Repubblica Centrafricana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Editing
 
(159 versioni intermedie di 80 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Stato
| nomeCorrente = Rep. CentrafricanaCentrafrica
| nomeCompleto = Repubblica Centrafricana
| nomeUfficiale = {{fr}} République Centrafricainecentrafricaine<br />{{sg}} Ködörösêse tî Bêafrîka
| linkBandiera = Flag of the Central African Republic.svg
| paginaBandiera = Bandiera della Repubblica Centrafricana
| linkStemma = Coat of arms of the Central African Republic.svg
| paginaStemma = Stemma della Repubblica Centrafricana
| linkLocalizzazione = Location Central African Republic AUCAF Africaorthographic.svg
| linkMappa = RepubliqueRepubblica centrafricainecentrafricana cartecartina.gifpng
| motto = {{fr}} Unité, Dignité, Travail<br />{{it}}Unità, Dignità, Lavoro
| lingua =
|lingua = [[lingua francese|francese]], [[lingua sango|sango]]
| capitale = [[Bangui]]
| capitaleAbitanti = 790.000
| capitaleAbitantiAnno = 2014
| governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
| elenco capi di stato = [[Capi di Stato della Repubblica Centrafricana|Presidente]]
| presidente = [[Faustin-Archange Touadéra]]
| elenco capi di governo = [[Primi ministri della Repubblica Centrafricana|Primo ministro]]
| primoMinistro = [[FirminFélix NgrébadaMoloua]]
| indipendenza = Dalla [[Francia]], 13 agosto [[1960]]
| ingressoONU = 20 settembre [[1960]]
| superficieTotale = 622.984
| superficieOrdine = 42
| superficieAcqua = 0
| popolazioneTotale = 5.166990.510855
| popolazioneAnno = 20142020
| popolazioneOrdine = 124113
| popolazioneDensita = 5,810
| popolazioneCrescita = 2,142% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en|dataarchivio=25 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140625150251/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|urlmorto=sì}}</ref>
| confini = [[Confine tra il Ciad e la Repubblica Centrafricana|Ciad]], [[Confine tra la Repubblica Centrafricana e il Sudan|Sudan]], [[Confine tra la Repubblica Centrafricana e il Sudan del Sud|Sudan del Sud]], [[Confine tra la Repubblica Centrafricana e la Repubblica Democratica del Congo|Repubblica Democratica del Congo]], [[Confine tra la Repubblica Centrafricana e la Repubblica del Congo|Repubblica del Congo]], [[Confine tra il Camerun e la Repubblica Centrafricana|Camerun]]
| nomeAbitanti = [[Centrafricani]]
| continente = [[Africa]]
| orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC+1]] +1
| valuta = [[Franco CFA]]
| PIL = 2172<ref name=IMF>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
| PILValuta = $
| PILAnno = 2014
| PILOrdine = 162
| PILprocapite = 800300
| PILprocapiteValuta = $
| PILprocapiteAnno = 20122017
| PILprocapiteOrdine = 180
| PILPPA = 3849
| PILPPAValuta = $
| PILPPAAnno = 2012
| PILPPAOrdine = 163
| PILPPAprocapite = 541
| PILPPAprocapiteValuta = $
| PILPPAprocapiteAnno = 2013
| PILPPAprocapiteOrdine = 179
| HDI = 0,352 (basso)
| HDIAnno = 2016
| HDIOrdine = 188
| TFT = 4,5 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
| energia = <!-- consumo di energia pro capite - non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template - (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h) -->
| tld = .cf
| telefono =
|festa = <!-- festa nazionale - con doppie parentesi quadre - nella forma [[giorno mese]]--> 1º dicembre
| targa =
|stato precedente = [[File:Flag_of_France_(1794–1815,_1830–1958).svg|20px|border]] [[Africa Equatoriale Francese]] ([[Ubangi-Sciari]]) <br /> {{CAF 1976-1979}} (1976-1979)
| inno =
|note = <!-- note libere -->
| festa = <!-- festa nazionale - con doppie parentesi quadre - nella forma [[giorno mese]]--> 1º dicembre
| stato precedente = [[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1958).svg|20px|border]] [[Africa Equatoriale Francese]] ([[Ubangi-Sciari]]) <br /> {{CAF 1976-1979}} (1976-1979)
| note = <!-- note libere -->
}}
La '''Repubblica Centrafricana''' ([[lingua francese|fr.]] ''République centrafricaine'', [[lingua sango|sg.]] ''Ködörösêse tî Bêafrîka'') è uno [[Stato]] dell'[[Africa Centrale]], la cui [[Capitale (città)|capitale]] è [[Bangui]].
 
La '''Repubblica Centrafricana''' ([[lingua francese|francese]]: ''République centrafricaine''; [[lingua sango|sango]]: ''Ködörösêse tî Bêafrîka'') è uno [[Stato]] dell'[[Africa Centrale]], la cui [[Capitale (città)|capitale]] è [[Bangui]]. La repubblica confina a nord con il [[Ciad]], a nord-est con il [[Sudan]], ea est con il [[Sudan del Sud]], a sud con la [[Repubblica Democratica del Congo]], ea sud-ovest con la [[Repubblica del Congo]] e a ovest con il [[Camerun]]; è uno [[statoStato senza sbocco al mare]].
 
In passato, fu una [[Impero coloniale francese|colonia francese]] con il nome di [[Ubangi-Sciari]] (o OubanguiPubangui-Chari); assunse il nome attuale all'atto dell'[[indipendenza]], nel [[1960]]. Dopo trent'anni di governo prevalentemente militare, nel 1993 si insediò un governo civile duratoche durò dieci anni.
 
Nel marzo 2003 il presidente [[Ange-Félix Patassé|Patassé]] ed il suo governo sono stati deposti con un [[colpo di Stato]] dal [[generale]] [[François Bozizé]], che ha formato un governo di transizione. Nelle contestate [[elezioni generali nella Repubblica Centrafricana del 2005|elezioni generali del 2005]] il generale Bozizé è stato eletto [[Capi di Stato della Repubblica Centrafricana|presidente]]. Il governo non ha però il completo controllo del territorio e sacche di illegalità sono registrate nelle campagne e nelle province del nord, dove continuano gli scontri tra i due maggiori gruppi ribelli ed il governo. L'instabilità dei paesi confinanti (Ciad, Sudan, Sudan del Sud e Repubblica Democratica del Congo) influisce inoltre negativamente sulla stabilità interna del paese<ref>Cia FactBook https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ct.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190507211903/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ct.html |date=7 maggio 2019 }}</ref>.
 
La Repubblica Centrafricana è uno dei [[Classificazioni dei paesi poveri|paesi più poveri della Terra]], con un [[indice di sviluppo umano]] tra i più bassi del pianeta.
 
== Storia ==
=== Antichità ===
La regione occupata dalla Repubblica Centrafricana è stata abitata fin da tempi antichissimi: vari ritrovamenti testimoniano l'esistenza di antiche civiltà anteriori alla nascita dell'[[Antico Egitto|Impero Egizio]]. Nella zona si sono susseguiti, nei secoli, vari regni e imperi, fra i quali l'[[Kanem-Bornu|impero di Kanem-Bornu]], l'[[Impero Ouaddai|impero Wadai]], il [[regno di Baguirmi]]. Gruppi [[Fur (popolo)|fur]] si sono stanziati nella regione attorno al [[lago Ciad]] e lungo l'[[Nilo|Alto Nilo]]. Più tardi vari [[sultanati]] rivendicarono la regione dell'attuale Repubblica Centrafricana, utilizzando l'intera regione dell'[[Ubangi]] come una grande riserva di [[schiavo|schiavi]], dalla quale essi erano trasportati e venduti nel [[Nordafrica|Nord Africa]] attraverso il [[Sahara]], soprattutto al mercato del [[Il Cairo|Cairo]]. [[Migrazione umana|Migrazioni]] di popolazioni nel XVIII e XIX secolo portarono nuove etnie nell'area, come gli [[asandé]], i [[Ngbandi|banda]], ed i [[baya-mandjia]].
{{dx|[[File:Bouar Megaliths stamp.jpg|miniatura|sinistra|I [[Megalite|megaliti]] di [[Bouar]], risalenti all'epoca tardo-neolitica (3500-2700 a.C. circa), su un francobollo del 1967]]}}
 
