Eugène-François Vidocq: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Eugène-François
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|GiornoMeseMorte = 11 maggio
|AnnoMorte = 1857
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = investigatore
|Attività2 = criminale
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}}
== Biografia ==
Figlio di un panettiere, François Vidocq commette diversi furtarelli durante la sua infanzia; all'età di 14 anni uccide, si dice per sbaglio, il suo maestro di spada, e successivamente fugge da [[Arras]]. Finito il denaro che era riuscito a procurarsi, è costretto, a 16 anni, ad arruolarsi nell'armata rivoluzionaria; combatte a Valmy e a Jemmapes, poi diserta l'esercito, che abbandona definitivamente nel [[1793]]. Si abbandona allora a una vita avventurosa di ladro e di truffatore tra Parigi e il Settentrione della [[Francia]].
=== Il carcere ===▼
Arrestato da [[Henry-Joseph Gisquet]], viene condannato nel [[1797]] dal tribunale criminale di [[Douai]] a otto anni di lavori forzati per «falso in conti pubblici ed autentici». A [[Bicêtre]] (famoso carcere di Parigi), viene incorporato alla catena di [[Brest (Francia)|Brest]], un gruppo di forzati destinati al carcere di quel porto. Il viaggio, particolarmente faticoso, dura 24 giorni. Vidocq ne approfitta per tentare una prima evasione nella foresta di Compiègne. Questo primo tentativo non riuscirà. La catena dei forzati arriva a Brest il 24 nevoso dell'anno VI (13 gennaio [[1798]]). La catena si ferma all'entrata di Brest, presso l'ospedale di Pontanézen, dove si procede alla liberazione dei carcerati dai ferri. Vidocq tenta di nuovo di piantare in asso i suoi guardiani, ma si procura una slogatura ad entrambi i piedi nel tentativo di saltare il muro di cinta. Tre settimane dopo, entra nel carcere: il registro matricola del carcere lo descrive così:▼
▲== Il carcere ==
▲Vidocq ne approfitta per tentare una prima evasione nella foresta di Compiègne. Questo primo tentativo non riuscirà. La catena dei forzati arriva a Brest il 24 nevoso dell'anno VI (13 gennaio [[1798]]). La catena si ferma all'entrata di Brest presso l'ospedale di Pontanézen, dove si procede alla liberazione dei carcerati dai ferri. Vidocq tenta di nuovo di piantare in asso i suoi guardiani, ma si procura una slogatura ad entrambi i piedi nel tentativo di saltare il muro di cinta.
''«22 anni, taglia 5 piedi, 2 pollici, 6 linee; capelli, sopracciglia castani chiari, barba dello stesso colore; viso ovale ricoperto di bitorzoli; occhi grigi, naso grosso; bocca media, mento tondo e biforcuto, fronte bassa, avente una cicatrice al labbro superiore lato destro; orecchie bucate».''
Otto giorni dopo il suo arrivo, riesce a procurarsi degli abiti da marinaio per confondersi tra i lavoranti dell'arsenale di Brest
=== La ''Sûreté'' ===
Nel [[1806]] propose i suoi servizi di “indicatore” alla polizia di Parigi; nel [[1811]] il prefetto lo incaricò di organizzare un'unità in borghese, la brigata ''de la Sûreté'' (Brigata di Sicurezza) con il compito di infiltrarsi nella malavita. Il dipartimento di polizia riconobbe il valore di questi agenti in abiti civili, e nell'ottobre 1812
La Sûreté inizialmente contava otto, quindi dodici e, nel 1823, venti dipendenti
▲Nel [[1811]] il prefetto lo incaricò di organizzare un'unità in borghese, la brigata de la Sûreté (Brigata di Sicurezza) con il compito di infiltrarsi nella malavita. Il dipartimento di polizia riconobbe il valore di questi agenti in abiti civili, e nell'ottobre 1812, l’unità sperimentale venne trasformata in un'unità di polizia di sicurezza sotto la Prefettura di polizia. Vidocq ne fu nominato capo. Il 17 dicembre 1813, Napoleone Bonaparte firmò un decreto che rese la Suretè forza di polizia di sicurezza dello Stato. Da quel giorno in poi, è stata chiamata la Sûreté Nationale.
