Giarratana: differenze tra le versioni

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{{organizzare|Voce incompleta: informazioni geografiche scarse e vaghe; informazioni storiche successive al XVIII secolo completamente assenti. Sezioni economia e istruzione scarne.|geografia|gennaio 2024}}
{{organizzare|Voce completamente fuori standard, non segue [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]]. Contiene sezioni non enciclopediche, scritte con linguaggio promozionale da volantino turistico.|Sicilia|ottobre 2016}}
{{F|centri abitati della Sicilia|ottobre 2016|AssolutamenteLa carentevoce dicita poche fonti e manca di una bibliografia.}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Giarratana
|Panorama = Giarratana Panorama.JPG
|Didascalia = Panorama, 2008
|Voce bandiera =
|Bandiera=
|Voce bandierastemma =
|Bordo bandiera = no
|Stemma=Giarratana-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Sicilia Ragusa
|Amministratore locale = Bartolo Giaquinta
|Divisione amm grado 2=Ragusa
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Amministratore locale=Bartolo Giaquinta <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data elezione = 9-5-2012
|Partito=[[lista civica]] "Insieme per Giarratana"
|Data elezionerielezione =11 13-066-20172022
|Mandato = 3
|Data istituzione=
|Data istituzione =
|Altitudine=
|Sottodivisioni =
|Abitanti=2970
|Divisioni confinanti = [[Buccheri]] ([[Libero consorzio comunale di Siracusa|SR]]), [[Buscemi]] ([[Libero consorzio comunale di Siracusa|SR]]), [[Licodia Eubea]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Modica]], [[Monterosso Almo]], [[Ragusa]], [[Vizzini]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]])
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
|Zona sismica = 1
|Aggiornamento abitanti=30-11-2017
|Gradi giorno = 1375
|Sottodivisioni=Giarratana
|Nome abitanti = giarratanesi
|Divisioni confinanti=[[Buccheri]] (SR), [[Buscemi]] (SR), [[Licodia Eubea]] (CT), [[Modica]], [[Monterosso Almo]], [[Ragusa]], [[Vizzini]] (CT)
|Patrono = [[Bartolomeo (apostolo)|san Bartolomeo Apostolo]]
|Zona sismica=2
|Festivo = 24 agosto
|Gradi giorno=
|PIL =
|Nome abitanti=giarratanesi
|PIL procapite =
|Patrono=[[san Bartolomeo apostolo]] patrono principale
|Mappa = Map of comune of Giarratana (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Festivo=24 agosto
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Giarratana nel libero consorzio comunale di Ragusa
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Giarratana (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Giarratana nella provincia di Ragusa
|Diffusività=
}}
'''Giarratana''' (in {{nomelingua|scn}}: ''Giarratana''<ref>{{Cita libro|autore=Sac. Rosario Rocca|titolo=Dizionario Siciliano-Italiano|url=https://books.google.it/books?id=b_YlAAAAMAAJ&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q=Gia&f=false|anno=1859|editore=Pietro Giuntini|città=Catania|posizione= Pagina 147 - Terza Colonna in basso, Voce: Giarratana.}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Abate Michele Pasqualino|titolo=Vocabolario Siciliano etimologico Italiano e Latino|url=https://books.google.it/books?id=TYUCAAAAQAAJ&hl=it&pg=PR1#v=onepage&q&f=false|anno=1785|editore=Reale Stamperia|città=Palermo|p=220|volume=Secondo Tomo}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Ragusa]], in [[Sicilia]].
'''Giarratana''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2970}} abitanti del [[libero consorzio comunale di Ragusa]] in [[Sicilia]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Giarratana è, ildopo più[[Pozzallo]], piccoloil comune meno esteso della [[provincia di Ragusa]]. Ha una posizione che guarda verso mezzogiorno, un clima mitigato dalla presenza di un anello di colline attorno. Posto sulle pendici del [[Monte Lauro]], appartenente alla catena dei [[Monti Iblei]], è attraversato da diversi corsi d'acqua, tutti confluenti nel fiume [[Irminio]], che lambisce il centro abitato. DistaIl unapaese ventinadista poco più di venti di chilometri dadalla città di [[Ragusa]].
 
== Storia ==
Tracce [[preistoria|preistoriche]], probabilmente dei [[siculi]], risalenti al [[II millennio a.C.]] sono state ritrovate in località Scalona e più recenti a Donna Scala. Sulla cima del [[Monte Casale]], in posizione strategica dominante la valle dell'Irminio, si trovava la città greca di [[Casmene]], avamposto militare di [[Siracusa]] . In tale città si venerava forse il dio Ares, poiché sono state trovate armi nel tempio cittadino. La ''polis'' aveva un impianto urbanistico composto da 38 strade parallele orientate nord-sud ed era munita di una cinta muraria lunga {{M|3,4&nbsp;|u=km}}. Vicino Giarratana in ''Contrada Orto'', durante il XIX secolo, è stata ritrovata una villa di epoca romana tardo-imperiale con mosaici pavimentali lungo la via "regia trazzera". Il paese, di cui non restano tracce, alcuni storici antichi lo ritenevano nominato da Cicerone.<ref>[http://books.google.it/books?id=cPg4tP_c9WYC&pg=PA502&dq=giarratana+cicerone&hl=it&sa=X&ei=x4UNT-jZIe3Q4QTNlKiuBg&ved=0CFgQ6AEwCA#v=onepage&q=giarratana%20cicerone&f=false "''... nasce il fiume Limagone appresso i popoli Ciretani, dei quali si fece menzione da Cicerone, che abitano la terra Ciretano, attualmente Giarratana.''"] In Vito Maria Amico, ''Dizionario topografico della Sicilia'', Palermo, 1855.</ref>
 
Dal periodo [[normanni|normanno]] ci sono le prime tracce scritte su Giarratana. La cittadina fece parte della [[Contea di Ragusa]] con [[Goffredo di Ragusa|Goffredo]] figlio di [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero I]]; in questi anni iniziò la fortificazione del paese, con mura e un castello, anche se Giarratana solo agli inizi del XIII secolo fu inserito nell'elenco dei "castella di Sicilia". Durante il regno dell'[[Imperatore Enrico IV]] di Germania Giarratana divenne feudo, dal 1195 in poi, di Rinaldo D'Aquaviva, un parente dell'imperatore stesso. Il paese è stato retto da importanti famiglie nel basso Medioevo; i più importanti feudatari furono Gualtieri[[Gualtiero di Caltagirone]], Nicola Lancia, Nicola Alagna e Sancio Heredia.
 
