Rubino: differenze tra le versioni
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|spaziale = R{{overline|3}}c<ref>Gruppo spaziale del [[corindone]] vedi {{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-1136.html#autoanchor10 |titolo= Crystallography of Corundum |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy |accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
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|coloreminerale = rosso<ref name="Atlas">{{cita web |lingua= de |url= https://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralData?lang=de&language=german&mineral=Ruby |titolo= Rubin (Ruby)
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[[File:Rubis gisements.jpg|thumb|Principali paesi produttori di rubino]]
Il '''rubino''' è la più nobile varietà monocristallina dell'[[ossido di alluminio]] (Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>), un [[minerale]] noto come [[corindone]], [[colore dei minerali|fortemente allocromatico]]. Presenta durezza 9 nella [[Scala di Mohs]].▼
▲Il '''rubino''' è la più nobile varietà monocristallina dell'[[ossido di alluminio]] (Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>), un [[minerale]] noto come [[corindone]], [[colore dei minerali|fortemente allocromatico]]. Presenta durezza 9 nella [[
== Etimologia e storia ==
In [[sanscrito]] i rubini erano chiamati ''ratnaraj'' ('regina delle pietre preziose' e simbolo del fuoco interno permanente), così com'era comune anche in epoca greco-romana il riferimento al fuoco; nel 400 a.C. Duemila anni fa [[Plinio il Vecchio|Plinio]] chiamava tutte le pietre rosse ''carbunculus'', che in francese antico divenne ''escarboucle''.<ref name="Giuliani"/>
Il rubino ha una certa importanza già nell'Antico Testamento: è la quarta delle dodici pietre che ornano l'efod del sommo sacerdote, ciascuna delle quali è assegnata a una tribù di Israele. Il rubino è il simbolo della tribù reale di Giuda. Rabano Mauro scrive che il rubino risplende anche al buio e rappresenta la parola di Dio.<ref>{{cita libro | autore= [[Jacques Paul Migne]] | titolo= Patrologia Latina | volume= 111 | anno= 1864 | url= https://archive.org/details/patrologia-latina_1-221 | accesso= 22 aprile 2025 | lingua= la}}</ref> [[Alcuino di York]] credeva che il rubino rappresentasse [[Cristo]].<ref>{{cita libro | autore= [[Alcuino di York]] | titolo= Commentariorum in Apocalypsin | lingua= la}}</ref> I [[lapidari]] riportano quindi il rubino come la "pietra delle pietre", che unisce i poteri di tutte le altre pietre.<ref>{{cita libro | autore1= Paul Studer | autore2= Joan Evans | titolo= Anglo-Norman Lapidaries | editore= Champion | città= Parigi | anno= 1924 | lingua= en | p= 89 | url= https://archive.org/details/AngloNormanLapidaries/studer-p-anglo-1924-RTL009603-LowRes/page/89/mode/1up?view=theater | accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
Nell'XI secolo, lo studioso arabo Al Biruni separò diversi tipi di rubini in base al [[peso specifico]] e alla [[durezza]], ma il suo lavoro rimase sconosciuto in Europa per secoli, tranne forse per alcuni studiosi come il vescovo francese Marbode.<ref name="Giuliani"/>
Il termine ''rubino'' è apparso nelle lingue europee durante il Medioevo e deriva dal latino ''ruber'' ('rosso'). Il termine divenne popolare e poi, fino all'introduzione della parola corindone nel XIX secolo, la maggior parte delle pietre rosse erano chiamate semplicemente rubini.<ref name="Giuliani"/>
Esperti e autori separavano comunemente diversi tipi di pietre in base alla loro origine: il "rubino orientale" era usato per le pietre estratte dalla Birmania o da Ceylon (rubino), il "rubino di Balas" per le gemme estratte dall'odierno Tagikistan ([[Spinello (mineralogia)|spinello]]) e il "rubino di Boemia" era usato per le gemme provenienti tradizionalmente dall'odierna Repubblica Ceca ("granato rosso", [[piropo]], [[almandino]], [[spessartina]]). Tuttavia, poiché rubini, spinelli e granati si trovano spesso in [[Paragenesi|associazione]], il sistema è diventato molto confuso. Ironia della sorte, la maggior parte dei rubini più famosi (come il "[[Rubino del Principe Nero]]" e il "Rubino di Timur" dei [[gioielli della Corona inglese]] o il "Rubino della Cote de Bretagne" dei [[gioielli della Corona francese]]) che contribuirono in modo significativo alla fama della parola "rubino" sarebbero in realtà, secondo la nuova terminologia basata sulla mineralogia, spinelli.<ref name="Giuliani">{{cita pubblicazione | url= https://www.mdpi.com/2075-163X/10/7/597 | autore1= Gaston Giuliani | autore2= Lee Groat | autore3= Anthony Fallick | autore4= Isabella Pignatelli | autore5= Vincent Pardieu | anno= 2020 | titolo= Ruby Deposits: A Review and Geological Classification | rivista= Minerals | volume= 10 | numero= 7 | p= 597 | doi= 10.3390/min10070597 | accesso= 22 aprile 2025 | lingua= en}}</ref>
Il rubino è
== Proprietà ==
Si presenta di colore rosso vivace, dovuto a inclusioni di [[cromo]] [[Valenza (chimica)|trivalente]] che sostituisce l'alluminio nella struttura cristallina, ma può assumere varie tonalità di questo colore, che vanno dal rosso più vivo, anche detto "sangue di piccione", al rosato (tipico di [[rocce metamorfiche]] generatesi per [[metamorfismo di contatto]] di sedimenti alluminiferi e di marmi dolomitici). Data l'elevata durezza, una delle giaciture tipiche è quella secondaria in [[depositi alluvionali]]. Il corindone rosa, però, è tipicamente indicato nella terminologia gemmologica come "zaffiro rosa" piuttosto che rubino.<ref name="Mindat">{{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-3473.html |titolo= Ruby |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy |accesso= 22 aprile 2025}}</ref>
Le sue dimensioni solitamente non sono eccezionali e sono molto legate alla trasparenza; per questo si ritengono eccezionali i rubini limpidi che superano i 10 [[Carato|carati]].
