La canzone dei Nibelunghi: differenze tra le versioni
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|immagine = Nibelungenlied manuscript-c f1r.jpg
|didascalia = Prima pagina del Manoscritto C (circa 1220)
|autore = (sconosciuto) Probabilmente uno tra: [[Der von Kürenberg]] - [[Walther von der Vogelweide]] - [[Konrad von Fußesbrunnen]] - [[Bligger von Steinach]]
|annoorig = [[XIII secolo]]
|forza_cat_anno = 1201
|genere = [[Poema epico]]
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|antagonista = [[Fáfnir|Drago Fáfnir]]<br />[[Lüdeger]] - [[Lüdegast]]<br />[[Hagen (mitologia)|Hagen]]
|altri_personaggi = [[Gundicaro]]<br />[[Godemaro]]<br />[[Giselcaro]]<br />[[Attila]]
}}'''''La canzone dei Nibelunghi'''''<ref>{{Treccani|nibelunghi/|Nibelunghi}}</ref>, anche nota come '''''Il canto dei Nibelunghi''''' o '''''I Nibelunghi''''', titolo originale ''Nibelungenlied'', è un [[poema epico]] scritto in [[Lingua alto-tedesca media|alto tedesco medio]] agli inizi del [[XIII secolo]]. Narra delle vicende dell'eroe [[Sigfrido]] alla corte dei [[Burgundi]] e della vendetta di sua moglie [[Gudrun (mitologia)|Crimilde]], che porta ad una conclusione catastrofica e alla morte di tutti i protagonisti.
== Fonti e autore ==
[[File:Nibelungenlied manuscript-k.jpg|thumb|left| Morte di Sigfrido (illustrazione del Manoscritto K, [[anni 1480]])|alt=|214x214px]]
Il ''Nibelungenlied'' è basato su temi eroici germanici precristiani (la ''[[Nibelunghi|Nibelungensage]]''), che includevano la narrazione, tramandata oralmente, di eventi storici realmente accaduti fra il [[V secolo|V]] e [[VI secolo]]. La letteratura [[mitologia norrena|mitologica norrena]] ha un parallelo di questi temi nella ''[[Saga dei Völsungar]]'' e nella ''[[Atlakviða]]''.
L'autore del poema è un anonimo dell'area del [[Danubio]], fra [[Passavia]] e [[Vienna]], e ha composto l'opera fra il [[1180]] e il [[1210]], forse alla corte del vescovo di [[diocesi di Passavia|Passavia]], [[Volchero di Erla|Wolfger von Erla]] (in carica dal [[1191]] al [[1204]]). Secondo molti studiosi l'autore era probabilmente una persona istruita della corte del vescovo e scriveva per i chierici e per i nobili di corte.
== Storia dei testi ==
[[File:Berlin mgf 474.jpg|thumb|left|Il manoscritto dei Nibelunghi del 1300 ca., scoperto nell'[[Ottocento]] in [[Val Venosta]] ([[provincia di Bolzano]]), conservato alla ''[[Staatsbibliothek]]'' di [[Berlino]], mgf 474|alt=|214x214px]]
Il poema, nelle sue varie forme scritte, è andato perduto alla fine del [[XVI secolo]], ma nel corso del [[XVIII secolo]] sono stati riscoperti manoscritti risalenti addirittura al [[XIII secolo]].
Si conoscono 37 manoscritti del Nibelungenlied (per lo più frammentari) e una rielaborazione olandese (manoscritto "T"). Undici di questi sono sostanzialmente completi. La versione più antica sembra essere quella conservata nel manoscritto "B". I manoscritti sono stati trovati principalmente nella parte meridionale dell'area di lingua tedesca ([[Svizzera]], [[Vorarlberg]], [[Tirolo (Austria)|Tirolo]] e [[Alto Adige]]).
