Utente:Emilio48/Sandbox1: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix da Speciale:LintErrors |
|||
(5 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate) | |||
Riga 18:
[[Image:
[[Image:Messina Straits at sunset.jpg
=== Morfologia e batimetria ===
Lo ''Stretto di
Per quanto si riferisce al profilo sottomarino dello Stretto, esso può essere paragonato ad un monte, il cui culmine è la
[[Image:Batimetry_Messina.jpg|right|300px|thumb|Fig. 2: Batimetria dell’area idrologica dello Stretto di Messina
La minore ampiezza (di poco superiore a 3 [[m|km]]) si riscontra lungo la congiungente Ganzirri-Punta Pezzo cui corrisponde a livello del fondo una “sella” sottomarina ove si riscontrano le minori profondità (80-120 m). In questo tratto il fondo presenta un solco mediano irregolare, con profondità massima di 115 m, che divide una zona occidentale (in prossimità di Ganzirri) caratterizzata da profonde incisioni, da quella orientale di Punta Pezzo, più profonda e pianeggiante.▼
Caratteristica del settore settentrionale dello Stretto è l’ampia Valle di [[Scilla]], con una parte più profonda e ripida (circa 200 m). La valle comincia poi ad appiattirsi e ad essere meno acclive verso il Mar Tirreno dove prende il nome di Bacino di [[Palmi]]. Le pareti laterali della valle, profonde e scoscese, si elevano bruscamente conferendo alla sezione trasversale una forma ad “U”. Un’ampia ed irregolare depressione, meno incisa (Valle di Messina), avente anch’essa sezione ad “U”, si riscontra nella parte meridionale. A profondità superiori ai 500 m, la Valle di Messina si stringe divenendo più profonda e dando origine ad un ripido [[Canyon|canyon]] sottomarino (Canyon di Messina) che si protende fino alla piana batiale dello Ionio.▼
▲La minore ampiezza (di poco superiore a 3 [[m|km]]) si riscontra lungo la congiungente Ganzirri-Punta Pezzo cui corrisponde a livello del fondo una
▲Caratteristica del settore settentrionale dello ''Stretto'' è
==Le correnti==
Riga 55 ⟶ 57:
Le correnti stazionarie a livello della sella sottomarina fluiscono verso sud dalla superficie a 30 m ed in senso inverso da questa profondità fino al fondo, con velocità che possono raggiungere, in particolari situazioni meteo-marine, anche i 50 cm/sec. La co-oscillazione delle masse d’acqua dello Stretto con le maree dei mari adiacenti origina le correnti di marea che, con fase pressoché opposta e con uguale ampiezza, si sommano a quelle stazionarie prima descritte. Le velocità relative raggiungono, lungo la sezione corrispondente alla sella Ganzirri-Punta Pezzo, valori massimi di oltre 200 [[m|cm]]/s sia nel flusso verso nord (corrente ''montante''), sia in quello verso sud (corrente ''scendente''), interessando all’incirca con la stessa intensità la massa d’acqua nella sua interezza.
Secondo le ultime pubblicazioni di Mosetti (1988 e 1995), la velocità di spostamento delle acque, in particolari momenti e grazie alla coincidenza di numerose componenti, può arrivare fino ad un massimo di 20 km/h (cfr. Tabella 1).
<div align="center">
{|
|-
|colspan=3 align=center|'''Velocità delle correnti nello ''Stretto'' '''<br>(da Mosetti F., 1995)
Riga 75 ⟶ 77:
|}
{|
|-
|colspan=3 align=center|'''Acqua in transito sulla "sella" Ganzirri - Punta Pezzo'''<br>(da Tomasino M., 1995)
Riga 85 ⟶ 87:
|align=center|300 cm/s||> 1.000.000 m<sup>3</sup>/s
|}
</
Tali notevoli velocità e gli enormi volumi d’acqua in gioco (oltre 750.000 m<small><sup>3</
===Possibile produzione di energia===
|