Guglielmo II di Germania: differenze tra le versioni

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{{Monarca
|nome = Guglielmo II di Germania
|immagine = Kaiser Wilhelm II of Germany - 1902.jpg
|legenda = <small>Ritratto di Guglielmo II fotografato nel 1902, di T. H. Voigt
|titolo = [[Imperatore tedesco]]<br />[[Sovrani di Prussia|Re di Prussia]]
|stemma = ImperialGreater Monogramimperial coat of Kaiserarms Wilhelmof IIGermany.svg
|inizio regno = 15 giugno [[1888]]
|fine regno = 9 novembre [[1918]]
|predecessore = [[Federico III di Germania|Federico III]]
|erede =
|erede = [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Guglielmo di Prussia]]
|successore = ''[[RepubblicaRivoluzione di Weimarnovembre|Monarchia abolita]]''
|data di nascita = 27 gennaio [[1859]]
|luogo di nascita = [[Berlino]]
|data di morte = 4{{Calcola giugno [[età3|1941]]|6|4|1859|1|27}}
|luogo di morte = [[Doorn]]
|luogo di sepoltura = Huis Doorn, [[Doorn]]
|casa reale = [[Hohenzollern]]
|padre = [[Federico III di Germania]]
|madre = [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha]]
|consorteconsorte1 = [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg|Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein]]<br
|consorte2 = />[[Erminia di Reuss-Greiz]]
|figli = [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Guglielmo]]<br />[[Eitel Federico di Prussia|Eitel Federico]]<br />[[Adalberto di Prussia|Adalberto Ferdinando]]<br />[[Augusto Guglielmo di Prussia (1887-1949)|Augusto Guglielmo]]<br />[[Oscar di Prussia|Oscar]]<br />[[Gioacchino di Prussia|Gioacchino]]<br />[[Vittoria Luisa di Prussia|Vittoria Luisa]]
|religione = [[Luteranesimocristianesimo]] di confessione [[Calvinismo|calvinista]]
|firma = Wilhelm II, German Emperor Signature-.svg|
|trattamento = [[Maestà imperiale e reale]]
}}
{{Bio
|Nome = Guglielmo II di PrussiaGermania e GermaniaPrussia
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Guglielmo 02 di Germania
|PreData = in [[lingua tedesca{{tedesco|tedesco]]: ''Friedrich Wilhelm Viktor Albrecht von Hohenzollern''}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Berlino
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|GiornoMeseMorte = 4 giugno
|AnnoMorte = 1941
|Epoca = 1800
|Attività =
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità =
|Attività = sovrano
|Nazionalità = tedesco
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato il terzo e ultimo [[imperatore tedesco]] (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Deutscher [[Kaiser]]'') e il nono e ultimo [[re di [[Prussia]] (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''König von Preußen''). NotoGuglielmo anche con l'appellativo ''Kaiser'',II rimase sul trono con entrambi i titoli dal [[1888]] al [[1918]]
}}
 
Il suo regno fu contraddistinto dal riarmo, soprattutto navale, e da una politica estera che portò la [[Impero tedesco|Germania]] ad allontanarsi sempre di più, oltre che dalla [[Terza Repubblica francese(Francia)|Francia]], anche dalladal [[Regno Unito| di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] e dalla [[Impero russo|Russia]]. Guglielmo II abbandonò il [[sistema bismarckiano]] e attuò una politica estera contraddittoria, accompagnata da iniziative personali che lo misero in contrasto soprattutto con il Cancelliere[[cancelliere]] [[Bernhard von Bülow]].
 
ConservatoreAutocrate conservatore, era un convinto sostenitore del [[militarismo]] e della tradizione [[Regno di Prussia|monarchica prussiana]]. Si consideravaconsiderò [[Assolutismo monarchico|sovrano assoluto]] per [[Diritto divino dei re|diritto divino]] fino alla morte.<ref name=giunti>Atlanti del Sapere, ''La Prima guerra mondiale'', Giunti, p. 17.</ref><ref>Annika Mombauer, Wilhelm Deist, ''The Kaiser: New Research on Wilhelm II's Role in Imperial Germany'', p. 208.</ref><ref>Keith Robbins, ''Political and Legal Perspectives'', p. 197.</ref><ref>{{cita web|url=http://reviews.history.ac.uk/review/47|titolo=The Kaiser and His Court: Wilhelm II and the Government of Germany|accesso=24 novembre 2019}}</ref> Per l'appoggio dato all'[[Impero austro-ungarico|Austria]] nella sua politica nei [[Penisola balcanica|Balcani]] e per l'assenso dato all'apertura delle ostilità della Germania contro la Russia nel 1914, è considerato fra i principali responsabili dello scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Dopo la sconfitta, fu costretto ad abdicare e vivere in [[esilio]] nei [[Paesi Bassi]] fino alla sua morte.
 
Guglielmo II di Germania e il re d'Inghilterra [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] erano cugini in quanto la madre di Guglielmo II, [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha]] era sorella del padre di Giorgio V, [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]]. Erano quindi tra loro cugini primi e nipoti [[Abiatico|abiatici]] della regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]].
Per l'appoggio dato all'[[Impero austro-ungarico|Austria]] nella sua politica nei [[Penisola balcanica|Balcani]] e per l'assenso dato all'apertura delle ostilità della Germania contro la Russia nel 1914, è considerato fra i principali responsabili dello scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Dopo la sconfitta fu costretto a vivere in esilio in Olanda.
 
== Biografia ==
=== La famiglia e la gioventù ===
[[File:The Crown Prince of Prussia and Prince Wilhelm II. at Balmoral Castle. - Oct. 1863.jpg|left|thumb|leftupright=0.8|Guglielmo con il padre [[Federico III di Germania|Federico di Prussia]], entrambi in tenuta scozzese.<ref>Fotografia del 1862.</ref>]]
[[File:1874 als Schüler.jpg|thumb|left|upright=0.8|Guglielmo scolaro nel 1874, a quindici anni.]]
Guglielmo nacque nel [[Kronprinzenpalais|Palazzo del Principe della Corona]] di [[Berlino]] il 27 gennaio 1859 dal [[Federico III di Germania|principe Federico di Prussia]] (futuro imperatore Federico III) e da sua moglie, [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha]], [[principessa reale]] del [[Regno Unito]]. La madre di Guglielmo, Vittoria, era la zia di [[Aleksandra Fëdorovna Romanova|Alice d'Assia]] (futura moglie di [[Nicola II di Russia]]), e sorella del futuro re [[Edoardo VII del Regno Unito]] nonché figlia della regina [[Vittoria del Regno Unito]] che quindi era la nonna materna di Guglielmo.
 
Guglielmo nacque nel [[Castello di Berlino|palazzo reale di Berlino]] il 27 gennaio [[1859]] dal [[Federico III di Germania|principe Federico di Prussia]] (futuro imperatore Federico III) e da sua moglie, [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha]], [[principessa reale]] del [[Regno Unito]]. La madre di Guglielmo, Vittoria, era la zia di [[Aleksandra Fëdorovna Romanova|Alice d'Assia]] (futura moglie di [[Nicola II di Russia]]), e sorella del futuro re [[Edoardo VII del Regno Unito]] nonché figlia della regina [[Vittoria del Regno Unito]] che quindi era la nonna materna di Guglielmo. Al momento della sua nascita, il suo prozio [[Federico Guglielmo IV di Prussia|Federico Guglielmo IV]] era re di Prussia, e suo nonno [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo]] ne era il reggente. Dal 1861, Guglielmo si ritrovò secondo in linea di successione al trono di Prussia dopo l'ascesa di suo nonno al trono, e nel 1871 alla creazione dell'[[Impero tedesco]] divenne anche erede del trono imperiale<ref group="N">Come nipote della regina Vittoria, Guglielmo era primo cugino dell'imperatore dell'impero britannico, re [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]], come pure delle regine [[Maria di Romania]], [[Maud del Galles]], [[Vittoria Eugenia di Battenberg|Vittoria Eugenia di Spagna]] e [[Aleksandra Fëdorovna Romanova|Alessandra di Russia]]. Nel 1889, la sorella minore di Guglielmo, [[Sofia di Prussia|Sofia]], sposò il futuro [[Costantino I di Grecia]]. Guglielmo, infuriato per la conversione della sorella alla religione greca ortodossa tentò di bandirla dall'impero tedesco. Le relazioni più difficili per Guglielmo ad ogni modo furono quelle con gli inglesi, pur venerando sua nonna, la regina Vittoria ede il resto della sua famiglia. La regina Vittoria lo trattava con cortesia e tatto, ma gli altri membri della famiglia reale inglese lo ritenevano generalmente un arrogante e perlopiù tendevano ad evitarlo. Ebbe relazioni particolarmente pessime con suo zio, il futuro re Edoardo VII. Tra il 1888 ede il 1901 Guglielmo ebbe più volte modo di risentirsi con suo zio che, pur essendo solamente l'erede al trono inglese, tendeva a non considerarlo come imperatore di Germania, ma solamente come un altro dei suoi nipoti. Per suo conto, Guglielmo spesso snobbava suo zio, riferendosi a lui con espressioni come "il vecchio pavone", facendogli pesare la sua condizione di sovrano al trono. All'inizio degli anni '90 dell'Ottocento, Guglielmo si recò in visita in Inghilterra a Cowes Week, sull'[[Isola di Wight]], competendo con suo zio ad una gara di yacht. La moglie di Edoardo, la danese [[Alessandra di Danimarca]], dapprima come principessa di Galles e poi come regina, ebbe anch'ella rapporti pessimi con Guglielmo, in particolare dopo che i prussiani aveva privato la [[Danimarca]] dello [[Schleswig-Holstein]] negli anni '60 dell'Ottocento, come pure per l'irriconoscenza che Guglielmo mostrava nei confronti di sua madre. Malgrado le sue relazioni con i parenti inglesi, quando seppe che la regina Vittoria stava morendo a [[Osborne House]] nel gennaio del 1901, Guglielmo si portò subito in Inghilterra per presenziare al suo letto di morte ede ivi rimase per il successivo funerale. Presenziò anche al funerale di Edoardo VII nel 1910. Nel 1913, quando Guglielmo tenne il ricevimento per il matrimonio di sua figlia [[Vittoria Luisa di Prussia|Vittoria Luisa]], tra gli invitati figurava anche lo zar [[Nicola II di Russia]], re [[Giorgio V del Regno Unito]] e sua moglie [[Maria di Teck]], i quali erano notoriamente invisi al ''kaiser''. Vedi King, Greg, ''Twilight of Splendor: The Court of Queen Victoria During Her Diamond Jubilee Year'' (Wiley & Sons, 2007), p. 52; Magnus, Philip, ''King Edward the Seventh'' (E. P. Dutton & Co, Inc., 1964), p. 204; Battiscombe, Georgiana, ''Queen Alexandra'' (Constable, 1960), p. 174</ref>.
 
Quando Guglielmo venne alla luce, il parto traumatico di sua madre lo danneggiò fisicamente, portandolo ad avere il braccio sinistro atrofizzato a causa di una [[paralisi di Erb|paralisi]]<ref>{{EICita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/guglielmo-ii-imperatore-di-germania-e-re-di-prussia_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=Guglielmo II in Enciclopedia Italiana}}</ref>. Nonostante molti esercizi e cure dolorose, l'arto non guarì mai<ref group="N">Molte fotografie e ritratti lo mostrano spesso nella postura di celare la differente lunghezza tra le due braccia. In realtà il suo braccio sinistro era lungo 15 centimetri in meno di quello destro. Alcuni storici hanno suggerito che questa disabilità abbia potuto intaccare lo sviluppo del suo carattere e della sua personalità. Vedi William L. Putnam, -''The Kaiser's merchant ships in World War I'' (2001) p. 33 e [https://www.youtube.com/watch?v=AHNorbVvyLg].</ref>.
 
Una certa influenza sul giovane principe fu esercitata dal [[1866]] dal precettore Georg Ernst Hinzpeter (1827-1907). Questi riteneva che l'imposizione fosse il miglior modo per insegnare la tolleranza e la compassione<ref>{{Cita|Balfour|p. 108}}.</ref>. Ancora minorenne, come futuro imperatore di [[Impero tedesco|Germania]], Guglielmo ottenne onorificenze russe, austriache e italiane (il 24 settembre 1873 fu insignito dell'[[Ordine supremo della Santissima Annunziata|Ordine dell'Annunziata]]) e appena maggiorenne, nel 1877, ottenne l'[[Ordine della Giarrettiera]] britannico<ref>{{Cita|Balfour|p. 111}}.</ref><ref>''[[Calendario reale]] per l'anno 1910'', Unione Cooperativa, Roma, 1910, p. 181.</ref>.
 
