Issime: differenze tra le versioni
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{{organizzare|La sezione cultura soffre di ipertrofia sulla lingua, e le informazioni non sono organizzate secondo gli standard wikipediani. v. [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]]|geografia|novembre 2013}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Issime
|Nome ufficiale = {{it}} Comune di Issime<br>{{fr}} Commune d'Issime<br>{{de}} Gemeindeverwaltung Eischeme
|Panorama = Issime de Hubbal.JPG
|Didascalia = Il capoluogo (''Duarf'') visto dal villaggio di Hubbal
|Bandiera = Issime-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Issime-Stemma.
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Lingue ufficiali = [[lingua francese|Francese]], [[lingua italiana|italiano]], [[lingua tedesca|tedesco]]
|Grado amministrativo = 3
|Capoluogo = Duarf
|Divisione amm grado 1 = Valle d'Aosta
|Divisione amm grado 2 = no
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]] ''Progetto InSSIeME - vür mèis lann, vür ünz lann''
|Data elezione =
|Lingue =
|Data istituzione =
|Altitudine = 953
|Superficie = 35.38
|Note superficie = http://www.comuni-italiani.it/007/036/
|Sottodivisioni = Di seguito i toponimi ufficiali in [[lingua francese|francese]], tra parentesi sono indicati i toponimi in ''[[lingua walser|Töitschu]]'':<br />Fornas (Fornaz), Bioley (Biouley), Ceresole (Di Zinnisili), Champriond (Tschendriun), Chef-lieu (Duarf o Hauptort), Chincheré (Tschentschiri), Crest (Krecht), Crose (Kruasi), Cugna (Künju), Fontaineclaire (Funtrunkieeru), Grand Champ (Gran Tschamp), Grand Praz (Gran Proa), Nicche (Nicke), Plane (Pioani), Praz (Proa), Preit (zam Preite), Karrutzu, Proasch (Proasch), Ribola (Ribulu), Riccard (Rickard), Riccourt (Rickurt), Riccourt Dessus (Z'uabra Rickurt), Herrenhaus (tsch'Hieruhous), Riva (Réivu), Bennetsch, Rollie (Rollji), Seingles (Zéngji), Seingles Dessus (Z'uabra Zéngji), Stein (Stein), Tontinel (Tuntelentsch), Vecchaus (Vetsch-hus), Zan (Sann)
|Divisioni confinanti = [[Arnad]], [[Brusson (Italia)|Brusson]], [[Challand-Saint-Anselme]], [[Challand-Saint-Victor]], [[Fontainemore]], [[Gaby]], [[Lillianes]], [[Perloz]], [[Sagliano Micca]] (BI)
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 3672
|Nome abitanti = issimesi (in italiano)<br />Issimois (in francese)<br />éischemera (in ''[[lingua walser|Töitschu]]'')<br />schummerou (in [[dialetto valdostano|patois]] di [[Gaby]])
|Patrono = [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo]] (in ''[[lingua walser|Töitschu]]'', Sent Joapuk)
|Festivo = 25 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Issime (region Aosta Valley, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Issime all'interno della Valle d'Aosta
}}
'''Issime''' (
==Geografia fisica==
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===Geografia antropica===
Storicamente il territorio di Issime si divideva in tre parti:
* Il ''Tiers de la plaine'', fondovalle di Issime e sede del capoluogo (''Duarf''), dal [[gouffre de Guillemore]] fino al villaggio di [[
* Il ''Tiers Dessus'', storicamente ''Issime-Saint-Michel'' (localmente, ''Überlann'', cioè "la parte alta del paese", riferito alla sua posizione a monte del capoluogo), costituito nel comune di [[Gaby]] nel 1952;
* Il ''Tiers de la montagne'', comprendente i due valloni di [[
===Vette===
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*Nel vallone di Bourines (in ''[[lingua walser|Töitschu]]'', ''Burrunun-Gumbu''):
**la [[Weiss Weib]] (in [[lingua tedesca|tedesco]], "Sposa bianca"; in ''[[lingua walser|Töitschu]]'', ''Wéis Wéibji''<ref name="D'Eischemtöitschu">Michele Musso, Imelda Ronco, ''D'Eischemtöitschu : vocabolario töitschu-italiano'', Walser Kulturzentrum, [[Gressoney-Saint-Jean]], ed. Musumeci, [[Quart (Italia)|Quart]], 1998, p. 300.</ref>), nel vallone di Bourines.
