Anglicismo: differenze tra le versioni
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{{F|lessicologia|aprile 2010}}
Un '''anglicismo''',<ref>{{treccani|anglicismo|v=x}}</ref> '''anglismo'''<ref>{{Treccani|anglismo|anglismo|v=x}}</ref> o '''inglesismo'''<ref>{{Treccani|inglesismo|inglesismo|v=x}}</ref> è una [[parola]] o una costruzione della [[lingua inglese]] che viene recepita in un'altra lingua.
== Definizione ==
{{citazione necessaria|Esistono tre definizioni principali di ''anglicismo'':}}
# secondo alcuni linguisti, il termine si adatterebbe anche a forme complesse, ad esempio alla [[fraseologia]], oppure al [[calco semantico]];
# secondo altri, come [[Arrigo Castellani]], questo termine indica soltanto quelle parole che non seguono contemporaneamente la [[fonotassi]] e l'[[ortografia]] della lingua d'arrivo;
# secondo una terza definizione, condivisa da [[Antonio Zoppetti]], sono anglicismi soltanto quei termini che non seguono l'ortografia della lingua di arrivo, cioè che non si leggono come si scrivono (e, generalmente, viceversa).
Secondo la prima definizione, quindi, ''sport'' e ''movie'' sono due esempi di anglicismo, rispetto ai corrispettivi italiani ''di'' ''diporto'' e ''pellicola''.
Secondo la seconda definizione, ''nessun problema'' è una locuzione italiana, poiché [[Adattamento (linguistica)|adattata]], ma ''sport'' e ''movie'' rimangono anglicismi.
La terza definizione vuole ''nessun problema'' e ''sport'' come espressioni italiane, mentre movie sarebbe un anglicismo, la cui alternativa italiana sarebbe ''pellicola'' o anche ''film''.
== Diffusione degli anglicismi nell'italiano ==
Molti degli anglicismi maggiormente in uso riguardano gli [[sport]] (come già la parola "sport") di importazione, ai quali è legato un gergo specialistico. Nel gergo del [[Calcio (sport)|calcio]], ad esempio, sono presenti molti termini inglesi che però vengono citati spesso anche in italiano: ''goal'' (rete, gol), ''corner'' (calcio d'angolo) e ''tackle'' (contrasto), è praticato da ''club'' (circoli, società) in cui ci sono ''bomber'' (cannonieri) e ''mister'' (allenatori). [[Pallavolo]] e [[tennis]] si giocano in ''set'' (suddivisione di un incontro) evitando che la palla vada in ''net'' (rete).
Passando invece al campo tecnologico, l'[[Lingua italiana|italiano]] subisce sempre di più il sopravvento di termini stranieri (perlopiù inglesi) per nominare oggetti o altro. Questa tendenza non è invece presente (o perlomeno è presente in maniera assai più limitata) in altri paesi ove è presente una tutela della lingua nazionale, come ad esempio in Francia. Termini quali ''[[computer]]'' hanno preso completamente il posto del corrispettivo italiano (in questo caso elaboratore, calcolatore o anche cervello elettronico), cosa che non è invece avvenuta in altre nazioni di [[Lingue romanze|lingua romanza]]. Un altro esempio può essere il termine ''[[mouse]]'' (letteralmente "topo") ovvero il puntatore elettronico. Questo termine è stato invece tradotto dai francesi (''souris''), spagnoli (''ratón'') e portoghesi (''rato'').
Un altro noto anglicismo è ''[[guardrail]],'' che si è totalmente radicato da sempre nell'uso comune, visto che le alternative italiane proposte nel secolo scorso come: "guardavia", "sicurvia", "guardastrada" e l'[[elvetismo]] "guidovia" non hanno riscosso alcun successo, essendo poco usate.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bruno Migliorini|anno=1963|titolo=Lingua e diritto. Come tradurre guardrail?|rivista=Lingua nostra|editore=Sansoni|città=Firenze|volume=XXIV|pp=123-124}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Aldo Gabrielli|titolo=Si dice o non si dice? Guida pratica allo scrivere e al parlare corretto|anno=1969|editore=Mondadori|città=Milano|pp=526-528}}</ref>
Allo stesso modo, la presenza degli anglicismi è oramai notevole o predominante in molti altri campi, tra cui compaiono quello medico, quello finanziario, quello inerente all'informazione, ecc.