Il testo contiene circa 2.400 quartine di versi in rima baciata, raggruppati e articolati in 39 {{Lang|de|''Âventiuren''}} (cioè "avventure"). Il titolo con cui il poema è conosciuto fin dalla sua scoperta deriva dal verso finale di una delle tre versioni principali, ''"hie hât daz mære ein ende: daz ist der Nibelunge liet"'' ("qui si conclude la storia: questo è il racconto dei [[Nibelunghi]]"). Liet in questo caso significa "racconto", "epopea" piuttosto che la sua traduzione in [[Lingua tedesca|tedesco moderno]] di "canzone".
[[Karl Lachmann]] ha etichettato i tre più antichi testi completi (manoscritti principali) con lettere come segue:
* il manoscritto A ([[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Bayerische Staatsbibliothek|Staatsbibliothek]], Cgm 34), ritrovato nel [[1759|1779]] a [[Hohenems]], [[Vorarlberg]]
* il manoscritto B ([[San Gallo]], [[Biblioteca dell'Abbazia di San Gallo|Stiftsbibliothek]], Cod. 857)
* il manoscritto C ([[Karlsruhe]], [[Badische Landesbibliothek|Landesbibliothek]], Cod. Donaueschingen 63)<ref>[https://digital.blb-karlsruhe.de/737536 Badische Landesbibliothek Karlsruhe: Nibelungen-Handschrift C – Cod. Donaueschingen 63]</ref>, ritrovato nella stessa biblioteca del manoscritto A nel 1755
Questi tre manoscritti sono considerati i principali lasciti di tre differenti versioni testuali, il cui rapporto reciproco è ancora poco chiaro. Gli studiosi non sono ancora riusciti nel compito di comporre uno [[stemma codicum|stemma]] del testo, ovvero ricostruire un albero genealogico delle versioni che sono state preservate e quindi trarre conclusioni definitive circa quale di esse si avvicini maggiormente all'originale. Nel 2009, tutti e tre i manoscritti sono stati dichiarati [[Memoria del mondo|Patrimonio Documentario dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]]. Oltre alle tre principali linee di trasmissione (A, B e C), si deve ipotizzare anche un'ampia tradizione orale, il cui impatto sulle versioni scritte è difficile da valutare.
I manoscritti e le loro versioni testuali sono raggruppati in base all'ultimo verso del testo. I manoscritti A e B terminano con le parole: daz ist der Nibelunge not ("questa è la caduta dei Nibelunghi"). Questi testi sono pertanto indicati come la "versione Not". Il manoscritto C e i suoi parenti terminano con daz ist der Nibelunge liet ("questa è la canzone/epica dei Nibelunghi"). Questo testo è quindi chiamato "versione Lied".
Il testo C è stato il più diffuso e rappresenta un adattamento in funzione del pubblico, addolcendo in particolare la tragedia. Esistono diversi manoscritti che offrono quasi lo stesso testo di C; essi sono quindi riassunti sotto la denominazione di gruppo *C. Alcuni manoscritti, anche se pochi, offrono quasi lo stesso testo di B; questo gruppo è denominato *B.
== Sinossi ==
Il famoso incipit del ''Nibelungenlied'' è in realtà ritenuto un'aggiunta posteriore del redattore del manoscritto "C" (MS C, in breve), poiché non compare nei manoscritti più antichi. Potrebbe essere stata ispirata dal prologo della [[Nibelungenklage]].
;Testo Originale (MS C)
:Uns ist in alten mæren {{!}}{{!}} wunders vil geseit
:von helden lobebæren,{{!}}{{!}} von grôzer arebeit,
:von fröuden, hôchgezîten,{{!}}{{!}} von weinen und von klagen,
:von küener recken strîten {{!}}{{!}} muget ir nu wunder hœren sagen.
;Tedesco Moderno
:''Uns ist in alten Geschichten viel Staunenswertes gesagt''
:''von ruhmwürdigen Helden, von großer Mühsal (im Kampf),''
:''von Freuden und Festen, von Weinen und Klagen,''
:''vom Kampf kühner Helden könnt ihr jetzt viel Staunenswertes sagen hören.''
