Rubino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m v2.05 - Corretto utilizzando WP:WPCleaner (Tag <sub> non chiusi)
 
(51 versioni intermedie di 35 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nota disambigua}}
{{F|mineralogia|settembre 2013}}
{{Minerale
| nomeminerale = Rubino
| immagine = Corundum-winza-17d.jpg
| classificazione =
| formula = Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>:Cr<ref name="Mindat"/>
| gruppo =
|sistema = [[Sistema trigonale|trigonale]]<ref name="Mindat"/>
| sistema =
| classe =
| parametri =
| puntuale =
|spaziale = R{{overline|3}}c<ref>Gruppo spaziale del [[corindone]] vedi {{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-1136.html#autoanchor10 |titolo= Crystallography of Corundum |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy |accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
| spaziale =
| valoredensita =
| valoredurezza = 9<ref name="Atlas"/>
| tiposfaldatura =
| tipofrattura =
|coloreminerale = rosso<ref name="Atlas">{{cita web |lingua= de |url= https://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralData?lang=de&language=german&mineral=Ruby |titolo= Rubin (Ruby)
| coloreminerale = rosso vivo
|sito= mineralienatlas.de |accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
| tipolucentezza =
| tipoopacita = lucida semitrasparente
| coloreriflessitipoopacita =
| tipodiffusionecoloreriflessi =
|tipodiffusione =
}}
 
[[File:Rubis gisements.jpg|thumb|Principali paesi produttori di rubino]]
Il '''rubino''' è la più nobile varietà monocristallina dell'[[ossido di alluminio]] (Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>), un [[minerale]] noto come [[corindone]], [[colore dei minerali|fortemente allocromatico]]. Presenta durezza 9 nella [[Scala di Mohs]].
 
Il '''rubino''' è la più nobile varietà monocristallina dell'[[ossido di alluminio]] (Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>), un [[minerale]] noto come [[corindone]], [[colore dei minerali|fortemente allocromatico]]. Presenta durezza 9 nella [[Scalascala di Mohs]].<ref name="Mindat"/>
 
== Etimologia e storia ==
In [[sanscrito]] i rubini erano chiamati ''ratnaraj'' ('regina delle pietre preziose' e simbolo del fuoco interno permanente), così com'era comune anche in epoca greco-romana il riferimento al fuoco; nel 400 a.C. Duemila anni fa [[Plinio il Vecchio|Plinio]] chiamava tutte le pietre rosse ''carbunculus'', che in francese antico divenne ''escarboucle''.<ref name="Giuliani"/>
 
Il rubino ha una certa importanza già nell'Antico Testamento: è la quarta delle dodici pietre che ornano l'efod del sommo sacerdote, ciascuna delle quali è assegnata a una tribù di Israele. Il rubino è il simbolo della tribù reale di Giuda. Rabano Mauro scrive che il rubino risplende anche al buio e rappresenta la parola di Dio.<ref>{{cita libro | autore= [[Jacques Paul Migne]] | titolo= Patrologia Latina | volume= 111 | anno= 1864 | url= https://archive.org/details/patrologia-latina_1-221 | accesso= 22 aprile 2025 | lingua= la}}</ref> [[Alcuino di York]] credeva che il rubino rappresentasse [[Cristo]].<ref>{{cita libro | autore= [[Alcuino di York]] | titolo= Commentariorum in Apocalypsin | lingua= la}}</ref> I [[lapidari]] riportano quindi il rubino come la "pietra delle pietre", che unisce i poteri di tutte le altre pietre.<ref>{{cita libro | autore1= Paul Studer | autore2= Joan Evans | titolo= Anglo-Norman Lapidaries | editore= Champion | città= Parigi | anno= 1924 | lingua= en | p= 89 | url= https://archive.org/details/AngloNormanLapidaries/studer-p-anglo-1924-RTL009603-LowRes/page/89/mode/1up?view=theater | accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
 
