Digenis Akritas: differenze tra le versioni
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|titolo = Digenis Akritas
|titoloalfa = Digenis Akritas
|titoloorig =
|autore = anonimo
|annoorig = [[XII secolo]]
|forza_cat_anno = 1150
|genere = poema epico
|
|immagine= Digenis Akritas Athens.jpg
|didascalia = una pagina del manoscritto originale
}}
'''''Digenis Akritas''''' (in [[Lingua greca bizantina|greco bizantino]]: ''Διγενῆς Ἀκρίτας'', [[Associazione fonetica internazionale|AFI]]: {{
== Trama: la prima parte del poema ==
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Secondo la tradizione dei secoli successivi, Digenis fu sconfitto solo dalla [[personificazione]] della [[Morte]], che assunse le sembianze di [[Thanatos]]/Caronte, durante un duello sull'"aia di marmo".
Il mito di Akritas permane nell'ambito bizantino per molti secoli specie in ambito militare. Acriti vengono definiti I soldati bizantini che difendono i confini dell'impero e il suo mito è riprodotto su molti piatti e vasi tra cui quello custodito ad Atene. Dello stesso periodo è un piatto nello stesso stile esecutivo ritrovato nel 2014 a Castro (LE) in ambiti archeologici che fanno presumere le ultime fasi della
[[File:Akristas e il drago.jpg|miniatura|Akristas e il drago - Piatto bizantino - Museo Archeologico di Castro (LE)]]
== Edizioni in italiano ==
* ''Digenis Akritas'', a cura di Paolo Odorico, Firenze, Giunti, 1995, ISBN 978-8809207110
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = [[Charles Diehl|C. Diehl]] |titolo = La civiltà bizantina |editore = Garzanti |città = Milano |anno = 1962 |sbn =
* {{Cita libro
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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