NASA: differenze tra le versioni

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|stemma = NASA logo.svg
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|didascalia = Quartiere Generale della NASA a Washington
|didascalia = Quartier generale della NASA
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|tipo = Agenzia governativa
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}}
La '''NASA''' ({{IPA|/ˈnaza/|it}}<ref>{{Dipi|NASA}}</ref>), [[acronimo]] di '''National Aeronautics and Space Administration''' (in [[lingua italiana|italiano]]: "''Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche''"), è l'[[agenzia governativa]] civile responsabile del [[programma spaziale]] degli [[Stati Uniti d'America]] e della [[ricerca scientifica|ricerca]] [[ingegneria aerospaziale|aerospaziale]] degli [[Stati Uniti d'America]].
 
Nei suoi primi dieci anni di attività la NASA costruì nuovi centri per la ricerca e sviluppo e per la gestione delle attività aerospaziali: il [[Goddard Space Flight Center]], il [[Manned Spacecraft Center]], il [[Kennedy Space Center]] e l'Electronics Research Center.
Dopo il [[Programma Apollo]] per l'esplorazione della [[Luna]], l'attività spaziale della NASA si è sviluppata attraverso il programma della stazione orbitale [[Skylab]], il lancio di numerose missioni di esplorazione del [[sistema solare]] con sonde automatiche e lo sfruttamento dello spazio orbitale terrestre con le navette [[Space Shuttle]] e supportando la costruzione della ISS ('''[[Stazione Spaziale Internazionale]]''').
 
Dopo il [[Programma Apollo]] per l'esplorazione della [[Luna]], l'attività spaziale si è sviluppata attraverso il programma della stazione orbitale statunitense [[Skylab]], il lancio di numerose missioni di esplorazione del [[sistema solare]] con [[Sonda spaziale|Sonde automatiche]], lo sfruttamento dello spazio orbitale terrestre con le navette [[Space Shuttle]] e la partecipazione alla costruzione della ISS ([[Stazione spaziale internazionale]]).
La perdita di due Space Shuttle con i relativi equipaggi e i tagli di bilancio hanno indotto la NASA ad accantonare i progetti per nuove esplorazioni lunari con equipaggio umano<ref name="the_times">{{Cita web|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article7011322.ece|titolo=Nasa reduced to pipe dreams as Obama cancels Moon flights|editore=The Times|accesso=17 settembre 2011}}</ref> e per l'invio di astronauti su [[Marte (astronomia)|Marte]], la cui esplorazione continuerà a essere demandata a sistemi robotizzati.<ref name="nasa_mars">{{Cita web|url=https://mars.jpl.nasa.gov/programmissions/overview/|titolo=Mars Exploration Program|editore=NASA|accesso=17 settembre 2011}}</ref> Il 14 settembre 2011 la NASA ha annunciato di aver selezionato il progetto per un nuovo sistema di trasporto con equipaggio umano, denominato SLS [[Space Launch System]], destinato a prendere il posto degli Space Shuttle.<ref name="nasa_sls">{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/index.html/|titolo=SLS Latest News|editore=NASA|accesso=17 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007193603/http://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/index.html|dataarchivio=7 ottobre 2011}}</ref>
 
La perdita di due Space Shuttle (1986 e 2003) con i relativi equipaggi, e i tagli di bilancio hanno indotto l'agenzia ad accantonare i progetti per nuove esplorazioni lunari con equipaggio umano<ref name="the_times">{{Cita web|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article7011322.ece|titolo=Nasa reduced to pipe dreams as Obama cancels Moon flights|editore=The Times|accesso=17 settembre 2011|dataarchivio=4 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110604180253/http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article7011322.ece|urlmorto=sì}}</ref> e per l'invio di astronauti su [[Marte (astronomia)|Marte]], la cui esplorazione continuerà a essere riservata a sistemi robotizzati.<ref name="nasa_mars">{{Cita web|url=https://mars.jpl.nasa.gov/programmissions/overview/|titolo=Mars Exploration Program|editore=NASA|accesso=17 settembre 2011}}</ref> Il 14 settembre 2011 ha annunciato di aver selezionato il progetto per un nuovo sistema di trasporto con equipaggio umano, denominato [[Space Launch System]], destinato a prendere il posto degli Space Shuttle.<ref name="nasa_sls">{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/index.html/|titolo=SLS Latest News|editore=NASA|accesso=17 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007193603/http://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/index.html}}</ref>
== Storia ==
 
== Fondazione ==
=== Dalla NACA alla NASA ===
Dal 1947 il [[National Advisory Committee for Aeronautics]] (NACA) aveva sperimentato aerei a razzo come il supersonico [[Bell X-1]]. All'inizio degli anni '50 fu lanciata una sfida per il lancio di un satellite artificiale per l'[[Anno geofisico internazionale|Anno Geofisico Internazionale]] (1957-1958), che portò, tra gli altri, al progetto statunitense [[Progetto Vanguard|Vanguard]]. Il lancio sovietico del primo satellite artificiale al mondo ([[Sputnik 1]]), avvenuto il 4 ottobre 1957, provocò negli Stati Uniti uno stimolo ai propri sforzi spaziali, ancora agli inizi. Il [[Congresso degli Stati Uniti]], allarmato dalla minaccia percepita alla sicurezza nazionale e dal primato tecnologico dell'Unione Sovietica (la "[[crisi dello Sputnik]]"), sollecitò un'azione immediata e rapida; il presidente [[Dwight D. Eisenhower]] propendeva per misure più preparate. Il 12 gennaio 1958 il NACA organizzò un "Comitato speciale per la tecnologia spaziale", guidato da Guyford Stever. Il 14 gennaio 1958 il direttore della NACA [[Hugh Latimer Dryden|Hugh Dryden]] pubblicò "Un programma di ricerca nazionale per la tecnologia spaziale" affermando:<ref>{{Cita web|url=http://aupress.au.af.mil/Books/Erickson/erickson.pdf|titolo=|data=|accesso=2020-05-04|dataarchivio=20 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090920093817/http://aupress.au.af.mil/Books/Erickson/erickson.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
La NASA nacque il 29 luglio [[1958]] con il National Aeronautic and Space Act firmato dall'allora presidente [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] e diventò operativa il 1º ottobre successivo, assorbendo struttura e competenze del [[National Advisory Committee for Aeronautics|NACA]] che fino a quel momento aveva gestito la ricerca aerospaziale.<ref name="nasa_glennan">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/Biographies/glennan.html|titolo=T. Keith Glennan|editore=NASA|accesso=18 settembre 2011}}</ref>
La NASA incorporò quindi gli 8000 impiegati del NACA assieme ai suoi 100 milioni di [[dollaro|dollari]] di budget annuale e alle infrastrutture, le principali delle quali erano il [[Langley Aeronautical Laboratory]], l'[[Ames Aeronautical Laboratory]] e il [[Lewis Flight Propulsion Laboratory]].<ref name="nasa_glennan"/>
Successivamente la NASA incorporò o comunque assunse il controllo dell'Army Ballistic Missile Agency (ABMA) poi rinominato in [[Marshall Space Flight Center]] e del [[Jet Propulsion Laboratory]].<ref name="nasa_glennan"/><ref name="NASA_Historical_V1">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4012v1.pdf/|titolo=NASA Historical Data Book 1958-1968 Vol. 1|editore=NASA|accesso=25 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111018042938/http://history.nasa.gov/SP-4012v1.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2011}}</ref>
Il primo amministratore della NASA fu [[Keith Glennan|T. Keith Glennan]] che restò in carica fino al 20 gennaio [[1961]].<ref name="nasa_glennan"/><ref name="nasa_admin">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/prsnnl.htm|titolo=Biographies of NASA Administrators|editore=NASA|accesso=4 ottobre 2011}}</ref>
 
{{citazione|È di grande urgenza e importanza per il nostro paese sia dal punto di vista del nostro prestigio come nazione sia dalle necessità militari che questa sfida sia affrontata da un energico programma di ricerca e sviluppo per la conquista dello spazio ... di conseguenza ho proposto che la ricerca scientifica sia di competenza di un'agenzia civile nazionale ... Il NACA è in grado, attraverso una rapida estensione ed espansione dei suoi sforzi, di fornire la leadership nella tecnologia spaziale.|[[Hugh Dryden]], ''Programma di ricerca nazionale per la tecnologia spaziale''|It is of great urgency and importance to our country both from consideration of our prestige as a nation as well as military necessity that this challenge be met by an energetic program of research and development for the conquest of space ... It is accordingly proposed that the scientific research be the responsibility of a national civilian agency ... NACA is capable, by rapid extension and expansion of its effort, of providing leadership in space technology.|lingua=en}}
=== La corsa allo spazio ===
{{vedi anche|Corsa allo spazio}}
[[File:Launch of Friendship 7 - GPN-2000-000686.jpg|thumb|20 febbraio 1962: Il lancio della [[Mercury-Atlas 6]] con [[John Glenn]] a bordo]]
 
Il 29 luglio 1958 [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]] firmò il National Aeronautics and Space Act, la legge che istituiva la NASA.<ref>{{Cita libro|nome=United States Congress Senate Committee on Armed Services Subcommittee on Military|cognome=Construction|titolo=Fiscal Year 1958 Supplemental Military Construction Authorization (Air Force).: Hearings, Eighty-fifth Congress, Second Session, on H.R. 9739. January 21, 24, 1958|url=https://books.google.com/books/about/Fiscal_year_1958_supplemental_military_c.html?id=N-IPAAAAIAAJ|accesso=2020-05-04|data=1958|editore=U.S. Government Printing Office|lingua=en}}</ref> Quando iniziò le operazioni il 1º ottobre 1958, la NASA assorbì il NACA, i suoi 8.000 dipendenti, un bilancio annuale di 100 milioni di dollari, tre importanti laboratori di ricerca (Langley Aeronautical Laboratory, Ames Aeronautical Laboratory e Lewis Flight Propulsion Laboratory) e due piccole strutture di prova.<ref>{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/Biographies/glennan.html|titolo=T. Keith Glennan|accesso=2020-05-04|dataarchivio=14 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170214234112/http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/Biographies/glennan.html|urlmorto=sì}}</ref>
La decisione di creare la NASA era stata dettata dall'esigenza di affrontare la sfida per la conquista dello [[Spazio (astronomia)|spazio]] che contrapponeva le due superpotenze mondiali, Stati Uniti e [[Unione Sovietica]] e che prese il nome di [[corsa allo spazio]].
La sfida si collocava nell'ambito della [[Guerra Fredda]] ed ebbe inizio il 4 ottobre [[1957]], quando l'Unione Sovietica lanciò in [[orbita]] il primo [[satellite artificiale]], lo [[Sputnik 1]], del peso di {{M|83|k|g}}. Il successo sovietico fu percepito dagli Stati Uniti come una grave sconfitta sia nel campo tecnico-scientifico che in quello politico-militare e provocò un vero e proprio shock passato alla storia come la [[crisi dello Sputnik]].<ref name="nasa_sputnik">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/sputnik/sputorig.html|titolo=Sputnik and the origins of tha Space Age|editore=NASA|accesso=19 settembre 2011}}</ref>
Circa 2 anni prima, il 29 luglio [[1955]] il presidente statunitense Dwight D. Eisenhower aveva reso pubblico il [[Vanguard (vettore)|progetto Vanguard]] con il quale la [[United States Navy|Marina degli Stati Uniti]] intendeva collocare in orbita un piccolo satellite artificiale del peso di 1,5&nbsp;kg tra il 1º luglio [[1957]] e il 31 dicembre [[1958]], ovvero durante l'[[Anno geofisico internazionale]]. Con il lancio dello Sputnik l'Unione Sovietica era arrivata prima al traguardo.
Il 3 novembre i sovietici lanciarono lo [[Sputnik 2]] che pesava 500&nbsp;kg e ospitava la cagnetta [[Laika]], primo essere vivente ad affrontare l'[[assenza di peso]].
 