Di formazione [[Calvinismo|calvinista]]<ref name=giunti/>, il giovane Guglielmo imparò il francese e l'inglese ed ebbe anche un'infarinatura di italiano e russo. Frequentò, insieme con il fratello [[Enrico di Prussia|Enrico]], il ''Friedrichsgymnasium'' (Liceo Federico) a [[Kassel]] e dal 1877 frequentò per quattro sessioni l'[[Università di Bonn]]. Nel 1878 andò a [[Parigi]] (città nella quale non tornò più) e visitò più volte la [[Gran Bretagna]] (nel 1877 e nel 1878)<ref>{{Cita|Balfour|pp. 108-109, 111-112}}.</ref>. Negli ultimi tempi del suo soggiorno a Bonn, i sintomi di insofferenza di Guglielmo per l'autorità cominciarono a destare preoccupazione; né la madre, donna decisa e autoritaria, riuscì a influenzarne il carattere<ref>{{Cita|Balfour|pp. 113, 115}}.</ref>.
Ancora minorenne, come futuro imperatore di [[Impero tedesco|Germania]], Guglielmo ottenne onorificenze russe, austriache e italiane (il 24 settembre 1873 fu insignito dell'[[Ordine supremo della Santissima Annunziata|Ordine dell'Annunziata]]) e appena maggiorenne, nel [[1877]], ottenne l'[[Ordine della Giarrettiera]] britannico<ref>{{Cita|Balfour|p. 111}}.</ref><ref>''[[Calendario reale]] per l'anno 1910'', Unione Cooperativa, Roma, 1910, p. 181.</ref>.
 
Nel febbraio 1880, Guglielmo si fidanzò con [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg]], familiarmente chiamata Dona. I due si sposarono un anno dopo, il 27 febbraio 1881. La consorte si rivelò poi un'àncora di stabilità nell'irrequieta vita dell'imperatore.
Il giovane Guglielmo imparò il francese e l'inglese ed ebbe anche un'infarinatura di italiano e russo. Frequentò, insieme con il fratello [[Enrico di Prussia|Enrico]], il ''Friedrichsgymnasium'' (Liceo Federico) a [[Kassel]] e dal 1877 frequentò per quattro sessioni l'[[Università di Bonn]]. Nel [[1878]] andò a [[Parigi]] (città nella quale non tornò più) e visitò più volte la [[Regno Unito|Gran Bretagna]] (nel 1877 e nel 1878)<ref>{{Cita|Balfour|pp. 108-109, 111-112}}.</ref>. Negli ultimi tempi del suo soggiorno a Bonn, i sintomi di insofferenza di Guglielmo per l'autorità cominciarono a destare preoccupazione; né la madre, donna decisa e autoritaria, riuscì a influenzarne il carattere<ref>{{Cita|Balfour|pp. 113, 115}}.</ref>.
 
Nel 1884 Guglielmo fu inviato in visita in Russia, in rappresentanza del nonno imperatore [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], ai festeggiamenti per il compimento della maggiore età del principe ereditario [[Nicola II di Russia|Nicola]], con il quale strinse una duratura amicizia<ref>{{Cita|Balfour|pp. 132-133}}.</ref>.
Nel febbraio [[1880]], Guglielmo si fidanzò con [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg]], familiarmente chiamata Dona. I due si sposarono un anno dopo, il 27 febbraio [[1881]]. La consorte si rivelò poi un'ancora di stabilità nell'irrequieta vita dell'Imperatore.
 
=== L'ascesa e lo scontro con Bismarck (1888-1890) ===
Nel [[1884]] Guglielmo fu inviato in visita in Russia, in rappresentanza del nonno imperatore [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], ai festeggiamenti per il compimento della maggiore età del principe ereditario [[Nicola II di Russia|Nicola]], con il quale strinse una duratura amicizia<ref>{{Cita|Balfour|pp. 132-133}}.</ref>.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1993-098-12, Kaiser Wilhelm II..jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo nell'anno in cui salì al trono di imperatore di Germania (1888)]]
[[File:Reichstagseröffnung.jpg|thumb|left|upright=1.2|Guglielmo II (al centro in [[Ordine dell'Aquila nera|tenuta rossa]]) apre i lavori del Reichstag nella Sala Bianca del Castello di Berlino il 25 giugno 1888. Bismarck è più in basso a sinistra, in divisa bianca.<ref>Dipinto di [[Anton von Werner]]: particolare.</ref>]]
Il 9 marzo 1888, all'età di 91 anni, moriva l'Imperatore di Germania Guglielmo I. Il figlio, il principe ereditario e padre di Guglielmo, salì al trono assumendo il nome di [[Federico III di Germania|Federico III]]. Questi a sua volta, dopo soltanto tre mesi di regno, il 15 giugno 1888 morì a seguito di un cancro alla [[laringe]] e Guglielmo, all'età di 29 anni, divenne il nuovo Imperatore di Germania.
 
Non erano trascorsi neanche due mesi dall'ascesa al trono che Guglielmo II si recò in visita di Stato in Russia, la prima di una lunga serie. Tre mesi dopo ottenne un appannaggio annuale di 6 milioni di marchi e al viaggio a [[San Pietroburgo]] ne seguirono altri a [[Stoccolma]], [[Copenaghen]], [[Vienna]] e [[Roma]]. Queste ultime due erano le capitali delle altre due nazioni: [[Impero austro-ungarico|Austria]] e [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], che assieme alla Germania dal 1882 costituivano la [[Triplice alleanza (1882)|Triplice alleanza]]. Venne commissionato un nuovo treno imperiale con dodici carrozze e un nuovo panfilo<ref>{{Cita|Balfour|pp. 163, 167}}.</ref>.
== L'ascesa e lo scontro con Bismarck (1888-1890) ==
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1993-098-12, Kaiser Wilhelm II..jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo nell'anno in cui salì al trono di imperatore di Germania (1888).]]
[[File:Reichstagseröffnung.jpg|thumb|upright=1.5|left|Guglielmo II (al centro in [[Ordine dell'Aquila nera|tenuta rossa]]) apre i lavori del Reichstag nella Sala Bianca del Castello di Berlino il 25 giugno 1888. Bismarck è più in basso a sinistra, in divisa bianca.<ref>Dipinto di [[Anton von Werner]]: particolare.</ref>]]
 
Il 9 marzo [[1888]], all'età di 91 anni, moriva l'Imperatore di Germania Guglielmo I. Il figlio, il principe ereditario e padre di Guglielmo, salì al trono assumendo il nome di [[Federico III di Germania|Federico III]]. Questi a sua volta, dopo soltanto tre mesi di regno, il 15 giugno 1888, morì a seguito di un cancro alla [[laringe]] e Guglielmo, all'età di 29 anni, divenne il nuovo imperatore di Germania.
 
Non erano trascorsi neanche due mesi dall'ascesa al trono che Guglielmo II si recò in visita di stato in Russia, la prima di una lunga serie. Tre mesi dopo ottenne un appannaggio annuale di 6 milioni di marchi e al viaggio a [[San Pietroburgo]] ne seguirono altri a [[Stoccolma]], [[Copenaghen]], [[Vienna]] e [[Roma]]. Queste ultime due erano le capitali delle altre due nazioni: [[Impero austro-ungarico|Austria]] e [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], che assieme alla Germania dal 1882 costituivano la [[Triplice alleanza (1882)|Triplice alleanza]]. Venne commissionato un nuovo treno imperiale con dodici carrozze e un nuovo panfilo<ref>{{Cita|Balfour|pp. 163, 167}}.</ref>.
 
Ben presto, però, il carattere di Guglielmo e le sue idee si dovettero scontrare con quelle del [[Cancelliere del Reich|Cancelliere]] allora in carica, [[Otto von Bismarck]].
 
Profondamente scosso dagli scioperi di minatori della primavera del [[1889]], Guglielmo enunciò al Consiglio prussiano un programma che, attraverso la scuola, avrebbe dovuto difendere i giovani dal [[socialismo]]. Soprattutto la lezione di storia doveva servire allo scopo: gli insegnanti avevano il compito di illustrare la pericolosità delle teorie socialdemocratiche.
 
Nonostante ciò il Kaiser si trovò in forte contrasto con il suo cancelliere, Bismarck, che auspicava una linea dura nei confronti del movimento operaio. Guglielmo credeva, invece, nella necessità di una conciliazione nazionale<ref>Stürmer, ''L'Impero inquieto'', Bologna, 1993, pp. 185, 327.</ref>.
 
Nel corso della controversia si tennero le elezioni al [[Reichstag (istituzioneImpero tedesco)|Parlamento tedesco]], che determinarono la vittoria dei [[Socialismo democratico|Socialistisocialisti democratici]]. Vistosi in minoranza, Bismarck sollevò una questione costituzionale. Secondo un vecchio decreto prussiano del [[1852]] i ministri erano tenuti a consultare il capo del governo prima di consultare il re; cosa che avrebbe impedito al Kaiser di avere rapporti diretti con i ministri. Guglielmo II ordinò allora che venisse emesso un nuovo decreto per revocare quello del 1852 e il 18 marzo [[1890]] Bismarck, piuttosto che eseguire l'ordine, diede le dimissioni<ref>{{Cita|Balfour|pp. 173-174}}.</ref>. Da questo evento si fa tradizionalmente iniziare l'era del [[Guglielminismoguglielminismo]].
 
=== I cancellierati Caprivi e Hohenlohe (1890-1900) ===
[[File:Wilhelm II, Emperor of Germany - Cope 1895.jpg|left|thumb|upright=0.8|Guglielmo II]]
 
Guglielmo II incaricò alla successione [[Leo von Caprivi]], un onesto militare che non si voleva inoltrare nei labirinti della politica bismarckiana. Entrambi agirono, infatti, demolendo uno dei capisaldi di Bismarck: il [[trattato di controassicurazione]] con la Russia, evento che portò a un avvicinamento di quest'ultima alla Francia. Guglielmo in questa decisione si lasciò influenzare dai suoi consiglieri, che ritenevano il trattato incompatibile con le altre intese sottoscritte dalla Germania e, probabilmente, anche dai militari che diffidavano della Russia<ref>{{Cita|Balfour|pp. 179, 181}}.</ref>.
 
Ben presto, tuttavia, Guglielmo trovò Caprivi incompatibile con i suoi "più vasti disegni", specie dopo che il Cancelliere si era creato nemici in diversi ambienti<ref>{{Cita|Balfour|p. 245}}.</ref>.
 
Il risultato fu che nel [[1894]] Caprivi fu spinto alle dimissioni dall'"eminenza grigia" del governo, [[Friedrich August von Holstein]], il quale aveva intenzione di educare Guglielmo attraverso il moderato [[Chlodwig zu Hohenlohe-Schillingsfürst]] suo candidato alla Cancelleria. Fu infatti quest'ultimo a essere scelto dal Kaiser quale successore di Caprivi<ref>{{Cita|Balfour|p. 248}}.</ref>.
 
==== Il telegramma a Kruger ====
Il 3 gennaio [[1896]] si verificò il primo di diversi episodi che, protagonista Guglielmo II, avrebbero provocato un peggioramento dei rapporti fra Germania e [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Gran Bretagna]].
 
In quei giorni la Repubblica [[Boeri|boera]] del [[Repubblica del Transvaal|Transvaal]], dove ingenti risorse umane ed economiche tedesche erano state investite nelle miniere d'oro, aveva respinto un [[Jameson Raid|attacco]] dal [[Sudafrica]]. L'aggressione era stata ispirata da Londra per provocare una sollevazione e riportare all'[[Impero britannico]] la repubblica boera. La stampa nazionalista tedesca protestò contro la Gran Bretagna che da potenziale alleataalleato divenne rivale.
 
Guglielmo assicurò allo zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]]: «qualunqueQualunque cosa succeda, non permetterò mai agli inglesi di mettere le mani sul Transvaal». Con tre ammiragli e Hohenlohe, il Kaiser, il 3 gennaio, dopo una riunione in cui furono prospettati vari scenari, decise che la cosa più giusta da fare fosse mandare un telegramma di solidarietà al presidente del Transvaal [[Paul Kruger]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 260}}.</ref>.
 
Gli inglesi protestarono per l'atto che considerarono l'interferenza di un monarca da cui, come nipote della loro regina, si aspettavano invece solidarietà'<ref>{{Cita|Balfour|p. 261}}.</ref>. In seguito Guglielmo nelle sue memorie sostenne di essere stato forzato da Hohenlohe a inviare il messaggio<ref>Guglielmo II, ''Memorie'', Milano 1930, p. 73.</ref>. Fatto sta che dopo l'episodio, che alimentò cocenti polemiche anche fra i giornali e l'opinione pubblica dei due Paesi, Guglielmo parlò di vasti stanziamenti per la flotta militare, rendendo lo scenario diplomatico tra i due imperi ancora più cupo.
 
==== La Cina ====
{{vedi anche|Kiautschou}}
[[File:China imperialism cartoon.jpg|thumb|upright=0.8|In una vignetta francese del 1898, la [[Reginaregina Vittoria]], suo nipote Guglielmo II, lo zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]] assistito dall'alleata [[Marianne (allegoria)|Marianna]] e l'Imperatore del Giappone [[Meiji]] si dividono la torta della Cina.]]
Nell'agosto 1897 Guglielmo, mirando ora a una politica mondiale, dimostrò l'utilità che avrebbe avuto una grande flotta. A San Pietroburgo convinse, infatti, Nicola II a confermare che la Russia non si sarebbe opposta all'eventuale occupazione tedesca del porto cinese di [[Kiautschou]]; e due mesi dopo, cogliendo l'occasione dell'uccisione di due missionari tedeschi, fece occupare la base cinese, ignorando le obiezioni dei suoi consiglieri che temevano un conflitto<ref name=Balfour-278>{{Cita|Balfour|p. 278}}.</ref>.
 
