Nefti: differenze tra le versioni
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[[File:Nepthys.svg|miniatura|Nefti]]
{{Hiero|Nebt-Het|<hiero>O9 t:H8</hiero>|align=right|era=egypt}}
'''Nefti''' (
{{Citazione|Nefti del letto della vita.<ref name="Hart 1986, p.136">Hart (1986), p.136.</ref>}}
Sorella di [[Osiride]], [[Iside]] e [[Seth]], del quale è moglie, in alcuni miti è indicata come madre di [[Anubi]], concepito con Seth oppure frutto dell'unione adulterina con Osiride, cui la dea si sarebbe unita con l'inganno, dopo aver assunto le sembianze di sua moglie Iside<ref name=":1" />. In un'altra versione è Osiride il colpevole in quanto si macchia del reato di stupro ai suoi danni, e questo provoca la forte rivalità tra lui e Seth.
== Nome ==
''Nefti'' (''Nephthys'') è la forma greca di un [[epiteto]] (traslitterato, dai [[Geroglifici egizi|geroglifici]], come Nebthet o Nebethet). La circostanze della sua comparsa nel pantheon egizio non sono chiare, ma la traduzione letterale del suo nome è ''Signora della Casa''<ref name=":0" /><ref name=":1" /> - il che ha portato a identificarla erroneamente come una divinità del focolare domestico o come la principale figura femminile di un qualunque contesto casalingo. Tale interpretazione sbagliata è stata tramandata in varie descrizioni moderne della dea. Probabilmente, una traduzione più corretta di Nebthet è ''Signora del Recinto'' (''del Tempio''), con riferimento alle sue funzioni sacerdotali. Questo titolo, sicuramente più un epiteto che un nome proprio, probabilmente indica uno specifico luogo di culto o un aspetto della vita dei [[Tempio egizio|templi egizi]]. Insieme a sua sorella Iside, Nefti rappresentava i [[Pilone (architettura egizia)|piloni]] d'ingresso ai complessi templari; la strada d'accesso ai santuari rappresentava l'orizzonte (''[[Akhet]]'').
==
[[File:Nephthys N4051 mp3h8832.jpg|miniatura|269x269px|Statuetta di Nefti, in [[faience]] smaltata. [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]]
Ai tempi della [[V dinastia egizia]], Nefti apparve nei ''[[Testi delle piramidi]]'' come membro della grande [[Enneade]] di [[Eliopoli]], sorella di [[Iside]] e compagna di suo fratello [[Seth]], dio guerriero del [[Caos (mitologia egizia)|caos]], del [[deserto]] e delle tempeste<ref>Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, vol. 3, p. 269.</ref>. In quanto sorella di Iside e, soprattutto, di [[Osiride]], gli egizi credevano che Nefti proteggesse gli uomini e la loro anima nel momento della [[morte]], mentre Iside rappresentava e tutelava le esperienze della nascita e della rinascita (resuscitò il proprio sposo Osiride dalla morte<ref>Pinch (2004), pp.80-1, 178-9.</ref>). Come hanno dimostrato gli studi dell'egittologo [[Lettonia|lettone]] [[Erik Hornung]] e di altri studiosi, Nefti non era una divinità secondaria nell'immaginario egizio, nemmeno rispetto a sua sorella Iside<ref>Versuch über Nephthys, in: A. B. Lloyd, Studies in Pharaonic Religion and Society in Honour of J. G. Griffiths, London 1992, pp-186-8.</ref>; una formula dei ''Testi delle piramidi'', rivolgendosi al faraone defunto, recita:
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{{Citazione|Sali e scendi. Scendi con Nefti, affonda nella tenebra con la [[Barca solare (Egitto)|Barca della notte]]. Sali e scendi. Sali con Iside, sorgi con la Barca del giorno.|Testi delle piramidi, n°222<ref>Ancient Egyptian Pyramid Texts, R.O. Faullkner, Oxford University Press 1969.</ref>}}
[[File:Nephthys statue Louvre.JPG|sinistra|miniatura|393x393px|[[Nefti in diorite (E 25389)|Statua di Nefti in diorite]], risalente al regno di [[Amenofi III]], al [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]]