Elementi della [[Army Ballistic Missile Agency|Army Balistic Missile Agency]] (ABMA) e del laboratorio di ricerca navale degli Stati Uniti furono incorporati nella NASA. Un contributo significativo nei programmi della NASA nella corsa allo spazio con l'Unione Sovietica fu la tecnologia del programma missilistico tedesco guidato da [[Wernher von Braun]],<ref>{{Cita web|url=http://history.msfc.nasa.gov/vonbraun/recollect-childhood.html|titolo=Recollections of Childhood/Early Experiences in Rocketry|data=2009-07-09|accesso=2020-05-04|dataarchivio=21 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120821180149/http://history.msfc.nasa.gov/vonbraun/recollect-childhood.html|urlmorto=sì}}</ref> che ora lavorava per l'ABMA. Anche precedenti ricerche all'interno della US Air Force e molti dei primi programmi spaziali dell'ARPA furono trasferiti alla NASA. Nel dicembre del 1958 la NASA assunse il controllo del [[Jet Propulsion Laboratory]], un centro di ricerca in appalto gestito dal [[California Institute of Technology]].
Il 6 dicembre gli Stati Uniti tentarono il loro primo lancio con un razzo [[Vanguard (vettore)|Vanguard]], che però esplose durante la fase di ascensione.<ref name="nasa_sputnik"/> Il fallimento rinfocolò le polemiche tra Marina ed [[United States Army|Esercito]]. Anche quest'ultimo, infatti, in quegli anni stava portando avanti un proprio progetto con l'intento di lanciare un satellite chiamato [[Explorer 1]]. Si trattava di un'idea di [[Wernher von Braun]], il progettista di [[razzo|razzi]] tedesco che al servizio di [[Adolf Hitler|Hitler]] aveva realizzato le [[V2 (Aggregat 4)|V2]] per poi passare, finita la [[seconda guerra mondiale|guerra]], agli Stati Uniti. Per recuperare parte del tempo perduto gli scienziati americani intensificarono gli sforzi per allestire nel più breve tempo possibile un vettore in grado di lanciare in orbita l'Explorer e realizzarono il razzo [[Jupiter-C]], lanciato il 31 gennaio [[1958]].<ref name="nasa_sputnik"/>
La Marina riuscì infine a lanciare il suo primo satellite, il [[Vanguard 1]], il 17 marzo [[1958]], al quale si deve la conferma scientifica dell'esistenza delle [[fasce di van Allen]].<ref name="nasa_sputnik"/>
Malgrado il successo delle due missioni, restava il distacco tra Stati Uniti e Unione Sovietica in termini di massa lanciata: infatti l'Explorer 1 pesava soltanto 14&nbsp;kg e il Vanguard 1 pesava appena 1,5&nbsp;kg.
 
== Programmi spaziali ==
Il [[Congresso degli Stati Uniti]], allarmato dai successi sovietici, premette sul presidente [[Dwight D. Eisenhower]] affinché ci fosse una risposta immediata. Si giunse così alla decisione di riunire programmi e risorse sotto una nuova agenzia federale per le attività spaziali civili, la "National Aeronautics and Space Administration" (NASA) che incorporò la NACA e alcuni settori di ricerca delle forze armate, tra cui il gruppo di lavoro diretto da Von Braun che contava 5000 addetti.<ref name="nasa_glennan"/><ref name="NASA_Historical_V1"/>
La NASA ha condotto molti programmi di volo spaziale con equipaggio e senza equipaggio nel corso della sua storia. I programmi senza equipaggio lanciarono i primi [[Satellite artificiale|satelliti artificiali]] americani nell'orbita terrestre per scopi scientifici e di comunicazione e inviarono sonde scientifiche per esplorare i pianeti del [[sistema solare]], a partire da [[Venere (astronomia)|Venere]] e [[Marte (astronomia)|Marte]]. I programmi con equipaggio mandarono i primi astronauti americani in [[orbita terrestre bassa]], vinsero la [[corsa allo spazio]] con l'[[Unione Sovietica]] facendo sbarcare dodici uomini sulla Luna dal 1969 al 1972 nel [[programma Apollo]], svilupparono lo Space Shuttle un veicolo semi-riutilizzabile e svilupparono la [[Stazione spaziale internazionale]] con la cooperazione di diverse altre nazioni, tra cui la Russia post-sovietica. Alcune missioni includono aspetti sia con equipaggio che senza equipaggio, come la [[sonda Galileo]], che è stata dispiegata dagli astronauti nell'orbita terrestre prima di essere inviata senza equipaggio verso Giove.
La nuova agenzia iniziò le sue attività nell'ottobre del 1958. Il suo primo amministratore fu Thomas Keith Glennan e con l'arrivo di Von Braun questi assunse la direzione delle attività tecniche.<ref name="nasa_glennan"/><ref name="nasa_sputnik"/>
 
=== Programmi con equipaggio ===
I programmi sperimentali di aeromobili a propulsione avviati dalla NACA sono stati estesi dalla NASA come supporto per i voli spaziali con equipaggio. Questo è stato seguito da un programma di capsule spaziali per un solo uomo e, a sua volta, da un programma per capsule per due uomini. Reagendo alla perdita del prestigio nazionale e ai timori per la sicurezza causati dai primi indizi nell'esplorazione spaziale da parte dell'Unione Sovietica, nel 1961 il presidente [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] propose l'ambizioso obiettivo "di far sbarcare un uomo sulla Luna entro la fine degli [[Anni 1960|anni '60]], e riportandolo in salvo sulla Terra". Questo obiettivo è stato raggiunto nel 1969 dal [[programma Apollo]] e la NASA ha pianificato attività ancora più ambiziose che dovrebbero portare a una missione umana su [[Marte (astronomia)|Marte]]. La riduzione della minaccia percepita e il cambiamento delle priorità politiche hanno causato quasi immediatamente la conclusione della maggior parte di questi piani. La NASA rivolse la sua attenzione a un laboratorio spaziale temporaneo e ad una navetta orbitale terrestre semi riutilizzabile. Negli anni '90 furono approvati finanziamenti per la NASA per lo sviluppo di una stazione spaziale orbitale terrestre permanente in collaborazione con la comunità internazionale, che ora includeva l'ex rivale, la [[Russia]] post-sovietica.
 
==== Velivolo X-15 ====
{{vedi anche|North American X-15}}
[[File:X-15 in flight.jpg|miniatura|[[North American X-15|X-15]] in volo|alt=|sinistra]]
Il North American X-15 era un velivolo di ricerca ipersonico sperimentale alimentato a razzo, sviluppato dalla NACA in collaborazione con la US Air Force e la Marina. Il design presentava una sottile fusoliera con carenature laterali contenenti carburante e primi sistemi di controllo computerizzati.<ref>{{Cita web|url=http://www.nasa.gov/centers/armstrong/news/FactSheets/FS-052-DFRC.html|titolo=NASA Dryden Fact Sheets - X-15 Hypersonic Research Program|autore=Yvonne Gibbs|sito=NASA|data=2015-08-13|lingua=en|accesso=2020-05-04|dataarchivio=14 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210114144725/https://www.nasa.gov/centers/armstrong/news/FactSheets/FS-052-DFRC.html|urlmorto=sì}}</ref> Dodici piloti sono stati selezionati per il programma dalla Air Force, Navy e NACA. Un totale di 199 voli furono effettuati tra il 1959 e il 1968, risultando il record mondiale ufficiale per la massima velocità mai raggiunta da un aereo a motore con equipaggio con una velocità massima di 7,273&nbsp;km / h. Il record di altitudine per X-15 è stato di 107,96&nbsp;km.<ref>{{Cita web|url=http://www.aerospaceweb.org/aircraft/research/x15/|titolo=Aerospaceweb.org {{!}} Aircraft Museum - X-15|accesso=2020-05-04}}</ref>
 