;Italiano
:''Nelle antiche leggende son narrate cose stupende:''
:''di guerrieri famosi, imprese immense,''
:''di feste e di letizia, di lacrime e di pianto,''
:''di lotte d’audaci guerrieri; di ciò udrete narrar meraviglie.''
I manoscritti più antichi iniziano invece con l'introduzione di [[Gudrun (mitologia)|Crimilde]], la protagonista dell'opera.
L'epopea è divisa in due parti: la prima tratta la storia di Sigfrido e Crimilde, il corteggiamento di [[Brunilde]] e la morte di Sigfrido per mano di [[Hagen (mitologia)|Hagen]], nonché l'occultamento del tesoro dei [[Nibelunghi]] da parte di Hagen nel fiume [[Reno]] (capitoli 1-19). La seconda parte tratta del matrimonio di Crimilde con [[Attila]], re degli Unni, dei suoi piani di vendetta, del viaggio dei [[Burgundi]] alla corte di Attila e della loro ultima resistenza nella sala del trono (capitoli 20-39).
== Personaggi e vicende ==
Il ''Canto dei Nibelunghi''<ref>{{Cita web|url=http://www.viaggio-in-germania.de/nibelunghi.html|titolo= "Il Canto dei Nibelunghi"|autore= Sabrina Bottaro|sito= viaggio-in-germania.de|accesso= }}</ref> sviluppa due vicende principali. La prima riguarda l'eroe [[Sigfrido]] e le sue gesta alla corte dei [[Burgundi]], fino alla sua morte per mano del traditore [[Hagen (mitologia)|Hagen]]. La seconda riguarda la vendetta di Crimilde contro i suoi stessi parenti, colpevoli di avere permesso il delitto del marito.
=== Prima parte ===
'''Prima Avventura''': nella città di [[Worms]], presso il [[Reno]],
'''Seconda Avventura''': nel [[Niederrhein|Niederland]], nella città di [[Xanten]], presso il [[Reno]], cresceva un giovane e nobile guerriero, [[Sigfrido]], figlio del Re [[Sigmund (mitologia)|Sigmund]] e della Regina [[Sieglind]].
'''Terza Avventura''':
Il settimo giorno arrivarono a
'''Quarta Avventura''': di lì a poco giunsero alla corte di Gunther messaggeri da lontano, i quali, esitando a rivelare il motivo del loro viaggio, temendo l'ira del re, dissero di essere stati inviati da [[Lüdeger]], principe dei [[Sassoni]], e da suo fratello [[Lüdegast]], re di [[Danimarca]], che marciavano contro i Burgundi per conquistare il loro regno. Entro dodici settimane i nemici sarebbero giunti, ma se il re avesse voluto scendere a patti, questo sarebbe stato riferito agli invasori perché fermassero la loro avanzata. Gunther riunì i suoi vassalli per consultarsi con loro: Gernot era propenso a difendersi, mentre Hagen consigliò di parlare con Sigfrido. Questi allora assicurò al re che, finanche gli invasori fossero stati trentamila, egli con mille uomini li avrebbe fermati. Così furono congedati i messaggeri e Gunther radunò i suoi guerrieri, con Volker come portavessilli e Hagen come guida. Sigfrido disse a Gunther di rimanere a Worms, poiché lui avrebbe guidato l'armata. Raggiunto il confine, Ortwin e Dankwart furono lasciati alla retroguardia. Sigfrido invece partì da solo in avanscoperta lasciando l'esercito ad Hagen e Gernot. Vide poi l'esercito nemico accampato, di oltre quarantamila, ma il re Lüdegast, che montava la guardia, scorse il nemico e spronò il cavallo contro di lui. Allora i due eroi si affrontarono con le spade e Sigfrido ferì l'avversario con tre duri colpi. Trenta guerrieri corsero in aiuto al loro re, ma Sigfrido ne risparmiò uno soltanto, che fuggì a riferire quanto era avvenuto. Lüdegast fu portato come ostaggio ad Hagen, mentre l'armata dei Burgundi marciò contro il nemico: erano mille, oltre i dodici cavalieri venuti