Giarratana: differenze tra le versioni
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{{organizzare|Voce incompleta: informazioni geografiche scarse e vaghe; informazioni storiche successive al XVIII secolo completamente assenti. Sezioni economia e istruzione scarne.|geografia|gennaio 2024}}
{{F|centri abitati della Sicilia|ottobre 2016|
{{Divisione amministrativa
|Nome = Giarratana
|Panorama = Giarratana Panorama.JPG
|Didascalia = Panorama, 2008
|Voce bandiera =
|Voce
|Bordo bandiera = no
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Bartolo Giaquinta
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 9-5-2012
|Data
|Mandato = 3
|Data istituzione =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Buccheri]] ([[Libero consorzio comunale di Siracusa|SR]]), [[Buscemi]] ([[Libero consorzio comunale di Siracusa|SR]]), [[Licodia Eubea]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Modica]], [[Monterosso Almo]], [[Ragusa]], [[Vizzini]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]])
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 1375
|Nome abitanti = giarratanesi
|Patrono = [[Bartolomeo (apostolo)|san Bartolomeo Apostolo]]
|Festivo = 24 agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Giarratana (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Giarratana nel libero consorzio comunale di Ragusa
}}
'''Giarratana''' (in {{nomelingua|scn}}: ''Giarratana''<ref>{{Cita libro|autore=Sac. Rosario Rocca|titolo=Dizionario Siciliano-Italiano|url=https://books.google.it/books?id=b_YlAAAAMAAJ&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q=Gia&f=false|anno=1859|editore=Pietro Giuntini|città=Catania|posizione= Pagina 147 - Terza Colonna in basso, Voce: Giarratana.}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Abate Michele Pasqualino|titolo=Vocabolario Siciliano etimologico Italiano e Latino|url=https://books.google.it/books?id=TYUCAAAAQAAJ&hl=it&pg=PR1#v=onepage&q&f=false|anno=1785|editore=Reale Stamperia|città=Palermo|p=220|volume=Secondo Tomo}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Ragusa]], in [[Sicilia]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Giarratana è,
== Storia ==
Tracce [[preistoria|preistoriche]], probabilmente dei [[siculi]], risalenti al [[II millennio a.C.]] sono state ritrovate in località Scalona e più recenti a Donna Scala. Sulla cima del
Dal periodo [[normanni|normanno]] ci sono le prime tracce scritte su Giarratana. La cittadina fece parte della [[Contea di Ragusa]] con [[Goffredo di Ragusa|Goffredo]] figlio di [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero I]]; in questi anni iniziò la fortificazione del paese, con mura e un castello, anche se Giarratana solo agli inizi del XIII secolo fu inserito nell'elenco dei "castella di Sicilia". Durante il regno dell'[[Imperatore Enrico IV]] di Germania Giarratana divenne feudo, dal 1195 in poi, di Rinaldo D'Aquaviva, un parente dell'imperatore stesso. Il paese è stato retto da importanti famiglie nel basso Medioevo; i più importanti feudatari furono
Il borgo prese parte ai [[Vespri Siciliani]] schierandosi contro gli Angioini che furono massacrati nel 1299 dagli Aragonesi dopo una battaglia, che diede il nome a una contrada: Porta dei Francesi. Nel 1308 il Vaticano citò il paese poiché la già antica
Nel 1559 Carlo Settimo, per essersi distinto nella lotta contro i turchi, ottenne l'elevazione del feudo da baronia a marchesato. L'importanza di Giarratana crebbe notevolmente con la signoria dei Settimo, tanto che [[papa Alessandro VII]] nel 1600 ''vendette'' il corpo
Il nome precedente al terremoto del [[1693]] era ''Cerretanum Jarratanae''. L'antico centro abitato
Nel 1703 il marchese Girolamo Settimo iniziò la costruzione di un palazzo signorile sulla sommità della collina; di tale struttura, chiamata dai giarratanesi
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 9 gennaio 1971.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1697|titolo=Giarratana|accesso=14 agosto 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>Decreto registrato alla Corte dei Conti il 2 marzo 1971.</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Bartolomeo (Giarratana)|Chiesa di San Bartolomeo]]
* [[
*
* Chiesetta Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1873, non appartiene in modo specifico al linguaggio espressivo dell'architettura religiosa siciliana, piuttosto può riferirsi ad una architettura neoclassica<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.comunegiarratana.it/zf/index.php/storia-comune|titolo=Comune di Giarratana|accesso=2023-08-23}}</ref>.
