Niceforo Callisto Xanthopoulos: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ template Bio e portali |
Creata la sezione della biografia. |
||
(10 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:General biography; or, Lives, critical and historical, of the most eminent persons of all ages, countries, conditions, and professions, arranged according to alphabetical order (1818) (14761909994).jpg|miniatura|Ritratto di Niceforo Callisto Xanthopoulos presente all'interno del ''Les vrais pourtraits et vies des hommes illustres grecz, latins et payens'' (1584), opera del francescano francese [[André Thevet (1514-1590)]].]]
{{Bio
|Nome = Niceforo Callisto Xanthopoulos
|Cognome =
|
|PostSoprannome = una volta divenuto monaco
|PreData = {{lang-el|Νικηφόρος Κάλλιστος Ξανθόπουλος|Nikiphóros Kállistos Xanthópulos}}
|
|LuogoNascita = Costantinopoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1264
|LuogoMorte = Costantinopoli
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|
|Attività = letterato
|Nazionalità = ▼
|Attività2 = storico
|Attività3 = monaco cristiano
▲|Nazionalità = bizantino
}}▼
|Immagine =
▲}}
==
Le notizie a nostra disposizione inerenti la vita di Niceforo Callisto sono purtroppo molto scarne e, nella maggior parte dei casi, desunte dalle sue stesse opere o da riferimenti fatti a lui nei testi di altri autori suoi contemporanei.
=== ''Historia ecclesiastica '' ===▼
La sua ''[[Historia ecclesiastica (Niceforo Callisto)|Historia ecclesiastica]]'', che è pervenuta soltanto in una traduzione latina, in diciotto volumi datati circa il [[1320]], si estende fino al [[610]]. Per i primi quattro secoli, Niceforo Callisto si appoggiò sulle opere dei suoi predecessori, [[Eusebio di Cesarea]], [[Sozomeno]], [[Teodoro di Ciro]], ed [[Evagrio Scolastico]], senza tuttavia un esame critico; per il periodo posteriore, invece, ricorse a documenti che ora risultano introvabili.▼
Niceforo nacque molto probabilmente intorno al 1274 a Costantinopoli.<ref>{{Cita libro|titolo=Anche se non esistono testimonianze certe per questa datazione, essa sembra essere ad oggi quella maggiormente accettata tra gli studiosi, i quali sono concordi oggi nel collocare la nascita dell’autore nella seconda metà del XIII secolo. Per ulteriori informazioni si vedano S. Kotzabassi, Τρεῖς ἀνώνυμες ἐπιστολές τοῦ πατμιακού κώδικα, in «Hellenica» 40, 1989, pp. 103-112; S. Panteghini, Die Kirchengeschichte des Nikephoros Kallistos Xanthopoulos, pp. 248-249; A. Berger, A. Berger, Apokryphen zum Neuen Testament bei Nikephoros Kallistou Xanthopoulos, in T. Antonopoulou, S. Kotzabassi e M. Loukaki (a cura di), Myriobiblos. Essays on Byzantine Literature and Culture, De Gruyter, Berlin, 2015, pp. 55-70 e Idem e C. Gastgeber, Einleitung, in Nicephori Callisti historia ecclesiastica (CFHB 57/1), pp. 11-12.}}</ref> Stando a quanto lui stesso scrive nel primo capitolo del Libro I della sua ''Historia ecclesiastica'', ebbe modo di formarsi all'interno della Scuola patriarcale di Santa Sofia,<ref>{{Cita libro|titolo=Nicephori Callisti historia ecclesiastica I,1, (CFHB 57/1), p. 75: Οὕτω δὲ χρησιμωτάτης οὔσης τῆς ὑποθέσεως, ἡμεῖς οὐχ ἁπλῶς· ἀλλὰ καὶ πόνῳ δῆτα πολλῷ ταύτην συνελεξάμεθα· τῷ μεγάλῳ νεῷ τῆς τοῦ θεοῦ λόγου Σοφίας ἐξέτι νέου ἱκανῶς παρεδρεύοντες.}}</ref> presso cui fu in seguito attivo come copista, chierico e bibliotecario. Fu sempre qui che Niceforo, oltre a raccogliere il materiale necessario alla stesura della sua immensa opera di storia della Chiesa, conobbe anche [[Giorgio Pachimere]], del quale fu allievo.