Nell'agosto [[1897]] Guglielmo, mirando ora a una politica mondiale, dimostrò l'utilità che avrebbe avuto una grande flotta. A San Pietroburgo convinse, infatti, Nicola II a confermare che la Russia non si sarebbe opposta all'eventuale occupazione tedesca del porto cinese di [[Kiautschou]]; e due mesi dopo, cogliendo l'occasione dell'uccisione di due missionari tedeschi, fece occupare la base cinese, ignorando le obiezioni dei suoi consiglieri che temevano un conflitto<ref name=Balfour-278>{{Cita|Balfour|p. 278}}.</ref>.
 
In risposta, la Russia occupò Port Arthur ([[Lüshunkou]]) e il Kaiser in una lettera a San Pietroburgo scrisse: «Russia e Germania all'ingresso del [[Mar Giallo]] possono essere considerate come [[San Giorgio]] e [[San Michele]] che proteggono la Sacra Croce nell'Estremo Oriente e custodiscono le porte del continente asiatico». Quando, tuttavia, la Gran Bretagna occupò a sua volta [[Weihai]], nello [[Shandong]], le reazioni di Guglielmo II furono meno entusiastiche<ref name=Balfour-278/>.
 
La [[Dinastia Qing|Cina]], tuttavia, alla fine del [[1899]] si oppose alla presenza degli occidentali sul proprio territorio e sfruttò la [[ribellione dei Boxer]] per tentare di allontanare le potenze straniere. Durante la crisi fu ucciso un diplomatico tedesco e Guglielmo II il 27 giugno [[1900]] pronunciò il famoso [[discorso degli Unni]], con il quale, paragonando i suoi soldati agli Unni di Attila, salutò il contingente in partenza per la Cina. Il discorso fu ovviamente oggetto di critiche da parte della stampa internazionale, soprattutto di quella britannica.
i suoi soldati agli Unni di Attila, salutò il contingente in partenza per la Cina. Il discorso fu ovviamente oggetto di critiche da parte della stampa internazionale, soprattutto di quella inglese.
 
==== Il viaggio in Palestina ====
L'attivismo del Kaiser non risparmiò il Mediterraneo. Accompagnato dalla consorte, dal ministro degli Esteri [[Bernhard von Bülow]] e dall'amico [[Philipp zu Eulenburg]], all'epoca ambasciatore a Vienna, Guglielmo partì nel [[1898]] per la [[Palestina]], territorio dell'[[Impero ottomano]]. Il viaggio conseguì il duplice effetto di aumentare l'interesse dell'Imperatore per la [[Impero ottomano|Turchia]] e nello stesso tempo di incoraggiare l'inquietudine dei francesi, dei russi e in particolare degli inglesi, che si vedevano minacciati nelle loro linee di navigazione marittime principali. Né i timori si placarono quando, due mesi dopo, i turchi concessero ai tedeschi la costruzione di un porto e di una linea ferroviaria sulla costa orientale del [[Bosforo]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 286}}.</ref>.
 
=== Il cancellierato Bülow (1900-1909) ===
{{vedi anche|Bernhard von Bülow}}
[[File:Neujahrsempfang Kaiser Wilhelm II.jpg|thumb|left|upright=1.5|left2|Il ricevimento di Guglielmo II del capodannoCapodanno 1901 alla [[Staatsoper Unter den Linden|Knobelsdorff-Oper]].<ref>Dipinto di William Friedrich Georg Pape (1859-1921).</ref>]]
La politica mondiale della Germania, con il nuovo cancelliere [[Bernhard von Bülow]] e con l'ammiraglio [[Alfred von Tirpitz]], fu contraddistinta da un forte riarmo navale. Costoro, assieme a Guglielmo, cercarono di inculcare sogni di potenza marittima nel popolo tedesco e riuscirono a far passare al ''[[Reichstag (Impero tedesco)|Reichstag]]'' ben tre leggi di costruzione navale, due delle quali, quella del 1900 e quella del 1908, durante il cancellierato di Bülow.
 
==== La Crisi di Tangeri ====
La politica mondiale della Germania, con il nuovo cancelliere [[Bernhard von Bülow]] e con l'ammiraglio [[Alfred von Tirpitz]], fu contraddistinta da un forte riarmo navale. Costoro, assieme a Guglielmo, cercarono di inculcare sogni di potenza marittima nel popolo tedesco e riuscirono a far passare al ''[[Reichstag (istituzione)|Reichstag]]'' ben 3 leggi di costruzione navale, due delle quali, quella del [[1900]] e quella del [[1908]], durante il cancellierato di Bülow.
 
=== La Crisi di Tangeri ===
{{vedi anche|Crisi di Tangeri|Conferenza di Algeciras}}
Il riarmo della flotta tedesca portò inevitabilmente a un allarme della Gran Bretagna, potenza navale per eccellenzaantonomasia, e ada un peggioramento dei rapporti (già provati dal telegramma Kruger) tra le due nazioni. Conseguentemente ci fu un avvicinamento fra la Gran Bretagna e la [[Terza Repubblica francese(Francia)|Francia]], nemica storica della Germania, che portò alla firma dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Entente cordiale]]'', stipulata l'8 aprile [[1904]]. L'accordo stabilì tra l'altro che il [[Marocco]] sarebbe entrato nella sfera d'influenza francese.
 
La Germania volle ostacolare l'intesa e Guglielmo, anche se molto timoroso, il 30 marzo [[1905]], alle prime avvisaglie di un accentuarsi della pressione francese sul Marocco, sbarcò dimostrativamente a [[Tangeri]]. Durante la visita comunicò il suo interesse affinché il Marocco rimanesse indipendente dalle nazioni europee.
 
La Germania volle ostacolare l'intesa e Guglielmo, anche se molto timoroso, il 30 marzo 1905, alle prime avvisaglie di un accentuarsi della pressione francese sul Marocco, sbarcò dimostrativamente a [[Tangeri]]. Durante la visita comunicò il suo interesse affinché il Marocco rimanesse indipendente dalle nazioni europee.
Gran Bretagna e Francia reagirono negativamente e la tensione salì fino al punto in cui il governo francese, nel timore di una guerra, fu costretto a far dimettere il ministro degli Esteri [[Théophile Delcassé|Delcassé]], acerrimo nemico della Germania. Il governo di Parigi accolse, inoltre, la proposta tedesca di una conferenza internazionale sul Marocco. Fu una vittoria diplomatica della Germania e lo stesso giorno delle dimissioni di Delcassé, Guglielmo II conferì al conte Bülow, che aveva gestito la crisi, il titolo di Principe. Il Kaiser sperò a questo punto di aver impedito alla Francia l'acquisizione di una nuova grande colonia. Tuttavia, la [[Conferenza di Algeciras|conferenza]] che si tenne ad [[Algeciras]] (in Spagna) nel [[1906]], trovò la Germania isolata sulle sue posizioni intransigenti.
 
Gran Bretagna e Francia reagirono negativamente e la tensione salì fino al punto in cui il governo francese, nel timore di una guerra, fu costretto a far dimettere il ministro degli Esteri [[Théophile Delcassé|Delcassé]], acerrimo nemico della Germania. Il governo di Parigi accolse, inoltre, la proposta tedesca di una conferenza internazionale sul Marocco. Fu una vittoria diplomatica della Germania e lo stesso giorno delle dimissioni di Delcassé, Guglielmo II conferì al conte Bülow, che aveva gestito la crisi, il titolo di Principe. Il Kaiser sperò a questo punto di aver impedito alla Francia l'acquisizione di una nuova grande colonia. Tuttavia, la [[Conferenza di Algeciras|conferenza]] che si tenne ad [[Algeciras]] (in Spagna) nel 1906, trovò la Germania isolata sulle sue posizioni intransigenti.
La tensione internazionale salì al punto che Guglielmo II, in un colloquio con Bülow nei giardini della Cancelleria, ai primi di aprile, espresse la convinzione che se la Germania non avesse fatto qualche concessione, si sarebbe giunti alla guerra, le cui probabilità di successo (con Francia e Russia [[Alleanza franco-russa|alleate]] e la Gran Bretagna contro) erano molto scarse. Pregò quindi il Cancelliere di preservarlo da un conflitto che la Germania non desiderava<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol II, pp. 209-210.</ref>. Ad Algeciras la posizione tedesca si ammorbidì e prevalsero le ragioni della Francia che iniziò il processo di colonizzazione del Marocco, portato poi a termine 6 anni dopo.
 
La tensione internazionale salì al punto che Guglielmo II, in un colloquio con Bülow nei giardini della Cancelleria, ai primi di aprile, espresse la convinzione che se la Germania non avesse fatto qualche concessione, si sarebbe giunti alla guerra, le cui probabilità di successo (con Francia e Russia [[Alleanza franco-russa|alleate]] e la Gran Bretagna contro) erano molto scarse. Pregò quindi il Cancelliere di preservarlo da un conflitto che la Germania non desiderava<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol II, pp. 209-210.</ref>. Ad Algeciras la posizione tedesca si ammorbidì e prevalsero le ragioni della Francia che iniziò il processo di colonizzazione del Marocco, portato poi a termine sei anni dopo.
=== L'incontro di Björkö ===
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2004-0096, Kaiser Wilhelm II..jpg|thumb|left|upright=0.8|Guglielmo II nel 1905.]]
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R43302, Kaiser Wilhelm II. und Zar Nikolaus II..jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo II (in uniforme russa) e [[Nicola II di Russia|Nicola II]] (in uniforme tedesca) a Björkö nel 1905.]]
 
==== L'incontro di Björkö ====
In questo contesto, il più importante tentativo che fece Guglielmo II per fermare l'accerchiamento che si stava formando attorno alla Germania fu fatto in una località russa del [[Golfo di Finlandia]], a [[Primorsk (Oblast' di Leningrado)|Björkö]]. Lì Guglielmo si incontrò con [[Nicola II di Russia]], il 24 luglio 1905. Il Kaiser, senza accordarsi sui particolari con Bülow, firmò con lo Zar un [[Trattato di Björkö|accordo]] in base al quale ognuno dei due Paesi si impegnava ad aiutare l'altro nel caso fosse stato attaccato da una terza potenza, ma solo in Europa.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2004-0096, Kaiser Wilhelm II..jpg|thumb|left|upright=0.8|Guglielmo II nel 1905]]
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R43302, Kaiser Wilhelm II. und Zar Nikolaus II..jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo II (in uniforme russa) e [[Nicola II di Russia|Nicola II]] (in uniforme tedesca) a [[Primorsk (Oblast' di Leningrado)|Björkö]] nel 1905]]
In questo contesto, il più importante tentativo che fece Guglielmo II per fermare l'accerchiamento che si stava formando attorno alla Germania fu fatto in una località russa del [[golfo di Finlandia]], a [[Primorsk (Oblast' di Leningrado)|Björkö]]. Lì Guglielmo si incontrò con [[Nicola II di Russia]], il 24 luglio 1905. Il Kaiser, senza accordarsi sui particolari con Bülow, firmò con lo Zar un [[Trattato di Björkö|accordo]] in base al quale ognuno dei due Paesi si impegnava ad aiutare l'altro nel caso fosse stato attaccato da una terza potenza, ma solo in Europa.
 
Quest'ultima clausola dell'accordo, che doveva essere ratificato dai rispettivi governi, fece trasecolare Bülow. In caso di una guerra anglo-tedesca, infatti, la Germania, con una flotta insufficiente a proteggere le sue colonie e le sue coste si sarebbe trovata esposta alle azioni della ben più potente [[Royal Navy|flotta inglese]]. Nello stesso tempo la Russia non avrebbe potuto (con una piccola flotta e con un esercito inservibile contro l'Inghilterra) difendere la Germania. Inoltre, grazie a quella clausola che limitava il teatro dell'alleanza all'Europa, la Russia avrebbe potuto rifiutarsi di attaccare l'[[Impero britannico]] in Asia, e infine, sosteneva Bülow, l'accordo avrebbe peggiorato i rapporti fra Germania e Gran Bretagna, istigando quest'ultimaultimo a pericolose contromisure<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol II, pp. 141-142.</ref>.
 
Guglielmo II insistette per far ratificare l'accordo a cui teneva moltissimo, ma Bülow minacciò di dare le dimissioni. Guglielmo scrisse allora al Cancelliere una lettera accorata in cui dichiarava di essere prostrato e di non capire l'atteggiamento del suo migliore e più intimo amico: «ilIl giorno dopo l'arrivo delle sue dimissioni, il Kaiser non sarebbe più in vita» scrisse. Lettera di fronte alla quale Bülow decise di rimanere<ref>{{Cita|Balfour|pp. 339-342}}.</ref>.
 
Anche in Russia, tuttavia, si sollevarono problemi sul testo del trattato che non risultò compatibile con l'[[alleanza franco-russa]]. Il patto rimase, così, un accordo di massima fra due monarchi, praticamente privo di qualsiasi valore legale<ref>{{Cita|Balfour|p. 342}}.</ref>.
 
Due anni dopo, nel [[1907]], l'[[Accordo anglo-russo per l'Asia|Accordoaccordo anglo-russo]] sulla spartizione delle sfere d'influenza in Asia fra Londra e San Pietroburgo eliminava qualsiasi motivo di attrito fra le due potenze, e anche ogni speranza a Guglielmo II di chiudere un'intesa con la Russia.
 