=== Altri monumenti ===
* I ruderi del Castello dei Settimo del
* [[Casmene]], una colonia siracusana abbandonata fondata nel
*
*
*
* Palazzo Barone.
* Sito archeologico di Terravecchia<ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/terravecchia-giarratana?ldc|titolo=Terravecchia |sito= I Luoghi del Cuore - FAI|accesso=2023-08-23}}</ref><ref name=":0" />: i resti dell'insediamento precedente, l'antico borgo medievale di Giarratana, distrutto dal terremoto del 1693.
* ''"
*
* Chiesetta bizantina.
* Catacomba cristiana.
* "Castello" in contrada Monterotondo: ruderi di una grande villa con annessa chiesetta, anche questa ormai distrutta.
* Altri ipogei, nelle contrade Matricedda e Monterotondo<ref name=":0" />.
== Società ==
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=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Lingua siciliana}}
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.svg|miniatura|Distribuzione del [[gruppo siciliano]], 1977]]
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], a Giarratana si parla la [[lingua siciliana]] nella sua variante metafonetica sud-orientale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
===
==== Sant'Antonio Abate ====
[[File:Chiesa Sant'Antonio Giarratana.JPG|
Grande è la partecipazione alla liturgia del 17 gennaio che dà il via alle festività annuali del paese. La festa di Sant'Antonio Abate trae la sua origine nella povera economia agricola
La mattina il fragore dei colpi a cannone, lo scampanio solenne delle campane della
====
Il 19 marzo e il 19 settembre ricorre la festa in onore del
Il fulcro dei festeggiamenti si ha solitamente in
==== Maria SS. della Neve
Il 5 agosto di ogni anno,
Alla
Già il giorno precedente l'intera cittadinanza si prepara al 5 con una serata di eventi, musica e spettacoli, aperta come consuetudine dal giro di gala del corpo bandistico "Vincenzo Bellini" di Giarratana lungo le vie cittadine e la successiva esecuzione di marce sinfoniche.
Il 5 agosto inizia con il giro di gala dei corpi bandistici lungo le vie cittadine ed esecuzione di marce sinfoniche; alle 12:00 le campane della chiesa suonano, invitando il popolo a festeggiare l'uscita dell'immagine della ''Madonna'' (una statua lignea della Vergine su un trono con il braccio il Bambino), preceduta dall'antico stendardo dell'arciconfraternita dedicato a sant'Antonio abate. Il feretro lascia la chiesa accompagnata dallo sparo di numerosi nastri multicolori (''nzajareḍḍi''<ref name=":3" />), dalle marce intonate dalla banda musicale e dalle voci festanti dei fedeli accorsi. Da alcuni anni, poco prima che il feretro lasci la chiesa, il gruppo di tamburi medievali di Giarratana fa eco alle campane avvertendo i fedeli dell'imminente spettacolo di suoni e colori.
I portatori e molti dei fedeli vestono i colori della santa, ossia il celeste e l'oro, e veste abiti o porta al collo fazzoletti recanti i simboli della chiesa e della patrona. Alcuni devoti espongono sui balconi stendardi recanti colori e simboli della Madonna della Neve e non è infrequente che i cittadini effettuino donazioni in favore della chiesa durante la processione.
