Georg Elser: differenze tra le versioni
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[[File:Georg Elser.png|alt=Immagine di Johann Georg Elser (1939)|miniatura|Johann Georg Elser (1939)]]
{{Citazione|Poiché nessuno è in grado di farsi da sé solo imperatore, è chiaro che è il popolo a innalzare uno sopra tutti così che egli possa governare e reggere l’impero con la giustizia (...) Agli imperatori e ai re che proteggono il regno si devono lealtà e rispetto, ma se essi si volgono all’esercizio della tirannide allora ogni obbedienza e rispetto vengono a mancare. Quando colui che è stato scelto per punire i malvagi diviene egli stesso malvagio e esercita con crudeltà contro i suoi sudditi la tirannide che aveva il compito di allontanare dal regno, è evidente che deve decadere dalla carica concessagli e che il popolo ha il diritto di liberarsi dal suo dominio: è il re divenuto tiranno il primo a rompere il patto. Nessuno può accusare il popolo visto che il re è stato il primo a tradire la fiducia pattuita.|[[Manegoldo di Lautenbach]], teologo tedesco che ispirò Elser}}▼
{{Bio
|Nome = Johann Georg
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|GiornoMeseMorte = 9 aprile
|AnnoMorte = 1945
|Attività =
|Attività2= antifascista
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , noto per aver ideato ed attuato l'attentato dell'8 novembre
}}
== Biografia ==
Nacque a [[Hermaringen]], nel [[Württemberg]]. Suo padre era Ludwig Elser, che sposò la madre di Georg, Maria Müller, quando il bambino aveva un anno di vita.<ref>[http://www.georg-elser-arbeitskreis.de/texts/hermaringen.htm Hermaringen - Geburtsort Georg Elsers]</ref> Georg frequentò la scuola elementare a [[Königsbronn]] dal 1910 al 1917, dimostrandosi dotato nel disegno e nei lavori manuali. Il padre, agricoltore e commerciante di legname, si aspettava che il figlio gli succedesse in tale attività imprenditoriale, ma Georg, che pure dapprima aveva aiutato il padre nel lavoro, scelse piuttosto di perseguire autonomi interessi. Iniziò un [[training aziendale|apprendistato]] come operatore di [[tornio]] in [[fonderia]], ma — dopo due anni — dovette desistere per ragioni di salute. Prese allora ad imparare il mestiere di [[carpentiere]], e tale noviziato si protrasse sino al 1922. Lavorò allora come [[falegname]] per interni a Königsbronn, [[Aalen]] e [[Heidenheim an der Brenz|Heidenheim]]<ref>{{de}}[http://jestrabek.homepage.t-online.de/elser.htm ''Wer war Johann Georg Elser''].</ref>. {{sf|Dal 1925 al 1929 lavorò in una fabbrica di orologi a [[Costanza (Germania)|Costanza]], acquisendo conoscenze che gli sarebbero state preziose nella predisposizione di un [[temporizzatore|timer]] per il noto ordigno. Dal 1929 al 1932 riprese a fare il carpentiere in [[Svizzera]].}}
Tornato a Königsbronn, lavorò con i suoi genitori. Dal 1936 lavorò in una fabbrica di montaggio a Heidenheim, prendendo così consapevolezza del programma di riarmo nazista.<ref>
▲Tornato a Königsbronn, lavorò con i suoi genitori. Dal 1936 lavorò in una fabbrica di montaggio a Heidenheim, prendendo così consapevolezza del programma di riarmo nazista.<ref>[http://histclo.com/essay/war/ww2/cou/ger/rearm/w2ga-nazi.html NAZI Rearmament Program]</ref> Elser era un uomo taciturno benché piuttosto socievole, che frequentava svariati circoli socio-culturali, tra cui un club ''Tracht'' (legato all'uso di costumi tradizionali).<ref>; Collegamenti esterni in punto
:
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* Franz C. Lipp: ''Oberösterreichische Trachten'', volumes 1 - 5.
* Hilde Seidl: ''Niederösterreichische Trachten.'' One of the most comprehensive works about Lower Austrian costumes.