==== Il Caso ''Daily Telegraph'' ====
{{vedi anche|Caso Daily Telegraph}}
[[File:Philip Alexius de Laszlo - Wilhelm II, Deutscher Kaiser, 1908.jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo II nel 1908.<ref>Dipinto di [[Philip Alexius de László]].</ref>]]
[[File:Achilleion Terrace Corfu(1).jpg|thumb|upright=0.8|L<nowiki>'</nowiki>''[[Achilleion]]'', a [[Corfù]], oggi, che fu di proprietà di Guglielmo II.]]
 
Forse l'episodio più clamoroso sul tipo di politica estera che conduceva Guglielmo fu quello dell'intervista al giornale inglese ''Daily Telegraph'' pubblicata il 28 ottobre 1908.
 
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Travolto dalle critiche, il Kaiser parlò di abdicare e convocò il principe ereditario [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Federico Guglielmo]]. L'avvilimento, tuttavia, durò poco e il documento impostogli da Bülow con il quale si impegnava per il futuro a rispettare le regole costituzionali, portò, in definitiva, a una rottura fra i due. L'anno dopo, infatti, il Cancelliere si dimise.
 
=== Il cancellierato Bethmann (1909-1917) ===
Guglielmo II sostituì Bülow con [[Theobald von Bethmann-Hollweg]], un amico di vecchia data e un amministratore più che un uomo d'azione. Una persona tranquilla che assecondasse l'Imperatore il quale, vista l'avversione generale alle sue idee, cominciava a disinteressarsi della politica.
 
Nel [[1910]] Guglielmo II promosse la scienza naturale moderna con garanzie finanziarie statali<ref>Stürmer, ''L'Impero inquieto'', Bologna, 1993, pp. 180, 181.</ref>, mentre, sul piano culturale, si dedicò presso la sua villa a [[Corfù]] (l'[[Achilleion]]) agli scavi archeologici, che nella primavera del [[1911]] portarono al rinvenimento di una testa di [[Gorgone]] in marmo del [[VII secolo a.C.]]<ref>{{Cita|Balfour|pp. 406-407}}.</ref>.
 
==== La Crisicrisi di Agadir ====
Anche come conseguenza del graduale isolamento della Germania, nel maggio del 1911, la [[Terza Repubblica francese(Francia)|Francia]] occupò [[FesFès|Fez]], in [[Marocco]] che divenne di fatto protettorato francese. Guglielmo era riluttante ad aprire una nuova crisi internazionale ma il suo ministro degli Esteri, [[Alfred von Kiderlen-Waechter]], lo convinse a opporsi all'azione di Parigi. Venne quindi inviata, come atto dimostrativo, una nave da guerra nel porto marocchino di [[Agadir]]. Si aprì così la cosiddetta [[Crisicrisi di Agadir]] durante la quale, a luglio, Kiderlen pretese dalla Francia in cambio del disinteressamento tedesco sul Marocco l'intero Congo francese.
 
Alla notizia, Guglielmo II che era in crociera in [[Norvegia]], protestò con il suo governo per l'atteggiamento preso e decise di ritornare in patria per seguire più da vicino la crisi: una pericolosa congiuntura che trovò il suo apice nella discesa in campo della Gran Bretagna al fianco della Francia e nella mobilitazione della flotta. Kiderlen tornò allora sui suoi passi e la Germania si dovette accontentare di piccole rettifiche ai confini fra il Camerun tedesco e il Congo francese; consentendo alla Francia il completamento della colonizzazione del Marocco.
Kiderlen tornò allora sui suoi passi e la Germania si dovette accontentare di piccole rettifiche ai confini fra il Camerun tedesco e il Congo francese; consentendo alla Francia il completamento della colonizzazione del Marocco.
 
==== Tensione sulla flotta ====
A questo punto risultava determinante per Guglielmo che la Germania possedesse una flotta tale da avere più peso in situazioni come quella di Agadir e, quando la Gran Bretagna, nel [[1912]], decise di spostare delle navi dal Mediterraneo al [[Mare del Nord]], il Kaiser appoggiò l'ammiraglio [[Alfred von Tirpitz|Tirpitz]] affinché nelle sedi opportune passasse il progetto della quarta legge navale. Bethmann, però, si oppose impuntandosi, considerando più utile negoziare con Londra. Si creò così una situazione di stallo, fin quando Bethmann, probabilmente grazie anche all'intervento della consorte di Guglielmo, dovette cedere; così che l'imperatore conservò la legge navale e il suo Cancelliere<ref>{{Cita|Balfour|pp. 424-425}}.</ref>.
 
==== Verso la prima guerra mondiale ====
{{vedi anche|Crisi di luglio}}
[[File:Bundesarchiv Bild 136-B0435, Kaiser Wilhelm II. und Erzherzog Franz Ferdinand.jpg|thumb|Guglielmo II (a sinistra) in auto con [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]] nel 1912.]]
Verso l'inizio del 1913, l'anno del suo giubileo d'argento (a 25 anni dalla salita al trono), la sensazione che un conflitto europeo fosse ormai inevitabile cominciò ad assillare Guglielmo II. Tale convinzione fu probabilmente la ragione che lo indusse ad abbandonare i suoi propositi di trattenere l'[[Impero austro-ungarico|Austria]] sulla questione dei [[Penisola balcanica|Balcani]]. Al ministro degli Esteri di Vienna [[Leopold Berchtold]] disse: «Potete confidare che io starò dietro di voi, e che sono pronto a sfoderare la spada ogni volta che la via da voi intrapresa lo renderà necessario»<ref>{{Cita|Balfour|pp. 441-442}}.</ref>.
 
Verso l'inizio del [[1913]], l'anno del suo giubileo d'argento (a 25 anni dalla salita al trono), la sensazione che un conflitto europeo fosse ormai inevitabile cominciò ad assillare Guglielmo II. Tale convinzione fu probabilmente la ragione che lo indusse ad abbandonare i suoi propositi di trattenere l'[[Impero austro-ungarico|Austria]] sulla questione dei [[Penisola balcanica|Balcani]]. Al ministro degli Esteri di Vienna [[Leopold Berchtold]] disse: «Potete confidare che io starò dietro di voi, e che sono pronto a sfoderare la spada ogni volta che la via da voi intrapresa lo renderà necessario»<ref>{{Cita|Balfour|pp. 441-442}}.</ref>.
 
Quando domenica 28 giugno [[1914]] fu [[Attentato di Sarajevo|assassinato]] l'erede al trono d'Austria [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]], Guglielmo era a [[Kiel]] per delle regate con il suo yacht ''Meteor''; il capo di stato maggiore dell'esercito, [[Helmuth Johann Ludwig von Moltke|Moltke]], era alle terme a [[Karlovy Vary|Karlsbad]] e il capo della Marina, Tirpitz, in vacanza in [[Engadina]] ([[Svizzera]]). Assenti le più alte cariche militari, in quei primi giorni di luglio, a Berlino e [[Potsdam]] il Kaiser sottovalutò la forza e la volontà bellica dei potenziali nemici. Disse che [[Nicola II di Russia|Nicola II]] difficilmente avrebbe protetto dei regicidi, che la Russia non era in grado di entrare in guerra e che la Francia era in piena crisi finanziaria e mancava di artiglieria pesante. Fatte queste osservazioni, partì per la consueta crociera estiva in [[Norvegia]]<ref>{{Cita|Balfour|pp. 445, 448-449}}.</ref>.
 
Il 19 luglio, tuttavia, Guglielmo II avvertì in via confidenziale le due grandi compagnie navali tedesche che gli avvenimenti sarebbero potuti precipitare dopo l'imminente [[ultimatum]] austriaco alla [[Regno di Serbia|Serbia]] (che fu inviato il 23), e il giorno seguente dette disposizioni per il rientro della flotta a Kiel. Il 27 approvò l'azione di Bethmann che aveva respinto la proposta britannica di una conferenza e il mattino dopo prese visione della risposta serba all'ultimatum austriaco. In considerazione del fatto che il governo di [[Belgrado]] aveva accettato quasi tutte le richieste austriache, il Kaiser disse: «Un brillante risultato [...] Una grande vittoria morale per Vienna, che però elimina ogni ragione di guerra». Ciononostante consigliò all'Austria di occupare provvisoriamente la [[Belgrado|capitale serba]] (poco dopo il confine), così da poter lui stesso cominciare una mediazione<ref>{{Cita|Balfour|pp. 451-452}}.</ref>.
 
==== Mobilitazione e guerra ====
{{vedi anche|Crisi di luglio}}
La notizia del bombardamento austriaco di Belgrado determinò la decisione russa di [[Mobilitazione|mobilitare]] l'esercito ma, prima che fossero diramati gli ordini relativi, un messaggio dell'ignaro Guglielmo II indusse lo zar Nicola II a limitare la mobilitazione ai quattro distretti militari lungo la frontiera austriaca, escludendo i tre sul confine tedesco<ref>{{Cita|Balfour|p. 452}}.</ref>. La [[telegrammi Willy-Nicky|corrispondenza personale tra il kaiser e lo zar]] in quei giorni proseguì intensa, ma non riuscì a contenere la crisi.
 
Il mattino del 30 luglio 1914, Guglielmo ricevette la notizia della mobilitazione (seppure parziale) russa e scrisse a margine del messaggio: «Dunque, anch'io devo mobilitare». Alla richiesta della Germania alla Russia di revocare la mobilitazione, la Russia rispose che sarebbe stato impossibile<ref>{{Cita|Balfour|pp. 453-454}}.</ref>.
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I piani militari tedeschi, senza dubbio aggressivi, prevedevano che alla mobilitazione seguisse immediatamente lo sconfinamento verso i potenziali nemici e quindi lo stato di guerra. Di fronte al rifiuto della Russia di revocare la mobilitazione, Bethmann sottopose a Guglielmo II l'ordine per la mobilitazione generale; ordine che venne firmato dall'Imperatore alle 17 del 1º agosto 1914. Poco dopo, l'ambasciatore tedesco a San Pietroburgo consegnava la dichiarazione di guerra, facendo scattare, così facendo, l'[[alleanza franco-russa]] e la discesa in campo di Parigi<ref>{{Cita|Balfour|p. 456}}.</ref>.
 
==== Il conflitto ====
[[File:Hindenburg, Kaiser, Ludendorff HD-SN-99-02150.JPG|thumb|upright=1.5|left|Guglielmo II (al centro) al tavolo delle operazioni con i generali [[Paul von Hindenburg]] (a sinistra) eed [[Erich Ludendorff]].]]
[[File:Guerre 14-18-Humour-L'ingordo, trop dur-1915.JPG|thumb|upright=0.8|Una famosa caricatura della prima guerra mondiale su Guglielmo II.]]
 
Per la maggior parte della durata della guerra le condizioni psicofisiche di Guglielmo II furono abbastanza precarie. Le opinioni espresse dall'Imperatore prima dello scoppio del conflitto dimostrano che non nutriva grande fiducia nella vittoria finale<ref>Balfour, ''Guglielmo II e i suoi tempi'', Milano, 1968, p. 470.</ref>.
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Dopo essersi opposto ai bombardamenti aerei su Londra, li consentì nella convinzione che venissero colpiti solo obiettivi militari ma, in riferimento al fronte, frasi come «Non fare prigionieri» erano spesso sulle sue labbra<ref>{{Cita|Balfour|p. 472}}.</ref>.
 
Il 14 settembre 1914, dopo la [[Prima battaglia della Marna|sconfitta della Marna]], il Kaiser destituì di propria iniziativa il capo dell'esercito [[Helmuth Johann Ludwig von Moltke|Moltke]] e nominò al suo posto [[Erich von Falkenhayn]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 474}}.</ref>. Successivamente, all'inizio del [[1915]], Guglielmo II fu chiamato a decidere fra "orientalisti" e "occidentalisti". Fra i primi vi era il capo di stato maggiore austriaco [[Franz Conrad von Hötzendorf]] che aveva chiesto delle divisioni tedesche in previsione di un'offensiva contro i russi, fra i secondi vi era Falkenhayn che gliele rifiutò. Guglielmo II confermò la decisione del suo comandante, contribuendo con la sua risoluzione ad alcune importanti sconfitte dell'Austria<ref>{{Cita|Balfour|pp. 478-479}}.</ref>.
 
==== La guerra sottomarina ====
Lo stesso anno, dopo l'affondamento del transatlantico britannicoinglese ''[[RMS Lusitania|Lusitania]]'' che trasportava numerosi passeggeri americani, Guglielmo II, nel timore di un intervento degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a fianco dell'[[Triplice Intesaintesa|Intesa]], diede il consenso a Bethmann di ordinare ai sommergibili di non silurare i transatlantici. Inoltre, quando questa misura si dimostrò inefficace, ordinò di sospendere tutta l'offensiva sottomarina. Il Grande ammiraglio Tirpitz rassegnò le dimissioni ma il Kaiser non le accettò<ref>{{Cita|Balfour|pp. 480-481}}.</ref>.
 
Verso la fine di dicembre del [[1916]], il capo di stato maggiore tedesco e il suo vice, i generali [[Paul von Hindenburg]] eed [[Erich Ludendorff]], dichiararono di non poter più assumersi la responsabilità delle operazioni militari se, entro un mese, non fosse stata ripresa la [[guerra sottomarina indiscriminata]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 486}}.</ref>.
 