I devoti portano in spalla la ''vara''<ref name=":4">In siciliano, ''fercolo'', ''simulacro''. Stando al Dizionario siciliano-italiano del Pasqualino, "macchina, sulla quale si portano le sacri immagini".</ref> con la statua della santa e partono in corsa affrontando con determinazione la salita che parte dalla piazza antistante la chiesa, sostando solo una volta in cima, avvolti dall'applauso generale degli astanti. Inizia così la processione, che si dirige quasi subito, dopo esser passata davanti alla chiesa madre, verso la chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Il clero e le più alte cariche cittadine precedono il feretro, insieme ad un fedele con in mano una campana che segnala agli abitanti che la processione si trova in zona; seguono la banda e subito dietro una folla di fedeli. La processione vede una serie di preghiere e canti sacri intervallati dalle marce intonate dal corpo bandistico. Successivamente la processione continua per le vie del paese attraversando vicoli e strade e risale infine verso la chiesa madre, dove il [[fercolo]] e la statua della ''Madonna'' vengono ospitati sino alla sera. Nel pomeriggio si svolge la tradizionale ''cena'', ossia un'asta dove i tipici dolci e piatti vengono offerti alla Vergine e venduti all'asta. In serata, una seconda processione, motorizzata, conclude i festeggiamenti, chiusi intorno alla mezzanotte da uno spettacolo pirotecnico.
==== San Bartolomeo Apostolo ====
[[File:Chiesa San Bartolmeo Giarratana.JPG|miniatura|La chiesa di San Bartolomeo Apostolo]]
Le festività in onore di san Bartolomeo apostolo, patrono principale ''ab antiquo'' di Giarratana, hanno inizio il 16 agosto, quando il suono delle campane battute a mano e 24 colpi di cannone annunciano la discesa della ''vara''<ref name=":4" />, che lascia la cappella dell'altare maggiore della chiesa di San Bartolomeo per essere posta nella navata centrale. La festa ha ricorrenza secolare, tanto che è stata inserita nel registro delle eredità immateriali della regione Siciliana (R.E.I.S.).
I festeggiamenti proseguono per circa una settimana, durante la quale ricorrono alcuni eventi ormai tradizionali, quali:
* La secolare Fiera di San Bartolomeo ''(à fera rô patronu''): anticamente svolta nelle mattinate e oggi vissuta tra la mezzanotte e il mezzodì del 21 agosto, è uno scampolo di quella grandiosa fiera che fino agli anni '50 del secolo scorso durava per più giorni. Migliaia di persone giungevano a Giarratana pronte ad incrementare l’economia essenzialmente agricola dell’area geografica degli Iblei, partecipando a quella che era, effettivamente, un grande convegno annuale di compratori e venditori di beni agricoli, bestiame e artigianato. Al mutare degli assetti economici e per via di una legislazione sempre più stringente in fatto di agricoltura e allevamenti cambiarono le abitudini della gente e la fiera si ridimensionò notevolmente. Ciò che rimane oggi di quella grande fiera è assai poco se confrontato al passato, ma basta per richiamare ancora folla di forestieri, per lo più come turisti che come compratori o venditori; la fiera, negli ultimi anni, si è conservata e per tradizione e perché è stata capace di rendersi più turistica, includendo spettacoli e altre attrazioni. Una petizione datata 1819 della Municipalità di Giarratana, dal clero e dal popolo, inviata al vescovo di Siracusa, alla Consulta Reale, rende chiara l’idea di ciò che doveva essere quella fiera per l’economia di questa zona di Sicilia. Il re di Napoli, Ferdinando di Borbone, elargì concessioni alla festa e diede ordine al vescovo di Siracusa, di elevarla a festa di doppio precetto secondo il calendario liturgico di allora.
* La serata dedicata al "Giarratanese nel Mondo", il 22 agosto, durante la quale vengono premiati i cittadini che hanno recato onore al paese pur vivendo in luoghi anche assai distanti.
Così come avviene per i festeggiamenti della Vergine, già alla vigilia il paese si anima. In occasione della solennità di san Bartolomeo, inoltre, la Chiesa cattolica concede l’indulgenza plenaria applicabile per sé o per le anime dei defunti, alle solite condizioni, al fedele che, dal tramonto del 23 alla mezzanotte del 24, visita la chiesa di San Bartolomeo.