Nelle mitologie di alcuni templi, specie d'epoca tarda e [[Egitto tolemaico|tolemaica]], Nefti aveva gli epiteti di ''Dea Utile'' e ''Dea Eccellente'': nei testi di questi templi, Nefti rappresentava i concetti di assistenza divina e la protezione<ref>P. Wilson, 'A Ptolemaic Lexikon: A Lexicographical Study of the Texts in the Temple of Edfu', OLA 78, 1997.</ref>. In alcuni miti, Nefti è la madre di [[Anubi]]<ref>G. A. Wainwright, Seshat and the Pharaoh, The Journal of Egyptian Archaeology, Vol. 26, (Feb. 1941), pp.30-40.</ref><ref>Virginia Schomp, The Ancient Egyptians, Marshall Cavendish, 2007, p. 27.</ref>, anche se alcune versioni secondarie lo vogliono figlio di [[Bastet]]<ref>A. K. Eyma, A Delta-man in Yebu, Universal-Publishers, 2003. p.219.</ref> o Iside<ref>Donald B. Redford, The Literary Motif of the Exposed Child (cf. Ex. ii 1-10), Numen, Vol. 14, Fasc. 3. (Nov. 1967), pp. 222-3.</ref>. In quanto nutrice del dio [[Horus]], figlio di sua sorella, nel quale gli egizi credevano si incarnasse ogni [[faraone]], era venerata anche come simbolica nutrice dei sovrani<ref>K.A. Kitchen, Ramesside Inscriptions, Blackwell, 1993.</ref> - ruolo che condivideva, a seconda dei contesti iconografici e delle epoche, con altre dee come [[Mut]] e [[Hathor]]. Oltre a nutrire il re, si pensava che Nefti fosse in grado di colpire con ferocia e incenerire con il suo respiro di fuoco i nemici della Corona<ref>Sauneron, Elephantine, Beitrage Bf. 6, 4; Traunecker, Karnak VII, 184 n.2; Cauville, 'Essai,' 152, n.7.</ref>. I faraoni erano anche comparati al suo sangue [[Mestruazione|mestruale]]<ref name=":0" />. I sovrani della [[XIX dinastia egizia|dinastia ramesside]], durante il [[Nuovo Regno (Egitto)|Nuovo Regno]], ebbero una speciale predilezione nei suoi confronti e la appellavano ''Madre Nefti''; a [[Complesso templare di Karnak|Karnak]] e [[Tempio di Luxor|Luxor]] esistevano numerosi altari dedicati alla dea, la quale compariva inoltre in varie [[stele]] e iscrizioni.
== Simbolismo di Nefti ==
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Era identificata come una dei quattro ''Grandi Capi'' nel centro del culto di Osiride, [[Busiri (Egitto)|Busiri]], nel [[Delta del Nilo]], e sembra avere avuto una posizione di grande rilievo ad [[Abido (Egitto)|Abido]]. Non è attestato un culto particolare nei suoi confronti, anche se verosimilmente figurava come dea di grande importanza in un rito celebrato annualmente, durante il quale due sacerdotesse impersonavano Iside e Nefti e recitavano l'elaborata ''Lamentazione di Iside e Nefti (sul cadavere di Osiride)'', nella cappella nota come Osireion<ref>Byron Esely Shafer, Dieter Arnold, Temples in Ancient Egypt, I.B.Tauris, 2005. p.112.</ref>. Come divinità funeraria, al pari di Iside, [[Neith]] e [[Selkis]], Nefti era una delle quattro dee protettrici dei [[vasi canopi]]; nello specifico, Nefti tutelava il vaso canopo dedicato ad Hapi (uno dei quattro [[Figli di Horo|figli di Horus]]) e contenente i [[Polmone|polmoni]] [[Mummificazione|mummificati]] del defunto<ref>Guy Rachet, Dizionario della Civiltà egizia, Gremese Editore, Roma (1994). ISBN 88-7605-818-4. p.313.</ref>. L'epiteto ''Nefti del letto della vita'', presente nella tomba di Thutmose III<ref name="Hart 1986, p.136" />, si riferisce ai poteri rigenerativi che la dea esercitava sui defunti, i quali giacevano sull'apposito letto rituale dell'imbalsamazione. A [[Menfi (Egitto)|Menfi]], Nefti era onorata con il titolo di ''Regina dell'Officina dell'Imbalsamatore'': non solo era una dea funeraria di primaria importanza, ma era anche indicata come madre di Anubi, il dio della mummificazione<ref>J. Berlandini, Varia Memphitica, VI - La stèle de Parâherounemyef, BIFAO 82. pp.41-62.</ref>.
Senza che gli antichi egizi vi cogliessero un paradosso, Nefti era anche invocata come una delle dee del parto e assistenti delle partorienti. Un mito trascritto sul [[Papiro Westcar]] narra che le dee Iside, Nefti, [[Meskhenet]] e la dea-[[
{{Citazione|Iside stava di fronte a lei, Nefti dietro di lei, mentre Heket affrettava il parto. Il bambino uscì fra le Sue mani ... |Papiro Westcar<ref name="Eugen Strouhal 1997. p.16" />}}
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{Religione egizia}}
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