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{{Bio
|Nome = Jakob Philipp
|Cognome = Hackert
|Sesso = M
|LuogoNascita = Prenzlau
|GiornoMeseNascita = 15 settembre
|AnnoNascita = 1737
|LuogoMorte = San Pietro di Careggi
|LuogoMorteLink = Careggi
|GiornoMeseMorte = 28 aprile
|AnnoMorte = 1807
|Epoca = 1700
|Attività = pittore
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = che lavorò molto in [[Italia]]
|Immagine = Jakob Philipp Hackert by Augusto Nicodemo 1797.jpg
|Didascalia = Augusto Nicodemo<br> ''Jakob Philipp Hackert ritratto nel suo studio'', 1797
}}
== Biografia ==
Nato in Germania (a [[Prenzlau]], allora in [[Prussia]]) compì fin da giovanissimo numerosi viaggi nel resto d'[[Europa]], compresa l'[[Italia]], dove si stabilì a partire dal [[1768]].
<br>Inizialmente soggiornò a [[Roma]], guadagnandosi rapidamente una grande fama come pittore di [[paesaggio]] ed avendo tra i suoi clienti anche il [[Papa Pio VI]] e la zarina russa [[Caterina la Grande]]. Per quest'ultima dipinse un ciclo di dipinti, raffiguranti la battaglia navale di [[Çeşme]]. Nel [[1779]] ricevette la commessa dal principe [[Marcantonio IV Borghese]] per dipingere un ciclo di nove dipinti, per decorare il Salone del Lanfranco, nel casino nobile della [[Villa Borghese]] a [[Roma]].
Nel [[1780]] realizzò il famoso ciclo di dipinti ''Dieci vedute della casa di campagna di Orazio''. Nel [[1786]] divenne pittore di corte del re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] di [[Napoli]] e in questa veste supervisionò il trasferimento di molte opere della [[collezione Farnese]] da Roma a Napoli. Consigliò anche di chiamare a corte, da Roma, il restauratore [[Federico Anders]], a cui fu affidato il restauro di alcuni dei dipinti più importanti delle [[Collezione Farnese|collezioni farnesiane]]. In quello stesso anno conobbe [[Goethe]] e ne divenne amico.
{{citazione|Oggi facemmo visita a Philipp Hackert, il celebre paesaggista, che gode di speciale confidenza e d'insigne favore presso il re e la regina. Gli è stata riservata un'ala del palazzo Francavilla, ch'egli ha fatto arredare con gusto d'artista e dove abita con soddisfazione. È un uomo dalle idee assai chiare ed acute, che lavora senza tregua, ma sa godersi la vita.|[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''Viaggio in Italia''. Mondadori, 2017, p.206}}
Nel corso dell'incarico di pittore di corte produsse, tra l'altro, le celebri pitture ritraenti [[Caserta]] con la sua [[reggia di Caserta|reggia]], una veduta di ''Capri'' e una serie di vedute di porti del regno borbonico.<ref>{{Cita web|url=http://caserta.arte.it/guida-arte/caserta/artista/jacob-philipp-hackert-371|titolo=Jacob Philipp Hackert - Biografia e opere a Caserta - Arte.it|autore=ARTE.it Srl |sito=caserta.arte.it|accesso=28 settembre 2017}}</ref>
Nel [[1799]], a seguito della fuga del re da Napoli e dell'invasione delle truppe repubblicane francesi, Hackert abbandonò a sua volta il [[Regno di Napoli]], per rifugiarsi in [[Toscana]].
Nell'ultima fase della sua vita lavorò esclusivamente per committenti privati, alternando la pittura alla cura di un vasto podere che aveva acquistato. Morì nella sua casa vicino a [[Firenze]] e fu sepolto nel "giardino olandese" a [[Livorno]]. I suoi resti furono poi traslati nell'ossario dell'attuale [[Cimitero della Congregazione olandese alemanna]], insieme a quelli del fratello Abramo, morto nel 1805<ref>[https://mercantilivornesi.wordpress.com/2010/03/07/german-dutch-cemetery-ossuary/ L'ossario del cimitero olandese-alemanno], Blog Reti Mercantili Livornesi, a cura di Matteo Giunti</ref>.<br />
Non si sposò e visse buona parte della sua vita insieme a qualcuno dei suoi numerosi fratelli minori. Sono note tuttavia alcune sue relazioni, anche con donne sposate.