* Christl Schäfer, Hannelore Rosenberger: ''Trachten aus und rund um Wien. Ein Werkbuch (mit Schnittmusterbogen)''. Leopold Stocker publishing house. ISBN 3-7020-0500-5</ref> {{sf|Suonava la [[Cetra da tavolo|cetra]] ed il [[contrabbasso]] per il coro locale. Gradiva fare lunghe passeggiate con i suoi amici.}}
La sua ragazza, Mathilde Niedermann, nel 1930 gli diede un figlio, Manfred. La gravidanza non era nei programmi, e per certi versi replicava le circostanze in cui lo stesso Georg era venuto al mondo; però, a differenza di quanto avevano fatto i suoi genitori, Elser non sposò Mathilde ed al contrario se ne allontanò poco dopo.<ref>[http://www.heiligenlexikon.de/BiographienG/Georg_Elser.html Georg Elser - Ökumenisches Heiligenlexikon]</ref> Si affiliò alla federazione dei lavoratori del legno. Era convinto che si dovesse aderire ad un [[sindacato]], e difatti spiegò in tal modo la propria aggregazione. Nel 1926 un collega lo persuase ad entrare nel [[Rotfrontkämpferbund]],<ref>Nome composto che in italiano potrebbe tradursi "Lega dei combattenti del fronte rosso".</ref> l'organizzazione paramilitare del [[Partito Comunista Tedesco]].<ref name="Spiegel">{{Cita web | url = http://www.spiegel.de/international/0,1518,383792,00.html | titolo = The Carpenter Elser Versus the Führer Hitler | autore = Claus Christian Malzahn | editore = Der Spiegel International | data=8 novembre 2005 | accesso=26 gennaio 2006}}</ref> Elser non dedicava molto tempo a queste appartenenze. Benché non si potesse definire un convinto comunista
{{sf|Oppositore del [[Nazionalsocialismo|nazismo]] dai suoi esordi, dopo il 1933 rifiutò di compiere il [[saluto nazista]] e di riunirsi ad altri per ascoltare i proclami radiofonici hitleriani. Neppure partecipò alle pseudo-elezioni (o pseudo-referendum) che indisse il [[Germania nazista|Terzo Reich]]. La sua opposizione in principio era motivata dalla sensibilità verso la condizione operaia, e dalla compressione dei salari dei lavoratori. La sua visione politica era fortemente influenzata dai movimenti cui aderiva. Aborriva le restrizioni dei [[diritti civili]]. In particolare era sdegnato dalle limitazioni che i nazisti imponevano alle libertà dei lavoratori, come nella scelta dell'impiego e nel diritto di associarsi. Parimenti, era disgustato dalla [[propaganda]] nazista e dal controllo totale che il regime imponeva sul sistema educativo, ed anche dagli attacchi alla libertà di professione religiosa.
A quest'ultimo proposito, Elser era un protestante di tipo semplice, non-intellettuale e tradizionale. Si dice che pregasse (quotidianamente) solo con il [[Padre nostro]], e tale pio esercizio lo avrebbe confortato nei tormentati preparativi dell'attentato.}}
▲{{Citazione|Poiché nessuno è in grado di farsi da sé solo imperatore, è chiaro che è il popolo a innalzare uno sopra tutti così che egli possa governare e reggere l’impero con la giustizia (...) Agli imperatori e ai re che proteggono il regno si devono lealtà e rispetto, ma se essi si volgono all’esercizio della tirannide allora ogni obbedienza e rispetto vengono a mancare. Quando colui che è stato scelto per punire i malvagi diviene egli stesso malvagio e esercita con crudeltà contro i suoi sudditi la tirannide che aveva il compito di allontanare dal regno, è evidente che deve decadere dalla carica concessagli e che il popolo ha il diritto di liberarsi dal suo dominio: è il re divenuto tiranno il primo a rompere il patto. Nessuno può accusare il popolo visto che il re è stato il primo a tradire la fiducia pattuita.|[[Manegoldo di Lautenbach]], {{sf|teologo tedesco che ispirò Elser}}}}
== L'attentato ==
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1978-004-12A, NSDAP-Versammlung im Bürgerbräukeller, München.jpg|thumb|Il raduno [[NSDAP]] del [[1923]] alla Bürgerbräukeller]]
=== Premesse
{{sf|Nell'autunno del [[1938
Riflettendo su come porre in essere il proprio piano, Elser si recò a Monaco l'8 novembre 1938
=== Fase esecutiva ===
{{sf|Durante la fase preparatoria, scoppiò la [[
Il luogo scelto era la birreria dove ogni anno Hitler si ritrovava con i fedelissimi della prima ora. Per molte sere Elser si nascose nel locale prima della chiusura; quando il locale chiudeva iniziava a lavorare, ricavando una nicchia nella colonna dove sarebbe stato il palco di Hitler. Il giorno fatidico, nella nicchia inserì la bomba con il meccanismo da lui costruito e sperimentato.}}