Nell'XI secolo, lo studioso arabo Al Biruni separò diversi tipi di rubini in base al [[peso specifico]] e alla [[durezza]], ma il suo lavoro rimase sconosciuto in Europa per secoli, tranne forse per alcuni studiosi come il vescovo francese Marbode.<ref name="Giuliani"/>
 
Il termine ''rubino'' è apparso nelle lingue europee durante il Medioevo e deriva dal latino ''ruber'' ('rosso'). Il termine divenne popolare e poi, fino all'introduzione della parola corindone nel XIX secolo, la maggior parte delle pietre rosse erano chiamate semplicemente rubini.<ref name="Giuliani"/>
 
Esperti e autori separavano comunemente diversi tipi di pietre in base alla loro origine: il "rubino orientale" era usato per le pietre estratte dalla Birmania o da Ceylon (rubino), il "rubino di Balas" per le gemme estratte dall'odierno Tagikistan ([[Spinello (mineralogia)|spinello]]) e il "rubino di Boemia" era usato per le gemme provenienti tradizionalmente dall'odierna Repubblica Ceca ("granato rosso", [[piropo]], [[almandino]], [[spessartina]]). Tuttavia, poiché rubini, spinelli e granati si trovano spesso in [[Paragenesi|associazione]], il sistema è diventato molto confuso. Ironia della sorte, la maggior parte dei rubini più famosi (come il "[[Rubino del Principe Nero]]" e il "Rubino di Timur" dei [[gioielli della Corona inglese]] o il "Rubino della Cote de Bretagne" dei [[gioielli della Corona francese]]) che contribuirono in modo significativo alla fama della parola "rubino" sarebbero in realtà, secondo la nuova terminologia basata sulla mineralogia, spinelli.<ref name="Giuliani">{{cita pubblicazione | url= https://www.mdpi.com/2075-163X/10/7/597 | autore1= Gaston Giuliani | autore2= Lee Groat | autore3= Anthony Fallick | autore4= Isabella Pignatelli | autore5= Vincent Pardieu | anno= 2020 | titolo= Ruby Deposits: A Review and Geological Classification | rivista= Minerals | volume= 10 | numero= 7 | p= 597 | doi= 10.3390/min10070597 | accesso= 22 aprile 2025 | lingua= en}}</ref>
 
Il rubino è una gemma molto rarararo e nell'antichità altre gemme di colore rosso vennero spesso scambiate per rubini, finché i moderni mezzi gemmologici non permisero un'analisi più accurata del tipo di cristallo; anche al giorno d'oggi, sia per la sua limitata produzione, sia per la grande bellezza, può capitare che per rubino venga spacciata un'altra gemma, utilizzando altri minerali come lo [[Spinello (mineralogia)|spinello]] (Rubino balascio), varietà di granato come l'[[almandino]] e il [[piropo]] (Rubino di Boemia), lo [[zircone]] rosso, il [[topazio]] (Rubino del [[Brasile]]) e la [[tormalina]] (Rubino di [[Siberia]]).
 
== Proprietà ==
Si presenta di colore rosso vivace, dovuto a inclusioni di [[cromo]] [[Valenza (chimica)|trivalente]] che sostituisce l'alluminio nella struttura cristallina, ma può assumere varie tonalità di questo colore, che vanno dal rosso più vivo, anche detto "sangue di piccione", al rosato (tipico di [[rocce metamorfiche]] generatesi per [[metamorfismo di contatto]] di sedimenti alluminiferi e di marmi dolomitici). Data l'elevata durezza, una delle giaciture tipiche è quella secondaria in [[depositi alluvionali]]. Il corindone rosa, però, è tipicamente indicato nella terminologia gemmologica come "zaffiro rosa" piuttosto che rubino.<ref name="Mindat">{{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-3473.html |titolo= Ruby |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy |accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
 
Le sue dimensioni solitamente non sono eccezionali e sono molto legate alla trasparenza; per questo si ritengono eccezionali i rubini limpidi che superano i 10 [[Carato|carati]].
Sempre in base alla qualità, si utilizzano varie tipologie di [[Taglio (gioielleria)|taglio]].
 