con Sigfrido dal [[Niederland]]. Nella mischia Lüdeger si batté con Sigfrido: quando lo riconobbe fece abbassare i vessilli e chiese la pace, quindi fu preso prigioniero perché fosse anch'egli condotto come ostaggio alla corte di Gunther. Furono inviati messaggeri a Worms per riferire della vittoria. Crimilde allora si volle informare dell'esito della battaglia e, saputo che fra tutti gli eroi si era distinto Sigfrido, ne fu molto contenta. Lüdeger e Lüdegast furono condotti da Gunther, che concesse loro di muoversi liberamente, purché non lasciassero il suo regno: essi giurarono, quindi il re congedò i suoi vassalli, perché ritornassero alle loro terre, ma li invitò perché ritornassero dopo sei settimane ad una festa di corte. Anche Sigfrido chiese congedo, ma Gunther lo pregò di restare e il figlio di Sigmund accettò nella speranza di conoscere Crimilde.
[[File:Johann Heinrich Füssli 003.jpg|upright=0.7|thumb|left|La notte di nozze di Gunther ([[Johann Heinrich Füssli]], [[1807]])]]
'''Quinta Avventura''': sei settimane dopo, il giorno di Pentecoste, accorsero alla festa di corte molti guerrieri, più di cinquemila. Il re fece allora chiamare Crimilde, che venne a salutare gli ospiti scortata da cento guerrieri e dalle sue dame, e con lei veniva Ute. Gunther, che da tempo aveva notato dell'amore che Sigfrido nutriva per sua sorella, chiese all'eroe di scortare Crimilde fin in chiesa, e il figlio di Sigmund, colmo di gioia, prese la giovane per mano e la condusse fino alla cattedrale, mentre i due si scambiavano sguardi amorosi. Giunti sulla soglia lei lo salutò con un bacio ed entrò nel duomo. Nei giorni successivi i due furono visti spesso insieme e sempre il giovane eroe scortava la principessa. Lüdeger e Lüdegast erano ormai guariti dalle loro ferite, così offrirono a Gunther molto oro come riscatto per la loro libertà, ma il re rifiutò il pagamento e li lasciò tornare liberi nelle loro terre, purché giurassero di non recarsi più ostilmente nel suo regno. Terminati i giorni della festa molti cavalieri lasciarono la corte. Quando anche Sigfrido chiese nuovamente congedo, il giovane Giselher scese a parlargli e, poiché aveva notato l'interesse di Sigfrido per sua sorella, gli ricordò che altrove non v'erano donne tanto belle come nella terra dei Burgundi.
[[File:Peter von Cornelius Hagen versenkt den Nibelungenhort 1859.jpg|thumb|Gunther ordina ad Hagen di sommergere il tesoro nel [[Reno]] ([[Peter von Cornelius]], [[1859]])|alt=]]
'''Sesta - Ottava Avventura''': Per ottenere Crimilde in sposa, Sigfrido acconsente ad aiutare Gunther a sposare l'altera [[Brunilde]], regina d'[[Islanda]]. Spacciandosi per un [[vassallo]] di Gunther, Sigfrido accompagna il re in Islanda e qui, usando un mantello magico tolto al nano custode del tesoro dei [[Nibelunghi]] che lo rende invisibile, aiuta Gunther a sopraffare Brunilde e a ottenerla in sposa. La fiera Brunilde si oppone con la forza a Gunther persino durante la prima notte di nozze, arrivando a legarlo affinché il matrimonio non venisse consumato. Anche in questo frangente Sigfrido corre in aiuto di Gunther, prendendone segretamente il posto per ridurre la sposa riottosa alla sottomissione. In tale occasione Sigfrido ruba un anello e una cintura a Brunilde, simboli della [[deflorazione]] della donna (sebbene lo stesso Sigfrido avesse promesso di non spingersi a possedere la moglie dell'amico), e li dona a Crimilde, che Gunther gli concede in sposa secondo i patti.