Il borgo prese parte ai [[Vespri Siciliani]] schierandosi contro gli Angioini che furono massacrati nel 1299 dagli Aragonesi dopo una battaglia, che diede il nome a una contrada: Porta dei Francesi. Nel 1308 il Vaticano citò il paese poiché la già antica Chiesachiesa di San Bartolomeo, Patronopatrono ''ab antiquo'', contribuiva alla decima, una tassa medievale. Nel [[1400]], a seguito della partecipazione di Giarratana alla rivolta contro re Martino I, con Bernardo Cabrera, il feudo fece parte della [[Contea di Modica]], il conte però dovendo pagare alcuni debiti vendette Giarratana a Niccolò Caseggia che poi la vendette di nuovo alla famiglia Settimo. Questa famiglia, di origine pisana, comprò la baronia di Giarratana nel 1454. Nel paese furono costruite nuove chiese, che si aggiunsero a quelle già esistenti, per un totale di ben 12 chiese.
 
Nel 1559 Carlo Settimo, per essersi distinto nella lotta contro i turchi, ottenne l'elevazione del feudo da baronia a marchesato. L'importanza di Giarratana crebbe notevolmente con la signoria dei Settimo, tanto che [[papa Alessandro VII]] nel 1600 ''vendette'' il corpo delladei santaSanta Ilaria ai signori di Giarratana; il corpo didella Santa Ilariasanta fu in verità acquistato a Roma dal''suo sacerdotemunere'' Antonio Distefano. Il corpo oggi è custodito nella secolare chiesa di San Bartolomeo. Per quanto concerne l'acquisto(prima del corpo1667) didal Santasacerdote IlariaAntonio cf.Distefano<ref>{{Cita "libro|titolo=Documenti per la storia della chiesa di S. Bartolomeo apostolo di Giarratana nel '600" |anno=2010|città=Ragusa 2010, pag. |p=14; il sacerdote Antonino Distefano, come attestano alcuni documenti esaminati nell'opera citata (pag. 43, 57)}}</ref> acquistòed "suoè munere"oggi (primacustodito delnella 1667)secolare ilchiesa corpodi dellaSan martire da papa Alessandro VII (Fabio Ghigi)Bartolomeo. Nel 1686 fu castellano di Giarratana don Giuseppe Distefano, nobile dei b.ni di Cutolia.<ref>Per la famiglia Distefano cfcfr. S. DISTEFANO, Ragusa Nobilissima: una famiglia della Contea di Modica attraverso le fonti e i documenti d'archivio, contributo alla Historia Familiae Baronum Cutaliae, Ancilae et Fundi S. Laurentii, in RICERCHE (2006), pagpp.109-160; per le notizie riguardanti il castellano don Giuseppe Distefano cfcfr. M. PLUCHINOTTA, Blasonario della Contea di Modica, Siracusa 1934, pagp. 46.</ref> Nel 1644 la Madonna della Neve venne proclamata, per ordina regio, Patrona della città.
 
Il nome precedente al terremoto del [[1693]] era ''Cerretanum Jarratanae''. L'antico centro abitato oggipoi chiamato ''Terravecchia''<ref name=":1">{{collegamentoCita interrottoweb|1url=[http://www.siciliafotografica.it/homesic/index.php?option=com_content&task=view&id=145&Itemid=102 |titolo=Terravecchia]|autore=Diego Barucco|datedata=marzo3 2018gennaio 2008|botaccesso=InternetArchiveBot11 settembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130413102732/http://www.siciliafotografica.it/homesic/index.php?option=com_content&task=view&id=145&Itemid=102}}</ref><ref name=":2" /><ref name=":0" /> era più a Nordnord, in prossimità del Monte Lauro. In seguito al terremoto del 1693, che rase al suolo l'intero [[val di Noto]] e che causò 541 vittime, la nuova ''Giarratana'' venne ricostruita più a sud, sulle falde di una ridente collina chiamata ''PojuPuoju dire li ddisidisi''<ref name=":0" />. Il 26 agosto [[1693]] nacque ufficialmente la nuova Giarratana. Con un atto notarile Donna Pasqua vendette ai giurati di Giarratana la collina dove sorgerà l'attuale cittadina. Prime fra tutte si iniziarono ad edificare le chiese, nella stessa posizione che avevano nell'abitato pre -terremoto. A nord la basilica di [[Sant'Antonio abate]], a sud la chiesa di [[San Bartolomeo]] e, in posizione centrale, la Chiesachiesa Madremadre dedicata a [[Annunciazione|Maria SS Annunziata]] e [[Sansan Giuseppe]].
 
Nel 1703 il marchese Girolamo Settimo iniziò la costruzione di un palazzo signorile sulla sommità della collina; di tale struttura, chiamata dai giarratanesi castello"Castello", rimangono solo i ruderi. I marchesi risiedettero pochi anni nel palazzo, che già agli inizi dell'Ottocento era decaduto. Le altre famiglie benestanti di Giarratana divennero la nuova aristocrazia latifondista; si ricordano i Barone, i Dell'Agli, i Calafato e i Cannizzo.
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 9 gennaio 1971.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1697|titolo=Giarratana|accesso=14 agosto 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>Decreto registrato alla Corte dei Conti il 2 marzo 1971.</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Bartolomeo (Giarratana)|Chiesa di San Bartolomeo]]
* [[ChiesaBasilica di Sant'Antonio (Giarratana)|Basilica di Sant'Antonio]]
* ''Chiesa Madre''madre, con al suo interno la ''pala dell{{'}}''annunziataAnnunziata'' del [[1790]], la pala delle ''animeAnime purganti'', la statua di ''San Giuseppe'' e la lignea di ''San Bartolomeo'' proveniente dalla Giarratana antica.
* Chiesetta Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1873, non appartiene in modo specifico al linguaggio espressivo dell'architettura religiosa siciliana, piuttosto può riferirsi ad una architettura neoclassica<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.comunegiarratana.it/zf/index.php/storia-comune|titolo=Comune di Giarratana|accesso=2023-08-23}}</ref>.
 