[[File:Rubis, calcite sous UV 2.jpg|thumb|left|Corindone di varietà rubino su [[calcite]] illuminato con [[luce ultravioletta]]]]
Sotto [[luce ultravioletta]] il rubino è [[Fluorescenza|fluorescente]], ma l'intensità della fluorescenza è funzione della concentrazione di cromo e del rapporto cromo/[[ferro]]: infatti la presenza di ferro o un eccesso di cromo tende a spegnere o addirittura eliminare la fluorescenza nel rubino.<ref name="Giuliani"/>
 
== Taglio ==
Le migliori gemme sono solitamente tagliate "a faccette", mentre al decrescere della trasparenza si passa alla forma di "[[cabochon]]"; questa modalità di taglio è, inoltre, la migliore per mettere in risalto, laddove presente, il fenomeno dell'[[Effetti ottici nei minerali#Asterismo|asterismo]] (rubino stellato) o del [[gatteggiamento]] (rubino occhio di gatto).<ref name="Giuliani"/>
[[File:Cut Ruby.jpg|left|thumb|Rubino tagliato]]
Le migliori gemme sono solitamente tagliate "a faccette", mentre al decrescere della trasparenza si passa alla forma di "[[cabochon]]"; questa modalità di taglio è, inoltre, la migliore per mettere in risalto, laddove presente, il fenomeno dell'[[Effetti ottici nei minerali#Asterismo|asterismo]] (rubino stellato) o del [[gatteggiamento]] (rubino occhio di gatto).
 
== StoriaOrigine e giacitura ==
FamosiSono sononoti i [[giacimento|giacimenti]] presenti in [[Tanzania]], [[Madagascar]], [[Cina]], [[Sri Lanka]], [[Thailandia]] e [[Vietnam]], tuttavia quelli ritenuti di massimo pregio provengono dalle miniere di [[Mogok]] in [[Birmania]] (cfr.<ref>{{cita|Die G.Welt Linsell,der ''op.Edelsteine}} cit.'' ppp. 224-231).</ref>
Il rubino è una gemma molto rara e nell'antichità altre gemme di colore rosso vennero spesso scambiate per rubini, finché i moderni mezzi gemmologici non permisero un'analisi più accurata del tipo di cristallo; anche al giorno d'oggi, sia per la sua limitata produzione, sia per la grande bellezza, può capitare che per rubino venga spacciata un'altra gemma, utilizzando altri minerali come lo [[Spinello (mineralogia)|spinello]] (Rubino balascio), varietà di granato come l'[[almandino]] e il [[piropo]] (Rubino di Boemia), lo [[zircone]] rosso, il [[topazio]] (Rubino del [[Brasile]]) e la [[tormalina]] (Rubino di [[Siberia]]).
 
Ultimamente molte analisi sono state eseguite anche su gioielli antichi e uno dei più famosi errori fu riscontrato nei gioielli della [[corona britannica]], con il [[Rubino del principe nero]] e il "Rubino del Timur", entrambi riconosciuti come spinelli.
 
== Giacimenti ==
Famosi sono i [[giacimento|giacimenti]] presenti in [[Tanzania]], [[Madagascar]], [[Cina]], [[Sri Lanka]], [[Thailandia]] e [[Vietnam]], tuttavia quelli ritenuti di massimo pregio provengono dalle miniere di [[Mogok]] in [[Birmania]] (cfr. G. Linsell, ''op. cit.'' p. 231).
 