Nel
**la [[Becca di Vlou]] (in ''[[lingua walser|Töitschu]]'', ''z'Vluhuare'')
**la [[Becca Torché]]
**il ''Vogel''<ref>[https://www.isolelinguistiche.it/it/issime-eischeme.html ISSIME / EISCHEME - Walser Gemeinschaft im Aostatal]</ref> (pron.
**il ''Siahuare'', conosciuto dagli abitanti di [[Challand-Saint-Victor]] come ''Bec des Allemands'' o ''Corno dei laghi''.
*Nel vallone del Tourrison (in ''[[lingua walser|Töitschu]]'', ''Turrudshu-Gumbu''), in [[sinistra idrografica]] del [[Lys (torrente)|Lys]]:
**il [[Monte Cresto|Mont Crest]]
**il [[Mont des Pierres-Blanches]].<ref>''Carta Tecnica Regionale'', Regione Autonoma Valle d'Aosta; on-line su [http://geonavsct.partout.it/pub/GeoCartoSCT/index.html GeoNavigatore] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190516152023/http://geonavsct.partout.it/pub/GeoCartoSCT/index.html |data=16 maggio 2019 }} (consultato nel settembre 2013)</ref>
== Origini del nome ==
Il toponimo latino è ''Ixima''<ref>
Il toponimo ufficiale in [[lingua francese|francese]] ''Issime'' presenta le forme:
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A partire dal XIII secolo, fu sede del tribunale, la cui sede sorge sulla piazza di ''Duarf'', il capoluogo, e dove un giudice e due consiglieri amministravano la giustizia per i baroni de Vallaise. Issime svolse un ruolo di primo piano anche in ambito religioso, come unica parrocchia dell'alta [[valle del Lys]] fino al 1660.
L'insediamento delle genti walser, che si integrarono alla popolazione autoctona di lingua e cultura [[franco-provenzale]], ha dato vita a un dialetto, a costumi e tradizioni, e ad un'architettura originale e tuttora vivente e ottimamente conservata. I migliori esempi di case tipiche walser ("''Städel''") si trovano nel
Durante la [[seconda guerra mondiale]], Issime accolse per alcuni mesi nell'inverno 1942-43 una famiglia di profughi ebrei croati, i Kohn (padre, madre e due figli), in regime di internamento libero, prima del loro trasferimento al [[campo di internamento di Ferramonti di Tarsia|campo di Ferramonti]] in Calabria, dove saranno liberati nel settembre 1943 dall'arrivo degli Alleati.<ref>Josip Kohn, con la moglie Rosa Pfeffer, la figlia Antonia Miriam (n.1927) e il figlio Edmondo (n.1929). [https://www.annapizzuti.it/ Ebrei stranieri internati in Italia].</ref> Nel 1942 si era stabilita a Issime - per sfuggire ai bombardamenti - anche la famiglia dell'avvocato [[Remo Jona]] (anch'egli con la moglie e due bambini), i quali dal 1936 vi trascorrevano abitualmente le vacanze. Con l'occupazione nazista e la [[Repubblica Sociale Italiana]] i Jona si illusero che le molte amichevoli relazioni intrecciate in paese li avrebbero protetti. Furono invece arrestati dai carabinieri il 7 dicembre 1943 e deportati ad Auschwitz. Solo Remo Jona vi farà ritorno.<ref>Remo Jona con la moglie Ilka Vitale e i figli Ruggero (n.1932) e Raimondo (n.1937). La moglie e i figli furono subito uccisi al loro arrivo ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. Remo Jona sopravvisse fino alla liberazione del campo il 27 gennaio 1945. Cf. Paolo Momigliano Levi, ''La quotidianità negata. Da Issime ad Auschwitz: il caso della famiglia di Remo Jona'', Aosta, Le Château Editore, 2001.</ref>
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 febbraio 1987.<ref>{{cita testo|titolo= Decreto del Presidente della Repubblica del 05/02/1987 |url= https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/ao/issime.pdf }}</ref>