Sempre in base alla qualità, si utilizzano varie tipologie di [[Taglio (gioielleria)|taglio]].
[[File:Rubis, calcite sous UV 2.jpg|thumb|left|Corindone di varietà rubino su [[calcite]] illuminato con [[luce ultravioletta]]]]
Sotto [[luce ultravioletta]] il rubino è [[Fluorescenza|fluorescente]], ma l'intensità della fluorescenza è funzione della concentrazione di cromo e del rapporto cromo/[[ferro]]: infatti la presenza di ferro o un eccesso di cromo tende a spegnere o addirittura eliminare la fluorescenza nel rubino.<ref name="Giuliani"/>
== Taglio ==
Le migliori gemme sono solitamente tagliate "a faccette", mentre al decrescere della trasparenza si passa alla forma di "[[cabochon]]"; questa modalità di taglio è, inoltre, la migliore per mettere in risalto, laddove presente, il fenomeno dell'[[Effetti ottici nei minerali#Asterismo|asterismo]] (rubino stellato) o del [[gatteggiamento]] (rubino occhio di gatto).<ref name="Giuliani"/>▼
▲Le migliori gemme sono solitamente tagliate "a faccette", mentre al decrescere della trasparenza si passa alla forma di "[[cabochon]]"; questa modalità di taglio è, inoltre, la migliore per mettere in risalto, laddove presente, il fenomeno dell'[[Effetti ottici nei minerali#Asterismo|asterismo]] (rubino stellato) o del [[gatteggiamento]] (rubino occhio di gatto).
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▲Il rubino è una gemma molto rara e nell'antichità altre gemme di colore rosso vennero spesso scambiate per rubini, finché i moderni mezzi gemmologici non permisero un'analisi più accurata del tipo di cristallo; anche al giorno d'oggi, sia per la sua limitata produzione, sia per la grande bellezza, può capitare che per rubino venga spacciata un'altra gemma, utilizzando altri minerali come lo [[Spinello (mineralogia)|spinello]] (Rubino balascio), varietà di granato come l'[[almandino]] e il [[piropo]] (Rubino di Boemia), lo [[zircone]] rosso, il [[topazio]] (Rubino del [[Brasile]]) e la [[tormalina]] (Rubino di [[Siberia]]).
▲Famosi sono i [[giacimento|giacimenti]] presenti in [[Tanzania]], [[Madagascar]], [[Cina]], [[Sri Lanka]], [[Thailandia]] e [[Vietnam]], tuttavia quelli ritenuti di massimo pregio provengono dalle miniere di [[Mogok]] in [[Birmania]] (cfr. G. Linsell, ''op. cit.'' p. 231).
== Produzione sintetica ==
Il rubino è una gemma la cui sintesi industriale ha una delle storie più articolate, essendo la prima gemma a essere stata riprodotta in laboratorio.<ref name=Mottana>{{cita pubblicazione | nome=Annibale |cognome=Mottana |titolo=Una brillante sintesi |rivista=Scienza e Dossier |editore=Giunti |volume=1 |numero= 1|anno=1986 |mese=marzo |pp=6-10}}</ref>
=== Metodo Verneuil ===
{{vedi anche|Gemma (mineralogia)#Metodo Verneuil}}
[[File:Verneuil torch sketch.png|left|thumb|Schema della prima fornace usata da Auguste Victor Louis Verneuil per la sintesi dei rubini]]
La prima sintesi artificiale avvenne
Il metodo di Verneuil consiste nel fondere una polvere finissima della stessa composizione della gemma che si vuole ottenere (nel caso del rubino {{M|98|ul=%}} Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub> e {{M|2|u=%
=== Metodo Czochrlaski ===
{{vedi anche|Gemma (mineralogia)#Metodo Czochralski}}
In questo metodo la miscela di ossidi di cromo e alluminio viene fusa in un [[crogiolo]] di platino e iridio sulla cui superficie viene fatto scendere un cristallo naturale o artificiale di un centimetro di lato. Questo viene poi lentamente sollevato in modo che per [[aderenza]] trascini con
=== Metodo Kashan ===
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore= Gavin Linsell
* {{cita libro |autore1=Hans J. Scheel |autore2= Peter Capper |titolo= Crystal Growth Technology: From Fundamentals and Simulation to Large-scale Production |editore=Wiley |città=Weinheim |anno=2008 |ISBN=978-3-527-31762-2 |lingua= en |cid= Crystal Growth Technology: From Fundamentals and Simulation to Large-scale Production}}
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{{interprogetto|wikt=rubino|wikt_etichetta=rubino|preposizione=sul}}▼
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |lingua= en |url= https://www.mindat.org/min-3473.html |titolo= Ruby |sito= mindat.org |editore= Hudson Institute of Mineralogy}}
▲{{interprogetto|wikt=rubino|wikt_etichetta=rubino}}
{{Controllo di autorità}}
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