La regione occupata dalla Repubblica Centrafricana è stata abitata fin da tempi antichissimi: vari ritrovamenti testimoniano l'esistenza di antiche civiltà anteriori alla nascita dell'[[Antico Egitto|Impero Egizio]]. Nella zona si sono susseguiti, nei secoli, vari regni e imperi, fra i quali l'[[Kanem-Bornu|impero di Kanem-Bornu]], l'[[Impero Ouaddai|impero Wadai]], il [[regno di Baguirmi]]. Gruppi [[Fur (popolo)|fur]] si sono stanziati nella regione attorno al [[Ciad (lago)|lago Ciad]] e lungo l'[[Nilo|Alto Nilo]]. Più tardi vari [[sultanati]] rivendicarono la regione dell'attuale Repubblica Centrafricana, utilizzando l'intera regione dell'[[Ubangi]] come una grande riserva di [[schiavo|schiavi]], dalla quale essi erano trasportati e venduti nel [[Nordafrica|Nord Africa]] attraverso il [[Deserto del Sahara|Sahara]], soprattutto al mercato del [[Il Cairo|Cairo]]. [[Migrazione umana|Migrazioni]] di popolazioni nel XVIII e XIX secolo portarono nuove etnie nell'area, come gli [[asandé]], i [[Ngbandi|banda]], ed i [[Mandja|baya-mandjia]].
 
=== Età coloniale (1903-1960) ===
{{Vedivedi anche|Ubangi-Sciari}}
[[File:Oubangui-Chari.jpg|thumb|''Ubangi-Chari'' nel 1910]]
[[File:Stamp Ubangi-Shari 1924 1c.jpg|thumb|Francobollo del 1924]]
[[File:David_Dacko_1962_crop.jpg|thumb|left|upright|David Dacko nel 1962]]
 
Nel [[1875]] il sultano del [[Sudan]] [[Rabih az-Zubayr]] governò l'Alto Ubangi, che includeva l'attuale Repubblica Centrafricana. Gli europei, [[Francia|francesi]], e [[Belgio|belgi]], arrivarono nell'area nel [[1885]]. I francesi consolidarono le loro rivendicazioni "legali" nell'area mediante una convenzione del [[1887]] con lo [[Stato Libero del Congo]], il quale garantì alla [[Francia]] il possesso della riva destra del fiume [[Ubangi]]. Due anni più tardi i francesi stabilirono un avamposto a [[Bangui]], e nel [[1894]], l'[[Ubangi-Sciari]] divenne un territorio francese. I francesi consolidarono il controllo dell'area solo nel [[1903]], dopo aver sconfitto le forze di Rabih nella [[battaglia di Kousséri]] e stabilito un'amministrazione coloniale in tutto il territorio. Nel [[1906]] il territorio dell'Ubangi-Chari fu unificato con la colonia del [[Ciad]]; nel [[1910]] divenne uno dei quattro territori della [[Federazione dell'Africa Equatoriale Francese]] (A.E.F).
 
Riga 83 ⟶ 92:
=== Indipendenza ===
Il referendum costituzionale francese del settembre [[1956]] portò all'approvazione della nuova costituzione, che entrò in vigore nel 1958 e sciolse l'[[Africa Equatoriale Francese]] facendo nascere la [[Comunità francese]]. Il 1º dicembre del [[1958]] l'Assemblea centrafricana dichiarò la nascita della ''Repubblica Centrafricana'' all'interno della Comunità, con Boganda capo del governo. Il governo di Boganda durò fino alla sua morte avvenuta in un misterioso incidente aereo nel marzo [[1959]]. Suo cugino, [[David Dacko]], lo rimpiazzò e condusse la Repubblica Centrafricana alla completa indipendenza con la dichiarazione del 13 agosto [[1960]].
[[File:Oubangui-Chari.jpg|thumb|''Ubangi-Chari'' nel 1910]]
 
=== I regimi militari (1962-1993) ===
{{vedi anche|Impero Centrafricano}}
{{dx|[[File:Bokassa_with_CeausescuJean-Bedel Bokassa & Nicolae Ceaușescu, 1970.jpg|thumb|left|Jean-Bédel Bokassa (a sinistra) con Ceausescu.]]}}
Dopo un violento scontro di potere col rivale [[Abel Goumba]], risoltosi con l'arresto di quest'ultimo, [[David Dacko]] impose un regime monopartitico nel 1962 e governò il Paese fino al [[1965]], con mano pesante e mettendone in ginocchio l'economia. Il 31 dicembre [[1965]], il regime di Dacko venne rovesciato da un colpo di Stato condotto dal colonnello [[Bokassa|Jean-Bédel Bokassa]], che sospese subito la costituzione e sciolse il parlamento. Il nuovo uomo forte non portò miglioramenti alla situazione del paese, anzi si produsse in una politica fortemente repressiva e autocelebrativa che lo portarono ad autodichiararsi presidente a vita nel 1972 e imperatore dell'[[Impero Centrafricano]] nel 1976 col nome di Bokassa I.
 
Dopo un violento scontro di potere con il rivale [[Abel Goumba]], risoltosi con l'arresto di quest'ultimo, [[David Dacko]] impose un regime monopartitico nel 1962 e governò il Paese fino al [[1965]], con mano pesante e mettendone in ginocchio l'economia. Il 31 dicembre [[1965]], il regime di Dacko venne rovesciato da un colpo di Stato condotto dal colonnello [[Bokassa|Jean-Bédel Bokassa]], che sospese subito la costituzione e sciolse il parlamento. Il nuovo uomo forte non portò miglioramenti alla situazione del paese, anzi si produsse in una politica fortemente repressiva e autocelebrativa che lo portarono ad autodichiararsi presidente a vita nel 1972 e imperatore dell'[[Impero Centrafricano]] il 4 dicembre 1976 con il nome di Bokassa I.
Aiutato economicamente dalla Francia che mirava a mantenere saldi i suoi interessi economici nella regione (le riserve di [[caccia grossa]] ai confini col [[Sudan]] e le miniere di [[uranio]] a [[Bakouma]]), Bokassa portò il paese sull'orlo del disastro economico, a causa dello sperpero di denaro, speso in progetti in gran parte miranti ad aumentare il proprio prestigio personale. Solo per l'incoronazione ad imperatore avvenuta il 4 dicembre [[1976]], e snobbata da quasi tutto il mondo, Bokassa spese quasi 20 milioni di dollari. La fine di Bokassa arrivò nel 1979, quando i francesi, approfittando di un suo viaggio in Libia, restaurarono la presidenza Dacko, con un altro colpo di Stato. A sua volta, Dacko venne esautorato da un ennesimo colpo di Stato dal Generale [[André Kolingba]] il 1º settembre del [[1981]]. Kolingba sospese tutte le garanzie costituzionali e diede vita ad una giunta militare che governò il paese col pugno di ferro fino al 1985.
 
Aiutato economicamente dalla Francia che mirava a mantenere saldi i suoi interessi economici nella regione (le riserve di [[caccia grossa]] ai confini con il [[Sudan]] e le miniere di [[uranio]] a [[Bakouma]]), Bokassa portò il paese sull'orlo del disastro economico, a causa dello sperpero di denaro, speso in progetti in gran parte miranti ad aumentare il proprio prestigio personale. Solo per l'incoronazione ad imperatore avvenuta il 4 dicembre [[1976]], e snobbata da quasi tutto il mondo, Bokassa spese quasi 20 milioni di dollari. La fine di Bokassa arrivò nel 1979, quando i francesi, approfittando di un suo viaggio in Libia, restaurarono la presidenza Dacko, con un altro colpo di Stato. A sua volta, Dacko venne esautorato da un ennesimo colpo di Stato dal Generale [[André Kolingba]] il 1º settembre del [[1981]]. Kolingba sospese tutte le garanzie costituzionali e diede vita ad una giunta militare che governò il paese con il pugno di ferro fino al 1985.
Nel 1986 Kolingba introdusse una nuova costituzione, approvata con un referendum plebiscitario nello stesso anno, fondò un nuovo partito (''[[Rassemblement Démocratique Centrafricain]]'') di cui divenne leader e indisse elezioni parlamentari nel 1987 e municipali nel 1988. Tuttavia, la credibilità di queste elezioni venne minata dall'esclusione dei due maggiori partiti di opposizione (guidati da [[Abel Goumba]] e da [[Ange-Félix Patassé]]), ai quali venne vietata la partecipazione alle consultazioni elettorali.
 