{{citazione|[[Interzato]] [[calzato]]: nel primo, d'azzurro, al [[Cuore (araldica)|cuore]] partito d'argento e di rosso, caricato di dieci stelle poste in palo, tre, quattro, tre, le sei laterali [[dell'uno nell'altro]], le quattro centrali [[dell'uno all'altro]], cimato dal numero 4 con doppio tratto orizzontale, d'argento, esso cuore accompagnato in punta da due ramoscelli di verde, decussati in punta; nel secondo, [[fasciato]] di rosso e d'argento, la prima fascia d'argento caricata dalla croce patente di rosso, accompagnata a destra e a sinistra da due stelle di cinque raggi, dello stesso; nel terzo, di nero, al leone d'argento, linguato e armato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Nella prima partizione dello scudo è raffigurato il simbolo delle comunità walser<ref>{{cita web|url= https://www.walservda.org/lostemmawalser/ |titolo= Lo stemma walser}}</ref>; nella parte centrale l'arma dei Vallaise e d'Arnad, che nel Medioevo furono signori del luogo e di quasi tutta la valle del Lys; nella terza parte l'emblema del [[Ducato di Aosta]].
Il gonfalone è un drappo di bianco.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
*A Duarf, la [[chiesa di San Giacomo (Issime)|chiesa parrocchiale di San Giacomo]] presenta dei pregevoli affreschi del [[Giudizio Universale]], i misteri del Rosario sul sagrato,
*la cappella di Santa Margherita nel [[
===Architetture civili===
*A Duarf, il "tribunale dei Vallaise", davanti all'ex palazzo del municipio.
*Vari “Stadel” lungo il [[
*Sul promontorio che fronteggia la chiesa parrocchiale si trova la ''Herrenhaus'' (che significa, in [[
<gallery>
Kirche San Giacomo in Issime, Aostatal, Italien.jpg|La chiesa parrocchiale di San Giacomo
Kirche San Giacomo in Issime (Innenaufnahme), Aostatal, Italien.jpg|La chiesa parrocchiale di San Giacomo, interiore
Parvis_St-Jacques_Issime_AO.JPG|Il sagrato della chiesa di San Giacomo
Issime maison communale.jpg|Il municipio (con iscrizione in italiano, francese e tedesco)
Tribunale dei Vallaise Issime.JPG|La copia della sedia arringaria del tribunale dei baroni [[vallaise (famiglia)|Vallaise]]
Altes Haus in Issime 2, Aostatal, Italien.jpg|casa vecchia a Duarf
Altes Haus in Issime 3, Aostatal, Italien.jpg|casa vecchia a Duarf
Altes Haus in Issime 1, Aostatal, Italien.jpg|casa vecchia a Duarf
</gallery>
== Cultura ==
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Insieme a [[Gressoney-La-Trinité]] e [[Gressoney-Saint-Jean]] Issime costituisce un'isola linguistica tedesca appartenente alla comunità dei [[Walser]]. La popolazione parla infatti un dialetto alemanno, l''''''[[lingua walser|Éischemtöitschu]]'''''.
Il 65,25% della popolazione conosce il dialetto walser<ref>{{Cita web|url=https://www.fondchanoux.org/sondage-linguistique-resultats/?Colonne%5B%5D=13&Comuni%5B%5D=41&ClasseEta=*&Sesso=*&Lingua=It&submit=Domandare|titolo=Sondage linguistique – Résultats {{!}} Fondation Emile Chanoux|lingua=fr|accesso=30 aprile 2020}}</ref>, ma solo il 23,88% dichiara di averlo come lingua materna.<ref>{{Cita web|url=https://www.fondchanoux.org/sondage-linguistique-resultats/?Colonne%5B%5D=12&Comuni%5B%5D=41&ClasseEta=*&Sesso=*&Lingua=It&submit=Domandare|titolo=Sondage linguistique – Résultats {{!}} Fondation Emile Chanoux|lingua=fr|accesso=30 aprile 2020}}</ref> Inoltre circa il 5% della popolazione parla il [[Francoprovenzale]].