Bethmann si oppose ma Guglielmo II, il 9 gennaio [[1917]], decise di riprendere le azioni dei sommergibili. La notizia fu accolta con entusiasmo in Germania e anche la Borsa inviò un telegramma di congratulazioni al Kaiser. La risposta degli Stati Uniti fu la rottura delle relazioni diplomatiche, il 3 febbraio, e la dichiarazione di guerra il 6 aprile 1917<ref>{{Cita|Balfour|pp. 486-487}}.</ref>.
 
Compromessa ogni speranza di vittoria netta, il 12 luglio 1917 Bethmann, facendosi portavoce del [[Reichstag (istituzioneImpero tedesco)|Reichstag]], ebbe un incontro con Guglielmo II per sottoporgli una risoluzione di pace che il Kaiser trovò ragionevole. Una comunicazione telefonica annunciò, invece, che tutto lo stato maggiore si trovava nell'impossibilità di continuare a collaborare con Bethmann. Guglielmo a difesa del suo cancelliere minacciò l'abdicazione e questi, per evitare uno scontro fra la corona e l'esercito, il giorno dopo si dimise<ref>{{Cita|Balfour|pp. 494-495}}.</ref>.
 
=== La sconfitta e l'esilio (1918-1941) ===
[[File:Guerre 14-18-Humour 4-Retraite mouvementée.JPG|thumb|upright=1.5|left|"La ritirata movimentata" del Kaiser secondo la propaganda umoristica francese della Grandeprima guerra. mondiale]]
[[File:NYTimes-Page1-11-11-1918.jpg|thumb|La prima pagina del ''New York Times'' dell'11 novembre 1918: «Armistizio firmato, fine della guerra! Berlino nelle mani dei rivoluzionari; il nuovo Cancelliere implora l'ordine; il Kaiser deposto fugge in Olanda»]]
Il sovrano lasciò così l'esercito nelle mani dei due principali comandanti, Hindenburg e Ludendorff, i quali verso la fine della guerra riuscirono a influenzare l'apparato politico creando le basi per un regime militare. La rivendicazione del potere da parte dell'esercito non danneggiò tanto il Reichstag, quanto piuttosto il Kaiser stesso''.'' Questi diventava sempre più logorroico, andava a passeggio nei boschi, litigava con l'imperatrice e si lamentava della scarsa considerazione in cui veniva tenuto. Di conseguenza, agli occhi del popolo, il vero leader divenne Hindenburg<ref>Hew Strachan, ''La prima guerra mondiale'', Milano, 2012, pp. 257-258.</ref>. Il nuovo Cancelliere [[Georg Michaelis]] era infatti un'emanazione del potere militare.
 
Il 26 ottobre 1918, di fronte all'impossibilità di proseguire la guerra, Guglielmo II convocò i due comandanti e parlò a Ludendorff in modo tale da costringerlo a dimettersi. Le dimissioni presentate da Hindenburg furono, invece, respinte. Il giorno dopo, il nuovo imperatore austriaco, [[Carlo I d'Austria|Carlo d'Asburgo]], comunicò a Guglielmo II che aveva deciso di concludere la pace. La notizia indusse il governo tedesco, guidato ora da [[Massimiliano di Baden]], a decidere se accettare le richieste di principio che avevano offerto gli Stati Uniti: il Kaiser decise di accoglierle<ref>{{Cita|Balfour|pp. 518-519}}.</ref>.
Il sovrano lasciò così l'esercito nelle mani dei due principali comandanti, Hindenburg e Ludendorff, i quali verso la fine della guerra riuscirono a influenzare l'apparato politico creando le basi per un regime militare. La rivendicazione del potere da parte dell'esercito non danneggiò tanto il Reichstag, quanto piuttosto il Kaiser. Questi diventava sempre più logorroico, andava a passeggio nei boschi, litigava con l'imperatrice e si lamentava della scarsa considerazione in cui veniva tenuto. Di conseguenza, agli occhi del popolo, il vero leader divenne Hindenburg<ref>Hew Strachan, ''La prima guerra mondiale'', Milano, 2012, pp. 257-258.</ref>. Il nuovo Cancelliere [[Georg Michaelis]] era infatti un'emanazione del potere militare.
 
A questo punto, sulla strada dell'armistizio, la sola speranza per il trono sembrava l'abdicazione, ma i socialisti erano per la repubblica. Risentito del fatto che il Cancelliere si era rifiutato di pubblicare una lettera e un proclama nei quali assicurava il suo appoggio al governo e alle modifiche istituzionali, nella notte del 29 ottobre, Guglielmo II lasciò Berlino per [[Spa (Belgio)|Spa]], in [[Belgio]], sede del quartier generale dell'esercito. Qui, fra i suoi generali, fu raggiunto il 1º novembre dal ministro dell'interno prussiano Bill Drews (1870-1938) che gli comunicò delle sempre più numerose richieste per la sua abdicazione. Guglielmo II rispose: «Come può lei, un funzionario prussiano, uno dei miei sudditi che mi ha giurato fedeltà, avere l'insolenza e la sfrontatezza di sottopormi una richiesta del genere?»<ref>{{Cita|Balfour|pp. 520-521}}.</ref>
Il 26 ottobre [[1918]], di fronte all'impossibilità di proseguire la guerra, Guglielmo II convocò i due comandanti e parlò a Ludendorff in modo tale da costringerlo a dimettersi. Le dimissioni presentate da Hindenburg furono, invece, respinte. Il giorno dopo, il nuovo imperatore austriaco, [[Carlo I d'Austria|Carlo d'Asburgo]], comunicò a Guglielmo II che aveva deciso di concludere la pace. La notizia indusse il governo tedesco, guidato ora da [[Massimiliano di Baden]], a decidere se accettare le richieste di principio che avevano offerto gli Stati Uniti: il Kaiser decise di accoglierle<ref>{{Cita|Balfour|pp. 518-519}}.</ref>.
 
A questo punto, sulla strada dell'armistizio, la sola speranza per il trono sembrava l'abdicazione, ma i socialisti erano per la repubblica. Risentito del fatto che il Cancelliere si era rifiutato di pubblicare una lettera e un proclama nei quali assicurava il suo appoggio al governo e alle modifiche istituzionali, nella notte del 29 ottobre, Guglielmo II lasciò Berlino per [[Spa (Belgio)|Spa]], in [[Belgio]], sede del quartier generale dell'esercito. Qui, fra i suoi generali, fu raggiunto il 1º novembre dal ministro degli Interni prussiano Bill Drews (1870-1938) che gli comunicò delle sempre più numerose richieste per la sua abdicazione. Guglielmo II rispose: «Come può lei, un funzionario prussiano, uno dei miei sudditi che mi ha giurato fedeltà, avere l'insolenza e la sfrontatezza di sottopormi una richiesta del genere?»<ref>{{Cita|Balfour|pp. 520-521}}.</ref>.
 
=== L'abdicazione ===
[[File:Keisari vihelm II.jpg|thumb|left|upright=0.8|Guglielmo II durante la prima guerra mondiale.]]
 
==== L'abdicazione ====
[[File:Keisari vihelm II.jpg|thumb|left|upright=0.8|Guglielmo II durante la prima guerra mondiale]]
Il 4 novembre 1918, come risposta all'ordine di far salpare la flotta per una disperata e inutile battaglia sul mare, i marinai ammutinati occuparono la città di [[Kiel]] e nei giorni seguenti la rivolta si diffuse agli altri porti della Germania estendendosi all'interno del Paese. Era scoppiata la [[Rivoluzione di novembre]]. Il 7 i ministri socialisti reclamarono ancora l'abdicazione dell'Imperatore che rifiutò ordinando che venisse preparato un piano per marciare in Germania alla testa dell'esercito e restaurare l'ordine<ref>{{Cita|Balfour|pp. 522-523}}.</ref>.
 
A Berlino la maggioranza socialista al Reichstag chiese l'abdicazione del Kaiser. Quando questi rifiutò, i deputati si dimisero in blocco dal Parlamento e indissero uno sciopero generale. A [[Colonia (Germania)|Colonia]] i marinai rivoluzionari presero la città, come già era accaduto a Kiel. Guglielmo II si trovò allora di fronte al collasso del Paese e quando il principe [[Massimiliano di Baden]] lo pregò per telefono di abdicare, gli urlò il suo "no" al ricevitore. La sera dell'8 novembre l'ammiraglio [[Paul von Hintze]] raggiunse a Spa Guglielmo e gli comunicò che la [[Kaiserliche Marine|Marina]] era ormai fuori controllo<ref>Martin Gilbert, ''La grande storia della prima guerra mondiale'', Milano, 2010, p. 599.</ref>.
 
Il giorno dopo, il 9, scoppiò la rivoluzione a Berlino e Guglielmo fu ancora sollecitato ad abbandonare il trono: a Spa, il Kaiser, che nutriva speranze di potersi mettere a capo dell'esercito assieme a Hindenburg e sedare le rivolte, chiese al generale [[Wilhelm Groener|Groener]] cosa ne pensasse. Questi rispose che non c'era operazione militare che potesse avere successo. I rivoluzionari avevano in mano i principali nodi ferroviari e molti soldati avevano abbracciato la causa della rivoluzione. Alle 11 di mattina arrivò un [[telegramma]] che annunciava la ribellione dei soldati della piazza di Berlino<ref>Martin Gilbert, La ''grande storia della prima guerra mondiale'', Milano, 2010, pp. 600-601.</ref>. A quel punto Guglielmo parve cedere e decise di abdicare, ma solo come imperatore: egli avrebbe comunque conservato il titolo di re di [[Regno di Prussia|Prussia]] e sarebbe rimasto con il suo esercito<ref>{{Cita|Balfour|pp. 527-528}}.</ref>.
 
Quando per telefono furono trasmesse le sue decisioni a Berlino, Baden per guadagnare tempo aveva già proclamato l'abdicazione del Kaiser e del [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|principe ereditario]]. Dopo di che il Cancelliere passò il potere al socialista [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 529}}.</ref>.
 
Guglielmo s'infuriò per come erano andate le cose, ma, ormai, tutto era perduto. La strada per la Germania era chiusa dalla rivoluzione e poiché i fermenti minacciavano di estendersi anche tra i soldati stanziati a Spa, il 10 novembre 1918 l'ex imperatore varcò il confine con i [[Paesi Bassi]]<ref>Martin Gilbert, ''La grande storia della prima guerra mondiale'', pp. 600-601.</ref>. Il giorno dopo la Germania firmava [[Armistizio|l'armistizio]]<ref>{{Cita|Balfour|pp. 529, 531}}.</ref>.
 
Il 28 novembre la [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg|consorte di Guglielmo II]] raggiunse il marito nei Paesi Bassi, al [[castello di [[Amerongen]] (presso [[Utrecht]]). Lo stesso giorno Guglielmo regolarizzò la propria posizione firmando un formale atto di abdicazione che liberava tutti i suoi funzionari dal giuramento di obbedienza. Il [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|principe ereditario]] rinunciò analogamente ai suoi diritti.
 
==== InNei OlandaPaesi Bassi ====
[[File:Bundesarchiv Bild 102-01280, Kaiser Wilhelm II. mit Sohn und Enkel.jpg|thumb|upright=1.4|left|Guglielmo II in esilio (al centro) con il primogenito [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Federico Guglielmo]] (a sinistra) e il figlio di quest'ultimo [[Guglielmo di Prussia (1906-1940)|Guglielmo]], nei [[Paesi Bassi]] nel 1927.]]
[[File:Bundesarchiv Bild 102-11383, Doorn, Kaiser Wilhelm II. mit Gattin und Tochter.jpg|thumb|upright=1.4|Guglielmo II con la seconda moglie [[Erminia di Reuss-Greiz|Erminia]] e la figlia di lei Henriette nel parco di Doorn nel marzo 1931.]]
 
Con l'articolo 227 del [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]] Guglielmo fu accusato di «suprema offesa alle convenzioni internazionali e alla santità dei trattati». Il 4 giugno [[1919]], a Parigi, il Consiglio supremo decretava che doveva essere processato. Nel gennaio dell'anno successivo fu chiesta l'[[estradizione]] al governo olandesedei Paesi Bassi, che però si rifiutò ripetutamente di concederla, limitandosi a farsi dare dall'ex imperatore la promessa, poi mantenuta, di astenersi da qualsiasi attività politica<ref>{{Cita|Balfour|p. 540}}.</ref>.
 
Nella primavera del [[1920]] Guglielmo acquistò il palazzo di [[Doorn]] dove si stabilì facendosi spedire dalla [[Repubblica di Weimar|Germania]] mobili, libri e ritratti dei suoi antenati, e qui trascorse i restanti ventunventuno anni della sua vita come un nobile di campagna a riposo<ref>{{Cita|Balfour|p. 541}}.</ref>.
 
==== I rapporti con il nazismo ====
Nel [[1931]], prima dell'ascesa del [[Nazionalsocialismo|nazismo]], Guglielmo si confidò con il nipote Luigi Ferdinando affermando che [[Adolf Hitler]] era il capo di un forte movimento che rappresentava tutta l'energia della nazione tedesca<ref>{{Cita|Balfour|p. 545}}.</ref>.
 