==== Programma Mercury (1958-1963) ====
Il primo compito della NASA fu quello di avviare un programma per l'esplorazione umana dello spazio.
{{vedi anche|Programma Mercury}}
Il [[programma Mercury|Progetto Mercury]] fu avviato nel 1958 con lo scopo di stabilire se l'uomo potesse viaggiare nello spazio.
Poco dopo l'inizio della [[corsa allo spazio]], uno degli obiettivi iniziale era quello di portare una persona in orbita terrestre il più presto possibile: il veicolo più adatto allo scopo era il missile più semplice che poteva essere lanciato. [[File:Launch of Friendship 7 - GPN-2000-000686.jpg|thumb|20 febbraio 1962: Il lancio della [[Mercury-Atlas 6]] con [[John Glenn]] a bordo]]
Il 12 aprile [[1961]] i sovietici segnarono un altro punto a proprio favore lanciando in orbita il primo essere umano, l'astronauta [[Yuri Gagarin]].<ref name="kennedy_apollo">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/moondec.html|titolo=The decision to go to the Moon...|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011}}</ref>
Il programma [[Man In Space Soonest|Man in Space Soonest]] della [[United States Air Force|US Air Force]] prese in considerazione molti progetti di veicoli spaziali con equipaggio, che spaziavano da aerei a razzo come l'X-15 a piccole capsule spaziali balistiche. Nel 1958, i concetti del piano spaziale furono eliminati a favore della capsula balistica. Quando la NASA fu creata lo stesso anno, vi fu il trasferimento del programma dell'aeronautica con il passaggio del nome a [[programma Mercury]]<ref>{{Cita web|url=http://www-pao.ksc.nasa.gov/history/mercury/mercury-overview.htm|titolo=The Mercury Program - Overview|data=2013-06-03|accesso=2020-05-04|dataarchivio=3 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603211738/http://www-pao.ksc.nasa.gov/history/mercury/mercury-overview.htm|urlmorto=sì}}</ref>. I primi sette astronauti furono selezionati tra i candidati dei programmi pilota di test della Marina e dell'Aeronautica. Il 5 maggio 1961, l'astronauta [[Alan Shepard]] divenne il primo americano nello spazio a bordo del [[Mercury-Redstone 3|Freedom 7]], lanciato da un booster Redstone su un volo balistico suborbitale di 15 minuti.<ref>{{Cita web|url=http://astronautix.com/craft/prot7969.htm|titolo=Project 7969|data=2011-10-11|accesso=2020-05-04|dataarchivio=11 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111011131311/http://astronautix.com/craft/prot7969.htm|urlmorto=sì}}</ref>
Il 5 maggio [[1961]] l'astronauta [[Alan Shepard]] fu il primo americano nello spazio, ai comandi della capsula [[Mercury-Redstone 3|Mercury 3]] lanciata in un [[volo suborbitale]] durato 15 minuti. Fu invece [[John Glenn]] il primo americano a compiere un'orbita attorno alla Terra il 20 febbraio [[1962]], durante la missione [[Mercury-Atlas 6|Mercury 6]].
 
Successivamente [[John Glenn]] divenne il primo americano ad essere lanciato in orbita: il 20 febbraio 1962 a bordo di [[Friendship 7]], lanciata tramite un razzo Atlas, completò tre orbite, cui seguirono altri tre voli orbitali.<ref>{{Cita web|url=http://www.nasa.gov/content/mary-jackson-biography|titolo=Mary Jackson Biography|data=2019-01-20|accesso=2020-05-04|dataarchivio=20 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190120155710/http://www.nasa.gov/content/mary-jackson-biography|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.nasa.gov/content/dorothy-vaughan-biography|titolo=Dorothy Vaughan Biography|autore=Sarah Loff|sito=NASA|data=2016-11-22|accesso=2020-05-04|dataarchivio=30 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181130144413/https://www.nasa.gov/content/dorothy-vaughan-biography/|urlmorto=sì}}</ref>
=== L'uomo sulla Luna ===
{{vedi anche|Programma Apollo}}
[[File:NASA Worm logo.svg|thumb|Altro logo della NASA utilizzato dal 1975 al 1992.]]
Il 25 maggio del [[1961]] il presidente statunitense John F. Kennedy annunciò al Congresso che gli Stati Uniti sarebbero riusciti a mandare i propri astronauti sulla Luna entro la fine di quel decennio.<ref name="kennedy_apollo"/>
La NASA avviò il [[Programma Gemini|progetto Gemini]] allo scopo di mettere a punto le tecnologie e le capacità operative necessarie per quell'impresa, in una corsa contro il tempo per battere i sovietici che avevano avviato un analogo progetto.<ref name="fas_sovietluna">{{Cita web|url=http://www.fas.org/spp/eprint/lindroos_moon1.htm|titolo=The Soviet manned lunar program|editore=FAS|accesso=21 settembre 2011}}</ref>
 
==== Programma Gemini (1961-1966) ====
Il compito di raggiungere la Luna fu invece affidato al [[Programma Apollo]], teorizzato già dal 1959<ref name="apollo_inizi">{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/centers/glenn/about/history/apollo_press_release.html|titolo=1969 Apollo 11 News Realease|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011}}</ref> ma ufficialmente avviato in concomitanza con l'annuncio di Kennedy.<ref name="kennedy_apollo"/>
{{vedi anche|Programma Gemini}}
Il programma fu articolato in una serie di test e missioni con e senza equipaggio umano e fu segnato da un tragico incidente che il 27 gennaio [[1967]] costò la vita a tre astronauti, uccisi da un incendio scoppiato durante una prova a terra in vista della missione [[Apollo 1]].<ref name="NASA_apollo1">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/Apollo204/|titolo=Apollo Mission Apollo 1|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011}}</ref>
[[File:Ed White performs first U.S. spacewalk - GPN-2006-000025-crop.jpg|miniatura|[[Edward White]] nella prima passeggiata spaziale americana|alt=|sinistra]]
Basato su studi per accrescere le capacità dei veicoli spaziali Mercury su voli di lunga durata, sviluppando tecniche di incontro spaziale e atterraggi di precisione sulla Terra, il programma Gemini fu avviato come programma per due persone nel 1962 per superare il vantaggio dei sovietici e sostenere il programma lunare con equipaggio Apollo. Il primo volo Gemini con equipaggio, [[Gemini 3]], fu pilotato da [[Gus Grissom]] e [[John Watts Young|John Young]] il 23 marzo 1965. Seguirono 9 missioni nel 1965 e nel 1966, dimostrando una capacità di resistenza di quasi quattordici giorni, con lo svolgimento di un'[[attività extraveicolare]] (EVA) e la raccolta di dati medici sugli effetti dell'assenza di gravità sull'uomo.<ref>{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4203/toc.htm|titolo=On the Shoulders of Titans: A History of Project Gemini|accesso=2020-05-04|dataarchivio=13 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100113132344/http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4203/toc.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Programma Apollo (1961-1972) ====
La NASA investì nel programma fino al 60%<ref name="NASA_Historical_V1"/> delle proprie risorse.
{{vedi anche|Programma Apollo}}Il 25 maggio [[1961]] il presidente statunitense [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] annunciò al Congresso che gli Stati Uniti sarebbero riusciti a mandare i propri astronauti sulla Luna entro la fine di quel decennio. Sebbene ufficializzato in concomitanza con l'annuncio del presidente Kennedy<ref name="kennedy_apollo">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/moondec.html|titolo=The decision to go to the Moon...|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011}}</ref>, il programma Apollo era già stato teorizzato dal 1959<ref name="apollo_inizi">{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/centers/glenn/about/history/apollo_press_release.html|titolo=1969 Apollo 11 News Realease|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011|dataarchivio=27 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111127003259/http://www.nasa.gov/centers/glenn/about/history/apollo_press_release.html|urlmorto=sì}}</ref>.[[File:Buzz salutes the U.S. Flag-crop.jpg|miniatura|[[Buzz Aldrin]] sulla [[Luna]] nel 1969]]Il programma fu articolato in una serie di test e missioni con e senza equipaggio umano e fu segnato da un tragico incidente che il 27 gennaio [[1967]] costò la vita a tre astronauti, uccisi da un incendio scoppiato durante una prova a terra in vista della missione [[Apollo 1]].<ref name="NASA_apollo1">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/Apollo204/|titolo=Apollo Mission Apollo 1|editore=NASA|accesso=21 settembre 2011}}</ref>
Nel 1967 la NASA contava {{formatnum:36000}} addetti (un aumento del 450% rispetto al momento della sua nascita nel 1958) e disponeva di un budget pari a 5 miliardi di dollari ({{formatnum:5000}}% superiore rispetto a quello del 1958) e faceva ampio ricorso a contratti e appalti esterni, al punto che nel 1965 le aziende esterne impiegavano {{formatnum:376700}} lavoratori nei programmi dell'ente.<ref name="NASA_Historical_V1"/>
 
La NASA investì nel programma fino al 60%<ref name="NASA_Historical_V1">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4012v1.pdf/|titolo=NASA Historical Data Book 1958-1968 Vol. 1|editore=NASA|accesso=25 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111018042938/http://history.nasa.gov/SP-4012v1.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2011|urlmorto=sì}}</ref> delle proprie risorse.
Nei suoi primi dieci anni di attività la NASA costruì nuovi centri per la ricerca e sviluppo e per la gestione delle attività aerospaziali: il [[Goddard Space Flight Center]], il [[Manned Spacecraft Center]], il [[Kennedy Space Center]] e l'Electronics Research Center.<ref name="NASA_Historical_V1"/>
Nel 1967 la NASA contava {{formatnum:36000}} addetti (un aumento del 450% rispetto al momento della sua nascita nel 1958) e disponeva di un budget pari a 5 miliardi di dollari ({{formatnum:5000}}% superiore rispetto a quello del 1958) e faceva ampio ricorso a contratti e appalti esterni, al punto che nel 1965 le aziende esterne impiegavano {{formatnum:376700}} lavoratori nei programmi dell'ente.
 
Il programma Apollo raggiunse la sua meta il 20 luglio [[1969]], con l'allunaggio dell'[[Apollo 11]]. [[Neil Armstrong]], primo uomo a toccare il suolo lunare, nella circostanza pronunciò la celebre frase "un piccolo passo per un uomo, un enorme salto per l'umanità".<ref name="NASA_Apollo11Landing">{{Cita web|url=http://www.history.nasa.gov/alsj/a11/a11.landing.html|titolo=The First Lunar Landing|editore=NASA|accesso=4 ottobre 2011|dataarchivio=25 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171225232200/https://history.nasa.gov/alsj/a11/a11.landing.html|urlmorto=sì}}</ref>
Altri dieci astronauti allunarono nelle successive missioni Apollo, l'ultima delle quali ebbe luogo nel dicembre [[1972]].
 
=== Dallo= Skylab allo Space Shuttle(1965-1979) ====
{{vedi anche|Skylab}}[[Skylab]] è stata la prima e unica stazione spaziale costruita indipendentemente dagli Stati Uniti.
 