=== Altri monumenti ===
* I ruderi del Castello dei Settimo del [[1703]].
* [[Casmene]], una colonia siracusana abbandonata fondata nel [[644]] a.e.v., Sisituata trovasu versouna strada in direzione di [[Palazzolo Acreide]] su una strada che devia verso il Montemonte Lauro.
* ''Museo a cielo aperto, zona archeologica'' ' ''u Cuozzu"'': 'comprende il quartiere più antico del paese.
* ''Villa romana''<ref name=":0" />, monumentale complesso architettonico presso la contrada "orto mosaico", di età imperiale risalente al III sec. e.v., con mosaiciprestigiosi pavimentalimosaici.
* Il ''[[Parco forestale Calaforno|parco di Calaforno]]'', che condividecondiviso con [[Monterosso Almo]], dove si trova un ''[[ipogeo|Ipogeoipogeo Preistoricopreistorico]]'': un susseguirsi di ben 35 piccole camere che in epoca remota sono servite da necropoli e riadattate poi ad abitazioni. La struttura sotterranea è considerata tra le più importanti della Sicilia preistorica, pertanto di interesse storico e antropogico.
* Palazzo Barone.
* Sito archeologico di Terravecchia<ref name=":1" /><ref name=":2">{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/terravecchia-giarratana?ldc|titolo=Terravecchia |sito= I Luoghi del Cuore - FAI|accesso=2023-08-23}}</ref><ref name=":0" />: i resti dell'insediamento precedente, l'antico borgo medievale di Giarratana, distrutto dal terremoto del 1693.
* Il sito archeologico di "Terravecchia"
* ''"uÙ rugghiu"'', antica fontana.
* villaVilla romana in contrada margiMargi, risalente al III sec. e.v.<ref name=":0" />
* Chiesetta bizantina.
* necropoli preistoriche
* Catacomba cristiana.
* chiesetta bizantina
* "Castello" in contrada Monterotondo: ruderi di una grande villa con annessa chiesetta, anche questa ormai distrutta.
* catacomba cristiana
* Altri ipogei, nelle contrade Matricedda e Monterotondo<ref name=":0" />.
* castello in contrada monterotondo
 
== Società ==
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=== Lingue e dialetti ===
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.jpg|thumb|Distribuzione del [[gruppo siciliano]]]]
{{Vedi anche|Lingua siciliana}}
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.svg|miniatura|Distribuzione del [[gruppo siciliano]], 1977]]
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], a Giarratana si parla la [[lingua siciliana]] nella sua variante metafonetica sud-orientale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
 
=== CulturaTradizione e folclore ===
=== Istruzione ===
{{...|centri abitati}}
 
==== Musei ====
* Museo etnoantropologico.
* Museo ibleo dell'emigrazione.
 
=== Eventi ===
==== Sant'Antonio Abate ====
[[File:Chiesa Sant'Antonio Giarratana.JPG|thumbminiatura|La basilicaChiesa di S. Antonio]]
Grande è la partecipazione alla liturgia del 17 gennaio che dà il via alle festività annuali del paese. La festa di Sant'Antonio Abate trae la sua origine nella povera economia agricola., Alal Grandegrande Santosanto ricorrevano infatti umili contadini e pastori,. Ciò ciòè legato al fatto che la Chiesa gli ha riservato all'abate il protettorato sugli animali. A tal proposito, Giarratana conserva l'originalità della tradizionale "benedizione degli animali", iossia qualiun vengonomomento portatidella festa, durante il vespro e dopo la prima processione che sosta in Chiesachiesa Madremadre, in cui vengono portati gli animali al cospetto della secolare e artistica statua.
 
La mattina il fragore dei colpi a cannone, lo scampanio solenne delle campane della Basilicachiesa e il giro per le viemarce cittadineintonate deldal corpo bandistico annunciano"Vincenzo ilBellini" giornodi dellaGiarratana festalungo le vie cittadine aprono i festeggiamenti. Il Corsocorso Umberto, via che conduce fino alla Basilicabasilica del Santosanto, diventa un brulicare di fedeli che vanno ad assistere alla Solennesolenne Celebrazionecelebrazione Eucaristicaeucaristica delle ore 11.00. Alle 12.00 il simulacro del Santosanto, caricato sulle spalle dei devoti, attraversa la navata centrale e al grido “viva''"viva Sant'Antonii”Antoni''" fa la sua uscita dalla Basilicabasilica. I rintocchi dell'antica campanella d'argento, e le note della banda musicale, accompagnano i fuochi pirotecnici, il suono delle campane e la pioggia di “nzaiareddi”''nzajareḍḍi''<ref name=":3">{{Cita web|url=https://en.wiktionary.org/wiki/nzagare%E1%B8%8D%E1%B8%8Da#Sicilian|titolo=Vedi la voce 'nzagareḍḍa in Wikitionary}}</ref> creando un'atmosfera suggestiva. Inizia laLa processione, che vede il simulacro portato tra le stradine del centro storico, quartiere alto del paese detto ''ù cuozzu'' dove è anche collocata la basilica del santo. NelAl pomeriggiovespro, come già detto, vi è la tradizionale benedizione degli animali davanti ilal sacratosagrato della Chiesachiesa, la quale fa rivivere il senso più naturale e antico della festa:, ossia l'invocazione di protezione che un tempo i contadini chiedevano e ricevevano per i propri animali, ricordo ancora vivo della Sicilia rurale. A ciò segueSegue la tradizionale “cena”''cena'' con tipici dolci offerti al Santo e venduti all'asta. La sera, verso le 20.:00, Sant'Antonio Abateabate ritorna tra le vie di Giarratana, attraversando la parte nuova dell'abitato per ritornare nella sua Basilicabasilica.
 
==== S.San Giuseppe ====
Il 19 marzo e il 19 settembre ricorre la festa in onore del Santosanto Patriarcapatriarca Sansan Giuseppe, protettore che unisce tutti i cittadini in una festa molto antica, di umili origini, ricca di devozione e spiritualità.
 