Due anni dopo, al momento della presa del potere nazista, venne firmato un accordo con [[Hermann Göring]] con il quale veniva concesso a Guglielmo e ai suoi figli un appannaggio a condizione che si astenessero dal criticare il [[Terzo Reich]]. Tuttavia, di fronte alle [[Politica razziale nella Germania nazista|persecuzioni agli ebrei del 1938]], Guglielmo affermò: «Per la prima volta mi vergogno di essere tedesco». Ciononostante, nel [[1940]], inviò le congratulazioni a Hitler per la sua vittoria nella [[Campagna di Francia]]<ref>{{Cita|Balfour|pp. 546-547}}.</ref>.
 
==== La fine e i funerali ====
Ormai anziano, l'anno dopo, il 4 giugno [[1941]], Guglielmo II morì per [[Embolia polmonare|complicazioni polmonari]]. Hitler offrì la traslazione della salma in Germania con l'intento di tenere grandi [[Funerali di Stato|funerali di statoStato]]<ref>{{Cita|Balfour|p. 547}}.</ref> poiché l'ex Kaiser rimaneva il simbolo della Germania e dei tedeschi durante [[Prima guerra mondiale|la precedente guerra mondiale]]. Ciò nonostante, come da disposizioni e volontà di Guglielmo II di non tornare mai in Germania fino a quando non sarebbefosse stata restaurata la [[Assolutismo monarchico|monarchia]], la salma rimase innei Olanda[[Paesi Bassi]] e le autorità di occupazione nazista si organizzarono per un funerale militare in forma ristretta, con alcune centinaia di persone presenti. Tra le persone a lutto c'erano il feldmaresciallo [[August von Mackensen]], che decise di indossare la sua vecchia uniforme imperiale degli [[Ussaro|Ussari]], l'ammiraglio [[Wilhelm Canaris]] e il [[Reichskommissariat Niederlande|reichskommissarReichskommissar per l'Olandai Paesi Bassi]] [[Arthur Seyss-Inquart]], insieme ad alcuni altri consiglieri militari. Tuttavia, la richiesta del decaduto Kaiser di non mostrare la [[svastica]] e le altre [[Bandiere della Germania nazista|insegne naziste]] al suo funerale venne ignorata, come attestato dalle fotografie dell'evento scattate da un fotografo olandese<ref>{{Cita libro|autore=Giles Macdonogh|titolo=The Last Kaiser: William the Impetuous|url=https://archive.org/details/lastkaiserwillia0000macd_u8q7|anno=2001|editore=Weidenfeld & Nicolson|città=Londra|p=[https://archive.org/details/lastkaiserwillia0000macd_u8q7/page/459 459]|ISBN=978-1-84212-478-9.}}</ref>.
 
Guglielmo II fu quindi sepolto nel [[mausoleo]] di Doorn, che da allora è diventato un luogo di pellegrinaggio per i monarchici tedeschi; piccoli ma entusiasti e fedeli gruppi di loro si riuniscono ogni anno in occasione dell'anniversario della sua morte per rendere omaggio all'ultimo imperatore tedesco<ref>{{Cita web|url=http://www.greatwar.nl/frames/default-kaiser.html|titolo=How A German Soldier Still Loves His Dead Kaiser|accesso=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103235607/http://www.greatwar.nl/frames/default-kaiser.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Matrimoni ed eredi ===
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2008-0152, Familie Kaiser Wilhelm II..jpg|thumb|upright=1.2|Guglielmo II e la sua famiglia nel 1896.]]
Guglielmo sposò [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg]] nel [[1881]]. Ebbero sette figli:
* [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Federico Guglielmo Vittorio Augusto Ernesto]] (1882-1951), Principeprincipe Ereditarioereditario, sposò [[Cecilia di Meclemburgo-Schwerin]];
* [[Eitel Federico di Prussia|Guglielmo Eitel Federico Cristiano Carlo]] (1883-1942), sposò [[Sofia Carlotta di Oldenburg]];
* [[Adalberto di Prussia|Adalberto Ferdinando Berengario Vittorio]] (1884-1948), sposò [[Adelaide di Sassonia-Meiningen (1891-1971)|Adelaide di Sassonia-Meiningen]];
* [[Augusto Guglielmo di Prussia (1887-1949)|Augusto Guglielmo Enrico Gunther Vittorio]] (1887-1949), sposò [[Alessandra Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg]];
* [[Oscar di Prussia|Oscar Carlo Gustavo Adolfo]] (1888-1958), sposò [[Ina Maria di Bassewitz-Levetzow]];
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A seguito della morte della prima moglie, l'11 aprile 1921, Guglielmo sposò in seconde nozze la principessa [[Erminia di Reuss-Greiz|Erminia di Schönaich-Carolath]], vedova, nata principessa [[Reuss-Greiz|Reuss di Greiz]].
 
=== Promotore delle arti e delle scienze ===
Guglielmo fu un entusiasta promotore delle arti e delle scienze, come del resto dell'educazione pubblica e del welfare sociale. Egli in persona sponsorizzò la [[Società Kaiser Wilhelm]] per la promozione della ricerca scientifica; essa era finanziata con contributi di privati e dallo statoStato e comprendeva un gran numero di istituti di ricerca di scienza pura ede applicata. L'[[Accademia Prussiana delle Scienze]], invece, non poté evitare le pressioni del Kaiser e perdette sotto il regno di Guglielmo II parte della propria autonomia quando venne costretta ada incorporare programmi di ingegneria<ref>{{Cita|König|pp. = 359–377359-377}}.</ref>.
 
Guglielmo supportò i modernizzatori quando tentarono di riformare il sistema di educazione secondaria prussiana, che era ancora tradizionalmente rigida, elitaria, politicamente autoritaria e immutata nel progresso delle scienze naturali. Come protettore ereditario dell'[[Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo]], incoraggiò i tentativi dell'Ordine di portare la Germania all'avanguardia delle pratiche medicinali moderne, attraverso gli ospedali e le scuole di medicina dell'Ordine in Germania. Guglielmo mantenne quest'ultima posizione anche dopo il 1918 in quanto essa era collegata al capo di casa Hohenzollern e non alla carica di imperatore tedesco<ref>{{Cita|Clark|pp. 38–40, 44}}.</ref><ref>{{Cita|Sainty|p. 91}}.</ref>.
{{Chiarimento|Il Kaiser Guglielmo II intese riformare la scuola portando la lingua inglese a scapito di quella greca e latina. “Non voglio Greci e Romani, voglio Tedeschi”, diceva.
Si legga a tal proposito il libro “1914” di Luciano Canfora, Sellerio edizioni.|specificare la pagina della fonte}}
 
== Ascendenza ==
Guglielmo supportò i modernizzatori quando tentarono di riformare il sistema di educazione secondaria prussiana, che era ancora tradizionalmente rigida, elitaria, politicamente autoritaria ed immutata nel progresso delle scienze naturali. Come protettore ereditario dell'[[Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo]], incoraggiò i tentativi dell'Ordine di portare la Germania all'avanguardia delle pratiche medicinali moderne, attraverso gli ospedali e le scuole di medicina dell'Ordine in Germania. Guglielmo mantenne quest'ultima posizione anche dopo il 1918 in quanto essa era collegata al capo di casa Hohenzollern e non alla carica di imperatore tedesco<ref>{{Cita|Clark|pp. 38–40, 44}}.</ref><ref>{{Cita|Sainty|p. 91}}.</ref>.
{{Ascendenza
 
|1 = Guglielmo II di Germania
== Albero genealogico ==
|2 = [[Federico III di Germania]]
{| class="wikitable"
|4 = [[Guglielmo I di Germania]]
|-
|8 = [[Federico Guglielmo III di Prussia]]
|-
|16 rowspan="16" align="center"|[[Federico '''Guglielmo II di Germania'''Prussia]]
|17 = [[Federica Luisa d'Assia-Darmstadt]]
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Federico III di Germania]]
|9 = [[Luisa di Meclemburgo-Strelitz]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Guglielmo I di Germania]]
|18 = [[Carlo II di Meclemburgo-Strelitz]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Federico Guglielmo III di Prussia]]
|19 = [[Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Federico Guglielmo II di Prussia]]
|5 = [[Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach]]
|-
|10 = [[Carlo Federico di Sassonia-Weimar-Eisenach]]
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Federica Luisa d'Assia-Darmstadt]]
|20 = [[Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach]]
|-
|21 = [[Luisa Augusta d'Assia-Darmstadt]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Luisa di Meclemburgo-Strelitz]]
|11 = [[Marija Pavlovna Romanova (1786-1859)|Maria Pavlovna di Russia]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Carlo II di Meclemburgo-Strelitz]]
|22 = [[Paolo I di Russia]]
|-
|23 = [[Sofia Dorotea di Württemberg]]
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt]]
|3 = [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha]]
|-
|6 rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[AugustaAlberto di Sassonia-WeimarCoburgo-Gotha]]
|12 rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[CarloErnesto FedericoI di Sassonia-WeimarCoburgo-EisenachGotha]]
|24 align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[CarloFrancesco AugustoFederico di Sassonia-WeimarCoburgo-EisenachSaalfeld]]
|25 = [[Augusta di Reuss-Ebersdorf]]
|-
|13 = [[Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg]]
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Luisa Augusta d'Assia-Darmstadt]]
|26 = [[Augusto di Sassonia-Gotha-Altenburg]]
|-
|27 = [[Luisa Carlotta di Meclemburgo-Schwerin]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Marija Pavlovna Romanova (1786-1859)|Marija Pavlovna Romanova]]
|7 = [[Vittoria del Regno Unito]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Paolo I di Russia]]
|14 = [[Edoardo Augusto di Hannover (1767-1820)|Edoardo Augusto di Hannover]]
|-
|28 = [[Giorgio III del Regno Unito]]
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Sofia Dorotea di Württemberg]]
|29 = [[Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (1744-1818)|Carlotta di Meclemburgo-Strelitz]]
|-
|15 rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria di Sassonia-Coburgo-GothaSaalfeld]]
|30 rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[AlbertoFrancesco Federico di Sassonia-Coburgo-GothaSaalfeld]]
|31 =[[Augusta di Reuss-Ebersdorf]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha]]
}}
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Augusta di Reuss-Ebersdorf]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Augusto di Sassonia-Gotha-Altenburg]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Luisa Carlotta di Meclemburgo-Schwerin]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Vittoria del Regno Unito]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Edoardo Augusto di Hannover (1767-1820)|Edoardo Augusto di Hannover]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Giorgio III del Regno Unito]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (1744-1818)|Carlotta di Meclemburgo-Strelitz]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Augusta di Reuss-Ebersdorf]]
|}
 
== Onorificenze ==
 
{{Hohenzollern}}
=== Onorificenze prussiane <ref name=":0">{{Cita web|url=https://archive.org/details/bub_gb_lHkOAAAAYAAJ/page/n35|titolo=Kaiser Wilhelm II's honours}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://regiments.org/biography/royals/1859wilG.htm#titles|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071015184420/http://regiments.org/biography/royals/1859wilG.htm#titles|urlmorto=sì|titolo=Kaiser Wilhelm II's honours (2)}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://archive.org/details/almanachdegotha00unse_50/page/n123|titolo=Kaiser Wilhelm II's honours (3)}}</ref><ref name=":3">''Almanach de Gotha 1913'', Justus Perthes, Gotha, 1912, p. 69.</ref> ===
Guglielmo II fu insignito di numerose onorificenze. Delle seguenti se ne ha riscontro in fonti attendibili<ref>''Almanach de Gotha 1913'', Justus Perthes, Gotha, 1912, p. 69.</ref>.
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Black Eagle - Ribbon bar.svg
|immagine=Ord.Aquilanera.png
|nome_onorificenza = Gran Maestro dell'Ordine supremo dell'Aquila Nera (Germania)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Neranera
|data = 15 giugno [[1888]]
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine =Order of the Golden Fleece RibOrd.Aquilarossa-GC.gifpng
|nome_onorificenza =Cavaliere Gran Maestro dell'Ordine del Toson ddell'oroAquila (Spagna)rossa
|collegamento_onorificenza = Ordine del Toson ddell'oroAquila rossa
|motivazione =
|data = 15 giugno [[1888]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Gran Maestro dell'Ordine della Corona
|immagine = EST_Order_of_the_Cross_of_Terra_Mariana_-_1st_Class_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona (Prussia)
|data = 15 giugno [[1888]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Gran Maestro dell'Ordine al merito della corona prussiana
|immagine = Order_of_Merit_of_the_Prussian_Crown_-_ribbon_bar.png
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della corona prussiana
|data = 18 gennaio [[1901]] (fondatore) <ref name="archive.org">[https://archive.org/details/bub_gb_CnsOAAAAYAAJ/page/44/mode/2up Handbuch über den Königlich preussischen Hof und Staat : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Gran Commendatore del Reale Ordine dinastico di Hohenzollern
|immagine = D-PRU_Royal_Hohenzollern_Order_swords_war-ribbon_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine di Hohenzollern
|data = 27 gennaio [[1869]] <ref>[https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015049878831&view=1up&seq=4&skin=2021]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Gran maestro dell'Ordine di Guglielmo
|immagine = 676px_ribbon_bar_of_the_Order_of_Louise.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine di Guglielmo (Prussia)
|data = 18 gennaio [[1896]] (fondatore) <ref name="archive.org" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Sovrano della Medaglia della Croce Rossa
|immagine = PRU_Rote_Kreuz-Medaille.png
|collegamento_onorificenza = Medaglia della Croce Rossa (Prussia)
|data = 1 ottobre [[1898]] (fondatore)
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Sovrano della Croce di Gerusalemme
|immagine = IT_TSic_Order_Santo_Gennaro_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Onorificenze imperiali e degli Stati preunitari della Germania
|data = 31 ottobre [[1898]] (fondatore) <ref>[https://www.ehrenzeichen-orden.de/deutsche-staaten/jerusalem-erinnerungskreuz-1898.html Jerusalem-Erinnerungskreuz 1898]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Sovrano della Croce al merito femminile
|immagine = Royal_Order_of_Victoria_and_Albert_-_ribbon_bar.gif
|collegamento_onorificenza = Onorificenze imperiali e degli Stati preunitari della Germania
|data = 22 ottobre [[1907]] (fondatore) <ref>[https://www.ehrenzeichen-orden.de/deutsche-staaten/frauen-verdienstkreuz-1907-2-form-in-gold.html Goldenes Frauen-Verdienstkreuz 1. Form]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce di Ferro di I classe (mod. 1914)
|immagine = Планка_железного_креста_1_класс.png
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro
|data = [[1914]] <ref name="prussianmachine.com">[https://prussianmachine.com/aok/kaiser.htm Kaiser Wilhelm II]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce della Croce di Ferro
|immagine = D-PRU_EK_Star_of_the_Grand_Cross_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro
|data = 11 dicembre [[1916]] <ref name="prussianmachine.com" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite
|immagine = D-PRU_Pour_le_Mérite.png
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|data = 16 febbraio [[1915]] <ref name="prussianmachine.com" />
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of St. Giovanni of Gerusalem-Rhodes-Malta BAR.svg
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo
|motivazione =
|data = 15 giugno [[1888]] <ref>Durante il suo regno i Gran maestri dell'ordine furono [[Alberto di Prussia (1837-1906)|Alberto di Prussia]] e [[Eitel Federico di Prussia]]</ref>
}}
 