Oltre ad essere trilingue italiano-francese-tedesco (lingue di istruzione ufficiali per i comuni germanofoni dell'alta [[Valle del Lys]]), nel territorio di Issime, la popolazione conosce il [[dialetto valdostano|''patois'' francoprovenzale valdostano]], in virtù della vicinanza con i comuni di [[Gaby]] e [[Fontainemore]], e, in virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con l'adiacente [[Valsesia]] e con il [[Canavese]], anche il [[lingua piemontese|piemontese]].
<gallery>Immagine:Walsergemeinschaft_Oberlystal_AO.JPG|Cartello di benvenuto all'ingresso del comune di Issime e dell'[[Unité des Communes valdôtaines Walser]]
Immagine:Issime (AO) - segnale di inizio centro abitato.jpg|Cartello bilingue (francese-Töitschu) all'entrata del comune
Immagine:Panneaux bilingues Issime_AO.JPG|Indicazioni stradali bilingui (francese-Töitschu)
Plakat einer Gesprächsgruppe zur Pflege der höchstelemannischen Mundart von Issime, Aostatal, Italien.jpg|Gruppo di conversazione per la coltivazione del dialetto walser di Issime
Gemeindekarte von Issime, Aostatal, Issime.jpg|Mappa del comune d'Issime, con i toponimi walser
</gallery>
====Il ''Töitschu'' e l'Associazione Augusta====
{{Tmp|lingua}}
Il Töitschu è la variante della [[lingua walser]] parlata dal gruppo di mercanti del [[Canton Vallese|Vallese]] che nel 1300 migrarono verso sud per esigenze principalmente demografiche.
Rispetto al dialetto di Gressoney, denominato ''[[Gressoney-Saint-Jean#Lingue e dialetti|Greschòneytitsch]]'', quello di Issime ha subito meno modifiche nel corso dei secoli; ciononostante, è evidente l'influsso del [[Dialetto valdostano|patois valdostano]], del [[lingua piemontese|piemontese]], del [[Lingua francese|francese]], e dell'italiano. La comunità issimese è plurilingue.
Attualmente il ''Töitschu'' è parlato correntemente da buona parte degli abitanti del paese, e sono in corso numerosi tentativi di apprendimento di tipo scolastico. È edito, a cura dell{{'}}'''Associazione Augusta''', un dizionario Italiano-Töitschu e Töitschu-italiano<ref>AA.VV. (Walser Kulturzentrum), ''Greschôneytitsch und d'Eischemtöitschu'', 1988-1998</ref> e una rivista omonima edita dal 1969. Sono inoltre numerosi i libri e i saggi pubblicati dall'associazione. L'associazione Augusta è nata nel 1967 ed è attiva nella salvaguardia e valorizzazione degli aspetti culturali del paese con particolare attenzione alle lingue e al paesaggio naturale e culturale. Sede dell'associazione è l'antica casa parrocchiale sita nel capoluogo (Duarf).
Degli esempi di töitschu sono:
* ''Vergelzgott'' = grazie (cfr. [[lingua tedesca|ted]]., ''Vergelt's Gott'' da ''Gott vergelte (belohne) es'', lett. "che Dio lo ricompensi")
* ''Chrigschman'' = soldato (cfr. [[lingua tedesca|ted]]., ''Kriegsmann'', lett. "uomo della guerra")
* ''Heersij'' (cfr. [[lingua tedesca|ted]]., ''Herzchen'' o ''Herzlein'', lett. "''cuoricino''"
* ''D'lljibigotschaugjini'' : lett. « gli occhietti del buon Dio »
Un esempio comparativo con il [[Padre
{| class="wikitable"
! Eischemtöitschu
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|-
|
Ündschen Atte das bischt im hümmil,<br />
das déin
das als séggi wi d’ willischt sua im hümmil wi ouf im heert.<br />
Gib n’ündsch höit ünz bruat van all toaga,<br />
tu n’ündsch varzîn ündsch schuldini wi wir varzîn deenen das n’ündsch séin schuldig,<br />
loa n’ündsch nöit vallen im schwache weg,<br />
wa hüt n’ündsch ous ter ellji büaschi dinhi.<br />
Amen<br />
|
Vater unser im Himmel,<br />
Dein
wie im Himmel so auf Erden.<br />
Unser tägliches Brot gib uns heute.<br />
Und vergib uns unsere Schuld,<br />
wie auch wir vergeben unsern Schuldigern.<br />
Und führe uns nicht in Versuchung,<br />
sondern erlöse uns von dem Bösen.<br />
Amen.<br />
|
Padre
sia fatta la tua volontà<br />
come in cielo così in terra.<br />
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,<br />
e rimetti a noi i nostri debiti<br />
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,<br />
e non ci indurre in tentazione,<br />
ma liberaci dal male.<br />
[[Amen]]<br />
|}
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:Ha nevicato così tanto, che le galline beccano le stelle.