Concepita nel 1965 come base da costruire nello spazio da uno stadio superiore di un Saturno IB esaurito, la stazione di 77.088&nbsp;kg fu costruita sulla Terra e lanciata il 14 maggio 1973, in cima ai primi due stadi di un [[Saturn V|Saturno V]], in un'orbita di 435&nbsp;km inclinata di 50 ° rispetto all'equatore. Vi fu un danneggiamento durante il lancio a causa della perdita della protezione termica e di un pannello solare che genera elettricità, è stato riparato alla funzionalità dal suo primo equipaggio.<ref>{{Cita web|url=http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19770020211_1977020211.pdf|titolo=|data=|accesso=2020-05-04|dataarchivio=17 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100317234819/http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19770020211_1977020211.pdf|urlmorto=sì}}</ref>[[File:Skylab (SL-4).jpg|miniatura|Skylab nel 1974]]
{{vedi anche|Space Shuttle}}
Fu occupata per un totale di 171 giorni da 3 equipaggi successivi nel 1973 e nel 1974. Comprendeva un laboratorio per studiare gli effetti della microgravità e un osservatorio solare. La NASA progettò di avere un dock per lo Space Shuttle e di elevare Skylab a un'altitudine di sicurezza più elevata, ma lo [[Space Shuttle|Shuttle]] non era pronto per il volo prima del rientro di Skylab l'11 luglio 1979. Per risparmiare sui costi, la NASA ha usato uno dei razzi Saturno V originariamente destinato a una missione Apollo annullata per lanciare lo Skylab. I veicoli spaziali Apollo venivano usati per trasportare gli astronauti da e verso la stazione. Tre equipaggi di tre uomini rimasero a bordo della stazione per periodi di 28, 59 e 84 giorni. Il volume abitabile di Skylab era di 320 m<math>^\text{3}</math>, 30,7 volte più grande di quello del modulo di comando Apollo.<ref>{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4208/contents.htm|titolo=contents|data=2015-11-05|accesso=2020-05-04|dataarchivio=5 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151105142105/http://history.nasa.gov/SP-4208/contents.htm|urlmorto=sì}}</ref>
{{Doppia immagine|right|Shuttle-a.jpg|112|Space Shuttle Profilo Missione.jpg|237|Lancio di uno Space Shuttle|Schema di una missione. A sinistra: lancio; in alto: orbita; a destra: rientro ed atterraggio}}
Dopo il termine del programma Apollo la NASA lanciò e gestì la stazione spaziale orbitante [[Skylab]], che consentiva di ospitare un certo numero di astronauti per lunghi periodi ed era attrezzata con un laboratorio e vari equipaggiamenti scientifici.
Lanciata nel [[1973]], Skylab ospitò tre missioni, ciascuna con tre astronauti, l'ultima delle quali durò 84 giorni e rientrò sulla Terra l'8 febbraio del [[1974]]. La stazione non fu riutilizzata e si distrusse nel [[1979]] rientrando in atmosfera.<ref name="NASA_Skylab_Cronologia">{{Cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4011/cover.htm|titolo=Skylab A Chronology|editore=NASA|accesso=4 ottobre 2011}}</ref>
Nel [[1975]] la NASA partecipò alla missione Apollo-Soyuz [[ASTP]] nel corso della quale astronauti americani e sovietici si incontrarono in orbita dopo aver agganciato i rispettivi moduli di comando e trascorsero 44 ore assieme.<ref name="NASA_Apollo_Soyuz">{{Cita web|http://history.nasa.gov/apollo/apsoyhist.html|titolo=The History of Apollo - Soyuz|editore=NASA|accesso=12 ottobre 2011}}</ref>
 
==== Programma Space Shuttle (1972-2011) ====
Nel [[1981]] l'ente spaziale statunitense entrò in una nuova era con il lancio dello [[Space Shuttle Columbia]] avvenuto il 12 aprile di quell'anno.
{{vedi anche|Space Shuttle}}{{Doppia immagine|right|Shuttle-a.jpg|112|Space Shuttle Profilo Missione.jpg|237|Lancio di uno Space Shuttle|Schema di una missione. A sinistra: lancio; in alto: orbita; a destra: rientro ed atterraggio}}Nel [[1981]] l'ente spaziale statunitense entrò in una nuova era con il lancio dello [[Space Shuttle Columbia]] avvenuto il 12 aprile di quell'anno.
Lo Space Shuttle era un sistema basato su due componenti principali: il complesso di lancio basato su due razzi recuperabili e su un serbatoio a perdere, e una capiente navetta spaziale riutilizzabile in grado di trasportare astronauti, specialisti ed equipaggiamenti in orbita terrestre.
La flessibilità e adattabilità delle navette spaziali (di cui sono stati realizzati un prototipo e cinque esemplari operativi) si è tradotta in un elevato numero di missioni: 135 nell'arco di 30 anni.<ref name="NASA_Shuttle Missions">{{Cita web|https://www.nasa.gov/centers/kennedy/shuttleoperations/archives/2005.html|titolo=Shuttle Missions Archives|editore=NASA|accesso=12 ottobre 2011}}</ref>
 
La flessibilità e adattabilità delle navette spaziali (di cui sono stati realizzati un prototipo e cinque esemplari operativi) si è tradotta in un elevato numero di missioni: 135 nell'arco di 30 anni.<ref name="NASA_Shuttle Missions">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/centers/kennedy/shuttleoperations/archives/2005.html|titolo=Shuttle Missions Archives|editore=NASA|accesso=12 ottobre 2011|dataarchivio=12 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111012071412/http://www.nasa.gov/centers/kennedy/shuttleoperations/archives/2005.html|urlmorto=sì}}</ref>
Il programma Space Shuttle ha subito due battute d'arresto in conseguenza di due tragici incidenti che hanno provocato la distruzione delle navette [[Space Shuttle Challenger|Challenger]] nel [[1986]] e Columbia nel [[2003]], con la perdita dei relativi equipaggi. Il programma ha avuto termine l'8 luglio del [[2011]] con l'ultimo volo dell'ultima navetta operativa, l'[[Space Shuttle Atlantis|Atlantis]].<ref name="NASA_Shuttle Missions"/>
 
Il programma Space Shuttle ha subito due battute d'arresto in conseguenza di due tragici incidenti che hanno provocato la [[Disastro dello Space Shuttle Challenger|distruzione delle navette Challenger]] nel 1986 e [[Disastro dello Space Shuttle Columbia|Columbia]] nel 2003, con la perdita dei relativi equipaggi. Il programma ha avuto termine l'8 luglio del [[2011]] con l'ultimo volo dell'ultima navetta operativa, l'[[Space Shuttle Atlantis|Atlantis]].<ref name="NASA_Shuttle Missions"/>
=== La Stazione Spaziale Internazionale ===
{{vedi anche|Stazione Spaziale Internazionale}}
Il programma ISS (International Space Station) nacque nel [[1993]], quando Stati Uniti e Russia annunciarono lo sviluppo congiunto di una stazione spaziale orbitale destinata a studi e sperimentazioni scientifiche. Nel programma confluirono il progetto americano [[Stazione spaziale Freedom]] e quello russo [[MIR-2]].
Successivamente altre nazioni hanno aderito al progetto trasfondendovi i propri programmi, tra cui il [[Giappone]] con il modulo [[Japanese Experiment Module|Kibo]] e l'Europa con la piattaforma [[Columbus (modulo)|Columbus]]. Difficoltà tecniche ed economiche hanno determinato un prolungamento dei tempi previsti per il completamento della stazione, pianificato per il [[2012]]-[[2013]],<ref name="Skyrocket_MLM">{{Cita web|http://space.skyrocket.de/doc_sdat/mlm.htm|titolo=MLM (Nauka)|editore=Gunter Krebs|accesso=11 novembre 2011}}</ref> ma la concezione modulare ha consentito di iniziare le prime attività già nel [[2000]].<ref name="NASA_ISS">{{Cita web|https://www.nasa.gov/mission_pages/station/main/index.html|titolo=International Space Station|editore=NASA|accesso=11 novembre 2011}}</ref>
 
==== Stazione spaziale internazionale (1993-presente) ====
=== Le missioni con sonde automatiche ===
{{vedi anche|Stazione spaziale internazionale}}
[[File:Viking spacecraft.jpg|thumb|La sonda spaziale [[Viking 1]]]]
La [[Stazione spaziale internazionale]] (ISS) combina il progetto Freedom della Stazione Spaziale della NASA con la stazione [[Mir-2]] sovietica/russa, la stazione europea Columbus e il modulo di laboratorio giapponese [[Japanese Experiment Module|Kibō]]. La NASA aveva originariamente progettato negli anni '80 di sviluppare da sola la stazione Freedom, ma i vincoli di bilancio statunitensi hanno portato alla fusione di questi progetti in un unico programma multinazionale nel 1993, gestito dalla NASA, dall'[[Roscosmos|agenzia spaziale federale russa]] (RKA), dall'[[JAXA|agenzia di esplorazione aerospaziale giapponese]] (JAXA), dall'[[agenzia spaziale europea]] (ESA) e dall'[[agenzia spaziale canadese]] (CSA). La stazione è composta da moduli pressurizzati, capriate esterne, pannelli solari e altri componenti che sono stati prodotti in varie fabbriche in tutto il mondo e sono stati lanciati dai razzi russi [[Proton (lanciatore)|Proton]] e [[Sojuz (lanciatore)|Soyuz]] e dalle navette spaziali statunitensi.[[File:ISS March 2009.jpg|sinistra|miniatura|La ISS nel marzo 2009]]I membri dell'equipaggio della spedizione in genere trascorrono circa sei mesi sulla ISS. Le dimensioni iniziali dell'equipaggio della spedizione erano tre, temporaneamente ridotte a due in seguito al [[Disastro dello Space Shuttle Columbia|disastro del Columbia]], mentre dal maggio 2009, il numero di componenti è stato di sei membri. La ISS è stata continuamente occupata negli ultimi 20 anni, superando il precedente record detenuto dalla [[Mir (stazione spaziale)|Mir]] ed è stata visitata da astronauti e cosmonauti di 15 nazioni diverse.
La NASA ha lanciato numerose missioni di studio scientifico e di esplorazione basate su sonde automatiche.
Dopo aver ereditato il [[programma Explorer]] che era stato sviluppato dall'agenzia missilistica dell'US Army,<ref name="NASA_Explorer">{{Cita web|https://explorers.gsfc.nasa.gov/history.html|titolo=Explorer Program History|editore=NASA|accesso=21 ottobre 2011}}</ref> la NASA lanciò dieci missioni [[Programma Mariner|Mariner]] tra il 1963 e il 1973, per l'esplorazione di Mercurio, Venere e Marte.<ref name="NASA_Mariner">{{Cita web|http://space.jpl.nasa.gov/msl/Programs/mariner.html|titolo=Mariner Program|editore=NASA|accesso=22 ottobre 2011}}</ref>
 