=== Onorificenze tedesche <ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /> ===
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dinastico di Alberto l'Orso (Ducato di Anhalt)
|immagine=Order_of_the_Garter_UK_ribbon.png
|immagine = D-ANH-Order_Albert_Bear_BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Ordine delladi Alberto Giarrettieral'Orso
|data = 1884 <ref>{{cita web|lingua=de|url=https://archive.org/details/bub_gb_LR03AAAAYAAJ/page/n33/mode/2up|titolo=Hof- und Staats-Handbuch für das Herzogthum Anhalt|data=1894|autore=Karl Trenkel|accesso=1º febbraio 2025}}</ref>
|motivazione=Ritirata nel [[1915]]<ref>A causa delle ostilità tra Gran Bretagna e Germania nella [[prima guerra mondiale]]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce di Federico (Ducato di Anhalt)
|immagine = FriedrichKreutz-mil.png
|collegamento_onorificenza = Croce di Federico
|data = [[1914]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine della Fedeltà (Granducato di Baden)
|immagine = BAD_Order_of_Fidelity_ribbon.svg
|data = 1877 <ref>{{cita web|url=https://digital.blb-karlsruhe.de/blbihd/periodical/pageview/1878736|titolo=Hausorden der Treue|accesso=1º febbraio 2025|lingua=de}}</ref>
|collegamento_onorificenza = Ordine della fedeltà
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Bertoldo I (Granducato di Baden)
|immagine = BAD_Order_of_Berthold_I_ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Carlo Federico
|data = 28 luglio [[1877]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Carlo Federico (Granducato di Baden)
|immagine = BAD_Military_Karl-Friedrich_Merit_Order_ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Carlo Federico
|data = 1 novembre [[1914]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Bavaria012.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Uberto
|data = [[1881]] <ref>[https://archive.org/details/bub_gb_nTedipoxoGcC/page/6/mode/2up Hof- und Staats-Handbuch des Königreichs Bayern : Bayerisches Statistisches Landesamt]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Massimiliano Giuseppe (Regno di Baviera)
|immagine = Ord.Max-Jos.PNG
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Massimiliano Giuseppe
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Enrico il Leone (Ducato di Brunswick)
|immagine = D-HAN-B-Order_Henry_Lion_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Ordine di Enrico il Leone
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra (Ducato di Brunswick)
|immagine = Air_Medal_ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra (Brunswick)
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata ernestina di Sassonia (Ducati ernestini)
|immagine = D-SAX_Sachsen-Ernestinischer_Hausorden_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine della Casata ernestina di Sassonia
|data = [[1877]] <ref>[https://zs.thulb.uni-jena.de/rsc/viewer/jportal_derivate_00243753/Sachsen_Coburg_Gotha_166999342_1890_0056.tif?logicalDiv=jportal_jparticle_00484309]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra (Ducato di Sassonia-Meiningen)
|immagine = Crocemeritoguerra.Sassonia-Meiningen.png
|collegamento_onorificenza = Croce al merito di guerra (Sassonia-Meiningen)
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Luigi (Granducato d'Assia)
|immagine = Ludwig_Order_(Hesse)_-_ribbon_bar.png
|collegamento_onorificenza = Ordine di Luigi
|data = 2 aprile [[1872]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'oro (Granducato d'Assia)
|immagine = GRE_Order_of_George_I_-_Grand_Cross_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone d'oro
|data = 19 aprile [[1894]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce al merito di guerra (Principato di Lippe)
|immagine = Badge.War.Cross.Merit.Lippe.png
|collegamento_onorificenza = Onorificenze imperiali e degli Stati preunitari della Germania
|data = 15 ottobre [[1917]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona wendica (Granducato di Meclemburgo-Schwerin)
|immagine = WendischeKrone.Order.gif
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona wendica
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce al merito militare (Granducato di Meclemburgo-Schwerin)
|immagine = WendischeKrone.Order.gif
|collegamento_onorificenza = Croce al merito militare (Meclemburgo-Schwerin)
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito di Pietro Federico Luigi (Granducato di Oldenburgo)
|immagine = Ord.Pietr.Fed.Luigi.PNG
|data = 18 febbraio 1878 <ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=AD6sPIakAuMC&pg=PR1&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo=Hof- und Staatshandbuch des Großherzogtums Oldenburg: für 1879|lingua=de|accesso=1º febbraio 2025}}</ref>
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito di Pietro Federico Luigi
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce di Federico Augusto (Granducato di Oldenburgo)
|immagine = Friedrich-August_Cross_-_military_(Oldenburg)_-_ribbon_bar.png
|collegamento_onorificenza = Croce di Federico Augusto
|data = 15 ottobre [[1917]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Falco bianco (Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach)
|immagine = D-SxWe-Order_White_Falcon_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Ordine del Falco bianco
|data = <ref name="web.archive.org">[https://web.archive.org/web/20071015184420/http://regiments.org/biography/royals/1859wilG.htm#titles Wilhelm II, Emperor of Germany (1859-1941)]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Rautenkrone ribbon.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dinastico della Corona Fiorata (Regno di Sassonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della corona fiorata
|motivazione =
|data = 28 luglio [[1877]] <ref name="web.archive.org" />
}}{{Onorificenze
|immagine = Ord.St.Henry.PNG
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Sant'Enrico (Regno di Sassonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Sant'Enrico
|motivazione =
|data = 22 ottobre [[1914]] <ref name="prussianmachine.com" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della corona del Württemberg (Regno di Württemberg)
|immagine = Grand_Cross_of_Sovereign_Order_of_the_Crown_Württemberg.png
|collegamento_onorificenza = Ordine della corona del Württemberg
|data = [[1877]] <ref>[https://archive.org/details/bub_gb_Pc5CAAAAYAAJ/page/28/mode/2up Staatshandbuch für Württemberg : Württemberg (German). Statistisches Landesamt ]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito militare del Württemberg (Regno di Württemberg)
|immagine = Ord.mil.merit.Wurttemberg.PNG
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito militare del Württemberg
|data = 11 novembre [[1914]]
}}
 
=== Onorificenze straniere <ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /> ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Garter UK ribbon.svg
|immagine=St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'straniero del Nobilissimo Ordine didella Sant'AndreaGiarrettiera (ImperoK.G., diRegno RussiaUnito)
|collegamento_onorificenza = Ordine didella Sant'AndreaGiarrettiera
|data = 27 gennaio [[1877]] <ref>[https://archive.org/details/cu31924092537418/page/64/mode/2up?view=theater]</ref>, revocata nel [[1915]] <ref name="ReferenceA">A causa delle ostilità tra Gran Bretagna e Germania nella [[prima guerra mondiale]]</ref>
|motivazione=
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Giusticia dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme in Inghilterra (KStJ, Regno Unito)
|immagine = Order_of_St_John_(UK)_ribbon_-vector.svg
|collegamento_onorificenza = Venerabile ordine di San Giovanni
|data = [[1888]], revocata nel [[1915]] <ref name="ReferenceA" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce onorario dell'Ordine reale vittoriano (G.C.V.O. (hon.), Regno Unito)
|immagine = UK_Royal_Victorian_Order_honorary_member_ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Venerabile ordine di San Giovanni
|data = 21 novembre [[1899]] <ref>[https://archive.org/details/cu31924092537418/page/422/mode/2up?view=theater]</ref> , revocata nel [[1915]] <ref name="ReferenceA" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Decorato di Royal Victorian Chain (Regno Unito)
|immagine = Royal_Victorian_Chain_Ribbon.gif
|collegamento_onorificenza = Royal Victorian Chain
|data = 9 novembre [[1902]] <ref>[https://archive.org/details/cu31924092537418/page/416/mode/2up?view=theater]</ref> , revocata nel [[1915]] <ref name="ReferenceA" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria (Austria-Ungheria)
|immagine = Ord.S.Stef.Ungh._-_GC.png
|collegamento_onorificenza = Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria
|data = [[1872]] <ref>[https://alex.onb.ac.at/cgi-content/alex?aid=shb&datum=1918&size=45]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Maria Teresa (Austria-Ungheria)
|immagine = Ord.MariaTeresa-GC.png
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Maria Teresa
|data = [[1914]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
|immagine = BEL - Order of Leopold - Grand Cordon bar.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine di Leopoldo
|data = 9 ottobre [[1884]]
}}
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine nazionale della Croce del Sud (Impero del Brasile)
|immagine=Orderelefant_ribbon.png
|immagine = BRA - Order of the Southern Cross - Grand Cross BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Elefantenazionale della Croce del Sud
|data = 28 luglio [[1877]]
|motivazione=
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Sant'Alessandro (Regno di Bulgaria)
|immagine = St.AlexanderOrder-ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Alessandro
|data = 28 luglio [[1877]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dei Santi Cirillo e Metodio (Regno di Bulgaria)
|immagine = Order_of_SS._Cyril_and_Methodius_ribbon.gif
|data = [[1912]]
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Cirillo e Metodio
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di I classe dell'Ordine al merito militare (Regno di Bulgaria)
|immagine = Пластина_на_„Орден_за_Военна_Заслуга“.jpg
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito militare (Bulgaria)
|data = 18 gennaio [[1916]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di I classe dell'Ordine militare al Coraggio (Regno di Bulgaria)
|immagine = Орден_за_Храброст_втора_степен_пластинка.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine militare al Coraggio
|data = 11 ottobre [[1917]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
|immagine = Order_of_the_Elephant_Ribbon_bar.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Elefante
|data = 28 novembre [[1879]] <ref name="slaegtsbibliotek.dk">[https://slaegtsbibliotek.dk/910959.pdf#page=40]</ref>
}}
 
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce d'onore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca)
|immagine=Seraphimerorden ribbon.svg
|immagine = Order_of_the_Dannebrog_R.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
|collegamento_onorificenza = Ordine deidel SerafiniDannebrog
|data = 18 febbraio [[1906]] <ref name="slaegtsbibliotek.dk" />
|motivazione=
}}{{Onorificenze
|data=25 aprile [[1878]]
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della croce della Libertà (Finlandia)
|immagine = FIN_Order_of_the_Cross_of_Liberty_GCross_war_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine della croce della Libertà
|data = 30 giugno [[1918]] <ref name="slaegtsbibliotek.dk" />
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale di Kamehameha I (Regno delle Hawaii)
|immagine = HAW Royal Order of Kamehameha I Grand Cross ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine reale di Kamehameha I
|data = [[1881]] <ref>[https://evols.library.manoa.hawaii.edu/bitstream/10524/186/JL05085.pdf]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia)
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|motivazione =
|data = 24 settembre [[1873]] <ref name="books.google.it">[https://books.google.it/books?id=0dnhcmSJ6FcC&pg=PP5&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false]</ref>
}}
 
{{Onorificenze
|immagine =Order ofCavaliere di thegran MostCroce HolyRegno AnnunciationSSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine Supremodei Santi dellaMaurizio Santissimae AnnunziataLazzaro (Regno d'Italia)
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremodei Santi dellaMaurizio Santissimae AnnunziataLazzaro
|motivazione =
|data = 24 settembre [[1873]] <ref name="books.google.it" />
|data=1873
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere_di_Gran_Croce_OCI_Kingdom_BAR.svg
|immagine=Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine deidella SantiCorona Maurizio e Lazzarod'Italia (Regno d'Italia)
|collegamento_onorificenza =Ordine dei SantiOrdine Mauriziodella eCorona Lazzarod'Italia
|motivazione =
|data = 24 settembre [[1873]] <ref name="books.google.it" />
|data=1873
}}
 