Il töitschu presenta inoltre dei prestiti provenienti dalle lingue limitrofe, il [[lingua francese|francese]] e il [[patois valdostano]]:
* mutschur (< fr. mouchoir) = fazzoletto
* tretwar (< fr. trottoir) = marciapiede
* rido (< fr. rideau) = tenda
* verdscháts (= scoiattolo) dal francoprovenzale ''verdjáts''<ref>Ernest Schüle (1989), ''Les parlers Walser de la Vallée du Lys et les patois romans des alentours'', Enrico Rizzi (ed.), ''Lingua e comunicazione simbolica nella cultura Walser'', Atti del VI Convegno Internazionale di Studi Walser, Anzola d’Ossola, Fondazione Enrico Monti, 243–254.</ref>.
A Issime si trova inoltre la sede del ''Dauernder Rat für die Wahrung der Walser Sprache und Kultur'' (= Consulta permanente per la salvaguardia della lingua e della cultura walser), per l'alta valle del Lys.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.consiglio.regione.vda.it/fr/app/oggettidelconsiglio/dettaglio?pk_documento=23889&versione=R|titolo=Conseil de la Vallée - Objet du Conseil n. 2893 du 12 juillet 2007 - Resoconto|sito=www.consiglio.regione.vda.it|accesso=2025-01-20|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20210119080653/http://www.consiglio.regione.vda.it/fr/app/oggettidelconsiglio/dettaglio?pk_documento=23889&versione=R|dataarchivio=2021-01-19}}</ref>
'''Testo audio:'''
[[File:Z'kollutziunh spoken text in Issime Walser German.mp3|left|thumb|Registrazione parlata di un testo sullo spuntino di mezzanotte ''(ds Kollutziunh)''<br />Autore: Imelda Ronco, parlante: Sara Ronco]]
''Z’Éischeme, z’beerg ol im grunn, wénn mu het kheen antwier z’wacht, gschlecht, nachpara ol gséllji ischt gsinh dar brouch z’hannun as kollutziunh, sua auch vür a rüddu (troa hoei, troa mischt im moane, ecc.).''<br />
''Unz as sibenzg joar hinner, Sen Kroasch beerga, vür d’Winnacht, sén gsinh volli lljöit mita dam via um étzen z’hoei un aschparren das im grunn vür dan gruasse winter. Ievun voaren ingier, tor eini, tor endri hen avittrut d’nachpara un ghannut as kollutziunh wass dschi hen kheen zam hous: wust un dschambunh, gute chiesch, chüjini, bloat néidlu ol batüwa, kaffi, milch, wéin, hunkh um essen mit dam bruat.''<br />
''Wa wéilu voart, antwier das ischt gcheen a wissu ischt kannhe lotze um etwas gschöjun. Im Ronh, darwil eina der wachtunu, ellji sén gsinh im pielljhe un séntsch nen kannhen troan awek d’chüjini van im hous … um dschi essen mit anner gséllji … auch das ischt gsinh an brouch.''<br />
''Zam méztku, bsinnimich lannhuscht, hentsch toan z’grobschta allz im selben tag, un dé spoat d’nacht, het mu mussun chorrun da nawe wust un z’buddinh, as poar trüffili ol stekhjini um essen darmit un etwas z’tringhien … wir chinn sén aschuan gsinh z’schloafe un séntsch nüntsch kannhen arwékhjen un troa chorrun z’buddinh. Génh wénn mu het kesse ol trunghe, séjiis in as kollutziunh ol wachen am tuate, z’miternacht hentsch gmachut z’kaffi, ol vür gien da vargeb, woa dschi hen keen elljene an trungh, hentsch nündsch zeihut z’gwintschen vür d’lljaubu sieli; “Gottsch ergans vür d’lljaubu sieli”, un d’chinn: “das war mieje wacksen gsünni, grechi un gwoaltigi”.''