Dopo il consueto risveglio al suono della banda che marcia lungo le vie della strada, la tradizionale ''Sciuta'' ("uscita", in siciliano) avviene in maniera non dissimile da quella della Madonna della Neve, se non per la differente posizione e architettura delle chiese. Se quella della Vergine è, infatti, nota per la corsa in salita del feretro, la spettacolarità di quella di San Bartolomeo la si deve alla ripida scalinata di diciannove gradini che i portatori devono affrontare per arrivare sul piano stradale dove i cittadini accolgono il patrono al grido di ''"Autu ù patronu"''. La processione inizia dunque il suo lento cammino, accompagnato da preghiere e marce intonate dalla banda e scandito dal suono della campana d'argento, che avverte (quando la banda tace) la cittadinanza del passaggio del simulacro, tra le vie del quartiere antico, ''ù cuozzu''. Seguono la ''cena'' e la processione serale, che riprende il cammino interrotto la mattina, fino a sera inoltrata quando il feretro viene riportato in chiesa dove verrà riposto nella sua cappella in attesa dei festeggiamenti dell’anno successivo. Anche in questo caso la festa si chiude con lo spettacolo pirotecnico.
I colori del santo patrono sono il rosso e l'oro e vengono vestiti ed esposti, così come nel caso della festa della patrona, il 24 agosto.
Il locale simulacro mostra il santo su un trono lavorato tra volute di foglie d’acanto e putti, con la mano destra benedicente, mentre con la sinistra tiene il coltello, simbolo del martirio subito.
==== Il presepe vivente ====
Durante le festività natalizie è ormai uso a Giarratana l'allestimento del [[presepe vivente]]. Si tratta di una serie di "[[Tableau vivant|quadri viventi]]", a cui partecipano i cittadini di tutte le età, ossia di scene che riproducono i lavori e la vita quotidiana che caratterizzavano il borgo tra la fine del 1800 e i primi anni del '900.
I visitatori si inoltrano a piccoli gruppi lungo un percorso prestabilito, nel quale i quadri viventi hanno un'appropriata cornice, tra le strade del quartiere antico (''ù'' ''cuozzu''). All'interno delle abitazioni d'epoca, gli uomini, le donne e i bambini indossano abiti e costumi tipici degli artigiani e dei contadini dei primi del '900 e lavorano con gli strumenti e gli arnesi che caratterizzarono antichi mestieri ormai scomparsi. Della masseria è ricostruita la stanza in cui si cucina il pane, il formaggio, e la ricotta cucinata con un attrezzo chiamato ''à caurara'', ossia "la caldara". Nella casa del contadino sono riposti gli aratri, ''ù mazziaturi'' per i cereali e il carretto (''ù carrettu'') per trasportare i prodotti della terra. L'ambiente familiare è il regno della massaia che utilizza gli attrezzi caratteristici come ''ù scanaturi'', ''à maidda'' e ''à sbriula'' mentre la biancheria lavata viene stesa ad asciugare sul ''circu râ conca''.
La grotta della Natività è ambientata alla sommità dell'abitato antico di Giarratana, fra i ruderi del castello dei Marchesi Settimo, noto in paese come ''Ù Castieḍḍu'', uno dei simboli della cittadina montana.
Il tutto si svolge all'interno del "museo a cielo aperto", situato nella parte più antica della città, uno spazio dedicato alla civiltà contadina e artigiana suddiviso in 15 ambienti, alcuni dei quali oggetto di recenti ristrutturazioni.
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura nel ragusano}}
Dal 2022 la città fa parte del progetto del ''[[Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo]]'' insieme ad altre 103 città del centro Sicilia.<ref name=" Città di Caltanissetta ">{{cita web|titolo=Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020|sito=Città di Caltanissetta | url=https://comune.caltanissetta.it/?s=Primo+Parco+mondiale%2C+policentrico+e+diffuso%2C+dello+Stile+di+Vita+Mediterraneo |accesso=14 aprile 2022}}</ref>
=== Istruzione ===
{{S sezione|Istruzione}}
==== Scuole ====
Il territorio comunale accoglie tre dei sei plessi facenti parte dell'Istituto comprensivo "Luigi Capuana"<ref>{{Cita web|url=http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RGIC80100C/ist-comp-luigi-capuana/|titolo=Ist. Comp. Luigi Capuana|sito=Scuola in Chiaro|accesso=2023-08-23}}</ref>:
* La scuola statale dell'infanzia "Arcobaleno", con sede in via Canonico Marziano s.n.c.