Il fulcro dei festeggiamenti si ha solitamente in Chiesachiesa Madremadre, qui si svolgono le celebrazioni liturgiche e si effettua l'uscita a spalla del fercolo del Santo intorno alle ore 12,:00 inal puntogrido di ''"Autu/Viva ù Patriarca"''. Con la processione diurna, S. Giuseppe va a far visita allala Madonna della Neve nella Chiesachiesa di S. Antonio eper giungepoi successivamenterecarsi anella chiesa di S. BartoloBartolomeo. La processione continua per i suggestivi vicoli stretti e ripidi della parte alta del paese per far nuovamente ritorno nella Chiesachiesa madre. Il pomeriggio si svolge la tradizionale ''cena'' dove i tipici dolci e piatti vengono offerti al patriarca e venduti all'asta. La sera il santo riesce dalla chiesa per la processione serale ma non più portato a spalla ma trainato da un carro motorizzato e accompagnato dalla banda così come la mattina. Al termine della processione, il rientro in chiesa madre viene accompagnato da colpi di cannone e dalle note finali della Madrebanda.
Il pomeriggio si svolge la tradizionale cena dove i tipici dolci e piatti vengono offerti al Patriarca e venduti all'asta. La sera il Santo riesce dalla Chiesa per la processione serale ma non più portato a spalla ma trainato da un carro motorizzato e accompagnato dalla banda così come la mattina.
Al termine della processione, il rientro in Chiesa Madre viene accompagnato da scoppiettii di cannone e dalle note finali della banda “V. Bellini”.
 
==== Maria SS. della Neve Patrona di Giarratana ====
Il 5 agosto di ogni anno, grande festa a Giarratana si svolgono i festeggiamenti in onore di Maria SS. Delladella Neve celestepatrona Patronadi dellaGiarratana, cittadina.durante Loi splendidoquali il simulacro della Madonna, custodito nella basilicachiesa di S. Antonio Abate, viene tradizionalmente portato in processione illungo 5 agosto di ogni anno, a meno di venti giorni dall'altra grande festa, quella del patrono S.le Bartolomeovie apostolocittadine.
 
Alla [[festa della Madonna della Neve]] vi è grande partecipazione di fedeli, e numerosi sono i devoti impegnati nel portare, a spalla, per le vie del paese il simulacro della Madonna sul suo artistico fercolo.
Alle 12.00, le campane della basilica cominciano ad oscillare invitando il popolo a festeggiare la solenne uscita della patrona, preceduta dall’antico stefardo dell’Arcicofraternita,con lo sparo di numerosi nastri multicolori (‘nzaiareddi), il suono della banda musicale e l'applauso disteso dei fedeli accorsi per salutare la Vergine Maria.
 
Già il giorno precedente l'intera cittadinanza si prepara al 5 con una serata di eventi, musica e spettacoli, aperta come consuetudine dal giro di gala del corpo bandistico "Vincenzo Bellini" di Giarratana lungo le vie cittadine e la successiva esecuzione di marce sinfoniche.
I devoti, dopo aver alzato in aria il fercolo, con le braccia tese, e dopo aver compiuto diverse manovre avanti e indietro davanti alla basilica, partono in corsa e affrontano la salita con grande determinazione, concludendo in cima con l'applauso generale degli astanti. Inizia così la processione, che si dirige quasi subito, dopo esser passata davanti la chiesa madre, verso la chiesa di S. Bartolomeo Apostolo. Lì, si assiste alla suggestiva salita alla Chiesa di S. Bartolomeo, attraverso una ripidissima rampa di scale. Quest'operazione richiede la collazione di esterni, infatti, molti si riuniscono attorno al fercolo nel tentativo di sorreggerlo, di spingerlo, di alzarlo, fin quando non si troverà all'interno della Chiesa nella quale si assisterà solo a qualche minuto di preghiera, in presenza del Patrono esposto sull'altare maggiore.
Successivamente si ricomincia la processione che continua per le vie del paese, attraversa vicoli e strade, e risale verso la Chiesa Madre, dove il fercolo e la Madonna verranno ospitati. Il pomeriggio si svolge la tradizionale cena dove i tipici dolci e piatti vengono offerti alla Patrona e venduti all'asta. In serata, un'altra processione conclude i festeggiamenti. A mezzanotte circa un grandioso spettacolo pirotecnico chiude i festeggiamenti patronali.
 
Il 5 agosto inizia con il giro di gala dei corpi bandistici lungo le vie cittadine ed esecuzione di marce sinfoniche; alle 12:00 le campane della chiesa suonano, invitando il popolo a festeggiare l'uscita dell'immagine della ''Madonna'' (una statua lignea della Vergine su un trono con il braccio il Bambino), preceduta dall'antico stendardo dell'arciconfraternita dedicato a sant'Antonio abate. Il feretro lascia la chiesa accompagnata dallo sparo di numerosi nastri multicolori (''nzajareḍḍi''<ref name=":3" />), dalle marce intonate dalla banda musicale e dalle voci festanti dei fedeli accorsi. Da alcuni anni, poco prima che il feretro lasci la chiesa, il gruppo di tamburi medievali di Giarratana fa eco alle campane avvertendo i fedeli dell'imminente spettacolo di suoni e colori.
==== La sagra della cipolla ====
A Giarratana una tradizione antichissima che, da 39 anni a questa parte, si perpetua con l'organizzazione di una sagra in grado di mettere in vetrina le peculiarità di un ortaggio che, proprio nel centro montano dell'area iblea, trova la sua magnificenza.
Accadrà anche quest'anno, con la “Sagra della Cipolla” edizione 2017, in programma il 14 agosto.
I preparativi per la festa cominciano giorni prima con la preparazione di piatti tipici a base di cipolla, ad esempio la focaccia.
 
I portatori e molti dei fedeli vestono i colori della santa, ossia il celeste e l'oro, e veste abiti o porta al collo fazzoletti recanti i simboli della chiesa e della patrona. Alcuni devoti espongono sui balconi stendardi recanti colori e simboli della Madonna della Neve e non è infrequente che i cittadini effettuino donazioni in favore della chiesa durante la processione.
Pochi giorni prima della sagra vengono allestiti degli stand nei quali la cipolla viene cucinata e servita in ogni modo, cotta, cruda, accompagnata da formaggio, vino e altre bontà.
Oltre a questi vengono allestiti altri stand con i prodotti tipici del paese come ad esempio: il torrone “Trapani”, il miele di “Roccuzzo”, l'origano di “Drago”, l'olio, il paté e le olive di “Angelica”, il formaggio-pecorino di “Lissandrello” e “Tuminello” e i buoni biscotti del “Forno delle tradizioni”.
 
