Roccapiemonte: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Campania|data=giugno 2010}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Roccapiemonte
|Panorama = Castelloroccapiemonte.jpg
|Didascalia = Monte Solano e la Rocca di San Quirico
|Bandiera = Roccapiemonte-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Roccapiemonte-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Salerno
|Amministratore locale = Pagano Carmine Pagano
|Partito = [[Listalista civica]] "Rocca al centro"
|Data elezione = 11-066-2017
|Data istituzionerielezione = 13-6-2022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti=8934
|Sottodivisioni = Casali, San Potito
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2018.
|Divisioni confinanti = [[Castel San Giorgio]], [[Cava de' Tirreni]], [[Mercato San Severino]], [[Nocera Inferiore]], [[Nocera Superiore]]
|Aggiornamento abitanti=31-5-2018
|Zona sismica = 2
|Sottodivisioni=Casali, San Potito
|Gradi giorno = 1248
|Divisioni confinanti=[[Castel San Giorgio]], [[Cava de' Tirreni]], [[Mercato San Severino]], [[Nocera Inferiore]], [[Nocera Superiore]]
|Nome abitanti =Rocchesi rocchesi
|Zona sismica=2
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Gradi giorno=
|Festivo = 24 giugno
|Nome abitanti=Rocchesi
|PIL =
|Patrono=[[san Giovanni Battista]]
|PIL procapite =
|Festivo=24 giugno
|Mappa = Map of Roccapiemonte (Province of Salerno, region Campania, Italy 2024).svg
|PIL=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Roccapiemonte all'interno della provincia di Salerno
|PIL procapite=
|Mappa=Roccapiemonte pos SA.gif
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Roccapiemonte all'interno della provincia di Salerno
|Diffusività=
}}
 
'''Roccapiemonte''' (''<nowiki>'</nowiki>A Rocca'' in [[Dialetto campano|campano]]<ref>{{cita libro | cognome= Pellegrini | nome= Giovan Battista | wkautore = Giovan Battista Pellegrini | titolo= Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia | editore= Hoepli | città= Milano | anno= 1990}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:8934Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Salerno]] in [[Campania]], appartenente geograficamente all'[[Agro Nocerino Sarnesenocerino-sarnese]].
 
==Geografia fisica==
Il territorio comunale è compreso tra il monte Caruso e il torrente [[Solofrana]].
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
 
== Storia ==
{{NN|Campania|maggio 2020}}
Il primo borgo che sorse nell'attuale comune di Roccapiemonte nacque dapprima vicino alle mura della "Rocca di San Quirico" (i cui ruderi sono presenti ancor oggi) costruita dal principe longobardo [[Guaimario IV di Salerno]] nel [[1042]] sul monte Solano per difendere le valli circostanti dai [[Saraceni]] che in quel periodo depredavano l'Italia meridionale. Successivamente, man mano che il pericolo saraceno si diradava, il borgo si sviluppò ai piedi del monte Solano prendendo il nome di Roccapiedimonte (castello ai piedi del monte Solano). Proprio il Monte Solano fu definito dal paesaggista e scrittore [[Edward Lear]], in viaggio per queste zone nel 1847, un piccolo monte a forma di "Pan di Zucchero", con riferimento al famoso monte che si trova a Rio de Janeiro, in Brasile.
[[File:Sanquirico roccapiemonte 2021.jpg|thumb|left|La Rocca di San Quirico]]
Il primo borgo che sorse nell'attuale comune di Roccapiemonte nacque dapprima vicino alle mura della "Rocca di San Quirico" (i cui ruderi sono presenti ancor oggi) costruita dal principe longobardo [[Guaimario IV di Salerno]] nel [[1042]] sul monte Solano per difendere le valli circostanti dai [[Saraceni]] che in quel periodo depredavano l'Italia meridionale. Successivamente, man mano che il pericolo saraceno si diradava, il borgo si sviluppò ai piedi del monte Solano prendendo il nome di Roccapiedimonte (castello ai piedi del monte Solano). Proprio il Monte Solano fu definito dal paesaggista e scrittore [[Edward Lear]], in viaggio per queste zone nel 1847, un "piccolo monte a forma di "[[Pan di Zuccherozucchero (zucchero)|pan di zucchero]]", con riferimento al famoso monte[[Pan chedi siZucchero trova(Rio ade Janeiro)|monte di Rio de Janeiro]], in Brasile.
 