Il programma ISS dovrebbe continuare fino al [[2030]]. Il 29 marzo 2019, si è svolta la prima passeggiata spaziale tutta al femminile, con protagoniste [[Anne McClain]] e [[Christina Koch]].
Nel [[1965]] la NASA avviò anche il [[programma Pioneer]] (il cui nome richiamava quello di una serie di sonde lanciate verso la Luna tra il [[1958]] e il [[1960]]). Le missioni [[Pioneer 10]] (lanciata nel [[1972]]) e [[Pioneer 11]] (lanciata nel [[1973]]) furono dedicate all'esplorazione di [[Giove (astronomia)|Giove]] e [[Saturno (astronomia)|Saturno]] e quindi indirizzate verso lo spazio interstellare. Nel [[1978]] furono lanciate due sonde [[Pioneer Venus]] per l'esplorazione di [[Venere (astronomia)|Venere]].<ref name="NASA_Pioneer">{{Cita web|https://www.nasa.gov/centers/ames/missions/archive/pioneer.html|titolo=The Pioneer Missions|editore=NASA|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>
 
==== Programmi commerciali (2006-presente) ====
Tra il 1966 e il [[1968]] furono lanciate sette sonde lunari nell'ambito del [[programma Surveyor]] che aveva lo scopo di verificare la fattibilità di allunaggi morbidi in previsione delle missioni con equipaggio umano. Due missioni Surveyor fallirono ma le altre cinque (compresa la prima) andarono a buon fine.<ref name="NASA_Surveyor">{{Cita web | url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/surveyor.html | titolo=Surveyor 1966-1968 | editore=NASA | accesso=28 ottobre 2011}}</ref>
[[File:SpaceX Dragon v2 (Crew) artist depiction (16787988882).jpg|miniatura|SpaceX Dragon V2]]
Il 23 dicembre 2008, la NASA ha assegnato contratti di servizi di fornitura commerciale a [[SpaceX]] e [[Orbital Sciences Corporation]]. SpaceX utilizza il razzo [[Falcon 9]] e la navicella spaziale [[Dragon (veicolo spaziale)|Dragon]], mentre Orbital Sciences il razzo [[Antares (lanciatore)|Antares]] e la navicella spaziale [[Cygnus (veicolo spaziale)|Cygnus]]. La prima missione di rifornimento di Dragon si è svolta nel maggio 2012, mentre la prima di Cygnus nel settembre 2013. Il programma CRS provvede a tutte le esigenze americane di trasporto merci verso la ISS, ad eccezione di alcuni carichi utili specifici per i veicoli che vengono consegnati sull'ATV europeo e sull'HTV giapponese.
 
Nel 2010, quando la NASA ha annunciato i vincitori della prima fase del programma, un totale di 50 milioni di dollari è stato diviso tra cinque società americane per favorire la ricerca e lo sviluppo di concetti e tecnologie di volo spaziale umano nel settore privato. Nel 2011 sono stati annunciati i vincitori della seconda fase del programma e 270 milioni di dollari sono stati suddivisi in quattro società. Nel 2012 sono stati annunciati i vincitori della terza fase del programma: NASA ha fornito 1,1 miliardi di dollari suddivisi fra tre società per sviluppare ulteriormente i loro sistemi di trasporto dell'equipaggio. Nel 2014 sono stati annunciati i vincitori del round finale, ovvero [[Dragon 2|Dragon V2]] di [[SpaceX]] (previsto per essere lanciata su Falcon 9 v1.1) ha ricevuto un contratto valutato fino a 2,6 miliardi di dollari, e [[CST-100 Starliner|CST-100]] di Boeing (che sarà lanciata su un Atlas V) fino a 4,2 miliardi di dollari.
Nel 1968 partì il [[programma Viking]] destinato all'esplorazione di [[Marte (astronomia)|Marte]] e nel [[1975]] furono lanciate alla volta del pianeta rosso le sonde [[Viking 1]] e [[Viking 2]], ciascuna composta da un modulo orbitante (orbiter) e un modulo di atterraggio (lander). La superficie marziana fu raggiunta l'anno seguente, il [[1976]], bicentenario della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti.<ref name="NASA_Viking">{{Cita web|https://www.nasa.gov/mission_pages/viking/viking30_fs.html|titolo=Viking Program|editore=NASA|accesso=28 ottobre 2011}}</ref>
 
Sabato 30 maggio 2020 è avvenuto con successo il primo decollo di con una [[Dragon 2|Crew Dragon]] di SpaceX con umani a bordo, gli astronauti Doug Hurley e Bob Behnken. Il giorno seguente, domenica 31 maggio, ha attraccato alla [[Stazione spaziale internazionale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/05/30/crew-dragonm-si-ritenta-il-lancio-con-il-50-di-probabilita-diretta-dalle-17.00_270b4395-cd9f-4af8-a107-fcb7c7c3cf29.html|titolo=Lanciata la Crew Dragon, gli Usa riportano uomini in orbita - Scienza & Tecnica|sito=ANSA.it|data=2020-05-30|lingua=it|accesso=2020-05-30}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/scienze/2020/05/30/news/space_x_e_partita_la_crew_dragon_da_cape_canaveral_e_la_prima_volta_dal_2011-258042091/|titolo=Space X, è partita la Crew Dragon da Cape Canaveral. È la prima volta dal 2011|sito=la Repubblica|data=2020-05-30|lingua=it|accesso=2020-05-30}}</ref>
Nel 1974 e nel 1976 furono lanciate rispettivamente le sonde [[Sonde Helios|Helios A]]<ref name="NASA_HeliosA">{{Cita web | url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1974-097A | titolo=Helios A | editore=NASA | accesso=31 ottobre 2011}}</ref> e [[Sonde Helios|Helios B]],<ref name="NASA_HeliosB">{{Cita web | url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1976-003A | titolo=Helios B | editore=NASA | accesso=31 ottobre 2011}}</ref> frutto di un programma congiunto condotto dalla NASA e dal ministero della ricerca della [[Germania]]. Le due sonde furono immesse in orbita eliocentrica per studiare il [[Sole]] e i suoi fenomeni fisici ed elettromagnetici. Helios 2 è stato il più veloce oggetto costruito dall'uomo, con una velocità pari a {{M|241 350||km/h}} misurata il 17 aprile 1976 dalla stazione di monitoraggio di [[Honeysuckle Creek]].<ref name="honeysucklecreek-helios">{{Cita web|http://www.honeysucklecreek.net/dss44/helios.html|titolo=Helios|editore=Honeysucklecreek|accesso=31 ottobre 2011}}</ref>
 
==== Programma Constellation (2005-2009) ====
Nel 1989 furono lanciate la [[sonda Magellan]]<ref name="NASA_Magellan">{{Cita web|http://www2.jpl.nasa.gov/magellan/|titolo=Magellan Mission to Venus|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011}}</ref> destinata alla mappatura radar in alta risoluzione di Venere e la [[sonda Galileo]]<ref name="NASA_Galileo">{{Cita web|http://science.nasa.gov/missions/galileo/|titolo=Galileo|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011}}</ref> destinata a studiare Giove e il suo sistema di lune.
{{vedi anche|Programma Constellation}}
Mentre il programma [[Space Shuttle]] era sospeso dopo la perdita della [[Space Shuttle Columbia|Columbia]], il presidente [[George W. Bush]] annunciò la [[Vision for Space Exploration]]: una strategia di esplorazione spaziale per riaccendere l'interesse dell'opinione pubblica dopo il [[disastro dello Space Shuttle Columbia]]. Il documento prevedeva inoltre il ritiro dello Space Shuttle dopo aver completato la Stazione spaziale internazionale. La NASA venne così incaricata di sviluppare e lanciare il [[Orion (veicolo spaziale)|Crew Exploration Vehicle]] (in seguito chiamato Orion) entro il 2010, per riportare gli americani sulla Luna entro il 2020 e in seguito andare su Marte. Il progetto venne nominato [[programma Constellation]].<ref>{{Cita web|url=http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/01/31/AR2010013101058.html|titolo=NASA budget for 2011 eliminates funds for manned lunar missions|data=2010-03-21|accesso=2020-05-04|dataarchivio=21 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100321220708/http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/01/31/AR2010013101058.html|urlmorto=sì}}</ref>[[File:Orion lunar orbit (Sept 2006).jpg|miniatura|Orion nell'orbita lunare]]
 
Nel 2009, l'allora neoeletto presidente [[Barack Obama]] istituì il comitato per la revisione dei voli umani nello spazio degli Stati Uniti per determinare se fosse possibile un atterraggio sulla Luna entro il 2020 con il budget stanziato. Il comitato concluse che il programma era massicciamente sottofinanziato e che un atterraggio sulla Luna del 2020 sarebbe stato impossibile. Per questo motivo, il 15 aprile 2010 il presidente Obama annunciò al [[John F. Kennedy Space Center|Kennedy Space Center]] i piani dell'amministrazione per la NAS, cancellando gli elementi non Orion di Costellation, per motivi di sottofinanziamento. Furono inoltre promessi 6 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi e venne richiesto lo sviluppo di un nuovo programma di missili pronto per la costruzione entro il 2015, con missioni con equipaggio in orbita su Marte entro la metà degli anni 2030.<ref>{{Cita web|url=https://www.universetoday.com/83167/universe-could-be-250-times-bigger-than-what-is-observable/|titolo=Universe Could be 250 Times Bigger Than What is Observable|autore=Vanessa Janek|sito=Universe Today|data=2011-02-08|lingua=en|accesso=2020-05-04}}</ref>
Nel 1992 la NASA lanciò la missione [[Mars Observer]] ma perse i contatti con la sonda pochi giorni prima del suo arrivo in orbita marziana.<ref name="NASA_MarsObserver">{{Cita web|https://mars.jpl.nasa.gov/missions/past/observer.html|titolo=Mars Observer|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011}}</ref>
 
==== Programma Artemis (2017-presente) ====
Quattro anni dopo, nel [[1996]], l'agenzia lanciò la sonda [[Mars Global Surveyor]] che si inserì in orbita marziana l'anno seguente. I sensori della sonda hanno realizzato una completa mappatura fotografica in alta risoluzione della superficie di Marte.<ref name="NASA_MGS">{{Cita web|http://marsprogram.jpl.nasa.gov/missions/past/globalsurveyor.html|titolo=Mars Global Surveyor|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011}}</ref> La sonda ha cessato di funzionare nel [[2006]] a causa di un inconveniente tecnico.<ref name="NASA_MGS_Report">{{Cita web|https://mars.jpl.nasa.gov/mgs/newsroom/20070413a.html|titolo=Report Reveals Likely Causes of Mars Spacecraft Loss|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011}}</ref>
{{vedi anche|Programma Artemis}}
Il programma Artemis è un programma di volo spaziale con equipaggio in corso portato avanti principalmente dalla NASA, dalle aziende di voli spaziali commerciali statunitensi e da partner internazionali come l'[[Agenzia spaziale europea]] (ESA), la [[JAXA]] e la [[Agenzia spaziale canadese|Canadian Space Agency]] (CSA) con l'obiettivo di far sbarcare "la prima donna e il prossimo uomo" sulla Luna, in particolare nella regione del polo sud lunare, entro il 2024. La NASA vede Artemis come il prossimo passo verso l'obiettivo a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, gettare le basi per le società private per costruire un'economia lunare e infine mandare gli umani su [[Marte (astronomia)|Marte]].
 