A sua insaputa però Hitler, a causa delle condizioni atmosferiche che gli impedivano di tornare a [[Berlino]] in aereo, decise di andarsene in anticipo,
▲A sua insaputa però Hitler, a causa delle condizioni atmosferiche che gli impedivano di tornare a [[Berlino]] in aereo, decise di andarsene in anticipo essendo costretto a prendere il treno: lasciò quindi la birreria sette minuti prima delle 21:20, ora in cui "puntualmente" scoppiò la bomba.<ref>Come abbiamo anticipato nella sezione "Biografia", si trattava infatti di un ordigno ad orologeria.</ref> Il bilancio fu comunque di otto morti e sessantatré feriti, di cui sedici in modo grave. Così naufragava il tentativo di mutare il corso della storia.<ref name="Spiegel"/><ref>
<blockquote>
«Meno noto, ma forse più fatale, è un incidente avvenuto nel 1930, due anni prima della sua presa del potere, in cui la macchina su cui viaggiava come passeggero si scontrò con un camion. L'autista frenò appena in tempo, e Hitler si salvò. Vista l'importanza della sua personalità distorta negli eventi che seguirono, c'è da credere che la storia del mondo sarebbe stata assai diversa se quell'autista non avesse frenato.»
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== Arresto e detenzione ==
{{sf|Nel frattempo Elser si era diretto a [[Costanza (Germania)|Costanza]], da cui sperava di fuggire in Svizzera.
Dopo un pestaggio, confessò di essere l'autore dell'attentato. Quando ebbe confessato, Elser fu tradotto al quartier generale della Gestapo, che lo torturò brutalmente. Infatti, il capo delle [[Schutzstaffel|SS]], [[Heinrich Himmler]], non poteva capacitarsi che un insignificante [[svevia|svevo]], un artigiano con la licenza elementare, fosse quasi riuscito ad uccidere il Führer senza l'aiuto di alcun complice. Il fascicolo di questa inchiesta della Gestapo è stato recuperato alla fine degli anni 1960. I 203 fogli di cui è composto sono la principale fonte di informazioni su Elser.}}
Fu quindi imprigionato prima
== Morte ==
[[File:Georgelser.jpg|thumb|upright=1.4|La targa commemorativa al Georg-Elser-Museum in Königsbronn]]
Nell'aprile [[1945]] la sconfitta tedesca si faceva imminente e le [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe alleate]] si
Elser fu fucilato a Dachau il 9 aprile
{{Citazione|Con il mio gesto volevo evitare un immane spargimento di sangue.<br />
In memoria di Johann Georg Elser, cresciuto a Königsbronn.<br />
L'8 novembre 1939 voleva impedire il genocidio con il suo attentato ad Hitler. Il 9 aprile 1945 fu assassinato nel campo di concentramento di Dachau.}}
[[File:Georg-Elser-Platz Muenchen.jpg|thumb|upright=1.4|Cartello stradale indicante la piazza
▲[[File:Georg-Elser-Platz Muenchen.jpg|thumb|upright=1.4|Cartello stradale indicante la piazza commemorata a Georg-Elser a Monaco di Baviera]]
Una piazzetta nella Maxvorstadt,<ref>Collegamenti esterni in punto:
* [https://www.muenchen.de/verticals/Stadtteile/Maxvorstadt/114185/index.html Maxvorstadt] auf www.muenchen.de
* {{cita web | 1 = http://www.muenchen.info/ba/03/index.html | 2 = Bezirksausschuss 3 Maxvorstadt | accesso = 6 gennaio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090105190831/http://www.muenchen.info/ba/03/index.html | dataarchivio = 5 gennaio 2009 | urlmorto = sì }}
* [https://www.muenchen.de/Rathaus/kult/kulturreferat/stadtgeschichte/stadtteil/literatur/56587/bezirk03.html Kulturreferat München] Literaturliste zum Stadtbezirk 3
* [http://www.sueddeutsche.de/immobilien/geldmarkt/artikel/835/3832/index.html Süddeutsche Zeitung] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080903091633/http://www.sueddeutsche.de/immobilien/geldmarkt/artikel/835/3832/index.html |data=3 settembre 2008 }} Portrait der Maxvorstadt
* [http://www.monacomedia.de/muenchenwiki/index.php/Maxvorstadt Münchenwiki] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100429171203/http://www.monacomedia.de/muenchenwiki/index.php/Maxvorstadt |
== Film su Elser ==
* Nel
* Nel
▲* Nel [[1989]] è stato girato un film sulla storia di Elser, una coproduzione fra [[Stati Uniti d'America]], [[Germania]] e [[Austria]], diretto ed interpretato da [[Klaus Maria Brandauer]]. Il titolo italiano è ''[[L'orologiaio]]'', in inglese ''Seven Minutes'' (in riferimento ai minuti che permisero ad Hitler di salvarsi) e in tedesco ''Georg Elser''.