La pochezza delle informazioni biografiche generali è compensata dal considerevole numero di menzioni che vengono fatte a Niceforo nei lavori di altri intellettuali della sua epoca. Si ricordi, per esempio, che il poeta [[Manuele File]] gli dedicò tre carmi, paragonandolo in uno di questi alla luce del sole (''poiché guardi in profondità le cose più straordinarie della scrittura'').<ref>{{Cita libro|titolo=Manuelis Philae Carmina, Volumen Posterius...nunc primum edidit E. Miller, Exucusum in Typographeo Imperiali, Imperatoris Permissu, Parisiis,1857, p. 27.}}</ref> Sembra poi che anche [[Teodoro Metochita|Teodoro Metochite]] fosse particolarmente legato a Niceforo e alla sua famiglia. Lo statista bizantino dedicò, infatti, il dodicesimo dei suoi ''Poemi'' a Niceforo, e l'undicesimo al fratello di quest'ultimo, Teodoro Xanthopulos (XIII-XIV secolo).<ref>{{Cita libro|titolo=PLP, v. 20816. Per informazioni ulteriori su Teodoro Xanthopoulos si veda R. Guilland (a cura di), Cor- respondence de Nicéphore Grégoras. Texte édité et traduit par Rodolphe Guilland, Paris, Société d’Édition «Les Belles Lettres», 1927, pp. 386-387.}}</ref>
Anche l'epistolografia dell'epoca ha lasciato importanti tracce del nome di Niceforo, al quale scrive diverse lettere anche uno storico importante come [[Niceforo Gregora]].<ref>{{Cita libro|titolo=R. Guilland, Correspondence de Nicéphore Grégoras, pp. 103-104 (lettere 70-71).}}</ref> Un suo altro corrispondente epistolare fu [[Michele Gabras]], che fu legato, oltre che a Teodoro Xanthopoulos, anche al terzo fratello Giorgio (XIII-XIV secolo),<ref>{{Cita libro|titolo=Su Giorgio Xanthopoulos (PLP, v. 20811) si veda invece R. Guilland, Correspondence de Nicéphore Grégoras, pp. 386.}}</ref> del quale non è noto praticamente nulla.
Tutte queste connessioni restituiscono il ritratto di un intellettuale perfettamente inserito all'interno della ''res publica litterarum'' della prima età paleologa. Le menzioni all'interno dei lavori di Manuele File e Niceforo Gregora attestano che il personaggio godeva di una certa stima all'interno degli ambienti culturali; quella, invece, nei Poemi di Metochite spinge a riflettere sulla possibile vicinanza di Niceforo ai vertici politici dell'[[Impero bizantino]]. Lo stesso fratello di Niceforo, Teodoro pare fosse il patriarca (almeno così lo chiama Manuele File, che gli dedicò tre carmi al pari del fratello) di un luogo non ancora identificato e che fu membro di una delegazione che l'imperatore Andronico II inviò al nipote Andronico III per rimproverarlo del suo comportamento.<ref>{{Cita libro|titolo=Testimone di quest'ultima vicenda è Giovanni VI Cantacuzeno, che nella sua Storia ricorda Teodoro Xanthopoulos come un uomo ''onorabile per la virtù, per la sagacità e l'istruzione. Si veda Ioannis Cantacuzeni Eximperatoris Historiarum Libri IV. Graece et Latine, cura Ludovici Schopeni, Volumen I, Bonnae, Impensis Weberi, 1828, p. 226.}}</ref>
L'opera più importante della produzione di Niceforo è senza dubbio l'''[[Historia ecclesiastica (Niceforo Callisto)|Historia ecclesiastica]]'', composta da diciotto volumi che trattano degli eventi che vanno dalla nascita di Cristo alla caduta dell'usurpatore bizantino Foca nel [[610]]. È molto probabile che, almeno inizialmente, Niceforo avesse intenzione di spingersi sino al 911 (al regno del sovrano [[Dinastia macedone|macedone]] [[Leone VI il Saggio]]), visto che all'interno del primo capitolo del Libro I egli accenna al contenuto di cinque ulteriori libri (XIX-XIII), purtroppo perduti - o forse mai scritti.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Sebastiano Panteghini|titolo=Die Kirchengeschichte des Nikephoros Kallistos Xanthopoulos|rivista=Ostkirchliche Studien|volume=58|p=248-266}}</ref>
▲
Di quest'opera è pervenuto un solo manoscritto che ha una storia alquanto travagliata: se ne impossessò un soldato turco che lo trafugò dalla [[Biblioteca Corviniana]] di [[Buda]] ai tempi del re [[Mattia Corvino]] (1443 - 1490). Apparve qualche tempo dopo a [[Istanbul]] dove fu acquistato da un cristiano, e infine finì nella [[Biblioteca Nazionale Austriaca|biblioteca imperiale di Vienna]].