{{Onorificenze
|immagine =Cavaliere_di_Gran_Croce_OCI_Kingdom_BAR Cavaliere di gran croce OMS BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine dellamilitare Coronadi d'ItaliaSavoia (Regno d'Italia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dellamilitare Coronadi d'ItaliaSavoia
|motivazione =
|data =1873 8 settembre [[1889]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908, Regno d'Italia)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = A S. M. l'Imperatore
|data = Regio Decreto 5 maggio 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = SMOM-gcs.svg
|nome_onorificenza = Balì Cavaliere di Gran Croce d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di Malta
|collegamento_onorificenza = Sovrano Militare Ordine di Malta
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine del Crisantemo (Giappone)
|immagine = JPN_Daikun'i_kikkasho_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine del Crisantemo
|data = 10 dicembre [[1894]] <ref>[http://meijiseitoku.org/pdf/f54-5.pdf]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran croce dell'Ordine del Principe Danilo I (Regno di Montenegro)
|immagine = ME_Order_of_Danilo_I_Knight_Grand_Cross_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine del Principe Danilo I
|data = 28 luglio [[1877]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
|immagine = NLD_Order_of_the_Dutch_Lion_-_Grand_Cross_BAR.png
|data = 28 luglio [[1877]]
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone dei Paesi Bassi
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Guglielmo (Paesi Bassi)
|immagine = NLD_Military_Order_of_William_-_Knight_Grand_Cross_BAR.svg
|data = 8 settembre [[1889]]<ref>[https://www.defensie.nl/onderwerpen/onderscheidingen/dapperheidsonderscheidingen/databank-dapperheidsonderscheidingen/1889/09/08/preussen-friedrich-wilhelm-viktor-albrecht-prinz-von]</ref>
|collegamento_onorificenza = Ordine militare di Guglielmo
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata d'Orange (Paesi Bassi)
|immagine = NED_Huisorde_van_Oranje_A1_BAR.png
|data = 4 maggio [[1905]]
|collegamento_onorificenza = Ordine della Casata d'Orange
}}{{Onorificenze
|immagine = Order_of_the_House_of_Osman.jpg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine della Casa di Osman (Impero ottomano)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Casa di Osman
|data = 30 novembre [[1898]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_Glory_(Ottoman_Empire)_-_ribbon_bar.png
|immagine=NorwegianLion.ribbon.jpg
|nome_onorificenza = Cavaliere di GranI CroceClasse dell'Ordine deldella Leone di NorvegiaGloria (NorvegiaImpero ottomano)
|collegamento_onorificenza = Ordine deldella LeoneGloria di(Impero Norvegiaottomano)
|data = 15 ottobre [[1917]]
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order_of_the_Osmanie_lenta.png
|immagine=Order of SS. Cyril and Methodius ribbon.gif
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine deidi Santi Cirillo e MetodioOsmanie (Regno diImpero Bulgariaottomano)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Cirillo edi MetodioOsmanie
}}{{Onorificenze
|motivazione=
|nome_onorificenza = Cavaliere di I classe dell'Ordine della Distinzione (Impero ottomano)
|immagine = Rib_bar_2_of_Order_of_State.png
|collegamento_onorificenza = Nişan-i Imtiyaz
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare della Torre e della spada, del valore, lealtà e merito (Regno di Portogallo)
|immagine = PRT_Military_Order_of_the_Tower_and_of_the_Sword_-_Grand_Cross_BAR.png
|collegamento_onorificenza = Ordine della Torre e della spada
|data = 9 ottobre [[1884]]
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Insegna dei Due Ordini (Regno di Portogallo)
|immagine = PRT_Two_Orders_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Insegna dei due ordini
}}{{Onorificenze
|immagine = St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Andrea apostolo "il primo chiamato" (Impero russo)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Andrea
|data = 1872
}}{{Onorificenze
|immagine = Russian Imperial Order of Saint Alexander Nevsky ribbon bar.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij (Impero russo)
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij
|motivazione =
|data = 1872
}}{{Onorificenze
|immagine = RUS_Order_White_Eagle_BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale dell'Aquila Bianca (Impero russo)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Bianca
|data = [[1872]]
}}{{Onorificenze
|immagine = RUS Order św. Anny (baretka).svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di Sant'Anna (Impero russo)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Anna
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = POL_Krzyz_Wielki_Orderu_Sw_Stanislawa_BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I classe dell'Ordine imperiale di San Stanislao (Impero russo)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Stanislao
|data = [[1872]]
}}{{Onorificenze
|immagine = ROM_Order_of_the_Star_of_Romania_1877_GCross_BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania (Regno di Romania)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Stella di Romania
|data = 28 luglio [[1877]]
}}{{Onorificenze
|immagine = ROM Order of the Crown of Romania 1881 GCross BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Regno di Romania)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona (Romania)
|motivazione =
|luogo =
|data = 28 luglio [[1877]]
}}{{Onorificenze
|immagine = OrderofCarolI.ribbon.gif
|nome_onorificenza = Cavaliere di Collare dell'Ordine di Carol I (Regno di Romania)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Carol I
|motivazione =
|luogo = 1906 <ref>[https://familiaregala.ro/ordine-si-decoratii/ordinul-carol-i Ordinul Carol I]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Golden Fleece ribbon bar.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Toson d'oro
|motivazione =
|data = 8 novembre [[1875]] <ref>[https://hemerotecadigital.bne.es/hd/viewer?oid=0000941464]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine =SMOM-gcs Seraphimerorden ribbon.svg
|nome_onorificenza =Balì Cavaliere di Gran Croce ddell'OnoreOrdine eReale Devozione del Sovrano Militare Ospedaliero Ordinedei diSerafini Malta(Svezia)
|collegamento_onorificenza=Sovrano Militare= Ordine didei MaltaSerafini
|motivazione =
|data = 25 aprile [[1878]] <ref>[https://runeberg.org/rikskal/1909/0697.html]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale norvegese di Sant'Olav (Regno di Svezia e Norvegia)
|immagine = St_Olavs_Orden_storkors_stripe.svg
|data = 1 agosto [[1888]] <ref>[https://runeberg.org/norkal/1890/0356.html]</ref>
|collegamento_onorificenza = Ordine reale norvegese di Sant'Olav
}}{{Onorificenze
|immagine = NorwegianLion.ribbon.jpg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone di Norvegia (Regno di Svezia e Norvegia)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone di Norvegia
|data = 27 gennaio [[1904]] <ref>[https://www.royalcourt.no/artikkel.html?tid=33000&sek=32999]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = SWE_Order_of_Vasa_-_Commander_Grand_Cross_BAR.png
|nome_onorificenza = Commendatore di Gran Croce dell'Ordine Reale di Vasa (Svezia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Vasa
|motivazione =
|data = 30 luglio [[1909]] <ref>[https://runeberg.org/statskal/1925/0941.html]</ref>
}}
 
=== Titoli e gradi militari stranieri ===
Guglielmo II ricevette alcune posizioni militari nelle forze armate estere, [[Regno di Bulgaria|Bulgaria]], [[Regno Unito]], [[Restaurazione borbonica in Spagna|Spagna]], [[Impero russo|Russia]], [[Danimarca]], [[Impero ottomano|Turchia]] e [[Austria-Ungheria]]; i gradi di [[Maresciallo di campo (Regno Unito)|Maresciallo di campo]], [[Ammiraglio della flotta (Royal Navy)|Ammiraglio onorario della flotta]] e [[Colonnello|Colonnello in capo]] dei [[Dragone|Dragoni]] reali, furono revocati dal Regno Unito con lo scoppio della [[Prima guerra mondiale|Grande guerra]], stessa cosa venne fatta per quanto riguarda le onorificenze e gli ordini cavallereschi britannici di cui il Kaiser era stato insignito.
* [[File:Flag of Russia (1858–1896).svg|15x15px]] [[Feldmaresciallo]] dell'[[Esercito imperiale russo]], 1888 <ref>[https://de.wikisource.org/wiki/ru:Полное%20собрание%20законов%20Российской%20империи Полное собрание законов Российской Империи]. Собрание третье. Том VIII: 1888 год (Приказы № 4933–5685). [https://dlib.rsl.ru/viewer/01003921483#?page=412 Приказ №5356 от 14 июня 1888 года].</ref>
* [[File:Habsburg Field Marshal's Flag.svg|15x15px]] [[Feldmaresciallo]] dell'[[Imperiale e regio esercito|Esercito Imperiale austro-ungarico]], 4 maggio 1900
* [[File:Flag of the British Army.svg|15x15px]] [[Maresciallo di campo (Regno Unito)#Elenco dei marescialli di campo britannici|Maresciallo di Campo]] dell'[[British Army|Esercito britannico]], 27 gennaio 1901
* [[File:Flag of the British Army.svg|15x15px]] [[Colonnello|Colonnello in capo]] del 1º Reggimento dei Dragoni reali, 1894 <ref name="regiments">{{Cita pubblicazione|cognome=Mills|nome=T.F.|anno=2007|url=http://www.regiments.org/regiments/uk/cav/D01rd.htm|titolo=The Royal Dragoons (1st Dragoons)|accesso=5 aprile 2007|opera=regiments.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070303145202/http://www.regiments.org/regiments/uk/cav/D01rd.htm}}</ref>
* [[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|15x15px]] [[Ammiraglio della flotta (Royal Navy)|Ammiraglio onorario della flotta]] della Royal Navy, 2 agosto 1889 <ref>Heathcote, p. 261</ref>
* [[File:Flag of the Ottoman Empire (1844–1922).svg|15x15px]] [[Feldmaresciallo]] dell'[[Esercito ottomano]]
* [[File:Naval Ensign of Denmark.svg|15x15px]] [[Ammiraglio]] onorario della [[Kongelige danske marine|Marina reale danese]], 2 aprile [[1903]] <ref>{{Cita web|url=https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/wilhelm-ii-german-emperor-1888-1918-king-of-fotografie-di-cronaca/537158009?adppopup=true|titolo=Kaiser admiral of danish navy}}</ref>
* [[File:Flag of Bulgaria.svg|15x15px]] [[Feldmaresciallo]] dell'[[Suhopătni vojski na Bălgarija|Esercito bulgaro]]
* [[File:Flag of Spain (1785–1873, 1875–1931).svg|15x15px]] [[Colonnello|Colonnello onorario]] del Reggimento reale "[[Numancia de la Sagra|Numancìa]]"
 
== Note ==
Riga 414 ⟶ 761:
* [[Bernhard von Bülow]], ''Memorie'', Mondadori, Milano 1930-31, 4 volumi. Edizione originale (in tedesco): ''Denkwürdigkeiten'', 1930-31.
* [[Martin Gilbert]], ''La grande storia della prima guerra mondiale'', Mondadori, Milano, 2010 ISBN 978-88-04-48470-7. Edizione originale (in inglese): ''First World War'', 1994.
* {{Cita testo | autore= Wolfgang König | titolo= The Academy and the Engineering Sciences: an Unwelcome Royal Gift | giornale= Minerva: a Review of Science, Learning and Policy | anno = 2004 | volume = 42 | numero= 4 | pp = 359–77359-77 | issn = 0026-4695 | doi = 10.1007/s11024-004-2111-x|lingua=en|cid=König}}
* Guglielmo II, ''Memorie dell'Imperatore Guglielmo II scritte da lui stesso'', Mondadori, Milano 1923.
* {{Cita testo | autore = Guy Stair Sainty | titolo = The Orders of Saint John | città = New York | editore = The American Society of The Most Venerable Order of the Hospital of Saint John in Jerusalem | anno = 1991|lingua=en|cid=Sainty}}
* [[Hew Strachan]], ''La prima guerra mondiale'', Mondadori, Milano, 2012 ISBN 978-88-04-59282-2.
* Michael Stürmer, ''L'impero inquieto. La Germania dal 1866 al 1918'', il Mulino, Bologna, 1993 ISBN 88-15-04120-6. Edizione originale (in tedesco): ''Das ruhelose Reich. Deutschland 1866-1918'', Berlin, 1983.
* T. Whittle, ''L'ultimo Kaiser. Vita di Guglielmo II imperatore di Germania'', Mursia, Milano ISBN 978-88-425-8629-6.
 
== Voci correlate ==
* [[Nazionalismo tedesco]]
 
== Altri progetti ==
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|carica = [[Imperatore tedesco]] e [[Sovrani di Prussia|Re di Prussia]]
|immagine = Flag of the German Empire.svg
|periodo = 15 giugno [[1888]] - 9 novembre [[1918]]
|precedente = [[Federico III di Germania|Federico III]]<br />Come Imperatore di Germania e Re di Prussia
|successivo = [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]]<br />''come [[Capi di Stato del Reich|Presidente della Repubblica di Weimar]] e [[Ministro presidente]] per la [[Stato Libero di Prussia|Prussia]]''
}}
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|carica = [[Linea di successione al trono di Germania e di Prussia|Erede al trono di Germania e Prussia]]
|immagine = Wappen Deutsches Reich - Reichsadler.png
|periodo = ''Principe ereditario''<br />9 marzo [[1888]] - 15 giugno [[1888]]
|precedente = [[Federico III di Germania|Federico di Hohenzollern]]<br />Poi sovrano col nome di Federico III
|successivo = [[Guglielmo di Prussia (1882-1951)|Guglielmo di Hohenzollern]]
}}
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