Nel 1986 Kolingba introdusse una nuova costituzione, approvata con un referendum plebiscitario nello stesso anno, fondò un nuovo partito (''[[Raggruppamento Democratico Centrafricano|Rassemblement Démocratique Centrafricain]]'') di cui divenne leader e indisse elezioni parlamentari nel 1987 e municipali nel 1988. Tuttavia, la credibilità di queste elezioni venne minata dall'esclusione dei due maggiori partiti di opposizione (guidati da [[Abel Goumba]] e da [[Ange-Félix Patassé]]), ai quali venne vietata la partecipazione alle consultazioni elettorali.
[[File:Stamp Ubangi-Shari 1924 1c.jpg|thumb|Francobollo del 1924]]
 
=== I governi di Patassé (1993-2003) ===
Dopo la [[caduta del muro di Berlino]], nel [[1990]] un forte movimento democratico prese vita, portando alla richiesta di convocazione di una Conferenza Nazionale, fatta da 253 eminenti personalità del paese firmatari di una lettera aperta nel maggio del 1990. La richiesta venne rifiutata da Kolingba che fece, anzi, imprigionare parecchi dissidenti. Pressioni internazionali dagli [[Stati Uniti d'America|USA]], cautamente, dalla [[Francia]] e da un gruppo di rappresentanti di paesi e compagnie operanti localmente denominatadenominato GIBAFOR (composta da Francia, USA, Germania, Giappone, UE, Banca Mondiale e ONU), spinsero finalmente Kolingba ad accettare, nel principio, la convocazione di nuove libere elezioni nell'ottobre 1992, sotto il controllo dell'Agenzia dell'ONU preposta allo scopo.
 
Tuttavia, con la scusa di presunte irregolarità, Kolingba sospese il risultato delle elezioni e con questo pretesto riprese in mano il potere. Le pressioni del GIBAFOR, comunque, si fecero molto intense e lo portarono, infine ad accettare la nascita di un Consiglio Nazionale Politico Provvisorio della Repubblica (''Conseil National Politique Provisoire de la République'' - CNPPR) e di una Commissione Elettorale Mista che includeva rappresentanti di tutte le formazioni politiche. Le elezioni si tennero, infine, nell'[[Elezioni generali nella Repubblica Centrafricana del 1993|agosto 1993]], sempre sotto controllo della comunità internazionale, e vide [[Ange-Félix Patassé]] primeggiare nella prima tornata delle presidenziali davanti ad [[Abel Goumba]], [[David Dacko]] e lo stesso Kolingba. Al secondo turno, Patassé vinse colcon il 52,5% contro il 45,6% dello sfidante Goumba.
 
La vittoria del partito di Patassé, il Movimento per la Liberazione del Popolo Centrafricano (''Mouvement pour la Libération du Peuple Centrafricain'' - MLPC), non gli portò, tuttavia, la maggioranza assoluta e Patassé dovette cercare una coalizione per dar vita al governo. [[Ange-Félix Patassé|Patassé]] iniziò ben presto un'intensa opera di epurazione negli apparati statali centrafricani. Degradò ed espulse Kolingba dall'esercito, incriminò buona parte dei vecchi ministri, licenziò parecchi funzionari ministeriali di etnia [[Yakoma]] (fedeli a Kolingba) e ancor più funzionari statali che ricoprivano incarichi importanti e lucrosi. Epurazioni colpirono anche la Guardia Presidenziale dove 200 militari vennero rispediti a casa o passarono nelle file dell'esercito. Il partito di Kolingba, denunciò, per questo, la politica di Patassé come razzista nei confronti degli Yakoma.
Riga 105 ⟶ 112:
La nuova Costituzione approvata il 28 dicembre [[1994]] e promulgata il 14 gennaio [[1995]], non servì a garantire le libertà politiche e civili. Tra il [[1996]] e il [[1997]], tre diverse rivolte popolari portarono alla luce la crescente diffidenza nei confronti del governo di Patassé, durante le quali il paese visse momenti di violenza e forti tensioni interetniche. Il 25 gennaio [[1997]], gli accordi di pace firmati a [[Bangui]], portarono al dispiegamento di una forza di interposizione composta da forze militari di paesi africani, denominata Missione Interafricana di Sorveglianza degli Accordi di Bangui (''Mission Interafricaine de Surveillance des Accords de Bangui'' - MISAB). Mediatore di tutta l'operazione fu l'ex Presidente del vicino Mali, [[Amadou Toumani Touré|Amadou Touré]], che permise l'ingresso di ex-rivoltosi dentro il governo. La missione MISAB venne poi rilevata da una missione di pace ONU denominata Missione ONU nella RCA (''Mission des Nations Unies en Republique Centrafricaine'' - [[MINURCA]]).
 
Le elezioni parlamentari del [[1998]], videro una forte espansione del partito dell'ex presidente Kolingba (RDC) che vinse 20 dei 109 seggi. Tuttavia, nel [[1999]], nonostante il forte malcontento delle popolazioni urbane avverse alla conduzione clientelare e corrotta del suo precedente governo, Patassé vinse ancora una volta le [[Elezioni presidenziali nella Repubblica Centrafricana del 1999|presidenziali]], diventando presidente per un secondo mandato. Un infruttuoso colpo di Stato venne tentato il 28 maggio 2001, quando alcuni ribelli occuparono le principali strutture strategiche della capitale. Il capo di stato maggiore Abel Abrou ed il Generale N'Djadder Bedaya furono assassinati, ma Patassé ebbe partita vinta sulle truppe ribelli, grazie all'aiuto di truppe guidate dal congolese Jean-Pierre Bemba e provenienti dalla vicina [[Repubblica Democratica del Congo]] e di truppe libiche. Al termine dei combattimenti, le truppe fedeli a Patassé si resero responsabili di una feroce campagna di vendetta che si risolse in una serie generalizzata di violenze contro la popolazione, con case bruciate, torture ed assassinii di vari oppositori. Il paese divenne, così, una sorta di terra di nessuno, in quanto l'esercito era ormai sgretolato e le truppe straniere come quelle ribelli razziavano e rapinavano la popolazione civile.
 
=== Guerra civile ===
{{vedi anche|Guerra civile nella Repubblica Centrafricana}}
==== Il ''golpe'' del generale Bozizé (2003-2013) ====
[[File:Rebel in northern CAR 01.jpg|miniatura|Milizie ribelli nel nord della Repubblica Centrafricana (2007)]]
 
Patassé costrinse, poi, il generale [[François Bozizé]] a spostarsi in [[Ciad]], in quanto sospettato di tramare un altro colpo di Stato ai suoi danni. Il generale portò nel paese parecchie truppe fedeli e il 25 ottobre [[2002]], sferrò un primo attacco improvviso contro Patassé che seppe resistere e forzò Bozizé a ritirarsi nel nord del paese. Il 15 marzo 2003, mentre Patassé si trovava all'estero il generale riuscì ad entrare nella capitale. I mercenari di [[Jean-Pierre Bemba]] non si opposero all'attacco e Bozizé prese il controllo del paese nelle sue mani esautorando Patassé. Patassé si rifugiò in Togo, paese natale della moglie ufficiale.
 
Riga 116 ⟶ 125:
A Patassé fu impedito con ogni mezzo di tornare nel paese. Fu infatti minacciato di morte, denunciato per crimini contro i diritti dell'uomo, e infine non si presentò alle elezioni. Viste le pressioni manipolatorie del Presidente e della rosa di ministri scelti, Goumba non poté restare a lungo in carica come primo ministro, e fu trasferito alla carica solo onorifica di vicepresidente, di fatto esautorando l'unico uomo politico trasparente del paese. Tra le iniziative di Goumba è interessante citare la denuncia dei redditi e dei beni obbligatoriamente pubblica dei ministri in carica. Bozizé fu riconfermato nelle [[Elezioni generali nella Repubblica Centrafricana del 2011|elezioni del gennaio 2011]] con il 66% dei voti, contro [[Ange-Félix Patassé|Patassé]], che ottenne soltanto il 20%.
 
Il 24 marzo 2013, Bozizé è stato costretto alla fuga dopo la presa della capitale [[Bangui]] da parte dei ribelli Seleka<ref name="Seleka"/>. Abbandonata la città, avrebbe raggiunto la [[Repubblica Democratica del Congo]] attraversando il fiume [[Ubangi]]<ref name="Seleka">[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=176067 ''Repubblica Centrafricana: i ribelli espugnano la capitale''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130327030852/http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=176067 |date=27 marzo 2013 }}, ''[[RaiNews24Rai News 24]]'', 24 marzo 2013</ref>.
 