Nel [[1059]] la maggior parte del territorio della Rocca di [[San Quirico]] fu assegnata da [[Roberto il Guiscardo]] all'abate di [[Cava de' Tirreni]]. Dal [[1169]], quando divenne castellano della rocca Guglielmo de Conturso, della famiglia degli [[Altavilla]], si susseguirono come signori del feudo varie famiglie: infatti dopo la morte dell'ultimo Altavilla la rocca andò agli [[Hohenstaufen|Svevi]]; nel [[1279]] andò a Giacomo di Brussone o Bursone, che aveva preso in moglie Ilaria [[Filangieri]]; dopo il [[1340]] divenne signora del feudo Angela de Capua, duchessa di [[Satriano di Lucania|Satriano]]. Successivamente il castello fu donato da [[Giovanna I d'Angiò]] a [[Nicolò Acciaiuoli]] ([[1349]]), e sotto Ladislao passò alla famiglia Latro. Nel [[XIV secolo]] il feudo di Roccapiemonte fu diviso in tre Università (circoscrizioni amministrative): ''Rocca Corpo'', ''Rocca Monastero'' e ''Rocca Casalium''; questa suddivisione rimase fino a quando il feudo divenne un libero comune nel [[1806]].
 
Nel [[XVI secolo]] il feudo passò al duca di [[Castrovillari]], a cui successe Giovanni Battista che nel [[1550]] fu però condannato a cedere il territorio a Isabella Caracciolo, che la governò in vece del figlio Troiano Spinelli. Nel [[1625]] il feudo, dopo essere passato tra le mani dei Gaudioso e dei D'Amato, fu alienato a [[Ettore Ravaschieri]], principe di [[Satriano di Lucania|Satriano]] e duca di Cardinale per 32.600{{formatnum:32600}} ducati. Nel [[1689]] l'abate di Cava cedette definitivamente il feudo al conte Antonio [[Ravaschieri (famiglia)|Ravaschieri]] per 3000 ducati, con l'obbligo di inviare annualmente all'[[Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni|abbazia di Cava de' Tirreni]] tredici ducati e altrettante galline. Nel 1665-1689 il conte Antonio Ravaschieri acquista Rocca Casalium e Rocca Monasterium, poi anche Rocca Corporis. Aniello Nicola Ravaschieri (1675-1752) fu elevato a ''duca di Roccapiemonte''. Durante il dominio feudale, la famiglia trasferì la propria residenza dalla "Rocca di San Quirico" al cosiddetto "Palazzo Ravaschieri". Il governo dei Ravaschieri durò molto tempo estendendosi su tutte e tre le circoscrizioni;. ultimaCon discendenteVincenzo Ravaschieri Fieschi (1820-1895), V duca di Roccapiemonte, si estinse la linea maschile della famiglia. èSua Ornellafiglia, Fieschila Ravaschieriprincipessa Ornella (1876–1975), figliamuore senza eredi ma nominale beneficiario testamentario di Vincenzo,tutte ultimole ducasue proprietà nell'antico feudo di Roccapiemonte suo cugino, il principe Giovanni [[Del Drago]] Fieschi Ravaschieri.
Recentemente è inoltre deceduta l'ultima discendente dei Ravaschieri, famiglia che durante la propria signoria ha trasferito la propria residenza dalla "Rocca di San Quirico" al così chiamato "Palazzo Ravaschieri".
 
Della rocca di San Quirico rimangono attualmente solo alcuni ruderi, tra cui si possono notare abbastanza nitidamente la triplice cinta muraria e le due porte con la torre di vedetta a forma cilindrica. La situazione attuale è stata determinata non solo da continui terremoti come quelli del dicembre [[1631]] e del [[1857]], ma anche da alcuni bombardamenti alleati durante la [[seconda guerra mondiale]]. Durante uno di questi bombardamenti, perse la vita anche la giovane [[Filomena Galdieri]], medaglia d'argento al valor militare, che stava prestando soccorso agli alleati.
 
Nel [[1998]] il torrente [[Solofrana]], straripando a causa di un cedimento degli argini, ha inondato alcune zone di Roccapiemonte e ha causato ingenti danni soprattutto alle coltivazioni.
 
Il 28 settembre del [[2007]] una colata di fango, distaccatasi dal monte Poggio del Tesoro a causa di incessanti piogge, ha inondato gran parte del centro abitato di Roccapiemonte, causando diversi danni alle abitazioni e molti disagi.<ref>[https://it.youtube.com/watch?v{{YouTube|id= cA9c8k1FguA], videodocumentario|titolo= Videodocumentario sulla frana del 2007 a Roccapiemonte }}</ref>.
 
===Simboli===
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 2 luglio 1890.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?166 |titolo= Roccapiemonte |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 31 marzo 2023 }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/1332173d-c4e5-490d-943b-ff0c1e5bd97c/1426-roccapiemonte|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Roccapiemonte|accesso=29 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{citazione|D'argento, al [[Castello (araldica)|castello]] di rosso, caricato di una fascia di verde.}}
Il gonfalone è un drappo di giallo.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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Meritano una menzione anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie, sorta nel XII secolo nella frazione di Casali e ristrutturata nel secolo XVIII, che conserva la cappella di San Giuseppe che è appartenuta alla famiglia dei baroni Calvanese e quindi dei nobili Grimaldi, ramo degli omonimi Patrizi genovesi; e la chiesa di San Pasquale, un tempo chiesa di Santa Maria di Codola, restaurata nel [[1951]], che conserva un portale del XII secolo.
 