=== La vendetta di Crimilde ===
[[File:Johann Heinrich Füssli 048.jpg|thumb|upright=0.7|Crimilde mostra la testa di Gunther a Hagen (Johann Heinrich Füssli, ca. 1805)|alt=|
Circa tredici anni dopo,
Arrivati alla corte di Attila, i Burgundi chiedono di poter tenere le proprie armi: pur mostrandosi offeso, Attila acconsente. A questo punto gli eventi precipitano rapidamente verso la tragedia. Crimilde pretende che le venga reso il tesoro dei Nibelunghi e, nella disputa che segue, Hagen [[decapitare|decapita]] il figlio neonato di Attila e Crimilde. I Burgundi vengono accerchiati in un salone, in cui sono attaccati dagli Unni in diverse ondate.
Nel combattimento che segue numerosi eroi si trovano coinvolti nello scontro senza volerlo. Il poema si sofferma a lungo sul dissidio morale di personaggi come [[
Dopo una serie lunghissima e tragica di duelli e combattimenti, tutti i Burgundi vengono uccisi, eccetto Hagen e Gunther. Crimilde uccide Gunther in prigione e mostra la sua testa a Hagen, intimandogli di rivelare dove ha nascosto il tesoro:
==
* Sigfrid (o Sigurd): Figlio di Sigmund e della sorella di lui Sieglinde, e uccisore del [[Fáfnir|drago]], sposa Crimilde e viene tradito e ucciso dai fratelli della moglie.
*Crimilde: Moglie di Sigfrido e poi di Attila, sorella del re dei Burgundi Gunther. Secondo la tradizione germanica vendica il primo marito facendo strage dei propri parenti.
*Brunilde: Moglie di Gunther. Nella tradizione germanica è regina in Islanda, in quella norrena è una [[valchiria]]. Innamorata di Sigfrido, fa uccidere quest'ultimo quando scopre di essere stata ingannata sia da lui che dal marito.
*Gundicaro (o Gunther): Re dei Burgundi, marito di Brunilde, fratello di Crimilde, Gernot e Giselher e nella tradizione norrena anche di Hagen. Spinto dalla moglie fa uccidere Sigfrido.
*[[Hagen (mitologia)|Hagen]]: Nella tradizione germanica è il consigliere di Gunther nonché l'assassino di Sigfrido, in quella norrena è il saggio fratello di Crimilde e Gunther.
*Godemaro (o Gernot): Nella tradizione germanica è fratello di Crimilde, Gunther e Giselher, nella tradizione norrena è fratello (o fratellastro) degli stessi nonché l'assassino di Sigfrido.
*Etzel (o Attila): Grande condottiero e sovrano degli [[Unni]]. Nella tradizione germanica è il secondo marito di Crimilde mentre, nella tradizione norrena, il fratello maggiore di Brunilde
*[[Fáfnir]] è il nome del drago ucciso da Sigfrido nell'[[Edda in prosa|Edda]] e nella [[Saga dei Völsungar]].
*Ute è il nome della madre di Crimilde nella Canzone dei Nibelunghi come nella [[Saga dei Völsungar]].