==== Il ''golpe'' di Djotodia (2013) ====
[[File:War in Central African Republic.svg|sinistra|miniatura|upright=1.2|L'evoluzione della guerra in Repubblica Centrafricana. Cartina del maggio del 2023]]
 
In seguito alla caduta di Bozizé e alla sua fuga prima in [[Repubblica Democratica del Congo]] e poi in [[Camerun]] i ribelli di [[Seleka|Séléka]] hanno deciso di porre uno dei propri leader come Capo di Stato della Repubblica Centrafricana: [[Michel Djotodia]], uno dei più strenui oppositori dell'ex Presidente. Il premier invece, restò al suo posto anche con la nuova presidenza.
 
Il 10 gennaio 2014 Djotodia si dimise insieme al suo Primo Ministro durante un summit straordinario della [[Comunità economica degli Stati dell'Africa centrale|CEEAC]], e venne nominato Presidente provvisorio [[Alexandre-Ferdinand Nguendet]]. Il 20 gennaio [[2014]] [[Catherine Samba-Panza]], prese il posto di Nguendet, venendo eletta Presidente di transizione della Repubblica Centrafricana grazie al voto del parlamento.<ref>[https://www.lexpress.fr/actualite/monde/afrique/centrafrique-la-maire-de-bangui-elue-presidente-de-transition_1315739.html Centrafrica: la sindaca di Bangui eletta presidente di transizione], lexpress.fr, 20 gennaio 2014.</ref> Il 23 luglio 2014, i belligeranti firmarono un accordo di cessazione delle ostilità a [[Brazzaville]], lasciando tuttavia il Paese diviso in regioni controllati da milizie « sulle quali né lo Stato né la missione dell'ONU hanno presa »<ref>[https://www.lemonde.fr/afrique/article/2017/06/19/bria-ville-disloquee-par-les-groupes-armes-symbole-la-centrafrique_5147606_3212.html Bria, cité disloquée par les groupes armés, symbole de la Centrafrique], lemonde.fr, 19 giugno 2017</ref>.
 
In occasione delle [[elezioni generali nella Repubblica Centrafricana del 2015-16|elezioni presidenziali del 2015-16]] è stato eletto [[Capi di Stato della Repubblica Centrafricana|Capo dello Stato]] [[Faustin-Archange Touadéra]], il quale aveva lanciato un processo di riconciliazione nazionale per rendere giustizia alle vittime delle guerre civili, per la maggior parte dislocate all'interno e all'esterno del Paese. A tal fine, ha incaricato per decreto il suo ministro [[Regina Konzi Mongot]] di elaborare il Programma nazionale di riconciliazione nazionale e di pace, proposto nel dicembre 2016, adottato in seduta stante all'unanimità dagli organismi internazionali. Da allora un comitato è in corso di messa in opera per giudicare i principali attori e risarcire le vittime.
 
A giugno 2017, vi sono stati nuovi scontri a Bria, nel centro-est del Paese, con un centinaio di morti<ref>[https://www.journaldemontreal.com/2017/06/21/centrafrique-une-centaine-de-morts-a-bria Centrafrique: une centaine de morts à Bria], journaldemontreal.com,
Nel giugno del 2017, vi sono stati nuovi scontri a Bria, nel centro-est del Paese, con un centinaio di morti<ref>[https://www.journaldemontreal.com/2017/06/21/centrafrique-une-centaine-de-morts-a-bria Centrafrique: une centaine de morts à Bria], journaldemontreal.com,
21 giugno 2017</ref>.
 
Nell'ottobre 2021, esperti delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] hanno concluso che il [[gruppo Wagner]] ha commesso gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani, comprese esecuzioni sommarie di massa, detenzioni arbitrarie, violenze sessuali, saccheggi, sparizioni forzate e torture durante gli interrogatori.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.C_.2022.224.01.0104.01.ITA&toc=OJ%3AC%3A2022%3A224%3ATOC|titolo=Risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2021 sulle violazioni dei diritti umani da parte delle imprese militari e di sicurezza private}}</ref>
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Repubblica Centrafricana}}
[[File:Ubangi river near Bangui.jpg|miniatura|Il fiume [[Ubangi]] nei pressi di [[Bangui]]]]
La Repubblica Centrafricana è un paese senza sbocco sul mare. Confina con [[Camerun]], [[Ciad]], [[Sudan]], [[Sudan del Sud]], [[Repubblica Democratica del Congo]] e [[Repubblica del Congo]]. Il Paese si trova tra le latitudini 2° e 11° N e le longitudini 14° e 28° E.
[[File:Dzanga.jpg|miniatura|[[Riserva speciale Dzanga-Sangha]], nel sud del Paese]]
 
La Repubblica Centrafricana confina a ovest con il [[Camerun]], a nord con il [[Ciad]], a est con il [[Sudan]] e il [[Sudan del Sud]], a sud con la [[Repubblica Democratica del Congo]] e il [[Repubblica del Congo|Congo]].
Gran parte del paese è costituito da [[savana|savane]] su [[altipiano|altopiani]] piatti e ondulati a circa 500 metri sul [[livello del mare]]. La maggior parte della metà settentrionale si trova all'interno dell'[[ecoregione]] ''East Sudanian Savanna'' del [[WWF]]. Oltre alle montagne di Fertit nel nord-est del paese, ci sono diversi complessi montagnosi nelle regioni del sud-ovest. A nord-ovest vi è il massiccio di Yadé, un altopiano di [[granito]] con un'altitudine di 348&nbsp;m.
 
Il territorio, che si allunga in senso latitudinale per oltre 1300&nbsp;km, comprende un ampio tratto dello [[spartiacque]] tra i contigui bacini del [[Ciad (lago)|Ciad]], del [[Congo (fiume)|Congo]] e del [[Nilo]]. La morfologia prevalente è costituita da una serie di [[Altopiano|altipiani]] modellati in rocce cristalline del basamento [[Precambriano|pre-paleozoico]], che si stendono a un'altitudine media di oltre 500 m e sono parzialmente ricoperti da [[Sedimento|sedimenti]] [[Mesozoico|mesozoici]]. La topografia si innalza alle due estremità, con i [[Massiccio dei Bongo|monti Bongos]] (1368 m) a est che costituiscono lo spartiacque con il [[Nilo Bianco]], mentre a ovest i monti Yadé (1420 m) fungono da spartiacque con il [[bacino del Ciad]] e del [[Sanaga]] (Camerun).
Con una superficie di 622.941&nbsp;km², la Repubblica Centrafricana è il 45º paese più grande al mondo. È di dimensioni paragonabili all'[[Ucraina]], ed è un po' più piccola dello Stato americano del [[Texas]]. Gran parte del confine meridionale è formato da affluenti del [[fiume Congo]], con il fiume [[Mbomou]] ad est che s'incontra e si fonde con il fiume [[Uele]] per formare il [[Ubangi|fiume Ubangi]]. A ovest, è il fiume [[Sangha]] ad attraversare una parte del Paese. Il confine orientale si trova lungo il bordo del bacino imbrifero del [[Nilo]]. È stato stimato che fino all'8% del paese è coperto da [[foresta|foreste]], con le parti più dense a sud. Le foreste sono molto diversificate e comprendono specie commercialmente importanti di [[Triplochiton scleroxylon|obeche]], [[Entandrophragma cylindricum|sapelli]] e [[Entandrophragma utile|sipi]]. Il tasso di [[deforestazione]] è dello 0,4% annuo e il bracconaggio del legname è all'ordine del giorno.
 
Il sistema idrografico, assai articolato, è diviso in due principali bacini: quello settentrionale del [[Ciad (lago)|lago Ciad]] (40% della superficie del territorio) alimentato dal [[Chari]] e dal [[Logone]], e quello meridionale del [[Congo (fiume)|Congo]] (60% della superficie) alimentato dal suo più importante affluente di destra, l'[[Ubangi|Oubangui]]. Esso segue per un lungo tratto del percorso il confine con il Congo e costituisce la principale via di comunicazione fra il [[bacino del Congo]] e quello superiore del Nilo. Malgrado la presenza di numerose rapide è navigabile in ogni stagione.
== Clima ==
Il clima della Repubblica Centrafricana è tropicale, con una stagione delle piogge che dura da giugno a settembre nel nord del paese, e da maggio a ottobre nel sud. Durante la stagione delle piogge ci sono tempeste di pioggia su una base quasi quotidiana e c'è spesso nebbia mattutina. La precipitazione massima annuale è di 1.800&nbsp;mm nella regione dell'Ubangi superiore. Le zone settentrionali sono calde e umide da febbraio a maggio, ma possono essere soggette al caldo secco e polveroso causato da un vento conosciuto con il nome di [[Harmattan]]. Le regioni meridionali hanno un clima più equatoriale.
 