I devoti portano in spalla la ''vara''<ref name=":4">In siciliano, ''fercolo'', ''simulacro''. Stando al Dizionario siciliano-italiano del Pasqualino, "macchina, sulla quale si portano le sacri immagini".</ref> con la statua della santa e partono in corsa affrontando con determinazione la salita che parte dalla piazza antistante la chiesa, sostando solo una volta in cima, avvolti dall'applauso generale degli astanti. Inizia così la processione, che si dirige quasi subito, dopo esser passata davanti alla chiesa madre, verso la chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Il clero e le più alte cariche cittadine precedono il feretro, insieme ad un fedele con in mano una campana che segnala agli abitanti che la processione si trova in zona; seguono la banda e subito dietro una folla di fedeli. La processione vede una serie di preghiere e canti sacri intervallati dalle marce intonate dal corpo bandistico. Successivamente la processione continua per le vie del paese attraversando vicoli e strade e risale infine verso la chiesa madre, dove il [[fercolo]] e la statua della ''Madonna'' vengono ospitati sino alla sera. Nel pomeriggio si svolge la tradizionale ''cena'', ossia un'asta dove i tipici dolci e piatti vengono offerti alla Vergine e venduti all'asta. In serata, una seconda processione, motorizzata, conclude i festeggiamenti, chiusi intorno alla mezzanotte da uno spettacolo pirotecnico.
Tutto ciò costituirà il momento clou di questa 35ª edizione che, come ogni anno, è in grado di richiamare migliaia di persone sino a far diventare Giarratana un punto di riferimento insostituibile dell'area iblea in occasione della vigilia di Ferragosto. A rendere ancora più suggestivo l'appuntamento il grande concerto che, come ogni anno, si tiene in piazza “13 ottobre 1902”, nel cuore di Giarratana. A fine serata viene premiata la cipolla più grossa che quest'anno ha raggiunto il peso di 1.800&nbsp;g.
 
==== San Bartolomeo Apostolo ====
Tanti altri sono i momenti che caratterizzeranno la giornata del 14 agosto, a cominciare dalle visite guidate al museo a cielo aperto oltre all'esposizione di mostre di manufatti in terracotta presso l'aula consiliare. Senza dimenticare la rassegna sui prodotti tipici dell'artigianato ibleo, l'esposizione al palazzo Barone di manufatti e filati, nel quartiere “Cuozzu”, e nei bassi dell'altro palazzo Barone, in via XX Settembre.
[[File:Chiesa San Bartolmeo Giarratana.JPG|miniatura|La chiesa di San Bartolomeo Apostolo]]
La cipolla per Giarratana risulta essere motore di sviluppo economico, e per questo non possiamo non dedicarle una sagra con tutti gli onori.
Le festività in onore di san Bartolomeo apostolo, patrono principale ''ab antiquo'' di Giarratana, hanno inizio il 16 agosto, quando il suono delle campane battute a mano e 24 colpi di cannone annunciano la discesa della ''vara''<ref name=":4" />, che lascia la cappella dell'altare maggiore della chiesa di San Bartolomeo per essere posta nella navata centrale. La festa ha ricorrenza secolare, tanto che è stata inserita nel registro delle eredità immateriali della regione Siciliana (R.E.I.S.).
 
I festeggiamenti proseguono per circa una settimana, durante la quale ricorrono alcuni eventi ormai tradizionali, quali:
=== S. Bartolomeo apostolo ===
[[File:Chiesa San Bartolmeo Giarratana.JPG|thumb|La chiesa di San Bartolomeo]]
Ogni anno molti emigrati rientrano a Giarratana il 24 agosto per la festa di S. Bartolomeo, patrono principale 'ab antiquo' di Giarratana. Questa ha inizio il 16 agosto, quando il suono delle campane, suonate a mano, della Chiesa del Santo Patrono, tra lo sparo di 24 colpi a cannone, annunciano la discesa della “vara” del Patrono, che lascia l'altare maggiore della Chiesa di San Bartolomeo di Giarratana, dove è stata custodita per un intero anno, per essere posta nella navata centrale.
 
* La secolare Fiera di San Bartolomeo ''(à fera rô patronu''): anticamente svolta nelle mattinate e oggi vissuta tra la mezzanotte e il mezzodì del 21 agosto, è uno scampolo di quella grandiosa fiera che fino agli anni '50 del secolo scorso durava per più giorni. Migliaia di persone giungevano a Giarratana pronte ad incrementare l’economia essenzialmente agricola dell’area geografica degli Iblei, partecipando a quella che era, effettivamente, un grande convegno annuale di compratori e venditori di beni agricoli, bestiame e artigianato. Al mutare degli assetti economici e per via di una legislazione sempre più stringente in fatto di agricoltura e allevamenti cambiarono le abitudini della gente e la fiera si ridimensionò notevolmente. Ciò che rimane oggi di quella grande fiera è assai poco se confrontato al passato, ma basta per richiamare ancora folla di forestieri, per lo più come turisti che come compratori o venditori; la fiera, negli ultimi anni, si è conservata e per tradizione e perché è stata capace di rendersi più turistica, includendo spettacoli e altre attrazioni. Una petizione datata 1819 della Municipalità di Giarratana, dal clero e dal popolo, inviata al vescovo di Siracusa, alla Consulta Reale, rende chiara l’idea di ciò che doveva essere quella fiera per l’economia di questa zona di Sicilia. Il re di Napoli, Ferdinando di Borbone, elargì concessioni alla festa e diede ordine al vescovo di Siracusa, di elevarla a festa di doppio precetto secondo il calendario liturgico di allora.
Una settimana intera di festeggiamenti, ricca di eventi e spettacoli. Evento culminante è quello della secolare Fiera di San Bartolomeo (“a fera ro patronu”) la quale si svolge il 21 agosto con la promozione di prodotti tipici locali, agricoli e per l'allevamento.
* La serata dedicata al "Giarratanese nel Mondo", il 22 agosto, durante la quale vengono premiati i cittadini che hanno recato onore al paese pur vivendo in luoghi anche assai distanti.
 