== Opere ==
* ''Veduta del porto di Ancona con l'Arco di Traiano e la Lanterna'', 1777<ref>[http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripdf/hackert.pdf Jacob Philipp Hackert pittore di marina]</ref>;
* ''La veduta del Palazzo Reale di Caserta dal Convento di San Francesco'', 1782, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il traghetto sul Sele'', 1782, Museo Reggia di Caserta;
* ''Castellammare di Stabia'', 1782, Museo Reggia di Caserta;
* ''Ferdinando IV a cavallo nella Reale Tenuta di Persano (Salerno)'', 1782, Museo Reggia di Caserta;
* ''Vaccheria di San Leucio nel periodo della mietitura'', 1782, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Napoli da Santa Lucia con il ritorno della flotta da Algeri e Vesuvio fumante'', 1784, Museo Reggia di Caserta;
* ''Ferdinando IV a caccia nel cratere degli Astroni con parata militare'', 1786, Museo Reggia di Caserta;
* ''[[Ferdinando IV a caccia di folaghe sul lago di Fusaro]]'', [[Museo nazionale di Capodimonte]], Napoli;
* ''Ferdinando IV a caccia di cinghiali nella Real Tenuta di Torcino'', 1786, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il varo del vascello Partenope nel cantiere di Castellammare il 16 agosto 1786'', 1787, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Napoli dal ponte della Maddalena con il ritorno della squadra da Livorno il 7 settembre 1785 con Castel Sant’Elmo sullo sfondo'', 1787 ca., Museo Reggia di Caserta;
* ''Esercitazioni militari a Montesecco presso Gaeta il 19 maggio 1787'', 1788, Museo Reggia di Caserta;
* ''La veduta di Forio d’Ischia'', 1789, Museo Reggia di Caserta;
* ''La veduta del porto e della fortezza di Gaeta'', 1789, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Castellammare di Stabia'', 1789, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Taranto'', 1789, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Brindisi'', 1789, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Barletta'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Bisceglie'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Santo Stefano a Monopoli'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Gallipoli'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Manfredonia'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Mola di Gaeta'', 1790, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Trani'', 1791, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il Porto di Reggio Calabria o Messina che dalla parte superiore si vede il Faro poi Forte del Pizzo in Calabria'', 1791, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il Porto di Palermo'', 1791, Museo Reggia di Caserta;
* ''Porto e Badia di Messina'', 1791, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il porto di Otranto'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''Il giardino inglese di Caserta con Vesuvio fumante'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''Veduta dell’Isola di Capri con il Monte Solaro'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''Veduta dell’Isola di Ischia'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''Veduta di Cava dei Tirreni (Salerno)'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''Porto e città di Siracusa'', 1792, Museo Reggia di Caserta;
* ''I faraglioni di Aci Trezza'', 1793, Museo Reggia di Caserta;
* ''Porto di Alimuri, Meta di Sorrento'', 1794, Museo Reggia di Caserta;
* ''Esercitazioni militari nei pressi di Sessa Aurunca'', 1794, Museo Reggia di Caserta;
* ''[[Mietitura a Carditello]]'', bozzetto per l'affresco di Carditello, Museo nazionale di Capodimonte, [[Napoli]];
* ''Vendemmia a Carditello'', bozzetto per l'affresco di Carditello, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli;
* Affreschi all'interno della [[Reale tenuta di Carditello]];
* ''Veduta dei Campi Flegrei presso Napoli'', 1797, olio su tela, 121x170 cm, Mâcon, Museo delle Orsoline.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
{{W|pittura|agosto 2018}}
* B. Lohse, ''Jakob Philipp Hackert. Leben und Anfänge seiner Kunst'', Emsdetten 1936;
* {{cita testo |autore=Marco Valsecchi |titolo=I paesaggisti dell'800 |data=1972, p. 315, tav. 217 |editore=Electa-Bompiani |città=Milano |cid=Marco Valsecchi |SBN =SBL0437189}}
* ''Il paesaggio secondo natura. Jakob Philipp Hackert e la sua cerchia'', catalogo della mostra a cura di P. Chiarini, Roma 1994;
* C. Nordhoff - H. Reimer, ''Jakob Philipp Hackert 1737-1807. Verzeichnis seiner Werke'', Berlin 1994;
* W. Krönig-Reinhard Wegner, ''Jakob Philipp Hackert: der Landschaftsmaler der Goethe-Zeit'', Weimar-Wien 1994;
* ''Jakob Philipp Hackert: paesaggi del Regno'', catalogo della mostra a cura di T. Weidner, Caserta 1997;
* ''Lehrreiche Nähe. Goethe und Hackert'', catalogo della mostra a cura di N. Miller - C. Nordhoff, Weimar 1997;
* T. Weidner, ''Jakob Philipp Hackert, Landschaftsmaler im 18. Jahrhundert'', Berlin 1998;
* C. Nordhoff, ''Jakob Philipp Hackerts Bilderzyklus für die Villa Borghese in Rom'', "Zeitschrift für Kunstgeschichte", LXI (1998), pp. 520–551;
* C. Nordhoff, ''"Der große Weg". Jakob Philipp Hackert als Zeichner nach der Natur'', "Pantheon", LVIII (2000), pp. 128–137;
* ''La Campagna romana da Hackert a Balla'', catalogo della mostra a cura di P. A. De Rosa e P. E. Trastulli, Roma, Museo del Corso, 22 nov. 2001-24 feb. 2002, De Luca/Edizioni Studio Ottocento, 2001. TAVV. 11 e 12, e p. 258. ISBN 88-8016-478-3
* Anna Ottani Cavina (a cura di), ''Un paese incantato: Italia dipinta da Thomas Jones a Corot'', (Catalogo della mostra tenuta a Parigi, Galeries nationales du Grand Palais, 3 aprile - 9 luglio 2001, a Mantova, Palazzo Te 3 settembre - 9 dicembre 2001), Milano, Electa, Paris, Réunion de musées nationaux, 2002, pp. 66–69 ISBN 8843599054
* ''Il Tevere dipinto: viaggio pittorico dalla foce alla sorgente nel Sette Ottocento.'' pp. 202–203. ISBN 978-88-7575-111-1
* [[Cesare de Seta]], ''Hackert'', con catalogo di [[Claudia Nordhoff]], Napoli, Electa Napoli, 2005, ISBN 88-510-0296-7
* ''La pittura di paesaggio in Italia. Il Settecento'', a cura di Anna Ottani Cavina ed Emilia Calbi, Milano, Electa, 2005, ISBN 8837028652
* [[Claudia Nordhoff]], ''Jakob Philipp Hackert, Briefe (1761-1806)'', Gottinga, 2012, ISBN 978-3-86988-222-2.
* Giuseppe Oreste Graziano - Maria Carmela Masi, ''Le collezioni della Reggia di Caserta: I dipinti'', vol. I, Caserta, 2017
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