▲La Sûreté inizialmente contava otto, quindi dodici e, nel 1823, venti dipendenti. Un anno più tardi, si espanse ancora una volta, a 28 agenti. Inoltre, c'erano otto persone che lavoravano segretamente per la Sûreté, ma invece di uno stipendio, avevano ricevuto licenze per sale da gioco. La maggior parte dei subalterni di Vidocq erano ex-criminali come lui. Arruolò anche persone appena uscite di prigione, come ad esempio Coco Lacour che sarebbe poi diventato il successore di Vidocq presso la Sûreté.
=== Le Bureau de renseignements pour le commerce ===
Nel 1827
▲Nel 1827, Vidocq presenta definitivamente le sue dimissioni da capo della Sûreté. Nel [[1828]] pubblica delle memorie che conoscono un grande successo e che ispireranno molto Honoré de Balzac per il suo personaggio Vautrin. Nel [[1833]] fonda il ''Bureau de renseignements pour le commerce'' (ufficio informazioni per il commercio, letteralmente), la prima agenzia di detective privati che forniscono ai commercianti, sotto finanziamento, servizi informativi e di sorveglianza.
== Immaginario popolare ==
La fama di Vidocq aveva varcato i confini della Francia anche durante
=== Cinema e televisione ===
Il personaggio di Vidocq è stato portato più volte sullo schermo:
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* ''L'imperatore di Parigi'' (''L'empereur de Paris''): diretto nel 2018 da [[Jean-François Richet]], con [[Vincent Cassel]] nei panni di Vidocq.
=== Romanzi ===
Egli ispirerà anche ad alcuni romanzieri numerosi personaggi:
* [[Jean Valjean]] ne ''[[I miserabili]]'' di [[Victor Hugo]].
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▲* Rodolphe de Sombreuil in ''[[I misteri di Parigi (romanzo)|I Misteri di Parigi]]'' di [[Eugène Sue]].
▲* [[Auguste Dupin]] in ''[[I delitti della Rue Morgue]]'' di [[Edgar Allan Poe]].<ref>Cornelius, Kay. "Biography of Edgar Allan Poe" in ''Bloom's BioCritiques: Edgar Allan Poe'', Harold Bloom, ed. Philadelphia: Chelsea House Publishers, 2001. p. 31 ISBN 0-7910-6173-6</ref>
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▲* [[Monsieur Lecoq]] in ''[[L'affare Lerouge]]'' di [[Émile Gaboriau]].
* Vidocq compare nel romanzo ''L'ufficio degli affari occulti'' di Éric Fouassier, edito in Italia da Neri Pozza nel 2022.
▲* Il poliziotto Jackal in ''I Mohicani di Parigi'' di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]].
== Le opere ==
▲* Memorie (1828).
▲* I ladri (saggio 1836).
* ''I veri misteri di Parigi'' (romanzo, 1844)
▲* Considerazioni sommarie sulle prigioni, le carceri e la pena di morte (essai 1844).
* ''I
== Curiosità ==
* La figura di Vidocq è al centro di una della puntate della serie radiofonica ''[[Dee Giallo]]'', condotta da [[Carlo Lucarelli]] su [[Radio Deejay]].
* Vidocq è anche presente nel videogioco ''[[Assassin's Creed: Unity]]'', incarcerato sull' [[Île de la Cité]] a [[Parigi]].▼
▲Vidocq è anche presente nel videogioco [[Assassin's Creed: Unity]] incarcerato sull'[[Île de la Cité]] a [[Parigi]]
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.crimelibrary.com/gangsters_outlaws/cops_others/vidocq/1.html|2=Vidocq in CrimeLibrary|lingua=en|accesso=30 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070406224541/http://www.crimelibrary.com/gangsters_outlaws/cops_others/vidocq/1.html|dataarchivio=6 aprile 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.vidocq.org/vidocq.html|2=Vidocq Society|lingua=en|accesso=30 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070403023945/http://www.vidocq.org/vidocq.html|dataarchivio=3 aprile 2007|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Père-Lachaise]]
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