Homogyne: differenze tra le versioni
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|immagine=Homogyne alpina a3.jpg
|didascalia=''[[Homogyne alpina]]'' (Tossilaggine alpina)
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|regno=[[Plantae]]
|dominio=[[Eukaryota]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|ordine=[[Asterales]]
|famiglia=[[Asteraceae]]
|sottofamiglia=[[Asteroideae]]
|tribù=[[Senecioneae]]
|sottotribù=[[Tussilagininae]]
|genere=''' Homogyne'''
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|tribùFIL=[[Senecioneae]]
|genereFIL= ''' Homogyne'''
|genereautoreFIL= [[Alexandre Henri Gabriel de Cassini|Cass.]], [[1816]]
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=
|binome=
|bidata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Specie]]
|suddivisione_testo=
* ''[[Homogyne alpina]]''
* ''[[Homogyne
* ''[[Homogyne
}}
'''''Homogyne''''' <small> [[Alexandre Henri Gabriel de Cassini|Cass.]], [[1816]] </small> è un genere di [[
==Etimologia==
Il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] (''Homogyne'' = simile a femmina) è stato attribuito dal botanico e naturalista francese [[Alexandre Henri Gabriel de Cassini]] (1781 – 1832) in una pubblicazione del 1816 e indica la grande somiglianza (soprattutto nello [[stilo (botanica)|stilo]]), nei [[capolino|capolini]] di queste piante, tra i fiori femminili periferici e quelli [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] centrali.<ref name="cita-Motta-pag469">{{cita|Motta 1960|pag. 469
==
[[File:Homogyne discolor.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento
[[File:Homogyne alpina a4.jpg|upright=0.7|thumb|Le foglie<br>''[[Homogyne alpina]]'']]
[[File:Homogyne alpina ENBLA05.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br>''[[Homogyne alpina]]'']]
'''Habitus'''. Le [[specie]] di questo genere hanno un [[habitus (botanica)|habitus]] di tipo [[erba]]ceo perenne con altezze minime (mediamente 10 – 30 cm). La forma biologica del genere è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita rosulata]] (''H ros''); ossia sono piante perenni, con [[Gemma (botanica)|gemme]] svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve, con le foglie disposte a formare una rosetta [[Glossario botanico#B|basale]].<ref>{{cita|Pignatti 1982|vol. 3, pag. 1}}.</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag. 517}}.</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 216}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 503}}.</ref>
'''Radici'''. Le [[Radice (botanica)|radici]] sono secondarie da [[rizoma]].
'''Fusto'''.
* Parte [[Glossario botanico#I|ipogea]]: la parte sotterranea consiste in un [[rizoma]] strisciante.
* Parte [[Glossario botanico#E|epigea]]: il [[Fusto (botanica)|fusto]] (un unico stelo che porta generalmente un solo fiore) è eretto-ascendente e semplice. Nella parte basale può essere [[Glossario botanico#P|pubescente]].
'''Foglie'''. Le [[Foglia|foglie]] sono sia [[Glossario botanico#B|basali]] che [[Glossario botanico#C|cauline]] disposte in modo alternato.
* Foglie [[Glossario botanico#B|basali]]: le foglie radicali sono coriacee (rugose o lisce) ma brillanti nel colore verde intenso della pagina superiore. Quella inferiore può essere verde oppure bianco-[[Glossario botanico#T|tomentose]]. La superficie è [[Glossario botanico#G|glabra]], sono inoltre [[Glossario botanico#P|pubescenti]] lungo le nervature, mentre il bordo è dentato-[[Glossario botanico#C|crenato]] o lobato. La forma della lamina in genere è largamente [[Glossario botanico#C|cordata]] o reniforme e con una notevole insenatura al centro della base, ossia all'inserimento del [[picciolo]]. Queste foglie sono raccolte in [[Glossario botanico#R|rosette basali]] alla base dello scapo fiorale e appaiono insieme alla fioritura (contrariamente alle [[specie]] di altri generi vicini come ''[[Tussilago]]'' e ''[[Petasites]]'' le cui foglie si fanno vedere a fioritura finita).
* Foglie [[Glossario botanico#C|cauline]]: il [[Fusto (botanica)|fusto]] possiede due-tre brevi [[Brattea|brattee]] (o foglie squamiformi) distanziate una dall'altra.