=== Genealogia ne I Nibelunghi ===
L'elenco principale dei Nibelunghi:
{{Albero genealogico/inizio}}
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |,|-|-|-|-|-|-|.| | | }}
{{Albero genealogico | | | | | | | |SIGMUND|y|HIORDIS| | | | |PILGRIM| | | | |UTE|y|GEBICCA| | | | | |RÜDIGER von BECHELAREN|y|GOTELIND|SIGMUND=[[Sigmund (mitologia)|Sigmund]]|HIORDIS=[[Sieglind]]|PILGRIM=Pilgrim|UTE=[[Ute (mitologia)|Ute]]|GEBICCA=[[Gjúki|Gebicca]]|RÜDIGER von BECHELAREN=[[Rüdiger von Bechelaren|Rüdiger]]|GOTELIND=[[Gotelind]]}}
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{{Albero genealogico | | | | | |JONAKR|y|SIGFRID|y|KRIEMHILD|y|ETZEL| |BRYNHILD|~|GUNTHER| | |GERNOT| | |GISHELER|~|DIETLIND|JONAKR=[[Jonakr]]|SIGFRID=[[Sigfrido|Sigfrid]]|KRIEMHILD=[[Gudrun (mitologia)|Crimilde]]|ETZEL=[[Attila|Etzel]]|BRYNHILD=[[Brunilde]]|GUNTHER=[[Gundicaro]]|GERNOT=[[Godemaro]]|GISHELER=[[Giselcaro]]|DIETLIND=[[Dietlind]]}}
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{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | |RANDVER|RANDVER=Randver}}
{{Albero genealogico/fine}}
Alcuni dei personaggi si trovano con alcune differenze anche in altre opere, come nella [[Saga dei Völsungar]], nell'[[Edda in prosa|Edda]] antica e nel ciclo operistico ''[[Der Ring des Nibelungen]]'' di [[Richard Wagner]].
{{Albero genealogico/inizio}}
{{Albero genealogico | | | | | Eil | | Hja | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |Eil=Eilimis |Hja=Hjalprek}}
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{{Albero genealogico | Sig |y| Hjo |~| Alf | | | | | | | | Gib |y| Ute | | | | | | | | | | | | | | | | |Sig=[[Sigmund (mitologia)|Sigmund]] |Hjo=[[Hjördis (Volsunghi)|Hjördís]] |Alf=Alf |Gib=[[Gibica|Dankrat]] |Ute=[[Ute (mitologia)|Ute]]}}
{{Albero genealogico | |,|-|'| |,|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|-|+|-|-|-|-|-|-|-|v|-|-|-|.| | | | | | | }}
{{Albero genealogico | |!| | | |!| | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | | | |!| | | |!| | | | | | | }}
{{Albero genealogico | |!| | | |!| | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | | | |!| | | |!| Rud |y| Got |Rud=[[Rüdiger von Bechelaren|Rüdiger]] |Got=[[Gotelind]]}}
{{Albero genealogico | |!| | | |!| | | |,|-|-|-|-|-|-|-|.| | | |!| | | | | | | |!| | | |!| | | |!| | | }}
{{Albero genealogico | Sig |y| Kri |y| Ati |y| Hel | | Ble | | Gun |y| Bru | | Ger | | Gis |~| Die | | |Sig=[[Sigfrido|Sigfrid]] |Kri=[[Gudrun (mitologia)|Crimilde]] |Ati=[[Attila|Etzel]] |Hel=[[Helche]] |Ble=[[Bleda|Blödelin]] |Gun=[[Gundicaro]] |Bru=[[Brunilde]] |Ger=[[Godemaro]] |Gis=[[Giselcaro]] |Die=[[Dietlind]]}}
{{Albero genealogico | |,|-|^|-|.| |`|-|.| |`|-|v|-|-|-|.| | | | | |!| | | | | | | | | | | | | | | | | }}
{{Albero genealogico | Gun | | Swa | | Ort | | Erp | | Orw | | | | Sie | | | | | | | | | | | | | | | | |Gun=Gunther |Swa=[[Svanhildr|Svanhild]] |Ort=[[Ortlieb (mitologia)|Ortlieb]] |Erp=Erp |Orw=Ortwin |Sie=Siegfried}}
{{Albero genealogico/fine}}
== Riferimenti nella cultura di massa ==
=== Filmografia ===
{| class="wikitable" style="font-size:100%;"
|- bgcolor="#ffd700"
! style="background-color:#FFD700" | Anno
! style="background-color:#FFD700" | Film
! style="background-color:#FFD700" | Regia
! style="background-color:#FFD700" | Note
|-
|[[1912]]||''[[Sigfrido (film 1912)|Sigfrido]]''||[[Mario Caserini]]||[[Cortometraggio]]
|-
|[[1924]]||''[[I nibelunghi|I Nibelunghi]]''||[[Fritz Lang]]||