* La scuola statale primaria "Giarratana Centrale", piazza Martiri d'Ungheria n. 4
* La scuola statale secondaria di primo grado "Luigi Capuana", ubicata in via Del Mercato s.n.c.
Le altre tre sedi si trovano sul territorio del comune di [[Monterosso Almo]].
=== Musei ===
* Museo etnoantropologico.
* Museo ibleo dell'emigrazione.
=== Eventi ===
==== La sagra della cipolla ====
La coltivazione di una particolare varietà di cipolla bianca e dolce è una tradizione che, da molti anni a questa parte, si perpetua con l'organizzazione, ogni 14 agosto, di una sagra in grado di mettere in vetrina le peculiarità di questo ortaggio che, proprio nel centro montano dell'area degli Iblei, trova la sua magnificenza.
I preparativi per la festa cominciano giorni prima con la preparazione di piatti tipici a base di cipolla, dai più classici come le ''[[Scaccia|scacce]]'' (tipico piatto della zona noto sin dal XVII secolo) fino ai più moderni e sfiziosi.
Pochi giorni prima della sagra vengono allestiti degli stand nei quali la cipolla verrà poi cucinata e servita in ogni modo: cotta, cruda, accompagnata da formaggio, vino e altre bontà. Oltre a questi vengono allestiti altri stand con i prodotti tipici del paese come, ad esempio, il torrone "Trapani", il miele di "Roccuzzo", l'origano di "Drago", l'olio, il paté e le olive di "Angelica", il formaggio-pecorino di "Lissandrello" e "Tuminello" e i biscotti del "Forno delle tradizioni".
La sagra è grado di richiamare ogni anno migliaia di persone, sino a far diventare Giarratana un punto di riferimento insostituibile dell'area iblea in occasione della vigilia di Ferragosto. A rendere ancora più suggestivo l'appuntamento viene spesso organizzato un concerto in piazza 13 ottobre 1902, nel cuore di Giarratana. A fine serata viene premiata la cipolla più grossa che rispetti determinati criteri prestabiliti e che in certi anni arriva a pesare anche {{M|2|u=kg}}, se non oltre.
Tanti altri sono i momenti che caratterizzeranno la giornata del 14 agosto, a cominciare dalle visite guidate al museo a cielo aperto oltre all'esposizione di mostre di manufatti in terracotta presso l'aula consiliare. Di grande attrazione anche la rassegna sui prodotti tipici dell'artigianato ibleo, l'esposizione al palazzo Barone di manufatti e filati, nel quartiere ''Cuozzu'', e nei bassi dell'altro palazzo Barone, in via XX Settembre. La cipolla per Giarratana risulta essere motore di sviluppo economico, e per questo la cittadinanza tutta non può esimersi dal dedicarle una sagra con tutti gli onori.
== Economia ==
{{S sezione|Economia}}
Quasi totalmente [[Agricoltura|agricola]], con produzione di [[frumento]], [[olio d'oliva|olio]], [[legumi]], [[mandorle]]. Si mette in evidenza la produzione di [[cipolla|cipolle bianche]] a cui è dedicata una festa.
Tipico il [[torrone]] bianco, ottenuto con [[mandorle]] e [[miele]] locale; oggi il torrone si produce anche nelle varietà ricoperte di [[cioccolata]] bianca e scura.
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Burgio |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 15 maggio 2007 |Partito = all.pop. |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Lia |Inizio = 15 maggio 2007 |Fine = 9 maggio 2012 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 9 maggio 2012 |Fine =
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 12 giugno 2017 |Fine = 13 giugno 2022 |Partito =[[lista civica]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 13 giugno 2022 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
{{Comuni del libero consorzio comunale di Ragusa}}
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