Così come avviene per i festeggiamenti della Vergine, già alla vigilia il paese si anima. In occasione della solennità di san Bartolomeo, inoltre, la Chiesa cattolica concede l’indulgenza plenaria applicabile per sé o per le anime dei defunti, alle solite condizioni, al fedele che, dal tramonto del 23 alla mezzanotte del 24, visita la chiesa di San Bartolomeo.
Il 24 agosto la santa messa delle ore 11:00 viene celebrata dal Vescovo di Ragusa. A seguire la tradizionale “Sciuta” del simulacro di mezzogiorno con lo sparo di mortai e il lancio degli “nzaiareddi” accompagnato dal corpo musicale “V. Bellini”. Tutti i devoti che portano il santo vestono con magliette rosse.
In un clima di gran confusione e di commozione san Bartolomeo inizia la discesa di quei ripidissimi diciannove gradini.
Una muraglia umana ne accompagna l'arrivo in strada. La processione inizia il suo lento camminare, scandito dal suono della campana d'argento, tra il quartiere antico “u cuozzu”. Di pomeriggio sono tanti i cittadini che offrono i prodotti di qualsiasi genere alimentare per la tradizionale Cena.
A concludere è la processione serale, che riprende il cammino interrotto la mattina fino a sera inoltrata. Subito dopo l'entrata tutti i cittadini si recano verso la villa comunale del paese per assistere a fantastici fuochi d'artificio.
 
Dopo il consueto risveglio al suono della banda che marcia lungo le vie della strada, la tradizionale ''Sciuta'' ("uscita", in siciliano) avviene in maniera non dissimile da quella della Madonna della Neve, se non per la differente posizione e architettura delle chiese. Se quella della Vergine è, infatti, nota per la corsa in salita del feretro, la spettacolarità di quella di San Bartolomeo la si deve alla ripida scalinata di diciannove gradini che i portatori devono affrontare per arrivare sul piano stradale dove i cittadini accolgono il patrono al grido di ''"Autu ù patronu"''. La processione inizia dunque il suo lento cammino, accompagnato da preghiere e marce intonate dalla banda e scandito dal suono della campana d'argento, che avverte (quando la banda tace) la cittadinanza del passaggio del simulacro, tra le vie del quartiere antico, ''ù cuozzu''. Seguono la ''cena'' e la processione serale, che riprende il cammino interrotto la mattina, fino a sera inoltrata quando il feretro viene riportato in chiesa dove verrà riposto nella sua cappella in attesa dei festeggiamenti dell’anno successivo. Anche in questo caso la festa si chiude con lo spettacolo pirotecnico.
==== Il presepe vivente ====
Nel momento più magico dell'anno, Giarratana diventa un presepe incantato. Un intero paese rivive il natale attraverso "Quadri viventi" di intensa suggestione.
Ne sono attori gli stessi cittadini, riappropriatisi di luoghi e tradizioni dei loro padri. Ed ecco, al calar della sera e al chiarore di lumi a petrolio e candele, animarsi vicoli, abitazioni e botteghe; ecco riprender vita tutto un mondo, quello fra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, tipicamente rurale e artigianale.
 
I colori del santo patrono sono il rosso e l'oro e vengono vestiti ed esposti, così come nel caso della festa della patrona, il 24 agosto.
I numerosi visitatori, si inoltrano a piccoli gruppi lungo un percorso prestabilito nel quale i quadri viventi hanno un'appropriata cornice. Nelle strade di Terravecchia, gli uomini, le donne e i bambini che indossano costumi d'epoca e lavorano con gli strumenti e gli arnesi degli antichi mestieri scomparsi, rievocano il passato di questa cittadina.
 
Il locale simulacro mostra il santo su un trono lavorato tra volute di foglie d’acanto e putti, con la mano destra benedicente, mentre con la sinistra tiene il coltello, simbolo del martirio subito.
Un tempo in cui gli agricoltori, le massaie, gli artigiani e gli allevatori seguivano i ritmi del giorno e della notte, e la loro vita scorreva in sintonia con la resa dei raccolti nei campi, le feste tradizionali e le antiche consuetudini.
I paesani rappresentano con genuinità l'autenticità di questo evento che, ogni anno, regala un momento magico ai visitatori.
 
==== Il presepe vivente ====
La grotta della Natività è ambientata alla sommità dell'abitato antico di Giarratana, fra i ruderi del Castello dei Marchesi Settimo, noto in paese come "U Castieddu", simbolo della cittadina montana.
Durante le festività natalizie è ormai uso a Giarratana l'allestimento del [[presepe vivente]]. Si tratta di una serie di "[[Tableau vivant|quadri viventi]]", a cui partecipano i cittadini di tutte le età, ossia di scene che riproducono i lavori e la vita quotidiana che caratterizzavano il borgo tra la fine del 1800 e i primi anni del '900.
In quest'ultima scena, che riassume tutte le altre, il silenzio diventa protagonista, rispetto ai suoni, agli odori, alla musica, ai gesti quotidiani che fanno parte integrante degli altri quadri viventi.
 
I visitatori si inoltrano a piccoli gruppi lungo un percorso prestabilito, nel quale i quadri viventi hanno un'appropriata cornice, tra le strade del quartiere antico (''ù'' ''cuozzu''). All'interno delle abitazioni d'epoca, gli uomini, le donne e i bambini indossano abiti e costumi tipici degli artigiani e dei contadini dei primi del '900 e lavorano con gli strumenti e gli arnesi che caratterizzarono antichi mestieri ormai scomparsi. Della masseria è ricostruita la stanza in cui si cucina il pane, il formaggio, e la ricotta cucinata con un attrezzo chiamato ''à caurara'', ossia "la caldara". Nella casa del contadino sono riposti gli aratri, ''ù mazziaturi'' per i cereali e il carretto (''ù carrettu'') per trasportare i prodotti della terra. L'ambiente familiare è il regno della massaia che utilizza gli attrezzi caratteristici come ''ù scanaturi'', ''à maidda'' e ''à sbriula'' mentre la biancheria lavata viene stesa ad asciugare sul ''circu râ conca''.
Il tutto si svolge all'interno del “Museo a Cielo Aperto”, tuffo nella memoria, dove ogni cosa esposta in un magico itinerario di tradizioni ha il dolce sapore del ricordo. Si trova nella parte più antica della città, "U Cuozzu". È uno spazio dedicato alla civiltà contadina e artigiana ed è suddiviso in 15 ambienti rappresentanti la quotidianità, i costumi, gli usi delle arti e degli antichi mestieri.
Lungo le scalinate più caratteristiche del paese, fatte di pietre bianche e oasi di pace e verde, sono stati ricreati gli ambienti
prescelti da questo Museo all'aperto.
Della masseria è ricostruita la stanza in cui si cucina il pane, il formaggio, e la ricotta cucinata con l'attrezzo chiamato "a caurara".
Nella casa del contadino sono riposti gli aratri, "u mazziaturi" per i cereali e il carretto (u carrettu) per trasportare i prodotti della terra.
L'ambiente familiare è il regno della massaia che utilizza gli attrezzi caratteristici come "u scanaturi ", "a maidda" e "a sbriula" mentre la biancheria lavata viene stesa ad asciugare sul "circu ra conca".
 