|-
|[[1957]]||''[[Sigfrido (film 1957)|Sigfrido]]''||[[Giacomo Gentilomo]]||
|-
|1966
|Die Nibelungen - Sigfrido
|[[Harald Reinl]]
|Lungometraggio
|-
|1967
|Die Nibelungen - La vendetta di Crimilde
|Harald Reinl
|Lungometraggio
|-
|[[2004]]||''[[La saga dei Nibelunghi]]''||[[Uli Edel]]||[[Fiction televisiva]]
|}
Nell'ultima stagione della serie televisiva ''[[Xena - Principessa guerriera]]'' sono stati trasmessi tre episodi in sequenza (''The Rheingold'', ''The Ring'' e ''The Return of the Valkyrie''), che narrano una versione riveduta e corretta della storia de ''[[L'anello del Nibelungo]]''.
L'''anello del Nibelungo'' è anche rappresentato nella [[Harlock Saga - L'anello dei Nibelunghi]] e in [[Capitan Harlock (film)]] quale adattamento in chiave fantascientifica dell'opera di [[Richard Wagner|Wagner]].
Anche nel film [[Army of Thieves]] l'''anello del Nibelungo'' è citato attraverso i nomi delle casseforti inespugnabili che il protagonista del film, calatosi nei panni di un rapinatore, è chiamato a scassinare.
La principessa [[Brunilde]] è menzionata come Broomhilda von Shaft anche nel film [[Django Unchained]], il celebre film scritto e diretto da [[Quentin Tarantino]] il cui nome corrisponde a quello della moglie dello stesso Django, della quale i due protagonisti sono alla ricerca fin dalle prime scene di questa epopea western. Alla canzone dei nibelunghi vengono fatti dei cenni in una scena del film.
=== Musica ===
* Insieme ad altri miti nordici, il poema ha ispirato la tetralogia di drammi musicali ''[[L'anello del Nibelungo]]'' di [[Richard Wagner]];
=== Fumetti e animazione ===
* Nel [[1989]] è stata pubblicata dalla [[The Walt Disney Company|Disney]] la parodia a fumetti dei Nibelunghi, composta di tre puntate, chiamata ''[[La Trilogia di Paperin Sigfrido e l'oro del Reno]]''. La parodia era già comparsa nell'albo del [[1962]] intitolato ''Paperepopea'';
* ''[[Siegfried Il canto dei Nibelunghi]]'', un [[manga]] scritto e disegnato da [[Yoshikazu Amami]], edito da [[Planet Manga]], che narra le vicende di Sigfrido, romanzando il racconto originale (per esempio Alberico, dopo la morte dei due principi, si unisce a Sigfrido e diventano amici);
*''L'anello dei Nibelunghi'', un manga scritto da Miyamoto Erika e disegnato da Ikeda Riyoko, edito da GOEN e tradotto da A. Specchio, diviso in italiano in quattro volumi secondo la divisione proposta da Wagner;
== Traduzioni e adattamenti ==
=== Italiano ===
* {{Cita libro|titolo= ''I Nibelunghi''|altri= Traduzione in versi italiani di [[Italo Pizzi]]|anno= 1889|città= Milano|editore= Hoepli|ISBN= }}
* {{Cita libro|titolo= ''I Nibelunghi''|altri= Traduzione in versi italiani e prefazione di [[Laura Mancinelli]]|anno= 1972|città= Torino|editore= Einaudi|ISBN= }} ([https://books.google.it/books?id=pFnTPAAACAAJ&dq=I+Nibelunghi&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjQiKbN_ZPvAhXQ6aQKHRRsANYQ6AEwAHoECAEQAg Google])
=== Tedesco ===
* ''Das Nibelungenlied.'' Tradotto da [[Karl Bartsch]]. Lipsia 1867 ([https://books.google.com/books?id=DtY6AAAAcAAJ Google])
* ''Das Nibelungenlied.'' Tradotto da [[Karl Joseph Simrock|Karl Simrock]]. Stoccarda 1868 ([https://books.google.com/books?id=d2ICAAAAQAAJ Google])
* ''Das Nibelungenlied. Zweisprachig'', testo parallelo, tradotto da Helmut de Boor. Sammlung Dieterich, 4ª edizione, Lipsia 1992, {{ISBN|3-7350-0104-1}}.