'''Infiorescenza'''. Le [[Glossario botanico#S|sinflorescenze]] sono composte da un solo capolino (raramente due). Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] vere e proprie sono formate da un [[Fiore delle Asteraceae|capolino]] terminale lungamente peduncolato di tipo [[Glossario botanico#R|radiato]]. Alla base dell'involucro (la struttura principale del capolino) può essere presente (ma non sempre) un calice formato da alcune brattee fogliacee. I capolini sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]], con forme cilindriche, composto da diverse [[Glossario botanico#B|brattee]], al cui interno un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni [[Fiore delle Asteraceae|del raggio]] e quelli più interni [[Fiore delle Asteraceae|del disco]]. Le brattee sono disposte in modo più o meno embricato di solito su una sola serie e possono essere connate alla base. Il ricettacolo, a volte alveolato, è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è convessa, piatta o conica.
'''Fiori'''. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Sono inoltre [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], più precisamente i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]] (quelli [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]]) sono femminili; in realtà, nelle specie di questo genere alla periferia sono presenti dei fiori femminili, ma sono sempre del tipo tubuloso ma più filiformi; mentre quelli del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] e [[Glossario botanico#A|actinomorfi]]) sono bisessuali ("perfetti").
* [[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref name=Judd520>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>
* [[Calice (botanica)|Calice]]: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* [[Corolla]]: nella parte inferiore i [[petali]] della corolla sono saldati insieme e formano un tubo. In particolare le corolle dei fiori del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]) terminano con delle fauci dilatate a raggiera con cinque brevi lobi più o meno patenti. Tutti i fiori sono profondamente divisi. Il colore delle corolle è bianco o rosa o bruno-porporino.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 con dei filamenti liberi. La parte basale del collare dei filamenti può essere dilatata. Le [[antere]] invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo [[Glossario botanico#S|stilo]]. Le antere sono senza coda ("ecaudate"). La struttura delle antere è di tipo tetrasporangiato, raramente sono bisporangiate. Il tessuto endoteciale è radiale o polarizzato. Il [[polline]] è [[Polline|tricolporato]] (tipo "helianthoid").<ref>{{cita|Strasburger 2007|vol. 2, pag. 760}}.</ref>
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo [[Stilo (botanica)|stilo]] è biforcato con due [[Stigma (botanica)|stigmi]] nella parte apicale (le due estremità sono arcuate) e ben sporgente dal tubo [[Corolla|corollino]]. La forma degli stigmi varia da subtroncata a ottusa; possono essere penicillate. L'apice degli [[Glossario botanico#S|stimmi]] possono essere arrossati. Le superfici stigmatiche sono continue. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
'''Frutti'''. I [[Frutto|frutti]] sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. La forma degli acheni è lineare; la superficie è percorsa da 5 - 10 coste longitudinali e può essere [[Glossario botanico#G|glabra]] o talvolta [[Glossario botanico#P|pubescente]]. Non sempre il [[Glossario botanico#C|carpoforo]] è distinguibile. Il pappo è formato da numerose setole snelle, bianche (peli semplici); possono essere sia persistenti che caduche; possono inoltre essere connate alla base.
== Biologia ==
'''Impollinazione''': l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).<br>
'''Riproduzione''': la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).<br>
'''Dispersione''': i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del [[Glossario botanico#P|pappo]] il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
== Distribuzione e habitat ==
La distribuzione di questo genere è prevalentemente montano-europea: nelle [[Alpi]], negli [[Appennini]] del nord, e nei vari rilievi europei dai [[Pirenei]] fino ai [[Carpazi]]. Nelle pianure (non sotto i 200 {{m s.l.m.}}) sono presenti in [[Austria]], nel [[Montenegro]] e in [[Transilvania]]. Mentre l'[[habitat]] tipico sono i pascoli alpini, ma anche le [[Brughiera|brughiere]] e i boschi ([[Pineta|pinete]] e [[Juniperus|gineprai]]). Sui rilievi, queste piante, possono frequentare delle "stazioni" fino ad una altitudine di {{formatnum:3000}} {{m s.l.m.}}.
<br>
Tutte le [[specie]] di questo genere vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'[[habitat]], al [[Substrato (ecologia)|substrato]] e alla diffusione delle specie alpine<ref>{{cita|Flora Alpina|pag. 526}}.</ref>.