La grotta della Natività è ambientata alla sommità dell'abitato antico di Giarratana, fra i ruderi del castello dei Marchesi Settimo, noto in paese come ''Ù Castieḍḍu'', uno dei simboli della cittadina montana.
=== Associazioni ===
==== Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” ====
Il primo corpo bandistico venne fondato nel [[1921]], denominato ''Giovinezza''; poi la denominazione cambiò in ''Ruggero Settimo'' la banda andò avanti fino al [[1957]] con il Maestro [[:nl:Alfonso_Matrella|Alfonso Matrella]] l'ultimo concerto venne tenuto a [[Vizzini]] il 30.settembre di quell'anno.
 
Il tutto si svolge all'interno del "museo a cielo aperto", situato nella parte più antica della città, uno spazio dedicato alla civiltà contadina e artigiana suddiviso in 15 ambienti, alcuni dei quali oggetto di recenti ristrutturazioni.
Nel [[1985]] un gruppo di amatori insieme all'amministrazione comunale costituisce una associazione musicale al fine di ridare a Giarratana il complesso bandistico. Nel Natale del [[1986]] un primo gruppo di allievi fa la prima apparizione tenendo un piccolo concerto, ma l'uscita ufficiale della banda musicale “[[Vincenzo Bellini]]” avviene il [[25 aprile|25.aprile.]][[1987]] in occasione della [[festa della liberazione]] e da allora in meno di 10 anni, è diventato, soprattutto per la qualità, la serietà e l'aspetto formale, il fiore all'occhiello delle bande della [[provincia di Ragusa]] e oltre, vantando un repertorio di difficile esecuzione.
 
== Cultura ==
Nel periodo che va dal [[1987]] al [[1996]] il complesso bandistico ha tenuto concerti e recital con cantanti lirici in varie località soprattutto della ''Sicilia orientale'': Ragusa, Marina di Ragusa, Comiso, Acate, Ispica, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Scoglitti, Vittoria [[Teatro comunale Vittoria Colonna]], Siracusa, Augusta, Melilli, Sortino, Noto ''Teatro Tina di Lorenzo'', Avola, Palazzolo Acreide, Buccheri, Ferla, Cassaro, Buscemi, Butera, Caltabellotta, Agira, Nissoria, Troina, Caltagirone, Grammichele, Acireale, Acitrezza, San Giovanni la Punta, Mascalucia, Militello Val di Catania, Scordia, Palagonia, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Rodi Milici, Polizzi Generosa, Termini Imerese, Ciminna.
{{vedi anche|Cultura nel ragusano}}
Dal 2022 la città fa parte del progetto del ''[[Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo]]'' insieme ad altre 103 città del centro Sicilia.<ref name=" Città di Caltanissetta ">{{cita web|titolo=Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020|sito=Città di Caltanissetta | url=https://comune.caltanissetta.it/?s=Primo+Parco+mondiale%2C+policentrico+e+diffuso%2C+dello+Stile+di+Vita+Mediterraneo |accesso=14 aprile 2022}}</ref>
 
=== Istruzione ===
Per l'impegno e la serietà dimostrati, è stato insignito, negli anni [[1988]] e [[1991]] del ''"Premio della Cultura"'' da parte della Presidenza del [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei Ministri.]]
{{S sezione|Istruzione}}
==== Scuole ====
Il territorio comunale accoglie tre dei sei plessi facenti parte dell'Istituto comprensivo "Luigi Capuana"<ref>{{Cita web|url=http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RGIC80100C/ist-comp-luigi-capuana/|titolo=Ist. Comp. Luigi Capuana|sito=Scuola in Chiaro|accesso=2023-08-23}}</ref>:
 
* La scuola statale dell'infanzia "Arcobaleno", con sede in via Canonico Marziano s.n.c.
È stata ospite del programma radiofonico ''”Evviva arriva la banda”'' a cura di ''Radio centrale Brescia;'' alla trasmissione televisiva ''“Un carrubo da Ragusa”'' a cura di [[Teletna]]-[[Antenna Sicilia]] al "''Cine Teatro Duemila"'' di Ragusa; e alla trasmissione televisiva “[[Telethon]]” a cura della [[RAI TV|Rai-TV.]]
* La scuola statale primaria "Giarratana Centrale", piazza Martiri d'Ungheria n. 4
* La scuola statale secondaria di primo grado "Luigi Capuana", ubicata in via Del Mercato s.n.c.
 
Le altre tre sedi si trovano sul territorio del comune di [[Monterosso Almo]].
Ha partecipato a molte manifestazioni di notevole spessore artistico nazionale ed internazionale, quali: luglio [[1991]] II° raduno bandistico interprovinciale città di [[Castroreale]]; settembre [[1991]] X° raduno bandistico nazionale di [[Canicattini Bagni]]; maggio [[1992]] II° raduno bandistico regionale ''SS.Crocifisso'' di [[Ciminna]].
 
=== Musei ===
Gennaio [[1993]] ottiene il ''Nastro d'argento'' al XIII° concorso internazionale per Bande Musicali di [[Brno]] e [[Praga]], [[cecoslovacchia]]; Settembre [[1993]] partecipa alla rassegna internazionale per bande musicali di [[Cefalù]];
* Museo etnoantropologico.
* Museo ibleo dell'emigrazione.
 
=== Eventi ===
Luglio [[1994]] ha ottenuto un lusinghiero II° classificato (secciòn tercera) al ''Certament Internacional de Bandas de Musica Ciudad de [[Valencia]]'', [[Spagna]].
==== La sagra della cipolla ====
La coltivazione di una particolare varietà di cipolla bianca e dolce è una tradizione che, da molti anni a questa parte, si perpetua con l'organizzazione, ogni 14 agosto, di una sagra in grado di mettere in vetrina le peculiarità di questo ortaggio che, proprio nel centro montano dell'area degli Iblei, trova la sua magnificenza.
 
I preparativi per la festa cominciano giorni prima con la preparazione di piatti tipici a base di cipolla, dai più classici come le ''[[Scaccia|scacce]]'' (tipico piatto della zona noto sin dal XVII secolo) fino ai più moderni e sfiziosi.
Il 03.giugno.[[1995]] il complesso bandistico ha ottenuto il 1º premio assoluto con punti 99/100 al XVII° concorso nazionale ''A.M.A. Calabria.''
 