L'attuale [[programma Artemis]] incorpora diversi componenti principali di altri programmi e missioni NASA cancellati, come il [[programma Constellation]] e la [[Asteroid Redirect Mission|missione di reindirizzamento]] degli [[Asteroid Redirect Mission|asteroidi]].
[[File:NASA Mars Rover.jpg|thumb|Rappresentazione artistica di un rover sulla superficie di [[Marte (astronomia)|Marte]]]]
[[File:Artemis program hls-ascending.jpg|sinistra|miniatura|Illustrazione dell'Human Landing System]]
Il 30 giugno 2017, il presidente [[Donald Trump]] ha firmato un ordine esecutivo per ristabilire il National Space Council, presieduto dal vicepresidente [[Mike Pence]]. La prima richiesta di bilancio dell'amministrazione Trump ha mantenuto i programmi di voli spaziali umani dell'era Obama: [[Commercial Crew Development|sviluppo dell'equipaggio commerciale]], [[Space Launch System]] e la [[Orion (veicolo spaziale)|capsula dell'equipaggio Orion]] per le missioni nello spazio profondo, riducendo al contempo la ricerca scientifica sulla Terra e chiedendo l'eliminazione dell'ufficio di istruzione della NASA.<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/specials/moontomars/index.html|titolo=NASA: Moon to Mars|sito=NASA|accesso=2020-05-04|dataarchivio=5 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190805055135/https://www.nasa.gov/specials/moontomars/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel febbraio 2020, la [[Casa Bianca]] ha richiesto un aumento del finanziamento del 12% per coprire il programma Artemis nell'ambito del bilancio dell'esercizio 2021. Il budget totale sarebbe ora di 25,2 miliardi di dollari all'anno con 3,7 miliardi dedicati a un sistema di sbarco umano. Jeff DeWit, Chief Financial Officer della NASA, ha dichiarato di ritenere che l'agenzia abbia fatto un ottimo lavoro ottenendo questo budget attraverso il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]], nonostante le preoccupazioni democratiche riguardo al programma.<ref>{{Cita web|url=https://arstechnica.com/science/2020/02/nasa-planning-document-may-offer-clues-to-changes-in-artemis-program/|titolo=NASA planning document may offer clues to changes in Artemis program|autore=Eric Berger|sito=Ars Technica|data=2020-02-27|lingua=en|accesso=2020-05-04}}</ref>
Il 4 dicembre 1996, appena un mese dopo il lancio del Mars Global Surveyor, la NASA avviò la missione [[Mars Pathfinder]], il cui scopo principale era quello di trasportare un veicolo robotizzato capace di muoversi autonomamente sulla superficie marziana. La sonda atterrò su Marte il 4 luglio del [[1997]] espellendo un rover (successivamente battezzato Sojourner) che fu il primo mezzo di questo genere a operare sul pianeta rosso. Le apparecchiature di missione fornirono dati utili fino al 27 settembre 1997, quando le comunicazioni si interruppero definitivamente.<ref name="NASA_Pathfinder">{{Cita web|http://mpfwww.jpl.nasa.gov/MPF/default.html|titolo=Mars Pathfinder|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011}}</ref>
 
=== Programmi senza equipaggio ===
Nel [[2003]] furono lanciate le due sonde della missione [[Mars Exploration Rover]] (MER) che atterrarono l'anno successivo su Marte e dispiegarono due rover robotizzati, battezzati [[Spirit (rover)|Spirit]] e [[Opportunity]], utilizzate per un complesso programma di esplorazione. Il rover Spirit ha funzionato fino al [[2010]], il rover Opportunity è rimasto efficiente ed è ancora impegnato nella sua missione esplorativa.<ref name="NASA_MER">{{Cita web|http://marsrover.nasa.gov/home/index.html|titolo=Mars Exploration Rover|editore=NASA|accesso=8 novembre 2011}}</ref>
Più di 1000 missioni senza equipaggio sono state progettate per esplorare la Terra e il sistema solare. Oltre all'esplorazione, la NASA ha lanciato anche satelliti per le comunicazioni. Le missioni sono state lanciate direttamente dalla Terra o da navette spaziali, che possono posizionare il satellite direttamente in orbita.
 
Il primo satellite senza equipaggio negli Stati Uniti fu l'[[Explorer 1]], che iniziò come progetto ABMA / JPL durante la prima parte della [[Corsa allo spazio|Corsa allo Spazio]]. Fu lanciato nel gennaio del 1958, due mesi dopo lo Sputnik. Alla creazione della NASA, il progetto [[Programma Explorer|Explorer]] è stato trasferito all'agenzia e continua ancora oggi. Le sue missioni si sono concentrate sulla Terra e sul Sole, misurando i campi magnetici e il vento solare, tra gli altri aspetti.
Nel [[2005]] la NASA ha lanciato la sonda [[Deep Impact (missione spaziale)|Deep Impact]] destinata a intercettare la [[cometa]] [[9P/Tempel]]. Giunta in prossimità dell'obiettivo, la sonda ha rilasciato un penetratore che ha colpito il nucleo della cometa provocando l'emissione di gas e detriti che sono stati studiati grazie ai sensori della sonda madre. Dopo la missione, la traiettoria della sonda Deep Impact è stata modificata per studiare altri oggetti, come la cometa [[103P/Hartley]] raggiunta il 4 novembre [[2010]].<ref name="NASA_Deep">{{Cita web|https://www.nasa.gov/mission_pages/deepimpact/main/index.html|titolo=Deep Impact|editore=NASA|accesso=11 novembre 2011}}</ref>
 
Nel [[1965]] la NASA avviò anche il [[programma Pioneer]] (il cui nome richiamava quello di una serie di sonde lanciate verso la Luna tra il [[1958]] e il [[1960]]). Le missioni [[Pioneer 10]] (lanciata nel [[1972]]) e [[Pioneer 11]] (lanciata nel [[1973]]) furono dedicate all'esplorazione di [[Giove (astronomia)|Giove]] e [[Saturno (astronomia)|Saturno]] e quindi indirizzate verso lo spazio interstellare. Nel [[1978]] furono lanciate due sonde [[Pioneer Venus]] per l'esplorazione di [[Venere (astronomia)|Venere]].<ref name="NASA_Pioneer">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/centers/ames/missions/archive/pioneer.html|titolo=The Pioneer Missions|editore=NASA|accesso=26 ottobre 2011|dataarchivio=29 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170129051653/https://www.nasa.gov/centers/ames/missions/archive/pioneer.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Tra il 1966 e il [[1968]] furono lanciate sette sonde lunari nell'ambito del [[programma Surveyor]] che aveva lo scopo di verificare la fattibilità di allunaggi morbidi in previsione delle missioni con equipaggio umano. Due missioni Surveyor fallirono ma le altre cinque (compresa la prima) andarono a buon fine.<ref name="NASA_Surveyor">{{Cita web|url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/surveyor.html|titolo=Surveyor 1966-1968|editore=NASA|accesso=28 ottobre 2011}}</ref>[[File:Viking spacecraft.jpg|thumb|La sonda spaziale [[Viking 1]]]]Nel 1968 partì il [[programma Viking]] destinato all'esplorazione di [[Marte (astronomia)|Marte]] e nel [[1975]] furono lanciate alla volta del pianeta rosso le sonde [[Viking 1]] e [[Viking 2]], ciascuna composta da un modulo orbitante (orbiter) e un modulo di atterraggio (lander). La superficie marziana fu raggiunta l'anno seguente, il [[1976]], bicentenario della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti.<ref name="NASA_Viking">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/mission_pages/viking/viking30_fs.html|titolo=Viking Program|editore=NASA|accesso=28 ottobre 2011|dataarchivio=23 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140723115005/http://www.nasa.gov/mission_pages/viking/viking30_fs.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 1974 e nel 1976 furono lanciate rispettivamente le sonde [[Sonde Helios|Helios A]]<ref name="NASA_HeliosA">{{Cita web|url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1974-097A|titolo=Helios A|editore=NASA|accesso=31 ottobre 2011}}</ref> e [[Sonde Helios|Helios B]],<ref name="NASA_HeliosB">{{Cita web|url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1976-003A|titolo=Helios B|editore=NASA|accesso=31 ottobre 2011}}</ref> frutto di un programma congiunto condotto dalla NASA e dal ministero della ricerca della [[Germania]]. Le due sonde furono immesse in orbita eliocentrica per studiare il [[Sole]] e i suoi fenomeni fisici ed elettromagnetici. Helios 2 è stato il più veloce oggetto costruito dall'uomo, con una velocità pari a {{M|241 350|ul=km/h}} misurata il 17 aprile 1976 dalla stazione di monitoraggio di [[Honeysuckle Creek]].<ref name="honeysucklecreek-helios">{{Cita web|http://www.honeysucklecreek.net/dss44/helios.html|titolo=Helios|editore=Honeysucklecreek|accesso=31 ottobre 2011}}</ref>
 
Nel 1977 furono lanciate le due sonde [[Programma Voyager|Voyager]] con l'obbiettivo di esplorare il [[sistema solare esterno]]. Attualmente le sonde sono attive e continuano a trasmettere informazioni sull'[[eliopausa]].
 
Nel 1989 furono lanciate la [[sonda Magellan]]<ref name="NASA_Magellan">{{Cita web|http://www2.jpl.nasa.gov/magellan/|titolo=Magellan Mission to Venus|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011}}</ref> destinata alla mappatura radar in alta risoluzione di Venere e la [[sonda Galileo]]<ref name="NASA_Galileo">{{Cita web|1=http://science.nasa.gov/missions/galileo/|titolo=Galileo|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011|dataarchivio=14 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111014232503/http://science.nasa.gov/missions/galileo/|urlmorto=sì}}</ref> destinata a studiare Giove e il suo sistema di lune.
 
Nel 1990 venne messo in orbita il [[Telescopio spaziale Hubble|Telescopio Hubble]].
 