{| class="wikitable" style="width:99%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
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||''[[Homogyne sylvestris|H. sylvestris]]''||14||montano<br>subalpino||Ca||basico||basso||secco||G1 G4 H2 I1 I2||UD
|-
|colspan=9|
<div style="background-color:##EFEFEF; letter-spacing:0.1em; color:gray; font-size: 80%;">
;Legenda e note alla tabella.
'''[[Substrato (ecologia)|Substrato]]''': con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili).<br>
Zona alpina: vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).<br/>
'''[[Fitosociologia|Comunità vegetali]]''': 10 = comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite; 14 = comunità forestali.<br/>
'''[[Habitat|Ambienti]]''': C3 = ghiaioni, morene e pietraie; C4 = campi solcati; F3 = prati e pascoli mesofili e igrofili; F5 = praterie rase subalpine e alpine; F6 = vallette nivali; G1 = lande e popolamenti a lavanda; G4 = arbusteti e margini dei boschi; H1 = ontaneti verdi, saliceti subalpini; H2 = boscaglie di pini montani; I1 = boschi di conifere; I2 = boschi di latifoglie.
</div>
|}
==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza
===
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù [[Tussilagininae]] della tribù [[Senecioneae]] (una delle 21 tribù della sottofamiglia [[Asteroideae]]). La sottotribù descritta in tempi moderni da Bremer (1994), dopo le analisi di tipo [[Filogenesi|filogenetico]] sul [[DNA]] del [[plastidio]] (Pelser et al., 2007) è risultata [[Parafilia (filogenesi)|parafiletica]] con le sottotribù [[Othonninae]] e [[Brachyglottidinae]] [[Clade|annidiate]] al suo interno. Attualmente con questa nuova circoscrizione la sottotribù Tussilagininae [[Stricto sensu|s.s.]] risulta suddivisa in quattro subcladi.<ref name=FS/>
Le “Tossilaggine”, tradizionalmente, fanno parte della [[sottofamiglia]] delle "Tubiflore" (o attualmente [[Asteroideae]]); [[sottofamiglia]] caratterizzata dall'avere [[Capolino|capolini]] con fiori [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] al centro ed eventualmente fiori [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]] alla periferia, [[Glossario botanico#B|brattee]] dell'[[Fiore delle Asteraceae|involucro]] ben sviluppate e [[frutto|frutti]] con [[Pappo (botanica)|pappo]] biancastro e morbido. Il genere di questa voce appartiene a un subclade abbastanza ben supportato comprendente i generi ''[[Endocellion]]'', ''Homogyne'', ''[[Petasites]]'' e ''[[Tussilago]]''. Questi generi prediligono climi temperato/boreali in areali prevalentemente settentrionali e con una distribuzione eurasiatica con un unico rappresentante nel [[Nord America]], vale a dire il polimorfo ''[[Petasites frigidus]]''.<ref name=FS/>
I caratteri distintivi del genere '' Homogyne'' sono:<ref name=KJ/><ref name=PIN/>
:* i capolini (più o meno disciformi) sono scaposi lungamente peduncolati.
:* i fiori periferici sono pochi e colorati di porpora (raramente bianco-rosati).
:* le foglie sono contemporanee alla fioritura.
:* i fiori centrali del capolino sono ermafroditi.
Il [[numero cromosomico]] delle specie di questo genere è: 2n = 56, 58, 60, 120, 130, 140 e 160.<ref name=KJ/> In particolare le specie italiane possono essere suddivise in due serie poliploidi con base x = 10: ''H. sylvestris'' e ''H. discolor'' sono esaploidi con 2n = 60; mentre ''H. alpina'' è 12-ploide con 2n = 120.<ref name=PIN>{{cita|Pignatti 2018|vol. 3, pag. 884}}.</ref>
===Elenco delle specie===
Questo genere ha 3 specie:<ref name=KEW/>
* ''[[Homogyne alpina]]'' <small>(L.) Cass.</small>
* ''[[Homogyne discolor]]'' <small>Cass.</small>
* ''[[Homogyne sylvestris]]'' <small>(Scop.) Cass.</small>
===Specie spontanee della flora italiana===
Per meglio comprendere ed individuare le varie [[specie]] del [[Genere (tassonomia)|genere]] (solamente per le [[specie]] spontanee della flora italiana) l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche:<ref>{{cita|Pignatti|pag. 112}}.</ref>
* '''1A''': nelle foglie basali l'insenatura del [[picciolo]] è molto pronunciata (fino a ¼ della lamina), e sono divise in 5 – 9 lobi (quelli centrali hanno 3 denti);
:::::* '''''[[Homogyne sylvestris]]''''' <small>(Scop.) Cass.</small> - Tossilaggine illirica: l'altezza varia da 15 a 25 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita rosulata]] (''H ros''); il [[Corologia|tipo corologico]] è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Orofita – Sud Est Europeo'']]; l'[[habitat]] tipico sono i boschi misti di [[Abies alba|Abete bianco]] e [[Fagus|Faggio]]; la diffusione sul territorio italiano è circoscritta alle [[Alpi Giulie]] e alla [[Carnia]] ed è considerata specie rara; l'altitudine vegetazionale è compresa tra 200 e {{formatnum:1500}} {{m s.l.m.}}.
