli|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1960|1970|Nicolò Bottino||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1970|1975|Marcello Capponi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|20 luglio 1975|24 maggio 1990|Enzo Emanuelli|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 maggio 1990|14 maggio 1993|Francesco Faraldi|Democrazia Cristiana|Sindaco|<ref>Si dimette dalla carica amministrativa</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|14 maggio 1993|24 aprile 1995|Marcello Moraldo|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|4 maggio 1995|14 giugno 1999|Marcello Moraldo|lista civica|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Marcello Moraldo|lista civica|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Luciano Capponi|lista civica|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 2009|26 maggio 2014|Marcello Moraldo|Per il futuro<br>(lista civica)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2014|26 maggio 2019|Marcello Moraldo|Insieme per Molini<br>(lista civica)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2019|10 giugno 2024|Manuela Sasso|Viva Molini<br>(lista civica)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2024|''in carica''|Manuela Sasso|Viva Molini<br>(lista civica)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Imperia}}
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