Un tempo si attribuivano a Niceforo Callisto altri cinque libri della storia ecclesiastica concernenti il periodo che va dalla morte di [[Leone VI il Saggio|Leone sesto il Saggio]] fino al [[911]]; ma, poiché mai trovati o menzionati in opere di altri autori, la critica attuale tende a pensare che essi non furono mai scritti.
Riga 31 ⟶ 48:
== Bibliografia ==
'''Fonti primarie'''
* [[Jacques Paul Migne|Migne]], ''[[Patrologia Graeca]]'' vol. 145 – Testo greco e tradotto al latino▼
* ''Nicephori Callisti Xanthopouli Historia Ecclesiastica.'' V. 1: libros 1-6 complectens, a cura di A. Berger, Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2022 (''Corpus Fontium Historiae Byzantinae'' 57/1).
* ''Nicephori Callisti Xanthopuli, scriptoris vere Catholici, Ecclesiasticae historiae libri decem & octo:'' sacratissimi Romanorum regis Ferdinandi liberalitate, opera verò ac studio doctiss. viri Ioannis Langi, consiliarii regii, è Graeco in Latinum sermonem translati, nuncque primùm in lucem editi, Basileae, ex officina Ioanni Oporini, 1553.
* ''L’Histoire ecclesiastique de Nicefore fils de Calliste Xanthopoulois, autheur grec, traduicte nouvellement du latin en françois:'' Laquell contient en dixhuit livres, les principales affaires Chrestiennes, des le temps ausquel nostre Seigenur Iesus Christ s’apparut, ayant prins chair humaine, iusques à sixcensvingtcinq ans ensuyans...A Paris, chez Sebastien Nivelle, 1567.
* ''L’Histoire ecclesiastique de Nicefore fils de Calliste Xanthopoulois, autheur grec, traduicte nouvellement du latin en François''... De nouveau corrigee et mise en meilleur François qu’auparavant, per deux Docteurs en la faculté de Theologie à Paris, A Paris, pour Jean Borel, 1578.
* ''Kirchen Histori Nicephori Callisti deß Hochberüembten Cristlischen Kirchenscribeten'': in achtzehen Bücher verfaßt...Den Bolgeboznen herzn/herzn Marren Fuggern den Eltern/freyherzn von Kirchberg unnd Meissenhozn/ Komischer Keyserlicher Mayestat...Getrudt zu Ingolstad/durch David Sartorium, 1588.
* ''Nikephorou Kallistou...Ekklesiastikes historias biblia 18. Nicephori Callisti filii Xanthopouli Ecclesiasticae historiae libri 18''. In duos tomos distincti, ac Graecè nunc primùm editi...Lutetia Parisiorum: sumptibus Sebastiani & Gabrielis Cramoisy, via Iacobaea, sub Ciconiis, 1630.
▲* [[Jacques Paul Migne|Jacques-Paul Migne]], ''[[Patrologia Graeca]]'' vol. 145
* Jean François Boissonade (a cura di), ''ΝΙΚΗΦΟΡΟΥ ΤΟΥ ΧΟΥΜΝΟΥ ΕΠΙΣΤΟΛΑΙ'', in ''Anecdota Nova'', Parisiis, apud Dumont, Biblipolam, 1844.
* Rodolphe Guilland (a cura di), ''Correspondence de Nicéphore Grégoras. Texte édité et traduit par Rodolphe Guilland'', Paris, Société d’Édition «Les Belles Lettres», 1927.
* ''Manuelis Philae Carmina, Volumen Posterius''...nunc primum edidit E. Miller, Exucusum in Typographeo Imperiali, Imperatoris Permissu, Parisiis,1857.
'''Fonti bibliografiche'''
* Charles Astruc, ''Autour de l’édition princeps de l’Histoire eccle- siastique de Nicéphore Calliste Xanthopoulos'', in «Scriptorium''» 6/2, 1952, pp. 252-259.''