Più recentemente, a partire dalla fine del secolo scorso, si è verificato un incremento degli anglicismi anche nella politica italiana. Alcuni esempi possono essere ''[[devolution]]'' anziché [[decentramento]] istituzionale, ''[[austerity]]'' per austerità, ''[[spending review]]'' per tagli sulla spesa pubblica, e in maniera incorretta ''new town'' (città di fondazione) per indicare il piano di ricostruzione edile provvisoria in zone colpite da calamità oppure ''[[ticket]]'' (biglietto) per la tassa sulle prestazioni sanitarie, o ''[[Jobs Act]]'' (il nome di uno specifico atto del parlamento) per una riforma del diritto del lavoro. Vi è inoltre una grave mancanza di traduzioni italiane ai nomi di leggi o regolamenti ufficiali provenienti dall'Unione Europea, come ad esempio il ''recovery fund''.
La diffusione degli inglesismi è favorita dalla mancanza di organi volti alla tutela della lingua ed alla formazione di [[Neologismo|neologismi]] per tradurre nuovi termini.
== Contrasto agli anglicismi ==
Il contrasto agli inglesismi è spesso attribuito esclusivamente ai cosiddetti "[[Purismo (linguistica)|puristi]]", i quali identificano nell'abuso di termini inglesi una pratica negativa, o totalmente superflua, sulla base della convinzione che vi siano già parole adeguate nella lingua che riceve il [[Prestito linguistico|prestito]].
Ma non vi è solo il "purismo" ad opporsi alla diffusione della terminologia anglosassone. Vi sono altre due correnti di pensiero: la prima, sostanzialmente tecnica, evidenzia un decremento della quantità d'[[informazione]] circolante nel sistema parlatore/ascoltatori, a causa della bassa, o nulla, comprensibilità del messaggio da parte di chi non conosce l'inglese.
La seconda, di più ampia concezione, mira a proteggere il patrimonio linguistico non solo in quanto tale, ma soprattutto in quanto elemento strutturale di ogni forma di patrimonio culturale, poiché impoverisce gli scambi informativi fra i componenti di una comunità linguistica.
=== In Italia ===
Nell'[[Italia]] degli [[anni 1930|anni trenta]], il regime fascista avviò una campagna di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] volta a combattere gli inglesismi ed altri prestiti linguistici. La campagna coordinata e promossa da [[Achille Starace]] aveva come scopo l'eliminazione di parole straniere dalla lingua della quotidianità onde affievolire le potenziali influenze di culture allogene. La campagna venne estesa anche ai nomi di persona (ad esempio [[Wanda Osiris]] venne ribattezzata "Vanda Osiri") ed alla toponomastica (ad esempio la cittadina piemontese di [[Salbertrand]] rinominata ex novo "Salbertrano")
Se da un lato l'iniziativa metteva in risalto la ricchezza e l'efficacia del lessico italico con termini quali "caffè" in luogo di ''bar'', "circolo" per ''club'', "palla ovale" per ''[[rugby]]'', dall'altro sviliva il significato e l'estetica dell'oggetto in questione, come ''cachet'' (in origine la [[compressa]] medicinale) sostituito con "cialdino" e ''[[sport]]'' con "diporto", quest'ultimo puntualmente evitato.
Va detto che gli interventi contro i [[Prestito linguistico|forestierismi]] della [[Accademia d'Italia|Reale Accademia d'Italia]] ed anche quelli di autori come [[Paolo Monelli]] con il suo ''[[Barbaro dominio]]'', erano rivolti soprattutto contro il francese che all’epoca rappresentava la lingua dalla maggiore interferenza. Caduto il regime, l’entrata degli anglicismi è però aumentata consistentemente “per poi prendere il sopravvento su ogni altra [lingua] dopo la Seconda guerra mondiale” (Migliorini-Baldelli, ''Breve storia della lingua italiana'', Sansoni, Firenze 1984, p. 342).
Nel 1987, l’invadenza dell’inglese nell’italiano è stata posta come un problema da [[Arrigo Castellani]] attraverso un articolo intitolato il “Morbus Anglicus” (“Morbus Anglicus”, in Studi linguistici italiani, n. 13, 1987, Salerno Editrice, Roma, pp. 137–153), che lanciava un allarme di denuncia dell’anglicizzazione della lingua italiana.<ref>{{Cita web|url=http://www.italianourgente.it/files/morbus-anglicus-5562d24be0aa734270100f2f.pdf|titolo=Morbus Anglicus|cognome=Castellani|nome=Arrigo}}</ref> Di parere contrario erano invece [[Luca Serianni]] e [[Tullio De Mauro]], che contrastarono le sue tesi sostenendo che l’interferenza dell’inglese era un fenomeno normale, tesi che si è affermata in seguito nel pensiero dominante tra i linguisti. De Mauro, in particolare, mostrò con le statistiche la scarsa incidenza dell’inglese nelle voci dei dizionari (a quei tempi intorno all’1% dei lemmi) e soprattutto la loro diffusione nei linguaggi di settore, e non nella lingua comune o di base.