Pochi giorni prima della sagra vengono allestiti degli stand nei quali la cipolla verrà poi cucinata e servita in ogni modo: cotta, cruda, accompagnata da formaggio, vino e altre bontà. Oltre a questi vengono allestiti altri stand con i prodotti tipici del paese come, ad esempio, il torrone "Trapani", il miele di "Roccuzzo", l'origano di "Drago", l'olio, il paté e le olive di "Angelica", il formaggio-pecorino di "Lissandrello" e "Tuminello" e i biscotti del "Forno delle tradizioni".
Nel [[1996]] ha inciso il brano ''Oregon'' di [[Jacob de Haan|Jacob de Hann]] nel Cd “''Bande Musicali Siciliane”'' Vol.1 ''etichetta Butterfly'' di Palermo.
 
La sagra è grado di richiamare ogni anno migliaia di persone, sino a far diventare Giarratana un punto di riferimento insostituibile dell'area iblea in occasione della vigilia di Ferragosto. A rendere ancora più suggestivo l'appuntamento viene spesso organizzato un concerto in piazza 13 ottobre 1902, nel cuore di Giarratana. A fine serata viene premiata la cipolla più grossa che rispetti determinati criteri prestabiliti e che in certi anni arriva a pesare anche {{M|2|u=kg}}, se non oltre.
Ha partecipato al II Festival di Musica, Genova 2006. Il 18 aprile 2010 ha partecipato al ” Concorso per Orchestre di Fiati” tenutosi nei locali del Teatro” La Fenice” di Biancavilla per organizzazione della Fe.Ba.Si.( Federazione di Bande Siciliane).
Ha partecipato inoltre al ” IX International Country – Wandering Festival ” tenutosi in Ungheria presso la località di Szeged e dintorni, dal 28 luglio al 2 agosto 2010. La banda, oggi è composta da circa 30 strumentisti.
 
Tanti altri sono i momenti che caratterizzeranno la giornata del 14 agosto, a cominciare dalle visite guidate al museo a cielo aperto oltre all'esposizione di mostre di manufatti in terracotta presso l'aula consiliare. Di grande attrazione anche la rassegna sui prodotti tipici dell'artigianato ibleo, l'esposizione al palazzo Barone di manufatti e filati, nel quartiere ''Cuozzu'', e nei bassi dell'altro palazzo Barone, in via XX Settembre. La cipolla per Giarratana risulta essere motore di sviluppo economico, e per questo la cittadinanza tutta non può esimersi dal dedicarle una sagra con tutti gli onori.
==== Associazione "Gruppo Tamburi Città di Giarratana" ====
Il [https://web.archive.org/web/20160321150549/http://tamburidigiarratana.it/ Gruppo Tamburi Città di Giarratana] viene costituito nella primavera del 2010 ed è tuttora il primo gruppo esistente in provincia di Ragusa.
Nato dall'idea di alcuni giovani del piccolo centro montano e grazie all'impegno, all'entusiasmo e alla passione per il tamburo dei giovani che lo compongono, il gruppo diviene ben presto una realtà tangibile ed interessante.
 
== Economia ==
Il primo anno di attività ha visto impegnato il gruppo in diverse esibizioni presso alcune località del territorio ibleo. In seguito ad alcune performance di rodaggio, il gruppo esordisce per la prima volta nella città di Modica in occasione dei festeggiamenti della Madonna “Vasa Vasa”, e di “San Giorgio”; successivamente la formazione è impegnata nelle manifestazioni di Scicli, Buccheri, Priolo Gargallo e Cassaro, riscuotendo notevole successo e considerevoli apprezzamenti, anche per come riportato da articoli di stampa di quotidiani regionali, locali ed interviste.
 
{{S sezione|Economia}}
Il 14 agosto 2012 in occasione della sagra della cipolla a Giarratana (RG) il Gruppo promuove e realizza il primo raduno medievale di “Gruppi di Tamburi Imperiali e di Sbandieratori” .
 
Grazie alla continua voglia di suonare, all'impegno dei ragazzi che ne fanno parte, ai successi riscossi negli anni, il gruppo Tamburi di Giarratana il 3 ottobre 2012 diventa una vera e propria associazione.
Tanti i traguardi raggiunti, tante le soddisfazioni arrivate, come la partecipazione del gruppo al festival medievale internazionale tenutosi nella città di Mdina (Malta) nel 2014 e 2015
 
L'associazione è in continua evoluzione, tanti i cambiamenti, tanti i miglioramenti; ma come da principio i giovani che ne fanno parte continuano ad impegnarsi, proponendo e gestendo attività culturali, turistiche, ricreative. A fondo c'è la voglia di valorizzare il territorio siciliano, la sua cultura, i suoi valori, la sua gente, la sua arte; c'è la voglia di stare insieme e divertirsi cercando di creare iniziative che possano favorire comportamenti, atteggiamenti e risvolti positivi.
 
== Economia ==
Quasi totalmente [[Agricoltura|agricola]], con produzione di [[frumento]], [[olio d'oliva|olio]], [[legumi]], [[mandorle]]. Si mette in evidenza la produzione di [[cipolla|cipolle bianche]] a cui è dedicata una festa.
Tipico il [[torrone]] bianco, ottenuto con [[mandorle]] e [[miele]] locale; oggi il torrone si produce anche nelle varietà ricoperte di [[cioccolata]] bianca e scura.
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Burgio |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 15 maggio 2007 |Partito = all.pop. |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Lia |Inizio = 15 maggio 2007 |Fine = 9 maggio 2012 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 9 maggio 2012 |Fine = ''in12 carica''giugno 2017 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 12 giugno 2017 |Fine = 13 giugno 2022 |Partito =[[lista civica]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bartolo Giaquinta |Inizio = 13 giugno 2022 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.copai.it/interventi/1.htm|Museo etnoantropologico}}
* {{cita web|http://www.ragusainrete.it/tour/giarratana/giarratana.htm|Tour fotografico}}
* {{cita web|http://www.sanbartolomeoapostolo.org|Sito dedicato al Santo Patrono Bartolomeo}}
* {{cita web|http://digilander.libero.it/librettimusica/Canti.S.Bartolomeo.pdf| Canti per la festa di San Bartolomeo}}
 
{{Comuni del libero consorzio comunale di Ragusa}}