▲* Nel [[2015]] esce ''[[Elser - 13 minuti che non cambiarono la storia]]'', film di [[Oliver Hirschbiegel]] che ripercorre l'intera vicenda dell'attentato.
== Canzoni su Elser ==
* Nel [[2007]] è
* Nel [[2010]] il gruppo [[post
== Note ==▼
▲* Nel [[2007]] è stato composta una canzone sulla storia di Elser, il brano ''Georg Elser'' è contenuto nel CD ''Tiro di classe'' ([[Self Distribuzione|Self]] 2007) dei [[Gasparazzo]].
<references/>▼
▲* Nel [[2010]] il gruppo [[post hardcore]] [[Il Buio]] ha scritto il pezzo ''C'è mancato un pelo, Georg Elser'' contenuto nel loro primo, omonimo LP.
==
* ''L'attentatore solitario Georg Elser, l'uomo che voleva uccidere Hitler,'' di Hermut Ortner
* ''La carcassa color del cielo,'' di Solvejg Albeverio Manzoni
* ''Autobiographie eines Attentäters, Johann Georg Elser: Aussage zum Sprengstoffanschlag im Bürgerbräukeller, München am 8. November 1939,'' di Johann Georg Elser, Lothar Gruchmann, Editore Dt. Verl.-Anst., 1970
* ''Georg Elser: Sonderweg des deutschen Widerstandes,'' Akademische Schriftenreihe, di Raik Dowedeit, Editore GRIN Verlag, 2008, ISBN 3-640-21205-3,
* ''"Ich habe den Krieg verhindern wollen": Georg Elser und das Attentat vom 8. November 1939: eine Dokumentation
* ''Georg Elser, der Attentäter aus dem Volke: Der Anschlag auf Hitler im Münchner Bürgerbräu, 1939,'' di Anton Hoch, Lothar Gruchmann, ISBN 3-596-23485-9,
* ''Legitimer Widerstand?