== Produzione sintetica ==
Il rubino è una gemma la cui sintesi industriale ha una delle storie più articolate, essendo la prima gemma a essere stata riprodotta in laboratorio.<ref name=Mottana>{{cita pubblicazione | nome=Annibale |cognome=Mottana |titolo=Una brillante sintesi |rivista=Scienza e Dossier |editore=Giunti |volume=1 |numero= 1|anno=1986 |mese=marzo |pp=6-10}}</ref>
 
=== Metodo Verneuil ===
{{vedi anche|Gemma (mineralogia)#Metodo Verneuil}}
[[File:Verneuil torch sketch.png|left|thumb|Schema della prima fornace usata da Auguste Victor Louis Verneuil per la sintesi dei rubini]]
La prima sintesi artificiale avvenne ada opera del francese [[Auguste Verneuil]] che nel 1902 brevettò un metodo per la produzione artificiale del rubino.<ref>{{cita|Crystal name=MottanaGrowth Technology: From Fundamentals and Simulation to Large-scale Production}} p. 415</ref>
 
Il metodo di Verneuil consiste nel fondere una polvere finissima della stessa composizione della gemma che si vuole ottenere (nel caso del rubino {{M|98|ul=%}} Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub> e {{M|2|u=% }} Cr<sub>2</sub>O<sub>3</sub>) attraverso una fiamma di [[ossidrogeno]] a {{M|2000 |ul=°C}}, che cade depositandosi più in basso su un portacampione freddo in costante rotazione. Il raffreddamento del materiale porta alla formazione del cristallo seppure in una forma inusuale in natura, quella di un bastoncello (detto ''boule'') di pochi centimetri di diametro e {{M|5|-|10 |ul=cm}} di lunghezza. Le gemme prodotte da ''boules'' sono riconoscibili anche dopo il taglio per le loro linee curve di accrescimento interne visibili al microscopio.<ref name=Mottana/>
 
=== Metodo Czochrlaski ===
{{vedi anche|Gemma (mineralogia)#Metodo Czochralski}}
In questo metodo la miscela di ossidi di cromo e alluminio viene fusa in un [[crogiolo]] di platino e iridio sulla cui superficie viene fatto scendere un cristallo naturale o artificiale di un centimetro di lato. Questo viene poi lentamente sollevato in modo che per [[aderenza]] trascini con il materiale fuso. Quest'ultimo raffreddandosi mantiene lo stesso orientamento del reticolo primitivo portando alla formazione di un monocristallo di dimensioni anche dell'ordine dei {{M|10 |u=cm}} di diametro e {{M|40 |u=cm}} di lunghezza.<ref name=Mottana/>
 
=== Metodo Kashan ===
Riga 62 ⟶ 76:
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore= Gavin Linsell, ''| titolo= Die Welt der Edelsteine'', | capitolo= Rubin | editore= Juwelo Deutschland GmbH, Berlin| città= Berlino | anno= 2014 (voce| ''Rubin'',lingua= pp.de 224-231).| cid= Die Welt der Edelsteine}}
* {{cita libro |autore1=Hans J. Scheel |autore2= Peter Capper |titolo= Crystal Growth Technology: From Fundamentals and Simulation to Large-scale Production |editore=Wiley |città=Weinheim |anno=2008 |ISBN=978-3-527-31762-2 |lingua= en |cid= Crystal Growth Technology: From Fundamentals and Simulation to Large-scale Production}}
 
== CuriositàAltri progetti ==
{{interprogetto|wikt=rubino|wikt_etichetta=rubino|preposizione=sul}}
* Gli antichi indiani chiamavano il rubino ''ratnaraj'', cioè "il re delle pietre preziose".
 
* Il termine "corindone" deriva dal sanscrito ''kuruvinda,'' parola che indica tanto il rubino come lo zaffiro.
 
== Collegamenti esterni ==
* Nel 2006 il gioielliere londinese Laurence Graff pagò, per un anello con un rubino da 8,62 karati, la cifra record di 3,6 milioni di dollari. Il rubino in questione venne quindi a costare la somma astronomica di 425.000 dollari al carato.
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-3473.html |titolo= Ruby |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=rubino|wikt_etichetta=rubino}}
 
{{Controllo di autorità}}