Il [[clima]] varia notevolmente a seconda della [[latitudine]]: nelle regioni meridionali è di [[Clima tropicale|tipo tropicale]] con due stagioni e temperature medie annue attorno ai 24&nbsp;°C, forti escursioni termiche giornaliere e piovosità che supera i 1500&nbsp;mm annui durante la [[stagione delle piogge]]. Nelle regioni settentrionali il clima assume caratteri [[sahel]]iani, con una diminuzione della piovosità al di sotto dei 1000&nbsp;mm concentrati in una breve stagione estiva.
== Popolazione ==
 
[[File:Central African Republic-demography.png|thumb|upright=1.4|Crescita demografica della Repubblica Centrafricana dal 1961 al 2003]]
A queste diverse condizioni climatiche corrispondono diversi tipi di vegetazione: mentre nelle regioni settentrionali prevale la [[Savana sudanese orientale|savana]] più arida dominata da arbusti e [[Acacia|acacie]] spinose, nelle zone meridionali la vegetazione si fa più fitta fino ad assumere le caratteristiche della [[Foresta del Congo|foresta pluviale]] nella parte sud-occidentale del Paese. La fauna presente è la più ricca di animali selvatici di tutta l'Africa: oltre all'[[Loxodonta africana|elefante]] sono diffusi il [[Panthera leo|leone]], il [[Panthera pardus|leopardo]], l'[[Hippotraginae|antilope]], la [[gazzella]] e numerose varietà di [[Primates|scimmie]]. I parchi nazionali di [[Parco nazionale André-Félix|André-Felix]], di [[Parco nazionale di Bamingui-Bangoran|Bamingui-Bangoran]] e di [[Parco nazionale Manovo-Gounda St. Floris|Saint-Floris]], oltre a tre grandi riserve, contribuiscono a preservare il patrimonio naturalistico.
 
== Società ==
=== Demografia ===
[[File:Central African Republic-demography.png|thumb|upright=1.4|Crescita demografica della Repubblica Centrafricana dal 1961 al 2003]]
La popolazione della Repubblica Centrafricana è quasi quadruplicata dopo l'indipendenza. Nel 1960, la popolazione era di 1.232.000 abitanti; secondo una stima delle Nazioni Unite nel 2013 era salita a 5.166.510. Le Nazioni Unite stimano inoltre che circa l'11% della popolazione di età compresa fra i 15 e i 49 anni è [[sieropositivo]]. Solo il 3% del Paese ha la terapia antiretrovirale disponibile, a fronte di una copertura del 17% nei paesi confinanti del Ciad e della Repubblica del Congo. La nazione è divisa in più di 80 gruppi etnici, ciascuno con il proprio linguaggio. I maggiori gruppi etnici sono i baya, i banda, i mandjia, i sara, gli mboum, gli m'baka, gli yakoma, e i [[fulani|fula o fulani]], con la presenza di alcuni europei di origine per lo più francese.Gianni è stato bravo
 
La popolazione della Repubblica Centrafricana è quasi quadruplicata dopo l'indipendenza. Nel 1960 la popolazione era di 1.232.000 abitanti; secondo una stima delle Nazioni Unite nel 2013 era salita a 5.166.510. Le Nazioni Unite stimano inoltre che circa l'11% della popolazione di età compresa fra i 15 e i 49 anni è [[sieropositivo]]. Solo il 3% del Paese ha la terapia antiretrovirale disponibile, a fronte di una copertura del 17% nei paesi confinanti del Ciad e della Repubblica del Congo. La nazione è divisa in più di 80 gruppi etnici, ciascuno con la propria lingua. I maggiori gruppi etnici sono i baya, i banda, i mandjia, i sara, gli mboum, gli m'baka, gli yakoma, e i [[fulani|fula o fulani]], con la presenza di alcuni europei di origine per lo più francese.
 
=== Lingue ===
Riga 149 ⟶ 166:
 
=== Religioni ===
{{Vedivedi anche|Religioni nella Repubblica Centrafricana}}
 
Il 50% della popolazione è di [[religione cristiana]], con prevalenza di [[Cattolico|Cattolici]] a cui seguono le [[Protestantesimo|confessioni protestanti]], mentre il 35% della popolazione continua a mantenere credenze indigene. L'[[Islam]] è praticato dal 15% della popolazione del paese. Ci sono molti gruppi missionari che operano nel Paese, tra luterani, battisti, cattolici. I missionari provengono prevalentemente da Stati Uniti, Francia, Italia e Spagna, ma anche da Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e altri paesi africani. Alcuni missionari hanno lasciato il paese quando sono scoppiati i combattimenti tra ribelli e forze governative nel 2002/2003, ma molti di loro sono in seguito ritornati per continuare il loro lavoro.
L'80% della popolazione è di [[religione cristiana]], con prevalenza delle [[Protestantesimo|confessioni protestanti]] a cui seguono i [[cattolici]], mentre il 5% della popolazione continua a mantenere credenze indigene. L'[[islam]] è praticato dal 15% della popolazione del Paese. Ci sono molti gruppi missionari che operano nel Paese, tra luterani, battisti, cattolici. I missionari provengono prevalentemente da Stati Uniti, Francia, Italia e Spagna, ma anche da Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e altri Paesi africani. Alcuni missionari hanno lasciato il Paese quando sono scoppiati i combattimenti tra ribelli e forze governative nel 2002/2003, ma molti di loro sono in seguito ritornati per continuare il loro lavoro.
 
* [[Cristiani]] 80%
** [[Protestanti]] 51%
** [[Cattolici romani]] 29%
** [[Luterani]]
** [[Battismo|Battisti]]
** [[Testimoni di Geova]]
* [[Animismo|Animisti]] 5%
* [[Musulmani]] 15%
** [[Malikiti]] (maggioranza)
 
== Ordinamento dello Stato ==
=== Suddivisione amministrativa ===
{{Vedivedi anche|Prefetture della Repubblica Centrafricana}}
[[File:CAR map of prefectures.svg|thumb|upright=2|Una mappa delle 14 prefetture amministrative della Repubblica Centrafricana]]
 
La Repubblica Centroafricana è divisa in quattordici prefetture amministrative:
* [[Prefettura di Bamingui-Bangoran|Bamingui-Bangoran]] (capitale: [[Ndélé]])
 
* [[BaminguiPrefettura di Basse-BangoranKotto|Basse-Kotto]] (capitale: [[NdéléMobaye]])
* [[BassePrefettura di Haute-Kotto|Haute-Kotto]] ([[MobayeBria (Repubblica Centrafricana)|Bria]])
* [[HautePrefettura di Haut-Mbomou|Haut-KottoMbomou]] ([[BriaObo (Repubblica Centrafricana)|BriaObo]])
* [[Prefettura di Kémo|Kémo]] ([[Sibut]])
* [[Haut-Mbomou]] ([[Obo (Repubblica Centrafricana)|Obo]])
* [[KémoPrefettura di Lobaye|Lobaye]] ([[SibutMbaïki]])
* [[Prefettura di Mambéré-Kadéï|Mambéré-Kadéï]] ([[Berbérati]])
* [[Lobaye]] ([[Mbaïki]])
* [[Mambéré-Kadéï]] ([[Berbérati]])
* [[Mbomou]] ([[Bangassou]])
* [[Prefettura di Nana-Mambéré|Nana-Mambéré]] ([[Bouar]])
* [[Prefettura di Ombella-M'Poko|Ombella-M'Poko]] ([[Bimbo (Repubblica Centrafricana)|Bimbo]])
* [[Prefettura di Ouaka|Ouaka]] ([[Bambari]])
* [[prefetturaPrefettura di Ouham|Ouham]] ([[Bossangoa]])
* [[Prefettura di Ouham-Pendé|Ouham-Pendé]] ([[Bozoum]])
* [[Prefettura di Vakaga|Vakaga]] ([[Birao]])
 
In aggiunta ci sono due prefetture economiche:
Riga 183 ⟶ 210:
 
== Politica ==
Come molte altre ex colonie francesi, il sistema giuridico della Repubblica Centrafricana è basato sul diritto francese. Una nuova costituzione è stata approvata dagli elettori in un referendum tenutosi il 5 dicembre 2004. Le prime consultazioni multipartitiche sono state le [[elezioni generali nella Repubblica Centrafricana del 2005|elezioni generali del 2005]] (presidenziali e parlamentari). [[François Bozizé|Bozizé]] è stato dichiarato vincitore dopo un ballottaggio. Un paio di anni più tardi, la Repubblica Centrafricana è stata vittima di una delleguerra tante guerre civili, ribellioni e rivoluzioni in Africacivile. Nel febbraio del 2006 ci sono state segnalazioni di violenza diffusa nella parte settentrionale del paese. Profughi a migliaia sono fuggiti dalle proprie case e sono stati coinvolti nello scontro a fuoco tra le truppe governative e le forze ribelli.
 