Nel 1992 la NASA lanciò la missione [[Mars Observer]] ma perse i contatti con la sonda pochi giorni prima del suo arrivo in orbita marziana.<ref name="NASA_MarsObserver">{{Cita web|https://mars.jpl.nasa.gov/missions/past/observer.html|titolo=Mars Observer|editore=NASA|accesso=3 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111016103332/http://mars.jpl.nasa.gov/missions/past/observer.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Quattro anni dopo, nel [[1996]], l'agenzia lanciò la sonda [[Mars Global Surveyor]] che si inserì in orbita marziana l'anno seguente. I sensori della sonda hanno realizzato una completa mappatura fotografica in alta risoluzione della superficie di Marte.<ref name="NASA_MGS">{{Cita web|1=http://marsprogram.jpl.nasa.gov/missions/past/globalsurveyor.html|titolo=Mars Global Surveyor|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011|dataarchivio=16 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100216181424/http://marsprogram.jpl.nasa.gov/missions/past/globalsurveyor.html|urlmorto=sì}}</ref> La sonda ha cessato di funzionare nel [[2006]] a causa di un inconveniente tecnico.<ref name="NASA_MGS_Report">{{Cita web|https://mars.jpl.nasa.gov/mgs/newsroom/20070413a.html|titolo=Report Reveals Likely Causes of Mars Spacecraft Loss|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011}}</ref>
[[File:Center of the Milky Way Galaxy IV – Composite.jpg|sinistra|miniatura|Una foto della Via Lattea scattata dal telescopio Hubble]]
Il 4 dicembre 1996, appena un mese dopo il lancio del Mars Global Surveyor, la NASA avviò la missione [[Mars Pathfinder]], il cui scopo principale era quello di trasportare un veicolo robotizzato capace di muoversi autonomamente sulla superficie marziana. La sonda atterrò su Marte il 4 luglio del [[1997]] espellendo un rover (successivamente chiamato Sojourner) che fu il primo mezzo di questo genere a operare sul pianeta rosso. Le apparecchiature di missione fornirono dati utili fino al 27 settembre 1997, quando le comunicazioni si interruppero definitivamente.<ref name="NASA_Pathfinder">{{Cita web|http://mpfwww.jpl.nasa.gov/MPF/default.html|titolo=Mars Pathfinder|editore=NASA|accesso=6 novembre 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/67lH57olS?url=http://mpfwww.jpl.nasa.gov/MPF/default.html|dataarchivio=18 maggio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel [[2003]] furono lanciate le due sonde della missione [[Mars Exploration Rover]] (MER) che atterrarono l'anno successivo su Marte e dispiegarono due rover robotizzati, battezzati [[Spirit (rover)|Spirit]] e [[Opportunity]], utilizzate per un complesso programma di esplorazione. Il rover Spirit ha funzionato fino al [[2010]], il rover Opportunity ha continuato ad operare fino al 10 giugno 2018 quando venne ricevuta l'ultima comunicazione.<ref name="NASA_MER">{{Cita web|http://marsrover.nasa.gov/home/index.html|titolo=Mars Exploration Rover|editore=NASA|accesso=8 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111101011245/http://marsrover.nasa.gov/home/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Attività (2005-presente) ====
[[File:NASA Mars Rover.jpg|thumb|Rappresentazione artistica di un rover sulla superficie di [[Marte (astronomia)|Marte]]]]Nel [[2005]] la NASA ha lanciato la sonda [[Deep Impact (missione spaziale)|Deep Impact]] destinata a intercettare la [[cometa]] [[9P/Tempel]]. Giunta in prossimità dell'obiettivo, la sonda ha attivato un penetratore che ha colpito il nucleo della cometa provocando l'emissione di gas e detriti che sono stati studiati grazie ai sensori della sonda madre. Dopo la missione, la traiettoria della sonda Deep Impact è stata modificata per studiare altri oggetti, come la cometa [[103P/Hartley]] raggiunta il 4 novembre [[2010]].<ref name="NASA_Deep">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/mission_pages/deepimpact/main/index.html|titolo=Deep Impact|editore=NASA|accesso=11 novembre 2011|dataarchivio=17 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191217193328/https://www.nasa.gov/mission_pages/deepimpact/main/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 6 agosto 2012 atterra con successo su Marte il rover "[[Mars Science Laboratory|Curiosity]]", un robot del costo di due miliardi e mezzo di dollari e dal peso di circa 900&nbsp;kg avente il compito, per un periodo previsto di due anni, di cercare ed analizzare fossili, minerali e altri segni di vita sul pianeta rosso.
 
Dal 2012 la NASA organizza l'[[International Space Apps Challenge]], un [[hackathon]] internazionale di 48 ore dedicato alla tecnologia spaziale e alle sue applicazioni terrestri. Si tiene ogni anno (dal 2012) in un weekend di Aprile. L'I.S.A.C. fa parte dell'Open Government InitiativeIniziative voluta dal Presidente [[Barack Obama]].
 
Il [[Telescopio spaziale James Webb|James Webb Space Telescope]] (JWST) è stato lanciato il 25 dicembre 2021.
== Programmi spaziali ==
 
=== Missioni spaziali con equipaggio ===
== Rilevamenti NEO ==
* [[Programma Mercury]]
Nel 1994, c'era una direttiva del Congresso per trovare oggetti vicino alla Terra dell'inglese ''[[Oggetto near-Earth|near-Earth objects]]'' (NEO) più grandi di 1 chilometro, e si stimava che il 90% degli asteroidi della dimensione di 1 chilometro sarebbe stato trovato entro il 2010.
* [[Programma Apollo]]
[[File:NEA 1 km or more.png|miniatura|Asteroidi scoperti per anno]]
* [[Programma Gemini]]
La NASA ha visitato per la prima volta un asteroide vicino alla Terra con una sonda nel 1998, l'asteroide [[433 Eros]].
* [[Programma Skylab]]
 
*[[Programma test Apollo-Sojuz|Missione Apollo - Sojuz]]
Nel 2005, il Congresso degli Stati Uniti ha incaricato la NASA di raggiungere entro il 2020 specifici livelli di completezza della ricerca per scoprire, catalogare e caratterizzare asteroidi pericolosi più grandi di 140 metri, ma non sono stati stanziati nuovi fondi per questo sforzo. A partire da gennaio 2019, si stima che sia stato trovato circa il 40% dei NEO di queste dimensioni, anche se poiché per sua natura la quantità esatta di NEO è sconosciuta, i calcoli si basano su previsioni di quanti potrebbero esserci.
* [[Programma Space Shuttle]]
 
* [[Stazione Spaziale Internazionale]]
== Ricerca ==
* [[Programma Constellation]]
La NASA ha fatto uso di tecnologie come il generatore termoelettrico radioisotopico multi-missione (MMRTG), che è un tipo di generatore termoelettrico radioisotopico utilizzato nelle missioni spaziali. La carenza del necessario [[plutonio-238]] ha ridotto le missioni nello spazio profondo dall'inizio del millennio. Un esempio di un veicolo spaziale che non è stato sviluppato a causa della carenza di questo materiale è stato [[New Horizons|New Horizons 2.]]
 
Il programma di ricerca sulle scienze della Terra è stato creato e finanziato per la prima volta negli anni '80 sotto le amministrazioni di [[Ronald Reagan]] e [[George H. W. Bush|George H.W. Bush.]]
 
La NASA ha lanciato una competizione annuale nel 2014 denominata Cubes in Space. È organizzato congiuntamente dalla NASA e dalla società di istruzione globale I Doodle Learning, con l'obiettivo di insegnare agli studenti delle scuole di età compresa tra 11 e 18 anni a progettare e costruire esperimenti scientifici da lanciare nello spazio su un razzo o un pallone della NASA. Il 21 giugno 2017 è stato lanciato il satellite più piccolo del mondo, [[Kalam SAT]], costruito da un team indiano.
=== Missioni spaziali automatiche ===
* [[Esplorazione di Marte|Missioni NASA su Marte]]
* [[Programma Explorer]]
* [[Programma Mariner]]
* [[Programma Pioneer]]
* [[Programma Surveyor]]
* [[Programma Viking]]
* [[Sonde Helios]]
* [[Sonda Magellano]]
* [[Sonda Galileo]]
* [[Mars Observer|Sonda Mars Observer]]
* [[Mars Global Surveyor|Sonda Mars Global Surveyor]]
* [[Mars Pathfinder|Missione Mars Pathfinder]]
* [[Mars Exploration Rover]]
* [[Deep Impact (missione spaziale)|Deep Impact]]
 
=== SerieRicerche deisul Grandi Osservatoriclima ===
La NASA ricerca e pubblica anche sui cambiamenti climatici. Le dichiarazioni della NASA concordano con il consenso scientifico globale sul fatto che il clima globale si stia riscaldando. Bob Walker, che ha consigliato al presidente degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[Donald Trump]] su questioni relative allo spazio, ha sostenuto che la NASA dovrebbe concentrarsi sull'esplorazione dello spazio e che le sue operazioni di studio sul clima dovrebbero essere trasferite ad altre agenzie come il NOAA. L'ex scienziato atmosferico della NASA J. Marshall Shepherd ha ribattuto che lo studio delle scienze della Terra è stato integrato nella missione della NASA al momento della sua creazione nel National Aeronautics and Space Act del 1958.
* [[Telescopio spaziale Hubble]]
* [[Telescopio spaziale Spitzer]]
* [[Osservatorio Raggi Gamma Compton]]
* [[Chandra X-ray Observatory|Osservatorio Raggi X Chandra]]
* [[Telescopio spaziale James Webb]]
 
== Programmi futuri ==
=== New Frontiers Program ===
{{Vedivedi anche|Programma New Frontiers}}
La NASA ha in corso un programma di esplorazione spaziale a mezzo sonde automatiche denominato [[Programma New Frontiers]].<ref name="NASA_NFPNASA_NFP2">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/mission_pages/juno/overview/index.html|titolo=Juno Mission Overview|editore=NASA|accesso=11 novembre 2011|dataarchivio=7 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907181255/https://www.nasa.gov/mission_pages/juno/overview/index.html|urlmorto=sì}}</ref> Nell'ambito di questo programma, nel [[2006]] l'agenzia ha avviato la missione [[Pluto's New Horizon]] con il lancio di una sonda che ha raggiunto il sistema [[Caronte (astronomia)|Caronte]]-[[Plutone (astronomia)|Plutone]] nel [[2015]]. Il 5 agosto del [[2011]] ha lanciato la sonda [[Juno (sonda spaziale)|Juno]] che ha raggiunto [[Giove (astronomia)|Giove]] il 5 luglio 2016.
Nell'ambito di questo programma, nel [[2006]] l'agenzia ha avviato la missione [[Pluto's New Horizon]] con il lancio di una sonda che ha raggiunto il sistema [[Caronte (astronomia)|Caronte]]-[[Plutone (astronomia)|Plutone]] nel [[2015]]. Il 5 agosto del [[2011]] ha lanciato la sonda [[Juno (sonda spaziale)|Juno]] che ha raggiunto [[Giove (astronomia)|Giove]] il 5 luglio 2016.
 