Negli ultimi anni, al contrario, sia Serianni<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html|titolo=Gli anglicismi minacciano l'italiano? Quattro chiacchiere con Luca Serianni|autore=Giulia Carrarini|sito=Huffington Post|data=26 aprile 2015|accesso=30 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210715032340/https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html|urlmorto=no}}</ref> sia De Mauro hanno parzialmente riveduto le loro posizioni. Quest’ultimo, in particolare, dopo aver dichiarato che nel nuovo millennio “gli anglismi hanno scalzato il tradizionale primato dei francesismi e continuano a crescere con intensità, insediandosi (...) anche nel vocabolario fondamentale”<ref>{{Cita libro|Tullio|De Mauro|Storia linguistica dell’Italia repubblicana dal 1946 ai nostri giorni|2014|Laterza|Bari}}</ref> ha commentato che ai giorni nostri siamo di fronte a uno “''tsunami anglicus''”<ref>{{Cita web|url=https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi|titolo=È irresistibile l’ascesa degli anglismi?|autore=Tullio De Mauro|sito=Internazionale|data=14 luglio 2016|accesso=30 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211219182454/https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi|urlmorto=no}}</ref>.
Nel 2015, in seguito alla petizione di [[Annamaria Testa]], “Dillo in italiano” che ha raccolto 70.000 firme contro l’abuso dell’inglese, l’[[Accademia della Crusca]] ha costituito il Gruppo Incipit per monitorare il fenomeno e arginare gli anglicismi incipienti con sostitutivi italiani. In questo contesto, il tema del ruolo e dell’impatto degli inglesismi sulla lingua italiana è tuttora aperto e al centro di dibattiti. Tra i “negazionisti” che si dichiarano non preoccupati per il fenomeno ci sono linguisti come [[Giuseppe Antonelli (linguista)|Giuseppe Antonelli]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html|titolo=Fare i conti con gli anglicismi I - I dizionari dell'uso |accesso=8 febbraio 2022}}</ref> o Salvatore Sgroi.<ref>{{Cita testo|titolo=I "doni" ovvero le "importazioni" dell'inglese in italiano |url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/ok/Sgroi.html}}</ref> Tra gli studiosi che si sono invece dichiarati allarmati ci sono autori come [[Gabriele Valle]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/anglicismi/Valle.html|titolo=L’itanglish e l’insegnante di inglese|accesso=8 febbraio 2022}}</ref> o [[Antonio Zoppetti]].
=== Paesi di lingua francese ===
Di diversa consistenza è invece la lotta agli anglismi tuttora condotta nei paesi [[lingua francese|francofoni]]: specialmente i governi di [[Francia]] e [[Québec (provincia)|Québec]] sono impegnati nell'impedire l'accesso degli anglismi nella lingua quotidiana. Nel panorama francese, in particolare, un ruolo rilevante viene svolto dalla [[Legge Toubon]].<ref>{{Cita web|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2018/04/17/la-politica-linguistica-francese-impariamo-dalla-legge-toubon-1/|titolo=La politica linguistica francese: impariamo dalla legge Toubon|autore=Antonio Zoppetti|sito=Diciamolo in italiano|data=17 aprile 2018|accesso=9 luglio 2021}}</ref>
Uno dei campi in cui tale azione di contrasto si manifesta in modo rilevante è quello della terminologia [[informatica]], che per molte ragioni è profondamente dipendente dall'inglese. Si sono quindi creati ex novo, o ripescati artificiosamente per deduzione o costruzione dalla lingua antica, numerosi termini da utilizzare in luogo dei corrispondenti anglismi: si ha perciò un "''logiciel''" per il "''software''", un "''octet''" (che in verità ha originato anche l'italiano "ottetto") per il "''byte''" e un originale "''clavardage''" (contrazione di ''clavier'', tastiera, e ''bavardage'', chiacchiera) per la "''online chat''" (il termine ''clavardage'' è stato elaborato direttamente ed autorevolmente dall'[[Académie française]]). Più di recente è stato coniato un interessante neologismo: ''courriel'' = posta elettronica, creato fondendo il termine ''courrier'' (posta) con ''el'', abbreviazione di "elettronico" e, di conseguenza, ''pourriel'', combinando ''poubelle'' (pattumiera) e courriel, con il significato di "[[spam]]".