Più di 7.000 persone sono fuggite nel vicino Ciad. Coloro che sono rimasti nel paese hanno raccontato di come le truppe governative abbiano sistematicamente ucciso uomini e ragazzi sospettati di collaborazione con i ribelli. L'esercito francese ha sostenuto la risposta del governo Bozizé ai ribelli nel novembre 2006. Nel marzo 2010, Bozizé ha firmato un decreto in cui dichiara che le elezioni presidenziali si sarebbero dovute tenere il 25 aprile 2010. Le elezioni sono state rinviate, in un primo tempo al 16 maggio e poi a tempo indeterminato.
 
Le [[elezioni generali nella Repubblica centrafricanaCentrafricana del 2001|elezioni generali del 2011]] si sono poi tenute il 23 gennaio (primo turno) e il 27 marzo (secondo turno), nonostante i gravi problemi organizzativi, l'elezione è proceduta come previsto. Le elezioni sono state in parte finanziate dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite e dell'Unione europea. L{{'}}''Observatoire national des éléctions'' ha avuto il compito di monitorare il processo elettorale. Bozizé è stato eletto al primo turno con il 66,1% dei voti, contro il 20,1% di Patassé; le elezioni parlamentari hanno visto la vittoria della [[Convergenza Nazionale "Kwa Na Kwa"]], partito di Bozizé, che ha ottenuto 61 seggi su 100.
 
Il paese fa parte dell'[[ONU]] e dell'[[Unione africana]].
 
=== Eventi recenti ===
Riga 197 ⟶ 226:
 
Il 20 gennaio [[2014]] [[Catherine Samba-Panza]], prende il posto di Nguendet, venendo eletta Presidente di transizione della Repubblica Centrafricana grazie al voto del parlamento.
 
== Diritti umani ==
{{vedi anche|Diritti LGBT nella Repubblica Centrafricana}}
 
== Istruzione ==
=== Università ===
In ambito universitario, l'[[Università di Bangui]] è stata fondata nel 1969<ref>https://it.uni24k.com/u/2293/</ref>.
 
== Economia ==
[[File:Central_African_Republic_-_Log_transport.jpg|thumb|Il Paese ha ricche risorse naturali, ma in gran parte ancora non sfruttate; nel frattempo la selvicoltura rimane un'importante risorsa per l'economia della Repubblica Centroafricana]]
L'agricoltura è dominata dalla coltivazione e vendita di colture alimentari come [[manioca]], [[arachis hypogaea|arachidi]], [[mais]], [[sorgo]], [[panicum miliaceum|miglio]], [[sesamo]] e [[piantaggine]]. Il tasso di crescita reale del PIL annuo è di poco più del 3%. L'importanza maggiore delle colture alimentari rispetto alle colture esportate è indicata dal fatto che la produzione totale di manioca, l'alimento base della maggior parte degli abitanti dell'Africa Centrale, oscilla tra le 200.000 e le 300.000 tonnellate l'anno, mentre la produzione di [[cotone (botanica)|cotone]], il principale prodotto agricolo esportato per valore, varia da 25.000 a 45.000 tonnellate l'anno. Le colture alimentari non vengono esportate in grandi quantità, ma costituiscono ancora le colture principali del paese, perché i centroafricani ricavano molto più reddito dalla vendita periodica delle colture alimentari in eccedenza rispetto a quelle esportate come il cotone o il caffè.
 
L'agricoltura è dominata dalla produzione e commercializzazione di colture alimentari come [[manioca]], [[arachis hypogaea|arachidi]], [[mais]], [[sorgo]], [[panicum miliaceum|miglio]], [[sesamo]] e [[piantaggine]]. Il tasso di crescita reale del PIL annuo è di poco più del 3%. L'importanza maggiore delle colture alimentari rispetto alle colture esportate è indicata dal fatto che la produzione totale di manioca, l'alimento base della maggior parte degli abitanti dell'Africa Centrale, oscilla tra le 200.000 e le 300.000 tonnellate l'anno, mentre la produzione di [[cotone (botanica)|cotone]], il principale prodotto agricolo esportato per valore, varia da 25.000 a 45.000 tonnellate l'anno. Le colture alimentari non vengono esportate in grandi quantità, ma costituiscono ancora le colture principali del paese, perché i centroafricani ricavano molto più reddito dalla vendita periodica delle eccedenze delle produzioni alimentari rispetto a quelle esportate come il cotone o il caffè.
Principale partner di importazione della Repubblica è la [[Corea del Sud]] (45,8%). Altre importazioni provengono da [[Paesi Bassi]] (8,8%), Francia (7,2%) e Camerun (5,1%). Il suo più grande partner di esportazione è il [[Belgio]] (30,4%), seguito dalla [[Cina]] (17,1%), la Repubblica Democratica del Congo (7,9%), Francia (7,1%), [[Indonesia]] (6,3%) e [[Marocco]] (5,3%).
 
Principale partner di importazione della Repubblica è la [[Corea del Sud]] (45,8%). Altre importazioni provengono da [[Paesi Bassi]] (8,8%), Francia (7,2%) e Camerun (5,1%). Il suo più grande partner di esportazione è il [[Belgio]] (30,4%), seguito da [[Cina]] (17,1%), Repubblica Democratica del Congo (7,9%), Francia (7,1%), [[Indonesia]] (6,3%) e [[Marocco]] (5,3%).
Il [[reddito pro-capite]] della Repubblica viene spesso indicato come intorno ai 300 dollari l'anno, uno dei più bassi del mondo, ma tale dato si basa principalmente sulle esportazioni e ignora in gran parte la vendita non registrata di prodotti alimentari e di produzione locale di alcool, diamanti, avorio, carne di animali selvatici e medicina tradizionale. Per la maggior parte degli africani centrali, l'economia informale del paese è più importante dell'economia formale. I diamanti costituiscono l'esportazione più importante del paese, rappresentando il 40-55% dei proventi ufficiali, ma si stima che tra il 30% e il 50% di tali prodotti lascino ogni anno il paese clandestinamente. Il commercio d'esportazione è ostacolato dallo scarso sviluppo economico e dalla posizione del paese molto distante dalla costa.
 
Il [[reddito pro-capite]] della Repubblica viene spesso indicato intorno ai 300 dollari l'anno, uno dei più bassi del mondo, ma tale dato si basa principalmente sulle esportazioni e ignora in gran parte la vendita non registrata di prodotti alimentari e di produzione locale di alcool, diamanti, avorio, carne di animali selvatici e medicina tradizionale. Per la maggior parte degli abitanti, l'economia informale del paese è più importante dell'economia formale. I diamanti costituiscono l'esportazione più importante del paese, rappresentando il 40-55% dei proventi ufficiali, ma si stima che tra il 30% e il 50% di tali prodotti lascino ogni anno il paese clandestinamente. Il commercio d'esportazione è ostacolato dallo scarso sviluppo economico e dalla posizione del paese molto distante dalla costa.
 