* {{Cita libro|curatore1=Karl Bartsch |curatore2=Helmut de Boor |titolo=Das Nibelungenlied. Mhd./Nhd |anno=1997 |url=https://archive.org/details/dasnibelungenlie0000unse_j9e5 |data=1997 |editore=P. Reclam |isbn=978-3-15-000644-3 |lingua=de|altri=tradotto e commentato da Siegfried Grosse}} - testo parallelo basato sulla edizione di Karl Bartsch e Helmut de Boor
* [[Albrecht Behmel]], ''Das Nibelungenlied'', traduzione, Ibidem Verlag, 2ª edizione, Stoccarda 2001, {{ISBN|978-3-89821-145-1}}
===
* ''[https://archive.org/stream/nibelungslay00hortrich The Lay of the Nibelungs: Metrically Translated from the Old German Text]''. Tradotto da Horton, Alice. Londra 1898
* ''The Nibelungenlied''. Tradotto da [[Margaret Armour]]. New York 1961
* ''The Song of the Nibelungs''. Tradotto da Ryder, Frank G. Detroit: Wayne State University Press, 1962.
* ''The Nibelungenlied''. Tradotto da [[Arthur Thomas Hatto]]. 1964
* ''The Nibelungenlied'' (= Studies in German Language and Literature Number, 9). Tradotto da Lichtenstein, Robert. [[Lewiston (New York)|Lewiston, New York]] 1992
* ''Das Nibelungenlied''. Tradotto da [[Burton Raffel]]. New Haven, Connecticut: [[Yale University Press]], 2006. {{ISBN|978-0-300-11320-4}}. {{ISBN|0-300-11320-X}}
* ''The Nibelungenlied: with The Klage''. Tradotto da Whobrey, William T. Hackett, 2008. {{ISBN|978-1-62466-675-9}}
* ''The Nibelungenlied: The Lay of the Nibelungs''. Tradotto da [[Cyril Edwards]]. [[Oxford University Press]], 2010. {{ISBN|978-0-19-923854-5}}
* ''Michael Manning's The Nibelungen''. Tradotto e illustrato da [[Michael Manning]]. Sum Legio Publishing, 2010. {{ISBN|978-3-9502635-8-9}}
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo= La Nibelungenforschung di Andreas Heusler alla luce della critica più recente|altri= di
* {{Cita libro|titolo=
* {{Cita libro|titolo=
* {{Cita libro|titolo= ''La saga dei Volsunghi''|altri= di [[Marcello Meli]]|anno= 1993|città= Torino|editore= Edizioni dell'Orso}}
* ''Das Nibelungenlied'', 2001. Versione tedesca di [[Albrecht Behmel]].
* Davide Bertagnolli, ''I Nibelunghi. La leggenda, il mito'', Milano, Meltemi, 2020. ISBN 9788855193061
== Voci correlate ==
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* [[Niebelungensaga]]
* [[L'Anello del Nibelungo]]
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Mitologia germanica]]
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