* '''1B''': le foglie centrali sono intere, al più il bordo è dentellato (o [[Glossario botanico#C|crenato]]) in modo superficiale;
:* '''2A''': la pagina inferiore delle foglie basali è colorata di verde chiaro con dei peli ghiandolari;
:::::* '''''[[Homogyne alpina]]''''' <small>(L.) Cass.</small> - Tossilaggine alpina: l'altezza varia da 15 a 25 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita rosulata]] (''H ros''); il [[Corologia|tipo corologico]] è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Orofita – Centro Europeo'']]; l'[[habitat]] tipico sono i boschi, le [[Brughiera|brughiere]] a [[Rododendro|rododendri]] e i nardeti (associazione con piante della [[specie]] ''[[Nardus stricta]]''); la diffusione sul territorio italiano è solo sulle [[Alpi]] e [[Appennini]] settentrionali; l'altitudine vegetazionale è compresa tra 800 e {{formatnum:2200}} {{m s.l.m.}}.
:* '''2B''': la pagina inferiore delle foglie basali è bianco-[[Glossario botanico#T|tomentosa]] (peli infeltriti);
:::::* '''''[[Homogyne discolor]]''''' <small>(Jacq.) Cass.</small> - Tossilaggine bianca: l'altezza varia da 5 a 15 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita rosulata]] (''H ros''); il [[Corologia|tipo corologico]] è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Endemica – Est Alpica'']]; l'[[habitat]] tipico sono le vallette nivali e le zone lungamente innevate; la diffusione sul territorio italiano è relativa alle [[Alpi Orientali]] ed è considerata specie rara; l'altitudine vegetazionale è compresa tra {{formatnum:1800}} e {{formatnum:2600}} {{m s.l.m.}}.
===Generi simili===
[[Genere (tassonomia)|Generi]] simili al ''Homogyne'' sono considerati ''[[Petasites]]'' e ''[[Tussilago]]'' (a dimostrazione di ciò basta ricordare che inizialmente [[Linneo]] aveva ampiamente confuso tra di loro le varie [[specie]] di questi tre [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref name="cita
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales|città=Berlin, [[Heidelberg]] |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita libro| autore=
* {{cita libro|autore=
* {{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia|anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |cid=Pignatti 1982 }}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12235 |autore=Alfonso Susanna et al. |titolo=The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019 |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=807-814 |cid= Susanna et al. 2020}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta| 1960| Federico Motta Editore| Milano |cid=Motta 1960 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Seconda edizione|anno=2018 |editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Pignatti 2018 }}
* {{cita libro|autore=F.Conti, G.Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5 |cid=Conti et al. 2005}}
* {{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |cid=Aeschimann et al. 2004}}
*{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole|città=Bologna }}
==Voci correlate==
*[[Generi di Asteraceae]]
==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* [https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:9405-1 '' Homogyne''] Royal Botanic Gardens KEW - Database
* {{cita web|http://
* {{cita web|http://
* {{cita web|http://www.
* {{cita web|http://www.homolaicus.com/scienza/erbario/utility/botanica_sistematica/hypertext/0855.htm#000000 |Botanica Sistematica|21-09-2009}}
* [http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=143937-3 ''Homogyne''] IPNI Database
* [https://web.archive.org/web/20090204061725/http://zipcodezoo.com/Key/Plantae/Homogyne_Genus.asp ''Homogyne''] ZipcodeZoo Database
{{portale
[[Categoria:
[[Categoria:Taxa classificati da Alexandre Henri Gabriel de Cassini]]
|