* Cosimo Bettoni, ''Niceforo Callisto Xanthopoulos e la fama della sua Historia ecclesiastica, fonte storica e strumento di dibattito confessionale nell’Europa della prima età moderna (1553-1630)'', 2024, https://thesis.unipd.it/handle/20.500.12608/68735
* Cosimo Bettoni, ''Contra haereticos et adversus Papam. L'Historia ecclesiastica di Niceforo Callisto e l'età moderna'', in «Misinta» 62, 2024, pp. 87-94.
* Mary Cunningham, Jeffrey Featherstone e Sophia Georgiopoulou, ''Theodore Metochites’s Poem to Nikephoros Kallistos Xanthopoulos'', in «Harvard Ukrainian Studies» 7, 1983, pp. 100- 116.
* Stravoula Constantinou, ''A Rewriter at Work. Nikephoros Xanthopoulos and the Pege Miracles'', in ''Metaphrasis: A Byzantine Concept of Rewriting and Its Hagiographical Products'', a cura di S. Constantinou, Leiden, Brill, 2020, pp. 324-342.
* S. Efthymiadis, ''Plutarch’s Reception in the Work of Nikephoros Xanthpoulos'', in ''Brill’s Companion to the Reception of Plutarch'', a cura di S. Xenophontos e K. Oikonomopoulou, Leiden, Brill, 2019, pp. 324-339.
* Gunter Gentz e Friedhelm Winkelmann, ''Die Kirchengeschichte des Nicephorus Callistus Xanthopulus und ihre Quellen'', Berlin, Akademie Verlag, 1966.
* Christian Gastgeber, ''Die'' ''Kirchengeschichte des Nikephoros Kallistos Xanthopoulos. Ihre Entdekung und Verwendung in der Zeit der Reformation'', in «Ostkirchliche Studien» 58, 2009, pp. 237-247
* Christian Gastgeber, ''Miscellanea Codicum Graecorum Vindobonensium II'', Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2014, pp. 291-310.
* Christian Gastgeber e Sebastiano Panteghini (a cura di), ''Ecclesiastical History and Nikephoros Kallistou Xanthopoulos: Proceeding of the International Symposium, Vienna 15-19th Dec., 2011'', Wien, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2015.
* Pantelis Golitsis, ''Nicéphore Calliste Xantho- poulos, Élève de Georges Pachymère'', in ''Le livre manuscript grec. Écritures, matériaux, histoire.'' (''TM'' 24/1), a cura di B. Mondrain e M. Cronier, Paris, Association des Amis du Centre d’Histoire et Civilisation de Byzance, 2020, pp. 305-315.
* Anthony Grafton, ''Western Humanist and Byzantine Historians'', in ''The Invention of Byzantium in Early Modern Europe'', a cura di N. Aeschenbrenner e J. Ransohoff, Washington D.C., Dumbarton Oaks Pub Service, 2022, pp. 83-84.
* Rodolphe Guilland (a cura di), ''Correspondence de Nicéphore Grégoras. Texte édité et traduit par Rodolphe Guilland'', Paris, Société d’Édition «Les Belles Lettres», 1927, pp. 386-387.
* Franco Mormando, ''Pestilence, Apostasy, and Heresy in Seventeenth Century Rome'' in Idem e T. Worcester (a cura di), ''Piety and Plague from Byzantium to the Baroque'', Truman University Press, Kirksville, 2007, pp. 265-271.
* Leonora Neville, ''Guide to Byzantine Histori- cal Writing'', Cambridge, Cambridge University Press, 2018, pp. 260-265.
* Sebastiano Panteghini, ''Die Kirchengeschichte des Nikephoros Kallistos Xanthopoulos'', in «Ostkirchliche Studien» 58, 2009, pp. 248-266.
* Erich Trapp e altri, ''Prosopoographisches Lexikon der Palaiologenzeit'', voce ''Ξανθόπουλος, Νικηφόρος Κάλλιστος'' (v. 20826).
* Friedhelm Winkelmann, ''Zur Bedeutung der Kirchengeschichte des Nikephoros Kallistos Xanthopoulos'' in «Jahrbuch der Österreichi- schen Byzantinistik''»'' 44, 1994, pp. 439-440.
== Altri progetti ==
Riga 37 ⟶ 98:
== Collegamenti esterni ==
* {{Britannica 1911|source=Nicephorus Callistus Xanthopoulos}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|
[[Categoria:Storici del cristianesimo]]
[[Categoria:Letteratura bizantina]]
<references />
|