==== Space Launch System ====
{{Vedivedi anche|Space Launch System|Orion (veicolo spaziale)}}
Il programma SLS è stato avviato per offrire alla NASA un vettore capace di colmare il vuoto creatosi con la dismissione degli Space Shuttle. La configurazione del nuovo vettore è stata congelata nel 2011. Il sistema consentirà di portare in orbita un carico utile di circa 77 tonnellate, compresa la navicella [[Orion (veicolo spaziale)|Orion MPCV]] (Multi Purpose Crew Vehicle)<ref name="NASA_MCPVNASA_MCPV2">{{Cita web | url=https://www.nasa.gov/exploration/systems/mpcv/index.html | titolo=Orion MCPV | editore=NASA | accesso=11 novembre 2011|urlmorto=sì}}</ref> che consentirà di ospitare fino a 4 astronauti per periodi di oltre 20 giorni. Il primo lancio del vettore SLS, in origine previsto per il [[2017]]<ref name="NASA_SLSNASA_SLS2">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/sls1.html|titolo=NASA Announces Design for New Deep Space Exploration System|editore=NASA|accesso=11 novembre 2011|dataarchivio=13 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120413084219/http://www.nasa.gov/exploration/systems/sls/sls1.html|urlmorto=sì}}</ref>, è stato posticipato al 2020.<ref>{{Cita web|url=https://spacenews.com/nasa-reassessing-date-for-first-sls-launch/|titolo=https://spacenews.com/nasa-reassessing-date-for-first-sls-launch/|autore=Jeff Foust|sito=spacenews.com|data=5 marzo 2019|lingua=en}}</ref>
 
==== Creazione di una rete di sorveglianza per droni ====
Nel 2015, la NASA, ha annunciato la propria collaborazione con [[Verizon Communications|Verizon]], il più grande operatore telefonico degli USA, che porterà alla creazione di una rete per controllare e sorvegliare il traffico aereo di droni civili e commerciali dalla sua rete di ripetitori per i telefoni.<ref>{{Cita web|url = https://recensionidroni.com/nasa-e-verizon-assieme-per-creare-una-rete-di-sorveglianza-per-droni/|titolo = Droni: NASA e Verizon assieme per creare una rete di sorveglianza|accesso=2 luglio 2015|dataarchivio=3 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150703131632/https://recensionidroni.com/nasa-e-verizon-assieme-per-creare-una-rete-di-sorveglianza-per-droni/|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== NextGen ====
Il programma Next Generation Air Transportation System è stato lanciato con l'ambizioso obiettivo di mettere in servizio entro il [[2025]] una nuova generazione di aerei per il trasporto passeggeri e cargo, più sicuri, affidabili ed economici. Il programma integra anche una nuova concezione del sistema di controllo del traffico aereo. Nel 2010 sono stati selezionati alcuni progetti per l'espletamento di verifiche e test nel corso del 2011.<ref name="NASA_NextNASA_Next2">{{Cita web|1=https://www.nasa.gov/about/whats_next.html|titolo=What's next for NASA?|editore=NASA|accesso=16 novembre 2011|dataarchivio=14 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111114115352/http://www.nasa.gov/about/whats_next.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name="HP_NextHP_Next2">{{Cita web | url=http://www.huffingtonpost.com/2011/01/15/future-planes-nasa-airplanes-2025_n_809315.html#s224726&title=Northrop_Grumman_Concept | titolo=Our Future Planes? NASA reveals... | editore=Huffington Post | accesso=16 novembre 2011}}</ref>
 
====Sustainable Flight Demonstrator====
Nel 2023, [[Boeing]] e la NASA hanno presentato il progetto Sustainable Flight Demonstrator, che consiste nel costruire e testare un aereo a corridoio singolo, entro la fine del decennio (nel 2028), che riduca le emissioni stando a un comunicato dell’agenzia spaziale statunitense.<ref>{{Cita web|url=https://www.cnn.com/travel/article/nasa-sustainable-flight-demonstrator-climate-scn/index.html|titolo=New aircraft design from NASA and Boeing could benefit passengers in the 2030s|autore=Ashley Strickland|data=19 gennaio 2023|accesso=27 gennaio 2023|lingua=en}}</ref>
 
== Strutture e direzione ==
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* [[Marshall Space Flight Center|George C. Marshall Space Flight Center]], Huntsville, [[Alabama]]
** [[Michoud Assembly Facility]], [[New Orleans]], [[Louisiana]]
* [[John C. Stennis Space Center]], Bay St. Louis, [[Mississippi (stato)|Mississippi]]
 
{{Mappa di localizzazione+|USA|width=500|float=center|caption=|places=
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}}
 
== Amministrazione ==
=== Lista degli amministratori ===
{{vedi anche|amministratore della NASA}}
* Dr. T. Keith Glennan, 19.08.1958 - 20.01.1961
L'amministratore della NASA, è nominato dal Presidente degli Stati Uniti con l'approvazione del Senato degli Stati Uniti, riferisce a lui o lei e funge da consulente senior in scienze spaziali. Il nominato di solito è associato al partito politico del Presidente (democratico o repubblicano) e di solito viene scelto un nuovo amministratore quando la presidenza cambia partito.
* Dr. [[Hugh Latimer Dryden|Hugh L. Dryden]], 21.01.1961 - 14.02.1961 (Facente funzioni)
* [[James E. Webb]], 14.02.1961 - 07.10.1968
* Dr. [[Thomas O. Paine]], 08.10.1968 - 21.03.1969 (Facente funzioni)
* Dr. Thomas O. Paine, 21.03.1969 - 15.09.1970
* Dr. George M. Low, 16.09.1970 - 26.04.1971 (Facente funzioni)
*[[File:Jim Bridenstine, official portrait, 113th Congress (cropped).jpg|alt=Jim Bridenstine, attuale amministratore della NASA|miniatura|Jim Bridenstine, attuale amministratore della NASA]]Dr. [[James C. Fletcher]], 27.04.1971 - 01.05.1977
* Dr. Alan M. Lovelace, 02.05.1977 - 20.06.1977 (Facente funzioni)
* Dr. Robert A. Frosch, 21.06.1977 - 20.01.1981
* Dr. Alan M. Lovelace, 21.01.1981 - 10.07.1981 (Facente funzioni)
* James M. Beggs, 10.07.1981 - 04.12.1985
* Dr. William R. Graham, 04.12.1985 - 11.05.1986 (Facente funzioni)
* Dr. [[James C. Fletcher]], 12.05.1986 - 08.04.1989
* Dale D. Myers, 08.04.1989 - 13.05.1989 (Facente funzioni)
* [[Richard Truly|Richard H. Truly]], 14.05.1989 - 30-06.1989 (Facente funzioni)
* Richard H. Truly, 01.07.1989 - 31.03.1992
* [[Daniel Goldin|Daniel S. Goldin]], 01.04.1992 - 17.11.2001
* Dr. Daniel R. Mulville, 19.11.2001 - 21.12.2001 (Facente funzioni)
* [[Sean O'Keefe]], 21.12.2001 - 11.02.2005
* [[Frederick D. Gregory]], 11.02.2005 - 14.04.2005 (Facente funzioni)
* Dr. [[Michael Douglas Griffin|Michael Griffin]], 14.04.2005 - 20.01.2009
* Christopher Scolese, 21.01.2009 - 16.07.2009 (Facente funzioni)
* [[Charles F. Bolden]], dal 17.07.2009 - 20.01.2017
* [[Robert M. Lightfoot Jr.]], dal 20.01.2017 (Facente funzioni)
* [[Jim Bridenstine]] dal 19.04.2018<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/press-release/statements-on-jim-bridenstine-s-senate-confirmation-as-nasa-administrator |titolo=Statements on Jim Bridenstine’s Senate Confirmation as NASA Administrator |sito=nasa.gov |lingua=en}}</ref>
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
 
* [[Centre national d'études spatiales|CNES]]
=== NASA ===
* [[Agenzia Spaziale Italiana]]
* [[NASA Office of Inspector General]]
* [[Astronauta]]
* [[Agenzia Spaziale Europea]]
* [[Luna]]
* [[Marte (astronomia)]]
* [[NASA Institute for Advanced Concepts|NIAC]]
* [[ARCADE|ARCADE (NASA)]]
* [[National Advisory Committee for Aeronautics|NACA]]
 
=== Altro ===
* [[Centre national d'études spatiales|CNES (Agenzia spaziale francese)]]
* [[Agenzia Spaziale Italiana|ASI (Agenzia Spaziale Italiana)]]
* [[Agenzia Spaziale Europea|ESA (Agenzia Spaziale Europea)]]
* [[Roscosmos|ROSCOSMOS (Agenzia Spaziale Russa)]]
* [[Programma spaziale sovietico]]
* [[Roscosmos|Agenzia Spaziale Russa]]
* [[ARCADE|ARCADE (NASA)]]
* [[NASA Office of Inspector General]]
* [[International Space Apps Challenge]]
* [[Astronauta]]
* [[Luna]]
* [[Marte (astronomia)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.jpl.nasa.gov|titolo=Sito ufficiale del ''JPL''|lingua=en}}
* {{cita web|url=https://www.nasa.gov/about/visiting/|titolo=Centri NASA|lingua=en|accesso=3 maggio 2019|dataarchivio=23 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190523050229/https://www.nasa.gov/about/visiting/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/prsnnl.htm|titolo=Amministratori e manager della NASA|lingua=en|accesso=3 maggio 2019|dataarchivio=27 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190627121106/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/prsnnl.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html|titolo=Astronomy Picture of the Day|lingua=en}}
 
{{Jet Propulsion Laboratory}}
{{Cosmodromo}}
{{Agenzie spaziali pubbliche}}
{{Programma Space Shuttle}}
{{Programmi spaziali USA con equipaggio}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica|astronomia|Stati Uniti d'America}}