Le regioni selvagge di questo paese rappresentano potenziali destinazioni eco-turistiche. Il [[Riserva speciale Dzanga-Sangha|Parco Nazionale Dzanga-Sangha]] è situato in una zona di foresta pluviale. Il paese è noto per la sua popolazione di [[Loxodonta cyclotis|elefanti di foresta]] e [[gorilla di pianura occidentale]]. A nord, il [[Parco nazionale Manovo-Gounda St. Floris|Parco Nazionale Manovo-Gounda St. Floris]] è ben popolato di fauna selvatica, tra cui [[Panthera pardus|leopardi]], [[Leone|leoni]] e [[rinoceronte|rinoceronti]]. Il Parco Nazionale Bamingui-Bangoran è situato nella parte nord-est della Repubblica. I parchi sono stati gravemente colpiti dalle attività dei bracconieri, in particolare dal Sudan, nel corso degli ultimi due decenni.
Riga 210 ⟶ 247:
La Repubblica Centrafricana è un membro dell'Organizzazione per l'armonizzazione del diritto commerciale in Africa (OHADA). Nella relazione del Gruppo della Banca Mondiale ''Doing Business 2009'', si è classificata 180ª su 181 per quanto riguarda la "facilità di business", un indice composito che tiene conto delle norme che migliorano gli affari.
 
=== ForzeValuta Armateufficiale ===
La valuta ufficiale dello stato centrafricano è il [[franco CFA]].
Le Forze Armate dell'Africa Centrale sono state istituite nel 1960. L'Esercito e l'Aeronautica Militare dispongono di un arsenale di cui la maggior parte delle armi provengono dall'ex madre patria, la Repubblica Francese. Gli altri corpi armati sono la Polizia di Stato e la Gendarmeria di Stato; inoltre vi è un corpo militare che ha il compito di proteggere la persona del presidente.
 
Il 27 aprile 2022 è diventato il secondo Paese al mondo dopo [[El Salvador]] ad avere adottato il [[bitcoin]] come valuta legale allo stesso modo del [[Franco CFA]].<ref>{{cita web|https://www.liberta.it/news/green-future/2022/04/30/la-repubblica-centrafricana-adotta-i-bitcoin-come-valuta-cuba-li-rende-legali/|La Repubblica Centrafricana adotta i bitcoin come valuta, Cuba li rende legali}}</ref><ref>{{cita web|https://www.repubblica.it/solidarieta/equo-e-solidale/2022/04/29/news/repubblica_centrafricana-347352641/|Repubblica Centrafricana, il Bitcoin diventa la moneta ufficiale: il Parlamento approva la legge all'unanimità}}</ref><ref>{{cita web|https://www.nigrizia.it/notizia/africa-centrafrica-bitcoin-touadera|Repubblica Centrafricana: il primo paese in Africa ad adottare il bitcoin}}</ref><ref>{{cita web|https://www.africarivista.it/centrafrica-il-bitcoin-e-diventato-un-mezzo-di-pagamento-legale/200757/|Centrafrica, il Bitcoin è diventato un mezzo di pagamento legale}}</ref>
 
== Forze armate ==
{{vedi anche|Forces armées centrafricaines}}
 
Le [[Forces armées centrafricaines]] sono state istituite nel 1960. L'[[Armée de terre (Repubblica Centrafricana)|Armée de terre]] ([[esercito]]) e le [[Force Aérienne Centrafricaine]] ([[aeronautica militare]]) dispongono di un arsenale di cui la maggior parte delle armi provengono dall'ex madre patria, la Repubblica Francese. Gli altri corpi armati sono la Polizia di Stato e la Gendarmeria di Stato; inoltre vi è un corpo militare che ha il compito di proteggere la persona del presidente.
 
== Relazioni estere ==
La Repubblica Centrafricana è fortemente dipendente dagli aiuti stranieri, dalla cooperazione multilaterale e dalla presenza di numerose ONG che forniscono servizi di cui i cittadini normalmente non riescono a usufruire. La stessa presenza di numerose persone e organizzazioni straniere nel paese, tra le forze di pace e anche nei campi profughi, fornisce una fonte importante di reddito per molti africani centrali. Gran parte del paese è autosufficiente per quanto riguarda le colture alimentari. Lo sviluppo zootecnico è ostacolato dalla presenza della [[mosca tse-tse]].
 
Nel 2006, a causa delle violenze in corso, oltre 50.000 persone nel nord-ovest del paese erano a rischio di inedia. Ciò è stato evitato solo grazie al sostegno delle Nazioni Unite. Il 12 giugno 2008, la Repubblica Centrafricana è diventata il quarto paese ad essere iscritto all'ordine del giorno della Commissione per il [[Peacebuilding]] dell'ONU, che è statostata istituita nel 2005 per aiutare i paesi che escono da conflitti ed evitare che scivolino di nuovo nella guerra o nel caos. L'8 gennaio 2008, il Segretario generale dell'ONU [[Ban Ki-Moon]] ha dichiarato che la Repubblica Centrafricana è idonea a ricevere un contributo del fondo di consolidamento della pace. Tre aree prioritarie sono state individuate: in primo luogo la riforma del settore della sicurezza, in secondo luogo la promozione del buon governo e dello Stato di diritto e, in terzo luogo, la rivitalizzazione delle comunità colpite da conflitti.
 
== Problemi sociali ==
Riga 222 ⟶ 266:
 
== Sviluppo umano e povertà ==
[[File:CAR_classroom.jpg|thumb|Una classe per bambini rifugiati dal [[Darfur]] a [[Sam Ojuada]] ]]
 
L'[[indice di sviluppo umano]] del paese è 0,384, ciò posiziona il Centrafrica al 171º posto su 177 paesi tra quelli a più basso indice di sviluppo umano (seguito solo da [[Mozambico]], [[Mali]], [[Niger]], [[Guinea-Bissau]], [[Burkina Faso]] e [[Sierra Leone]]). Il trend relativo all'indice di sviluppo umano non ha mostrato una costante crescita come in generale avvenuto nei paesi sub-sahariani, ma è rimasto stabile con una flessione dopo il picco raggiunto nel 1990.
 
Riga 228 ⟶ 273:
 
== Ambiente ==
[[File:Painted wolf.jpg|miniatura|sinistra|Esemplare di [[Lycaon pictus|licaone]] (''Lycaon pictus''). Si stima la presenza di circa 150 individui in Repubblica Centrafricana]]
Il Centrafrica è uno dei paesi più ricchi del mondo quanto alla diversità biologica. Ha una grande varietà di biotopi: dalla [[savana]] arbustiva del nord-est alla [[foresta pluviale]] primaria del sud sud-ovest. Di conseguenza molte sono le specie vegetali ed animali che ospita. O sarebbe meglio dire, ospitava. Infatti il nord ed il nord-est, che erano uno dei contenitori faunistici più spettacolari del mondo e che ancora oggi sulla carta ospitano terre protette per più di 80.000&nbsp;km² (tanto quanto il [[Portogallo]]), sono costante oggetto di furia predatoria da parte delle popolazioni provenienti da [[Ciad]] e [[Sudan]]. Questi entrano con le greggi e a colpi di kalashnikov abbattono i grandi mammiferi presenti: [[giraffa]] (solo per la coda), [[elefante]] (per l'[[avorio]]), [[ippopotamo]] (per i denti pregiati) e tutte le grandi [[gazzelle]] per via della carne. Il [[rinoceronte]] è estinto dal 1972, insieme ad altri animali come il [[ghepardo]]. La popolazione di elefanti è decimata, così come quella del [[leone]], di cui sono ormai pochissimi gli avvistamenti dal 2007.
 
Il Centrafrica è uno dei paesi più ricchi del mondo quanto alla diversità biologica. Ha una grande varietà di biotopi: dalla [[savana]] arbustiva del nord-est alla [[foresta pluviale]] primaria del sud sud-ovest. Di conseguenza molte sono le specie vegetali ed animali che ospita. O sarebbe meglio dire, ospitava. Infatti il nord ed il nord-est, che erano uno dei contenitori faunistici più spettacolari del mondo e che ancora oggi sulla carta ospitano terre protette per più di 80.000&nbsp;km² (tanto quanto il [[Portogallo]]), sono costante oggetto di furia predatoria da parte delle popolazioni provenienti da [[Ciad]] e [[Sudan]]. Questi entrano con le greggi e a colpi di kalashnikov abbattono i grandi mammiferi presenti: [[giraffa]] (solo per la coda), [[elefante]] (per l'[[avorio]]), [[ippopotamo]] (per i denti pregiati) e tutte le grandi [[gazzelle]] per via della carne. Il [[rinoceronte]] è estinto dal 1972, insieme ad altri animali come il [[ghepardo]]; assai a rischio è considerato anche il [[Lycaon pictus|licaone]]. La popolazione di elefanti è decimata, così come quella del [[leone]], di cui sono ormai pochissimi gli avvistamenti dal 2007.
 