Le ragioni storiche di questo forte contrasto risiedono probabilmente nella caduta d'importanza della propria lingua nel corso del [[XX secolo|Novecento]]: già [[lingua franca]] in passato, il [[Lingua francese|francese]] ha ceduto il passo all'inglese per effetto della supremazia anglo-americana nella politica internazionale e per i rilevanti progressi nei campi della tecnologia, delle scienze e dei commerci, specialmente dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]]. Opacizzata la ''grandeur'' della nazione transalpina, il timore di vedere anche la propria prestigiosa lingua adulterata da commistioni esterne ha sollecitato iniziative, come detto anche ufficiali, per la sua tutela.
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Per il [[Québec (provincia)|Québec]], invece, la vicinanza (o forse l'accerchiamento) dell'inglese ha reso il contrasto non meno duro in un'ottica di salvaguardia dell'identità nazionale che risale alle competizioni dell'età [[colonialismo|coloniale]] nel Nuovo Continente.
== Le traduzioni ==
In realtà qualche termine o locuzione riesce ancora ad entrare nel parlato sotto forma di traduzione, talvolta anche erronea.
È il caso del "''paradis fiscal''" (locuzione che con identico significato è in uso anche nell'italiano [[paradiso fiscale]]), che deriva da un'errata [[traduzione]] della locuzione originale inglese "''tax haven''", il cui ''haven'' (rifugio) è stato scambiato per ''heaven'' (paradiso). Il frutto dell'errore era comunque provvisto di una espressività così suggestiva che
== Lingue miste ==
Gli anglismi sono invece penetrati con notevole ampiezza di effetti in altre lingue, tanto da doversi registrare casi di contaminazioni alquanto significative sino a vere e proprie ibridazioni.
Sono i casi dello [[spanglish]], in cui sulla base [[lingua spagnola|spagnola]] si innestano consistenti apporti dell'inglese, e del [[denglish|germish]] (o ''denglish/denglisch''), in cui succede altrettanto su una base di [[lingua tedesca|tedesco]]; e per l'[[Lingua italiana|italiano]] si parla dalla seconda metà del XX secolo di [[itanglese]] (o ''itangliano'').<ref>{{Cita news|autore=Antonio Zoppetti|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2021/03/15/anglomania-compulsiva-dai-singoli-prestiti-alle-regole-dellitanglese/|titolo=Anglomania compulsiva: dai singoli “prestiti” alle regole dell’itanglese|pubblicazione=Diciamolo in italiano|data=15 marzo 2021|accesso=9 luglio 2021}}</ref>
== Esempi di anglicismi ==
{| class="wikitable"
|+
!Anglicismo
!Equivalenti italiani
!Note
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|Account
|Profilo, conto, acconto
|
|-
|Bamboo
|Bambù
|<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/bambu/|titolo=bambù nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=}}</ref>
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|Bodyguard
|Guardia del corpo
|
|-
|Budget
|Tetto di spesa, disponibilità economica
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|Computer
|Calcolatore, elaboratore
|
|-
|Database
|Banca dati, base di dati
|
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|Eco-friendly
|Ecologico, eco-compatibile
|
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|Escalation
|Scalata, aumento graduale, intensificazione
|
|-
|Fake news
|Notizie false, bufala
|
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|Gangster
|malvivente, malfattore, criminale
|
|-
|Guardrail
|barriera stradale, guardavia, sicurvia, guardastrada, guidovia
|
|-
|Hard disk
|disco rigido, disco fisso
|
|-
|Igloo
|Iglù
|<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/iglu|titolo=iglù nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=30 maggio 2022}}</ref>
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|Jet
|aviogetto, aereo a reazione
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|Killer
|Assassino, sicario, omicida
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|Lime
|Limetta
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|Location
|Luogo, ambiente, posto
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|Make up
|Trucco
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|Night club
|Locale notturno
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|Offline
|Disconnesso, non in linea, spento, disattivato
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|Premier
|Primo ministro
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|Pusher
|Spacciatore
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|Query
|Interrogazione
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|Ranking
|Classifica, graduatoria
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|Social Network
|Rete sociale
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|Staff
|Personale, organico, dipendenti
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|Steward/hostess
|Assistente di volo
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|Shorts
|Pantaloncini
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|Supercar
|Auto supersportiva
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|-
|T-Shirt
|Maglietta (a maniche corte)
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|User
|Utente, cliente, utilizzatore
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|Vintage
|D'epoca, d'annata
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|Week-end
|Fine settimana
|
|-
|Yacht
|Panfilo
|
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|Zip
|Cerniera lampo, chiusura lampo, lampo
|
|}
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[
* [[Interferenza linguistica]]
* [[Calco linguistico]]
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* [[Franglais]]
* [[Denglish]]
* [[Pseudoanglicismo]]
* [[Inglese nell'informatica]]
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Interferenze linguistiche]]
[[Categoria:Lingua inglese]]
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