Presso la cinquecentesca villa Ravaschieri si trova un vero e proprio gioiello d'arte e architettura: la gentilizia cappella dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] o di [[Sansan Vincenzo]], risalente al [[1720]], progettata dall'architetto [[Ferdinando Sanfelice]]. La facciata originaria è stata sostituita da una gotica, mentre l'interno è composto da una navata unica a pianta ottagonale. L'edificio che un tempo conteneva cinque altari, oggi ospita due sarcofagi con le salme dell'ultimo duca di Roccapiemonte, Vincenzo Ravaschieri, e della sua consorte, Potenziani. All'interno è presente inoltre un bassorilievo in marmo del grande scultore [[Giovanni Duprè]].
 
Pregevoli sono la cappella dell'Arciconfraternita del Santissimo Corpo di Cristo, ricca di stucchi decorati, la cappella del Convento delle suore dell'Addolorata in San Potito, risalente al secolo XIX, la rurale cappella della Pietà, del XIX secolo, e la cappella di San Rocco in località Casali.
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===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Roccapiemonte}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1 gennaio 2023 vi erano sul territorio 122 residenti stranieri, pari all'1,35% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=STR&l=it}}</ref>
 
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] appartenenti principalmente alla [[Chiesa cattolica]]<ref>[[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno]]</ref>; il comune appartiene alla [[Diocesidiocesi di Nocera Inferiore-Sarno]].
 
==Cultura==
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*Casali
*San Potito
L'abitato di [[Codola|San Pasquale a Codola]] viene riconosciuto come località.
 
== Economia ==
Roccapiemonte vanta un'abbondante produzione di cereali, patate, fagioli, pomodori e frutta. Inoltre numerose piccole aziende industriali operano nei settori metalmeccanico e alimentare.
In passato il paese ha creato ottimi scalpellini, specializzati nel restauro di opere d'arte. Fino agli inizi del Novecento, inoltre, è stato intenso lo sfruttamento del tufo giallo presente nel sottosuolo del comune; {{Senza fonte|con il tufo infatti sono costruite la maggior parte delle costruzioni del luogo.}}
 
==Infrastrutture e trasporti==
===Principali arterie stradali===
*{{simbolo|Strada Provinciale 4 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 4 ''Innesto SS 18 (Camerelle)-Roccapiemonte-Mercato San Severino''
*{{simbolo|Strada Provinciale 104 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 104 ''Roccapiemonte-Castel San Giorgio''
*{{simbolo|Strada Provinciale 107 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 107 ''Via Ponte di Roccapiemonte''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 114 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 114 ''Materdomini-Lanzara''
*{{simbolo|Strada Provinciale 208 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 208 ''SP 104-Roccapiemonte-Cimitero di Castel San Giorgio-Fimiani-SP 114-Castelluccio-Trivio SS 266''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 280 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 280 ''S.Potito-Casali-Codola vecchia-Innesto SS 18(Nocera)-Castel S.Giorgio''.
*{{simbolo|Strada Provinciale 303 Italia.svg|36}} Strada Provinciale 303 ''via Feudo a via Pegno-Figiani-Ponte Solofrano-villa Ravaschieri-Innesto SP 114''.
 
== Amministrazione ==
=== Sindaci ===
=== Altre informazioni amministrative ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'[[Ambito Territoriale Ottimale|ATO 3 Sarnese Vesuviano]].
{{ComuniAmminPrec|12 giugno 1994|24 maggio 1998|Mario Galotto|[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|24 maggio 1998|26 maggio 2002|Pasquale Palumbo|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2002|27 maggio 2007|Antonio Pagano|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2007|6 maggio 2012|Antonio Pagano|[[lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio 2012|11 giugno 2017|Andrea Pascarelli|[[lista civica]] Rocca città viva|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|11 giugno 2017|13 giugno 2022|Carmine Pagano|[[lista civica]] Rocca al centro|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno 2022|''in carica''|Carmine Pagano|[[lista civica]] Rocca al centro|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
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== Voci correlate ==
* [[Stazione di Castel San Giorgio-Roccapiemonte]]
*[[Filomena Galdieri]]
 
== Altri progetti ==
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{{Portale|Agro nocerino-sarnese|Campania}}
 
[[Categoria:ComuniRoccapiemonte| della provincia di Salerno]]
[[Categoria:Comuni dell'Agro nocerino-sarnese]]