Per via della guerra civile e della povertà del paese, lo Stato non esercita in questa regione nessun controllo, che è anzi nelle mani di capi locali di origine straniera che controllano gli influssi migratori stagionali dei cacciatori. L'[[Unione europea]] tenta da diversi anni di affiancare il paese nella salvaguardia della propria natura tramite i progetti [[ECOFAC]], ma gli effetti sono minimi, senza nessuna partecipazione da parte dei governi che si succedono. L'amministrazione fortemente corrotta dell'ultimo presidente in carica, Bozizé, ha anzi contraddetto leggi precedenti e tuttora in vigore, secondo cui non è possibile cercare [[diamanti]] nelle aree protette, e ha elargito concessioni di sfruttamento che hanno contribuito alla devastazione già presente.
Riga 238 ⟶ 285:
Nel bacino nord-occidentale del fiume Congo si trova uno dei tre parchi nazionali che formano il [[Sangha Trinational]], sito che fa parte del patrimonio dell'UNESCO. Gli altri due parchi appartengono a Camerun e Repubblica del Congo.
 
== ArteCultura ==
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{...|arte}}
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità della Repubblica Centrafricana}}
 
Alcuni siti della Repubblica Centrafricana sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'[[UNESCO]].
== Sport ==
Tra gli sportivi noti a livello internazionale vi è [[Alain Zankifo]], campione di [[kickboxing]], e [[Romain Sato]], cestista nato a [[Bimbo (Repubblica Centrafricana)|Bimbo]], che ha giocato negli Stati Uniti e in Europa.
 
=== Produzione letteraria ===
Si pratica il [[calcio (sport)|calcio]], e il nome della federazione nazionale è [[Fédération Centrafricaine de Football]] (fondata nel 1961, è affiliata alla [[FIFA]] dal 1963 ed alla [[Confédération Africaine de Football|CAF]] dal 1965).
Tra il XX e il XXI secolo si è distinto lo scrittore [[Emmanuel Dongala]].
 
=== Musica ===
[[Mapou Yanga-Mbiwa]] è un calciatore centrafricano naturalizzato francese, che gioca in Europa e nella Nazionale francese.
Importante esponente della [[musica pop]] della Repubblica Centrafricana è [[Laetitia Zonzambé]]<ref>https://www.200worldalbums.com/post/central-african-republic-sanza-soul-laetitia-zonzamb%C3%A9</ref>.
 
== Sport ==
[[Habib Habibou]] è un calciatore che milita attualmente nel [[Maccabi Petah Tiqwa]].
Tra gli sportivi noti a livello internazionale vi è [[Alain Zankifo]], campione di [[kickboxing]], e [[Romain Sato]], cestista nato a [[Bimbo (Repubblica Centrafricana)|Bimbo]], che ha giocato negli Stati Uniti e in Europa; terzo ,ma non ultimo, il grande calciatore Geoffrey Kondogbia autore del famoso goal da più di 40 metri nella sfida tra Inter e Chelsea del 29 luglio 2017.
 
=== Calcio ===
[[Geoffrey Kondogbia]] è un calciatore che milita nel campionato Spagnolo, [[Valencia Club de Fútbol|Valencia CF]] che recentemente ha risposto "presente" alla convocazione della nazionale Centroafricana, andando a preferirla a quella Francese.
Si pratica il [[calcio (sport)|calcio]], e il nome della federazione nazionale è [[Federazione calcistica della Repubblica Centrafricana]] (Fédération Centrafricaine de Football), fondata nel 1961, è affiliata alla [[FIFA]] dal 1963 ed alla [[Confédération Africaine de Football|Confederazione Africana del Calcio]] (CAF) dal 1965.
 
== Trasporti ==
{{vedi anche|Trasporti nella Repubblica Centrafricana}}
 
== TradizioniCucina ==
{{vedi anche|Cucina centrafricana}}
{{W|Africa|giugno 2014}}
Gli Akotara Zo - Anziani - dei Pana, Gbaya, Karre, Gongue, Pondo, Laka, raccontano la “Storia Ufficiosa del Nord-Ovest centroafricano" (a cura di www.benabe.org, http://www.benabe.org/index.php?idinfo=594, marzo 2013), traduzione del testo francese di Alain Degras, indispensabile per comprendere la «società semplice» della popolazione della Repubblica Centro Africana, ex colonia francese, formata prevalentemente da gruppi etnici bantù e sudanesi che vivono in villaggi agricoli su un territorio costituito da un esteso altopiano coperto a nord da savane e a sud da foreste fluviali. Padre Umberto (Giovanni) Vallarino, missionario cappuccino presente in Africa dal 1952 al 2003, curioso di sapere qualcosa di più delle genti che avvicinava e conosceva, conversando con gli Anziani ha «svelato» la loro vita ancestrale, «l'anima» degli autoctoni, le loro tradizioni, le loro credenze, i loro cicli rituali. L'espressione «società semplice» è una definizione in uso per indicare le culture che l'Occidente ha incontrato nella sua espansione coloniale in contrapposizione alla «società complessa» condizionata dall'evoluzione tecnologica, scientifica e morale.
 
== Ricorrenza nazionale==
Il francese Alain Degras arriva in Africa, in missione di cooperazione per la Diocesi di Bouar, il 4 maggio 2008, visita il Museo della Yolé, e ha modo di conoscere i "Tengbi" (libretti) di Padre Umberto Vallarino che gli rivelano un'altra Africa scoprendone aspetti stupefacenti, tragici, misteriosi e soprattutto inediti. Al suo rientro in Francia, dopo cinque anni di permanenza nella R.C.A. redige e pubblica un trittico chiamato ''Akotara'' (''La Storia'') di cui la prima parte intitolata ''Le cœur des hommes'' e riguarda la vita socio-culturale dei centroafricani; la seconda parte ''Datì Akotara ''affronta la storia materiale dei Gbayas attraverso le collezioni esposte nel Museo di Bouar nel 2012; la terza parte ''Datì Akotara-Zo: L'histoire officieuse du Nord-Ovest Oubanguien'' riguarda la storia ufficiosa del Nord-Ovest Centroafricano dalla fine dell'Ottocento all'Indipendenza (maggio 1958) e si conclude con tavole sinottiche dei personaggi e delle etnie oltre che con una ricca bibliografia.
[[1º dicembre]]: Fête nationale, jour de défilé sur l’avenue des Martyrs: Proclamazione della Repubblica, nel 1958.
 
== Tradizioni ==
Alain Degras ha colto l'importanza, il valore e l'autenticità delle registrazioni che Padre Umberto ha raccolto nel trentennio della sua missione in un linguaggio miscelato di italiano, francese, sangho (lingua corrente della R.C.A.) e genovese e le ha divulgate pubblicandole in Francia (oggi tradotte in italiano), in un testo riccamente illustrato con fotografie in bianco e nero e a colori. L'opera si colloca come complementare agli scritti ufficiali sulla storia dell'Africa quali possono essere quelli di [[Pierre Vidal-Naquet]] e Jacques Serre, ma dimostra come la “traduzione orale” può essere un ottimo contributo alla ricerca storica e una testimonianza di come forme di reciprocità e condivisione sono oggi sostituite dal “mercato globale”.
{{...|cultura|stati}}
 
La R.C.A., paese grande quanto la Francia, conta oggi 5,1 milioni di abitanti, la maggioranza dei quali è di fede cristiana ed anche dopo l'indipendenza dalla Francia non ha mai conosciuto una sua stabilità perché dilaniata da guerre, divisioni, corruzione e violenze. Le conversazioni, interviste e dialoghi raccolti da Padre Umberto Vallarino, a cui ha collaborato anche il fratello Padre Pio, sono rivolti in particolare ai giovani di oggi che devono conoscere le sofferenze e le pene dei loro antenati e le condizioni della loro vita, ma devono anche sapere guardare lontano come è scritto a pag. 43 del testo:{{Citazione|Senza la notte, non si gusta il giorno.
Senza la malattia non si conosce la felicità della salute.<br />
Senza il lavoro, non c'è il grano}}
 
== Note ==
Riga 273 ⟶ 321:
* [[Croce Rossa centrafricana]]
* [[Impero Centrafricano]]
* [[Télévision Centrafricaine]]
 
== Altri progetti ==