* ''Georg Elser,'' di Peter Steinbach, Johannes Tuchel, Editore Be.bra Wissenschaft, 2008, ISBN 3-937233-53-9,
* ''Storie della resistenza tedesca'', di Tommaso Speccher [[Editore Laterza]], 2025, ISBN 9788858157145
;Studi generali
* ''Il discorso pronunciato l'8 novembre 1939 per la festa commemorativa della Vecchia Guardia nel "Bürgerbräukeller" di Monaco,'' di Adolf Hitler, Editore Dt. Informationsstelle, 1939
* ''Rede auf der Erinnerungsfeier der alten Kämpfer im Bürgerbräukeller zu München am 8. November 1939,'' di Adolf Hitler, pubblicato nel 1939
* ''Hitler's personal security: protecting the Führer, 1921-1945,'' di Peter Hoffmann, Editore Da Capo Press, 2000, ISBN 0-306-80947-8, ISBN 9780306809477
* ''Target Hitler: the plots to kill Adolf Hitler,'' di James P. Duffy, Vincent L. Ricci, Editore Greenwood Publishing Group, 1992, ISBN 0-275-94037-3, ISBN 9780275940379
* ''Die deutsche Opposition gegen Hitler: zwischen Polen- und Frankreichfeldzug,'' Numero 8 di ''Schriftenreihe der Bundeszentrale für Heimatdienst,'' di Erich Kosthorst, Edizione 3, Editore Bundeszentrale für Heimatdienst, 1957
* ''The German opposition to Hitler: the resistance, the underground, and assassination plots, 1938-1945,'' di Michael C. Thomsett, Editore McFarland, 1997, ISBN 0-7864-0372-1, ISBN 9780786403721
* ''Hitler: speeches and proclamations 1932-1945: the chronicle of a dictatorship,'' Volume 3, di Max Domarus, Adolf Hitler, Editore Domarus, 1997, ISBN 3-921863-32-5, ISBN 9783921863329
* ''Widerstand, Staatsstreich, Attentat: der Kampf der Opposition gegen Hitler,'' Volume 418 di ''Serie Piper'', di Peter Hoffmann, Edizione 4, Editore Piper, 1985, ISBN 3-492-00718-X, ISBN 9783492007184
* ''Kristallnacht: unleashing the Holocaust,'' di Anthony Read, David Fisher, Editore Joseph, 1989, ISBN 0-7181-3111-8, ISBN 9780718131111
* ''Es gibt immer zwei Möglichkeiten--: Mitkämpfer, Mitläufer und Gegner Hitlers am Beispiel Schwabens,'' di Gernot Römer, Editore Wissner, 2000, ISBN 3-89639-217-4, ISBN 9783896392176
* ''Der 9. November in der deutschen Geschichte: 1918, 1923, 1938, 1989,'' Rombach Wissenschaft, di Hans-Jörg Koch, Editore Rombach, 1998, ISBN 3-7930-9179-1, ISBN 9783793091790
* ''Das "Hausgefängnis" der Gestapo-Zentrale in Berlin: Terror und Widerstand 1933-1945,'' Curatore Erika Bucholtz, Editore Stiftung Topographie des Terrors, 2005, ISBN 3-9807205-4-3, ISBN 9783980720540
* ''Kriegspropaganda 1939-1941,'' Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda, Curatore Willi A. Boelcke, Editore Deutsche, 1966
* ''Sie wollten Hitler töten,'' Autori Guido Knopp, Alexander Berkel, Editore Bertelsmann, 2004, ISBN 3-570-00664-6, ISBN 9783570006641
* ''Tyrannen vor Gericht: Das Verfahren gegen die deutschen Hauptkriegsverbrecher nach dem zweiten Weltkrieg in Nürnberg 1945- 1946,'' Volume 11 di Juristische Zeitgeschichte. Abteilung 4: Leben und Werk, di Whitney R. Harris, Curatore Christoph Safferling, tradotto da Christoph Safferling, Editore BWV Verlag, 2008, ISBN 3-8305-1593-6, ISBN 9783830515937
* ''Der Hitler-Putsch,'' Veröffentichungen (Institut für Zeitgeschichte (Munich, Germany), Volume 9 di Quellen und Darstellungen zur Zeitgeschichte, Institut für Zeitgeschichte, di Ernst Deuerlein, Editore Deutsche Verlags-Anstalt, 1962
▲== Note ==
▲<references/>
== Voci correlate ==
* [[Incidente di Venlo]]
* [[Attentati ad Adolf Hitler]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/germania/hitler_bomba.htm
* {{de}} http://www.georg-elser.de/ <!-- Ausstellungsbegleitende Webseite -->
* {{de}} http://www.dhm.de/lemo/html/biografien/ElserJohannGeorg/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080228191432/http://www.dhm.de/lemo/html/biografien/ElserJohannGeorg/ |date=28 febbraio 2008 }}
* {{de}} http://www.shoa.de/p_georg_elser.html
* {{de}} https://web.archive.org/web/20060223003819/http://www.radio-bremen.de/online/elser/index.html <!-- Sendung von Radio Bremen zum 100 jährigen Geburtstag von Georg Elser -->
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* {{de}} http://www.georg-elser-hallen.com/
* {{cita web|http://service.spiegel.de/cache/international/0,1518,383792,00.html|"The Carpenter Elser Versus the Führer Hitler" ''Der Spiegel,'' 8th November 2005|lingua=de}}
* {{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
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