Traduzione: Ad Issime, all’alpe o al piano, quando veniva qualcuno in veglia, parenti, vicini o amici si usava preparare uno spuntino notturno, così pure per una corvée (portare fieno, portare legname al chiaro di luna, ecc.). Fino a settant’anni fa, il vallone di San Grato, durante l’avvento, era abitato, la gente vi era salita con il bestiame per consumare il foraggio e risparmiare quello del piano per il pieno inverno. Prima di scendere, ora gli uni, ora gli altri, invitavano i vicini e preparavano lo spuntino notturno con quello che avevano in casa: salame e prosciutto, buona toma, frittelle, panna montata, batüwa (panna sbattuta con uova, vino e zucchero), caffè, latte, vino, miele da mangiare con il pane. Ma, talvolta, qualcuno che ne era venuto a conoscenza, si appostava per trafugare qualcosa. Al Ronh, durante una di quelle veglie, tutti erano nel tinello e sono entrati in cucina a portar via le frittelle … per mangiarsele con altri amici … anche quella era un’usanza. Alla macellazione del maiale, ricordo, tanto tempo fa, si faceva quasi tutto in una giornata e, a tarda notte, bisognava ancora assaggiare il salame nuovo e il sanguinaccio, patate o grissini per accompagnare e qualcosa da bere; noi bambini stavamo già dormendo e ci svegliavano per farci assaggiare il sanguinaccio. Ogni volta che ci venivano offerti cibo e bevande, sia nelle veglie come in quelle funebri, a mezzanotte si faceva il caffè, quando si faceva una visita al defunto, dove veniva offerta a tutti una bevanda, ci hanno insegnato ad offrirlo in suffragio alle anime del Purgatorio. “Dio lo renda alle anime del Purgatorio”, e i bambini: “che possiamo crescere sani, robusti e onesti.” (Pubblicato in: ''Augusta'' 56, 2024, p. 44.)
===Il vallone di San Grato===
{{vedi anche|Vallone di San Grato}}
Il [[vallone di San Grato]] nel suo stato attuale mostra i segni, visibili sia nelle zone esposte che in quelle nascoste dai boschi, della storia della sua colonizzazione. In effetti, si tratta di un vallone di orientamento est-ovest di cui una larga fetta di versante esposto a sud è stata nel medioevo divisa in lotti (''particelle''). Probabilmente in principio, per gli abitanti originari di Issime, in seguito per i nuovi arrivati, i [[Walser]]. I Walser si sono installati nel vallone e vi hanno vissuto almeno a partire dal XIV secolo, utilizzando una parte di queste grandi particelle, dopo aver disboscato parte del territorio in differenti modi. Il paesaggio presenta, quindi, gli elementi di modifica del territorio che ricordano i molteplici modi di sfruttare la montagna a fini agricoli, sia estensivi, sia intensivi. Questo esempio di habitat diffuso, dove hanno coesistito delle popolazioni di origine differente su un territorio limitato, è unico in Valle d'Aosta<ref name=august>{{cita web|url=http://www.augustaissime.it/affairesangrato/Osservazioni9-10-09.pdf|editore=www.augustaissime.it|titolo=Osservazioni|accesso=20 marzo 2012|dataarchivio=3 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110903123251/http://www.augustaissime.it/affairesangrato/Osservazioni9-10-09.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Queste differenti evoluzioni sono particolarmente ben visibili tra ''Prassevin'' e ''Zöin'' (zona dei ''mayen''), e fra quest'ultimo e ''Réich'', passando per ''Vlüekhji'', dove i [[rascard]] del XV secolo raccontano i tentativi di utilizzo
Il vallone di San Grato è l'unico esempio in Valle d'Aosta di struttura fondiaria della colonizzazione mantenuta intatta, passata da un insediamento temporaneo (della popolazione romanza) ad un insediamento stabile (della popolazione walser)<ref name=august/>.
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===Associazioni===
{{dx|[[File:Musikhaus_Issime_AO.JPG|thumb|La "Musik Haus" (in [[lingua tedesca|tedesco]], "La casa della musica"), sede della ''Musikkapelle "La Lira"'']]}}
A Issime è presente una banda musicale, la ''Musikkapelle "La Lira"'', fondata nel 1906, la cui sede è la ''Musik Haus''<ref name=":0" />, a Tontinel.
===Biblioteche===
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* Festa patronale di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]], ultima settimana di luglio;
* Festa patronale invernale di [[San Sebastiano]];
* ''Antalpu'', festa analoga della ''Désalpe'' ([[lingua francese|francese]]) o ''Désarpa'' ([[patois valdostano|patois]]), ovvero la discesa degli alpeggi ([[transumanza]]), il 29 settembre;
* Festa di [[Santa Cecilia]], organizzata dalla banda musicale locale, la ''Musikkapelle La Lira''<ref name=":0">[http://www.musikkapellelalira.it/ Sito ufficiale della Musikkapelle]</ref>;
* ''Z'Wacht im Duarf'', che nel dialetto ''[[lingua walser|Töitschu]]'' significa "Veglia nel paese", organizzata dal comune in collaborazione con la proloco, con la Musikkapelle e con le scuole elementari, ai primi di febbraio: rievocazione di antichi mestieri, musica e stand gastronomici;
* Festa dell'Associazione Augusta, si svolge normalmente in primavera con la presentazione della rivista annuale "AUGUSTA" edita dal 1969.
* [[Bataille de reines]], organizzata il 25 Aprile ogni due anni.
== Economia ==
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== Amministrazione ==
Il termine "sindaco", in francese valdostano [[
A Issime si trova la sede dell'[[Unité des Communes valdôtaines Walser]] (in tedesco, ''Union der Aostataler Walsergemeinden''), della quale fanno parte anche i comuni di [[Gaby]], [[Gressoney-Saint-Jean]] e [[Gressoney-La-Trinité]].
Riga 249 ⟶ 301:
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Guido Linty|Inizio=12 giugno 1985|Fine=18 maggio 1990|Partito=
{{ComuniAmminPrec|Nome=Marco Busso|Inizio=18 maggio 1990|Fine=29 maggio 1995|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Guido Linty|Inizio=29 maggio 1995|Fine=30 novembre 1996|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
Riga 255 ⟶ 307:
{{ComuniAmminPrec|Nome=Emanuela Vassoney|Inizio=20 maggio 2002|Fine=21 maggio 2007|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Christian Linty|Inizio=21 maggio 2007|Fine=28 maggio 2012|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Christian Linty|Inizio=28 maggio 2012|Fine=7 maggio 2017|Partito=|Note=<ref name=interno />}}{{ComuniAmminPrec|Nome=Christian Linty|Inizio=7 maggio 2017|Fine=16 maggio 2022|Note=<ref name=interno />}}{{ComuniAmminPrec|16 maggio 2022|"in carica"|Enrico Montanari|Partito=Lista civica|6=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
==Sport==
Nel comune di Issime si è svolta per anni la [[Marcia del Dondeuil
Dal 2013 si svolge la Cronoscalata al bivacco Cravetto, sul [[Mont Néry]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lovevda.it/it/banca-dati/2/sport/issime/cronoscalata-al-bivacco-cravetto-sul-mont-nery/70010|titolo=Cronoscalata al Bivacco Cravetto sul Mont Nery|sito=www.lovevda.it|lingua=it|accesso=11 settembre 2024}}</ref>, corsa in montagna del tipo "vertical trail" di lunghezza pari a 6,5 km per un dislivello positivo di 1480 m.
Il campo di calcio comunale, denominato '''''Walser Stadion''''', si situa in località Plane.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |
{{Walser}}
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[[Categoria:Issime| ]]
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